07/10/2019
3 recensioniCapitolo 3 – La Minaccia dell’Imperatore Malvagio, Parte 2 – 28 Gennaio/18 Marzo 749
Nelle settimane seguenti, Nappa accompagnò i ragazzi più volte nel distretto commerciale, che nulla aveva a che vedere con quello che avevano conosciuto su Luud: scintillante e pulito, l’arteria principale del commercio si allungava per chilometri, circondata da palazzi sontuosi e altissimi. Mentre camminavano, Nappa giustificò la gitarella: “Non avete nulla di cui vivere adesso, quindi pensavo che sarebbe stato comodo comprarvi delle divise di qualità.” Pump rispose preoccupata e con un tono parecchio kawaii:
“Ma Signor Nappa! Non possiamo permetterci questi lussi se non abbiamo niente per pagare…”
“Ah, per questo non devi preoccuparti cara, offro io. Sono da anni parte del Consiglio Imperiale e gestisco gli incassi di Vegeta, quindi non c’è davvero nessun problema.”
Un negozio seguì l’altro: vestiti, attrezzi, utensili e tutto ciò che serviva a per vivere nell’ambiente elitario del pianeta Freezer. Pump si divertiva come una matta a provare taglie e modelli dei più fini completi da accademia. Radish si guardava in giro nel reparto di abbigliamento, curioso: “Signor Nappa, come mai stiamo comprando così tante cose? Se viviamo ospitati da voi non sarà necessario avere così tanti utensili per ciascuno di noi.”
“Beh, vedrete che ne avrete di certo bisogno, dovete imparare a vivere autonomamente in questo ambiente.”
“E perché stiamo acquistando solo divise militari? E di così tanti tipi, per giunta! Vegeta è quasi sempre nella undersuit, ma noi ci siamo sempre vestiti normalmente.”
“Beh… Qui, nel centro dell’impero, bisogna sapersi vestire sempre in modo autorevole. Inoltre credo che vi farà molto comodo.”
“In che senso?”
In quel momento, Pump uscì dal camerino: “Come sto?”
Indossava un’uniforme molto giovanile, tutta bianca con delle decorazioni dorate sulle spalle e sulle giunture della gonna, di un tessuto molto leggero, ma anche molto resistente. La forma snella della ragazza veniva esaltata dall’abito preformato, che lasciava vedere la forma forte ma graziosa delle gambe e delle braccia sotto al tessuto grigio della undersuit. Nappa si alzò in piedi, guardando la giovane con gioia immensa: “Stai benissimo! Veramente degna di una nobile saiyan!”
Radish non riuscì nemmeno a sbiascicare mezzo verso: si limitava a cangiare da rosso peperone a rosso magma, e le gocce che scendevano dalle sue tempie si moltiplicavano velocemente, cadendo rapide verso la bocca spalancata. “Allora Radish? Come mi sta?”
“Sei stupenda…”
“Eh?”
“No, cioè, sì, ti sta stupida-, stupendamente Pump, stai benissimo!”
Pump sorrise strizzando gli occhi, e saltellò verso la cassa. Con un’espressione da ebete, Radish alzò la testa verso Nappa, che lo guardò per un istante prima di esplodere in una fragorosa risata.
Le settimane successive passarono in fretta: Vegeta non faceva che allenarsi con i saibaimen, mentre Nappa mostrava a Pump e Radish i quartieri più belli del pianeta. I ragazzi si accorsero di come Nappa nascondeva un certo astio verso Freezer e la giurisdizione dell’impero, nella quale era stato in qualche modo trascinato anni prima. Radish tentò anche di allenarsi con uno dei saibaimen utilizzati da Vegeta, ma se la cavò a malapena e Pump dovette portarlo in infermeria (dopo averlo mandato sonoramente a quel paese per aver rischiato di morire in una maniera tanto ridicola).
Pump stessa, per rimanere in movimento, decise di sfidare Vegeta attaccandolo a sorpresa mentre guardava il telegiornale: fatto sta che gli tirò un pugno tanto forte sulla nuca da rompersi da sola due dita della mano, cosicché Radish dovette portare a sua volta l’amica in infermeria (lui però le sorrise solamente, prima di prenderla in braccio).
