19/06/2009
3 recensioni"I've been down and
I'm wondering why
These little black clouds
Keep walking around
With me
With me"
Maybe Tomorrow-Stereophonics
Il sole entrava indisturbato nella stanza color verde acqua di Sabina Bandieri,scintillandoraggi caldi tra i suoi capelli mogano.
Era una giornata dall'aspetto fantastico e tutto sembrava prospettarsi perfetto.
Lei aprì lentamente i suoi occhioni verdi ,infastiditi dalla presenza di luce nella stanza.
La sera prima era andata a dormire molto tardi e la sveglia alle 6:00 non giovava certo al suo sonno.
Si alzò e sbattè violentemente le palpebre per abituarsi alla luce del sole,portandosi una mano tra i capelli.
Era decisamente distrutta.
Cercò di alzarsi dal letto ma la presenza di un altro corpo accanto al suo le impossibilitava il passaggio.
-Marco,dai svegliati ,dobbiamo prepararci-sussurrò lentamente al ragazzo biondo che le dormiva vicino.
Lui per risposta si girò dall'altra parte portandosi poi il cuscino sulla testa.
Sabina sorridendo gli baciò prima la fronte,poi la guancia ed infine le labbra.
-Che bel risveglio-rispose il ragazzo un pò assonato prolungando poi il bacio della ragazza.
-Dai scemo alzati,o se no faremo tardi-lo scavalcò e mentre raggiungeva il bagno gli fece la linguaccia,Marco invece cercava ancora la forza per alzarsi dal letto e vestirsi.
Raccattò i vestiti dal pavimento ma poi iniziò una vera e propria spedizione alla ricerca dei boxer perduti.
-Cercavi questi?-chiese lei facendogli notare ciò che portava a mò di pantaloncini.
Lui le sorrise scuotendo lievemente la testa.
Come aveva fatto a non pensarci?Ma sopratutto come aveva fatto a ricascarci di nuovo?Ogni volta che si fermava a dormire da lei ,la mattina dopo la ragazza indossava i suoi boxer.
-Ladra di boxer-e li riprese mentre lei corse di nuovo in bagno per evitare che lui se ne appropriasse.
-Posso entrare,così mi lavo?-e gli fece il suo sguardo da cucciolo ,per la quale sapeva che Sabina aveva un debole ed infatti lei lo fece entrare.
Tra una lavata di denti e l'altra si scambiarono circa una decina di lunghi baci .
-Se qualcuno ci vedesse adesso,direbbe che siamo proprio una bella coppia di piccioncini-disse tra le risate e riponendo poi il suo spazzolino rosa nel contenitore.
Marco si abbotonò la camicia cercando di non farci troppo caso a quelle parole.
Sabina gli si avvicinò e gli diede un sonoro bacio sulla guancia.
-Sei l'amico e l'amante che ogni donna vorrebbe avere-
-Grazie.Ora mi lasci tornare a vestire?-e alzò gli occhi al cielo,infilandosi i jeans scuri e le all star nere.
Sabina nel frattempo lo osservava da dietro.
I capelli biondi non troppo corti già perfetti senza dover essere ritoccati,il corpo tonico e lievemente muscoloso nascosto tra i vestiti,e i suoi splendidi occhi verdi arrossati a causa delle numerose notti insonni.
Marco era semplicemente perfetto.
-La smetti di fissarmi vecchia zitella pervertita?-gli urlò lui nascondendo un sorriso.
Essere serio con lei,non era affatto da lui.
Si conoscevano praticamente da tutta la vita.
Erano migliori amici e niente poteva dividerli.
Certo si,di solito i migliori amici non si baciano sulla bocca e fanno sesso,ma loro erano un'altra specie di amici.
Amici con benefici.
-Io zitella pervertita?Perdonami se qualcuno si sta spogliando davanti a me,non sono mica cieca-ribattè lei con tono di sfida.
Indossava una maglietta color panna,una minigonna di jeans e un paio di leggins neri ed al piede delle ballerine con un cinturino al lato,sempre nere.
-Ma potresti voltarti sai,non mi sembra che tu non riesca a muoverti-le si era avvicinato sotto la soglia dei 5 cm di distanza.
