Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: ballerina 89    08/08/2018    2 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

POV KILLIAN

Se pensate che la battaglie Affrontate fino ad ora fossero state impegnative vi sbagliate di grosso. Niente è paragonabile a quello che stiamo vivendo in questo periodo. Nonostante siano passate già ben due settimane  dalla nascita del nostro piccolo Liam, sua sorella chloe non lo ha ancora accettato in famiglia. Pensate sia solo questo il problema? Magari... e invece no! Oltre a non accettarlo crea disastri a non finire, fa capricci di continuo e come se non bastasse ha iniziato a regredire. Sta facendo di tutto per sembrare più piccolina di quello che è realmente e solo per ottenere le attenzioni mie e di sua mamma. Il linguaggio è quello che è, lo sappiamo tutti, sa parlare bene ma non vuole farlo. Oltre a questo però adesso non vuole più dormire da sola, si sveglia ogni tre o quattro ore insieme a suo fratello cercando di intrufolarsi nel lettone, ha ripreso a fare la pipì a letto e come se non bastasse ha convinto i nonni a comprarle un nuovo ciuccio nonostante io ed Emma fossimo totalmente contrari in quanto impiegammo mesi la prima volta per toglierglielo.  Abbiamo consultato Archie, preoccupati per questo suo modo di comportarsi, ma il grillo ci ha detto che la piccola  non ha nulla che non vada e tutto quello che sta manifestando è una cosa normale per i bambini quando una nuova persona entra in famiglia. Secondo lui bisogna assecondarla il più possibile  e lasciarla agire, solo in questo modo riuscirà ad accettare suo fratello. Sembrerebbe una cosa semplice da mettere in atto vero? È Facile assecondare una bimba di soli tre anni penserete, ma quanto può essere semplice assecondare tua figlia quando zitta zitta tenta di sbarazzarsi di suo fratello?  Ve lo dico io... non è facile per niente. Io e Emma non facciamo altro che tenere gli occhi aperti  ma fidatevi, quattro occhi non bastano con quel piccolo uragano. 

- Amore sono a casa! - dissi a mia moglie non appena tornai dal mio turno alla stazione. David non riusciva a coprire entrambi i turni, il suo è quello di sua figlia che era in maternità, così decisi ho deciso di darflinuna mano - Come sta il piccolo Liam? Nessun attentato in corso questa mattina? - domandai anche se conoscevo già la risposta.

- Liam è di sopra che dorme beato e apri bene le orecchie: no! Niente morsi, niente pizzichi niente di niente! - è in questo modo in cui chloe cerca di eliminare suo fratello, a suon di botte. - La nostra piccola terrorista è in soggiorno e giocare tranquilla. 

- Sei seria? È Fantastico no? - non potevo credere alle mie orecchie. 

- non ho ancora finito! - continuó con un sorriso smagliante che non vedevo da settimane ormai. - Indovina a cosa sta giocando? No no no non indovinare te lo dico io tanto non ci arriveresti mai! Sta giocando  a fare la mamma! 

- No! Non ci credo.... Davvero?

- Guarda tu stesso! - mi affacciai nel salottino di casa e la vidi, era vicino al divano con un bambolotto e una carrozzina giocattolo e si divertiva a cullare il suo “bambino” e farlo passeggiare. 

- Non credo hai miei occhi! Ha anche ripreso a giocare con le sue carrozzine? Cosa mai le sarà successo? 

- Forse come dice Archie assecondandola l’abbiamo aiutata ad accettare la novità. - mi bació e non aspettai un solo secondo a ricambiare. Quel tenero bacio lasció ben presto spazio a qualcosa di decisamente più passionale.

- - Mi manchi amore! - le sussurrai a fior di labbra. - Mi manchi ogni giorno di più. Dormire  accanto a te e non poterti toccare come vorrei mi manda in bestia. - il mio respiro stava diventando corto. Quella donna aveva su di me un effetto devastante.

- Non dirmelo, per me è lo stesso! - mi rispose iniziando un lunga scia di baci che partivano dal mio orecchio  fino al collo. - Ti prometto che se mi sentirò in forma prima di questi odiosissimi 40 giorni io...

- Shhh non dire sciocchezze! Farei l’amore con te anche adesso è vero ma è  giusto aspettare la tua completa guarigione. Sarò un angioletto ma tu non dovrai provocarmi ok? - la vidi dal suo viso decisamente troppo malizioso che stava per rispondermi ma non ne ebbe il tempo, qualcuno ci disturbó... 

- Papy tei qui? - e a proposito di angioletti ecco che spunta lei: l’angioletto meno angioletto che c’è; era strano che non ci avesse ancora interrotti. 

