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Autore: MomoiDancho    29/08/2018    2 recensioni
< Salazar, perché mi sono fatto coinvolgere? Spero che il tuo piano funzioni, Granger, perché ho un brutto presentimento > sibilò Malfoy
< Beato te, Draco, io ho un pessimo presentimento > piagnucolò Ron.
< Shhh. Harry ha detto che dobbiamo fidarci di lui. Tranquilli, il corpo insegnanti è dalla nostra parte, nel peggiore dei casi non verremmo comunque espulsi > sussurrò Hermione.
< Ma come fa a dire una cosa simile in questo momento?!> sbottò il Rosso, mentre si appiattivano contro il muro, cercando di non farsi scoprire.
< È la Granger, Weasley. Che ti aspettavi? > ghignò sottovoce Malfoy.
Segretamente, ammirava il coraggio e l'intraprendenza della Gryffindor, ma ovviamente non le avrebbe mai dato la soddisfazione di saperlo.
*attenzione, questa parte si trova nei capitoli successivi alla creazione dell'E.S! Non disperate se non trovate la Dramione nei primi capitoli, tutto a tempo debito ;) *
Genere: Azione, Erotico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Dolores Umbridge, Draco Malfoy, Esercito di Silente, Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Capitolo 18

Hurted


Draco si lasciò trasportare dal bacio, facendo vagare le mani sulla  veste di Hermione, confermando i suoi sospetti sulle forme minute, ma nel complesso carine della Gryffindor.
Anche lei, dopo un attimo di incertezza, prese ad accarezzare la testa del biondo, scompigliandogli i capelli.
«Draco!» esclamò la Parkinson, aprendo la porta di scatto, rimanendo confusa per una frazione di secondo nel vedere il ragazzo baciarsi con un’altra ragazza, ma, appena si accorse di chi fosse il soggetto in questione, cacciò un urlo: «DRACO!» disse precipitandosi a separarlo dalla Riccia «OH. SANTO. SALAZAR!» ululò con un tono sempre più alto ad ogni parola. «Cioè, tra tutte quelle che ti vengono dietro, proprio una sporca Mezzosangue? Gryffindor, per giunta!».
Hermione, imbarazzatissima, riuscì a farfugliare «E allora? A Draco non importa se sono una “Mezzosangue” o “Gryffindor”» mentre guardò con fare impacciato la Slytherin, che a sua volta guardò il Biondo scandalizzata «Draco, questa era… era una scommessa… giusto? Di quelle che fate sempre tu e Tiger, no? In stile “vediamo quanto ci metto a farmi una ragazza”, vero Draco

“Salazar ci mancava solo questa” pensò il Biondo alla comparsa della Parkinson: la ragazza gli veniva dietro da mesi ormai e con questa scusa, lui riusciva a farsi dare gli appunti di materie inutili come Storia della Magia da un’adorante Slytherin che gli obbediva come un cagnolino. Tuttavia, la cosa aveva un prezzo: non poteva farsi vedere con altre ragazze da lei, altrimenti addio appunti fatti bene e gratuiti.
Quando iniziò a urlargli contro, si impanicò un attimo, ma per fortuna, la ragazza gli fornì la scusa adatta per potersi salvare da quella situazione.

Finse uno sbuffo e disse «Grazie per aver rovinato tutto, Pansy. Come al solito, sei stata la solita ficcanaso» e finse un sorriso che bastò alla Slytherin per farle abbassare i toni di qualche ottava «Sapevo che non ti saresti potuto abbassare a tanto, Draco» e scoppiò in una risatina «Metterti con una come… come lei» disse indicando la Riccia «Una con quei capelli così disordinati, la divisa perfetta e quell’insopportabile aria da so-tutto-io…». Draco sì sforzò di ridere, ma la risata gli morì in gola quando vide la faccia della Gryffindor: disprezzo, tristezza, rabbia… tutto in un’espressione, che nonostante tutto la rendeva quasi più bella di prima.
Ritornò serio in un secondo e si avvicinò nuovamente alla ragazza, cercando di metterle una mano sul braccio «Hermione… io…», ma prima che potesse finire la frase, lei gli diede uno schiaffo che risuonò nella stanza con un rumore secco.

La Gryffindor rattenne le lacrime fino all’uscita di quel luogo infernale, passando per il salottino e rovesciando una serie di bicchieri colmi di vodka che un ragazzo di seconda stava sorreggendo. Imprecò, facendosi largo fra tutti e quando fu finalmente fuori, salì le scale piangendo, andando a sbattere contro Harry che, da felice qual era, diventò serio in un battito di ciglia.
«Hermione… cosa… cosa è successo?» le chiese dolcemente e, a quelle parole, lei si accasciò con la faccia tra la spalla e la clavicola del giovane Gryffindor.
Singhiozzando, lei gli raccontò tutto sulla via del ritorno: davanti al ritratto della Signora Grassa, finalmente il Ragazzo Sopravvissuto sentenziò «Gli devi rendere pan per focaccia, Hermione! Non puoi farti abbattere così!» lei lo guardò confusa «Cosa… cosa hai in mente, Harry?» lui le sorrise e disse semplicemente «Ho un piano, veni con me».


Harry fu occupato tutta la mattinata a descrivere il piano “geniale” ad Hermione: ricordandosi della reazione di Snape davanti alla visione di Ginny che ci provava spudoratamente con lui, propose alla Riccia di far ingelosire Malfoy con nientemeno che Viktor Krum «Non capisci? Lo farai stare malissimo, Hermione!» «E… se non fosse geloso?» chiese con fare meditabondo lei «Beh… diciamo che secondo me lo sarà. Neanch’io avrei mai definito uno Slytherin come Snape geloso, ma a quanto pare…» le sussurrò il Moro strizzandole l’occhio.
«Okay, diciamo che ci sto. Ma come fa Krum a venire ad Hogwarts?» sospirò lei mettendosi la testa fra le mani, ma prima che potesse sbuffare nuovamente, Harry tirò fuori dalla tasca un bigliettino-promemoria che era stato consegnato un mese prima «Lo scambio degli studenti! Oh, Harry, ma è geniale!» esclamò con gli occhi spalancati «Come ho fatto a dimenticarmene?! Calì continuava a ripetermi quanto fosse eccitata all’idea di scambiare una settimana ad Hogwarts con una a Durmstrang!».
Subito dopo la Riccia si rabbuiò dicendo «Io però resterò ad Hogwarts… siamo sicuri che Victor non resterà a Durmstrang? » il Ragazzo Sopravvissuto la guardò con aria felice, dicendole semplicemente «Ho sentito dire che Goyle ha fatto in modo di farsi pagare da Malfoy lo scambio con Krum e sai, questo vuol dire che...» non fece in tempo a finire la frase che la Gryffindor con un gridolino disse «…che Viktor e Draco saranno compagni di stanza!»: la ragazza si lasciò andare sulla poltrona della Sala Comune, finalmente sorridendo dopo una mattinata che le parve infinita.

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Buonasera!
Anche questa volta, grazie a una recensione, mi sono decisa a scrivere questo 18° capitolo: alzi la mano chi si aspettava una svolta del genere!
Ho deciso di mettere un po’ più di imprevisti nella storia, sia mai che a Hogwarts qualcosa fili liscio!
Vi lascio con un’ultima richiesta: recensite per favore, in questi giorni di depressione pre-test di medicina, i vostri commenti sono una delle poche cose che mi tirano su di morale ( e soprattutto l’unica cosa che mi fa scegliere di scrivere anziché studiare ;) )!

MomoiDancho 29/8/18

 
   
 
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