-Touchè-e portò le braccia al collo baciandolo con passione.
-Sabi,sai che io adoro baciarti ma adesso se non ci muoviamo i tuoi genitori entreranno in questo bagno e mi uccideranno,quindi staccati un secondo-e poi scoppiò a ridere guardando lo sguardo stupito della ragazza.
-Staccati?Questa me la paghi!-cominciò ad inseguirlo per tutta la stanza finchè lui stanco non chiese umilmente perdono.
I genitori poi di Sabina li chiamarono per la colazione.
-Buongiorno signora Bandieri-disse Marco accomodandosi accanto a Sabina che intanto stava dando un bacio ad entrambi i suoi genitori.
-Ti prego Marco,ti conosco da quando eri ancora in fasce,proprio è impossibile per te chiamarmi Gloria?-Marco sorrise e annui con la testa,come faceva ormai da tantissimi anni.
La signora Bandieri,era una donna sui circa 40 anni,i capelli castano chiaro e gli occhi azzurri,che erano stati ereditati dal fratello di Sabina,ed era sempre stata un vero amore con lui.
Andava d'accordo con i suoi genitori,e lo aveva sempre trattato come un figlio.
Segretamente però sognava che la grande amicizia tra lui e sua figlia si trasformasse in un altro tipo di relazione.
-Sei un ragazzo adorabile,sono felice che tu e mia figlia siate ancora amici-e versò il latte caldo ad entrambi mentre il fratello di Sabina,Stefano si accomodò accanto a Marco.
-'Giorno Ste-
-'Giorno Marco,dormito bene?-chiese maliziosamente facendo diventare rossa Sabina.
La cosa che più odiava era quando suo fratello cercava di metterla in imbarazzo facendo delle domandine all'apparenza formali,ma in realtà con un preciso scopo:far scoprire tutto ai genitori.
Negli ultimi tempi poi,torturava anche Marco con quel piccolo giochetto.
-Perfettamente grazie.Tu?-Marco però sembrava non cadere mai nella trappola,era troppo furbo ed intelligente per farsi fregare e Sabina ringraziava sempre il cielo di aver scelto lui come amico.
-Anche io.Già sistemato il materasso sotto il letto?-Sabina gli tirò un calcio forte sotto il tavolo.
-Si,ci siamo svegliati prima apposta per questo fratellino-gli sibillò fulminandolo con gli occhi.
Stefano capì subito che sarebbe finito sconfitto se avesse continuato quella guerra e perciò preferì finirla lì,sotto gli occhi soddisfatti della sua bella sorella gemella.l
-Bene noi andiamo,arrivederci Gloria,signor Bandieri-e si alzò rendendo felice la madre di Sabina e anche lei ,per quella tortura di prima mattina appena finita.
-E anche questa volta ce la siamo cavata-disse tirando un sospiro di sollievo.
-Di certo non grazie a tuo fratello-e proprio in quel momento Stefano uscì dalla porta e subito si ritrovò sua sorella adosso che lo picchiava.
-Ma sei scemo?Vuoi farci scoprire grande pezzo di rincretinito?-Marco poi subito li separò ,stringendola forte per evitare che gli scappasse dalle braccia.
-Non capisco perchè tu non voglia dire a mamma e papà che ti scopi il tuo migliore amico da ben due anni,infondo cosa c'è di male?Anche perchè prima o poi lo capiranno ,se continuate a lasciarvi succhiotti in bella vista che la sera prima non ci sono-e puntò verso dei piccoli segni rossi che erano presenti sul collo di entrambi.
-Senti Ste ,io non racconto a mami e papi delle tue belle serate con varie ragazze,quindi non rompere le palle.-
-Cos'è hai paura che poi mamma e papà vorrebbero che tu stessi solo con lui?Sarebbe meglio che glielo lasciassi credere,così almeno non saprebbero che ti sei fatta metà dei ragazzi presenti nell'istituto-
Stefano si spostò immediatamente all'indietro,per paura che gli arrivasse qualcosa dalla sorella.
Ma quando abbassò la guardia gli arrivò una bella pizza sulla guancia destra.
-Così impari cretino-e se ne andò accompagnata da un Marco sghignazzante e con l'umore risollevato.
