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Autore: EdelSky    22/10/2019    2 recensioni
Minna-san sono tornata!
Ho revisionato i capitoli scritti fino ad ora, apportando qualche leggera modifica alla trama ( che mi sarà utile per proseguire).
La storia è principalmente una NaLu, ma con tanto di GaLe e Gruvia!
È ambientata dopo il torneo magico, e i nostri protagonisti si ritrovano a partecipare ad una missione tutti assieme, “obbligati” a vivere a stretto contatto per più giorni in un rifugio di montagna.
Lì avranno modo di riscoprire loro stessi e sopratutto i loro sentimenti!
Spero vogliate leggerla e commentarla insieme a me!
A presto, Edel ❣️
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajeel/Levy, Gray/Juvia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 17 - Gray, che confusione!

 

Aveva caldo, infinitamente caldo. Era però un calore piacevole, benché lui non ci fosse abituato.

Si rigirò nel letto cercando di scoprirsi e prendere un po' d'aria quando cadde per terra con un sonoro tonfo.

 

- ahia, ma cazzo - imprecò, ora totalmente sveglio, mentre una stilettata di dolore gli percorreva il braccio. Aveva sbattuto il gomito, maledetto nervo ulnare. 

 

- che succede? - una voce allarmata giunse dal letto sopra di lui, e qualche istante dopo la figura di Juvia si erse in posizione seduta. 

 

La luce già filtrava dagli scuri delle finestre, e nella penombra Gray riusciva a riconoscere il blu dei suoi capelli, che il quel momento erano leggermente arruffati.

Si era scordato di aver dormito insieme alla ragazza, e si intenda, solo dormito.

La sera prima quando Juvia era tornata dal bagno, dopo un infinità di tempo, almeno secondo la sua mera opinione, l'aveva trovato steso a letto senza maglietta a contemplare il soffitto. 

Aveva esitato e poi si era diretta verso di lui con passo fermo e deciso. 

E lui aveva scorto nello sguardo di lei quella forza e quel coraggio che tanto stava iniziando ad apprezzare. Gli aveva fatto segno di farle spazio e si era coricata al suo fianco, abbracciandolo. 

Gray con una naturalezza che aveva stupito anche sé stesso l'aveva stretta a sé, poggiato il capo su quello di lei e inspirato il suo buonissimo profumo; sapeva di mare e shampoo alle mandorle. 

Gli aveva detto di essere sfinita e preoccupata, avevano chiacchierato, si erano confrontati su ciò che era accaduto quel giorno. Ogni tanto era scappata qualche risata stanca e si erano addormentati così, insieme.

Non ricordava quando lei li avesse coperti entrambi con il piumino, un gesto gentile che però l'aveva fatto sudare dal caldo verso mattina.

 

- sono caduto! - 

 

- cosa? - Juvia scoppiò a ridere e si lasciò ricadere sul materasso - mi hai fatto fare un infarto - 

 

- scusa - le rispose divertito rialzandosi e dopo aver lanciato una rapida occhiata all'orario decise di andare ad aprire gli scuri. Quella mattina sarebbero scesi in città; era meglio iniziare a prepararsi.

 

- forse questo letto è troppo piccolo per due persone - soppesò la ragazza alzandosi a sua volta e portando le braccia al cielo stiracchiandosi.

Quel gesto portò la maglia del pigiama di lei ad alzarsi scoprendole il ventre candido e piatto, che non sfuggì al suo occhio, procurandogli il forte desiderio di toccarla.

 

Si strinse le mani tra loro, tenendole a bada. 

- per me è grande quanto basta.. - disse poi con un sorriso sghembo e un alzata di spalle. Juvia illuminata dalla luce del sole proveniente da fuori, arrossì.

Gray si rese conto di provare molta soddisfazione.

