Capitolo
1 & Selezione OC
Salve!
Innanzitutto
vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e che mi hanno
inviato
dei meravigliosi OC. Avrei voluto prenderli tutti, ma purtroppo
ciò non è stato
possibile a causa fondamentalmente della gestione degli spazi
all’interno dei
vari capitoli. Sapete che mi piace dare pari spazio a ogni OC e quando
si
superano certe soglie numeriche purtroppo questo si rivela spesso
impossibile,
così mi sono contenuta e a dispetto delle venti e passa
schede che ho ricevuto
sono riuscita a mantenermi sui 15 OC selezionati che per me
è sempre una
vittoria xD Qui sotto trovate il capitolo e alla fine
l’elenco dei selezionati
con le rispettive informazioni
Quando
la porta dello scompartimento venne fatta scorrere di
lato, mostrando la sagoma sottile e aggraziata di Medea, Adam le
rivolse un
sorriso di benvenuto e si spostò di lato per permetterle di
sedere tra lui e
Alexander.
Lo
ricompensò per la premura con un lieve sfioramento
dell’avambraccio e prese posto rassettando la gonna della
divisa; si ritrovò
ben presto a fissare un paio di iridi nocciola che la fissavano come se
volessero leggere dentro di lei e nelle quali non c’era la
benchè minima ombra
di cordialità.
La
bionda Serpeverde accavallò le gambe e fece schioccare
seccamente la lingua contro il palato, l’aria di chi era
palesemente
infastidita dal fatto di aver dovuto occupare minuti preziosi della sua
vita
aspettando l’arrivo di Medea.
-
Come mai sua altezza si unisce a noi poveri comuni mortali
solo a quest’ora? –
-
Ci stavamo chiedendo dove fossi finita -, chiarì Alexander
ammonendo la sua collega con un’occhiata eloquente, - anche
se forse Lilith non
ha espresso al meglio la domanda. –
-
Ho avuto un impedimento –, replicò ricambiando lo
sguardo di
Lilith con impassibile freddezza, - e sono finita con
l’arrampicarmi sulla
scaletta dell’Espresso per il rotto della cuffia. Ma ora sono
qui e questo è
ciò che conta … possiamo cominciare con la
riunione. –
Adam
trattenne un sorrisetto nel vedere Lilith serrare le
labbra con l’aria di chi aveva appena assaggiato qualcosa di
aspro e
assolutamente disgustoso, e si chinò a mormorare
all’orecchio di Medea: - Fammi
indovinare, Daemon era in ritardo? –
-
Come in ogni singola occasione. Forse se lo trasfigurassi in
un orologio da taschino riuscirebbe a essere puntuale. –
-
Daemon? Per quanto l’idea di vederlo ridotto in quel modo mi
solletichi non poco la fantasia devo farti notare che nemmeno in quel
caso
arriverebbe in orario. I ritardi di Daemon sono una costante nella
nostra vita
ormai … un po’ come l’amabile
carattere di Lilith – concluse.
-
Ti ho sentito, Adam – replicò sdegnosamente la
diretta
interessata, alzando gli occhi al cielo e lasciandosi ricadere contro
il
morbido schienale del sedile del passeggero.
Alexander
si schiarì la gola, attirando l’attenzione
generale
su di sé e interrompendo quella piccola schermaglia a suon
di frecciatine prima
che potesse finire con il degenerare.
-
Non dovremmo cominciare a discutere dei turni delle ronde e
dell’organizzazione burocratica di questo primo mese?
–
-
Scordatevi che io faccia i turni del venerdì sera anche
questo mese. Lo scorso anno mi è toccato tutto giugno in
compagnia di
quell’essere disgustoso di Roman Bulstrode, se fossi
costretta a passare anche
soltanto un’altra ora in compagnia della sua puzza di sudore
rancido non
risponderei di me. Persino la piovra gigante è una compagnia
migliore di certa
gente. –
Alexander
tamburellò con la piuma sulla lista dei turni e
sistemò il nome di Lilith per la ronda di
mercoledì sera insieme alla
Caposcuola di Tassorosso.
Sperava
vivamente che la poverina non si facesse venire
qualche scompenso all’idea di passare un’intera
serata con lei.