Nonostante volesse un mondo di bene a quel cretino del suo fratellino,non sopportava quando lui le dava della troia.
Ok,forse non era proprio il modello di ragazza per bene,fedele e devota,ma infondo aveva solo 18 anni e tutto il resto della vita per esser fedele ad un solo uomo,ora voleva solo divertirsi e fare sempre nuove esperienze.
E di certo lei non era la tipa che la dava al primo che passa,anzi sceglieva sempre con cura le sue nuove vittime.
L'unica fissa era solo Marco,ma solo perchè lui era speciale e poi detto tra noi,a letto era semplicemente meraviglioso.
Stefano come tutti i fratelli,era semplicemente geloso della sua sorellona.
Il liceo classico "Carducci" era situato lontano dal centro e un sacco di studenti si accingevano ad entrarci arresi alla prossimità di una nuova estenuante settimana di scuola.
Marco e Sabina si erano fermati davanti al muretto ed aspettavano il resto del gruppo.
Per primo si avvicinò Christian,migliore amico di Marco.
Moro,occhi verdi vivaci e mai spenti,che brillavano di luce propria,esattamente come quelli di Marco,era un ragazzo semplicemente adorabile e quanto mai impegnatissimo con Alice.
Infatti dieci secondi dopo comparve Alice raggiungendo il suo ragazzo e i suoi amici.
Alice era l'artista del gruppo,piena di talento ,vitalità e passione.
Per poi aggiungerci una bella dose di gelosia.
Erà già tanto che Christian riuscisse un secondo a respirare.
Aveva dei bellissimi e lunghi capelli biondi mossi,che spesso per comodità racchiudeva in una coda di cavallo alta,e degli occhi blu cielo mai truccati e a volte nascosti da lenti che usava per leggere.
Anche Christian era piuttosto geloso della sua Alice,ma non era niente in confronto a lei.
Era capace di tutto,persino di mandare ottime maledizioni vodoo alla prima ragazza che non fosse lei o una sua amica,che si avvicinava a lui.
Possiamo semplicemente dire che aveva una leggera mancanza di fiducia nel genere maschile.
Ma quando tuo padre lascia tua madre per una Russa tutta curve rifatte e poco cervello,quando tu hai circa 10 anni,come fai ancora a fidarti degli uomini?
Mettiamoci poi che con Christian non si lasciava del tutto andare,e avremo il quadro completo.
Al gruppo poi si aggiunse Laura e il suo specie di fratellastro Michele.
La bellezza di Laura era comparata al suo quoziente intellettivo,e lei era la migliore di tutta la scuola.
Bionda,occhioni verdi da cerbiatto,faceva tenerezza appena la guardavi.
Assomigliava tanto a quelle piccole bamboline di porcellana e ti veniva voglia di proteggerla immediatamente.
Al suo fianco c'era Michele.
Di lui non si sapeva molto,solo che avrebbe abitato con la famiglia di Laura per qualche mese finchè non avrebbe finito il liceo e che i suoi genitori lo avevano abbandonato da piccolo.
Era decisamente un bel ragazzo,biondiccio con dei bellissimi occhi verdi spesso tristi e solitari.
Ma non provava interesse per nessuna ragazza,e preferiva passare il suo tempo con Laura e i suoi amici.
-Ciao ragazzi-disse Laura appoggiando la cartella per terra e sorridendo.
Sembrava decisamente di buon umore.
-Hei Lau,che ti è successo?Cos'è finalmente hai trovato qualcuno che ti si fila?-la prese in giro scherzosamente Christian,ottenendo uno scappellotto da parte di Alice ed un occhiataccia dal resto del gruppo.
-Cretino.Quando imparerai che il sesso non è tutto?-scosse la testa in segno di "Non c'è speranza con voi uomini"..
-In realtà,secondo me lo sa già-rispose Marco ridendo ed tutti scoppiarono a ridere tranne Alice e Christian .
-Ahh,ma che carini che siete ragazzi.E voi ragazze mi deludete,credevo di avere almeno il vostro appoggio-
-Di certo non quello di Sabina,perchè in quel caso predicherebbe bene e razzolerebbe male,molto male-una voce divertita entrò nel gruppetto.
