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Autore: GattyP    01/08/2018    4 recensioni
Lily Anderson e Peter O’Neil sono ormai arrivati all’anno dei “Doni della morte”! Ultima fanfic della saga, nel pieno rispetto del Canon.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Anderson-O'Neil saga'
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Capitolo 2.

 

Cara, vecchia Hogwarts

 

 

Avevamo anche detto molto (non tutto) ad Eliza, sia perché era una ragazza affidabile, sia perché, vivendo con noi, era molto difficile nasconderle qualcosa: le avevamo spiegato della profezia secondo la quale, di lì a qualche mese, Lily avrebbe aiutato Harry Potter a sbarazzarsi definitivamente di quel maledetto Signore Oscuro e sapeva naturalmente tutto (o quasi) quello che avevamo fatto negli anni precedenti. Di lei potevamo fidarci. I miei genitori invece non sapevano niente (mia madre sarebbe svenuta solo a sentire pronunciare il nome di Voldemort).

- Andate ad Hogwarts, questa sera, allora? - ci disse.

- Sì, partiamo tra poco. Tu, mi raccomando, sta attenta a casa… - le dissi.

- Certo! Mica sono una bambina! - esclamò Eliza. - State piuttosto attenti voi: la Scuola si è riempita di Mangiamorte.

Avevamo in effetti un sacco di informazioni sui cambiamenti intervenuti ad Hogwarts. A parte le informazioni che ogni sera ci forniva l’IMC (cioè l’Irish, Magic Channel, il canale televisivo della Comunità Magica Irlandese, sicuramente più evoluta della società inglese, che invece rifiutava programmaticamente qualsiasi applicazione dell’arte magica alla tecnologia “babbana”), ci comunicavano le notizie e le loro impressioni sia Alan (il moroso di mia sorella, a cui scriveva quasi quotidianamente), sia la piccola Aileen Montague (che frequentava il primo anno ad Hogwarts e che era capitata a Serpeverde), sia suo cugino Cain MacDonald. Tutti gli altri nostri amici (e tutti gli esponenti della comunità magica inglese) non potevano invece comunicare con noi, come non poteva localizzarci o venirci a trovare, dato che potenti incantesimi dissimulatori ed escludenti impedivano di individuarci, scriverci o contattarci. La gentile Astoria Greengrass, comunque, ci aveva fatto le sue felicitazioni per il matrimonio in calce ad una lettera che Cain ci aveva scritto, sottolineando che potevamo ricorrere a lei se avessimo avuto bisogno di qualsiasi cosa.

- Ok, è ora, andiamo, Lily - dissi.

- Arrivo subito - disse Lily, toccandosi il ventre, con una certa preoccupazione. Immaginavo che stesse pensando al bambino; il medimago che avevamo consultato (un buon medico irlandese, il dottor O’Malley, specializzato in ostetricia e ginecologia magica e non)  ci aveva spiegato che la smaterializzazione o altre forme di trasferimento magico non avrebbero avuto alcuna conseguenza per il bambino: era però sconsigliata negli ultimi mesi di gravidanza. Per fortuna, mancava ancora tempo, ma Lily già cominciava a preoccuparsi… voleva tanto bene al bimbo e si preoccupava che stesse bene… e non era ancora nato!

Salutata Eliza e dateci le mani, pensammo alla caverna da dove il portale conduceva al Bosco degli Inferi. In una frazione di secondo, eravamo già lì.

- Sono emozionata, Peter. Non vedo l’ora di riabbracciare mio padre. E… come sarà diventata Hogwarts? - mi disse Lily, stringendomi forte la mano.

- Non ne ho idea. Noi comunque, se capita qualcosa, ci materializziamo subito nel bagno del sesto piano e riprendiamo il portale. D’accordo? Nessun rischio, né per noi, né per tuo padre - risposi a Lily.

- Certo. Dai, andiamo - disse. E, ripetuta la formula, ci trovammo nel Bosco degli Inferi. Tutto sembrava tranquillo, illuminato dal sole al tramonto: era un posto bellissimo, quasi romantico in quell’ora della giornata, e non si sarebbe mai pensato che l’aveva creato, con la magia oscura, quel maledetto mio antenato per soddisfare la sua folle passione per la “Caccia al Babbano”. Ma noi non avevamo pensieri per il panorama e ci precipitammo subito nel portale che conduceva ad Hogwarts. Un attimo dopo eravamo nel bagno del sesto piano.