 

Era da un paio di giorni che tra loro era iniziato quello strano rapporto. Non sapeva in che altro modo avrebbe potuto definirlo. Eppure gli sembrava che fosse passato molto più tempo. Aveva scoperto con Juvia di avere una grande complicità, cosa che non si sarebbe mai aspettato.

Era stato stupido in passato a non prenderla neanche in considerazione, pensando solo a sé stesso e alle sue preoccupazioni.

C'era però qualcosa che lo spaventava; lui la desiderava, fisicamente parlando lo attirava come una calamita al suo magnete.

Ed era difficile, stando insieme ventiquattro ore su ventiquattro, dormendo insieme, contenersi e comportarsi bene. E juvia, oh Juvia, non gliela rendeva mica facile. Si infilava nel suo letto per dormire, lo abbracciava, lo baciava.

 

La mattina dopo la fatidica cena , a mente lucida, dopo la colazione avevano parlato, si erano nuovamente baciati, ed avevano tacitamente accettato quella strana relazione. Eppure lui continuava a sentirsi un verme. Non avrebbe dovuto neanche sfiorarla senza essere certo di ricambiare i sentimenti di lei, ma Juvia era come una droga, lui che si era sempre visto come una persona seria e distaccata, con lei non ci riusciva. Dopo solo due giorni. 

 

Doveva ammettere che a lucy, prima sempre nei suoi pensieri, aveva invece pensato raramente. Si era preoccupato come tutti quando avevano tardato a tornare, e anche quando aveva litigato Natsu. E quella volta invece di esserne felice, aveva sperato che i due risolvessero. 

Ora il suo sguardo seguiva Juvia prima di ogni altra cosa, e si chiedeva se fosse possibile tutto ciò dopo solo due cazzo di giorni.

 

Juvia andrà in bagno a cambiarsi - gli disse lei solennemente, anche se con un'ombra di sorriso tra le labbra, prima di voltarsi con i vestiti in mano e uscire dalla camera. 

 

 

 

 

 

Erano tutti pronti sull'uscio del rifugio, il sole dopo giorni di sparizione, brillava grande e splendente nel cielo azzurro terso.

Avevano fatto una colazione abbondante per accumulare energie, tutti piuttosto rinvigoriti.

Anne e Yuuto non li avrebbero accompagnati; altrimenti non sarebbe rimasto nessuno per i pochi ospiti rimasti.

 

- ma è una presa per il culo? Dopo giorni di ricerche e combattimenti oggi esce il sole? - si lamentò Gajille, appoggiato alle spalle di Levy.

 

- il tempo oggi ci è favorevole - rispose Jin, avvolto nella sciarpa verde come il cappello e con un buffo paio di occhiali da sole. 

 

- sono tutto un fuoco - sorrise Natsu - oggi ci riprendiamo happy - 

 

- vogliamo andare? - domandò Jin incamminandosi verso la foresta - dobbiamo andare in stazione a prendere il treno - 

 

- t-t-treno? - le facce di Gajille e Natsu sbiancarono all'improvviso, sotto le risate generali degli altri.

 

- luuuuucy mi dovrai sostenere tu - commentò lamentoso il rosato prima di prenderla per le spalle e seguire Jin. 

 

Gray le sentì mormorare un - come sempre d'altronde - 

 

Si diressero tutti in direzione stazione, inoltrandosi tra le fronde degli alberi, che regalavano loro sprazzi d'ombra.

Per Gray non faceva grossa differenza ci fosse il sole o la neve, lui comunque non sentiva il freddo, ma notò gli altri bearsi di quella bella giornata.

Se non altro la visibilità era migliore.

La camminata sembrò più breve rispetto a quella che avevano percorso la prima volta per arrivare, probabilmente la sicurezza di Jin nel ritrovare il sentiero, benché sommerso da metri di neve, li aiutava a procedere più spediti.

 

Quando giunsero in stazione il treno arrivò neanche dieci minuti dopo, per la gioia di Lucy che si era lamentata di aver freddo ed esser stanca. 