Sarah Romani era conosciuta come la migliore amica di Sabina,e sua degna erede.
Nessuno poteva essere più stronza e vipera di Sarah,apparte proprio Sabina.
Sabina fece il suo visino da "Io che ci posso fare?"ed abbracciò la sua affascinante quanto stronza migliore amica.
Sarah era bella almeno quanto lei.
Era mora con dei lunghissimi capelli lisci,ed aveva dei bei occhi verdi foresta nella quale ci si poteva perdere.
Per non parlare del fisico da nuotatrice,un vero e proprio spettacolo.
Ma tra di loro non c'era nessun tipo di rivalità e si volevano davvero un mondo di bene.
-Vabbè,lasciamo stare dai.Lo sai che questo è un argomento un pò spinoso-
-Sopratutto quando ti sei fatta metà istituto-la riprese scherzosamente Sarah,guadagnandosi una occhiata tra l'irritato e il divertito della sua amica.
-Io non mi sono fatta metà istituto,mettiamolo ben in chiaro ok?-
-Perdonami,mi sono dimenticata l'altra metà?-tutti scoppiarono a ridere.
-No tesoro,quella te la sei fatta tu-rispose lei,dandole quello che si meritava.
-Ok,siamo pari bambolina-La campanella suonò decretando perciò l'inizio delle lezioni.
-Ci vediamo dopo-disse Sabina salutando gli altri e incamminandosi verso la sua classe.
Durante l'ora di italiano,Sabina cominciò a fantasticare.
Il suo futuro era qualcosa che non amava pensare,ma certe volte bisognava un secondo rifletterci.
I suoi la stavano spingendo verso l'università,nonostante lei avesse messo in chiaro parecchie volte che non aveva nessuna voglia di frequentare una maledetta università e sprecare ancora tanti anni della sua vita dietro degli stupidi manuali.
Lei voleva semplicemente vivere e divertirsi,facendo qualcosa che amava.
Anche se quella cosa non l'aveva ancora trovata.
Ma ormai stava già cominciando ad abituarsi all'dea di doverla per forza frequentare a causa dell fatto che frequentare un liceo classico non ti serve poi a niente se non ti iscrivi all'università.
Maledizione a lei e a quel giorno in cui aveva deciso di dare retta ai suoi genitori ed iscriversi al classico.
Anche se nessuno ci avrebbe mai giurato che sarebbe riuscita a non farsi bocciare neanche una volta.
Come nessuno sapeva che più di una volta aveva vinto un concorso di scrittura creativa,e che da grande avrebbe tanto voluto essere una scrittrice.
Più di una volta molte persone l'avevano giudicata come una bambolina stupida e senza cervello.
Ma lei non lo era affatto.
Era intelligente,solo che non voleva che le persone lo sapessero e perciò fossero intimiditi da lei.
Voleva essere amata,apprezzata,invidiata e non disprezzata per essere anche intelligente oltre che bella e ricca.
Certo non si comportava da stupida,ma cercava solo di non brillare particolarmente in tutte le materie.
Si concentrava molto sui ragazzi però.
Se avesse dovuto fare una lista di tutti i ragazzi con cui era stata,ci sarebbe voluto un anno intero.
Erano tutte storielle di una notte e basta,lei non voleva niente di fisso.
Le storie serie sarebbero arrivate più tardi quando lei si sarebbe sentita pronta per avere una famiglia,ma di certo non a 18 anni.
L'unica "relazione fissa"era quella con Marco.
Era iniziata come un gioco 2 anni prima.
Lui le aveva confessato che era ancora vergine,e che non riusciva a trovare nessuno che gli interessasse così tanto da compiere un passo del genere.
Spinta dall'affetto lei lo aveva baciato con passione e gli aveva chiesto se poteva essere la prima.
Lui aveva accettato e da allora non avevano mai più smesso.
Per nessuno dei due era una relazione chiusa,ma anzi completamente aperta.
Avevano altre storie con altri ragazzi e ragazze,sempre protette,e quando avevano voglia l'uno dell'altro si chiamavano e ne approffitavano.
Era semplice,niente complicazioni sentimentali,cuori infranti,gelosie e cose del genere.
Era solo affetto,un altra forma di amore .