- Eccola la mia furbetta! Che stavi facendo di la? - le chiesi prima di darle un tenero bacio sulla sua guanciotta.

- Tocavo con il mio bimbo ma lui caduto giù! Mi aiuti? - vidi Emma trattenere a stento una risata. 

- Il dovere di “nonno” ti chiama, che stai aspettando... corri! - mi prese in giro. Seguii Chloe verso il soggiorno e vidi la sua piccola carrozzina ribaltata sugli ultimi tre gradini della Scalinata. 

- Bitto? È caduta giù! - sembrava triste.

- Come è finita per le scale amore? 

- Non lo to. È glave? Ha la bua il mio bimbo?

- No Amore ha è nulla, è  stato un incidente, può succedere - presi il bambolotto - il tuo piccolino sta benone hai visto? Dai prendi le tue cose e  torna a giocare. - Non se lo fece ripetere due volte, prese i suoi giocattoli e tornò al suo lavoro: distruggere casa con qualunque cosa le andasse a tiro. La osservavo meravigliato, sembrava  essere tornata finalmente in se; invece mi sbagliavo. Il gioco che stava facendo poco prima era solamente una prova generale di quello che avrebbe combinato dopo. 

Nel pomeriggio Snow, David e Regina vennero a farci visita come accadeva ormai ogni giorno dall’arrivo di Liam, il piccolo per loro sfortuna stava facendo il riposino così, nell’attesa che si svegliasse, ci sedemmo sul divano per chiacchierare un po’. In casa regnava il silenzio: Henry era tornato a Boston, Leila era a giocare da Gideon e Chloe fino a due secondi prima era in cucina a fare merenda. Sapevo che quel silenzio nascondeva dietro di se qualche disastro e in mente mia credevo di essere pronto a tutto: “tutto” tranne a  quello che vidi poco dopo. 

- CHLOEEEEEEE NOOOOOOOOO! - sentii improvvisamente Regina gridare e contemporaneamente indicare le scale. Quello che vidi mi lasció senza parole. Chloe aveva preso la carrozzina di suo fratello e camminando camminando aveva preso la direzione delle scale. Se non fosse stato per i riflessi pronti di mia moglie,che subito dopo l’urlo di Regina si voltò e usó la magia per bloccare la caduta di entrambi i bimbi, molto probabilmente quel pomeriggio sarebbe finito in tragedia. 

- CHE DIAMINE TI E’ PRESO SI PUÒ SAPERE!?! - Emma corse verso sua figlia e la sgridó senza troppi giri di parole, non avevo mai visto Emma rimproverare Chloe in quel modo ma è anche vero che questa volta la piccola aveva superato se stessa e il rimprovero se l’era  meritato tutto.

- Papy... papy ha detto che non tuccedeva nulla! - si giustificò impaurita da sua madre. 

- MA PERCHE DEVI PRENDERE TUTTO ALLA LETTERA! TUO PADRE PARLAVA DEI GIOCATTOLI CHLOE? DEI GIOCATTOLI, NO DI TUO FRATELLO. CHE VOLEVI FARE È? 

- Mamy io...

- POTEVI FARLI MALE LO CAPISCI? POTEVI... - stava per aggiungere che avrebbe potuto farsi male anche lei ma la bimba non le fece finire la frase.

- TU BENE A LUI! SOLO A LUIIIIIIIIIIII! - le rispose a tono dopodiché scappó a rifugiarsi nella sua camera. - vidi Emma respirare a fatica per lo spavento. 

- Non prendertela per quello che ha detto amore! È solo gelosa. - provai a consolarla un po’, immaginavo che oltre allo spavento era rimasta ferita da quello che pensava sua figlia.

- Se non li avessi fermati si sarebbero ammazzati tutti e due Killian! CAPISCI LA GRAVITÀ DELLA COSAAAAA? - scoppió in lacrime. Aveva ragione! Quel gesto, dettato dall’impulso e dalla gelosia, avrebbe potuto ripercuotersi anche su colei che aveva messo il piano in atto. 

- Eiii... vieni qui! - l’abbracciai. - troveremo il modo per farle passare la rabbia che ha dentro, vedrai che non sarà per sempre così. Non siamo di certo le uniche persone che hanno a che fare con questo problema. Tutti i bambini sono gelosi dei loro fratellini e tutti prima o poi cercano, anche se inutilmente, di farli fuori. Mia madre mi ha raccontato che Liam ha cercato di buttarmi in mare quando sono nato: ma lui a differenza di Chloe che ha tre anni ne aveva sette. Rispetto a lei era grandicello e capiva benissimo cosa stava facendo. 

- Davvero???? 

