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Autore: ArrowVI    13/08/2018    1 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 3-4: Avanti

 

Non appena Ehra tornò nel suo ufficio, chiuse rapidamente la porta alle sue spalle a chiave.

Si appoggiò di schiena alla pesante porta in legno scuro, fissando intensamente il soffitto di quella stanza.

<< Ho fatto un errore troppo grave... Non posso perdonarmelo... >>
Disse a se stessa, sottovoce, incolpandosi.

Subito dopo posò lo sguardo sulla sua scrivania, più precisamente su uno strano oggetto metallico.
Era una stanza molto spaziosa.

C'era una grossa scrivania accostata a un muro, sopra la quale vi era uno strano oggetto metallico, svariati documenti e penne di tutti i colori.
Dall'altro lato del muro c'era una gigantesca libreria colma di libri di ogni genere: da libri di storia a libri di scienza, fino a manuali di magia di ogni tipo.

Davanti alla donna c'era una grossa porta finestra che le permetteva di osservare la cittadina di Samir dalla sua scrivania.


<< Neanche lui mi perdonerà... >>
Sospirò, avvicinandosi alla sua scrivania.

Si sedette davanti a essa, posando il suo sguardo su un oggetto metallico che sembrava essere una specie di telefono. 

Proveniva da Savia.



Ogni nazione ha delle caratteristiche a essa uniche, e ogni nazione ha tecnologie differenti dalle altre.

Avalon è conosciuta per essere una nazione "Militare": è rimasta, infatti, fedele a un sistema monarchico-militare, creando istituti incentrati a crescere i propri studenti non solo nell'ambito intellettuale, ma anche in quello militare.

Infatti, nonostante esista sia un Imperatore che un Consiglio di Senatori, i generali militari di rango più alto sono molto ben visti e rispettati da chiunque, poiché non solo rappresentano la legge ad Avalon ma, in determinate circostanze, possono persino avere una grossa influenza nelle decisioni sia del Senato che dell'Imperatore.

Per fare un esempio, in caso di necessità l'Imperatore stesso può conferire al militare con il titolo di "Gran Generale" un potere decisionale secondo solamente al suo.

Avalon è rimasta tecnologicamente arretrata rispetto alle altre tre nazioni, preferendo svilupparsi nel campo militare e magico.
Infatti è conosciuta come la nazione con i maghi più abili in tutta Gaia, e per motivi più che ovvi, se si considera il fatto che i Dodici Generali di Bael hanno la loro base proprio nel Deserto di Sabara, nella zona nord-ovest di Avalon.

Per questo motivo Avalon cominciò delle trattative con Savia, la nazione più avanzata tecnologicamente, scambiando informazioni su demoni e magie in cambio di tecnologie più avanzate e sottoscrivendo un trattato di "Mutuo-Soccorso" in caso di necessità.



Ehra cominciò a premere dei tasti numerati sulla tastiera del telefono, attendendo poi per qualche secondo in silenzio che qualcuno rispondesse.



Dopo pochi istanti di silenzio, quindi, si sentì una voce maschile provenire dall'apparecchio.


<< Ehra? Sei tu? >>
Domandò la voce dell'uomo alla donna.

<< Si, Generale Xernes. >>
Confermò Ehra.

Del sudore cominciò lentamente a scendere dalla sua fronte, mentre parlava con un tono preoccupato con l'uomo.

<< Oh? Stavo proprio per chiamarti, Ehra. Ho appena finito di parlare con un... Inaspettato, e indesiderato, ospite. Mi ha detto alcune cose interessanti, ma vorrei sentire la tua versione... >>
Disse la voce di Xernes.

<< ...E, soprattutto, delle spiegazioni, considerando che, al momento, sono piuttosto irritato. >>
Continuò, assumendo un tono più cupo.

Quelle parole bastarono a far impallidire la donna.


