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Autore: SweetPaperella    08/08/2019    4 recensioni
"Tornare. Tornare in un posto in cui si è stati bene, ma anche male, non è facile. Tornare. In uno di quei posti in cui hai dei ricordi bellissimi, ma anche bruttissimi.
Tornare al Princeton Plainsboro, nell’ospedale in cui è nata la sua carriera, in cui ha conosciuto persone straordinarie, oltre che quello che per un breve periodo è stato suo marito, ma a lungo il suo fidanzato."

Allison Cameron torna al PPTH dopo cinque anni con un segreto, un segreto che forse non può tenersi a lungo. Tornare significa anche rincontrare vecchi colleghi e il suo ex marito: Robert Chase. Molte cose sono cambiate in cinque anni, ma forse i sentimenti quelli non sono mutati...
{Cameron/Chase, ambientata cinque anni dopo la 6x17}
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allison Cameron, Robert Chase | Coppie: Allison Cameron/Robert Chase
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Capitolo sei - Disfunzione metabolica congenita 

Il pomeriggio stesso, subito dopo che la bambina ha fatto le analisi, ad entrare in camera sua è il dottor House, il quale in mano ha qualcosa per la bambina. Le si avvicina al letto e le lancia un peluche sulla pancia, o meglio in peluche di canguro. Ed è ovvio che vuole provocare Chase e Cameron, ma lo fa anche perché in fondo si è affezionato a quella piccolina, che sembra essere più intelligente dei suoi genitori messi insieme. 
Rachel lo prende e guarda il peluche a forma di canguro e sorride verso il dottore, o meglio verso zio Greg perché è così che lei lo chiama ormai. 
Non si è fatto vedere per tutto il giorno e la piccola Rachel si stupisce del fatto che lui compaia sempre quando non c’è nessuno nella stanza. Sua mamma si è andata a dare una rinfrescata e si è messa degli abiti puliti, che per fortuna ha sempre di ricambio in ospedale, precisa com’è, ne ha sempre più di quattro. Più di una volta è successo che qualche paziente le abbia vomitato addosso e quindi, è preparata a ogni evenienza ormai. 
«Ti ho portato un canguro, perché ho pensato che ti sarebbe potuto piacere, visto che hai anche tu un debole per quel canguro di Chase.» le dice con quel suo solito tono da duro. 
«Cosa c’entra Robert con i canguri? E poi chi altro ha un debole per lui?» chiede la bambina curiosa, il dottore House ogni giorno le piace sempre di più, è sempre duro e mai sorridente, ma ha capito che in realtà non è cattivo. È proprio come il Grinch, ormai n’è certa. E con lei tira fuori il suo lato tenero, il suo cuore torna a battere, proprio come il personaggio verde, che scopre di possedere un cuore che batte grazie alla protagonista della storia che vede il meglio di lui e gli resta vicino nonostante sia peloso e verde. 
«Perché lui è australiano e i canguri vengono da lì. Io lo chiamo sempre canguro. Infatti, potresti chiamarlo così il tuo nuovo amico.» fa una pausa e poi continua a parlare: «comunque è tua madre che ha un debole per Chase, anche se non lo dice.» le risponde alla seconda domanda dando per scontato che Cameron vuole tornare con Chase, ma ancora una volta, come in passato non ha il coraggio di ammetterlo. 
«Mi piace Chase per il mio canguro. E sei sicuro che la mamma ama Robert?» chiede curiosa.
«Certo che si piccola Cameron, io la conosco molto bene tua mamma. Ma la vuoi una lecca-lecca? Sappi che di solito non le offro a nessuno.» le dice per cercare di convincerla ad accettare a mangiarla. Grazie alle analisi effettuate, ha un sospetto su che cosa possa avere la bambina e vuole avere la conferma facendole mangiare la caramella zuccherata, ha bisogno di quella contro prova per capire. Allison non è d’accordo a quel metodo drastico, ma conosce già il modo per rigirare la frittata se mai dovesse arrabbiarsi. 
Rachel prontamente risponde di sì e afferra ciò che il dottore le sta offrendo. Nessun bambino rinuncerebbe alle caramelle.
House rimane in camera della bambina anche quando rientra Cameron. Ed é qualche minuto dopo che la dottoressa é di nuovo accanto a a sua figlia, che Rachel vomita nuovamente. Per il burbero dottore é la conferma definitiva della sua diagnosi. La bambina non ha nemmeno finito la lecca-lecca, l’ha lasciato poco dopo, già piena e già un po’ disgustata da essa. 