- Ah, cara, vecchia Hogwarts! - disse Lily.

- Speriamo che non sia troppo diversa da come l’abbiamo lasciata - dissi io - Conviene mettere gli anelli tra le labbra, così nessuno potrà vederci…

- Va bene, Peter… Ci materializziamo in Presidenza? Forse troviamo direttamente lì mio padre… Se è solo, poi, ci facciamo vedere, che ne dici?

- Dovremo dargli molte spiegazioni, lo sai, Lily? - le dissi - E non sappiamo…

- Mi fido di mio padre - disse decisa Lily - E’ una persona buona e ci vuole bene. Lui sta recitando la parte del preside malvagio, anche a costo della vita, per aiutare Harry Potter, ne sono sicura. E non vuole contattarci... perché sa che è pericoloso, per noi. Sono sicuro che Silente l’ha convinto ad agire in quel modo e lui sta rischiando tutto… Andiamo!

Dopo aver mentalmente pronunciato un Transfero, pensando all’Ufficio del Preside, un attimo dopo mi trovai in quel luogo: tutto sembrava uguale all’ultima volta che c’ero stato… tranne per l’assenza della Fenice e per il fatto che Severus Piton, occupato a leggere qualcosa, era seduto alla scrivania dove avevamo sempre visto Silente.

Lily subito si rese di nuovo visibile e dicendo: - Babbo, sono io, non aver paura! - subito si precipitò ad abbracciare il padre che prima la guardò esterrefatto, poi si alzò e la abbracciò.

- Salve… professore… ci sono anch’io… - dissi

Severus Piton si era ripreso dallo stupore: - Lily… Peter… E voi che fate qui. Come avete fatto ad arrivare?

- Mi sei mancato… Non sei venuto al mio matrimonio… Volevo fartelo vedere - disse Lily, abbracciandolo, con la voce incrinata dalla commozione…Lily cercava di non piangere… ma ci stava andando vicino, ora - Dopo, quando sarai solo, puoi vedere il mio ricordo…

Gli passò nelle mani una piccola fialetta: vi aveva inserito il ricordo della cerimonia…

Piton era commosso, anche se cercava anche lui di non farlo vedere: aveva un grande pudore a manifestare i suoi sentimenti: - Mi dispiace immensamente, sarei voluto venire, ma mi  trovo in una situazione molto pericolosa… Ho cercato di evitarvi anche per questo… Non voglio che nessuno arrivi fino a voi… Come avete fatto ad arrivare qui?… Non è possibile materializzarsi ad Hogwarts, e soprattutto nell’ufficio del Preside, e non è possibile neanche usare la metropolvere:  tutti i Camini sono controllati dal Ministero…

- Beh - disse Lily, sorridendo - dovremmo raccontarti qualcosina…

E così Lily cominciò a raccontare al padre… tutto: della profezia (che da anni conosceva); degli anelli di Priscilla Corvonero, che avevamo trovato tre anni prima e che ci permettevano, tra l’altro di diventare invisibili, di bypassare tutti gli incantesimi di Hogwarts e di materializzarci a nostro piacimento; del passaggio per la Selva degli Inferi, grazie al quale potevamo spostarci da un luogo all’altro delle Isole Britanniche; della Foresta Proibita e delle creature che avevamo incontrato… E anche del mio aiuto e del nostro amore, che ora si era concretizzato nella nuova vita che lei portava in grembo.

- Beh, non si può dire che tu non abbia del coraggio… che voi non abbiate, mi correggo. Sono fiero di te, Lily, anche se ho paura per quello che dovrai affrontare… e che penso che ormai non si potrà evitare… E grazie anche a te, Peter, per tutto quello che hai fatto per mia figlia…

Pensavo mi volesse fare a pezzi perché avevo messo incinta la figlia! Sarebbe potuto decisamente andare peggio!

- Non deve ringraziarmi, professore… - cominciai.