<< E-Ecco... I ragazzini stanno tutti bene, fortunatamente non ci sono state perdite. Al momento si trovano nell'infermeria, e dovrebbero riprendersi presto... Per quanto riguarda i demoni... Sono scappati. >>
Spiegò la donna.
Non appena finì di parlare, Ehra deglutì, facendo lenti e profondi respiri mentre fissava intensamente l'oggetto metallico davanti a sé.

<< Ne sono al corrente. Ma sono anche al corrente di ciò che è successo, Ehra. Quindi lo chiederò un'ultima volta, Ehra: che spiegazioni puoi darmi a riguardo? >>
Le domandò Xernes, con tono infastidito.

La donna abbassò lo sguardo senza proferire parola.
Per qualche secondo cadde un silenzio tombale in quella stanza.


<< Il tuo silenzio mi delude più del tuo fallimento, Ehra. Così fiduciosa delle tue abilità, eppure ti sei lasciata prendere di sprovvista da una magia nemica che ti ha immobilizzato per una quindicina di minuti. Non c'è altro modo per chiamare questa cosa, se non fallimento. >>
La rimproverò quella voce, con tono minaccioso.

<< Signore, io- >>
Ehra non fece in tempo a parlare che venne rapidamente bloccata.

<< Basta così. Ciò che mi interessa, è avere informazioni su quello. >>
Disse Xernes, mentre la sua voce sembrò allontanarsi dal telefono.

<< E' ancora li... >>
Gli rispose Ehra, abbassando lo sguardo.

<< Ma... Ho paura che ci sia un problema... >>
Continuò, assumendo una espressione colpevole.


Non ricevette subito risposta.
Cadde di nuovo il silenzio, ma stavolta durò ben più di qualche secondo.

Ehra fissò intensamente il telefono davanti a lei con uno sguardo preoccupato, pallida in volto.


<< Cosa vorresti dire con questo?! >>
Esclamò Xernes, avvicinandosi di colpo all'altro capo del telefono, con tono furioso.

<< E' stata gravemente ferita a causa di una magia che ha usato lei stessa. Il suo corpo non è riuscito a reggere i danni, ed è crollato. Quando sono corsa da lei con l'intenzione di curarla, ho visto che le sue ferite si stessero rimarginando, ma... Ho notato anche che l'energia dentro di lei non stesse scorrendo nello stesso modo e...- >>
Disse la donna, venendo rapidamente bloccata una seconda volta dal suo superiore.

<< Taglia corto, Ehra. Cosa stai cercando di dirmi? >>
Le ordinò Xernes, infastidito dal suo giro di parole.


Ehra abbassò ancora una volta lo sguardo, esitando per qualche istante.
Strinse forte i pugni sopra le sue ginocchia, trattenendosi dal singhiozzare.


<< Le ferite erano troppo gravi, il suo corpo non ha retto... Il suo cervello però era ancora vivo, quindi il Graal è intervenuto per curare quelle ferite e ripristinare le sue funzioni vitali. Ho paura che, però, le ferite fossero talmente gravi che neanche il Graal era in grado di curarle completamente: infatti ho notato un flusso di energia insolito all'interno del corpo di Jessica... Credo che il Graal stia continuando a dare energia al suo corpo per mantenerlo in vita. >>
Non appena finì di parlare, non ricevette risposta.

Posò il suo sguardo preoccupato sull'oggetto metallico nella scrivania, terrorizzata al solo pensiero di ciò che Xernes le avrebbe potuto dire.



<< Sei sospesa da questo incarico fino a nuovo ordine. Mi aspettavo di più da te, Ehra. Quando Arthur tornerà dal suo precedente incarico, parlerò direttamente con lui sul da farsi... >>
Disse Xernes, con tono infastidito, mentre la sua voce sembrò allontanarsi ancora una volta dal telefono.

<< ... Con quanta rapidità il Graal sta dando energia al corpo della ragazza? >>
Le domandò subito dopo.