Lei si girò e vide Marco prendere appunti,spostando ogni tanto un piccolo ciuffo di capelli che gli cadeva davanti agli occhi.
Molte ragazze della loro scuola avrebbero fatto carte false per uscire con lui,ma al contrario di lei ,lui era ancora più selettivo e nominava solo ogni tanto qualcuna con cui era uscito.
Era un ragazzo meraviglioso,pieno di inventiva,e che ti ispirava felicità al primo sguardo.
Le loro madri si erano incontrate prima di partorire ed erano entrate così in sintonia da restare amiche.
Avevano fatto crescere i loro figli insieme,ma invece di diventare inseparabili Stefano e Marco,quest'ultimo aveva preferito da sempre la sorella Sabina.
Ed era tutto rimasto invariabile nel tempo.
Non era cambiato nulla.
Stefano andava d'accordo con Marco,gli voleva bene e lo stesso valeva per Marco,ma il rapporto tra lui e Sabina era qualcosa che non si poteva spiegare.
Era stato amore a prima vista.
Appena quel biondino dagli occhioni verdi l'aveva guardata per la prima volta ,lei aveva capito che in lui aveva trovato la sua parte mancante.
A volte pensava che se non fosse stato il suo migliore amico,un giorno l'avrebbe sposato.
Scosse la testa immediatamente a quel pensiero e si girò di nuovo a fissarlo.
Lui le sorrise e con gli occhi la esortò a seguire la lezione.
Era un vero e proprio angelo.
Dall'altra parte dell'edificio ,precisamente in 3°F,Alice stava disegnando una caricatura del prof di storia.
Era un uomo bassino,una specie di hobbit peloso,e dalla dentatura di coniglio.
Il suo nome era Gerolamo Gerini.
Il nome era proprio decisamente un altra bruttissima storia.
Christian nel frattempo la spintonava per farla smettere di disegnare e farle seguire la lezione,ma sapeva perfettamente che non era proprio possibile.
Alice disegnava semplicemente a tutte le ore,con qualsiasi tipo di cosa e su qualsiasi cosa.
Il suo soggetto preferito era lui.
Amava disegnare il suo viso,quelle piccole rughette che gli apparivano sulla fronte quando rideva,oppure il riflesso dei suoi occhi quando era concentrato su qualcosa,o semplicemente il modo in cui sorrideva a tutti,e conservava un sorriso speciale solo ed esclusivamente a lei.
Lo amava da morire.
A volte si chiedeva come mai fra tante persone lui avesse scelto proprio lei.
Non aveva infondo niente di speciale.
Anzi era proprio un impiastro.
Christian era il suo primo vero ragazzo e sembrava sempre che lei stesse sbagliando tutto.
Certo i suoi genitori non avevano dato un buon esempio.
Suo padre si era risposato con una russa rifatta e stronza da far paura,mentre sua madre ora odiava tutti gli uomini sulla faccia sulla terra e spesso le metteva un sacco di dubbi anche su Christian.
-Chi ti dice che non ti tradisce amore mio?Gli uomini non sono fatti per essere monogami lo sai,prendi tuo padre-e cominciava ad elencare tutti i momenti in cui lei da brava scema moglie innamorata aveva coperto quei segni che le dovevano far capire che suo marito la cornificava alla grande.
Un giorno presa dalla rabbia e dalla frustazione aveva chiesto a sua madre se avrebbe preferito avere una figlia lesbica e sua madre non rispose.
Non che avesse niente contro le lesbiche,anzi tutt'altro,ma era così stanca che non aveva retto più.
Poco dopo si era scusata con sua madre ma almeno da allora la madre aveva rallentato un pò con i dubbi e le paure su Christian.
-Signorina Vincenzi,sta prendendo appunti?-Il professore la riportò alla realtà e lei annuì distrattamente.
-Potrei vederli,per favore?-Non ebbe nemmeno un secondo per provare panico perchè senza farsi notare Christian gli passò i suoi appunti,che lei portò dal prof.
-Bene,ora possiamo proseguire-Tirò un sospiro.
Era davvero una grossa fortuna avere una calligrafia piuttosto simile a quella di Christian.