Cameron capisce subito, nonostante non abbia visto sua figlia mangiare e poi gettare il dolciume, che House le ha fatto mangiare qualcosa, soprattutto per il passo spedito con cui è uscito dalla stanza, come se dovesse fare qualcosa prima di darle la conferma sulla diagnosi di sua figlia. Lei, non può nemmeno seguirlo, perché Rachel ha vomitato di nuovo, ora é spaventata e la guarda con gli occhi lucidi. Ciò significa che forse sta di nuovo male e che non usciranno dall’ospedale tanto presto. Ha anche capito che é a causa della caramella che che stata nuovamente male.
«Ho mangiato una lecca-lecca e ho vomitato di nuovo... Mi dispiace mamma. Ho mal di pancia adesso.» dice con gli occhi lucidi sul punto di scoppiare a piangere. É Allison che la prende tra le sue braccia e la stringe forte, forte a sé per rassicurarla, per farle capire che non è arrabbiata in alcun modo. In realtà arrabbiata lo è, ma non di certo con sua figlia. É arrabbiata, furiosa a dire il vero, con House. Ora però deve concentrarsi solo sulla sua bambina e pensare a farla calmare. Per sua fortuna ci riesce anche grazie all’aiuto di Robert che vedendola piangere, subito è entrato nella stanza. 
«Robert. Lo sai che ho chiamato il mio canguro Chase?» gli dice non appena lo vede, tirando su con il nasino e stropicciandosi gli occhi ancora bagnati dalle lacrime. 
Solo in quel momento Allison si accorge del nuovo gioco di sua figlia e riesce anche a immaginare a chi appartiene quel gesto, ovviamente è sempre un’idea di quel pazzo di House. Lo capisce dal fatto che come regalo ha scelto proprio un canguro, ma non vuole pensare che sappia. 
Torna a concentrarsi sulla sua piccola, che è intenta a farsi raccontare da Chase cose sui canguri e l’Australia, soprattutto se ha mai visto un canguro dal vivo e che a lei piacerebbe tanto vederlo. Rachel ama gli animali e vorrebbe tanto ricevere un cagnolino, ma ovviamente con il lavoro che fa Cameron, non riuscirebbe a stare dietro anche a un cane e starebbe spesso da solo in casa. 
«Mamma possiamo andare un giorno tutti insieme in Australia a vedere i canguri?» domanda entusiasta, immaginando già un viaggio tutti quanti insieme in una terra sconosciuta per lei. 
«Rachel lo sai bene che non è fattibile...»
«Perché non lo è se ami Robert? Possiamo diventare una famiglia.» Allison a quella sua affermazione strabuzza gli occhi e ci manca poco che svenga. Sicuramente teme di essere arrossita, sua figlia ha proprio delle uscite fuori luogo e poi non sa proprio come abbia pensato una cosa del genere. È così palese che tra lei e Chase c’è ancora qualcosa se l’ha capito sua figlia di cinque anni? Forse non è riuscita a mascherare i suoi sentimenti e ciò che è tornato a galla dopo la loro serata di passione.
Robert anche rimane totalmente senza parole per ciò che ha detto la bambina, spiazzato e istintivamente guarda la donna al suo fianco per capire che cosa possa rispondere. Ha notato che è diventata rossa in viso, come se improvvisamente le fosse tornata alla mente la loro serata. Ma anche a lui è tornata subito alla mente e vorrebbe, onestamente, che ce ne fossero altre. Come vorrebbe poter passare del tempo tutti e tre insieme.
«Rachel ma che dici! No. Senti... Non possiamo essere una famiglia, okay?» è stata dura, ma non vuole che sua figlia si illuda e pensa anche che sia giusto che Robert smetta di vederla o per lei sarà un trauma maggiore. Tanto è raro che Rachel vada in ospedale, non vuole che passi il suo tempo chiusa tra quattro mura e poi non vuole di certo che sua figlia stia in mezzo ai pazienti, non è luogo per una bambina. Perciò, visto che House ha sicuramente trovato la soluzione, presto staranno fuori e sua figlia tornerà alla sua vita di sempre, provando a farle dimenticare di Robert. Come deve fare lei. Devono tornare a essere solo colleghi, per il bene di tutti. 
Rachel mette il broncio, ma Allison sa che presto capirà e che soprattutto i grandi sono complicati, non è tutto facile come quando si è bambini. 
