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Autore: ballerina 89    09/11/2017    3 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV. EMMA

Dopo tre lunghissimi giorni chiusa all'interno di una stanza d' ospedale è giunto finalmente il momento per me e la mia cucciolina di tornare a casa. Ancora non riesco a credere ai miei occhi che lei sia finalmente qui, eppure quella piccola culla accanto al mio letto mi da l’assoluta certezza che quello che sto vivendo è la pura realtà. E' stata dura, ma alla fine siamo riusciti nel nostro intento, Leila è finalmente a casa e Chloè è nata senza nessuna complicazione anche se in netto anticipo rispetto alla tabella di marcia. Guardo l'orologio e vedo che sono ancora le nove del mattino, non ci dimetterano prima delle undici, così decido di approfittare della mancanza di sonno e del fatto che la piccola stia ancora dormendo, per sistemare le cose da riportare a casa. Abbiamo ricevuto parecchie visite in questi giorni, come minimo mezza Storybrooke si è presentata in ospedale per conoscere la nuova arrivata e ogni persona le ha portato un pensierino. Tutti tranne Regina. Lei non si è limitata ad un pensierino... ho perso il conto di quanta roba le ha portato, so per certo che non avrà problemi nel vestirsi fino al prossimo anno.  L’etichetta “zia” deve essersi impossessata di lei, non vedo altra spiegazione. Mi avvicino all'armadietto, prendo tutti quei vestitini e li sistemo sul letto per sistemarli e metterli in valigia. Vengo interrotta dal suono più dolce del mondo. Il mio tesorino si è appena svegliato. Smetto di fare quello che sto facendo e mi avvicino senza esitazione alla culla dove c’è lei in tutto il suo splendore che mi fissa.
- Ma buongiorno piccolina! Finalmente ci siamo svegliate!- le dico prendendola in braccio.  Di risposta lei smette di piangere e continua a fissarmi  con i suoi occhioni azzurri con le sfumature verdi. È incredibile come i miei occhi e quelli di Killian si siano miscelati in così tanta perfezione, eppure lei ne è la prova.
- Disturbo? - dice una voce alle mie spalle, mi giro e mi accorgo che è Whale.
- Dottor Whale buongiorno. Prego venga pure. 
- Come ci sentiamo questa mattina?
- Mi sento in forma! Pronta per uscire! - sorrido
- Ottimo... e lei? Ha già mangiato questa mattina?
- A dire il vero no! Si è appena svegliata. Doveva mangiare un’ora fa ma dormiva così bene che non ho avuto il coraggio di svegliarla. Ho fatto male? - chiedo preoccupata.
- No no... anzi... hai fatto benissimo.  Non deve essere una regola farli mangiare ogni tre ore, se la bambina non si è svegliata è perchè non ne sentiva la necessità. E' un buon segno Emma, sopratutto per una bambina nata prematura. - la vocina della mia piccola tornó a farsi sentire interrompendo il mio dialogo con Whale che rise indicandola - Lupus in fabula - dice - Credo che qualcuno qui abbia un po’ di fame!
- Lo penso anche io!
- Vuoi che chiami un’infermiera? Hai bisogno di una mano?
- Non preoccuparti, posso farlo benissimo anche da sola!
- Vi lascio sole allora, ripasso tra un'oretta per farvi un ultimo controllo.  Se sarà tutto ok vi manderó a casa. - detto questo esce lasciandomi sola ad occuparmi della mia bambina. Mi siedo sul letto e inizio a darle da mangiare.  Una volta terminata la sua poppata, le cambio il pannolino e visto che si sono già fatte le dieci, decido di toglierle la tutina che utilizza come pigiamino per vestirla per il suo ritorno a casa. Mi avvicino a quella pila di vestitini accatastati sul letto e scelgo quello perfetto per l'occasione di oggi. Tra i tanti opto per un pagliaccetto bianco e giallo regalato da Regina e Henry con su disegnato un cigno nero. C'è anche una scritta sotto il disegno: "i'm little swan". 