Lo ringraziò sotto voce e poi ritornò ai suoi pensieri facendo finta di scrivere,per far contento il prof.
Povero illuso.
Non aveva seguito le sue lezioni per 4 anni,credeva che avrebbe cominciato adesso?
La sua grande benedizione era il suo ragazzo.
Prendeva appunti in tutte le materie,e poi da bravo compagno di banco gliele faceva ricopiare e studiavano insieme in vista di interrogazioni e verifiche ,tra un bacio ed un altro.
La sua media quindi rimaneva impeccabile,e anche quella di lui,e perciò poteva ritrovarsi con la testa perennemente tra le nuvole durante le lezioni.
All'uscita da scuola Sabina si incamminò verso casa sua.
Quel pomeriggio dopo i compiti aveva lezione di piano e non poteva permettersi di perdere un'altra lezione o se no i suoi genitori si sarebbero arrabbiati.
Di certo non era proprio adatto a lei suonare il piano,ma i suoi genitori avevano molto insistito e lei non aveva saputo trovare in sè il coraggio di negargli questa piccola cosa.
Infondo loro l'accontentavano su tutto,le lasciavano casa libera quando voleva organizzare qualche festa e ripagarli prendendo lezioni di piano,che poi pagavano loro,non le sembrava poi così irragionevole.
-Ciao Sorellina,dove scappi?-la ragggiunse Stefano,aumentando perciò notevolmente il passo.
-A casa fratellino,perchè devo fare i compiti e poi ho lezione di piano.-
-Va bene,io vado da Amanda,lo dici tu a mami e papi?Ci vediamo stasera-e se ne andò lasciando alla sorella il compito di inventarsi una bella balla.
-Compito di scienze ok?-gli urlò e lui alzò il pollice.
Con tutti i compiti di scienze che avevano inventato,il professore doveva essere apposto per i prossimi 15 anni.
Ma i genitori non ci facevano molto caso.
Erano impegnati con il lavoro,e se i figli non si mettevano nei guai,tutto andava perfettamente.
Aprì la porta e vide sua madre uscire di corsa accompagnata dal padre.
-Tesoro dov'è Ste?-
-Con gli amici,devono fare un compito di scienze-e la madre annui salutandola.
Niente di più facile.
Il suo cellulare vibrò
"Ti va se ci vediamo oggi?"-Marco-
Lei gli rispose immediatamente.
"Se passi dopo le 6 perchè prima ho lezione di piano.I miei tornano domani mattina,ho visto le valige.Ci stai?"
La risposta non tardò ad arrivare.
"Naturalmente.Porto il cambio.A dopo Principessa"
Lei odiava essere chiamata Principessa,ma quando lo diceva Marco assumeva un tono diverso,più bello,più profondo.
Ma tutto con lui era più bello.
Entrò e si preparò un panino velocemente e subito attaccò a studiare .
Neanche si accorse che erano le 4 ,e lasciò tutti i libri lì per far entrare l'insegnante.
Quasi le stava prendendo un infarto quando vide il ragazzo che le era di fronte.
-Tu non sei il signor Hendel-
-Già,delusa?-
-Per niente,io sono Sabina-
-Tyler,e sono il tuo nuovo insegnante di piano-Tyler doveva avere circa 23 anni,ed era moro con dei splendidi occhi azzurri.
Ora suonare il piano stava prendendo decisamente un altro gusto.
Era anche un eccellente insegnante e si stava divertendo un mondo.
Quasi le dispiaque quando lui dovette andarsene.
Circa 10 minuti dopo arrivò Marco con una borsa di ricambio.
Ora indossava una polo azzurra,e dei pantaloni color crema,con sotto le immancabili all star nere.
Lui amava quelle scarpe.
-Chi era quel ragazzo che è uscito da casa tua?-chiese curiosando,notando il suo sguardo felice
-Il mio nuovo insegnante di piano e mia nuova vittima -lui sorrise e poi appoggiò la borsa vicino alle scale.
-Vado a posare questa in camera tua ok?-Lei annui e poi preparò dei sandwich per entrambi .
Marco scese ed accese la tv.
Era sempre lo stesso programma.
Mangiavano,guardavano la tv,poi arrivava Guenda a preparare la cena e infine parlavano per ore.