<< Non molto, in verità. Se non aumenta ritmo, potrebbe continuare a trasferire energia al corpo di Jessica per almeno altri sette o otto anni prima di esaurirsi. >>
Rispose Ehra, rapidamente.

<< Questa è un'ottima informazione. Fortunatamente per noi, il Graal dovrebbe riuscire a curare completamente quella ragazza prima di esaurire la sua energia... Sfortunatamente, stiamo sprecando energie che dovrebbero essere una risorsa in caso di necessità a causa della tua incompetenza, Ehra. >>
Disse Xernes, con tono minaccioso, incolpando di nuovo la donna per quel risultato.

<< Se non ti fossi lasciata cogliere di sorpresa, saresti riuscita a rompere immediatamente quella barriera magica e quella ragazza non avrebbe mai subito quei danni... Quindi, come risultante, il Graal sarebbe ancora dormiente nel suo corpo senza sprecare parte dell'energia immagazzinata al suo interno. Sono davvero amareggiato da questo risultato, Ehra: mi avevi promesso sarebbe tutto andato nel migliore dei modi, invece hai causato un problema di dimensioni non indifferenti. >>
La rimproverò l'uomo, continuando con la sua ramanzina.

Ehra non gli rispose.

<< Come ho già detto... >>
Continuò.

<< ... Sei sospesa dall'incarico. Invierò Sarah al tuo istituto per tenere quel gruppo sotto stretta sorveglianza, e d'ora in poi seguirai ciecamente i miei ordini senza fare alcuna domanda o prendere alcuna iniziativa. Non ho alcuna intenzione di assistere a fallimenti di questo genere. Chiaro, Ehra? >>
Le domandò Xernes, mentre la sua voce si avvicinò rapidamente al telefono.

<< Cristallino.... >>
Rispose la donna, evitando di guardare il telefono.


Pochi istanti dopo, Xernes tirò un grosso sospiro.


<< Posso farle una domanda, Signore? >>
Domandò Ehra, aspettando conferma da Xernes.

<< Chiedi pure, Ehra. >>
Le rispose il generale.

<< Come è venuto a conoscenza di questi dettagli? >>
Gli domandò, incuriosita e sorpresa dal fatto che sapesse già cosa fosse accaduto.

<< Come ti ho già detto, Ehra, pochi minuti fa ho avuto un inaspettato e indesiderato ospite... Sono sicuro lo conosci anche tu, considerando fossi presente quando ha fatto la sua prima apparizione nell'aula del Senato. >>
La risposta del Gran Generale Xernes fece congelare il sangue nelle vene di Ehra, la quale si alzò di scatto dalla sedia su cui era seduta, tremando.

<< L-Lucifer!? >>
Esclamò, incredula.

<< Abbassa il tono, Ehra. Si, lui. E' comparso dal nulla nel mio ufficio, fissandomi con quel suo strano sorriso che non faceva altro che farmi innervosire. Poi ha cominciato a parlare, e mi ha raccontato cosa fosse successo tra te e il demone di nome Asteroth. Non ho ancora intenzione di credergli, ma sembra che le informazioni che mi ha dato poco fa fossero tutte vere... Anche quelle di quel ragazzino, suppongo lo fossero, quindi. >>
Le rispose Xernes, con tono pensieroso.

<< Si... Quel ragazzo, Michael Jeremy Rider, si è rivelato un mezzo demone esattamente come Lucifer ci ha detto quel giorno... Ma come faceva a esserne al corrente? Non possiamo fidarci di colui che dovremmo combattere, Generale, specialmente se non sappiamo come ottiene le sue informazioni! >>
Disse Ehra, confermando le preoccupazioni del suo superiore.

