Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: MonicaX1974    16/04/2019    1 recensioni
Attenzione! SPOILER! Si consiglia la lettura solo dopo aver letto "The beginning".
Approfondimenti, momenti inediti, restroscena e spin-off, in questo libro troverete tutto quello che ancora non sapete su Harry, Chloe e tutti gli altri protagonisti dai quali proprio non riesco a separarmi.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hazel

Doveva essere una serata tranquilla, avremmo dovuto ordinare un paio di pizze, metterci sul divano, e rimpiangere i vecchi tempi, come avrebbero fatto un gruppo di amici che non si vedono da tempo, invece sembra una piccola tragedia familiare.

Harry è di pessimo umore, ma forse la parola pessimo è un eufemismo: lui e Chloe sono rinchiusi in camera da letto da quando sono tornati. Io e Kurt li abbiamo sentiti discutere, poi silenzio. Ad un certo punto, la mia amica è uscita per prendere qualcosa da mangiare per il suo fidanzato e ha spiegato, a me e Kurt, cos'è successo tra lui e la madre.

Non mi dispiace dover trascorrere la serata in modo diverso da come me l'aspettavo, quello di cui sono realmente dispiaciuta è che per la mia migliore amica sembra che non ci sia pace. Spero davvero che riescano a superare anche questa perché sono certa che loro due insieme funzionino perfettamente, come due metà che si sono ritrovate. Il loro rapporto è speciale, qualcosa che non avevo mai visto prima, mi auguro che vada tutto bene.

«Kurt?» Richiamo il mio migliore amico, seduto sul divano accanto a me, impegnato a digitare freneticamente una parola dietro l'altra, e credo di sapere a chi stia scrivendo.

«Mh?», si volta a guardarmi ed è chiaro dal suo sguardo quanto sia su un altro pianeta.

«Perché non esci con lui?», gli chiedo, piegando le ginocchia di lato.

«Perché non voglio lasciarti qui da sola». La fedeltà e l'amicizia di Kurt sono sempre fuori discussione, sono valori che ha radicati profondamente, ed è uno dei motivi per cui non puoi evitare di innamorarti di lui.

«Sono già da sola, Kurt...», gli dico con un gran sorriso, perché la cosa non mi dispiace affatto, «la tua testa è con lui, qui con me c'è solo il tuo corpo, e so bene che non è in questa casa che vorresti stare». Cerco di usare un tono di voce più dolce possibile, perché voglio che gli arrivi tutto l'affetto che provo per lui.

«No... è che...», è adorabile, e io lo amo immensamente, e non è giusto che resti qui a farmi compagnia quando ha trovato qualcuno con cui potrebbe essere davvero felice.

Kurt si è sempre fatto in quattro per tutti, adesso è arrivato il momento di fare qualcosa per lui, perché se c'è qualcuno che merita di essere davvero felice, quello è Kurt.

«Mi spieghi perché sei ancora lì?» Mi guarda con un'espressione combattuta nello sguardo: vorrebbe correre da Dylan, ma non vuole lasciarmi sola, quindi sono costretta ad essere un po' brusca e diretta. «Dylan non ti aspetterà per tutta la vita... Vuoi sprecare questi due giorni a restare seduto su quel divano a chattare?»

«Ma Chloe...»

«Chloe se la cava alla grande, sei venuto a Boston per lui, non perdere tempo dietro a cose che si sistemeranno da sole...» Mi guarda ancora con la stessa incertezza. So che vuole fare sempre la cosa giusta, ma in questo caso, la cosa giusta è che lui pensi a sé stesso e alla sua felicità.

«È che mi dispiace lasciarti qui...»

«Oh, andiamo, Kurt...», lo interrompo, «non sarebbe la prima serata che passo davanti alla TV, e Dylan muore dalla voglia di vederti». Gli sorrido, sperando di riuscire a convincerlo.

A quel punto il suo sguardo torna sullo schermo del cellulare che ha in mano, poi di nuovo su di me, infine ancora sul display acceso. «Anch'io muoio dalla voglia di vederlo», confessa alla fine, e io sorrido soddisfatta per aver avuto ragione.