- Beh, considerando che sei il padre di mio nipote, potresti anche darmi del tu… - disse con una specie di ghigno (voleva essere un sorriso?)…

- Non devi ringraziarmi… Severus - corressi - Le ho sempre voluto bene e ne voglio tanto adesso, a lei e al bambino…

Severus cercò di sdrammatizzare il momento di commozione che ci aveva preso tutti: - Un po’ di vino elfico per festeggiare? Se le tue condizioni lo permettono, Lily…

Poi, fatto un brindisi a noi e al nascituro, Severus si aprì con noi spiegandoci la situazione: - Io, come avete immaginato, sto facendo un rischioso doppio gioco: Silente era stato colpito da una maledizione mortale, aveva ormai pochi giorni di vita e mi ha fatto promettere che l’avrei ucciso io… per assicurarmi la fiducia del Signore Oscuro… A proposito: non bisogna chiamarlo con il suo nome, che è ora “tabù”: tutti quelli che lo pronunciano vengono raggiunti e arrestati. Chiaro, ragazzi? Beh, logicamente non in Irlanda, ma nel Regno Unito sì.

- Certo, babbo - disse Lily, e anch’io assentii.

- Vi dicevo: per assicurarmi la fiducia del Signore Oscuro e per ostacolare il suo piano di impossessarsi di un importante oggetto magico. Io devo aiutare Harry Potter, anche se devo continuare a recitare la parte di odioso Mangiamorte che si accanisce contro il Prescelto… gli devo consegnare, quando servirà, la Spada di Grifondoro… Harry, Ron ed Hermione sono stati inviati da Silente in missione: devono recuperare e distruggere alcuni oggetti magici in cui consiste la forza del Signore Oscuro…

Stavamo naturalmente tutti attenti a quello che diceva.

- … Sono horcrux - ci disse, lentamente.

- Cosa sono? - abbiamo chiesto entrambi. La parola non ci diceva niente, infatti, allora.

- Beh, Silente stesso non me ne ha parlato, se non incidentalmente, ma alla fine sono riuscito a capire tutto. Gli horcrux sono parti dell’anima individuale fusa in un oggetto. Si creano con una magia oscura, molto potente, commettendo un omicidio volontario e gratuito e utilizzando l’azione malvagia per scindere l’anima e fonderla in un oggetto inanimato. Finché l’oggetto non viene distrutto (ed è quasi impossibile farlo), il mago che ha messo parte della sua anima in esso è immortale…

- Ma è spaventoso! - esclamò Lily.

- Sì, e secondo Silente, il Signore Oscuro ha scisso la sua anima diverse volte, sei probabilmente, legando i frammenti dell’anima a vari oggetti, alcuni dei quali sono stati già eliminati da Silente stesso o da Harry…. Silente ha quindi spinto Harry, probabilmente insieme a Ron Weasley e Hermione Granger, a dare la caccia agli horcrux rimasti e ad eliminarli, uno dopo l’altro…

- Possono essere distrutti questi… horcrux, allora? - intervenni.

- Sì - continuò Severus Piton - ma è difficilissimo. Sono pochi gli elementi che possono distruggere un horcrux… ardemonio, zanne di basilisco e la spada di Godrig Grifondoro. Non so se ne esistono altri. Una volta elimnati questi horcrux, il Signore Oscuro diventerà vulnerabile, mentre ora non può essere ucciso, è praticamente immortale. Ma c’è di peggio… - ci disse Piton.

Oddio, cosa c’era peggio di questo?

- …In realtà gli ultimi due horcrux creati non sono oggetti, sono essere viventi: l’ultimo è Nagini, il suo gigantesco serpente dal quale non si separa mai… e questo è anche la prova della sua follia, che a noi però può essere utile: l’horcrux deve essere inserita in un oggetto inanimato e diventa praticamente immortale… Se si uccide il serpente, morirà anche il frammento di anima… Evidentemente dividere l’anima tante volte crea una stato di disordine mentale che rende meno lucide le scelte… Questo è il sesto horcrux per il Signore Oscuro, che però inconsapevolmente ne ha creato, prima di Nagini, un altro… e questo l’ha scoperto Silente e lo so solo io e, da questo momento, anche voi due…. un ulteriore horcrux è … lo stesso Harry Potter. La sua anima ha incorporato un frammento di quella del Signore Oscuro (all’insaputa di quest’ultimo) e Potter deve morire per permettere che il Signore Oscuro torni mortale…

Mi sembrava un incubo. Non avevo parole. Ero inorridito davanti a questa prospettiva futura… Già era folle smembrare la propria anima! (il che spiegava perché quel mostro di Voldemort fosse instabile mentalmente). Ma ora venivo a conoscere che Harry Potter doveva morire per porre fine alla vita del Signore Oscuro!

