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Autore: Spensieratezza    18/02/2020    3 recensioni
Albus Severus Potter guarda suo fratello pensando che James è come una falena. Bellissimo e luminescente, glorioso. I suoi occhi brillano come lucciole e le sue mani..oh, potesse perdersi in quelle specie di serpenti ammalianti e incantatori che sono quelle mani, ma non può permetterselo, James non dovrà mai sapere che si infiamma se anche solo lo sfiora per sbaglio.
- il titolo della storia è questo e sarà questo definitivamente per un sacco di motivi, che spiegherò
-revisione della storia completata
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, James Sirius Potter, Ron Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Riportami all'inizio'
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Avviso: voglio dire una cosa importante sui sogni di Al e James. I sogni che fa James sono gli stessi che faceva PRIMA Al, solo da una diversa prospettiva, in questo capitolo riporto sia quelli di James sia quelli di Al, ma quelli di Al non sono di ora, ma antecedenti, li riporto di seguito solo per fare il confronto, è importante che si capisca la cronologia esatta! :))





“Fallo. TI PREGO. FALLO.”
“NO. NOOOOOOO.”
James aveva appena spinto Albus in un precipizio facendolo cadere.
“James. JAMES!”
“Eh?? C-che cosa c’è?”  chiese James, svegliandosi. Avevano dormito nella stanza delle necessità. Era stata ricostruita dopo la battaglia di Hogwarts.
“Stavi avendo un incubo.”

James si mise una mano a spettinarsi i capelli.
“Maledizione.”
“Che cosa sogni tutte le notti? Sono gli stessi incubi che facevo io?”
“N-no. No.”
“Jamie..”
“Credimi.”
“Vorrei..”
“Credimi, piccolo.” Disse James accarezzandogli i capelli.

Al lo abbracciò dolcemente mettendo la testa sul suo petto.
 
 
 
*

“Al…Al…no, ti prego..tu non devi..non devi..morire..”
“Non morire. NON AZZARDARTI A MORIRE. STUPIDO.”
“Non..non puoi fare niente per impedirlo.”
“Sì, invece! Bevi questa!”
James gli passò un recipiente come una ciotola, Al bevve avidamente, fidandosi.
Poi urlò.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH.”

Si tenne fermo il petto, poi stramazzò al suolo.
“No. Non è possibile. NOOOOOOOOOOOOOOO!” gridò James in ginocchio, tenendosi i capelli devastato.
“James, svegliati!!”
“NOOO!”
“James. Ti prego. Sono qui. Sono qui.”
James cominciò a piangere contro di lui.
“Guardami, sono qui.”

“Al..io ti uccido. Ti uccido tutte le volte. Faccio gli stessi sogni tuoi.”
“Come fai a dire che sono gli stessi?”
“Io..come potrebbero essere diversi? Oh dio, Al, come fai a sopportarli?”

“Sono diverse notti che non li faccio più ormai..” Al sgranò gli occhi. “E li stai facendo tu. Oh dio, James, che cosa ci sta succedendo?”
“Non lo so..non lo so..oh, so solo che fa male. Tanto male!”
 
 
 
*

“Così, prima era Al a sognare che tu lo uccidevi e ora sei tu.” Disse Lily.
Erano ancora all’ombra di un albero, Lily aveva un quaderno su cui appuntava quelle cose.
“Non scrivere di noi due su quel quaderno.” Gli disse James guardandola male.

“Credi che sia una scema? Se anche lo facessi, e non ne ho intenzione, farei prima un incanto per nascondere quelle righe.” Disse Lily.
“Va bene, torniamo a noi! Non riesco a credere che Al sopportasse una cosa simile con quella calma, voglio dire, io sono molto più agitato di lui! E pensare che quasi mi faceva ridere la cosa!”
“E questi sogni sono passati a lui, dopo che avete fatto l’amore?”
James e Al le coprirono la bocca e lei ridacchiò.
“Non c’è nessuno qui, stupidi.”
“Non avremmo dovuto dirglielo.” Borbottò Al.

“Ceeerto. Voi sparite per mezza giornata mentre siamo in gita e io non dovrei pensare male, pffff.”
“Quando lo farai anche tu, ti prenderemo in giro come non mai.” Disse James sorridendo.
“Cerchiamo di concentrarci! La risposta è sì, già la notte stessa mi sono passati!” disse Al.
“Sì, ma..sono passati a LUI e son venuti a ME!” disse James indignato.