Gray pensò che fosse strano che lei si lamentasse così di primo di mattino, a inizio missione. L'aveva osservata di sottecchi, e aveva notato che aveva le gote leggermente arrossate e gli occhi lucidi. Lei aveva incrociato il suo sguardo, e l'aveva guardato interrogativa di rimando.

Gray aveva alzato le spalle, sorriso e si era diretto da Juvia per chiacchierare. 

 

Sul treno lui è Juvia si erano seduti vicini, come all'andata, solo che invece che trovarla pesante e irritante, la sua vicinanza gli dava il buon umore. Alzò il bracciolo che divideva i due sedili e la trascinò a sé circondandola con le braccia, sotto lo sguardo curioso di Levy.

Non gli sembrava particolarmente stupita, e Gray ebbe la sensazione che la notte prima le ragazze avessero avuto modo di parlare tra loro, e molto. 

 

Natsu era quasi privo di sensi, steso sul sedile con la testa sulle gambe di Lucy, che gli teneva una mano tra i capelli.

E si era addormentata. La testa bionda inclinata e poggiata al vetro freddo del finestrino.

 

- ma sta bene? - domandò Gray infine, preoccupato.

 

Sentì Juvia muoversi lievemente tra le sue braccia.

 

- magari ha fatto tardi.. - rispose Levy con un sorriso malizioso - con natsu - 

 

A sentirsi nominare il rosato emise un mugugno indefinito e portò una mano alla bocca. 

Gajille giaceva nella stessa condizione al fianco della bluetta, che ogni tanto gli lanciava occhiate di accertamento. Sembrava ancora più piccola vicino a lui. 

 

- oh, Juvia lo spera,  ma lei e Gray non hanno sentito casino - 

 

- vero - commentò Gray pensieroso.

 

E si accorse che l'idea di loro due insieme, nella stanza vicino alla propria, non lo infastidiva come avrebbe dovuto, o come avrebbe fatto una volta. 

 

- ragazzi, siamo quasi arrivati a Yamamachi, svegliate i vostri amici che tra poco dobbiamo scendere  - si intromise Jin, con il suo solito tono pacato e gentile. 

 

 

 

Trascinare giù dal treno i due dragon slayer fu un'impresa titanica, come sempre. Questa volta non poterono neanche contare sull'aiuto di Lucy, che solitamente gestiva Natsu, e invece pareva sconnessa dal mondo e presa peggio di lui. 

Una volta fuori dal mezzo, e dopo qualche minuto di aria fresca, i due ragazzi parvero recuperare le energie.

 

- Lu, va tutto bene? - le domandò Natsu, con il tono più dolce che Gray gli avesse mai sentito fare. La preoccupazione negli occhi.

Ne rimase sconvolto. Osservò il suo amico come se fosse uno sconosciuto.

 

Lucy sorrise - certo, non ti preocc - e poi i suoi occhi si chiusero e lei scivolò verso il suolo. 

Il rosato con  rapidità l'afferrò prima che potesse anche solo sfiorare terra.

 

- Lucy? Lucy?! Ragazzi! Aiutatemi - chiamò aiuto Natsu spaventato, mentre la faceva delicatamente stendere su una panchina vicina. 

 

- ha la febbre, ed è molto alta - fece sapere levy che era accorsa al fianco dell'amica prima di tutti loro. 

 

- avevo detto che non stava bene ! - esclamò Gray. C'era stato qualcosa di strano nel comportamento dell'amica, fin dal mattino presto.

 

Natsu rimase un momento in silenzio, poi se la caricò sulle spalle e si incamminò. - è inutile restare qua, cerchiamo una farmacia e delle medicine, poi la portiamo a casa della figlia del vecchietto -

 

- natsu! Jin-San, non vecchietto - lo rimarcò levy, senza ottenere risposta.