- Te lo giuro. Quello che voglio dirti è che la gelosia è normale e i suoi tentativi di farlo fuori non sono dovuti al fatto che abbiamo una piccola serial killer in casa - riuscii a strapparle un minuscolo sorriso - Chloe è piccolina e agisce senza pensare alle conseguenze dei suoi gesti. 

- Fortuna che non ha usato la sua magia allora.... 

- E’ già! Siamo stati fortunati. 

Verso sera, dopo essersi spupazzarti per bene  il loro “piccolo principe” come erano soliti chiamarlo, i nostri parenti andarono via e Emma ne approfittó per andare in camera di chloe per provare a fare la pace con lei. Quella sera la bambina si era rifiutata di mangiare, aveva preso il suo ciuccio e senza degnarci neanche di uno sguardo andò dritta in camera sua. La trattativa per il tanto atteso trattato di pace duró più di un’ora ma alla fine Emma ne uscì vittoriosa e per ringraziare la sua piccolina per la pace concessa le permise per una notte di dormire nel lettone con mamma e papà.  Nella nostra camera ci sarebbe stato anche suo fratello, quindi onde evitare  gelosie inutili ed essere tranquilli fummo costretti a fare una piccola modifica alla stanza. Per la nascita di Liam ci era stata regalata una culla ultima generazione con due funzionalità. La prima, quella che utilizzavano noi, permetteva di abbassare un lato della culla  per permetterle di agganciarsi perfettamente al nostro letto matrimoniale in modo tale che Emma non avrebbe dovuto alzarsi dal letto per allattarlo o per il

semplice cullarlo. La seconda, o meglio quella che avremmo utilizzato quella sera sera sempre se Liam avrebbe permesso a sua madre di dormire separata da lui, era alzare anche il quarto lato della culla e renderla un lettino a tutti gli effetti.  Non avendo bene in mente le reazioni di chloe nel Sapere che  il fratellino dormiva tutte le sere attaccato alla sua mamma era meglio evitare. 

Una volta aver fatto il bagnetto e messo  il tanto adorato pigiamino di forzen, ecco che la piccola venne nella nostra stanza con il suo inseparabile amico di pezza e si intrufoló sotto le coperte. Si fece raccontare un paio di favole dopodiché si addormentò apparentemente tranquilla. Pensavo che avrebbe dormito tutta la notte avendoci accanto ma mi sbagliavo: ogni qual volta Emma si alzava per allattare eccola scattare in piedi e seguirla.

- Amore non sto andando da nessuna parte tranquilla,rimango in camera con te.  Torna a  a dormire che  è tardi. - le disse gentilmente Emma.

- No! Tu debi tare con me no co Liam! 

- Amore tuo fratello deve mangiare, non vogliamo mica farlo morire di fame vero? 

- E dai mamy tonna a letto! - ed ecco i soliti capricci. Vedevo Emma molto tesa ma fece finta di nulla e con un gran sorriso rispose a alla bambina. 

- E va bene tesoro mio hai vinto. arrivo! - prese Liam dalla culla e poi andó a sedersi sul letto accanto a Chloe. Con una mano teneva Liam per farlo mangiare e con l’altra accarezzava la schiena della bambina  con l’intento di farla addormentare. Sembró riuscirci sia questa che tutte le altre volte che Liam reclamó la sua mamma. 

Il mattino non tardò ad arrivare, la luce del sole oltrepassó la tenda della nostra camera e mi arrivó dritta negli occhi. Ero stanco dopo la notte trascorsa, non avevo alcuna voglia di svegliarmi così mi girai dal lato opposto e continuai a dormire. Il mio riposo però  non dirò a lungo. Venni svegliato da un grido di terrore. Mi misi a sedere di scatto per rendermi conto di cosa stesse succedendo e capii che era stata Emma a gridare. Era immobile davanti alla culla di Liam e tremava. Come prima cosa mi assicurai che chloe non si fosse svegliata o spaventata a causa di quel grido e poi vedendo che la bimba dormiva tranquillamente raggiunsi mia moglie che nel frattempo era caduta sulle sue stesse ginocchia.