“Magari allora avevamo ragione che fossero parte di una tensione sessuale!” disse Lily.
“Ma ci sentite? Se fosse così, perché ora li ho io?”
“Lily non è la nostra strizzacervelli, anzi ci sta sopportando già fin troppo! Lei avanza ipotesi ma..non ha la verità in tasca! Magari…” Al esitò. “Sì, magari io ora sono tranquillo ma ora sei tu a stare angosciato, magari ti..senti in colpa? “

“Al, non potrò mai pentirmi di quello.” Disse James. Aveva lo sguardo ardente quando lo disse. Ardente e fiero.
Al lo guardò sbalordito e poi con una gioia palese in faccia che gli trasfigurò il volto di gioia selvaggia.
Lily tossì imbarazzata.

“Okayyyy. Passiamo ad un’altra ipotesi. Magari qualcuno..vi..ha fatto un malocchio? Degli incubi che vengono scacciati con un pensiero molto felice? Insomma, sarebbe come se gli incubi fossero dei dissennatori e il pensiero felice, sarebbe il vostro patronus. Al ha scacciato gli incubi dopo che voi..ecco..poi per qualche ragione, gli incubi sono passati a te, Jamie.”
“Ma perché non si sono eliminati semplicemente?” disse Al.

“Magari NON POSSONO, magari non è una cosa eliminabile, è possibile scacciarla, solo se la passiamo a qualcun altro, magari..magari quando noi abbiamo..fatto l’amore..in qualche modo i tuoi incubi sono passati a me?”
“Quindi adesso dovrei..uh..sentirmi in colpa?” chiese Al.
“Calma! Prima cerchiamo di capire se sono GLI STESSI. Sono quelli che facevi tu, Al?” chiese Lily.
Al ci pensò su.

“A dire la verità, ci ho riflettuto in questi giorni e no.non sono gli stessi..l’ho detto anche a James."
“Bene, siccome io sono una scema e vengo sempre messa al corrente per ultima, ripetilo anche a me.” disse Lily.
E Al ripetè quanto gli aveva detto.
 
 
 
*

SOGNO DI AL: 

“Fallo. TI PREGO. FALLO.”
“NO. NOOOOOOO.”
L’amore della mia vita, di TUTTA la mia vita..mi guarda ed è straziato. Non vorrebbe farlo, ha l’espressione di chi è stato appena condannato a morte. Ma io ho fiducia in lui.

Uccidere spezza l’anima, ma lui non mi sta uccidendo, è la mia richiesta a lui, lui lo fa PER AMORE.
Come ha fatto tutto sempre quello che gli ho chiesto in questi anni.
Tutto PER ME.
Fallo amore, mio, io ti perdono.
Quella notte, erano ancora dai Potter. La prima notte che Al ebbe degli incubi. E James si svegliò subito.

“Hai avuto un incubo, Al.” Lo abbracciò.
Ed Al si cullò nel suo abbraccio, stretto, come un bimbo, non rispose, ma lo baciò piano, e tra un bacio e l’altro, gli raccontò il sogno.
“Al..è orribile..io.”
“Tu non lo faresti mai, sta tranquillo. Io lo so. Ora dormiamo? Voglio dormire abbracciato a te.”
 
“Jamie..mi dispiace dirtelo, ma io..ricordo questa cosa, in maniera diversa da come la vivi tu.” Disse Al dispiaciuto, dopo che James gli ebbe raccontato il sogno.
 
 
*

SOGNO DI AL: 

 “Non morire. NON AZZARDARTI A MORIRE. STUPIDO.”
Quanto dolore, quanta sofferenza amore mio, tutto per me, stai soffrendo per me, per una vita che oramai ha fatto il suo corso.
“Non..non puoi fare niente per impedirlo.”

Quanto sappiamo essere crudeli noi con chi amiamo di più! Dire alla persona che amiamo che non può fare NULLA per impedire la nostra morte, questa è vera crudeltà. Altro che mostri. Altro che..Voldemort.
“Sì, invece! Bevi questa!”
James mi passa il recipiente e io bevo.

