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Autore: Claireroxy    25/01/2019    1 recensioni
Quando un bambino nasce, sulla suo braccio è scritta una lunga cifra. Essa è uguale a quella di un solo altro essere al mondo, e i due sono nati per essere anime gemelle.
Yaoyozoru è sempre stata incuriosita dalla questione, Todoroki non si è mai posto il problema. Insieme supereranno i loro timori.
[Soulmate!AU. Scritta per "Un fiume di Soulmate!AU di rhys89]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Momo Yaoyorozu, Shouto Todoroki
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era difficile non notare il suo numero quando indossava il costume. Eppure Yaoyorozu non aveva mai catturato il suo sguardo, nemmeno quando aveva fatto quella spiegazione così dettagliata, che aveva superato tutte le aspettative del professore. Ovviamente, non ignorava chi fosse: riconosceva la sua grande abilità con il Quirk, nonostante la sconfitta al torneo, e l'aveva persino votata come Capoclasse quando ce n'era stata l'occasione. Si era anche trovato, come dire, compiaciuto quando gli avevano accoppiati contro Aizawa, ma da quell'interesse all'anima gemella...

Per fortuna, non aveva avuto modo di pensarci nella prova. Combattere i suoi vecchi preconcetti gli teneva già abbastanza la mente impegnata, per non parlare del professore. Anche appeso a testa in giù, la sua mente lavorava a tutto spiano nel tentativo di tirarsi fuori da quella situazione e...

"Todoroki!"

Con gran disprezzo del pericolo, Yaoyorozu era scesa sul campo di battaglia. Non se lo era aspettato, e per un momento rimase confuso, senza sapere cosa fare. E fu determinante.

Per la prima volta libero da vincoli, i suoi occhi scivolarono sulla cifra di Yaoyorozu, e la iniziò a leggere quasi senza rendersene conto. E non smise, nonostante la posizione e le grida d'incoraggiamento che aveva incominciato a darle. Il rumore, proveniente dalla sua stessa bocca, non parve distrarlo: anzi, più i suoi occhi si muovevano e più leggeva disperatamente quegli stessi numeri, più forte il suo cuore pompava, più veloci i suoi polmoni prendevano aria. Aria che gli pareva sempre più mancare, mentre realizzava che il numero della ragazza combaciava con il suo.

Ma poteva aver sbagliato, si era detto. Non era così vicino da leggere bene, non era riuscito a vedere del tutto la spirale, questi e altri dubbi lo attagliavano dopo l'esame. E, per la prima volta insicuro su cosa fare, non l'aveva fermata.

 

La classe si era dispersa, chi in un negozio e chi nell'altro. Le sue compere erano state veloci ed efficienti, e ora la sua mente era priva di qualcosa su cui concentrarsi. Lei, come tutti, era venuta. E doveva sapere, aveva deciso lui d'istinto non appena i loro sguardi si erano incrociati. Doveva sapere, ma avrebbe lasciato a lei libera scelta su cosa fare.

Ma poi, il resto della classe era arrivato. Kirishima aveva salutato tutti, Ashido si era entusiasmata, Bakogou incazzato, IIda aveva insistito per mettere tutti in una fila ordinata e la determinazione gli era venuta a mancare. Per questo, non appena aveva trovato un attimo di respiro si era rifugiato lì, per pensare a come...

"Todoroki!"

Il ragazzo venne scosso dai suoi pensieri. Da lontano, vide la Capoclasse avvicinarsi a passo spedito. Doveva avere un'ottima vista, se l'aveva visto in quel corridoio laterale. Il cuore aumentò il ritmo, ma Todoroki non era certo per cosa.

"Ehi" la salutò, e senza volerlo non vi mise entusiasmo. "Già fatto con le compere?"

"Quasi" scosse la testa lei, mentre si avvicinava. "Ma non è per questo che sono venuta. Devi togliermi un dubbio, Todorki."

Per un secondo, Todorki non osò respirare. Aveva capito? Aveva visto!

No, sarebbe venuta subito da lui. Credeva, almeno. Di certo, se fosse rimasto in silenzio non lo avrebbe mai saputo.

"Ti ascolto."

"Per caso..." Yaoyozoru intrecciò le mani. "Ti ho fatto qualche torto?"

Doveva ormai essere abituato a venir sorpreso dai suoi compagni di classe. Ma anche quella volta, non seppe cosa dire. Ma, per una volta, si riprese subito. "No! Per niente. Perché?"