Robert invece, non maschera la sua delusione all’affermazione della donna. Non sperava, di certo, che lei gli gettasse le braccia al collo, ma nemmeno che rispondesse con quel tono deciso e contrariato. Si sente offeso, soprattutto dopo ciò che c’è stato tra loro. 
Usato. Forse usato è il termine corretto, come se lei si fosse sfogata per riprendersi dal suo attimo di debolezza. È brutto pensarlo, ma al momento è così che si sente. E ci si sente ancora di più, quando Allison lo invita a tornare a lavoro, che sicuramente avrà qualcosa da fare. Lui capisce ulteriormente che lo sta allontanando, cacciando dalla sua vita e da quella di Rachel, cacciando da un possibile futuro insieme. Un futuro che lei non vede con lui.
La dottoressa Cameron chiama Emilie, per farle passare un po’ di tempo con sua figlia e quando arriva, lei si reca prontamente da House. 
Niente sta andando come dovrebbe andare. Sua figlia sta ancora male, quel bastardo di House l’ha usata come carne da macello, per i suoi schifosi esperimenti e solo per trovare una diagnosi. Chase si è illuso che tra loro potesse tornare tutto come prima. Rachel ha creduto la stessa cosa inspiegabilmente, legandosi a Robert in maniera in credibile, quasi i due fossero connessi, pur non sapendo la verità. 
No, niente sta andando come aveva previsto e mai come in quel momento si maledice di essere tornata a Princeton. 
«Ti avevo detto che non volevo che usassi mia figlia per i tuoi stupidi esprimenti, sei non sai curarla, la porto altrove... Non ti azzardare mai più a darle qualcosa da mangiare senza il mio consenso, ti è chiaro il concetto?» entra nell’ufficio del diagnosta senza nemmeno bussare, talmente é arrabbiata e furiosa con lui.
«Nemmeno se ti dicessi che ho trovato il problema di tua figlia?»
«Sapevi già quale fosse il suo problema, hai solo voluto una conferma e l’hai fatta stare male di nuovo, ma hai un cuore? Sai che cosa vuol dire volere bene a una persona eh?» gli getta ancora in faccia parole piene di veleno, il fatto che lui non si renda conto del suo schifoso gesto, la manda ancora di più fuori di testa. Non ha più problemi a tenergli testa, soprattutto adesso che c’è di mezzo la vita di sua figlia. Non gli sono mai piaciuti i suoi giochetti, ora ancora meno.
«E tu, tu che stai nascondendo a tua figlia il nome di suo padre, pensi di essere tanto meglio?» La provoca, sapendo di colpirla sul suo punto debole. É ovvio che le sue parole l’hanno ferito nell’orgoglio, nessuno può giudicarlo, figuriamoci lei. Se pur, abbia maledettamente ragione.
«Dimmi cos’ha e fatti gli affari tuoi.» é sbiancata, ma non perde ugualmente la sua compostezza e mantiene il suo sguardo di sfida. É ovvio che lui sappia.
«Una disfunzione metabolica congenita.»
E infatti tutto torna. Dai sintomi, al problema legato al cibo. Praticamente sua figlia dovrà da ora in poi mangiare solo cibi poco zuccherati e con basso contenuto proteico. Tutti i prodotti come pane, pasta, biscotti, uova, latte devono essere sostituiti con prodotti a basso contenuto proteico, per tutto il resto della sua vita. É una malattia che si cura semplicemente seguendo una giusta dieta. 
E fino a cinque anni non si è manifestata, perché Rachel ha sempre mangiato poche cose che le facessero davvero male, Allison ha sempre cercato di farla mangiare sano, é sfociata quando invece della solita cena, hanno mangiato al McDonald. Inoltre, é una malattia che sfocia anche in tarda età, non sempre si manifesta dalla nascita. É l’accumulo di anni di prodotti proteici che fanno poi sfociare la malattia in quei soggetti che ne sono affetti, esattamente come nel caso della piccola Rachel. 
Non sarà facile dirle che non potrà più mangiare tantissime cose e che dovrà seguire una dieta speciale per tutta la sua vita.
«Lo sai vero che se è congenita, l’ha ereditata in famiglia si? Qualcosa mi dice che nella tua non l’ha nessuno.» ironizza House, dopo aver fatto ragionare la dottoressa sulla malattia di sua figlia.