Non posso fare a meno di fare tutto quello che mi chiede, mi fiderò SEMPRE di lui.
SEMPRE.
È la persona di cui mi fido di più al mondo.
Metterei la mia vita nelle SUE mani.
Grido.
Soffoco.
Non si può impedire il destino.

Addio, amore mio, mi dispiace da morire lasciarti solo.
Qualcuno si prenda cura di te, vi prego.
 
 
 
SOGNO DI JAMES  
 
Lo odio come non ho odiato mai nessuno.

Non si rende conto che ora che mi trovo qui, desidero solamente fare una carneficina.
Uccidere TUTTI quelli che mi trovo qui davanti, qui attorno.
Non so chi mi da la forza di non farlo e di rispettare il suo ultimo desiderio.
Ti odio. Ti odierò per sempre,Albus.
GUARDAMI. Questo odio nella mia faccia sarà l’ultima cosa che vedrai.

Dovrai portartela dietro nella tomba, e nell’aldilà.
“AVADA KEDAVRA!!”
 


SOGNO DI AL

Siamo in una torre.
E pensare che tutti pensano che una torre sia una fortezza inespugnabile, invece non è così.

A lungo mi rimarrà impressa l’immagine di questa torre, lo so.
Non la dimenticherò mai.

È diventata un simbolo di orrore, un simbolo di morte.
Un PASSAGGIO.
James…amore mio.
Fallo.
Lo so, mi odi, vuoi che io ti odi a mia volta.
Forse vuoi punirmi.
Ma io non potrò mai..MAI.odiarti.

So che anche il tuo odio di adesso, è simbolo del tuo dolore.
E io non potrò mai odiare la persona che amo e che sta soffrendo enormemente.
E anche adesso mentre muoio e mi sento così leggero
Non posso fare a meno di pensare, non alla mia stupida vita
Vuota e insulsa.

Ma a te, all’enorme dono che qualcuno ha voluto farmi.
Forse non lo meritavo, o forse sì.
Ma qualcuno per chissà quale motivo, ha pensato che io lo meritassi.
Meritassi TE.
Ed è questo che io ringrazio.
Chiunque egli sia.
 
 
“Nooooooo. Nooooooooooooo. NOOOOOOOO. NOOOOOOOOO. NOOOOOOO.”

James non riusciva a fare a meno di gridare. Gridava nella sala comune, attirando l’attenzione di alcuni. Scappò. Prima in sala comune, poi attraverso i corridoi, usando il mantello, come un sonnambulo.
Arrivò nella sala comune dei Serpeverde e una volta li, perse di nuovo la lucidità, irruppe nei dormitori, Al si svegliò, sonnecchiando e guardandolo stupito.
James???” si alzò in piedi, scattando. “Che c’è?? CHE SUCCEDE?”

Ma non riuscì ad afferrarlo, che James lo spinse, scaraventandolo sul letto e pressandolo li con il suo corpo.
Al all’improvviso ebbe paura. I serpeverde gridarono e Scorpius cominciò a cercare di spintonare via James per liberare l’amico.
Al d’altra parte era terrorizzato dalla paura che James senza lucidità, dovesse decidere di baciarlo davanti a tutti.
“James, lascia Al, lascia tuo fratello, gli fai male.”

“Tu mi hai fatto questoooo. Mi hai COSTRETTO AD UCCIDERTI. SEI UN MOSTRO. UN MOSTRO.” Gridò, calcando su quelle due parole.
“James! Al non è morto. È vivo. È VIVO. Guardalo” Continuava Scorpius, lo afferrò per il braccio, convincendolo a guardarlo. Lo sguardo di James sembrò cambiare. "È vivo e lo stai spaventando." "No..NO!" James era ancora provato, aveva allentato la presa, ma sembrava ancora provato e non in sè. Scorpius provò ancora.

"È vivo! E ti vuole bene! Guardalo!

"NO! LUI È MORTO!!"

“Qualcuno chiami gli insegnanti!” gridò Scorpius agli altri.
“SEI MORTO! DOPO TUTTO QUELLO CHE HO FATTO PER TE. TU SEI MORTO. HO FATTO TUTTO PER TE! TUTTO QUELLO CHE MI HAI CHIESTO!”