- Ora sì che sei perfetta amore mio! - le dico ammirandola con il suo nuovo look. - Non vedo l'ora che ti veda papà, conoscendolo si scioglierà come un ghiacciolo al sole. Mentre le parlo la cullo un po’ con l'intento di farla addormentare, ci riesco in meno di dieci minuti, wow! un record. L'adagio nella piccola culla con le sbarre di metallo che ci hanno fornito qui in ospedale
- Non temere amore, stasera dormirai in vero e proprio lettino! - Si spera... devo solamente riuscire a trovare il tempo di scendere le vecchie cose di Leila dalla soffitta. Non so se ci riuscirò... non sto capendo nulla in questi giorni a dire la verità, ci sono  tante cose che dovrebbero già essere state fatte ma essendo nata con ventotto giorni di anticipo è stato impossibile farle. Saranno dei giorni frenetici quelli che ci aspettano per poter sistemare tutto, ma nonostante ciò non vedo l'ora di essere a casa.

POV. KILLIAN

Dormire senza Emma accanto è un vero e proprio incubo. Sono tre giorni ormai che non divide il letto con me e la sua mancanza di sente enormemente. Passo gran parte della notte a rigirarmi nel letto nella speranza di prendere sonno fino a quando una piccola signorina dai lunghi capelli biondi a piedi scalzi arriva quatta quatta nella mia stanza con in mano uno dei suoi peluche e senza chiedermi il permesso si intrufola sotto le coperte nella parte di letto destinata alla mia dolce metà. In altre circostanze le direi sicuramente qualcosa, io e Emma non vogliamo che prenda il vizio di dormire con noi ma è evidente che le manca la sua mamma così ho deciso di chiudere un occhio per questa volta, sperando che Emma non si arrabbi troppo. Anche stanotte è andata così e ora mi ritrovo rannicchiato in una piccola parte di letto perché lei e tutti i suoi pupazzi hanno occupato tutto lo spazio. La guardo e non posso fare a meno di sorridere. Oggi sarà un giornata importante anche per lei, da oggi inizia a tutti gli effetti il suo percorso come sorella maggiore. Chissà come andrà! L’impatto nel vedere la nuova sorellina non  è stato negativo, anzi... chiede spesso di andare a trovare la piccola e la sua mamma ma non credo capisca davvero il significato di una nova persona all’interno della famiglia. Oggi sarà il giorno della verità.  Guardo l'orologio e mi accorgo che è veramente tardi, ho perso la cognizione del tempo ammirando la mia bimba dormire beatamente. La lascio riposare ancora un po' e nel frattempo vado in bagno a prepararmi per andare a prendere mia moglie e l'altra mia figlia in ospedale. Scendo in cucina e trovo indaffarata nel preparare chissà che cosa ai fornelli mia suocera. Sono tre giorni ormai che entra e esce da casa come se fosse la sua. Mannaggia a Emma e a quando le ha dato le chiavi. Un giorno di questi mi farà davvero venire un infarto.
- Snow buongiorno, ancora qui? - le dico
- Oh Killian, ben alzato! Ho preparato la colazione! Vieni, siediti.
- No grazie, vado di corsa. Pensavo di chiamare Regina per controllare Leila ma visto che sei già qui non è che ti andrebbe di darle un’occhiata?
- Certo, ne sarei onorata! Tra poco comunque arriveranno anche gli altri per darmi una mano con i preparativi... ricordi?
- Verooooo.... me ne ero completamente dimenticato. Siete sicuri di quello che fate? La conoscete... sapete come la pensa. 
- Andrà tutto bene, sappiamo quello che facciamo! 
-  Non vedo l’ora di vedere Emma arrabbiata allora! -  rido pensando a tutto quello che stavano combinando i suoi a sua insaputa.
- Vai a prenderle dai.... alla bambina e al pranzo ci penso io.
-  A tra poco...
