Capitolo
14
2
febbraio 1974
Louisa
rivolse un’occhiata complice all’indirizzo di
William,
accennando con il capo a Edgar e Valerie che camminavano lungo il patio
del
castello con un cestino di vimini tra le mani.
-
Dove ve ne andate, piccioncini? –
Il
suo compagno di Casa le rivolse un sorriso sghembo,
soffermandosi sulle mani intrecciate dei due.
-
Proprio tu mi vieni a parlare di piccioncini? Ultimamente
siete inseparabili. –
-
Ma mai diabetici quanto voi due – rilanciò.
Edgar
scosse il capo, ridendo.
-
Buona giornata anche a voi due, ragazzi. –
Quando
si furono allontanati William le rivolse uno sguardo
perplesso.
-
Tu e Bones vi punzecchiate sempre? –
Louisa
annuì.
-
Assolutamente sì. È diventato un po’
una sorta di gioco, ma
sotto sotto siamo amici. –
-
In un modo molto nascosto. –
-
Ovviamente -, rise, - ho pur sempre una reputazione da dura
da mantenere. –
William
le accarezzò il volto, sorridendole. – Temo che la
tua
reputazione da dura sia franata miseramente da quando stiamo insieme.
–
Afferrò
la mano del ragazzo, tenendola premuta contro di sé.
-
Ti dirò, la cosa non mi dispiace affatto –
replicò, sporgendosi
a baciarlo.
*
-
Oh andiamo, Ellen, è veramente necessario? –
L’amica
si voltò verso Artemis, inarcando un sopracciglio
biondo.
-
Ovviamente è necessario, dopotutto sei la nostra migliore
amica perciò è nostro dovere assicurarci che ti
tratti come un perfetto
gentiluomo. –
-
Mairéad? –
-
Non guardare me, io sono d’accordo con lei. –
La
Corvonero sbuffò.
Ci
mancava solo che quelle due finissero con il far scappare
Dean a gambe levate.
-
D’accordo, ma se lo mettete in imbarazzo giuro che ve la
farò pagare. –
Mairéad
le rivolse un beffardo cenno militare.
Dopodichè
le due Serpeverde allungarono il passo e puntarono
dritte verso il giovane Grifondoro che l’attendeva nei pressi
del portone del
castello.
Artemis
rallentò l’andatura.
Non
aveva proprio voglia di assistere al terzo grado che di
sicuro quelle due avevano preparato, anche perché era
abbastanza sicura che
avrebbe finito con l’arrossire come un peperone e balbettare
qualcosa senza
senso.
Attese
pazientemente per una manciata di minuti finchè Ellen
non si voltò verso di lei e le fece cenno di avvicinarsi.
-
Abbiamo finito, sembra un tipo a posto – decretò.
-
Questo lo sapevo benissimo da me anche prima del vostro
interrogatorio. –
-
Ma noi due no. Adesso che abbiamo fatto il nostro lavoro
d’amiche
e possiamo ritenerci soddisfatte, avete ufficialmente la nostra
benedizione e
potete andare. –
-
Che emozione – ironizzò, prendendo sottobraccio
Dean e
trascinandolo praticamente dietro di sé.
-
Come mai tutta questa fretta? – chiese perplesso.
-
Mi sbrigo per evitare che venga loro in mente qualcos’altro
da chiederti. Conoscendole potrebbero tenerci lì per tutto
il giorno. –
-
Quando è così, spariamo dai paraggi –
convenne, stringendole
la mano e correndo con lei verso i gradini e lungo il sentiero in
ghiaia.
*
21
febbraio 1974
Rebekah
sbuffò, lasciandosi guidare dalle amiche lungo i
sotterranei.
-
Dobbiamo proprio farlo? –
-
Per l’ennesima volta, Beks: sì, dobbiamo proprio
farlo –
replicò Amelia, sbuffando.
Ogni
volta che c’era lezione di Pozioni si ritrovavano sempre
ad affrontare lo stesso discorso.
-
Continuo a domandarmi perché l’hai scelta come
materia -,
intervenne Serenei, - e la scusa degli Spezzaincantesimi sexy non regge
perché non
è una delle materie richieste. –
-
Ma è richiesta anche per gli Indicibili … e anche
tra di
loro ce ne sono alcuni molto belli. –
Amelia
emise un verso incredulo.
-
Ma se la maggior parte delle persone non sa nemmeno chi
siano quelli che lavorano come Indicibili! Quindi di grazia come
faresti a
sapere che aspetto hanno? –
Rebekah
si strinse nelle spalle.
-
Non ne ho la minima idea, ma dal tipo di lavoro presumo che
qualcuno sexy e spericolato ci sia per forza lì in mezzo.
–
Scoppiarono
a ridere, tacitandosi solo quando furono ormai in
prossimità dell’aula di Pozioni.
-
Seriamente, se non ti piace perché l’hai scelta?
– insistè Serenei.
-
Perché voi due e Hydra la frequentate. Cosa avrei dovuto
fare senza voi tre, passare ore in qualche aula a rigirarmi i pollici
in completa
solitudine? –
-
Ah, questa sì che è una motivazione molto
più saggia –
scherzò Amelia.
