Prologo
31
agosto
2010, Notturn Alley, ore 19.30
-
Ripetimi un’altra volta perché siamo qui
– bofonchiò suo
cugino mentre percorrevano lo stretto vicolo che li avrebbe portati al
confine
tra Diagon e Notturn Alley.
Effettivamente
c’erano molte cose che avrebbero potuto fare
quell’ultima giornata di vacanze estive e visitare il peggior
quartiere del
mondo magico non rientrava nemmeno nella lista delle prime cinquanta
attrattive
che le venivano in mente.
Tuttavia
quando si erano divisi i compiti per i festeggiamenti
del compleanno della sua migliore amica lei si era fatta carico
dell’intrattenimento
della serata. Solo che la sua proverbiale procrastinazione
l’aveva portata a
rimuovere la cosa per tutto il mese d’agosto e a ritrovarsi
ad appena una
settimana dalla fatidica data senza avere assolutamente la minima idea
di
quello che avrebbe potuto organizzare per l’occasione.
Tirarsi
indietro era escluso, tanto più perché avrebbe
dovuto
ammettere con il resto del gruppo che la sua era stata una svista
madornale,
così l’unica cosa che le era rimasta da fare prima
del rientro a scuola era
stato trascinare suo cugino in giro per tutta Diagon Alley.
Peccato
solo che non avessero trovato uno straccio di gioco di
gruppo che fosse all’altezza dell’atmosfera a cui
puntavano.
Doveva
essere qualcosa di avventuroso, divertente, eccitante e
magari un po’ pericoloso.
Qualcosa
di completamente diverso da quello a cui erano
abituati … Notturn Alley rimaneva l’unico posto in
cui poter trovare quello che
cercavano.
-
Lo sai che questa è la nostra ultima possibilità
prima di
fallire miseramente. –
-
Intendi dire che è la tua
ultima possibilità prima che tu
fallisca. Io non mi sono certo offerto di organizzare nulla. –
Ellie
sbuffò, rifilandogli una gomitata nelle costole.
-
Grazie per lo spirito di solidarietà, Bax. –
Baxter
si strinse nelle spalle, passandosi una mano tra le
corte e scompigliate ciocche corvine.
-
Figurati, quando vuoi. –
-
Spiritoso … aspetta, credi che lì dentro
troveremo quello
che cerchiamo? –
Gli
indicò con un cenno l’insegna posta a meno di
cento metri
da dove si trovavano.
Era
una targa in legno antico, dall’aria fatiscente, con delle
parole incise in ottone che si stavano scolorendo sempre di
più e che rendevano
tremendamente difficile leggere cosa vi fosse impresso.
-
“L’altro mondo, dove tutto può
accadere” -, lesse Baxter
inarcando un sopracciglio con scetticismo, - Qualcuno dovrebbe
avvertire questi
tizi che quell’insegna non spaventa nemmeno un moccioso.
–
-
Prima troviamo il gioco, poi gli fai tutte le rimostranze
che vuoi sull’insegna. –
Bax
le rivolse un sorriso sghembo, aprendo la porta e facendo
cenno di precederlo.
L’interno
del locale non era certo meglio dell’esterno,
considerò Ellie mentre si aggirava tra gli scaffali, e di
sicuro lì dentro c’era
roba che non vedeva la luce del sole da secoli.
Si
chiese se non fossero capitati nel posto sbagliato, lì
dentro non avrebbero certo trovato nulla di utile per una festa di
adolescenti.
S’infilò
nel secondo corridoio di scaffali, sentendo Baxter
che curiosava tra i vecchi cimeli elfici dall’altro lato del
negozio.
-
Posso esserti d’aiuto? –
Trasalì,
voltandosi di scatto verso la voce maschile bassa e
vibrante che l’aveva apostrofata.
Con
le braccia incrociate al petto, le ciocche candide come la
neve e due penetranti occhi blu scuro, c’era un ragazzo che
doveva essere poco
più grande di lei e che la fissava con freddo interesse.
Forse
il viso era un po’ troppo spigoloso e le iridi blu notte
erano l’unico tocco di colore in mezzo al candore dei capelli
e della
carnagione.
Tuttavia
nel complesso era bello, considerò, malgrado non
fosse una di quelle bellezze classiche … era più
selvatico, quasi esotico.
-
Stavo cercando un gioco, ma non uno dei soliti classici;
volevo qualcosa di nuovo, di … -
-
Di unico? – concluse per lei.
Annuì.
-
Forse ho quello che fa al caso tuo, ma è una cosa molto
speciale … non lo venderei a una persona chiunque.
–
Le
rivolse un sorriso sghembo, sornione, quasi la stesse
prendendo in giro malgrado le parole innocue e il tono neutro che
utilizzava.
-
Posso pagare un buon prezzo per il gioco, l’importante
è che
sia qualcosa che ne valga la pena – replicò,
scrutandolo con determinazione.