Esco di casa, entro in macchina e mi incammino verso l’ospedale. Chi avrebbe mai pensato che capitan Uncino potesse guidare un giorno, eppure Emma e la tecnologia sono ruscite in questo intento. Quando il giorno del mio compleanno scoprii che mi aveva regalato un'auto  rimasi di sasso:  come poteva uno come me guidare? La sorpresa era un’altra in realtà,  quella stessa mattina andammo da un medico fuori Storybrooke che costruì appositamente per me una protesi adatta da utilizzare durante la guida. Emma sapeva benissimo che mi sentivo limitato e impotente per questo difetto e che l’idea di dipendere da lei per alcune cose come questa non mi piaceva per niente, così ha trovato il modo di rendermi felice. Per carità, amo il mio uncino e passo la maggior parte del tempo con esso ma per guidare questa protesi è fantastica. 
Immerso nei miei pensieri non mi sono accorto di essere già arrivato in ospedale. Parcheggio e a passo sostenuto mi recò verso la stanza 406. Muoio dalla voglia di vedere la mia piccola principessa e la sua mamma. Faccio attenzione ad aprire la porta per non svegliarle quando trovo Emma già i piedi intenta a sistemare la valigia.
-Amore buongiorno ma... come mai sei già in piedi?
- Sto bene Killian non cominciare a preoccuparti inutilmente e vini a darmi un bacio!
Non me lo faccio ripetere due volte, mi avvicino a lei, la cingo per i fianchi e la stringo a me. Mi avvicino al suo viso e dopo averla guardata attentamente negli occhi poso le mie labbra sulle sue in un morbico bacio. - Non strapazzarti ok? Non farmi preoccupare.
- Tranquillo, metto le ultime cose in valigia dopodichè mi metterò a riposo per tutto il giorno metre tu farai il lavoro sporco.
- Di che lavoro parli?
- Dobbiamo scendere dalla soffitta tutta la vecchia roba di Leila. Non l'abbiamo nenache controllata, speriamo sia ancora in buone condizioni altrimenti chi li sentirà i miei. Già me li immagino:" Te lo avevo detto io che serviva roba nuova, tu non mi dai mai retta! Povera piccola bambina... costretta a dormire in una culla rotta..." non ci voglio neanche pensare guarda.
- Non farla tanto tragica, ho già controllato. E' tutto perfettamente funzionante. Devo solamente scende il tutto, quello purtroppo ancora non sono riuscito a farlo. 
- Ti amo!
- Ti amo anche io! - Le do un altro bacio, meno casto del precedente, dopodichè la lascio finire di sistemare le cose in valigia  mentre io mi diriggo verso la culla accanto al suo letto e finalmente la vedo: il mio secondo gioiellino che dorme beatamente. Facendo particolare attenzione le scostò il lenzuolino per vedere come Emma l’ha vestita e noto una scritta sul vestitino che mi fa sorridere.
- Tesoro! - dico a voce bassa ad Emma per non svegliare Chloè -  Non vorrei dire nulla ma questa signorina è una piccola Jones non una piccola Swan - indico  il vestitino per farle capire di cosa sto parlando. Lei sorride e si avvicina 
- Ma dai! Guarda come le dona!
- Nessuno lo mette in dubbio ma lei resta comunque  una Jones!
- D’accordo capitano, vorrà dire che le comprerò una tutina con su scritto "sono la figlia di capitan uncino statemi alla larga!" Sei contento?
- Non male come idea!
- Scemo! -  rise per poi stamparmi un altro dei suoi baci.
- Disturbo?!?! Oh killian ciao! - disse una voce alle mie spalle
- Dott whale buongiorno. Cosa mi dice, possiamo già andare?
- Dalle analisi risulta tutto nella norma,  do un’occhiata ad entrambe e se è tutto come dovrebbe essere le mando a casa sedutastante.
- Perfetto, Io vi aspetto fuori! - mi diriggo verso il corridoio e vado a sedermi su una panchina. Aspetto con ansia che whale esca da quella porta e finalmente dopo una mezz'oretta eccolo venirmi in contro.
- Allora? - dico con impazienza - Come stanno?
- Emma sta benone, deve risposare ancora un po’ ma sta bene. Anche per la piccolina non c’è male. Per essere prematura è una tipetta abbastanza dura.