“Andate fuori.” Disse Scorpius agli altri.
“Ma..”
“ADESSO!! Gridò il biondo e quando la camera fu libera, Scorpius gridò ad Al.
“Bacialo.”
“Cosa??? Ma ti sembra il momento?”
“Non vedi che non è in sé? Bacialo e magari così si calma, oppure va a finire che ti ammazza sul serio! Non ho il coraggio di schiantarlo in queste condizioni. Sembra simile al sonnambulismo! Potrei mandarlo in coma!”

Al ci pensò su e gli diede un bacio, agitato ma colmo d’amore.
James mugolò come un lupo ferito, ma si ancorò all’altro come a un’ancora di salvataggio.
Dopo circa un minuto, lo lasciò andare, ma si aggrappò ancora più a lui.
 
La porta venne aperta di schianto come se fosse quasi buttata giù.
Philip , il professore di difesa contro le Arti Oscure, irruppe nella stanza.

“Che sta succedendo qui? Ho visto il ragazzo correre nei corridoi in stato confusionale, poi l’ho perso di vista e ho sentito delle grida cercare aiuto.”
“Oh, professore, la prego, aiuti, James, ha attaccato Al, credo sia un attacco di sonnambulismo.”
“Ha detto qualcosa nel sonno?”
“Ha detto..ha detto che Al l’ha costretto ad ucciderlo..”

Philip appariva turbato ma cercò di simulare una freddezza che non provava, prese in braccio subito James.
“Voi venite con me! deve essere portato subito in infermeria. Si è calmato da solo?”
Al e Scorpius si guardarono in modo sospettoso, a disagio.
“Sssi. Al l’ha abbracciato ed è riuscito a calmarlo, infine.” Disse Scorpius.

Philip assottigliò gli occhi come se fosse sospettoso, ma non fece altre domande e continuò a dirigersi in infermeria con loro alle calcagna.
 
 
 
 
*

James aveva ricevuto un sedativo e ora era sdraiato nel lettino, Philip lo studiava attentamente, Al e Scorpius erano li davanti a lui, il biondo era in evidente stato di alterazione e cercava sempre di avvicinarsi al fratello, cosa che non sfuggì all’insegnante.
“Calmati, Potter, o dovrò sedare anche te.”
“Beh, FATELO!Almeno potrò stare qui a controllarlo.” Disse Al senza controllarsi.

“Ne dubito fortemente, visto che dormiresti, ora, Malfoy ti chiedo di accompagnare il tuo amico nella sua sala comune.”
“IO NON MI MUOVO DI QUI. NON LASCIO MIO FRATELLO DA SOLO!”
Tu sei esattamente il motivo per cui tuo fratello si trova li, ora ubbidisci se non vuoi che ci ripenso sulla mia idea di segretezza e non corra subito dagli insegnanti a rivelare come si sono svolti i fatti.”

Al lo guardò boccheggiando e Scorpius gli circondò il collo, guardando il prof con aria minacciosa.
“Il mio amico non ha nessuna colpa in quello che è successo.”

“Beh, questo lo vedremo. Ufficialmente la versione che daremo domattina è quella che Potter ha avuto una crisi fuori dalla sua sala comune ed è stato soccorso dal mio proverbiale intervento che passavo in quel momento, eviteremo di dire che è andato a bighellonare nella stanza comune dei Serpeverde e anche che sembrava avercela particolarmente con suo fratello. Così eviteremo anche spiacevoli indagini e sospetti, ma voglio vederci chiaro in questa storia, ho già informato Madama Chips che qualunque cosa venga fuori dalle analisi, di fare rapporto a me. E sarebbe una cosa BELLISSIMA se decideste di ringraziarmi , informandomi anche delle cose che mi avete palesemente taciuto questa notte.”
Al e Scorpius lo guardarono boccheggianti.
“Ma di questo ne riparleremo domani mattina. Potete andare.”

I due ragazzi seppur riluttanti, lasciarono l’infermeria.
 
“Mi ha dato i brividi, a te non ricorda qualcuno con quell’atteggiamento arrogante e mellifluo?” chiese Scorpius.
“Chi?”
“Ma dai! Piton!!”

“Speravo non facessi quel nome.” Disse Albus.
 