E poi magari se ne avevano voglia,facevano sesso.
Ma era un optional alla loro tipica pomeriggio-serata.
Non era cambiato niente tra di loro dopo che avevano fatto sesso per la prima volta.
Forse quando erano da soli,dopo averlo fatto si scambiavano molti baci,ma niente di più.
Tutti nel loro gruppo sapevano del loro essere "Amici con benefici" e non li giudicavano affatto.
Infondo erano grandi e vaccinati e potevano controllare le loro vite e relazioni come volevano.
-Sono stanco ,io vado a dormire-le diede un bacio sulla fronte e si incamminò verso la sua stanza.
Dopo circa 10 minuti arrivò anche lei.
-Sei tanto stanco?-lui annuì ,per poi lasciarsi baciare avidamente.
-Davvero tanto tanto stanco?-lui continuò ad annuire,ma questa volta con meno vigore.
-Ma tanto tanto tanto tanto tanto stanco?-lui scosse la testa,ricambiando con più passione il bacio.
Tanto sapeva che in un modo o in un altro avrebbe sempre vinto lei,nonostante fosse morto dalla stanchezza.
Si trasferirono sul letto di lei ,dalle coperte azzurre e la continuò a baciare ,gustandosela come un gelato troppo buono.
-Come faccio a non dirti mai di no?-le chiese in un sussurro mentre lo stava baciando sul collo.
-Perchè non vuoi dirmi di no.-gli rispose.
Ancora una volta,ancora una sera aveva vinto lei.
Il bello di avere una "relazione"con Marco,era perchè sapeva di poterla avere sempre vinta.
E quella notte le sarebbe aspettata un altra nottata bollente ,come le piacevano tanto.
Note dell'autrice:
Spero vi piaccia.
Non so come mi è uscito fuori,visto che a scrivere di cose del genere,un pò mi imbarazzo.
Non che ci sia niente di scabroso a dire la verità,però non sono mai stata una grande a scrivere di baci e sesso.
Non è proprio il mio genere ecco.
Forse si è notato,visto che ho preferito non descrivere la scena tra Marco e Sabina.
Comunque,questo è il primo capitolo.
In particolare parla di Sabina,e questo si era capito perchè il titolo del capitolo è proprio Sabina.
Cosa ne pensate di lei?E degli altri personaggi che vi ho presentato?
Per il momento alla fine della nota,vi metterò l'attrice che secondo me è Sabina.
Per ogni personaggio ho scelto una canzone che secondo me è perfetta .
Per Sabina ho scelto "Maybe Tomorrow"che è anche il titolo della storia,e quella parte della canzone perchè nel corso dei capitoli si domanderà spesso cosa sarà del suo futuro,avrà degli alti e bassi,degni di lei.
Non dovrebbe essere una storia particolarmente lunga.
Quando capirò che ho parlato e raccontato abbastanza di loro,dei miei ragazzi,in quel caso finirà la storia.
Quindi non più di 10 capitoli,spero.
Ringrazio tutti quelli che l'hanno messa nelle seguite e nelle preferite,e sopratutto chi ha recensito,sono davvero felicissima.
peyton_71:Grazie mille,sono felice di averti incuriosita..Spero di non averti delusa..
Milly92:Tesoro mio se dovessi scrivere tutto il tuo ringraziamento,ci vorrebbero come minimo 30 anni. Questa storia è nata anche grazie a te che mi hai aiutata ogni volta che ne avevo bisogno,mi hai dato il tuo appoggio,il tuo parere,ti sei letta tutti i capitoli senza mai stancarti e mi hai spronato a continuare e a metterci sempre più anima in questa storia.Perciò ti ringrazio,davvero con tutto il mio cuore.Ti voglio bene.
Caline:Sono felice di averti suscitato interessamento.Spero che questo capitolo ti piaccia e che continui a seguire questa storia.
Crazies_cullen123: Eccoti l'altro capitolo...Spero sul serio ti piaccia.Fammi sapere il tuo parere.Grazie.
Lilyjuve: Grazie mille,sono davvero felice ti piaccia.Ecco l'aggiornamento,e spero questo capitolo possa raccogliere il tuo favore.
Questa è la Sabina che ho scelto:
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