-
Non è una questione di soldi. Dimmi, come mai sei alla
disperata ricerca di un gioco unico? –
Il
modo in cui si soffermava sull’ultima parola le faceva
risuonare un campanello d’allarme nella testa, tuttavia si
diede della sciocca.
Quel
tipo stava solo cercando di prenderla in giro e magari di
spaventarla un po’.
-
Tra una settimana è il compleanno della mia migliore amica e
tocca a me trovare qualcosa per intrattenere il nostro gruppo. Volevamo
qualcosa di diverso dalle solite feste, qualcosa solo per la nostra
cerchia
ristretta. Dovrebbe essere qualcosa che vada bene per tredici persone.
–
-
Tredici? –
Le
iridi blu scuro parvero illuminarsi di uno scintillio
improvvisamente interessato.
-
Già. –
-
Sono parecchie persone da scontentare -, considerò
distrattamente, - mi hai convinto. Ti venderò il gioco. Vado
a prendertelo. –
Scomparve
nella porta sul retro, ricomparendo una manciata di
minuti dopo quando Baxter aveva ormai smesso di esaminare gli oggetti e
si era
unito a lei.
-
Eccolo qui, è tutto vostro. –
Ellie
allungò la mano ad afferrare la scatola.
Era
nera e lucida, senza alcun tipo d’iscrizione se non un
simbolo raffigurante non sapeva bene cosa.
-
Sei sicuro che vada bene? – intervenne Baxter, scettico.
-
Assolutamente. Vi assicuro che qualsiasi altro gioco al
confronto è noioso. –
-
Non abbiamo molte altre scelte, Bax. O questo o nulla. –
-
Allora prendilo, non puoi certo farci una figura peggiore
dell’ammettere di essertene dimenticata per un intero mese.
–
Si
trattenne dal pestargli il piede, consapevole che quel
gesto non avrebbe fatto altro che divertirlo sapendo di essere riuscito
a
toccarla sul vivo.
-
Lo prendiamo. Quanto viene? –
Il
commesso si strinse nelle spalle, meditabondo, - Facciamo
dieci galeoni. –
Rovistò
nella borsa alla ricerca del denaro e glielo consegnò,
osservandolo riporlo in un vecchio registratore di cassa
dall’aria malconcia e
dal contenuto alquanto interessante.
C’erano
decine di monete di vario tipo, la maggior parte delle
quali le erano completamente sconosciute.
-
Grazie mille, ci si vede. –
-
Sabato prossimo. –
-
Come, scusa? –
-
Ho detto: ci si vede. –
Eppure
era certa di aver sentito tutt’altro.
Si
voltò verso Baxter, che però era ormai nei pressi
della
porta e non poteva certo aver sentito le parole di quel tipo.
Gli
rivolse un sorriso nervoso e raggiunse il cugino, uscendo
di lì.
-
Quel tipo era davvero strano – mormorò, mentre
tornavano
verso Diagon Alley.
-
Credo che stesse solo cercando di fare colpo. Ad alcune
ragazze piace il bel tenebroso. –
Annuì
in silenzio.
La
replica di Bax aveva senso, eppure non riusciva a togliersi
di dosso quella sensazione di disagio.
Quella
storia non le quadrava affatto.
Spazio
autrice:
Salve!
Stavo
rileggendo una vecchia trilogia della Smith che mi era capitata tra le
mani
qualcosa come dieci anni fa (per l’appunto quella de
“Il gioco proibito”) e mi
sono detta, perché non metterci le mani ambientandola nel
mondo potteriano? Ovviamente
le cose saranno diverse dalla trama originaria, avendo tratto solo
ispirazione
da essa, quindi può tranquillamente partecipare anche chi
non conosce la
trilogia. Per partecipare come sempre ci saranno alcune regole, dopo le
quali
vi allegherò la scheda e i prestavolto sia dei miei OC che
del proprietario de
L’Altro mondo.