 
 
 
 
*

L’indomani mattina, la notizia del ricovero di James fece il giro della scuola e purtroppo malgrado avessero cercato di tenere la cosa nascosta, la notizia che James si fosse intrufolato nella sala comune dei Serrpeverde, riuscì a circolare. Lily si ancorò al braccio di Al, appena lo vide in Sala Grande, e non lo lasciò più andare.
“Come ho potuto non accorgermi di nulla? Perchè non mi avete svegliato??? Che cosa è successo? Sta bene? Dimmelo!!”
“Non ora, Lily. Non è il momento. Scusami.”
Al adorava davvero sua sorella, ma quel giorno proprio non era in vena.

James aveva avuto un’altra crisi, e per giunta avevano coinvolto un insegnante, non andava bene per niente!
“Ti prego! Dimmi almeno che è capitato.”
“E va bene!!! Jamie ha avuto un’altra sua crisi e stavolta è venuto pure a prendermi in sala comune! Sei soddisfatta?”
Lily aveva gli occhi sgranati dall’orrore.

“Che cosa aspettavate a dirmi questa cosa degli incubi, eh??? IO DOVREI ESSERE IL TUO MIGLIORE AMICO!” si infervorò Hugo, materializzato chissà come, in quel momento.
“Hugo..io non..”
“Vai al diavolo!” disse il ragazzo uscendo di scena.
Lily si coprì il volto tra le mani.
Al lo fissò male.

“Come hai fatto a frequentare un idiota del genere? Oggi durante l’intervallo lo prendo a pugni.”
“No! Hugo non c’entra! E poi Jamie è anche suo cugino.” Disse Lily.
“E che diavolo me ne frega??? Non ha il diritto di fare così! Dopo come ti tratta poi! Ma chi diavolo pensa di essere??”
"Vado a calmarlo. Ma Lily, con te facciamo i conti dopo. Anche con te." disse Rose rivolta a Scorpius, evidentemente era poco dietro di Hugo e ora si era precipitata a seguirlo. Al guardò male anche la cugina. Stava per dire qualcosa ma Scorpius intervenne.

“Al, sta calmo. “ disse Scorpius. “Detto tra noi, anche io me la sarei presa se tu non mi avessi raccontato che prima te, poi James, soffrite di incubi notturni. Non è bello essere tagliati fuori.”

“Questa è una cosa tra me e James, è già abbastanza grave che la sappiate voi.” Disse Al.
“Lo sappiamo, Al, ma Hugo non lo sa, lui è solo preoccupato.” Sospirò Lily.
Al sospirò di rimando.
“Il prof vuole vederci dopo pranzo, ci ha firmato delle giustificazioni per le assenze.”

“COSA? Ma cosa vuole ancora??” chiese Lily.
“Interrogarci, crediamo.” Disse Scorpius.
“Non ne ha il diritto!!!”
“Lils, è un insegnante, e James è uscito come un pazzo dai dormitori per aggredire me, dicendo frasi deliranti, ne ha il diritto eccome, fa solo il suo lavoro.”
Lily cercava di trovare le parole per esprimere la sua indignazione. Non ci riuscì.

“Tranquilla, ci sarò io con lui, starò attento che non si freghi e si lasci sfuggire nulla.”
“Voglio esserci anch’io.”
“Non se ne parla!” disse Al.
“Sono anche sua sorella.”
“STANNE FUORI!”

Al e Lily continuarono a battibeccarsi fino a quando non si alzarono dalla tavolata ognuno con un muso lungo due metri.
 
 
 
 
 
*

Una volta che Scorpius e Al, entrarono nell’ufficio di Philip, lui fu sorpreso di trovarsi di fronte anche la ragazzina dai capelli rossi.
“E poi? Devo aspettarmi anche di trovare i Potter e gli Weasley al completo che arrivano a cavallo di una scopa??” chiese stizzito.
“Non siamo riusciti a impedirle di venire.” Disse Scorpius sconsolato.

“Cioè io ci ho provato, ho provato a prenderla a calci, ma lei di rimando si è difesa bene.“ disse Al guardandola male.
Lei fece un sorriso malizioso.
"Chiedo scusa per lui, quando è lontano dal fratello, diventa un gatto selvatico." disse Scorpius, riferendosi al prof e fissando Al, che non commentò. Indice di quanto stesse male.