-
Povera piovra, perché continuiamo a prenderla sempre come
termine di paragone negativo? –
-
Già -, Medea rivolse un’occhiata complice ad
Alexander, -
hai perfettamente ragione. Ci sono persone molto più
sgradevoli in giro per il
castello. –
-
Di nuovo, sono proprio qui, sento chiaramente tutto quello
che state dicendo – intervenne seccamente Lilith, il bel
volto atteggiato in un
broncio a metà strada tra l’annoiato e il seccato.
-
Bene, ciò significa che non dovremmo ripetere le cose due
volte –, Medea si alzò e rivolse
un’occhiata ai due amici, - visto che qui
abbiamo finito io torno al nostro scompartimento. Voi due venite?
–
Alexander
annuì mentre Adam si alzava a sua volta e si
stringeva nelle spalle.
-
Vado a cercare Jason e poi vi raggiungo, tienici il posto. –
Aurora
,
-
Selene? Esattamente cos’è che stai cercando?
–
La
mora si voltò verso i suoi due migliori amici con un
sorrisetto colpevole dipinto sul volto e accennò con il capo
in direzione
dell’anziana signora addetta al carrello delle vivande. La
sua passione per i
dolciumi era cosa risaputa da tutti gli occupanti del castello ormai,
ma per un
attimo Aurora si era illusa che l’amica sarebbe passata sopra
la sua ricerca di
zuccheri per concentrarsi sulla missione ben più impellente
di trovare Gideon.
Era incredibile come quella mattina ogni singolo membro del loro gruppo
sembrasse pronto a scomparire da un momento all’altro.
Jason
le sorrise di rimando, le iridi verde smeraldo che
scintillavano divertite.
-
Vai pure a fare scorta, possiamo interrompere la ricerca per
qualche minuto. –
-
Anche perché non è difficile immaginare dove si
sia
cacciato, sarà alla ricerca dell’ennesima ragazza
da aggiungere alla sua ormai
chilometrale lista di conquiste – concluse Aurora, roteando
gli occhi al cielo
davanti al comportamento dell’amico.
-
A Gideon una bella ragazza e a me una scorta di dolciumi per
il viaggio … forse dovrei spingerlo a fare così
tutte le volte se questa è la
mia ricompensa – scherzò Selene, per poi
intercettare l’anziana signora.
La
donna le sorrise affettuosamente, ormai abituata alle sue
frequenti incursioni durante il viaggio di andata e di ritorno da
Hogwarts.
-
Buongiorno, mia cara Selene. –
-
Buongiorno, signora Rogers. Ha passato delle buone vacanze?
–
-
Sono state ottime, ho persino ideato una nuova ricetta. Ti
va di assaggiare un pezzo della mia crostata? –
Davanti
al vigore con cui la solitamente composta e morigerata
Selene Montague annuì a Jason e Aurora non rimase altro da
fare se non
scoppiare a ridere. Andarono avanti fin quando la voce di Gideon non
giunse a
interromperli.
-
Cosa avete visto di tanto divertente? –
Aurora
si soffermò appena sulle ciocche scomposte del ragazzo,
il cravattino allentato e l’aria decisamente trasandata.
-
Sei scampato a un Tranello del diavolo o hai battuto ogni record
e ti sei appartato con una ragazza ancora prima dell’arrivo
al castello? –
Le
rivolse un sorriso furbo.
-
La seconda che hai detto. –
Storse
il naso, voltandosi verso Jason. – Dì qualcosa al tuo amico. –
-
Perché quando combina qualcosa che giudichi inappropriato
diventa improvvisamente il mio
amico?
–
-
Perché in momenti come questi mi sembra di avere a che fare
con una copia di Daemon … e sai bene quanto io non voglia avere a che fare con quel
particolare soggetto. –
-
Se lo paragoni a Daemon mi arrendo … sei indifendibile,
amico mio – concluse Jason, assestandogli una pacca sulla
spalla e dirottandolo
verso la coda del treno.
Kai
Cora
spalancò la porta scorrevole dello scompartimento e
arricciò il naso quando l’odore acre le pervase le
narici. Daemon e Sebastian
erano gli unici presenti in quel momento e l’aria attorno a
loro si era fatta
densa di fumo e praticamente irrespirabile.
Tossicchiò
e si coprì il naso e la bocca con la mano,
folgorandoli con un’occhiataccia.
