Epilogo
L’Auror
marciò risoluto verso la torre di Grifondoro, seguito
a ruota dalla Preside, entrando nella Sala Comune davanti agli sguardi
increduli degli studenti.
Freya
Bones e i suoi amici erano tornati da quel breve
intermezzo delle vacanze di Pasqua e aveva deciso di approfittare
proprio di
quel momento per porre in arresto l’arteficie
dell’omicidio di Jason Selwyn.
L’assassino
in quel momento era seduto sulla poltrona vicino
al camino e lo fissava con aria pallida.
Sembrava
quasi che avesse scritto sul volto la parola
“colpevole”.
-
Julian Davies, devi venire con me. –
Con
la coda dell’occhio vide che Jackson, Eleanor e Alina
guardavano increduli da lui all’Auror, quasi stessero
aspettando che smentisse
quello che era ormai palese a tutti.
-
Possiamo farlo anche qui, tanto immagino che domani lo
sapranno comunque tutti – asserì con tono
rassegnato, porgendogli i polsi.
L’incanto
incarceramus dell’uomo glieli cinse in una morsa
letale mentre lo scortava fuori dalla Torre.
Mentre
la Sala Comune di Grifondoro esplodeva nel caos più
totale, i tre ragazzi si scambiarono occhiate incredule.
-
Voi sospettavate qualcosa? – domandò Jackson.
Eleanor
scosse il capo.
-
Nulla, ma mi domando perché l’abbia fatto.
–
-
E soprattutto chi sia stato a scoprirlo e denunciarlo –
concluse Alina.
-
Immagino che lo sapremo presto. –
*
FP
giocherellò distrattamente con il pacchetto di sigarette
mentre aspettava che Hecate uscisse dallo studio dell’Auror.
Si
era recata lì non appena aveva scoperto
dell’arresto di
Julian e ormai tutto dipendeva dalla decisione che quell’uomo
avrebbe preso
riguardo a lei e alle sue pratiche magiche illegali.
Quando
la porta si aprì con un sibilo, sussultò.
La
Tassorosso avanzò verso di lui con espressione seria in
volto.
-
Dimmi cosa succede, se rimani in silenzio vado fuori di
testa. –
Lo
osservò di sottecchi prima di sorridere divertita.
– FP Greengrass
preoccupato per qualcuno che non sia se stesso? Adesso le ho viste
tutte. –
-
Mi preoccuperò sempre per te, dovresti saperlo biondina.
–
-
Bene, ma almeno per questo particolare caso puoi farne a
meno. Vista la mia buona volontà nel tentare di cooperare,
ha deciso di passare
sopra a tutta quella questione della magia oscura a patto che
l’abbandoni una
volta per tutte. –
-
Grazie a Salazar -, sibilò tra i denti chinandosi a baciarla
con passione, - Non osare mai più farmi preoccupare
così tanto, Hide. –
*
-
Charlotte, fermati, si può sapere dove stai andando?
–
Ignorò
le voci di Savannah e Flame che le gridavano dietro
mentre marciava a passo di carica verso l’ingresso principale
del castello.
Era
ben determinata a raggiungerlo prima che gli Auror lo
portassero via.
Voleva
vederlo e sputargli in faccia il suo odio, fargli
capire quanto fosse disgustata da lui e dalla sua mancanza di spina
dorsale che
l’aveva spinto ad acconsentire agli ordini di una mente
malata come Selene
Bones.
La
folla si aprì come il mar rosso al suo passaggio,
permettendole di fermarsi davanti a Julian.
Si
specchiò in quelle iridi azzurre che erano state
l’ultima
cosa che il suo gemello aveva visto prima di morire.
-
Spero tu sappia che quella puttana infernale non ti ha mai
amato e che non ti amerà mai. Marcire ad Azkaban
è una cosa troppo gentile per
un miserabile come te! –
Gli
assestò un poderoso schiaffo in pieno viso, che
riecheggiò
per tutto il patio affollato di persone che osservavano la scena in
silenzio.
Poi
scoppiò a piangere a dirotto, vagamente consapevole delle
due amiche che l’avevano raggiunta e che la stavano portando
via di lì.
-
Avranno la punizione che meritano, Cece. Non c’è
altro che
tu possa fare, anche se so che non è molto come consolazione
– sussurrò Savannah.
-
Li odio così tanto, vorrei vederli morti. –
Le
due Serpeverde annuirono in silenzio, continuando a tenerla
stretta a loro lasciando che si sfogasse.
*
-
Sei sicura di sentirti bene? –
Freya
annuì, tenendo le braccia avvolte attorno alle ginocchia
e premendosele contro il petto.
-
Immagino di non saperlo con certezza. Mi sento tremendamente
svuotata. –
Adam
annuì mentre lui e Christian si sedevano ognuno al suo
fianco.
Per
loro due la notizia di Julian era stata un fulmine a ciel
sereno.
Era
il loro miglior amico e mai avrebbero immaginato potesse
essere coinvolto in quella brutta storia né tantomeno capace
di commettere un
omicidio a sangue freddo.
Tuttavia
per Freya c’era anche l’aggravante che il mandante
dell’omicidio fosse sua sorella.
E
Adam sapeva bene che Freya aveva sempre voluto bene a
Selene, malgrado tutto era stata pronta a denunciare entrambi senza
esitazione.
-
Sono tremendamente orgoglioso di te. Non tutti lo avrebbero
fatto al posto tuo. –
Christian
annuì.
-
Adam ha ragione, molti sarebbero stati tentati di coprirli
ma tu no. Sei stata molto coraggiosa, Freya. –
-
Se sono stata brava e coraggiosa perché mi sento
così male? –
replicò con un filo di voce che fece stringere il cuore di
entrambi i ragazzi.
-
Passerà, Ti giuro che prima o poi passerà e fino
a quel
momento noi saremo con te in ogni momento – asserì
Adam, passandole un braccio
intorno alle spalle e tirandola a sé per scoccarle un bacio
sulla fronte.
Freya
si rilassò nella sua stretta, alla quale poco dopo si
aggiunse quella di Christian.
Con
loro al suo fianco prima o poi sarebbe uscita fuori da
quella storia.
Spazio
autrice:
Salve!
Eccoci
qui con l’epilogo di questa storia. Devo dire di essermi
affezionata molto a
tutti gli OC e che come sempre giungere al termine di una storia mi
lascia una
sensazione agrodolce, ma se non altro mi consolo scrivendo la raccolta
e
facendomi compagnia con questi fantastici personaggi ancora per un
po’. Vorrei
ringraziare tutti coloro che mi hanno mandato i loro bambini e le loro
bambine
permettendomi così di scrivere questa storia, coloro che
hanno inserito la
storia tra le preferite/ricordate/seguite e tutti i lettori silenziosi
che ci
hanno accompagnato in questi mesi.
Chiederei
a chi fosse interessato alla raccolta e ancora non l’avesse
fatto di mandarmi
qualche info sul futuro del loro bambino o della loro bambina.
Noi
ci
sentiamo tra una manciata di minuti con la prima OS della raccolta che
troverete sotto il nome di “Flashes of light”.
XO
XO,
Mary