Regole
-
Ogni OC
che proponete dovrà rispecchiare uno tra gli animali che
elencherò e il suo
significato araldico (specificate all’atto
dell’iscrizione quale volete in modo
da non accalcarvi tutti sullo stesso);
-
potete
partecipare al massimo con due OC purchè di sesso e Casa
diversi. Mi serve
qualcuno che crei la festeggiata, perciò sentitevi pure
liberi di proporvi;
-
tutti i
personaggi dovranno essere studenti del VII anno;
-
vi
anticipo che tutti gli OC si conosceranno già in un modo o
nell’altro, perciò
cercherò di darvi più informazioni possibili su
Baxter ed Ellie in modo tale da
facilitarvi la compilazione del campo della scheda che li riguarda, ma
se doveste
avere ulteriori dubbi non esitate a contattarmi per chiarimenti;
-
è
possibile che il vostro OC muoia nel corso della storia, ma se doveste
sparire
nel corso dei capitoli allora la sua morte sarà sicura al
100%. Dico questo
perché mi aspetto una partecipazione attiva, altrimenti si
perde lo spirito
dell’interattiva; perciò se sparite per
più di tre capitoli senza avvisare …
beh, se la storia ha una componente horror un motivo
c’è. Ovviamente se avete
problemi a recensire per un periodo potete mandarmi un mp e non ci
sarà alcun
problema;
-
non
accetto Mary Sue, Gary Stu, personaggi imparentati con i Canon (ma
potete usare
i cognomi secondari), Ibridi, Licantropi, Animagus, Metamorphomagus,
prestavolto comparsi nei film della saga o in Animali Fantastici;
-
opererò
una selezione che verrà pubblicata qualche giorno dopo la
scadenza delle
iscrizioni;
-
avete
tempo per inviare le schede fino al 31 maggio solo ed esclusivamente
tramite
messaggio privato.
Scheda
Nome
e
Cognome:
Simbolo
araldico:
Data
di nascita
(è sufficiente giorno e mese):
Stato
di
sangue:
Orientamento
sessuale:
Casa:
Aspetto
fisico:
Prestavolto:
Carattere:
Famiglia
e rapporto con essa:
Molliccio:
Patronus
e ricordo felice:
Amortentia:
Fobie/Paure/Incubi
ricorrenti (più ne mettete e meglio
è,
perché saranno parte integrante della storia):
Materie
preferite/odiate:
Ruolo
(Prefetto, Caposcuola, Lumaclub, Quidditch,
etc):
In
che
rapporti è con Baxter e con Ellie? Come si sono conosciuti?
Qualche
informazione sui fatti più importanti degli anni precedenti
di scuola (mi servirà per la
costruzione dei flashback
perciò più siete accurati e meglio è):
Amicizie
(con che tipo di persona va d’accordo):
Inimicizie
(che tipo di persona non sopporta):
Amore
(con che tipo di persona potrebbe avere un
flirt
o una storia):
Altro:
Simboli
araldici
Aquila
–
simbolo di nobiltà d’animo e forza;
Leone
–
simbolo del coraggio, del guerriero pronto al combattimento;
Volpe
–
simbolo d’astuzia;
Coccodrillo
–
simbolo dell’ambiguità, della finzione e del
tradimento;
Corvo
–
simbolo dell’intelligenza e della saggezza;
Gatto
–
simbolo d’indipendenza e destrezza;
Picchio
–
simbolo di perseveranza nelle proprie azioni e convinzioni;
Salamandra
–
simbolo di forza di carattere e capacità di affrontare le
avversità;
Cerbero
–
simbolo di fedeltà e protezione;
Chimera
–
simbolo di testardaggine, ostinazione e tenacia;
Tigre
–
simbolo d’orgoglio e aggressività;
Sirena
–
simbolo d’eloquenza e persuasione;
Sfinge
–
simbolo di mistero, inavvicinabilità e segretezza.
Baxter
Nott (PV
Stephen James)
– VII
anno, Serpeverde. Capitano, Cacciatore e membro del Lumaclub.
Eterosessuale.
Libero per flirt e/o relazione. La
Tigre.
Irriverente,
sfrontato e senza peli sulla lingua. Bax non ha un carattere facile,
specialmente perché si ostina a mostrarsi più
incurante e forte di quanto in
realtà non sia e a nascondere quel lato protettivo che
esterna solo in privato
con sua cugina. Se c’è da menare le mani lui non
si tira mai indietro, specialmente
se deve difendere qualche suo amico; non ammette facilmente di avere
torto,
orgoglioso com’è, ma si comporta in modo tale che
le sue azioni dimostrino ciò
che a parole non riesce ad ammettere. È un bel capoccione,
come gli ripete
sempre Ellie, e finchè non ci sbatte la testa persevera nei
suoi comportamenti.
Ellie
Flint (PV
Clara Alonso)
– VII
anno, Corvonero. Caposcuola e Cacciatrice. Eterosessuale. Libera per
flirt e/o
relazione. La Sirena.
Estroversa,
carismatica, sveglia e di bell’aspetto. Ellie gode di una
certa popolarità
all’interno del castello e la cosa è accresciuta
dal fatto che non è minimamente
una di quelle persone che se la tirano. È diplomatica, tenta
sempre di
appianare le divergenze nel suo gruppo di amici prima che si sfoci in
un vero e
proprio litigio, ma sotto quest’aria da acqua cheta
c’è un vulcano pronto a
esplodere se si pensa di poterle pestare i piedi. Non è una
persona che lascia
correre, se le si fa un torto non dimentica e si è segnati a
vita come sue
nemesi.
Asher
(PV Max Krieger) – 18 anni.
Per
ora è
tutto.
Stay
tuned.
XO
XO,
Mary