-
Cosa vi siete messi in testa voi due? Questo posto non è una
di quelle tremende fumerie d’oppio che probabilmente
frequentate quando siete
in vacanza. –
-
Certo che non lo è -, convenne Sebastian con un sorrisetto
ironico, - quei posti sono molto più divertenti. –
-
Ma devi ammettere che Cora è molto più carina
della maggior
parte delle ragazze che lavoravano in quella fumeria ad Amsterdam
– aggiunse Daemon,
strizzandole l’occhio.
Per
tutta risposta si limitò ad alzare gli occhi al cielo e
mordersi la lingua prima di rispondergli. Daemon reputava che prenderla
in giro
fingendo di provarci con lei oppure offrendole sigarette che sapeva che
puntualmente avrebbe rifiutato con un gesto scocciato fosse un gioco
molto
divertente. Quindi non c’era alcun bisogno di mostrarsi
irritata e dargli la
soddisfazione di continuare a giocare.
Così
optò per una risposta fredda ma contenuta, sedendosi dal
lato opposto al loro e incrociando le braccia sotto al seno.
-
Sappiamo entrambi che non sono affatto il tuo tipo. –
-
Mi piace pensare di non avere un tipo, sono un ragazzo dalla
mente piuttosto aperta. –
-
E a me piace pensare di non avere assolutamente nulla a che
spartire con le ragazze che frequenti di solito. –
Sebastian
soffocò quasi con una boccata di fumo, ma appena si
fu ripreso continuò a ridere come se avesse sentito la cosa
più divertente
della sua intera vita.
Continuò
a farlo anche quando lo scompartimento si aprì
nuovamente e Kai ebbe messo piede all’interno.
-
Perché scemo e più scemo stanno ridendo?
–
-
A quanto pare ho detto qualcosa di molto buffo –
replicò
spazientita.
Se
Medea non si fosse decisa a raggiungerli al più presto
avrebbe finito con il trascorre il suo ultimo anno ad Azkaban per un
brutale
duplice omicidio invece che a Hogwarts a prepararsi per i M.A.G.O.
-
Ha detto che lei non aveva nulla a che spartire con le
ragazze che frequenta Daemon – replicò Sebastian,
tra una risata e l’altra.
Inaspettatamente
anche Kai, che per un attimo a Cora era
sembrato la voce della coscienza dell’allegro terzetto di
scapestrati che erano
soliti formare, iniziò a ridere.
E
fu allora che la ragazza mise momentaneamente da parte la
sua indole da pacata Tassorosso ed esplose.
-
Uno di voi tre idioti ridacchianti si decide a dirmi cosa ho
detto di così buffo?!? –
Fu
Kai, un sorriso furbo dipinto sul volto, che le rispose: -
Diciamo solo che c’è una ragazza del Club degli
Scacchi che conosci bene e non
la pensa affatto come te. –
-
E chi sarebbe questa povera anima? –
-
Sai come si dice -, intervenne Daemon prima che l’amico
potesse fornirle ulteriori indizi, - si dice il peccato ma non il
peccatore. –
-
Come sono andate le vacanze? –
Primrose
storse il naso alla domanda di Josephine e richiuse
il giornale che stava sfogliando svogliatamente.
-
Il solito, ricevimenti e banchetti, qualche ballo di società
e un’infinità di pretendenti verso i quali i miei amati genitori hanno cercato di spingermi
senza successo. –
-
La settimana scorsa dai Flint ho visto che hanno provato a
rifilarti Raymond Burke –intervenne Nicholas, emergendo dalla
pagina sulla
campagna acquisti dei Tutshill Tornados che le aveva sottratto qualche
minuto
prima.
-
Già, quel tipo non è solo un viscido di
proporzioni epocali
ma ha anche le mani perennemente sudate e sembra non avere la minima
idea di
cosa significhi il concetto di spazio personale. Sono stati i dieci
minuti
peggiori di tutta l’estate. –
Josephine
le rivolse un sorrisetto complice.
-
Peggio delle vacanze di Natale a casa dei Selwyn? –
Il
ricordo di Edgar Selwyn che le pestava i piedi ogni volta
che facevano un passo di valzer più ardito la fece
rabbrividire.