<< Non ho intenzione di credere alle sue parole, per ora... Infondo, cosa ne otterrebbe uno dei Dodici Generali dal tradire i suoi compagni? Per ora prenderemo le informazioni che ci ha dato con le pinze... Ho intenzione di verificare alcune cose io stesso con quel ragazzino. Se davvero è il figlio di Azael, non possiamo permettere che i demoni mettano le mani su qualcuno che può, potenzialmente, raggiungere il livello del padre. Avere un'arma di quel calibro tra le nostre fila ci permetterebbe di causare terrore anche nelle fila dei Dodici. Voglio che tu, quindi, invii quel gruppo di ragazzi a Magnus il prima possibile, non mi interessa che scusa ti inventerai. >>
Le ordinò Xernes.

<< Sissignore, come desidera. Non credo, comunque, di dover inventarmi nulla. >>
Non appena Ehra proferì quelle parole, Xernes emise un verso di stupore.

<< Quel ragazzo sembra avere qualche strano effetto collaterale come risultante di una delle mie magie... Non ho mai visto qualcosa del genere, ma preferirei occuparmi di questa cosa prima che possa diventare un problema. Non credo di possedere le capacità per risolvere questo suo problema, ma sono sicura che Vermilion ne sia in grado... Dopotutto le sue Fiamme dovrebbero essere in grado di curare ogni genere di ferita o malattia. >>
Continuò.

<< Cosa ha quel ragazzo? >>
Le domandò Xernes, incuriosito dalle parole della donna.

<< Sembrerebbe ci sia qualche genere di effetto collaterale causato dal mio Dispelger. Credo che gli abbia causato qualche problema, visto che sembra soffrire di un pesante dolore al capo e uno dei suoi occhi è mutato. Se dovessi fare una ipotesi, credo che il mio Dispelger non sia stato in grado di neutralizzare completamente la sua metà da demone e che come risultante sia ancora parzialmente attiva. Se così dovesse essere, allora potrebbe scatenarsi di nuovo da un momento all'altro, e questo potrebbe rivelarsi un problema che preferirei evitare. >>
Gli spiegò la donna.

<< E una cosa del genere è considerabile una "malattia" o una "ferita"? Lei, Vermilion, è in grado di aiutarlo? >>
Domandò Xernes, con tono dubbioso.

<< Credo di si. In termine di abilità curative, le fiamme di Phoenix sono anche superiori alle mie. >>
Confermò Ehra.

<< Quindi è deciso. Riferisci questa cosa a quel gruppo di ragazzini, e poi portali qui da me, a Magnus. Come arriverete qui dovrai raggiungermi il prima possibile, Ehra. Ho alcune cose importanti di cui parlare con te in persona, e al momento non abbiamo tempo per farlo.  >>
Concluse Xernes, chiudendo la chiamata.



Non appena la chiamata si concluse, Ehra emise un profondo sospiro, poi si appoggiò con i gomiti nella sua scrivania, fissando il vuoto davanti a se con uno sguardo cupo.

Qualcosa la terrorizzava nel profondo.


< Mi chiedo se Lucifer sia a conoscenza del Graal... Se così fosse, il suo intento potrebbe essere quello di sottrarlo a Jessica con la forza... Dopotutto l'energia del Graal dovrebbe essere immensa, trattandosi di una Pietra Filosofale... Se dovesse venirne a conoscenza, potrebbe provare a strapparlo dal corpo di Jessica, usando poi la sua energia per tentare di spezzare il sigillo su Bael... E se questo dovesse accadere... >
Non appena quel pensiero le passò per la mente, Ehra scosse il capo rapidamente nel tentativo di non pensarci.

< No, no! Non devo neanche pensarci! Non posso permettere una cosa del genere... Ho promesso ad Arthur che avrei protetto Jessica, non posso fallire così miseramente, altrimenti non riuscirei più a guardarmi negli occhi! >
Pensò subito dopo, cercando disperatamente di non pensare allo scenario peggiore.



In quell'istante sentì qualcuno bussare alla porta del suo ufficio.


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Fine del capitolo 3-4, alla prossima e grazie di avermi seguito!

 


 
   
 
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