- Quindi posso portarle a casa?
- Solitamente per i bimbi nati con largo anticipo aspetto almeno un altro paio di giorni per dimetterli ma la tua signorinella sembra stare beneone, non vedo  il motivo di tenerla ancora qui. 
- E' magnifico!
- Una cosa sola... l’ho già detto ad Emma ma lo dico anche a te. Evitate di farla uscire di casa se non per le visite di routine per le prossime sue settimane. Fa troppo caldo fuori e non è molto indicato per una bimba così piccola. 
naturalmente se - Non c'è nessun problema. 
- Altra cosa non meno importante è quella di pesarla ad ogni poppata.  La prossima settimana alla visita di controllo mi direta di quanto sarà cresciuta. E' nata che pesava 2 kg e 200g, ha fatto il calo ed è arrivata a 2 kg tondi tondi, dobbiamo monitorarla constantemente  fino a quando non raggiungerà i 3 kg e mezzo. State tranquilli però recupererà in fretta.  Detto questo non posso far altro che rinnovarvi gli auguri e agurarvi un buon rientro.
- Grazie di tutto whale. - aspetto che si allontani dopodichè rientro in stanza dalla mia famiglia 
- Amore dammi le valige, le porto in macchina e poi risalgo con l'ovetto in modo da sistemare Chloè ok?
- Ti aspettiamo qui! 
Prendo la valigia, mi reco al parcheggio, sistemo le cose in macchina e come precedentemente detto a lei torno su con l'attrezzatura per Chloè.  Appena Emma mi vede entrare con quella specie di seggiolino cambia sguardo e  indica l’oggetto
-  E questo? - chiede
- È l'ovetto!
- So c'osè! Intendevo dire... di chi è?
- Di Chloè! Di chi può essere secondo te?
- Ma non dovevamo usare la roba di Leila? Killian!  Gliel' ho detto in tutte le lingue possibili immaginabili che dovevano riportare tutto al negozio, mi hanno assicurato di averlo fatto e invece??????
- Innanzitutto io non centro nulla quindi non arrabbiarti con me e secondo stai tranquilla... c’è solo questo di nuovo! E' Da parte di Regina.  Ha detto che era troppo bello per restituirlo.
- Chloè ha solamente tre giorni e ha più roba di te e me messi insieme... ma che si sono messi in testa tutti quanti è? Se continuiamo di questo passo entreranno i vestiti e usciremo noi.
- Dai, non arrabbiati con loro... sono felici e lo manifestano così! Avanti, metti qui dentro Chloè  e andiamo, c’è Leila a casa che è impaziente di vederti... e tua madre - aggiungo successivamente a voce un po’ più bassa.
- Mamma è a casa?
- Si, è da quando sei ricoverata qui che è da noi, non fa altro che pulire, cucinare ,cucinare e pulire.
- Guarda, noi ci abbiamo ripensato... restiamo qui! -  rispose sarcastica
- Dai cammina andiamo a casa, a tua madre penserò io.
Prendo l'ovetto con all’interno la mia principessa e con mia moglie stretta tra le braccia ci rechiamo in macchina. Destinazione: casa. 
Casa nostra non è molto distante dall’ospedale e cinque minuti dopo siamo già davanti al nostro vialetto.
- Home sweet home! - dice lei sorridente
- Bentornata a casa amore. - la bacio -  Comincia ad andare dentro, parcheggio e ti raggiungo con la piccola.

POV. EMMA

- Scendo dall’auto e mi reco verso la scalinata di casa. Non salgo neanche la metà dei gradini che già riesco a sentire la voce della mia piccolina che gridava a squarciagola: "è arrivata mamma! La mamma è tornataaaaa!".  Sorrido nel sentirla così felice nel riavermi a casa e mi affretto ad entrare. Ho solo il tempo di varcare la soglia prima di ritrovarmi quello scricciolo tra le braccia. Mi è letteralmente saltata addosso.