-
Di questo passo non avrò più uno straccio di
vacanza decente
da qui all’eternità. –
Josephine
le battè una mano sul ginocchio con fare solidale.
-
Se vuoi il mio invito per queste vacanze natalizie è sempre
valido. Dopotutto mio fratello porterà a casa Daemon e Kai,
un po’ di sostegno
femminile è ben apprezzato. –
Primrose
sgranò gli occhi verde muschio e annuì con vigore.
-
Considerami già lì. –
Tossicchiando,
Nicholas riportò l’attenzione delle amiche su
di lui.
-
Posso ritenermi invitato anche io o credi che tuo fratello
finirà con il soffocarmi mentre dormo, Jo? –
Tamburellò
con le dita sulle labbra, fingendo di pensarci su,
prima di annuire.
-
Ci sono buone possibilità che accada, ma io e Prim faremo
del nostro meglio per impedirglielo. –
-
Molto confortante –, ironizzò ravviando i capelli
castani
all’indietro, - con voi due a proteggermi quale fratello
maggiore oserà mai
nuocermi? –
Asher ,
Elaine ,
Edith
Quando
Asher ed Elaine ebbero raggiunto Ariadne ed Edith nel
loro scompartimento le trovarono chine su un pezzo di pergamena
dall’aria un po’
stropicciata coperto di scritte di ogni genere.
-
Vogliamo sapere cosa state combinando? –
Edith
si strinse nelle spalle. – Dipende. Avete intenzione di
mettere da parte la vostra aria da Prefetti perfetti oppure volete
guastarci il
divertimento? –
Asher
sedette di fronte a loro, indagando cautamente.
-
Cosa avete in mente? –
-
Nulla di così drastico, solo uno scherzetto per inaugurare
questo sesto anno e ricordare ai Serpeverde che non avranno vita facile
nemmeno
stavolta. –
-
Ragazze … -
-
Sì, papà, non
ci
cacceremo nei guai – lo interruppe Edith.
-
Anche perché dopo la fatica che facciamo per portare punti a
Tassorosso e cercare di emergere almeno nella Coppa delle Case non ci
vuole
proprio un sabotaggio interno – rincarò la dose
Elaine.
Edith
ripiegò la pergamena e la fece sparire all’interno
della
tasca della divisa.
-
Ricevuto, mettiamo da parte gli scherzi e passiamo all’altra
questione. –
-
Che sarebbe? –
Ariadne
attese il cenno dell’amica.
-
Illustra pure, Aria. –
-
Sapete che dall’anno scorso mio fratello ha cominciato a
comportarsi in modo strano, no? –
Annuirono
in silenzio anche se Elaine aveva dei seri dubbi sul
fatto che Jason avesse davvero qualcosa di strano. Per come la vedeva
lei era
sempre il solito ragazzo dal cuore d’oro e i modi gentili.
-
Ebbene ho deciso che quest’anno scoprirò cosa
combina e come
mai negli ultimi mesi passa un sacco di tempo con gente che fino
all’anno
scorso non considerava o addirittura mal sopportava. –
Elaine
le rivolse un sorriso dolce, consapevole di essere prossima
all’arrossire, ma replicò comunque: - Credo che
Jason sia lo stesso di sempre,
non è che sei un po’ fissata con questa storia di
vedere segreti in ogni
angolo? –
Ariadne
scosse il capo con risolutezza.
-
No, ne sono sicura. –
-
E tu non sei un’osservatrice imparziale -, aggiunse Edith, -
visto che tutte le volte che guardi Jason gli occhi ti diventano a
forma di
cuoricino. –
Ecco,
adesso era certa di essere arrossita.
-
Non è affatto vero. –
-
Ceeeerto … allora ci stai? Ci aiuterai a scoprire cosa
combina? –
Tentennò,
ma alla fine si arrese all’insistenza delle amiche e
annuì.
-
Fantastico. Asher tu sei dei nostri? –
Anche
il ragazzo sembrava indeciso sull’accettare o meno, ma
alla fine confermò a sua volta.
-
Affermativo, qualcuno deve pur impedirvi di finire in un
mare di guai. –
Ariadne
battè le mani allegramente.
-
Fantastico, allora è deciso, la nostra missione di
spionaggio comincia adesso! –
Aspiranti
Ariadne
Shafiq| VI
anno| Grifondoro| Battitrice.