“Sono la SORELLA e sono a conoscenza degli incubi di James, quindi posso essere presente.”
“È a conoscenza da tempo di questa situazione e non ha avvertito gli insegnanti?” chiese Philip.

Lily si morse le labbra senza rispondere, Scorpius si mise le mani in faccia, Al la guardò con gli occhi che mandavano fiamme.
“Io..”

“Qui la lista di reati si aggrava ulteriormente, mi meraviglio di lei, signorina Potter, ma anche di voi. Che credevate di fare? Lo sapete che avete rischiato grosso? Con la salute non si scherza, al vostro amco poteva succedere qualcosa di grave, magari un collasso! Che credevate, di essere come i vostri genitori???” li aggredì.

Rimasero in silenzio vergognandosi, il professore d’altrocanto non sembrava essere davvero arrabbiato, più che altro si divertiva ad esercitare un certo potere, ma era anche affascinato da tutto quel mistero.
“Voglio che mi raccontiate tutto, adesso. OGNI COSA.”
I ragazzi sembrarono paralizzati.
Lui sospirò.

“Se non mi dite i dettagli, questa situazione potrebbe aggravarsi, il vostro amico rischia la salute. Ho bisogno di sapere almeno come e quando sono iniziati questi incubi, poi se lo ritenete opportuno, tenetevi pure i vostri sciocchi segreti familiari.”
Ci fu un momento in cui i tre si chiesero se il prof SAPESSE, ma poi decisero di passarci sopra.

Al e Scorpius, anche grazie all’aiuto di Lily, raccontarono degli incubi, omettendo ovviamente tutta la storia della liason tra i due fratelli.
 
Dopo i dettagli sui sogni, il professore sembrò turbato.
“Crede sia stato fatto a loro un malocchio, professore?” chiese Scorpius.

“No, lo escludo. Il malocchio, se fosse anche praticabile con gli incubi, e non lo è, non viene passato in questo modo, non viene proprio passato e a quanto mi avete raccontato, ci sono delle differenze negli incubi sia dell’uno , sia dell’altro, sono gli stessi sogni ma vengono vissuti da entrambi con percezioni DIVERSE. Ciò pone molte domande e questo fa pensare anche a un coinvolgimento nel signor Potter. Non è più solo suo fratello a essere coinvolto, ma è una cosa che coinvolge entrambi. Io fingerò di non sapere quello che mi avete raccontato e vi suggerisco di comportarvi ancora così, se si venisse a sapere, entrambi sarete sotto l’occhio del ciclone e gli insegnanti, nonché il preside, sarebbero costretti a chiamare i vostri genitori.”
I tre ragazzi furono allibiti.
“La situazione è così grave?” chiese Scorpius.

“Sì, lo è.” Disse il professore. “Già non è una cosa normale fare gli stessi sogni, indica sempre una qualche connessione tra due individui, ma voi siete anche fratelli, si può pensare a una cosa molto più profonda e verrebbero coinvolti i genitori per andare a scavare se è una cosa genetica, ereditaria, che viene da loro, il fatto che in questi incubi è presente sempre la morte, aggrava ancora di più la situazione.”

“Ma cosa significa? È una cosa..un sogno premonitore? Io non posso credere che mio fratello voglia uccidermi!” disse Al cominciando a piangere. “No! Non lo crederò mai, neanche se me lo dicesse lui stesso!”
Scorpius e Lily annuirono, stringendosi attorno a lui.
Il professore li guardò colpito da tale devozione e fiducia.

“Fatico a crederlo anche io, è per questo che non dobbiamo escludere niente, forse quello che sto per dirvi vi farà piacere, io ho già visto casi come questo, ho una vaga idea con cosa abbiamo a che fare quindi.”
I ragazzi lo guardarono stupiti.

“Le modalità con cui questi sogni si ripresentano, sono significative, se anche ci fosse stato qualche dubbio, il fatto che si presentano addirittura da svegli ma sotto uno stato che ricorda il sonnambulismo, ne è una chiara dimostrazione. Abbiamo a che fare con due possibilità: o ci troviamo di fronte a una vita passata o un sogno premonitore!”
Rimasero tutti a guardare il professore sconvolti.

