Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Relie Diadamat    04/01/2020    1 recensioni
[STORIA GEMELLA DI “APPARTAMENTO 25” SCRITTA DA CELTICA.]
Modern!AU | Naomi/B, LawLight| Raccolta di OneShot Collegate!
Raccolta di One Shots collegate che narrano le vicende di Naomi Misora e Beyond Birthday, inquilini dell’appartamento 24, quinto piano e ascensore rotto. Tutto cambia un giorno quando Ryuzaki, il loro strambo vicino di casa, riesce a trovare un coinquilino: Light Yagami.
Ma cosa succede quando le vicende di questi quattro tipi strani collidono? Quanto sarà facile questa convivenza, quando nulla sembra lasciato al caso? Quando persino Ryuk, inquilino del sesto piano, non fa altro che ridere nel bel mezzo della notte?
E, soprattutto, quanto dureranno queste accoppiate?
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Beyond Birthday, L, Light/Raito, Naomi Misora | Coppie: L/Light
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Appartamento 24 3

IMPORTANTISSIMO.
Questa è una sorta di storia a quattro mani, scritta con Celtica. Non potete gustarvi veramente “Appartamento 24” senza leggere “Appartamento 25”. La storia è la stessa. Per avere un senso, bisogna leggere anche l’altra. Io mi concentro sugli avvenimenti che coinvolgono B e Naomi, mentre Celtica si occupa dei nostri amati L e Light. Inutile dirvi che le vicende si fondono.
Immaginate il tutto come una piccola sit-com. E… godetevi la lettura!

n

Rory: Sono venuta qui con Robert.

Logan: Bene, mollalo. Io odio Robert!

Rory: Ma è un tuo amico!

Logan: E allora? Continuo a odiarlo!

Gilmore Girls

 

 

III. LA VOLTA CON L’OSPITE INDESIDERATO

L’appartamento era avvolto da un insolito silenzio, quella mattina. Un silenzio che sembrava preannunciare tempesta.

Restò imbambolata, le ciabatte piantate sul pavimento laminato, e gli occhi puntati sul divano. Lo stesso divano su cui la notte precedente Beyond si era rannicchiato, costringendola a guardare un film. Naomi lo aveva accontentato e, nel vedere i suoi occhi lucidi durante le ultime scene di Io & Marley, non aveva potuto fare altro che nascondere un sorrisetto. 

Beyond aveva tirato su col naso, ricomponendosi nel giro di un secondo. Niente lacrimoni, niente viso arrossato di pianto. Si era voltato a guardarla, dicendole che gli sceneggiatori erano persone peggiori dei criminali.

E adesso, il suo coinquilino era ancora lì, sdraiato e con le palpebre calate. Naomi si chiese se avesse trascorso la nottata sul divano e perché, mentre il volto di Beyond, rilassato, si colorava di blu.

Era un appartamento minimalista, il loro. C'erano pochissimi quadri appesi alle pareti beige, e l'unica pianta che possedevano era uno strano cactus di cui Naomi non avrebbe mai memorizzato il nome. Pianta che, per volere di Beyond, era diventata il loro albero di Natale. 

Era davvero bizzarra. Piccola, con le braccia grasse, verdi e piene di spine, volte verso l'alto. Offriva loro compagnia in quel silenzio surreale, agghindata con una serie di luci multicolore che in quel momento baciavano la figura snella di B e l’intera stanza.

Contro ogni previsione, Naomi aveva apprezzato quella scelta.

Abitava con lui da pochi mesi ma, nonostante alcuni aspetti tipicamente-da-Beyond, quel ragazzo era un'incognita perenne. C’erano oggetti, in quell’appartamento, di cui Naomi ignorava la storia. Oggetti che non le appartenevano, ma con cui doveva convivere, come gli strani addobbi natalizi che il giorno precedente Beyond aveva tirato fuori da uno scatolone.