«Dai, vai da lui, io continuerò ad annoiarmi, proprio come ho fatto finora». Mi sorride divertito a causa della mia battuta, poi mi si avvicina, mi dà un bacio sulla guancia, infine si alza in piedi, per andare nella camera degli ospiti dove Chloe e Harry ci stanno ospitando.

Mi sistemo meglio sul divano, in attesa di vederlo tornare in salotto, già cambiato e pronto per uscire, facendo dello stupido zapping per passare il tempo, mentre ripenso al pranzo di oggi e, inevitabilmente, mi spunta un sorriso al pensiero di Jordan e della sua eleganza. Ne ho parlato con Kurt, gli ho raccontato della mia giornata, lui mi ha parlato della sua, e sembravamo due ragazzini alle prese con il primo appuntamento. Purtroppo non abbiamo potuto condividere questo momento con Chloe perché Harry è decisamente fuori fase, ma non importa, abbiamo tempo per approfondire il discorso una volta a Montréal.

«Sono pronto». La voce di Kurt mi fa alzare lo sguardo nella sua direzione e sorrido nel notare che ha messo il maglioncino azzurro. Dylan gli ha detto che si intonava ai suoi occhi ed è diventato il suo capo d'abbigliamento preferito.

«Allora vai e divertiti», gli dico, senza smettere di sorridere.

«Sei sicura? Se vuoi puoi venire con noi...»

«Scherzi!?», dico ancora, interrompendo le sue parole. «Non ho intenzione di fare il terzo incomodo». Sorride quasi imbarazzato, poi si avvicina di nuovo, si china su di me per abbracciarmi, poi mi lascia un altro bacio sulla guancia e si allontana, pronunciando un silenzioso grazie.

Vorrei che Kurt fosse felice, perché se c'è una persona che lo merita, quello è senz'altro lui.

Torno a guardare le immagini della televisione che si alternano al mio continuo cambiare canale: non importa se passerò la serata qui, volevo realmente che il mio migliore amico uscisse con Dylan, ma non nego di provare una punta di dispiacere per aver detto no a Jordan. Se avessi saputo che la serata sarebbe finita in questo modo avrei potuto dare una possibilità alla nostra conoscenza già da ora, ma sorrido ugualmente, perché avremo altre occasioni.

«Dov'è Kurt?» Alzo di nuovo lo sguardo quando sento la voce di Chloe.

«È uscito con Dylan», rivelo con un sorriso, e sorride anche lei dopo aver sentito ciò che ho detto.

«Davvero?», chiede sorpresa.

«Già». Il suo sorriso si spegne, poi mi si avvicina, e si siede accanto a me, posando il suo telefono sul tavolino di fronte a noi.

«Mi dispiace per stasera, ma Harry sta attraversando un momento difficile».

«Non hai bisogno di giustificarti, Chloe. È giusto che pensi a lui, non devi preoccuparti per me». Poso la mia mano sulla sua e lei mi tira a sé in un abbraccio.

Mi manca, la mia migliore amica mi manca da morire: stare senza di lei è complicato, a volte, perché siamo sempre state molto unite, ma vederla finalmente felice, rinata, mi fa stare bene e la lontananza diventa un prezzo che sono disposta a pagare.

«Grazie, Hazel», mi dice, quando scioglie l'abbraccio.

«Non dirlo nemmeno». Ancora un abbraccio, poi lei torna da Harry e io decido di prepararmi qualcosa di caldo da bere.

Vado in cucina e accendo il bollitore, poi, dopo aver preparato il tutto, torno in salotto, ma non faccio in tempo a sedermi sul divano, per godermi in pace la mia tazza di tè, perché l'insistente vibrazione del telefono di Chloe, mi fa fermare di fronte al tavolino. Poso la tazza fumante accanto al cellulare e non posso evitare di leggere il nome di chi sta chiamando la mia amica: è Jordan.

In un attimo, diverse domande si affacciano nella mia mente: devo andare a chiamarla? Devo rispondere? Non oso andare a bussare alla porta della loro camera da letto, solo che quell'aggeggio non smette di vibrare. Mi volto nella direzione della loro stanza, il telefono torna silenzioso, e io torno a guardare quel piccolo oggetto, sentendomi divisa tra il sollievo e la delusione.