“Purtroppo certe dinamiche hanno sintomi uguali, non sono sicuro quale delle due, ma esiste UN MODO per escluderne una, che è un incantesimo che ricorda MOLTO l’ipnosi regressiva babbana.”
“Di che si tratta? Dovremmo farci ipnotizzare?” chiese Al sconvolto.
“Una cosa per volta. Questo incantesimo è molto delicato. È simile all’Incanto Revelio, solo che non agisce sugli oggetti, ma sulle ANIME. Qui qualcuno di voi crede alle vite passate?”

Lily alzò le mani.
“Ciecamente.” Disse lei sorridendo.

“Bene” si rivolse a lei quindi. “Ora ascoltatemi bene, la reincarnazione dopo la morte è una cosa più grande di quella che si possa credere. In pochi ci credono proprio perché è difficilmente dimostrabile se non facendo degli incanti specifici, anche i babbani hanno fatto dei rituali che permette loro di ricordare stralci di vite passate, questo con l’ipnosi, ma perché c’è bisogno dell’ipnosi per ricordare le loro vite passate? Perché la MENTE per proteggersi, dimentica. È un meccanismo difensivo per non impazzire. Ricordare la propria morte è una cosa che potrebbe farti uscire di senno, quindi abbiamo questi blocchi, fin da quando rinasciamo, è anche una cosa che ci permette di rifarci una vita senza condizionamenti, se ricordassimo le nostre vite passate, resteremmo sempre aggrappati ai nostri passati amori, ai nostri passati errori, rabbie, rancori, non potremmo quindi EVOLVERCI, avere un’altra identità e qual è lo scopo invece della rinascita? EVOLUZIONE. Ecco perché entra in campo il blocco. Tuttavia..a volte il blocco fa più male che bene, qualcosa va storto e gli antichi traumi non sono rimossi del tutto dalla nostra mente ma si ripresentano nonostante il blocco. Non sono stati superati, oppure le persone avevano questa cosa in sospeso che non riescono a lasciar andare neanche con l’arrivo della nuova vita. Ci siamo fino a qui?” chiese.
Tutti annuirono.

“È molto difficile che una mente umana o anche magica, riesca a ricordare una vita passata, spontaneamente, ma con un'ipnosi, che va a inficiare sul subconscio, è possibile ricordare qualcosa, ma è una cosa invasiva, si va a invadere la lucidità di una persona, diversamente non è possibile che essa ricordi. La mente farà di tutto per impedirgli di ricordare, SOPRATTUTTO se si tratta di ricordi dolorosi.”
L’uomo fece una pausa , poi riprese:

“Esiste un incantesimo, che provoca un sogno molto VIVIDO alla persona coinvolta, un sogno talmente vivido da sembrare VERO, è un rituale che va a colpire molto la psiche, fortunatamente senza fare danni alla mente, ma sconvolgendola, sconvolgendola così tanto che, se i suoi sogni sono provocati o dipesi da una sua vita passata, essi verranno a galla, mostrando al sognatore e alla persona coinvolta, un volto diverso. Il sognatore si vedrà con un’altra faccia, forse vedrà anche le persone accanto a sé, con un’altra faccia, sempre se sono coinvolte pure loro. Naturalmente questo accade se in un arco di tempo recente, i suoi sogni comprendono delle sue vite passate. Se pure ha vissuto una vita passata ma i suoi sogni non hanno niente a che fare con questo, i volti resteranno come al solito.”
“Se non dovesse succedere nulla, non è comunque la prova che James non ha vissuto una vita passata di recente, ma solo che non ha niente a che fare con i sogni.” Disse Lily.
“Esatto, signorina Potter.”

“Quindi, ricapitolando, se succede qualcosa, i sogni prima miei e di mio fratello, significherebbero che hanno a che fare con una vita passata, se non succede NULLA, rimane..l’ipotesi del sogno premonitore?” rabbrividì.
“Esatto, signor Potter.”
Ci fu silenzio per molti secondi.
“Mi rendo conto che vi fa paura, ma io consiglierei di provarlo, è sicuro, non accadrà niente di male a vostro fratello.”

“Ha detto che..bisogna per forza VIOLARE la sua mente..che è una cosa invasiva..che cosa..che cosa vedrebbe?” chiese Al.
“Signor Potter..io non ne ho idea..bisogna vedere tante cose prima..”
“Che cosa-vedrebbe?”
Lo sguardo solenne di Al lo fece tentennare.