La stanza si tinse di rosso quando lo sguardo di Naomi cadde sul pupazzetto di omino di marzapane. Gli occhi e il sorriso erano stati cancellati quasi del tutto; più che un peluche di Natale, le ricordava una wara ningyo. 

Stropicciò le labbra. 

Le sembrava quasi assurdo pensare ai giorni prima di Beyond, ai tempi in cui non sapeva chi fosse. 

Lo osservò in quella dolce danza di luci, catalizzando la sua attenzione sugli occhi chiusi. Beyond era così strano… 

Così come il suo rapporto con Ryuzaki.

Ma cosa era successo, davvero, tra loro? 

Gli sfiorò la fronte con le dita, illudendosi di poter toccare i suoi pensieri con le mani, lasciandole scivolare distrattamente tra i capelli neri. Sembrava ipnotizzata, sotto l'effetto di un incantesimo. 

La magia si spezzò alla seconda carezza, quando due pozze rosse la fissarono trionfanti. Beyond era sveglio, sveglio come mai, e le bloccava il polso con la mano. 

Naomi dimenticò come respirare, per un secondo. 

«È davvero inquietante fissare una persona addormentata, Misora». 

Non stavi dormendo. Lo sappiamo entrambi. «Non hai dormito nella tua stanza?»

Beyond si sistemò, mettendosi a sedere. Non aveva un solo capello fuori posto e le occhiaie erano difficili da notare. La  mano, gelida, premeva ancora contro la sua pelle. «Qui c'era tutto quello di cui avevo bisogno». 

«E sarebbe?»

Tutto divenne rosso. Persino il sorriso appena accennato di Beyond. «Buona Vigilia, Misora». 

Sì, quella sarebbe stata la loro prima Vigilia insieme. La prima Vigilia con Beyond. 

La bocca era arida, Naomi non riuscì a trovare nemmeno una parola. Quell'idiota del suo coinquilino pareva controllarle il polso, Dio solo sapeva il perché, tenendo incollati quegli occhi scarlatti nei suoi. 

Sarebbero rimasti legati una alla presa dell'altro, per tutto il giorno, se qualcuno non avesse bussato alla porta. 

Tempismo perfetto. Come nelle serie tv. 

Naomi si ritrasse di scatto e il ghigno evaporò dalla faccia di Beyond. Fu proprio lui ad alzarsi e aprire la porta. 

Da quel punto, poteva vederne solo le spalle, ma fu necessario per farla rabbrividire. Ogni singolo muscolo di Beyond si era irrigidito. 

«Sono venuto a trovare Naomi».

Scattò verso la porta, genuinamente sorpresa. Raye Penber le sorrideva radioso nel suo completo scuro. «Oh, Raye. Che bella sorpresa!»

Non si aspettava di ritrovarlo lì. Ma forse avrebbe dovuto? 

Di certo, Naomi Misora non si sarebbe mai aspettata che quelle appena pronunciate sarebbero state le ultime parole famose.

Il modo in cui i suoi vicini si gustavano la scena, sulla soglia dell'appartamento 25, avrebbe dovuto metterla in guardia. 

D'altronde, mancavano solo i popcorn. 


n

Raye non gli piaceva, Beyond aveva deciso. 

Più lo guardava, e più si domandava cosa Naomi ci vedesse in quel tipo. 

Si muoveva nel loro appartamento come un fotografo su un campo minato. Analizzava ogni angolo emulando indifferenza, tra una risata di circostanza e l'altra, posando le mani sui fianchi di Naomi. 

Beyond gliele avrebbe recise volentieri. In un colpo solo. 

I sorrisi di Naomi erano forzati. Era a disagio, ma Mister Eleganza non lo notava, impettito con la sua bella cravatta rossa annodata perfettamente al collo. 

Se solo avesse potuto avvicinarsi e aggiustargliela… 

«Sempre carino qui». Raye non si impegnava abbastanza nel mentire. Lanciò un'occhiata al cereus, indicandolo con un dito che Beyond gli avrebbe mozzato all'istante. «Avevano terminato gli abeti?»

