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Autore: Ron23    22/05/2019    2 recensioni
Una raccolta di singole storie, a tema prevalentemente sentimentale. Ogni capitolo è dedicata alle vicende di una coppia diversa, che alla fine si troverà alle prese con i propri sentimenti
1. Lightning x Squall
2. Cloud x Terra
3. Tidus x Yuna
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina Tidus camminava nei pressi della torre, era un periodo particolarmente tranquillo, e i guerrieri di Materia ne approfittarono per prendersi una pausa dalle battaglie.

Poco distante intravide Yuna che parlava con Locke. Tidus era troppo distante per capire cosa si dicevano i due, e quando li raggiunse Locke era andato via.

«Ehilà!» esclamò Tidus nel salutarla.

«Buongiorno!» rispose Yuna voltandosi verso di lui.

Tidus notò che Yuna aveva frettolosamente nascosto qualcosa, stava per chiedergli di cosa si trattasse, ma lei lo interruppe.

«Scusa ma ora ho da fare, ci vediamo.» Così dicendo Yuna andò via.

Ultimamente il comportamento di Yuna era strano, e lui non riusciva a capirne il perché, sopratutto era convinto che gli nascondesse qualcosa, forse qualcosa che la preoccupava?

Tidus era perso nei suoi pensieri, tanto che non si accorse che qualcuno gli si avvicinò alle spalle.

«AAAAH!» gridò Tidus sentendo una mano toccargli la spalla.

«Mi vuoi far diventare sorda!» esclamò Rinoa.

«Scusa ma non ti ho sentito arrivare, ero sovrappensiero» rispose Tidus.

«Me ne sono accorta. Qualcosa non va? Non mi dire che tu e Yuna avete litigato?» chiese la ragazza.

«No no! Ma si comporta i modo strano e credo che qualcosa la preoccupi» rispose lui.

«Capisco, perché non provi a parlarci» gli suggerì lei

«Scusa ma ora devo andare» così dicendo Tidus se ne andò di gran fretta, non aveva nemmeno fatto caso al suggerimento di Rinoa.

Rinoa era l’ultima arrivata nel gruppo, e non conosceva bene Tidus, quindi non sapeva come aiutarlo.

«Qualcosa non va?» chiese Firion, e Rinoa gli spiegò la situazione.

«Forse ho un idea, anche se un po' drastica, ci serve solo un piccolo aiuto» disse lui.

 

Tidus continuava a rimuginare sul comportamento di Yuna. Non poteva fare a meno di ripensare al passato, al loro viaggi assieme, a quando diretti verso il tempio di Macalania, Yuna non si confidò con nessuno, nemmeno con lui, e cercò di risolvere tutto da sola. Se c’era qualcosa che la preoccupava, perché non si confidava almeno con lui, e per questo non riusciva a darsi pace.

Qualcuno si avvicinò, ma Tidus era troppo distratto per notarlo.

 

«Ehi, ti sei addormentato in piedi» Esclamò Jecht.

«Che vuoi? Ora non ho tempo da perdere!» rispose Tidus.

«Già, eri troppo impegnato a startene lì imbambolato a sognare ad occhi aperti!» replicò il padre con tono sarcastico.

«che sei venuto a fare?» Disse Tidus, irritato dall'atteggiamento di Jecht.

«Solo un piccolo allenamento, non vorrei che all'improvviso ti rammollissi.» Dichiarò il padre con tono provocatorio.

«Cosa! Ora ti farò vedere io chi è il rammollito fra noi due» fu la risposta del ragazzo.

Tidus impugnò la spada, e velocemente scagliò un fendente verso Jecht, il quale senza nemmeno sforzarsi parò il colpo, poi colpì il giovane con un pugno allo stomaco scaraventandolo a terra.

«Ahah, e allora, cos’è che mi dovevi mostrare!» lo sbeffeggiò Jecht con la sua solita arroganza.

«Taci! Non è ancora finita» replicò Tidus alzandosi da terra.

Il giovane Blitzer si scagliò ancora una volta contro il padre, il quale riuscì a parare ogni attacco e a scaraventarlo a costantemente a terra.

«Hai per caso deciso di fare un pisolino!» Jecht continuò a provocarlo.

Tidus si rialzò per l'ennesima volta, e di nuovo si scagliò all'attacco, e ancora una volta l'uomo riuscì a pararlo, ma il giovane schivò il contrattacco del padre e cercò di prenderlo alla sprovvista, ma Jecht non si fece cogliere impreparato, e con una ginocchiata fermò anche questo tentativo del figlio, e lo fece finire a terra ancora una volta.

«Per oggi basta così!» dichiarò il padre.

«Dove credi di andare, abbiamo appena iniziato!» replicò il figlio rialzandosi lentamente.