Prugnolo,
piuma di fenice, 12 pollici, abbastanza flessibile
Primrose
Fawley|
VI anno| Corvonero| Membro del Club dei Duellanti, del Club
degli Scacchi e responsabile del Club di musica
Biancospino,
corda di cuore di drago, 12 pollici e ½,
rigida
Edith
Wertheimer|
VI anno| Tassorosso| Cercatrice
Corniolo,
nucleo di capelli di Veela, 13 pollici e 1/3, abbastanza flessibile
Elaine
Bobbin|
VI anno| Tassorosso| Prefetto
Cedro
e crine di unicorno, 11 pollici e ½, rigida
Josephine
MacKenzie| VI anno| Corvonero|
Prefetto
e membro del Club degli Scacchi
Vite,
corda di cuore di drago, 12 pollici e ½, leggermente rigida.
Asher
Bellamy|
VI
anno| Tassorosso| Prefetto, membro del Club degli Scacchi e del Club
d’Incantesimi
Larice,
piume di fenice, 11 pollici e ½, leggermente flessibile.
Nicholas
Armstrong|
VI anno| Serpeverde| Battitore e membro del Club dei
Duellanti
Castagno,
peli di Wampus, 12 pollici e ½, rigida
Membri
(*gli
OC con l’asterisco accanto hanno subito
una modifica al legno richiesto perché avevo una grande
richiesta per i legni
da loro indicati e ho deciso di adottare il criterio del “chi
prima consegna”,
ma non volendo privarmi di loro ho deciso di ripiegare su altro. Spero
che il
legno sostitutivo che ho assegnato loro incontri
l’approvazione dei loro
creatori, ma se così non fosse sentitevi liberi di indicarmi
l’alternativa che
più preferite tra quelle rimaste.)
Medea
Greengrass| VII
anno| Corvonero| Caposcuola e Cacciatrice,
Presidentessa dell’Ordine di Merlino e del Club degli Scacchi.
Tasso,
corda di cuore di drago, 11 pollici e ¼, semi rigida
Daemon
Rosier| VII
anno| Serpeverde| Capitano e Cacciatore, membro
del Club dei Duellanti e del Club di Pozioni.
Olmo,
crine di thestral, 11 pollici e ½, rigida
Jason
Shafiq| VII
anno| Grifondoro| Capitano e Portiere, membro
del Club dei Duellanti.
Pioppo
bianco, crine di unicorno, 11 pollici e ¾, flessibile
Alexander
Frederik Flynn|
VII anno| Serpeverde| Caposcuola e Presidente
del Club dei Duellanti
Sambuco,
piuma di fenice, 13 pollici e ½, elastica
Lilith
Beaumont|
VII anno| Serpeverde| Caposcuola e Cacciatrice
*Acero,
crine d’unicorno, 10 pollici e ½, rigida,
Adam
Benjamin Longbottom|
VII anno| Grifondoro| Caposcuola, Battitore e
membro del Club dei Duellanti
Abete,
corde di cuore di drago, 14 pollici e ½, molto rigida
Cora
Macmillan|
VII anno| Tassorosso| Membro del Club degli Scacchi e del
Club di Pozioni
Faggio,
crine di unicorno, lunghezza 12 pollici, rigida.
Selene
Montague|
VII anno| Corvonero| Membro del Club dei Duellanti
Ciliegio,
corda di cuore di drago, lunga 14 cm e
leggermente flessibile
Sebastian
MacKenzie|
VII anno| Grifondoro| Cacciatore
Carpino,
di piuma di fenice, lunga 13 pollici e ¾, flessibile.
Aurora
Catherine Avery|
VII anno| Grifondoro| Cacciatrice, membro del
Club dei Duellanti e del Club di Astronomia
Acacia,
piuma di fenice, 12 pollici e ¼, semi rigida
Gideon
Kamael Prewett|
VII anno| Grifondoro| Battitore e Campione del
Club dei Duellanti
*Noce,
12 pollici, nucleo di corda di cuore di drago, ragionevolmente flessibile.
Kai
Nott|
VII anno| Serpeverde| Battitore,
Presidente del Club di Pozioni, membro del Club degli Scacchi e del
Club dei
Duellanti
Ebano,
corda di cuore di drago, 11 pollici e ¾, rigida