«Senti, per una volta fatti gli affari tuoi e stai al tuo posto, chiaro?» gli dice arrabbiata. É chiaro che lui sa, ma non vuole che lo dica al diretto interessato, per una volta spera che stia al suo posto.
«Lo sai che mi chiedi troppo?»
«Ma che gusto ci trovi eh? A te che ti cambia se Chase sa la verità, dormi meglio stanotte?»
«Può darsi. Intanto mi hai appena dato conferma che ho sempre avuto ragione. Ma sicuramente starebbe meglio tua figlia a sapere di avere un padre.»
«Non ti interessa niente di mia figlia, quindi non tirarla in mezzo. Sei qui a dirmi ciò solo per i tuoi scopi, perché ti diverti a distruggere la vita della gente.» 
House ride e la invita senza replica ad uscire dal suo ufficio, ora che sa la verità su ciò che ha sua figlia, può anche andarsene. Lui il suo lavoro l’ha fatto e non è più compito suo occuparsene. Ha già sprecato tempo prezioso, che avrebbe potuto occupare a guardare la sua telenovela preferita sui medici in televisione.
Allison sa che ha ragione sul fatto che sia Chase che Rachel meritano la verità, ma non sta a lui a dirgliela. E ora ha una cosa più urgente da dover risolvere. 
Parlare con Rachel della sua disfunzione.
Torna verso la sua stanza e nota subito che si sta divertendo in compagnia di Emilie, le dispiace quasi doverla rattristare con questa brutta notizia, la cosa positiva però é che possono uscire domani dall’ospedale. Sarà l’ultima notte che passeranno lì.
Si avvicina a lei e subito sua figlia le regala uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
«Amore, possiamo un attimo parlare?» le chiede dolce e Rachel prontamente capisce che sia successo qualcosa, Emilie fa segno di uscire, ma la dottoressa la ferma, facendole capire che queste informazioni fanno comodo anche a lei e di restare, almeno le da anche manforte. Ne ha decisamente bisogno. Sono giorni che non dorme, é preoccupata, stressata, per giunta ci si è messo anche nuovamente House a rovinarle la vita, come se non ci riuscisse già da sola... Ha proprio bisogno di una persona che le stia accanto in un momento delicato come questo. Vorrebbe qualcun altro al suo fianco a dire il vero, ma sa bene che la soluzione migliore é tenerlo lontano.
«Allora la prima cosa che devo dirti é che domani puoi uscire dall’ospedale. Torniamo a casa, amore mio.» le dice con un sorriso dolcissimo, sapendo quanto questa notizia rallegrerà sua figlia. Anche se dopo dovrà dirle la cosa più difficile.
«Davvero mamma? E posso tornare a scuola?»
«Tra qualche giorno si, é meglio che prima ti riprendi del tutto, ma intanto possiamo tornare a casa.» Rachel l’abbraccia forte e chiede se può dirlo subito ai suoi amichetti, perché magari loro adesso possono venire a trovarla a casa. Allison annuisce, ma poi le dice che deve dirle anche altro.
«Rachel, ciò che hai avuto si chiama disfunzione. Una disfunzione significa che il tuo corpo rifiuta alcune cose, nel tuo caso specifico il cibo. Questo vuol dire amore mio, che...» sta cercando di spiegarglielo nei termini più semplice possibile, ma non è comunque facile, fa un respiro profondo, anche perché pure per lei é difficile da accettare tutto ciò e prova a continuare a parlare: «che dovrà seguire una dieta molto speciale.» 
«Non ho capito mammina» la bambina é decisamente confusa, non ha ben capito che cosa significa che dovrà seguire una “dieta molto speciale”.
«Non potrai più mangiare niente che non sia fatto in casa. Dovrai mangiare solo cose che ti prepariamo io ed Emilie. Non potrai più per esempio mangiare al McDonald o in posti particolari.» le risponde e vede immediatamente lo sguardo di Rachel rabbuiarsi. Gli occhi si fanno improvvisamente lucidi ed é un chiaro segnale che sta per piangere.
«Quindi non potrò più andare alle feste di compleanno dei mie amici?»
«Certo che ci potrai andare amore, solo che non potrai mangiare nulla. Ti dovrai sempre portare del cibo da casa. Del cibo speciale che ti preparerò io.» per fortuna ora esistono tanti posti in cui andare a fare la spesa e comprare alimenti con basso contenuto proteico. Ma è ovvio che a sua figlia non interessa minimamente questa cosa e adesso deve trovare le parole più adatte per spiegarle che ciò non la rende diversa, ma speciale. 