- Ma è orribile! Ed Harry… - dissi

- Il figlio di Lily Evans, quello che avevo giurato di proteggere, non sa quest’ultima informazione… lui, secondo Silente, deve essere l’ultimo horcrux e io ho il compito di dirglielo dopo, e solo dopo, aver eliminato tutti gli altri… in modo tale che accetti di morire per uccidere anche il Signore Oscuro…

- No! - esclamò Lily - E’ spaventoso! Silente è stato…

- Aspetta, Lily. Fa parte di un piano più ampio, che lo stesso Silente ha elaborato: il Signore Oscuro non può uccidere Harry… che è protetto dal sacrificio della madre… ucciderà solo l’horcrux che è in lui… ma è necessario che nessuno dei due lo sappia. E’ chiaro?

- E potrebbe funzionare… il piano, dico? - chiesi.

- Non lo so, ma Silente pensava che fosse la nostra migliore possibilità… ho visto i suoi pensieri, nel pensatoio, prima che si sfaldassero completamente, qualche ora dopo la sua morte… - disse semplicemente Piton.

- Scusa, babbo - disse Lily - Perché ci racconti tutto? E’ perché… non sai se riuscirai a portarlo a termine? C’è la possibilità… che tu non veda la fine della battaglia?

- Penso che sia più di una possibilità… per una serie di riflessioni che adesso non vi propongo… e voi allora sarete la carta migliore per aiutare Harry. Lui, e solo lui, può fermare il Signore Oscuro. Dovete aiutarlo, senza preoccuparvi del resto. Questo è superiore a quello che proviamo l’uno per l’altro, al bene che ci vogliamo: dobbiamo fermare quel pazzo… è il male, il male assoluto. E non conta solo il fatto che ho giurato a me stesso di vendicarla… Lily Evans, la madre di Harry Potter… anche a costo della mia vita. Ora lo farei in ogni caso… perché è giusto opporsi al male, con tutte le nostre forze, sempre! Voi però state attenti… tu specialmente, Lily, che avrai, secondo la profezia, un ruolo nella vicenda e che ora porti anche in grembo mio nipote…

- Hai idea di cosa dovrò affrontare? - chiese Lily.

- No, mi dispiace. Neanche io so di più… - rispose Piton - Secondo una vecchia profezia Hogwarts sarà distrutta entro la fine del Millennio… penso perciò che la battaglia finale sarà proprio qui e dovremo combatterla tutti…  Poi, se è vera la profezia che ho sentito, tanti anni fa, ad Imo nemore, quella che ti menziona, alla fine l’Oscuro Signore sarà sconfitto.

- Lo sapevo, babbo, che tu eri dalla parte giusta. E anche Peter ne è sempre stato convinto! Te lo posso assicurare, perché leggo sempre quello che pensa…

Piton sorrise: - Non ne avevo dubbio, piccola. Te l’avevo detto, Peter? Ti ricordi?

Assentii. Ormai mi ero arreso: non era possibile avere con Lily un briciolo di privacy…

- Non so quali siano i vostri piani - disse Piton - Qui ad Hogwarts, logicamente, nessuna si aspetta di vedervi: c’è stato un grande ricambio; molti ragazzi non si sono presentati, malgrado sia ora obbligatorio frequentare questa scuola per tutti i giovani maghi e le giovani streghe del Regno Unito… sono di fatto  ostaggi nelle mani del Signore Oscuro… Viceversa si sono aggiunti molti ragazzi che stavano ricevendo un’educazione in famiglia… Abbiamo due nuovi insegnanti...

- Abbiamo sentito parlare dei Carrow - dissi - In Irlanda si parla molto della situazione inglese

- Sì, immagino. Sono pericolosi. Amyctus ed Alecto Carrow, due Mangiamorte… Per fortuna sono tra i più stupidi… Ma non posso agire contro di loro. Spero che i ragazzi non li affrontino frontalmente, perché qualcuno potrebbe farsi male… ad esempio Ginny Weasley, che secondo me è ancora legata sentimentalmente ad Harry… e questo mi dispiacerebbe tanto…

- Vuoi molto bene ad Harry, vero, babbo? - chiese Lily.