- Mammina sei a casa finalmente!  Mi sei mancanza tantissimo! - dice con la faccia sepolta nel mio collo
- Eccola la mia piccola peste! Mi sei mancata anche tu amore. - Rispondo tenendola stretta a me. 
- Leila tesoro fai piano, la mamma è appena uscita dall’ospedale non può fare troppi sforzi! -  se non fosse stato per mio padre che chiamò la bambina facendomi alzare lo sguardo verso di lui molto probabilmente non mi sarei minimamente accorta di tutte le persone che avevo davanti.
- Papà, Robin, Regina! Che ci fate qui? Pensavo ci fosse solamente la mamma con Neal.
- SORPRESAAAAAAAAAAAAAAAAAA! - Dissero in coro
- Pensavi davvero che ci saremmo persi il vostro ritorno a casa??? A proposito...  non manca qualcuno? Dov'è la bambina? 
- Eccola, eccola! - Disse killian entrando e sistemando l'ovetto nella struttura apposita per trasformarlo in una carrozzina. Tutti accorsero curiosi ad osservarla ed è inutile dire che mia madre iniziò a piangere cone una fontana non appena la vide
- Mamma... non ti mettere a piangere subito... aspetta almeno di averla in braccio! - Le dico ridendo mentre mio padre ignorandoci  prende la parola 
- Amore di nonno, ma quanto puoi essere be­lla???? 
- Nonno parla piano o sveglierai la mia sorellina ! E comunque io sono più be­lla di Lei! - lo rimproverò mia figlia facendolo ridere.
- Tu sei la principessa di nonno amore e questo non cambierà mai!
- Vorrei farvi notare una cosa: ma quanto le sta bene il pagliaccetto che le ho comprato? E' una bimba fashion non c'è che dire! - fu il  turno di Regina questa volta
- A proposito di questo Regina - le dico - Ti ringrazio per tutto quello che le hai fatto fino ad ora ma per favore... basta regali ok? Hai già viziato questa signorina - indico Leila - Per favore,  evitiamo di viziare anche quest'altra.
- Mamma, mamma! Lo sai che la zia mi ha regalato una cucinetta più grande di me? Adesso posso aiutarti a preparare da mangiare! - disse tutta contenta 
- Ecco! Che ti dicevo?
- Sono le mie nipotine Emma! Come non posso fargli dei regali!
- D’accordo come vuoi! Vorrà dire che quando mi chiederanno la macchina le manderò dritte dritte da zia Regina!  - Rido facendo ridere anche lei
- Zia zia, facciamo vedere alla mamma quello che abbiamo preparato?
- Che altro avete fatto adesso? - dico ormai esasperata
- Nulla di così eclatante tranquilla... però Leila forse è meglio farla riposare un po’ la mamma non credi? Dopotutto è stata tre giorni in ospedale.
- Uffa però!
- Magari dopo mangiato ok?
- Va bene, allora mangiamo subito che ho fame! Nonnaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!
- Non gridare che ci sento! E' pronto tranquilla, possiamo metterci tutti a tavola. 
Entrariamo tutti in cucina e noto un enorme tavola apparecchiata e imbandita di ogni ben di Dio.
- Mammaaaa! Hai svaligiato un supermercato per caso?
- Devi rimetterti in forze! 
- Si d’accordo ma non devo mica scoppiare! Ma quanta roba è?
- Lo stretto indispensabile!  Avanti, poche storie e siediti. Da cosa vuoi iniziare?
- Che domande... Di sicuro dalle lasagne di Regina! Sogno questo piatto da tre giorni. - Dico servendomi. Neanche il tempo di prendere la forchetta tra le mani che la piccola Chloe inizia a piangere. E' evidente che ha programmi differenti dai miei.
- Vado io vado io! -  dice Leila per poi saltare giù dalla sedia e correre in direzione della sala. Riesco a vederla anche da qui e mi si scioglie il cuore nel vederla davanti alla carrozzina che cerca, anche se inutilmente, di calmare sua sorella facendole delle facce buffe.
- Scusatemi,torno subito! Qualcuno reclama il suo pranzo.