«Non voglio. Non mi piace questa cosa, non voglio essere presa in giro... Sono malata e lo sarò per sempre?» Ora sta piangendo, i suoi occhi sono ricoperti dalla lacrime.
«Nessuno ti prenderà in giro. E non sei malata, dovrai solo mangiare cose diverse dagli altri, ma potrai fare sempre tutto ciò che fanno i tuoi amici, correre, giocare, fare qualsiasi cosa...» le si avvicina per abbracciarla e la stringe forte a sé. La bambina scoppia a piangere ancora più forte e si stringe a sua volta alla sua mamma. 
«Rachel, ascolta, ciò denota solo quanto tu sia speciale. Mangiare del cibo speciale, ti rende tale. E credimi quando ti dico, che nessuno ti guarderà diversamente per ciò, sei una bambina unica e meravigliosa e tutti ti vorranno bene esattamente come prima. Io per esempio ti voglio bene più di prima.» le sussurra al suo orecchio, in modo che possa sentirlo solo lei, ma anche per rassicurarla, a Rachel piace quando la sua mamma le sussurra le cose all’orecchio, specie quando sta male, é una cosa che l’ha sempre calmata.
«Promesso mammina?» le chiede e Allison annuisce. Glielo promette, nessuno la tratterà diversamente per questo motivo. 
«Lucas ti vorrà ancora più bene, nessuna bambina in classe deve mangiare cose speciali no? Pensa che fortunato che ha ad avere una fidanzatina che si porta le cose da casa, mentre gli alti devono mangiare in mensa.» le dice e Rachel a quel punto sorride, non aveva pensato a questa cosa. Allison vedendola finalmente sorridere, sorride a sua volta. 
Ancora abbracciate, Allison le accarezza i capelli e la schiena per farla calmare del tutto. Non sarà facile, ma ben presto entrambe riusciranno a gestire questa nuova realtà. Lo faranno insieme. Come sempre.


Intanto nello studio di House, quest’ultimo sta comunicando ai suoi dipendenti che il caso della piccola Cameron è risolto. Disfunzione metabolica congenita. 
Ma non si lascia nemmeno sfuggire l’occasione di prendere in giro il suo canguro, soprattutto quando ha notizie così epiche da dover per forza rivelare. 
«Disfunzione metabolica congenita, Chase, capito si? Io fossi in te farei una ricerca nel tuo albero genealogico, per capire chi in famiglia l’ha avuta...» lo provoca, per fargli capire la verità senza dirgliela apertamente. Davanti a tutti per giunta. 
Gli occhi sono tutti puntati verso di lui.
Robert Chase lo guarda per un momento senza capire, incurante che tutti lo stiano guardando. Disfunzione metabolica congenita. Sua nonna, è lei che l’ha aveva, è le che per tutta la vita ha dovuto mangiare cibo a basso contenuto proteico... Non lo ricordava, ma ora che House gliel’ha fatto notare... Questo vuol dire allora che Allison l’ha preso in giro? Rachel è sua figlia? Gli ha detto che fosse nata dallo seme del suo marito defunto per allontanarlo, per non fargli scoprire la verità? È furioso, se è così non gliela lascerà passare liscia questa volta. 
Con passo deciso e ancora sotto lo sguardo di tutti, esce dall’ufficio per recarsi nella stanza di Rachel, sua figlia.
 
Spazio autrice: Ciao a tutti. Una piccola precisazione sul capitolo: ovviamente la patologia di Rachel é una patologia che esiste davvero, ed é nella maggior parte dei casi ereditaria, chi ne é affetto non può mangiare cibi troppo proteici o rischia di stare male, com’é successo alla piccola protagonista della mia storia e se non scoperta in tempo può portare a sintomi anche molto più gravi. 
Nel caso della mia storia ovviamente non è così, il nostro House, anche se é un burbero, menefreghista, che non fa altro che mettere zizagna, nel suo lavoro é il numero uno, infatti é per questo che Allison nonostante sapesse a cosa andava incontro, si è affidata a lui. Ha salvato la sua piccola, é vero, ma non con poche conseguenze eh. 
Ora Chase sa la verità. Cosa accadrà? Proverò a pubblicare il capitolo sette venerdì prossimo, essendo fuori non so se ci riuscirò. Vediamo che cosa riesco a fare.
Intanto auguro a tutti una buona vacanza. 😘
   
 
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