- Amore! - le dissi prendendola per le spalle e scuotendola - Amore che c’è! - non mi rispose, tremava come una foglia e guardava il vuoto. - parlami per favore! Che succede ti senti male? - neanche questa volta mi rispose ma a differenza mi indicó con mano tremante la culla di Liam. Mi alzai per controllare il nostro bimbo e rimasi pietrificato da quello che vidi: Liam non era nella sua culla. Fui invaso da mille paure, la più grande quella che mi spaventava più di tutte era quella che Emma avesse accidentalmente fatto qualcosa al bambino. Lo so che potrebbe sembrare assurdo ma dopo la crisi post Partum avuta tre anni fa con la nascita di chloe e lo stress accumulato fino ad oggi con le gelosie della piccola, chi mi escludeva che questo problema non potesse tornare? Quando una donna ha queste crisi potrebbe arrivare a fare qualcosai cosa e la parte più orrenda è  che la maggior parte delle volte noi cari non capiamo i segnali e non ci accorgiamo di nulla.  Presi un respiro profondo mi inginocchiai all’altezza di mia moglie e con il cuore ormai sull’orlo di esplodere le chiesi:

- Emma tesoro guardami! - le accarezzai il viso e cercai un contatto visivo che purtroppo non arrivó - va tutto bene amore mio, sono qui con te, parlami. Puoi dirmi tutto lo sai! 

- L...Liam... - sussurró

- Liam cosa amore? Dov’è? Dov’è il nostro piccolino? - le sorrisi come a farle capire che non doveva preoccuparsi e che poteva fidarsi di me. 

- Io... io non... non lo so! - le lacrime scorrevano quattro a quattro sul suo viso.

- Non lo ricordi? Tranquilla è comprensibile... basterà fare mente locale suo tuoi ultimi spostamento ok? 

- Spostamenti!?? - non so dirlo con esattezza ma penso che soIo allora comprese il fatto che forse poteva essere stata lei. -  tu... tu pensi che sia... CHE SIA STATA IOOOOOOO??!?! - si mise entrambe le mani davanti la bocca per non urlare. Ora più che mai era in preda al panico e spettava a me calmarla.

- Amore non preoccuparti non è un problema, non lo hai fatto a posta, non è colpa tua! Ricostruiamo le vicende insieme ok? Allora dimmi cosa hai fatto dopo aver fatto addormentare Chloe stanotte? 

- Io... io non lo so killian! Io ricordo di essermi svegliata e subito ho notato la sua assenza. - indicó la culla - Dici che... dici che io abbia rimosso cosa ho fatto a mio figlio? Significherebbe che è una cosa grave. Potrebbe significare che....... ODDIOOOO!!!! KILLIANNNN! 

- Non ti agitare, lo troveremo amore. 

- Non ti agitare? Mio figlio è sparito e sono stata l’ultima a vederlo! Potrei avergli fatto del male e non ricordarlo E TU MI DICI DI NON AGITARMI? Sono una pessima madre! 

- Non dirlo neanche  per scherzo... succede a molte donne ok? Lo sai anche tu, ci sei già passata!

- Non mi sento come allora e sopratutto a quei tempi non ho mai fatto del male a chloe. Non l’accettavo è vero ma non le ho mai fatto del male. Non l’ho neanche mai pensato di farlo.

- Vedrai che non hai fatto del male neanche a Liam. Forse hai solamente dimenticato dove lo hai sistemato per dormire. Adesso ci alziamo da questo scomodo pavimento e insieme andremo a cercarlo ok????? 

- Promettimi una cosa prima! - riuscì a dirmi tra i singhiozzi 

- Tutto quello che vuoi amore - le dissi sorridendole. Non volevo agitarla più del dovuto. 

- Promettimi che se dovessimo ritrovare il piccolo in condizioni.... - sospiró

- Non pensare neanche ad una cosa del genere. 

- Lasciami finire... in quel caso killian devi promettermi di prendere chloe e Leila e portarle lontano da me! 

- Ma sei diventata scema? No che non ti prometterò una cosa del genere! Posso prometterti che ti aiuterò ad uscirne fuori ma non ti toglierò mai le nostre bambine! Andiamo ora la casa è grande e non posso cercare Liam da solo. 

Non so come ma riuscii a convincerla, cercammo Liam per lungo e largo ma una cosa era certa, non era in casa. A quel punto non sapendo cosa fare chiamai Regina per avere un ulteriore  aiuto. Non tardò ad arrivare, parlo in un primo momento con me e subito dopo averle spiegato tutta la situazione della sera prima e averle detto i miei sospetti, decise di salire al piano di sopra e parlare con Emma. Neanche lei riuscì a farle tornare in mente qualcosa ma Emma in un momento di lucidità disse: 

- Usa la magia e trovalo Regina, ti prego! Lo farei io ma ho paura della realtà! 

- Ma quale realtà Emma! Vedrai che...

- MA VOLETE SMETTERLA DI FARE I PERBENISTI CON ME???? POTREI AVER FATTO DEL MALE A MIO FIGLIO. DOVREI ESSERE DISPREZZATA NON CONSOLATA.

- Emma...

- Regina non  perdere altro tempo E CORRI A CERCARE MIO FIGLIO! - le chiuse la porta della stanza in faccia. 