-
Tremendamente! E adesso diamoci una mossa, vedo già
abbastanza Lumacorno per i miei gusti quindi non ho alcuna intenzione
di
sorbirmelo anche durante le ore di punizione per essere arrivata in
ritardo. –
*
Mescolò
l’Amortentia in senso orario per tre volte e poi due
in senso antiorario, osservando il liquido assumere lentamente la
sfumatura
richiesta.
-
Direi che ci siamo – stabilì Raelena, voltandosi
verso
Hydra.
-
Sembrerebbe di sì. Vuoi essere tu a cominciare? –
La
Serpeverde assottigliò lo sguardo, osservando
l’amica che
appariva titubante.
-
Certo, comincio io, ma mi togli prima una curiosità?
–
-
D’accordo, cosa vuoi sapere? –
-
Perché sembra quasi che tu abbia paura di annusarla?
–
Hydra
giocherellò nervosamente con una ciocca corvina,
attorcigliandola attorno alle dita e poi lasciandola andare di botto.
-
Non ho paura, ma … -
-
Ma non sai che odore sentirai. –
-
Esatto. Se avessi fatto la scelta sbagliata, Rae? –
-
Immagino che se non l’annusi non lo saprai mai. –
Hydra
prese un respiro profondo, tuffandosi poi a capofitto
tra i vapori della pozione.
Raelena
aveva ragione; se non l’avesse annusata non avrebbe
mai saputo se aveva fatto la scelta giusta scegliendo Kenneth o meno.
Ed
era ridicolo vivere nel dubbio.
Inspirò
a pieni polmoni, venendo investita all’istante
dall’odore
della legna che bruciava nel caminetto.
Il
secondo odore che giunse alle sue narici fu quello che
contraddistingueva i temporali: umido e pungente.
E
poi si fece avanti un terzo odore.
Fumo
misto a qualcosa di fresco e pungente che le ricordava molto
l’odore delle sigarette miste alla menta.
L’odore
che l’avvolgeva ogni volta che Kenneth la baciava.
Sentì
una lacrima scenderle lungo la guancia e vide Raelena
allungare una mano ad asciugarla dolcemente.
-
Cosa hai sentito? –
-
Kenneth. Ho sentito Kenneth. –
Aveva
fatto la scelta giusta, considerò sollevata.
Raelena
sorrise prima di chinarsi a sua volta verso le volute
di vapore.
Il
primo odore che l’assalì fu quello dei rotoli di
pergamena
misto a quello che si respirava nelle librerie.
E
subito dopo la familiare nota dolciastra della cannella.
L’ultima
nota pungente che avvertì fu quella del pino, lo
stesso odore del dopobarba di Alexander.
Sorrise.
Aveva
sempre saputo che lui era quello che aveva aspettato per
anni.
*
7
marzo
1974
Nicholas
lasciò vagare lo sguardo sui membri della sua
squadra, tutti in evidente stato catatonico.
-
State aspettando un invito a nozze per darvi una mossa e
scendere giù al campo? –
Jacob
alzò a malapena lo sguardo dalla tazza di caffè
che aveva
davanti.
-
È domenica mattina e sono le sette, Nick. Le
stramaledettissime sette di mattina.
Non hai un po’ di umanità? –
-
Non quando siamo a un passo dal giocarci il terzo posto per
il campionato contro Tassorosso. –
-
Va tutto bene e capisco il tuo spirito competitivo -,
intervenne Alexander soffocando uno sbadiglio, - ma posso farti una
domanda? –
Nick
annuì.
-
Perché, in nome di Merlino e di tutti i Fondatori, hai
dovuto tirare giù dal letto anche me?
–
-
Ovviamente perché devi sostenerci nella buona e nella
cattiva sorte. –
-
Quello non riguardava il matrimonio? Non mi risulta di aver
sposato la squadra di Quidditch. –
-
Noi siamo peggio che sposati, Alec. Noi siamo migliori amici!
–
Lanciò
un’occhiata verso Jacob e Aiden.
-
Immagino sia troppo tardi per cambiare giro di
frequentazioni, vero? –
-
Temo di sì – replicò Aiden, sorridendo
divertito.
-
Beata Valerie che non può essere svegliata da questo pazzo
psicopatico. –
-
Basta con le chiacchiere -, li interruppe, - e datevi una
mossa. Tra cinque minuti vi voglio nello spogliatoio oppure
l’allenamento
durerà quattro ore invece di tre. –
Emisero
un gemito collettivo.
Qualche
dittatore fuori di testa doveva aver posseduto il loro
amico.
Spazio
autrice:
Salve!
Scusate
per l’attesa, ma finalmente eccoci qui con il terzultimo
capitolo. Vi chiederei
di rispondere a un paio di domandine:
-
chi
volete che si aggiudichi il terzo posto nel campionato tra Grifondoro e
Tassorosso?
E chi vincerà il campionato tra Serpeverde e Corvonero?
-
questa
è solo per gli studenti del VII anno. Che lavoro vorrebbe
fare il vostro OC una
volta terminata la scuola?
Come
sempre prima giungeranno le risposte alle domande e prima
pubblicherò il nuovo
capitolo.
A
presto.
Stay
tuned.
XO
XO,
Mary