Naomi distolse lo sguardo. «Beyond ha optato per qualcosa di inconsueto». 

«Abbiamo.» Ci tenne a correggerla. 

Mister Eleganza alternò lo sguardo dall'uno all'altra, evidentemente in cerca di parole gentili, facendosi scappare un sorriso nervoso di troppo. «Davvero originale, anche se un bell'albero non guasterebbe». 

Bell'albero. 

Quell'aggettivo gli ronzò nella testa come un'ape fastidiosa. Davvero Naomi non si accorgeva delle critiche velate di quel tipo? 

Raye sollevò una mano verso la fronte di Naomi, scostando ciocche ribelli dagli occhi. Sembrava passata un'eternità da quando, quel gesto, era stato riservato a lui. Proprio dalla ragazza che Mister Eleganza ammirava con occhi sognanti. 

I movimenti di Naomi erano stati identici. Lenti e attenti. 

«Oh, che sbadato!» B esclamò pigramente, senza alcuna emozione. Un commediante da quattro soldi. «Posso offrirti qualcosa? Un bicchiere d'acqua, un muffin, l'indicazione per uscire dalle nostre vite?»

Naomi e Raye lo guardarono stralunati, increduli alle loro orecchie. 

«Beyond!»

Minimizzò la cosa con un vago gesto della mano. «Tranquilla, Misora. Prima o poi se ne vanno tutti, ma non lo ammettono mai ad alta voce.» Si portò l'indice alle labbra, carezzandole lievemente. «Probabilmente sceglierà il bicchiere d'acqua». 

Mister Eleganza esibì il sorriso più diplomatico del repertorio. «Sto bene così». 

«Sì, è quello che dicono tutti all'inizio». 

Braccia conserte, sguardo fisso e serio. Naomi era arrabbiata con lui, tremendamente. Assumeva la stessa posa di una docente intransigente, quando succedeva. Non urlava, Naomi, non batteva i piedi per terra. 

Lo fucilava con lo sguardo, mantenendo un tono calmo. «Beyond si scusa». 

«Niente affatto». 

Naomi non lo ascoltò. «Beyond si scusa, ma deve assentarsi». 

Ma cosa credeva di fare? 

Batté le palpebre. «Ho la mattinata libera». 

«Siamo a corto di marmellata». 

«Posso scroccarla dai nostri adorabili vicini». 

Si bloccò nell'istante in cui pronunciò l'ultima sillaba, la voce che si spegneva. Era stato davvero così stupido? 

Gli angoli della bocca di Naomi non si erano mossi di un millimetro, ma Beyond poteva leggere oltre le righe. Aveva imparato a decifrare Naomi Misora come il più semplice degli indovinelli, quindi non gli fu difficile scorgere un sorriso invisibile sul volto struccato.

Lo aveva incastrato. E lui ci era cascato come un allocco. 

«Suppongo che la marmellata di fragole non possa attendere oltre». 

Era stato Mister Eleganza a intromettersi, e a firmare la sua condanna a morte. Beyond gli avrebbe ringhiato contro. «Non ne hai la più pallida idea». 

Marmellata di fragole, sparsa ovunque sul pavimento. Marmellata di fragole che zampilla dalla camicia meticolosamente stirata di Raye Penber. Oh… No, la marmellata di fragole non poteva attendere oltre. 

  

n

«Sai, se ti truccassi il volto di verde saresti identico al Grinch».

Ryuzaki aveva chinato il capo di lato, uno stupidissimo bastoncino di zucchero tra i denti. Lo esaminava con lo sguardo spento e una nota troppo saccente nella voce. La predica era vicina.

B storse il naso, le gambe contro il petto.