In una chiara mattina di sole, ebbe inizio la celebrazione delle “Freezer-Weeks”, nella Piazza d’Inverno. Versò metà mattina, la nave ammiraglia di Freezer scese dal cielo e atterrò nel centro dello spiazzo, tra gli applausi e il clamore della folla. Dopo circa un centinaio di militari in alta uniforme, i primi a scendere dalla nave furono Zarbon e Dodoria, annunciati dal presentatore della cerimonia, un certo Alexander Cattlan. Zarbon si portò al centro del palco e attese il silenzio della folla.
“Signore e signori, do inizio alla celebrazione delle due settimane festive per il festeggiamento del compleanno del grande Lord Freezer!” Detto ciò, mosse la mano destra in maniera teatrale sopra alla testa, sparando qualche raggio di energia, creando enormi e coloratissimi fuochi d’artificio nell’aria. La folla era eccitata e produceva un rumore assordante, quando dalla nave comparì Freezer: avvolto in un lungo mantello viola, levitò quasi immobile dalla sommità della nave verso il centro della piazza, dove alzò un pugno stretto in aria per salutare i suoi sudditi. Poi prese parola.
“Cari sudditi dell’Impero Galattico! Mi rincuora vedervi così attivi per la mia festa. In queste settimane, l’Impero aumenterà ancora di più il suo immenso splendore: è così che annuncio, in questo glorioso giorno, la tanto attesa fondazione della seconda Capitale Galattica, Neo Freezer!” La folla esplose in un urlo di gioia per alcuni secondi, prima di lasciare spazio a Freezer di continuare: “In queste settimane, si susseguiranno parate a tema per dieci giorni, che navigheranno lungo le vie principali del pianeta. Numerosi eventi avranno luogo nelle piazze imperiali di tutti i sistemi maggiori dell’Impero, in ogni settore dell’Universo controllato. A metà delle celebrazioni si unirà a me anche il mio illustre padre, Re Cold, signore di questo pianeta, che sarà insignito della monarchia sul pianeta di Neo Freezer in segno della mia gratitudine nei suoi confronti.
Il Consiglio Imperiale presenterà e varerà in questo periodo grandi riforme amministrative, che potenzieranno ulteriormente gli organi statali, civili e commerciali di tutto l’Impero. Ed è con immensa gioia che comunico la consegna ai Lord Zarbon e Dodoria della massima onorificenza imperiale, la “Knight of the Blizzard”, per gli immensi servigi prestati all’Impero e alla mia persona negli ultimi decenni. Fidati consiglieri e impavidi combattenti, non hanno mai tradito la fiducia del loro signore e pertanto verranno adeguatamente ricompensati con la diretta presidenza dei loro rispettivi pianeti di origine.”
Mentre la folla lanciava urla di acclamazione ed amore verso il proprio imperatore, due ufficiali in uniforme consegnarono a Zarbon e Dodoria una medaglia a ciascuno: i due fidi seguaci, che apparentemente non si aspettavano tale sorpresa, si diressero da Freezer e lo ringraziarono con un ampio inchino. Ma Freezer non aveva terminato di parlare: “E per concludere, faccio un annuncio importante per quanto riguarda le forze dell’esercito imperiale, argomento a cui avevo già accennato in precedenza.”
Nascosto nella folla insieme ai suoi tre compagni, Vegeta alzò il capo e cominciò a fluttuare tramite il bukujutsu per avere una visuale migliore.
Freezer continuò il discorso: “Comunico a tutta l’Arma Imperiale l’inaugurazione del Nuovo Istituto per la Specializzazione nella Bellica Arte, un’accademia militare che supererà di gran lunga la qualità dei vecchi corsi introduttivi per le nuove reclute con un corso di quattro anni altamente specializzante. Tutti i militari attualmente in servizio o in fase di reclutamento, di età inferiore ai due terzi della media anagrafica delle forze armate, sono CALDAMENTE INVITATI a partecipare alle selezioni che si terranno su Neo Freezer nelle prossime due settimane: un invito è già stato recapitato dall’amministrazione imperiale a tutti gli interessati in base alla distanza dal pianeta, su cui è stata edificata la struttura scolastica. L’accesso sarà riservato solo ai migliori 2400 candidati, in quanto il progetto si trova ancora in fase sperimentale. Consiglio VIVAMENTE a tutti di dare il massimo. Bene, questo è tutto, cari sudditi. Vi auguro delle ottime “Freezer-Weeks”! Lunga vita a Me e Prosperità!”