 

- na..natsu sto bene, ho avuto solo un mancamento, fammi scendere - parlò Lucy sotto lo stupore di tutti - è solo un po' di febbre - 

 

Gray emise un sospiro di sollievo, e gli altri anche.

 

- Gray, prendila tu. Lucy ha la febbre particolarmente alta, Natsu è una fonte di calore elevata, e bisogna farle scendere la temperatura. Tu sei sempre ghiacciato e svestito. È meglio se la porti tu - 

 

Gray sgranò gli occhi e li puntò su Juvia che aveva appena finito di parlare. - eh ? - chiese inebetito e esterrefatto.

Juvia, la ragazza più gelosa e possessiva che conoscesse, gli intimava di portare in braccio Lucy, la ragazza di cui era stato innamorato. Stava accadendo tutto realmente?

 

- Juvia ha ragione - disse Gajille.

 

- non esiste. Lui non la tocca. - ribattè natsu con un tono che non ammetteva repliche. 

 

- non decidi tu per me, testone. Per quanto mi piacerebbe restare in braccio tuo, Juvia ha ragione, se non mi scende la febbre temo protrei svenire nuovamente - gli rispose Lucy con voce tranquilla e dolce, e poi si fece scivolare giù dalle sue spalle.

Lasciando passare un momento la sua mano in quella di lui, in un gesto molto intimo che fece quasi arrossire Gray.

 

- Gray su, dalle una mano - lo spinse la maga dell'acqua da dietro.

 

- ma Juvia.. io - si interruppe un secondo - ok.. -

 

E poi lei gli sorrise, un sorriso sincero e affettuoso. Aveva capito, aveva capito che lui si era preoccupato per lei, che non voleva farla star male. 

E lui si rese conto che lei aveva ragione, e che non gliene importava dell'occasione di portare la biondina in spalla, che gli importava solo che Juvia non ne soffrisse. 

 

- natsu, lasciami la mano, dobbiamo rimetterci in marcia - disse lucy, stancamente. Si notava che era allo stremo delle forze. 

 

- ma non voglio. -  replicò lui.

 

- seriamente? Cosa sei? Un bambino? - sbottò Gajille iniziando poi a ridere, seguito a ruota da tutti, Jin incluso. 

Rosso di vergogna, e forse un po' di rabbia, il rosato le lasciò la mano, ma Lucy sorrideva felice. Proprio felice.

 

Una volta caricata Lucy in spalla, il gruppo riprese il cammino sotto la guida sapiente di Jin.

La ragazza aveva il respiro pesante ed continuava ad addormentarsi e svegliarsi a intervalli regolari.

Proseguirono per la loro strada, stradine di campagna semideserte si aprirono in strade ciottolate, con la neve spalata ai lati, verso il centro città più trafficato. 

Sbucarono in una grande piazza circolare, dove si stava tenendo il mercato, vi erano più e più bancarelle di tutti i colori, con le persone imbacuccate in giacconi, cappelli e sciarpe.

 

Un negoziante stava urlando e mostrando le sue patate di montagna, coltivate fino all'autunno con tanto amore. Ne elogiava la qualità, ottime anche per il fritto, diceva.

 

- là c'è la  farmacia! - disse Jin indicando un negozietto con un disegno di ampolle intagliate sull'asse di legno che sovrastava l'ingresso. - venite con me -

 

- io resto fuori con sto qua. Non mi fido di lui - obiettò natsu facendo sogghignare il vecchietto. 

 

- Sisi andiamo noi - rispose Levy pragmaticamente con un'alzata di spalle sconsolata. E si incamminò, insieme a Gajille e Juvia, dietro a Jin. 

 

Gray cercò una panchina dove far appoggiare lucy, che ciondolava addormentata dalla sua schiena. 

Quando fu il momento di farla scendere lei si svegliò. 

