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Autore: Mozaik    03/10/2019    1 recensioni
“Il Professor Lumacorno ha deciso di ritirarsi dall'insegnamento… e mi ritrovo a dover cercare un nuovo professore di pozioni per il prossimo anno.” E, oh, adesso Regulus ha capito dove il preside stia cercando di andare a parare – ed è forse la soluzione migliore, una per lui completamente inaspettata, ma favorevole. “Sono sicuro che Lord Voldemort smanierebbe all'idea di avere un uomo fidato ad Hogwarts.”
Scritta per il Writober di #Fanwriterit, Blanklist 2019, con il Prompt N°2, "Insegnante".
Basata su un'idea di @professorsparklepants su Tumblr
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Regulus Black, Remus Lupin, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Little King of the sky'
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James e Lily Potter vengono seppelliti a Godrics Hollow. Il loro unico figlio è affidato a una famiglia di Babbani, lontano dal Mondo Magico e da qualsiasi minaccia possa portare, ma fra le mani di qualcosa decisamente peggiore. La gente scende in piazza a festeggiare, altri a piangere in lutto. In tutto il Paese i Mangiamorte vengono catturati, o uccisi, o processati. Lucius se la cava con la scusa di un Imperius; Bellatrix, Rodolphus, Rabadan e Barty vengono gettati ad Azkaban.

Silente stesso si trova al fianco di Regulus, quando il ragazzo si presenta davanti al Wizengamot, le braccia scoperte e lo sguardo fiero. Viene assolto una volta scoperto il suo vero ruolo, una volta che Silente assicura che abbia lavorato per lui fino a questo momento, anche se gli Horcrux rimangono un segreto che si porteranno forse nella tomba, e la sua fedina penale viene ripulita del tutto.
Severus Piton ha rivelato a Silente della scelta di Voldemort, del destino dei Potter, ma l’uomo viene comunque portato via dai Dissennatori davanti ai loro occhi. Regulus sa che se quel giorno di due anni fa fosse affogato in quel lago, trascinato giù dagli Inferi, forse Severus sarebbe libero ora – ma Albus non ha bisogno di due pedine.

Per la prima volta, gli studenti di Hogwarts non hanno paura di ricevere una lettera da casa, di sapere cosa è successo alla loro famiglia in loro assenza. Gli insegnanti non devono dubitare di ogni giovane che potrebbe celare, nonostante la giovane età, un marchio sul braccio sinistro. La fiducia che hanno cominciato ad avere per Regulus in quei due anni si afferma finalmente.
 

 

Sirius Black viene arrestato e incarcerato, senza processo, ad Azkaban per l’omicidio di Lily e James Potter.

 

 

“Non può essere stato lui – non c’è alcuna possibilità che sia colpevole!” Urla Regulus, la sua solita calma accantonata ormai da ore. Davanti a lui Silente è impassibile, lo guarda con pacatezza aspettando che finisca. “Ci deve essere… una spiegazione. Forse Sirius non era il loro...”

“Ho offerto personalmente a James e Lily di diventare il loro Custode Segreto.” Lo interrompe Silente, con gentilezza. “Si sono rifiutati, perché avevano la più totale fiducia in Sirius. Non c’è alcun dubbio che fosse lui il loro Custode.”

“Ma non ha senso. Sirius ha lasciato tutto indietro quando è scappato – la sua famiglia, il suo ruolo, tutto. Per questa vita, per il “lato buono”, e adesso dovrei credere che non solo fosse un Mangiamorte, qualcosa che andava contro tutto ciò in cui credeva, e sopratutto che abbia venduto James Potter?” Non può credere. Non riesce a crederci. “Era Potter, colui che Sirius considerava suo fratello. Non ha alcun senso. Lui non è… come me.

“Le persone cambiano, Regulus.” Mormora il preside, e c’è qualcosa di nascosto dietro il tono della sua voce, una nota di tristezza, di colpa, e Regulus non riesce a non pensare che l’uomo si stia riferendo, senza volerlo, a qualcosa di personale. “Le nostre scelte modellano tutto ciò che siamo… tu hai fatto la tua scelta. Sirius deve averne fatta un’altra.” Regulus si lascia cadere sulla sedia davanti alla scrivania, andando a strofinarsi occhi con aria stanca. “Non puoi cambiare ciò che è stato… non importa quanto tu voglia.”

“Se solo ci fosse qualcosa su cui indagare..” Mormora Regulus. “Un indizio, qualsiasi cosa… sono stati troppo veloci a Obliviare tutti quei testimoni babbani. Come se fosse compito loro, poi! Da quando l’Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia scavalca gli Auror in un’investigazione?”