Il discorso di Freezer venne accolto con urla di approvazione e inni all’impero dalla folla, che non accennava a volersi disperdere neanche dopo la partenza dell’ammiraglia imperiale. Vegeta, nascosto dalle migliaia di figure che gli stavano attorno, era fuori di sé: Nappa lo stava trattenendo con forza per un braccio, avendo intuito il suo autodistruttivo istinto omicida. Il grosso saiyan non lasciò trasparire alcuna emozione, acquisendo un’espressione apatica fino a quando non ebbe riportato i ragazzi nel loro alloggio.
“Tu lo sapevi! Dimmelo! Dimmi la verità!” Furioso, Vegeta incalzava Nappa senza tregua, sotto agli occhi preoccupati e un po’ spaventati di Radish e Pump. Nappa non si scompose: “Sì che lo sapevo, ma non potevo dirti nulla, Vegeta. Se Freezer si mette in testa un’idea è meglio non pensare neanche a contraddirlo: è da più di un anno che programma questa cosa, per questo sono andato così tanto a fare spese con i tuoi amici. L’invito per tutti e tre è arrivato stamattina, eccoli qua. Domani partirete per Neo Freezer per qualificarvi nelle graduatorie.”
Nappa porse ai ragazzi tre placchette di metallo, rivestite di una patina olografica. “Signor Nappa, non doveva scomodarsi tanto per noi!” Pump sembrava sinceramente preoccupata per il saiyan, che però replicò con un sorriso: “Tranquilla, tanto vi accompagnerò. Freezer ha deciso che sarò uno dei docenti dell’accademia… Ne abbiamo spediti all’incirca quattro miliardi, di inviti, ma calcoliamo che al massimo un millesimo degli invitati riesca a presentarsi, domani. Neo Freezer si trova in un sistema vicinissimo a qui, quindi domattina partiremo insieme.”
Radish si alzò in piedi: “Allora la ringraziamo profondamente per tutto ciò che ha fatto per noi, signor Nappa.” Questi pareva gioioso, mostrando fiero un sorriso a trentadue denti ai ragazzi: “Ma figuratevi, è il mio dovere!” Vegeta, assistendo a questa scena, parve cadere in uno stato di profonda apatia. Pallido, si diresse verso la sua stanza, vi entrò, e sbatté la porta. Poi un urlo atroce scosse tutto il palazzo, facendo rabbrividire Pump e Radish, che forse non avevano ancora intuito con chi avessero a che fare.
Nota dell’Autore:
Forse avete notato che nel trafiletto in cima ai capitoli sono sempre presenti delle date. Il modo più semplice per spiegarvele è: “Vi prego fidatevi ho passato notti insonni a fare calcoli assurdi e a capire quando cavolo è nato Goku per davvero.” E soprattutto al diavolo le date che compaiono in DBS:Broly perché hanno sbagliato l’ordine di “41 anni fa” e “5 anni dopo”. Fidatevi, le mie sono giuste. SONO GIUSTE!!!
Per quanto riguarda Pump, spero possiate accettarla come mio inserimento in una storia che tento di rendere più adatta al canone di Dragon Ball quanto possibile. Ovviamente accetterò qualsiasi commento o consiglio abbiate, visto che mi sono messo in testa di scrivere una storia abbastanza complicata. Spero che non vi schifi l’idea di una storia ambientata in quello che è a tutti gli effetti una scuola, anche se a dire la verità è esaltato lo scopo militare dell’accademia.
Ah, lo sapevate che alla fine del 2017 è venuto fuori che i saibamen in verità sono degli alieni che i saiyan hanno riprodotto in laboratorio? Toriyama-sama-sensei-kun, la prego, ci comunichi i suoi pensieri!