- Più che a lui, volevo molto bene a sua madre…  il che non vuol dire che non provi dell’affetto, un grande affetto, per tua madre, e per te, Lily, naturalmente… tua madre lo sa e non ha mai preteso che cancellassi i miei sentimenti… e a Lily Evans, ormai morta, per colpa mia, ho giurato che avrei protetto suo figlio… a cui, malgrado abbia cercato di non farlo, mi sono affezionato… anche se ho dovuto recitare la parte del suo peggior nemico (del resto la sua mente è un libro aperto per il Signore Oscuro, e deve leggervi solo l’odio nei miei confronti… o il piano andrà a monte)… e lui mi odia veramente… - disse.

Non mi era mai sembrato così sincero. E mi faceva pena: stava male perché voleva aiutare, anche a costo della sua vita, il figlio di una ragazza che aveva amato tanti anni prima, un ragazzo che, come tanti altri, ora lo odiava…

- Non ti odierà più, quando saprà la verità, un giorno… - disse Lily, avvicinandosi al padre.

- Beh, lo vedrete voi. Io non penso di rimanere in vita tanto a lungo… - disse, con un tono apparentemente leggero - Ora, però tornate a casa. E, mi raccomando, state attenti…

- Sì, babbo. Torneremo a trovarti: fra un paio di settimane, sei d’accordo?… Vorrei chiederti un’ultima cosa, prima di andare…

Cosa avrebbe ancora chiesto Lily?

- Cosa sai di ciò che ha subito Judith MacDonald? - chiese Lily - Ho saputo, in parte da Silente, in parte da zia Mary, ciò che è successo. Ora che Silente è morto, gli incantesimi che ha fatto si sono disattivati e… come potrebbe reagire? Hai idea? Dobbiamo tanto a lei, le vogliamo bene, come vogliamo bene al marito e a Aileen… e non vorrei trovarla dall’altra parte…

- Sì, so tutto - ci disse -  Anche perché ho visionato i pensieri di Silente sul Pensatoio prima che si sfaldassero, come vi ho detto… Sì, dopo la morte di un mago si sfaldano progressivamente magie, ricordi e pensieri… E quel che ho visto non mi è piaciuto… Judith ha sofferto tanto e, conoscendola, penso che vorrà vendicarsi per quello che ha subito, che è stato un’azione criminale, da bestie e non da uomini. Non penso che potrai impedirglielo… Quei due disgraziati che, fino ad oggi, hanno avuto la memoria modificata, che solo da poco possono ricordare il male che hanno fatto, che combattono con l’Esercito di Silente… dai retta a me… hanno i giorni contati, e neanche lo sanno. Ma non preoccuparti per Judith: è una brava persona e non incrocerebbe mai la tua strada… Ti vuole bene, da quando eri piccola. Sì, sono tutti affezionati a te, i MacDonald.

- Sì, lo so, babbo - confermò Lily.

Salutammo Severus, che mi strinse cordialmente la mano e mi abbracciò brevemente…. ero esterrefatto per tutte queste dimostrazioni di affetto… (pensavo volesse linciarmi per aver messo incinta la figlia, prima di recarmi da lui!). Poi uscimmo e ci rimaterializzammo nel bagno del sesto piano.

- Dai, andiamo, Eliza starà in pensiero. Ci torneremo un’altra volta, e faremo un bel giro per il Castello - dissi.

Lily non disse niente e mi strinse forte la mano. Un attimo dopo eravamo di nuovo nel Bosco degli Inferi, da cui ci spostammo velocemente in Irlanda.

 

Capitolo introduttivo alla vicenda di quest’anno: ora Lily e Peter conoscono tutto quello che  sappiamo anche noi lettori dei Doni della Morte (horcrux e ruolo di Harry Potter). Nella prossima puntata (che  pubblicherò sabato prossimo), che avrà ancora un carattere introduttivo (poi inizierà la vicenda), incontreranno Ginny, Luna Lovegood e Neville ad Hogwarts). Un ringraziamento a tutti i lettori della fanfic, a coloro che l’hanno inserita tra le preferite e soprattutto a coloro che l’hanno commentata (ace995, AdhoMu, Barbie_Ettelanie_91).

Un abbraccio. Alla prossima. GattyP :)

   
 
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