Yaoyozuro lo guardava, una mano a tenere la borsa sulla spalla. "Beh, da quando è finita l'esercitazione, ti sei comportato in modo... strano." Abbassò il braccio, e Todorki distolse appena in tempo lo sguardo da dove era scritto il suo destino. "Ecco, sono grata per come mi hai aiutato nella sfida, quindi, se c'è qualcosa che posso fare..." Le sue labbra si schiusero in un enorme sorriso. "Dimmelo, va bene?" 

Era quello che diceva a tutti, quando li vedeva in difficoltà. Ferma e gentile, come una brava padrona di casa. E il suo viso tenero colpiva sempre il cuore dell'interessato, senza eccezione.

Todoroki ricambiò il sorriso, e lo fece quasi a malincuore. Come affrontare, un tale discorso? Fino a poco fa era certo che avrebbe condotto una vita da eroe solitario, e non era certo di poter cambiare mentalità così all'improvviso.

Ma non poteva continuare così. Sarebbe stato un atto da codardo, nasconderle una rivelazione così grande, a lei che poteva attenderla da tutta una vita. Era una ragazza forte, e lo aveva dimostrato, lui doveva solo trovare il modo di esprimerlo per bene. Aveva già aspettato troppo.

"Beh" si mosse la ragazza, dopo svariati secondi di silenzio. "Forse dovrei..."

"Ascoltami." La supplica uscì in modo molto più sferzante di quanto desiderasse, e Todoroki si vergognò di sè stesso. Abbassò la testa, e parlò in modo molto più basso e calmo. "Ascoltami attentamente... per favore."

Non udì il temuto rumore di tacchi che s'allontavano. "Dimmi"

Todoroki sospirò e strinse i pugni. Era ora, si disse mentre la fissava dritto negli occhi.

"65840936237. Ripetuto tre volte." Attese una reazione. All'inizio lei lo guardò in attesa che aggiungesse altro. Ma, dopo poco, spalancò gli occhi, e portò le mani alla bocca, indietreggiando.

Non si era sbagliato. Non lo faceva mai.

"Per quanto mi riguarda, questo non modifica le mie considerazioni su di te" si fece avanti. Pronto a spiegare, ad aiutare e a comprendere. Era normale sentirsi così in queste situazioni, giusto? "Se non ti sentì pronta, puoi..."

Due candide braccia lo strinsero e Todoroki venne avvolto dal profumo di ribes. 

Di primo istinto si irrigidì. Ma poi udì la testa della ragazza appoggiarsi sulla sua spalla, e il suo viso venne sfiorato da morbidi capelli. Nulla lo soffocava, nulla lo opprimeva; anzi, sentì un gran senso di benessere in fondo allo stomaco. 

Le sue braccia si alzarono senza che lui lo realizzasse, e circondarono con delicatezza quel corpo percorso da brividi. Tutte le parole gli morirono in bocca, mentre la sua pelle sfiorava quella di lei, e finalmente riuscì ad avere una chiara idea di quel che stava accadendo.

Lui e Yaoyozuro, la sua anima gemella, si stavano abbracciando.

Sentire il calore di qualcuno, che per una volta non bruciava, ma si limitava a scaldare, senza alcuna traccia di ghiaccio in sè, era una cosa che non faceva da tanto. E forse, in quel modo, mai. 

"Sei tu." Venne strappato ai suoi pensieri da una voce così sottile che pareva il soffio del vento. La spalla su cui lei appoggiava la testa si era inumidita, e ciò lo mosse profondamente. "Shoto."

Qualcuno si era fermato a guardarli. Forse gli stava anche dicendo qualcosa. Per quanto tempo erano rimasti così?

Non gli importava. Poteva anche esserci suo padre, per quel che lo importava. In quel momento c'era un'unica cosa da fare, una sola semplice formula che suggellava quel momento.

"Sono io, Momo."

E subito si sentì più leggero.

 

 

Angolo autore

Ok, il capitolo scorso mi sono dimenticata di fare un paio di considerazioni sulla raccolta in generale, metto qui per chi interessano. Ho deciso di usare il termine italiano per Soulmate, cioè anima gemella, e nello scrivere la fic mi sto basando sul doppiaggio italiano (che è la versione che ho visto al momento. Probabilmente più avanti mi recupererò le altre serie, ma per ora stiamo così), quindi al posto di Unicità ci sarà Quirk.

Uff, questo capitolo... Per me è sempre un terno al lotto esprimere per bene le emozioni dei personaggi in conflitto, e non sono al 100% sicura di aver tratteggiato bene Todoroki. Però ho fatto del mio meglio ed è quello che conta.

Beh, comunque la parte complicata è fatta. Mancano solo due capitoli!

Intanto spero l'abbiate apprezzata, a presto!

  
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