- Amore - vedo Killian alzarsi - Vuoi una mano con Leila nel frattempo?
- Tranquillo, non è necessario, ma se vuoi venire di la con me a farmi compagnia mi fa piacere.
- Non devi neanche chiederlo!
Ci sistemiamo tutti e quattro sul divano: io, Killian, Leila e la piccola Chloè che a quanto pare ha davvero una fame da lupi. Restiamo tutti li, in silenzio a gustarci il momento.
- Mamma ma anche io ero così piccola quando sono nata?
- Si amore mio, anche te entravi in una carrozzina come quella lo sai?
- Davvero?! Voglio vedere le fotoooooo! Papy le vai a prendere???
- Amore, abbiamo gente a casa, non è carino lasciarli di la da soli non trovi? Questa sera con calma le guarderemo insieme ok?
- Ci possiamo mettere nel lettone a vederle?
- No no signorina! Quale lettone... - intervengo io immaginando già dove vuole andare a parare
- Ma mamy...  papà mi ha fatto dormire con lui questi giorni... io voglio dormire con tutti e due stasera!
- Cos’è questa storia jones? - 
- Le mancavi... io non...
- Non hai saputo dirle di no! Come sempre del resto.... - lo prendo in giro alzando gli occhi per aria. Killian è un caso senza speranza quando si tratta di sua figlia, con questa nuova piccolina le cose potranno solo che peggioraee. - comunque Leila per questa sera vediamo ok?
- Ok... però ora ti voglio far vedere la sorpresa, andiamo sopra! Daiiiii!!!!!
Poso Chloè, che ha appena finito di mangiare, nella carrozzina e mi rivolgo a mio marito - Cosa c’è di così importante da farmi vedere? Devo cominciare a preoccuparmi?
La risposta alla mia domanda però non arrivò da Killian ma bensì da  mia madre che era davanti la carrozzina a sistemare il lenzuolino alla bambina - Dopo mangiato lo scoprirai. E'  una piccolissima soppresa che abbiamo voluto farvi io, tuo padre, Regina e Robin.
- Anche io ho partecipatoooooooo! 
- E' vero! Leila ha collaborato tantissimo.
- Sono troppo curiosa adesso. Fate strada avanti!
- Prima mangi!
- Se mangio tra cinque minuti non muore nessuno.
- Swan! Ho preparato queste lasagne stanotte solo d esclusivamente per te.  Ora ti siedi e non ti alzi fino a quando non avrai finito.
Ci mancava solo Regina a dirmi quello che dovevo fare -  D’accordo, d'accordo! Non vi scaldate.
Pur di non sentirli tornai a tavola e pranzai. Non ricordo neanche da quando non facevo un pasto così! Sono piena come un uovo.
- Finitoooo? Alzati mamma alzati, vieni con me! Forzaaaa!!!!!
Mia figlia mi prende per un braccio e mi trascina fino al piano di sopra davanti alla porta destinata alla stanzetta della più piccola. Tutti gli altri ci seguono a ruota.
- Apri la porta mamma!
Metto la mano sulla maniglia e piano piano apro la porta della stanza.  Resto a bocca aperta nel vedere quello che hanno combinato. Prima che nascesse la bambina, io, Killian e Leila abbiamo sistemato un po la stanza arricchendo quelle quattro mura con disegni e scritte sulle pareti, peluches e piccole cassettiere dove mettere i primi pensierini. Ora davanti ai miei occhi vi era in tutto il suo spelndore una cameretta a tutti gli effetti. C'era una culla con accanto una sedia a dondolo, un lettino, un fasciatoio, un seggiolone e a completare il tutto vi era un piccolo armadio e altri mobili tutti rigorosamente bianchi con i ricami rosa. 
- Mah....
- Ti piace mamma?!?!
- È... è a dir poco meraviglioso! Grazie di cuore ma.... perché lo avete fatto? - dico guardando anche il resto della comitiva - Avevamo la roba di Leila, non serviva spendere altri soldi.  Avrete speso una cifra per fare tutto questo!
- La nostra nipotina merita di avere le sue cose personali. 