- Niente da fare è... - dissi io

- Mi ha chiesto di usare la magia e forse... forse è la soluzione migliore. Andrò nella mia cripta a preparare una pozione di localizzazione e una pozione per le magie affini.

- A cosa potrebbe servirci una pozione del genere? - chiesi in riferimento alla seconda elencata.

- E se Emma non centrasse nulla; se il bimbo avesse dei poteri e per sbaglio si fosse teletrasportato da quale parte. Pensaci...  è la prima volta che dormiva distante da voi giusto?  Beh forse  voleva solamente raggiungere sua madre ma non m essendo esperto magari la magia lo ha portato in un altro luogo. 

- Dici che...

- Dico che Emma mi sembra troppo lucida per aver fatto una cosa del genere killian. Va da lei. Ti chiamerò non appena sapró qualcosa. 

***

Il tempo scorreva veloce e di Liam ancora nessuna traccia. Ma quanto tempo occorreva a Regina per preparare due benedette pozioni? Cercai, anche senza successo, di non pensarci e mi stesi sul letto accanto a mia moglie la quale era a dir poco distrutta.

- Emma amore mio, ti ho già detto quello che mi ha detto Regina, magari Liam ha usato...

- Non mi farai sentire meglio così! Ora lasciami stare voglio stare da sola.

- Non ci penso minimamente a lasciarti qui. 

- Va a controllare se le bambine hanno pranzato! Non stiamo con loro da ieri in pratica. - era ora di pranzo in effetti, avevo ordinato il cibo da granny e messo sul tavolo per le piccole.  Mi dispiace dirlo ma non ho avuto modo di controllare oggi... c’era  una crisi familiare in corso e loro a quanto pare sembravano tranquille. Decisi comunque su consiglio di Emma di dare loro un’occhiata: Leila era in cucina che mangia il suo hamburger ma di chloe neanche l’ombra.

- Amore di papà tua sorella? 

- Ha preso il panino ed è scappata in camera! Non ha voluto giocare con me per tutta oggi ma giuro che non le ho fatto nulla.

- Lo so amore, lo so. Tua sorella sta passando un brutto periodo.

- Perché non vuole Liam? 

- Diciamo...

- Ma è tanto carino! A proposito... ha già mangiato lui? Mamma mi ha detto che potevo vedere mentre gli dava da mangiare. - il mio cuore prese un brutto colpo: da una parte mi fece tenereZza la richiesta della bambina, dall’altra pensai che Liam aveva per il momento saltato già due pasti. La situazione diventava d’ora  in ora sempre più tragica. - Allora papà?

- Emm si amore! Il tuo fratellino ha già mangiato, ma la mamma mi ha detto di dirti che ti aspetta questa sera in stanza per il vostro appuntamento. Tranquilla non se ne era dimenticata è solo che tuo fratello ha anticipato il pranzo.

- Va bene non fa niente. Scappo a fare i compiti.

- Brava, io vado a controllare tua sorella.

Salii le scale e andai nella cameretta di chloe. Stava giocando con il pupazzo gigante di olaf che nonno David le aveva regalato.

- amore di papà! - dissi avvicinandomi  per abbracciarla ma nell’istante in cui lo feci lei scappó di corsa

- Debo tocare con Prince ciao ciaooooo! 

Mah... che accidenti le prendeva! Bah bambini... tornai da mia moglie e la situazione non era cambiata... letto e lacrime erano un tutt’uno con lei. Tornai a sedermi al suo fianco e rimanemmo abbracciati fin quando non vedemmo Regina entrare in stanza.

- Scusate il ritardo...

- ALLORA???? - scattó in piedi Emma. - NOVITÀ?

- Non ho ancora provato le pozioni,  ho impiegato tutto questo tempo nel prepararle. - distrutta quale era non si rese conto del gesto che mi fece Regina, in pratica mi stava chiedendo di raggiungerla fuori. Presi la palla al balzo per un rumore al piano di sotto e mi allontanai.

- Dimmi... 

-  Ho provato la pozione di localizzazione e non ha dato nessun risultato...

- Cosa ma come è possibile.... 

- non lo so! Ho provato anche l’altra, l’ho fatta bere a Leila prima di venire in stanza, non ti ho chiesto nulla lo so ma....

- Non importa va avanti.

- Niente neanche questa. Non so davvero come altro aiutarvi. Forse... forse bisognerà chiamare David per un giro di pattuglia, magari lo ha affidato a qualcuno oppure si trova al confine della città e non è rintracciabile dalla magia....

- Chiamó David tu fammi la cortesia di controllare Emma. 

David non esitó un secondo ad uscire di partuglia e come facilmente intuibile Snow ci raggiunse in casa. La camera da letto mia e di mia moglie stava diventando decisamente troppo stretta.