Non perdetevi assolutamente il prossimo capitolo! Un saiyan sul banco di scuola?
Nelle settimane seguenti, Nappa accompagnò i ragazzi più volte nel distretto commerciale, che nulla aveva a che vedere con quello che avevano conosciuto su Luud: scintillante e pulito, l’arteria principale del commercio si allungava per chilometri, circondata da palazzi sontuosi e altissimi. Mentre camminavano, Nappa giustificò la gitarella: “Non avete nulla di cui vivere adesso, quindi pensavo che sarebbe stato comodo comprarvi delle divise di qualità.” Pump rispose preoccupata e con un tono parecchio kawaii:
“Ma Signor Nappa! Non possiamo permetterci questi lussi se non abbiamo niente per pagare…”
“Ah, per questo non devi preoccuparti cara, offro io. Sono da anni parte del Consiglio Imperiale e gestisco gli incassi di Vegeta, quindi non c’è davvero nessun problema.”
Un negozio seguì l’altro: vestiti, attrezzi, utensili e tutto ciò che serviva a per vivere nell’ambiente elitario del pianeta Freezer. Pump si divertiva come una matta a provare taglie e modelli dei più fini completi da accademia. Radish si guardava in giro nel reparto di abbigliamento, curioso: “Signor Nappa, come mai stiamo comprando così tante cose? Se viviamo ospitati da voi non sarà necessario avere così tanti utensili per ciascuno di noi.”
“Beh, vedrete che ne avrete di certo bisogno, dovete imparare a vivere autonomamente in questo ambiente.”
“E perché stiamo acquistando solo divise militari? E di così tanti tipi, per giunta! Vegeta è quasi sempre nella undersuit, ma noi ci siamo sempre vestiti normalmente.”
“Beh… Qui, nel centro dell’impero, bisogna sapersi vestire sempre in modo autorevole. Inoltre credo che vi farà molto comodo.”
“In che senso?”
In quel momento, Pump uscì dal camerino: “Come sto?”
Indossava un’uniforme molto giovanile, tutta bianca con delle decorazioni dorate sulle spalle e sulle giunture della gonna, di un tessuto molto leggero, ma anche molto resistente. La forma snella della ragazza veniva esaltata dall’abito preformato, che lasciava vedere la forma forte ma graziosa delle gambe e delle braccia sotto al tessuto grigio della undersuit. Nappa si alzò in piedi, guardando la giovane con gioia immensa: “Stai benissimo! Veramente degna di una nobile saiyan!”
Radish non riuscì nemmeno a sbiascicare mezzo verso: si limitava a cangiare da rosso peperone a rosso magma, e le gocce che scendevano dalle sue tempie si moltiplicavano velocemente, cadendo rapide verso la bocca spalancata. “Allora Radish? Come mi sta?”
“Sei stupenda…”
“Eh?”
“No, cioè, sì, ti sta stupida-, stupendamente Pump, stai benissimo!”
Pump sorrise strizzando gli occhi, e saltellò verso la cassa. Con un’espressione da ebete, Radish alzò la testa verso Nappa, che lo guardò per un istante prima di esplodere in una fragorosa risata.
Le settimane successive passarono in fretta: Vegeta non faceva che allenarsi con i saibaimen, mentre Nappa mostrava a Pump e Radish i quartieri più belli del pianeta. I ragazzi si accorsero di come Nappa nascondeva un certo astio verso Freezer e la giurisdizione dell’impero, nella quale era stato in qualche modo trascinato anni prima. Radish tentò anche di allenarsi con uno dei saibaimen utilizzati da Vegeta, ma se la cavò a malapena e Pump dovette portarlo in infermeria (dopo averlo mandato sonoramente a quel paese per aver rischiato di morire in una maniera tanto ridicola).
Pump stessa, per rimanere in movimento, decise di sfidare Vegeta attaccandolo a sorpresa mentre guardava il telegiornale: fatto sta che gli tirò un pugno tanto forte sulla nuca da rompersi da sola due dita della mano, cosicché Radish dovette portare a sua volta l’amica in infermeria (lui però le sorrise solamente, prima di prenderla in braccio).