- Mamma ma... 
- Te lo dissi anche qualche mesetto fa: Bimba nuova, roba nuova. Pensavi davvero che avessimo riportato tutto indietro?- mi chiede Regina ridendo
- Beh.... pensavo di essere stata abbastanza chiara! A quanto pare sbagliavo...
- In teoria ti abbiamo dato retta... in parte. Cioè, al negozio ci siao tornati... ma solo per cambiare il tutto da azzurro a rosa.
- Siete un caso senza speranza lasciatevelo dire, ma vi ringrazio di cuore, siete stati gentilssimi!
- Su quel mobiletto c'è la lista delle cose che sono qui e quelle che devono ancora arrivare. C'è anche scritto chi ha fatto cosa...
- Te lo dico io mamma! Zia, zio, io e Henry  abbiamo fatto la culla, la carrozzina con l'ovetto il passeggino e quel mobiletto li in fondo. La nonna E il nonno invece hanno comprato il lettino, la sedia a dondolo, il fasciatoio e il seggiolone per quando sarà più grande.
- Noto con piacere che ne sai più di me amore. Grazie ragazzi! Grazie di cuore -  ad uno ad uno li abbraccio tutti. Anche se ero contraria devo dire che ho apprezzato molto il loro gesto. Sono stati davvero dei tesori.
- Anche io ho una cosa per te Swan! -   dice Killian porgendomi un pacchetto.
- Ma... Killian... cosa...
- Apri!
Con mano tremante scarto la carta e mi ritrovo davanti una piccola scatolina di velluto blu. La apro e al suo interno trovo un anello. - Killian... - dico ormai senza parole.
- Prima di dire qualsiasi cosa guardalo bene. 
Estraggo l'anello dalla scatolina  e lo esamino accuratamente. Al suo interno noto delle incisioni. Delle date per essere più precisi: quella del nostro matrimonio e quelle della nascita  dei nostri  due gioielli  - E' bellissimo killian! Ti amo!!!!! - dico per poi baciarlo con trasporto non curante degli spettatori presenti.
- Non è finita qui... - mi dice staccandosi 
- Come non è finita! - chiedo perplessa. 
- Si... diciamo che quello che hai visto fino ad ora è la parte bella.
- Questo discorso già non mi piace. 
-  Quello che Killian vuole dirti è che adesso forse  ti arrabbierai un po', ma ricorda... non puoi gridare altrimenti la bambina di sveglierà. 
- Non portarla per le lunghe Regina. Che altro avete fatto sentiamo!
- Per questa sera avevamo programmato una festa di benvenuto per la piccola da Granny...
- Che cosaaaaaa?!?!?! No no no no no. Non se ne parla proprio! 
- Ho detto "avevamo" infatti.
- Buon per voi che siete rinsaviti allora! - dico minacciosa
-  Killian ci ha avvisato che la bambina non può uscire....
- E bravo il mio amore!
- Peranto la festa.... si terrà qui! 
- SORPRESAAAAAAAAAAAA! - Gridarono tutti in coro.
- Voglio morireeeee!!!!!! - sono le uniche cose che riesco a dire immaginando il caos che ci sarà in casa mia questa sera. 
- Dai ci divertiremo! - mi fa regina abbracciandomi.
- Prima che ve ne usciate con qualche altra pazzia vi chiedo: c'è altro che dovete dirmi?
- In realta si!
- E cosa!!!!!!! - ormai sono pronta a tutto.
- Bentornata a casa Miss Swan!
 
Note dell'autore:
Eccomi qui con la prima One-Shot di questa raccolta. Per chi si fosse sintonizzato solamente adesso, ci tengo a precisare che queste piccole storie di vita familiare che sto iniziando a scrivere, sono un susseguirsi delle storie precedentemente raccontate ( Happy beginning e L'amore vince ogni cosa) pertanto vi invito, se ancora non lo avete fatto, a dare un'occhiata anche a loro per capire un po di cose tra cui anche i caratteri dei personaggi. Cos'altro dirvi? Buona lettura e alla prossima. 
  
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