“Posso prometterti che farò tutto il possibile per scoprire se ci sia una verità nascosta dietro tutto questo.” Lo rassicura Silente. “Ma per il tuo stesso bene, Regulus… per evitare di cadere preda di quegli stessi demoni che già non ti fanno dormire la notte… devi accettare la possibilità che sia questa la verità. Che Sirius abbia deciso che la sua strada sarebbe stata questa, o che tu non conoscessi abbastanza tuo fratello.” E adesso Regulus è sicuro, dal tono della voce dell’uomo, che il preside stia parlando dall’esperienza. “Non tendo a giudicare una persona dal suo passato… ma devo ricordarti comunque, che Sirius ha già un precedente per tentato omicidio.”

Già, come farebbe Regulus a non saperlo, dopo che Severus ha decantato l’avvenimento a tutti i Mangiamorte? E’ un miracolo che la cosa non sia arrivata alla stampa. Il ragazzo ha sempre pensato che Severus avesse mentito, o esagerato, perché Sirius era stato un bullo, e cattivo con chiunque della casa di Serpeverde, anche con lui, ma uccidere qualcuno? Mettendo di mezzo per giunta un suo stesso amico? Non può essere vero.

Ma se fosse vero? Non c’è bisogno di odiare i Babbani e i Nati Babbani, per unirti a Voldemort – basta desiderare il potere, la gloria, la possibilità di fare ciò che si vuole. Sirius è sempre stato così, anche a Hogwarts, quando lui e Potter camminavano per i corridoi del castello come se gli appartenessero, maledicendo di nascosto e non qualsiasi Serpeverde si ritrovassero davanti. E se Potter non fosse stato abbastanza, o se fosse impazzito – se alla fine fosse stato proprio come Bellatrix.

Regulus rimane in silenzio – non vuole affrontare la possibilità che sia vero.

“Non pensavo nemmeno di riuscire a preoccuparmi, di Sirius.” Confessa, guardando un punto indefinito davanti a sé. “Non dopo tutto ciò che è successo fra di noi.”

“Non l’ho forse detto, poco fa?” Chiede Silente, con voce pacata. “Le persone cambiano.”

 

 

 

Da quando Sirius è stato arrestato, le persone tendono a trattare Regulus in due modi – a guardarlo con preoccupazione, visto che condivide lo stesso sangue di suo fratello, o a compatirlo. Entrambi i trattamenti lo irritano a morte, ad eccezione di quando Minerva McGranitt si presenta nel suo ufficio, proprio come tanti anni prima. I due parlano, sinceramente, del passato e di Sirius e di ciò che può essere stato, di ciò che sarà. Da quel momento, tè e biscotti mentre si correggono i compiti delle rispettive materie diventa un’abitudine settimanale.

Walburga Black non ha preso bene il tradimento di Regulus, e l’unico motivo per cui il ragazzo non viene diseredato e cancellato dall’arazzo è perché interviene suo nonno Arcturus: con il figlio di Narcissa che porta avanti la Casata Malfoy e Bellatrix ad Azkaban, Regulus rimane l’unico erede dei Black, l’unico in grado di salvare la famiglia dall’estinzione.
E’ un vero peccato, anche se non ne fa parola con suo nonno, che Regulus non abbia intenzione di sposarsi e figliare – non al momento, almeno.

Si trasferisce a Hogsmeade, vicino a scuola, e la sua vita diventa qualcosa che Sirius definirebbe “monotono”, ma che Regulus si ritrova ad amare. Insegna, corregge i compiti, stabilisce nuovi programmi. Comincia anche a scrivere un libro sulle pozioni curative, ma non riesce a finirlo: il suo tempo libero è speso alla ricerca degli Horcrux, perché sia lui che Silente sono certi che Voldemort non sia morto, che ne abbia creati altri, che prima o poi tornerà, e devono essere pronti all’arrivo di quel giorno.

La vita ad Hogwarts diventa meno tranquilla tre anni dopo, quando uno dei suoi studenti, il giovane Sigma, decide che andare a cercare Sale letteralmente Maledette (avranno quel nome per un motivo!) in giro per Hogwarts sia più interessante del Quidditch – e non passa settimana che Regulus si ritrovi lui, Khanna, Haywood e Copper sempre in qualche guaio. Dovrebbe espellerli, altro che, ma forse il giovane professore vede qualcosa in Sigma, qualcosa nella sua disperata ricerca del fratello maggiore, nel cercare di scagionarlo, così Regulus si limita a togliere loro punti e avvertirli che la prossima volta verranno espulsi, senza mai però andare dal Preside a proporre la cosa.

