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Autore: Watson_my_head    28/12/2017    8 recensioni
Raccolta di one shot a tema Johnlock.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti.

Lo so, avevo detto niente angst per un po' e invece ieri notte è venuta fuori questa cosa. Non potevo tenermela. Quindi, ve la beccate pure voi. Prometto che la prossima sarà una roba smielata, così QUALCUNO non mi romperà troppo in privata sede.

Fatemi sapere!

A presto!

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DEAR JOHN

 

 

Caro John,

ti scrivo perché so che non riceverai mai questa lettera. Scrivo più per me che per te, per ricordarmi di essere ancora umano e di essere ancora vivo. Ci sono momenti in cui mi domando se io sia morto davvero. Se mi sia buttato davvero da quel tetto e abbia messo fine alla mia vita davanti ai tuoi occhi. Potrebbe essere mai possibile? Non lo so, ma non è vita questa. Non lo è. E se sono vivo, deve assomigliare alla morte perché a volte mi accorgo di essere ancora al mondo solo perché mi scopro a respirare. Qui è l'inferno. Lontano da casa, lontano da tutto. Lontano da te. Che è come dire lontano da tutto perché non è molto altro quello che ho. Piangi una tomba vuota, lo sai? Piangi ogni giorno e non posso fare niente. Piangerei anche io, se avessi forza e lacrime. Invece devo solo correre, correre senza fermarmi. Fermarsi equivale a morire, ma morire davvero. E non fare mai ritorno. Potrei tornare un giorno invece, quando tutto questo sarà finito, se sarò vivo per raccontartelo, ma la verità è che non credo di farcela a tornare. Ma non è per questo che ti sto scrivendo, che mi sto scrivendo. Perché è a me che scrivo, in realtà. A nessun altro. Forse è proprio per questo che lo sto facendo. Perché non avrò altro modo di dire cose che ho portato qui con me all'inferno e che avrei dovuto lasciare lì con te invece. Non c'è posto qui per questo genere di cose. Avrei giurato che non ci fosse posto nemmeno dentro di me per questo genere di cose, ma tu hai cambiato tutto. Riesci a cambiare tutto sempre. Anche le cose che non possono.

Mycroft mi informa su tutto quando riusciamo a sentirci, ma ho idea che so che mente su molte cose. E forse mi va bene anche così. Vivo una realtà parallela nella quale affronto il mio demone, mentre lì a casa, tutto è immobile, fermo, nell'attesa del mio ritorno. Mi aspetterai? Ti immagino seduto sulla tua poltrona a leggere un libro e con questo pensiero mi cullo nelle notti più buie, quelle in cui temo di non vedere la luce del giorno. Quante notti passiamo insieme John, non puoi neanche immaginare. Quando tornerò per te saranno passati anni, per me, nemmeno un giorno, perché saremo stati insieme sempre. Sei sempre qui con me.

I sentimenti per me sono Credo che i sentimenti Non so definire i sentimenti. Io non so niente di che cosa sia l'affetto, la bellezza, l'amore. Non ne so niente. Non ne saprò mai niente. Non sono stato fatto per queste cose. L'unica cosa che riesco a pensare è che io sia stato fatto per te. E che cosa questo significhi non so decifrarlo. Ma dalla prima volta in cui ti ho visto ho pensato che forse ero stato fatto per te. Perché non so come funzioni per le altre persone, ma sentirsi ferito da un sorriso a me non era mai capitato. Da un coltello, da un pugno, perfino da alcune parole si, ma da un sorriso mai. E questo, qualcosa deve pure significare, sebbene io fatichi a comprenderlo. Eppure ci ho provato a lungo. Ti ho studiato. Ti ho guardato. Ti ho lasciato entrare. E la cosa che più mi ha stupito è che poi, sono stato capace di dirti addio. Io, che sono la cosa persona più egoista di questo mondo, sono stato capace di lasciar andare la cosa a cui tenevo più di tutte pur di proteggerla. Forse avrei potuto trovare un altro modo, lo so. Mi tormento ogni giorno con questo pensiero e so che mi odierai. Forse avrei dovuto dirtelo, spiegarti ogni cosa. E' colpa di Mycroft. Mi ha impedito lui di rivelarti il piano. Non è vero. Sono stato io.

Mi dispiace.

Te lo dovevo. Per ogni volta in cui hai salvato la mia vita. E per ogni volta che continui a farlo, senza nemmeno saperlo.

Io non scrivo lettere. Scrivo per ricordarmi di essere vivo. E quando tornerò, perché voglio tornare, forse non ti dirò niente. Reciterò la parte del solito stronzo per renderti più facile l'odiarmi e forse anche picchiarmi e sfogarti. Mi basterà vedere che ancora vivi e respiri, come ancora respiro io, e se il tempo sarà clemente forse potrò vederti anche sorridere. E così mi salverai, per l'ennesima volta.

Ti Mi Ti scriverò ancora. Anche se non leggerai mai.

Mi manchi immensamente.

S.H.

   
 
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