Restammo a parlare e a consolare Emma per ore ma il tempo sembrava non passare mai.

- Dovete togliermi le bambine e isolarmi in qualche posto senza magia! 

- Emma ma che diavolo dici è? 

- Regina potrei aver preso mio figlio è avergli fatto del male, capisci la gravità della cosa si o no? Potrei ripetere  lo stesso gesto con Leila e Chloe e non posso permetterlo.

- Vuoi la verità Emma? Per me sei troppo lucida con la mente, non sembri disorientata, sottotono o altro...

- Che vorresti dire... che l’ho fatto di proposito e che stia mentendo su fatto di non ricordare? Dico... ma stiamo scherzando?

- FRENA! Non ho detto niente di tutto questo. Dico solo che non credo sia stata tu, comincio a credere che Liam abbia combinato proprio un bel casino.

- Liam non ha mai accennato ad avere la magia - rispose

- Se non sei stata tu e non è stato lui chi è stato? - un rumore di vetri rotti proveniente dal piano di sotto ci fece interrompere momentaneamente quella discussione.

- Che accidenti è stato? - chiese Snow 

- Ah! Chi vuoi che sia: Chlo.... - ebbi un lampo di genio, la bambina mi aveva evitato per tutto il tempo e quella mattina, differentemente da quello che succede sempre, non si è svegliata a causa di strani rumori. - Aspettate! - dissi - E se fosse stata Chloe! - nessuno mi chiese i motivi di tale sospetto, tutti noi ci alzammo dalle nostre rispettive sedute e andammo di sotto dalla bambina che aveva appena rotto un vaso ma faceva finta di nulla.

- Chloe! - la chiamai gentilmente ma la sua risposta mi spiazzó

- No, non lo to dobe tia pinito Liam, ciao bado a tocare !

- Alt alt alt! - la presi in braccio prima che mi sfuggisse ma lei cercó di liberarsi - non l’ho patto spalile io! No no no! 

- Chloe siediti un momento sul divano per favore! Killian lasciala scendere - mi disse Emma. Il suo sguardo era indecifrabile. Lasciai scendere Chloe e lei, spaventata per lo sguardo troppo serio di sua madre andò a sedersi come le era stato chiesto. 

- Amore di mamma, hai fatto sparire tu il tuo fratellino? 

- No! Potto andale a tocare?

- Chloe non è un gioco o uno scherzo questo, se hai preso il tuo fratellino devo dirmelo ok? Potrebbe essere in pericolo 

- Ti ho detto che non ho patto palile il flatellino co la mazzia! - altra piccola involontaria confessione. Ormai era certo che era stata lei. Emma si alzò, la prese in braccio e la sistemó come meglio poté sulle sue ginocchia.

- Amore della mamma facciamo un gioco. Se mi aiuterai a capire chi è stato a prendere  il tuo fratellino mamma ti promette che per ricompensa ti farà un regalo meraviglioso. 

- Che legalo?

- Una bellissima sorpresa amore mio.

- E se non mi pace?

- Allora troveremo qualcosa che ti piaccia di più. 

- Tutto quello che boglio?

- Tutto tutto. 

- E ba bene! Tono tata io. - confessó felice per la sorpresa che avrebbe ricevuto da li a poco. 

- E dove‘è?

- Tulla nave di papy! - neanche il tempo di finire la frase che Emma con la sua magia era già andata e tornata. Finalmente Liam era nuovamente con noi e tutti potemmo tirare  un respiro di sollievo.

- Sta bene? - Fu la prima cosa che chiesi.

- Sembrerebbe di sì! - rispose  tenendolo stretto a se e piangendo di gioia - Questa  signorina lo ha protetto con uno scudo. 

- Protetto? Uno scudo? - non capivo.

- Si, il suo intento penso fosse quello di non farlo trovare a nessuno con la magia ma in realtà ha fatto ben altro. Lo ha protetto anche da possibili pericoli, deve solo mangiare un po’ e poi starà benone vero amore di mamma? - neanche a finire la frase che Liam le si era già attaccato al seno e mangiava con avidità. Era affamato piccolino.

- Tono tata brava? - tornó a farsi sentire Chloe. Fu sua madre a risponderle.

- Mmh a farlo sparire proprio no! Lo sai che mamma e papà ti vogliono bene, non c’era bisogno di farlo. Sul fatto che lo hai protetto anche se involontariamente invece si! Sei stata brava. 

- Quindi melito legalo? - chiese speranzosa 

- Non lo meriteresti perché hai fatto una cosa sbagliata e sarebbe giusto che tu riceva una punizione ma e  anche vero che un patto è un Patto. Stasera riceverai la tua sorpresa. 