Sembrava che Babbo Natale avesse vomitato decorazioni e biscotti ovunque, in quell’appartamento. Per non parlare dell’albero… Pomposo, pieno di palline che lasciavano brillantini in ogni dove. Un’esagerazione, proprio come Ryuzaki. Una falsa esagerazione.

 «È una fortuna che io sia la tua fotocopia, allora», gli rispose, mal celando il veleno con un sorrisetto sinistro.

 «Non esiste persona al mondo più distante da me, Beyond».

La serietà con cui pronunciò quella frase cozzava terribilmente con le lucine alle sue spalle. Ryuzaki somigliava sempre di più ad una renna stramba con gli occhi da panda. 

Beyond si morse il pollice, bacchettandosi da solo per quei pensieri assurdi. Forse il suo maledetto vicino di casa usava estratto di oppio come deodorante per l'ambiente. O, decise torturandosi l'unghia, era quella puzza di Natale a dargli alla testa. 

«Naomi Misora non è di tua proprietà, Beyond. Non puoi pretendere l’esclusiva».

Oltraggiato, B smise di torturarsi il pollice, bloccandolo a metà strada tra la bocca e il mento. «È la mia coinquilina. E quello è il mio appartamento. Ricordi?» Ho sopportato i suoi germi. I suoi germi.

 «Ahimè, perfettamente. Ogni attimo della mia vita. Ma resta il fatto che sei in torto. Naomi è solo la persona che vive con te, niente di più».

 «Senti, senti» B strinse i denti. «Non accetto la morale da un pervertito come te, Ryuzaki».

 «Il mio intende essere un consiglio».

Beyond balzò in piedi come un felino, avvicinandosi all'altro. Ryuzaki non lo incantava con i suoi modi di fare apatici, con quei discorsi da strizzacervelli da quattro soldi. 

«Vuoi soltanto vincere la scommessa, ammettilo». Gli era ad una spanna dal naso. Poteva osservare ogni minimo difetto della sua pelle. 

Ryuzaki non parve essere intimorito da quella vicinanza. Completamente a suo agio, afferrò il bastoncino di zucchero tra l'indice e il pollice. 

 «Oh, no, Beyond. So già di avere la vittoria in pugno. Vedi, Light e io siamo diversi, da te e Naomi Misora.  In questo momento, l’unica cosa che vorrei… è della cioccolata calda».

n

Come prima, vi ricordo di leggere anche la storia di Celtica “Appartamento 25”, per trovare un senso in ciò che avete appena letto.

«Davvero avete intenzione di tenerlo per tutta la durata delle feste?»

«E magari anche oltre» rispose Ryuzaki. «Trovo che dia un’aria accogliente all’appartamento.»

«Accogliente?» Light girò intorno all’abete. «Hai detto proprio “accogliente”?»

«Proprio così, Light. Immagino già il nostro micio mentre si arrampica tra i rami o colpisce una pallina.»

«Avete un gatto?!» Beyond balzò in piedi, correndo alla porta.

L’indice di Ryuzaki fece segno di no. «Non ancora, B… Non ancora. Pensavo di prenderlo oggi. Sai… come regalo di Natale.»

«Ti fai i regali da solo, adesso?»

«Divertente, Beyond. Davvero divertente. No, volevo fare come gli altri anni: prendere un regalo per te e destinarlo a me.»




n

Anche se la Vigilia e Natale sono ormai passati, per questi quattro tipi strani le feste continuano. E continueranno.
Celtica è stata semplicemente grandiosa - quindi correte a leggere la sua “parte”!
Inoltre, ci tengo a ringraziarla per tutto ciò che fa: non solo deve sopportarmi, ma anche fornirmi tutto il materiale per l’impaginazione. (Giuro che ti regalo una bella torta al cioccolato, NON fatta da me). 
Grazie a chiunque sia arrivato fin qui. Grazie ai lettori silenziosi, grazie a chi deciderà di lasciare il proprio parere. 
See ya!



   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Relie Diadamat