Riprendo in mano la mia tazza e mi accomodo di nuovo sul divano, pensando che avrei voluto rispondere, ma allo stesso tempo non avrei voluto farlo, e mentre i miei pensieri iniziano ad essere ingarbugliati, il cellulare di Chloe vibra ancora, ed è di nuovo lui.

Comincio a chiedermi il motivo di questa insistenza: e se fosse importante? Se ci fosse un'emergenza? È questo che mi spinge a mettermi seduta, allungare una mano verso il tavolino e afferrare il telefono, per portarlo all'orecchio e rispondere.

«Jordan?», pronuncio con voce incerta.

«Hazel?», chiede lui, decisamente sorpreso.

«Sono io», rispondo, felice che mi abbia riconosciuta, «scusa se ho risposto, ma Chloe è chiusa in camera con Harry e ha lasciato qui il suo telefono. Volevi parlare con lei?».

«No... Non... Io stavo cercando di parlare con Harry, ma ha sempre il telefono spento, così ho chiamato Chloe...» È chiara nella sua voce la preoccupazione per suo fratello e io non posso evitare di sorridere.

«Harry si è chiuso in camera da quando è tornato...», gli dico, lasciando la frase in sospeso.

«Come stava? Tu l'hai visto?» L'amore dei fratelli Styles, di cui mi ha parlato Chloe, è così forte che riesco a percepirlo attraverso le parole di Jordan, pronunciate quasi a bassa voce, mentre domanda di Harry.

«L'ho soltanto intravisto, poi si è chiuso in camera e Chloe gli è rimasta accanto». Stanno vivendo una sorta di incubo a causa del ritorno della madre ed è il turno di Chloe di sostenere Harry.

Ma chi sostiene Jordan?

«Dio, sono così felice che ci sia lei?» Ed è chiaro il sollievo nella sua voce, quando si riferisce a Chloe con Harry.

«Già, quei due sembrano fatti l'uno per l'altra», mi lascio sfuggire ad alta voce, al pensiero della mia migliore amica con un ragazzo straordinario che è riuscito dove tutti noi abbiamo fallito.

«Hai ragione, la prima volta che li ho visti insieme l'ho capito subito. È per questo che ho cercato di fare in modo che finissero insieme». Sorrido nel sentire quanto sia dolce nei confronti di suo fratello, quanto tenga a lui, mentre mi lascio andare all'indietro, poggiando la schiena sui cuscini.

«Credo fossero destinati. Harry ti ha raccontato come si sono conosciuti?», gli domando, senza smettere di sorridere, sentendomi un'adolescente al telefono con la sua prima cotta.

«Harry non è generoso con i dettagli». Non so perché, ma lo immagino semi sdraiato sul divano, con un braccio sullo schienale e quel meraviglioso sorriso sulle labbra.

«Se vuoi ti racconto io i dettagli, a patto che tu non dica da chi li hai saputi». Lo sento ridacchiare e quel suono mi provoca un leggero aumento della temperatura corporea.

«D'accordo, Hazel, voglio sapere ogni dettaglio».

«Ok, la sera che Chloe è atterrata a Boston...»

«No... Scusami, non mi sono spiegato bene...», mi interrompe lui, «intendevo dire di persona...». La mia temperatura aumenta di un paio di gradi nel sentire la sua richiesta e non sono riuscita ad interpretare cosa intendesse realmente. Non ha più voglia di stare al telefono?

«Oh, sì, scusami...», gli dico, pensando che forse ha da fare e non ha tempo di stare ad ascoltare qualche pettegolezzo.

«Non scusarti, Hazel»

«No, è che pensavo... Non fa niente...» Mi fermo, prima di dire qualche stupidaggine.

Lui ridacchia di nuovo. «Io intendevo adesso, ma di persona...» Per un attimo non capisco cosa intenda, poi credo di essermi resa conto delle sue parole, ma voglio accertarmi di non aver frainteso, prima di fare la figura della presuntuosa.

«Adesso?», gli domando per confermare i miei pensieri.