I suoi colleghi sono adeguati. Oltre a Minerva (e che impressione, chiamarla così invece di Professoressa!), Regulus ha un rapporto civile con gli altri direttori delle Case, Madama Bumb continua a cercare di convincerlo a provare il Quidditch Professionali, e dopo che Hagrid è scoppiato a piangere davanti a lui parlandogli di Sirius l’uomo non ha più paura e sospetto di lui, almeno così Regulus crede.
La Cooman, tuttavia, è troppo strana per Regulus – e se Silente non gli avesse parlato della Profezia, sarebbe convinto al 100% di trovarsi di fronte a una Truffatrice. Non interagisce molto con gli altri professori, con Sinistra o Babbling o Raptor, ed è certo che Silvanus Kettleburn sia un pazzo psicotico da internare al San Mungo fino alla fine dei suoi giorni. I professori di Difesa che si alternano hanno rapporti diversi con Regulus, che non durano mai troppo – certe volte di rispetto, altre di totale apatia, e nel caso di Patricia Rakepick puro odio.

Alla morte di sua madre Regulus non si ritrasferisce a Grimmauld Place – troppi ricordi, troppi fantasmi di ciò che è stato e mai più sarà. Kreacher si occupa della casa a settimane alterne, per non lasciarla andare in malora, ma per il resto la dimora rimane disabitata, e Regulus apprezza particolarmente i pomeriggi estivi nella sua casa di Hogsmeade, lontano da ogni ricordo del suo passato.

Nessuno riprende in mano il caso di suo fratello – nemmeno per dargli un giusto processo. Tutti gli indizi portano a lui, tutte le prove. L’assenza di un Marchio e la testimonianza di Regulus non contano, perché ha senso che il suo braccio sia immacolato, se Sirius doveva fare la spia nell’Ordine. Ed è normale che Regulus non sapesse nulla, non quando nessuno doveva sospettare di lui, non quando doveva fare un lavoro impeccabile, no?

Regulus pensa più volte di andarlo a trovare ad Azkaban – ma non è solo la presenza dei Dissennatori e di tutti i suoi ex amici e compagni a fargli cambiare idea. Regulus è un codardo, sa di esserlo, essere stato una spia non conta: quando si tratta di famiglia, quando si tratta di Sirius, è sempre stato un codardo.
Ma gli va bene così.

 

 

Una notizia positiva arriva quando Regulus riesce a rintracciare Merope Gaunt come madre di Voldemort, no, di Tom Riddle, e da qui Silente riesce a capire come procedere. E’ una notte d’inverno, fredda come quando Regulus si avventurò nella grotta, che i due si trovano a Little Hangleton, un villaggio Babbano. Regulus non può fare a meno di pensare a cosa penserebbero gli altri Mangiamorte, se scoprissero le “nobili” origini del loro Signore Oscuro.

Trovano la casupola grazie alla testimonianza di un vecchio pazzo, ingannato da Voldemort a passare la vita ad Azkaban, e Regulus deve fermare fisicamente Silente dall’afferrare l’anello che ci trovano dentro senza controllare per la presenza di maledizioni. L’Horcrux viene distrutto, Silente ne conserva i resti così come Regulus conserva quelli del medaglione, ma non possono abbassare la guardia, non possono sperare che Voldemort abbia fabbricato solo due Horcrux.
Possono essere stati fortunati – ma continuano comunque a indagare, a riflettere, a cercare di capire cosa fare.
Gli anni passano, Sigma e tutta la sua combriccola si diplomano, grazie a Salazar, e Regulus riesce ad arrivare vivo ai trent’anni quando Silente gli annuncia che quell’anno Harry Potter arriverà ad Hogwarts.
Regulus prevede già il mal di testa che lo accompagnerà per i prossimi sette anni, se il ragazzino si dimostrerà anche solo un po’ simile a suo padre.

Quasi quasi, già rimpiange Sigma e la sua combriccola.













 

Per chi gioca a Hogwarts Mystery avrà notato dei nomi familiari - ho cercato di introdurre ciò che sappiamo degli anni fra la nascita di Harry e il suo arrivo a Hogwarts, ma poiché il gioco non è finito e non sono una parte importante della trama della fanfiction, ho fatto giusto qualche accenno. Sigma è il mio personaggio - o meglio, io nel gioco ho creato Regulus, ma qui ci sarebbe stato un bel PROBLEMA, quindi gli ho dato un altro cognome a me familiare. 
Ho cercado di immaginare come avrebbe reagito Regulus, in questa fanfiction, all'arresto di Sirius, e ho deciso di lasciargli questo senso di dubbio. Sarà decisamente interessante da scrivere quando arriveremo agli eventi del Prigioniero di Azkaban, questo è poco ma sicuro.



 

  
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