«Continuare è solo una perdita di tempo!» esclamò l’uomo

a quel punto il giovane si scagliò ancora una volta contro il padre, il quale questa volta non contrattaccò, ma si limitò a bloccare il colpo senza problemi.

«Vedi! Fino a quando hai la testa fra le nuvole non combinerai niente» disse Jecht, dopodiché lo scagliò a terra ancora una volta.

«Quand'è che imparerai che i problemi si affrontano direttamente, invece di stare a piangersi a dosso» lo rimproverò il padre.

«Ché vuoi dire?» domandò il il figlio.

«Se non risolvi il tuo problema, non riuscirai a sconfiggere ne me ne nessun altro, è inutile continuare a rimuginarci sopra, quando devi segnare vai diritto in porta, quindi vai al cuore del problema, altrimenti puoi anche evitare di rialzarti» dichiarò Jecht.

Tidus si mise a ridere, grazie al padre aveva capito, non serviva continuare a porsi domande sul comportamento di Yuna, doveva semplicemente parlarle. Così velocemente si alzò e corse via per cercarla.

 

«Era davvero necessario riempirlo di botte!» esclamò Rinoa, che assieme a Firion aveva assistito di nascosto a tutta la scena.

«Tu non lo conosci molto bene!, aveva solo bisogno di una tirata d'orecchi da parte del suo vecchio per reagire, non preoccuparti ha la pelle dura, in fondo e mio figlio» commentò Jecht prima di andarsene.

«Ti avevo detto che era una soluzione un po' drastica!» disse Firion.

«Alla faccia della soluzione drastica!» esclamò la ragazza.

«Tidus e Jecht hanno un rapporto un po' difficile» dichiarò lui.

«Mi auguro che almeno sia servito!» replicò Rinoa.

«Vedrai che andrà Tutto bene, ora torniamo dagli altri» suggerì Firion

«Spero tu abbia ragione!» fu la risposta di Rinoa mentre tornavano verso Torre.

 

Tidus cercò Yuna ovunque, la cercò anche alla spiaggia di Besaid, ma non era neanche li, dove poteva essere finita si domandò. In fine giunse in una nuova area, la fonte sacra del bosco di Macalania, Yuna era li che parlava con Terra.

Tidus aspettò che Terra se ne andasse, e poi raggiunse Yuna.

«Yuna!» Tidus la chiamò con voce squillante.

Yuna che non si era accorta della presenza del giovane fece un sobbalzo, lasciando cadere a terra l'oggetto che aveva fra le mani, quindi Tidus lo raccolse, e notò che era una sfera per le registrazioni.

«Dove l’hai trovata?» le domandò il giovane Blitzer .

«l’ho chiesta a Materia, avevo bisogno di qualcosa per fare delle riprese video» rispose lei.

«Vuoi dirmi che ti ha accontentata senza fare problemi» replicò lui.

«In effetti, non credevo che sarebbe stata così accondiscendente alla mia richiesta» commentò Yuna.

«Mi chiedo se forse in fondo in fondo non si senta un po' in colpa di averci convocato qui» disse il giovane.

«Non è che Materia inizia a starti simpatica!» esclamò lei.

«Chi quella, Stai scherzando!» fu la risposta di Tidus.

«Vuoi sapere cosa mi serviva vero!» disse Yuna.

«Non devi dirmelo se non vuoi, io avevo solo paura che tu avevi qualche problema, e che intendevi risolverlo da sola, senza chiedere il mio aiuto, Scusami!» commentò così lui.

«Io intendevo solo accumulare ricordi, ma avrei dovuto parlartene, quindi non c’è bisogno che ti scusi» dichiarò la ragazza.

«Cosa intendi per accumulare dei ricordi» chiese Tidus.

«Quando tutto sarà finito, torneremo nel nostro mondo, e non so se mai rivedremo gli amici che abbiamo conosciuto qui, quindi volevo portare con me un ricordo di ognuno di loro, non volevo tenertelo nascosto, ma farti una sorpresa al nostro ritorno a casa, sono io che ti devo chiedere scusa per averti fatto preoccupare» disse Yuna.

Tidus si avvicinò a lei, e la strinse in un tenero abbraccio, lui la guardava nei suoi bellissimi occhi, poi avvicinò le sue labbra a quelle di lei e la baciò, Yuna ricordava la prima volta che lei e Tidus si erano baciati, proprio alla fonte sacra.

«Yuna io ti starò accanto per sempre, qualunque cosa accada» disse lui dopo essersi separato dalle labbra di lei.

Yuna sorrideva, in quel momento era felice, averlo accanto in quel momento era tutto quello che desiderava.

Assieme i due lasciarono quel luogo pieno di ricordi per tornare dagli altri alla torre.

 
   
 
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