«Adesso», ripete lui, «se non hai altro da fare, ovviamente, ma mi pare di aver capito che la tua serata tra amici non sia andata come immaginavi...» Il mio cervello ci impiega giusto quattro secondi per reagire e dargli la risposta.

«Già, non è andata come mi aspettavo».

«Quindi posso passare a prenderti? Così puoi raccontarmi tutto quello che vuoi...» Jordan Styles ha una voce straordinaria e un modo di parlare che mi porta ad assecondarlo, perché l'idea concreta di trascorrere la serata con lui mi alletta a tal punto che non posso rinunciarci. Credo che il divano se ne farà una ragione.

«D'accordo...», rispondo, sentendo il mio sorriso farsi sempre più ampio.

«Perfetto, venti minuti e sono lì». Ci salutiamo, poi resto con il cellulare di Chloe in mano per diversi minuti, fino a quando il mio cervello riesce a realizzare cosa sta per succedere, ed è a quel punto che corpo e cervello riprendono vita, ricominciando a coordinare pensieri e movimenti..

Mi alzo in fretta dal divano e vado a recuperare qualcosa di decente da mettermi, che non sia troppo elegante, ma nemmeno troppo sportivo, poi mi infilo in bagno per darmi una sistemata ai capelli. Finisco giusto in tempo per tornare in salotto, spegnere la televisione, e sentire bussare alla porta d'ingresso.

Perché il cuore batte così in fretta?

Inspiro ed espiro profondamente prima di abbassare la maniglia della porta d'ingresso e mettere su un gran sorriso, lo stesso che vedo sulle sue labbra non appena lo vedo in piedi sul pianerottolo. È ancora più bello di stamattina, anche senza il suo completo elegante, ma con un'affascinante giacca di pelle nera, e anche con i capelli non perfettamente in ordine.

«Vuoi entrare per salutare Harry?», gli chiedo, cercando di riprendermi.

«No, credo che mio fratello stia meglio con la tua amica». Annuisco e sorrido.

«Ok, lascio solo un biglietto per Chloe...», dico, per poi allontanarmi dalla porta.

Arrivo fino alla mia borsa cerco un pezzetto di carta, una penna, le scrivo un breve messaggio che lascio sul tavolino, poi recupero la mia giacca e raggiungo Jordan, che è rimasto fermo sulla porta. «Sono pronta». Gli dico e lui mi fa cenno di precederlo fino alla sua auto, parcheggiata sulla strada, poi affretta il passo per aprirmi lo sportello, per permettermi di salire in auto.

Esistono ancora uomini così?

Pare di sì, perché una volta che ho preso posto sul sedile del passeggero, lui chiude la portiera, poi fa il giro della macchina e sale al posto di guida, si volta leggermente verso di me e sorride ancora.

«Mi dispiace che la tua serata non sia andata come ti aspettavi». Mi dice con un tono palesemente divertito.

«Questo non è detto», rispondo, provocandogli una piccola risata.

«Vuoi dire che ti aspettavi che venissi a prenderti?», mi domanda curioso.

«Voglio dire che mi aspetto ancora di passare una bella serata...» Lui sorride e io sento qualcosa che mi scalda il cuore, succede sempre quando lo fa: mi aspetto davvero grandi cose da questa sera.

«Così mi metti in difficoltà», dice ancora, mentre aggancia la cintura di sicurezza.

«Non credo tu sia in difficoltà», rispondo, mettendo anche io la cintura.

«Questo non è detto», ammette infine, usando le mie stesse parole.

Non credo di metterlo in difficoltà, ma se è davvero così, la cosa non mi dispiace affatto, perché lui mi ha messo in grande difficoltà dal suo primo sguardo.

~~~~~~~~~~~~~~~~

SPAZIO ME

Buonsalve belle persone!

Buon lunedì e buon inizio settimana.

Jordan e Hazel stanno iniziando a conoscersi, il loro è un rapporto iniziato nel modo più tradizionale, con le prime chiacchierate per conoscersi. Nel prossimo capitolo avremo la loro serata, vedremo come entreranno lentamente, ma inesorabilmente, nella vita dell'altro.

Grazie sempre per essere ancora qui con me ❤️

Eeeeee niente, buona lettura 😍

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: MonicaX1974