 

- Gray? Natsu? - lucy osservò prima uno e poi l'altro - oh no, mi sono addormentata. Scusatemi - 

 

- come ti senti? - le domandò natsu accovacciandosi sulle ginocchia e poggiando le braccia sulle gambe di lei, finalmente seduta sulla panchina.

 

Gray si stiracchiò e scrocchiò la schiena, indolenzita dal peso portato fino a quel momento.

 

- meglio, grazie - sorrise al rosato, e poi alzò il capo in sua direzione - grazie Gray, mi spiace tu abbia dovuto portarmi fino a qui - 

 

- nessun problema, sono contento di sentire che stai meglio - rispose lui, in imbarazzo, grattandosi la testa con la mano - vado a vedere se hanno bisogno di aiuto in farmacia - 

 

E con questa frase e un cenno rapido si allontanò di gran lena da lì.

Le sue emozioni erano un miscuglio indefinibile.

Era rimasto basito a vedere quando Natsu si fosse mostrato geloso, protettivo e attento nei confronti di Lucy. Non pensava fosse lontanamente possibile un cambiamento del genere in lui.

In fondo sentiva un pizzico di gelosia, di fastidio, era così chiaro che quei due fossero innamorati. Non sapeva quanto fosse profondo il loro rapporto, cosa si fossero detti o cosa avessero fatto. E decretò che in realtà non lo voleva sapere. Si stupì però nel rendersi conto di quanto poco fosse il fastidio provato, se nei giorni precedenti anche solo un contatto tra quei due loro mandava fuori di testa, oggi, vedendoli così intimi si era solamente infastidito. 

 

- Juvia! - la chiamò quando la vide appoggiata alla parete a fianco dell'entrata del negozio - cosa ci fai qui fuori? - 

 

- oh Gray- Sam.. , Gray. Dentro è pieno di gente, non aveva senso entrassi anche io! - rispose staccandosi dal muro - lucy come sta? - 

 

- sembra stare meglio, c'è natsu con lei - 

 

- e tu, come stai? -

 

Gray sorrise - bene, ero preoccupato per te - 

 

- e perché mai? - 

 

Come spiegare a parole il perché? Perché avevo paura tu ci stessi male? Che pensassi che io ancora sono cotto e stracotto di Lucy? 

 

"Un momento. Perché ho paura che lei pensi che io sia ancora innamorato di lei? è normale, sono passati solo pochi giorni.. eppure, non voglio che pensi che sia così, non voglio ci stia male. E forse perché non è vero, perché si, Lucy un po' la penso ancora, ma penso a Juvia molto più spesso."

 

perchè si? - tentò alla fine Gray, e Juvia scoppiò a ridere. 

 

- ti vedo annaspare Gray - commentò ridendo, e lui finalmente si sentì in diritto di rilassarsi. Juvia stava bene. 

 

Stava bene, e sorrideva. Ed era così bella quando sorrideva che non poté far altro che baciarla.

E la colse di sorpresa, di sicuro lei non se l'aspettava. Ma lei tra le sue labbra continuava a sorridere, esisteva forse qualcosa di più dolce? 

 

 

 

~L'angolino di Edel~

Eccomi! Questa volta ho aggiornato velocissima 😎 non ve lo aspettavate eh? Eppure eccoci qui, a spiare dentro la testa di Gray, a cercare di comprendere cosa sta succedendo tra lui e Juvia.

E insomma, mi pare proprio che Juvia lo stia conquistando sempre più! 

Voi che dite? Si innamorerà di lei? 

E natsu? Quanto può essere carino? 🥰😂 

 

E il capitolo che dite? Vi è piaciuto? Attendo come sempre le vostre opinioni 🥰❣️

 

Grazie a tutti, è bello seguire questa storia insieme a voi. In particolar modo ci tengo a ringraziare chi recensisce sempre, è bellissimo poter scambiare opinioni e idee con voi! ❤️ 

 

E come sempre un grande benvenuto ai nuovi lettori!

 

Con affetto, Edel 🦊❣️

  
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