- Ebbiba!  - fece per andare via 

- Aspetta non ho finito.... guardami! - la bimba fece finta di niente - ho detto di guardarmi chloe! - questa volta obbedì - Quello che hai fatto oggi è  una cosa sbagliata. Far sparire  il tuo fratellino non è un gesto di cui andare fiera. Sai cosa succede quando un membro della nostra famiglia va via?

- Un pettettino di cuole si lompe?

- Esatto. Tu vuoi che un pezzettino del cuore di mamma e papà si rompi?

- No! Io bene a voi!

- E allora non far sparire più Liam perché il cuore di mamma e papà potrebbe rompersi ancora ok? 

- Solo per lui si lompe?

- No amore certo che no! Si romperebbe per tutti voi. Ora con calma mi spieghi perché lo hai fatto?

- Tu dicebi semple che nel tuo cuole cela amole per: henny, Leila e me. 

- E quindi?

- Con Liam posto per me no c’è più e io non boglio. Io lo boglio avere un pottitino nel tuo cuole. - vidi Emma commuoversi a quelle parole e il gesto di poco prima improvvisamente assunse significato differente, non era stata un’opera cattiva quella della piccola ma un gesto dettato dalla paura di restare da sola. Chi meglio di Emma avrebbe potuto capirla?

- Amore, prima nel mio cuore c’era posto per quattro persone: il papà, te, Henry e Leila. Con l’arrivo del tuo fratellino nessuno di voi è uscito dal mio cuore per far spazio a lui.

- E come pai a bolegli bene? Hai due cuoli?

- No amore ne ho solo uno, ma si è  ingrandito per fare spazio a tutti voi. Ti voglio bene stellina mia e anche se mi fai arrabbiare spesso la tua mamma non si libererà mai e poi mai di te! Hai capito ora?

- Ti mamy! Cusa mamy! - la bació - cusa papy - anche io le diedi un grosso bacio.

- Ora però corri a fare il bagnetto, fatti aiutare da nonna, che stasera a cena ci sarà la tua sorpresa. 

- La boglio sapere ora! - era tutta curiosa e sembrava aver trovato nuovamente la serenità.

- No no no signorinella, tutto a tempo debito! Ora va! - la lasciammo alle cure di sua nonna e sua zia e una volta rimesso Liam nella sua culla mi avvicinai alla mia bella per stringerla come  si deve. 

- Non è il momento amore! Non mi sono ancora ripresa da questa giornata! Scusami.

- Guarda che non ci stavo provando! - le baciai una guancia - però so che la tua testa sta elaborando qualcosa per stasera e voglio sapere cosa. 

- Zitto e aiutami a preparare la cena, niente spoiler neanche per te! Sappi solo che oggi sarà il giorno in cui questa diatriba tra fratelli finirá.

***

POV EMMA

Nonostante avessi parlato con la mia piccola e avessimo chiarito, non ero ancora del tutto sicura a lasciare Liam da solo al piano di sopra, così lo portai giù in cucina con me e lo misi nella sua carrozzina a dormire. Per il dopo cena avevo invitato tre ospiti molto particolari e speravo davvero con tutto il cuore che con una loro chiacchierata la mia bimba di sarebbe definitivamente convinta a non fare la monella. Volevo fosse una serata tutta per Chloe, volevo farla sentire importante, così chiesi a mamma di tenere Leila per la notte e senza problemi accettó. Liam rimase con noi ma stava dormendo beato... non ci avrebbe disturbato.  La cena fu molto tranquilla, Chloe mangió tutto, verdure comprese, e per premio le feci mangiar anche un po’ di gelato. Chiacchierammo dell’asilo, delle sue amichette e del fatto che voleva imparare a nuotare come un pesciolino quando improvvisamente il campanello suonó.

- è la mia torpresa?

- Direi proprio di sì! Che stai aspettando, vai ad aprire! - scese dalla sedia con agilità e corse verso la porta d’ingresso; sia io che killian la seguimmo per gustarci la scena. Quando aprì la porta rimase a bocca aperta per quello che  si trovò davanti. Dall’altro lato della porta vi erano le sue principesse preferite, o meglio: la sua regina preferita e la sua principessa preferita. Entrambe tenevano la mano ad un bimbo che aveva la sua stessa età. 

- Mam.... mamma!!!!!! - non riusciva a parlare per l’emozione. 

- Le riconosci amore? - annuì e venne a nascondersi dietro di me. - ah si? E chi sono? 

- A... Anna e... Elsa!

- Uuuu ma vedo che ci conosci già piccolina! Tu invece come ti chiami? - le disse Anna 

- Mamy dillo tu!