“Cose..intense. Chiaramente per riuscire a indurre uno stato ipnoide attraverso un sogno, bisogna agire MOLTO sulla sua mente, e qualsiasi cosa che bisogna forzare nella mente, non è piacevole, per forza di cose.”
“Vedrebbe cose..che lo sconvolgono.” Disse Al tremando ma restando fermo.

“Sì.” Disse il professore sincero. “Diversamente non sarebbe possibile riuscire ad oltrepassare la barriera del suo inconscio, la paura, lo sconvolgimento attraverso le sue più grandi paure è l’unica cosa che permette a un blocco di abbassarsi. La lucidità tiene alzato un muro, lo sconvolgimento dell’anima, è l’unica cosa che riesce ad abbassare quello che nascondi. Per vedere quello che nasconde, qualsiasi cosa sia, DEVE STARE MALE.”

Un silenzio tombale accompagnò quelle parole.
“Lo farò io.”
“Al..” lo chiamò Scorpius.
“No. Ho detto che lo farò io! Mio fratello è stato già male abbastanza. Farò io l’incantesimo. Qualsiasi cosa sia, posso superarla.”
Il professore non sembrò convinto.

“Avrei preferito farlo su una mente inconsapevole..il fatto che tu lo sappia già, potrebbe mandare a monte tutto.”
“O così o non se ne fa niente!”
“Molto bene.”
 























Note dell'autrice: lo so, che dovrei aggiornare le altre storie ma DAVVERO, io era TANTO TEMPO che non sentivo più una passione così per una coppia e una storia e non posso fare a meno di desiderare proprio di scrivere su di loro! mi devo forzare i giorni che non lo faccio, perchè ovviamente ci sono anche le altre storie e già faccio fatica
e chissà perchè, voi mi ricambiate!! Le visite ai capitoli e le persone che hanno messo la storia nelle categorie (preferite, ricordate, seguite) sono sempre TANTISSIME e non so come fare per ringraziarvi tutti <3333 grazie! mi date tanta soddisfazione!! <333
ora rileggendo cercherò di chiarire alcune cose che potreste non aver capito del capitolo, quindi se non le scrivo ora, le scriverò dopo nelle note, visto che magari non mi vengono in mente ora LOL
e nel fattempo procedo a vedere se ho dimenticato qualche errore!! 
Dai che ci siamo, nel prossimo arriviamo sempre di più alla scoperta del mistero e alla fine dei flashback, forse LOL

volevo anche dirvi che.. forse e dico Forse, nei prossimi giorni potrei cambiare il titolo alla storia, visto che questo non mi ha mai convinto x potrei cambiarlo con"Tutto per te" o qualcosa di simile! Ma devo ancora decidere LOL

SCORPIUS: Scusate se l'avevo fatto scomparire negli altri capitoli, ma davvero non lo faccio apposta ahha è che mi dimentico di lui LOL perchè davvero shippo tantissimo Al con il fratello e tendo ad associare Scorpius ad Al e quindi non shippandoli, mi dimentico della sua esistenza, salvo poi ricordarmi e sentirmi in colpa çç scusatemi tutti xd cmq a scanso di equivoci, SCORPIUS ESISTE LOL e sa tutto, l'avevo anche detto precedentemente, all'inizio volevo fare che non sapesse degli incubi ma essendo il migliore amico, non mi piace dar l'idea che non sapesse NULLA, non lo trovo realistico, un conto è se non sapesse della relazione con il fratello ma una volta che lo sa..non c'è motivo per cui al non debba dirglelo. anche solo per confidarsi.

LE SPIEGAZIONI SUI SOGNI: Spero davvero mi sembrino comprensibili, ho fatto un po' fatica e il linguaggio è un po' acerbo me ne rendo conto, ma è il mio modo di fare e una scelta stilistica, infatti io ODIO quando leggo un linguaggio troppo elaborato da professoroni, io preferisco sempre leggere un modo magari meno da professore di spiegare cose complesse, ma che sia di facile comprensione, in modo che tutti possono capire bene! Spero vi sia piaciuto come il prof abbia spiegato la cosa dei sogni :))

HUGO: stessa cosa per il doscorso di Scorpius, lo vedremo ancora, anche x la situazione con Lily! Vedremo anche Rose, ma non spesso.
   
 
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