In una chiara mattina di sole, ebbe inizio la celebrazione delle “Freezer-Weeks”, nella Piazza d’Inverno. Versò metà mattina, la nave ammiraglia di Freezer scese dal cielo e atterrò nel centro dello spiazzo, tra gli applausi e il clamore della folla. Dopo circa un centinaio di militari in alta uniforme, i primi a scendere dalla nave furono Zarbon e Dodoria, annunciati dal presentatore della cerimonia, un certo Alexander Cattlan. Zarbon si portò al centro del palco e attese il silenzio della folla.
“Signore e signori, do inizio alla celebrazione delle due settimane festive per il festeggiamento del compleanno del grande Lord Freezer!” Detto ciò, mosse la mano destra in maniera teatrale sopra alla testa, sparando qualche raggio di energia, creando enormi e coloratissimi fuochi d’artificio nell’aria. La folla era eccitata e produceva un rumore assordante, quando dalla nave comparì Freezer: avvolto in un lungo mantello viola, levitò quasi immobile dalla sommità della nave verso il centro della piazza, dove alzò un pugno stretto in aria per salutare i suoi sudditi. Poi prese parola.
“Cari sudditi dell’Impero Galattico! Mi rincuora vedervi così attivi per la mia festa. In queste settimane, l’Impero aumenterà ancora di più il suo immenso splendore: è così che annuncio, in questo glorioso giorno, la tanto attesa fondazione della seconda Capitale Galattica, Neo Freezer!” La folla esplose in un urlo di gioia per alcuni secondi, prima di lasciare spazio a Freezer di continuare: “In queste settimane, si susseguiranno parate a tema per dieci giorni, che navigheranno lungo le vie principali del pianeta. Numerosi eventi avranno luogo nelle piazze imperiali di tutti i sistemi maggiori dell’Impero, in ogni settore dell’Universo controllato. A metà delle celebrazioni si unirà a me anche il mio illustre padre, Re Cold, signore di questo pianeta, che sarà insignito della monarchia sul pianeta di Neo Freezer in segno della mia gratitudine nei suoi confronti.
Il Consiglio Imperiale presenterà e varerà in questo periodo grandi riforme amministrative, che potenzieranno ulteriormente gli organi statali, civili e commerciali di tutto l’Impero. Ed è con immensa gioia che comunico la consegna ai Lord Zarbon e Dodoria della massima onorificenza imperiale, la “Knight of the Blizzard”, per gli immensi servigi prestati all’Impero e alla mia persona negli ultimi decenni. Fidati consiglieri e impavidi combattenti, non hanno mai tradito la fiducia del loro signore e pertanto verranno adeguatamente ricompensati con la diretta presidenza dei loro rispettivi pianeti di origine.”
Mentre la folla lanciava urla di acclamazione ed amore verso il proprio imperatore, due ufficiali in uniforme consegnarono a Zarbon e Dodoria una medaglia a ciascuno: i due fidi seguaci, che apparentemente non si aspettavano tale sorpresa, si diressero da Freezer e lo ringraziarono con un ampio inchino. Ma Freezer non aveva terminato di parlare: “E per concludere, faccio un annuncio importante per quanto riguarda le forze dell’esercito imperiale, argomento a cui avevo già accennato in precedenza.”
Nascosto nella folla insieme ai suoi tre compagni, Vegeta alzò il capo e cominciò a fluttuare tramite il bukujutsu per avere una visuale migliore.
Freezer continuò il discorso: “Comunico a tutta l’Arma Imperiale l’inaugurazione del Nuovo Istituto per la Specializzazione nella Bellica Arte, un’accademia militare che supererà di gran lunga la qualità dei vecchi corsi introduttivi per le nuove reclute con un corso di quattro anni altamente specializzante. Tutti i militari attualmente in servizio o in fase di reclutamento, di età inferiore ai due terzi della media anagrafica delle forze armate, sono CALDAMENTE INVITATI a partecipare alle selezioni che si terranno su Neo Freezer nelle prossime due settimane: un invito è già stato recapitato dall’amministrazione imperiale a tutti gli interessati in base alla distanza dal pianeta, su cui è stata edificata la struttura scolastica. L’accesso sarà riservato solo ai migliori 2400 candidati, in quanto il progetto si trova ancora in fase sperimentale. Consiglio VIVAMENTE a tutti di dare il massimo. Bene, questo è tutto, cari sudditi. Vi auguro delle ottime “Freezer-Weeks”! Lunga vita a Me e Prosperità!”