- Io? E perché? Hai perso la lingua? - si strinse nelle mie gambe ancora di più - amore loro sono venute per giocare con te sai? 

- Dabbelo?

- Certo? Digli come ti chiami!

- Chloe con la y pinale! 

- È un vero piacere conoscerti Chloe con la y finale - rise - vogliamo andare nel soggiorno a giocare?

- Siiiiiiiiiii! - la timidezza di poco prima sparì come se niente fosse, le prese per mano e le condusse fino al divano. Solo in un secondo momento però si accorse di una terza presenza.

- Lui è olaf? - chiese ingenuamente facendole ridere 

- No piccola. Questo è il mio bambino: si chiama Erik.

- Ciao bimba! Posso giocare?

- Tao! Ti ma non lompele niente. 

Andarono avanti per ore, giocarono, videro insieme il film del regno di ghiaccio lasciando interdette Anna e Elsa per parti della storia inesistenti dopodiché arrivo il momento che tanto stavo aspettando. Anna, la preferita da mia figlia, la prese in braccio e insieme andarono a sedersi sul divano:

- piccolina c’è una cosa molto importante che devo dirti. Un uccellino mi ha detto che non vai molto d’accordo con il tuo fratellino appena nato, che fai i capricci, non dormi nella tua stanza e che hai ripreso ad usare il ciuccio. - abbassó lo sguardo colpevole - Sei ancora piccola lo sappiamo e se terrai il ciuccio o chiederai a mamma di dormire qualche volta, solo qualche volta, con lei e papà ancora per  un altro po’ non succederà nulla, ma per quando riguarda i capricci verso il fratellino, il volerlo far sparire dalla tua vita eccetera non va bene. Siamo qui per questo sai? Il legame mio e di Elsa e  speciale proprio perché siamo sorelle. È meraviglioso avere dei fratelli e delle sorelle, puoi giocare, parlare e confidarti con loro. Sono le uniche persone, oltre a mamma e papà, che per te ci saranno sempre a prescindere da tutto. Sei fortunata ad avere tre fratelli nella tua vita lo sai? - annuì - e allora prova a concentrarti di più e a trattare meglio Liam ok? Se rispetterai questo accordo continueremo a vederci per giocare altrimenti saremo costrette a non vederci più. 

- No.... - disse tristemente. - e se non boglio ma paccio guai con lui?

- Se non sono fatti intenzionalmente non fa niente, non si impara dall’oggi al domani ad andare d’accordo, ma ci si può provare ok? 

- Ok! - si abbracciarono. 

- Ora è tardi e devi andare a nanna! Ci ha fatto piacere conoscerti. 

- Bi boglio bene! 

- Anche noi piccola! Andiamo Erik è ora di andare.

- Aspetta mamma! - andò davanti a chloe e le diede un bacino sulla guancia che prontamente lei pulì con la mano nella sua grazia innata.

- Sei bellissima Chloe! 

- Lo so! 

- Vuoi essere la mia fidanzata? 

- No! I macchi fanno Chifo! Solo papy bello! Lui mio pidanzato per semple - Erik pianse per quel rifiuto, io Elsa e Anna scoppiammo a ridere  convinte  che tra qualche anno non le faranno più così tanto schifo i maschietti, suo padre al contrario la prese in braccio tutto orgoglioso e la fece volteggiare 

- Amore di papà! Continua sempre così ti prego! Sono orgoglioso di te. 

***

Dopo quella brutta avventura Chloe sembró cambiare atteggiamento nei confronti di suo fratello. Ancora non le era simpatico, ma almeno si sforzava ogni tanto di guardarlo dormire, mangiare o addirittura di prenderlo  in braccio con la nostra supervisione. Non lo fece più sparire se è questo che volete sapere ma i morsi e i pizzichi continuarono ad essere presenti nel loro rapporto e credo che continueranno ad esserci per molto molto tempo. Sembra un diavoletto quella bambina lo so, ma fidatevi non lo è. In fondo è buona, cerca solo di difendere i propri spazi. Non posso far a meno di pensare che un giorno  crescerà e non mi vorrà più così vicina come adesso: avrà altri interessi, passioni, amici e fidanzati; ma per ora questo tempo ancora non è arrivato, vuole ancora stare con me e io ho tutta l’intenzione di vivermi a pieno questo bellissimo uragano.

 

Note dell’autore: 

Ebbene sì, rieccomi qui con un nuovo capitolo. Non era in programma questo aggiornamento, ma oggi, per colpa del tempo, ho dovuto rimandare degli impegni presi da tempo e ho deciso di approfittarne. Non vi ci abituate peró! A fine mese tornerò a lavorare a tempo pieno e mi sarà difficile essere così social ehehehehehe. A prestoooo 

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: ballerina 89