Il discorso di Freezer venne accolto con urla di approvazione e inni all’impero dalla folla, che non accennava a volersi disperdere neanche dopo la partenza dell’ammiraglia imperiale. Vegeta, nascosto dalle migliaia di figure che gli stavano attorno, era fuori di sé: Nappa lo stava trattenendo con forza per un braccio, avendo intuito il suo autodistruttivo istinto omicida. Il grosso saiyan non lasciò trasparire alcuna emozione, acquisendo un’espressione apatica fino a quando non ebbe riportato i ragazzi nel loro alloggio.
“Tu lo sapevi! Dimmelo! Dimmi la verità!” Furioso, Vegeta incalzava Nappa senza tregua, sotto agli occhi preoccupati e un po’ spaventati di Radish e Pump. Nappa non si scompose: “Sì che lo sapevo, ma non potevo dirti nulla, Vegeta. Se Freezer si mette in testa un’idea è meglio non pensare neanche a contraddirlo: è da più di un anno che programma questa cosa, per questo sono andato così tanto a fare spese con i tuoi amici. L’invito per tutti e tre è arrivato stamattina, eccoli qua. Domani partirete per Neo Freezer per qualificarvi nelle graduatorie.”
Nappa porse ai ragazzi tre placchette di metallo, rivestite di una patina olografica. “Signor Nappa, non doveva scomodarsi tanto per noi!” Pump sembrava sinceramente preoccupata per il saiyan, che però replicò con un sorriso: “Tranquilla, tanto vi accompagnerò. Freezer ha deciso che sarò uno dei docenti dell’accademia… Ne abbiamo spediti all’incirca quattro miliardi, di inviti, ma calcoliamo che al massimo un millesimo degli invitati riesca a presentarsi, domani. Neo Freezer si trova in un sistema vicinissimo a qui, quindi domattina partiremo insieme.”
Radish si alzò in piedi: “Allora la ringraziamo profondamente per tutto ciò che ha fatto per noi, signor Nappa.” Questi pareva gioioso, mostrando fiero un sorriso a trentadue denti ai ragazzi: “Ma figuratevi, è il mio dovere!” Vegeta, assistendo a questa scena, parve cadere in uno stato di profonda apatia. Pallido, si diresse verso la sua stanza, vi entrò, e sbatté la porta. Poi un urlo atroce scosse tutto il palazzo, facendo rabbrividire Pump e Radish, che forse non avevano ancora intuito con chi avessero a che fare.
Nota dell’Autore:
Forse avete notato che nel trafiletto in cima ai capitoli sono sempre presenti delle date. Il modo più semplice per spiegarvele è: “Vi prego fidatevi ho passato notti insonni a fare calcoli assurdi e a capire quando cavolo è nato Goku per davvero.” E soprattutto al diavolo le date che compaiono in DBS:Broly perché hanno sbagliato l’ordine di “41 anni fa” e “5 anni dopo”. Fidatevi, le mie sono giuste. SONO GIUSTE!!!
Per quanto riguarda Pump, spero possiate accettarla come mio inserimento in una storia che tento di rendere più adatta al canone di Dragon Ball quanto possibile. Ovviamente accetterò qualsiasi commento o consiglio abbiate, visto che mi sono messo in testa di scrivere una storia abbastanza complicata. Spero che non vi schifi l’idea di una storia ambientata in quello che è a tutti gli effetti una scuola, anche se a dire la verità è esaltato lo scopo militare dell’accademia.
Ah, lo sapevate che alla fine del 2017 è venuto fuori che i saibamen in verità sono degli alieni che i saiyan hanno riprodotto in laboratorio? Toriyama-sama-sensei-kun, la prego, ci comunichi i suoi pensieri!
Non perdetevi assolutamente il prossimo capitolo! Un saiyan sul banco di scuola?