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Autore: 404    04/03/2020    2 recensioni
Commedia spensierata e (spero) divertente, in 3 atti...ehm capitoli, più uno extra!
Tom, come si dice, conosce i suoi polli. Ma si dice anche che le donne ne sanno sempre una più del diavolo.
ATTENZIONE: Il ratings Arancione è riferito solo al capitolo extra. Gli altri tre sono Verdi.
Genere: Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luis Napoleon, Pierre Le Blanc, Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2. Il significato delle parole

“È stata una bella serata, davvero!...mi ha spiazzato...” Tom parlava al telefono mentre, seduto su una panca dello spogliatoio, cercava di infilarsi le scarpe “...quando mi hai detto che tu e la tua gemella eravate diverse, avevo capito anche nell’aspetto e non solo caratterialmente...eh a parte il colore dei capelli e il modo di vestire...” Tom fermò le sue parole come due piedi entrarono nel suo campo visivo. Mentre il suo sguardo risaliva “...scusa ho un avvoltoio davanti...sì certo e divertiti in Spagna, non pensare solo al lavoro, ciao!”
“Tom Becker!” il tono aveva il suono di una ramanzina
“Luis Napoleon” quello di Tom invece era ironico
“Allora, è così che mi aiuti? Non fare quella faccia! Ero sotto casa tua!”
“Casa mia, o la mia vecchia casa?” non sarebbe stata la prima volta che mescolava le due cose.
“Attuale! Talisa era lì davanti con quel tizio! E accidenti se le piace. Come potrebbe non piacerle?! Alto, bello, un bel culo, atletico...”
“Non so se a lei piace...” intervenne Pierre “...ma di certo a te sì!”
“Ah-ah divertente!”
“Guarda che quel ragazzo è sposato” riprese serio Tom
“Cosa? Talisa, la mia Talisa se la fa con uno sposato?”
“Il problema è che non è la tua Talisa?” Pierre proprio non aveva resistito, ricevendo uno sguardo alquanto in cagnesco da parte di Napoleon.
“Abita nell’appartamento sotto al mio” spiegò
“Se la fa con un ragazzo sposato e lo vede addirittura davanti casa”
Tom sospirò “Pierre?!”
“Deficiente! La parola che cerchi è deficiente!”
“Grazie!”
“Figurati!”
“Luis, lei stava solo parlando con un mio vicino. Tu piuttosto! Non mi stai rendendo le cose facili. Sei uscito con la sua amica!”
“Che dovevo fare, mica potevo fare la figura di quello che sbava, mi ha procurato lei quell’appuntamento”
“Ma non ci sarai andato a letto?” Pierre lo scrutava
“Certo!” dal tono era sottinteso che era ovvio che sì
“Pierre?!”
“Coglione! La parola che cerchi ora è coglione!”
“Ma la fate finita con queste pantomime?! Figuriamoci se Tom non conosce queste parole in francese”
“Le conosce ma è troppo signore per...”
“Già ma...” lo interruppe Tom “...quando ci vuole, ci vuole: sei un coglione Napoleon”
“Che avrò fatto mai?! Il sesso è una cosa, l’amore è un’altra”
“Questo è vero”
“Tom ma che?! Gli dai ragione?”
“Non sia mai! Il concetto è vero, ma non è questo il caso! Luis con quella ragazza sei stato chiaro? Lo sa che non la richiamerai?”
“Be’ non ho il numero”
“Pierre?!”
“Luis Napoleon! Questa la definizione che cerchi ora!”
“Ma dai ragazzi! Non ho certo ridotto le mie possibilità”
“Visto che non ne avevi...” Pierre gli fece mettere il muso
“A questo punto non posso proprio fare nulla per te” concluse Tom, così lui e Pierre fecero per andarsene, ormai erano pronti per lasciare lo spogliatoio
“Ehi fermi lì! Guardate che raddoppio le mie minacce! Quando saranno maggiorenni, mi farò le vostre sorelline” i due, continuando a dargli le spalle, si guardarono
“Ah la mia sta in Giappone!”
“La mia non esiste, quindi.”
E ripresero a camminare.
“Ma Tom secondo te da quando conosce la parola pantomima?”
“Forse l’avrà usata a caso”
“STRONZI!”

Qualche giorno dopo Napoleon raggiunse i due amici in una caffetteria che frequentavano spesso. Gli avevano mandato un messaggio.
“Allora?!”
“Ciao Napoleon, anche noi siamo felici di vederti!” lo canzonò Pierre “Dai siediti!”
“Perché sono qui?”
“Ci deve essere un perché?” Tom alzò le sopracciglia “Non possiamo semplicemente aver voglia di passare del tempo con un nostro compagno di squadra?”
“Eh?!”
“Ciao!” La voce di Talisa lo sorprese
“Non sei al Bistrot?” Napoleon non aspettandosela si ritrovò nervoso
“Se sono qui, non sono lì!” lei sorrise “Ragazzi allora l’ho fatto!”
“Male?”
“Meno di quello che pensavo! Mi sono preoccupata all’inizio perché mi pareva così grande”
Luis la guardava con occhi sbarrati
“Tutto sommato è stato delicato. Poi prima ha preparato la parte”
“Ma...” Luis sudava freddo
“Bocca?” il tono scherzoso di Pierre gli procurò un brivido
“No, no, non me la sono sentita”
“Credevo che la cosa ti intrigasse...parole tue”
“Sì ma sai Tom, quando ho visto quel coso proprio non ce l’ho fatta”
Luis non riusciva a parlare
“Io comunque non ero certo saresti andata fino in fondo” la punzecchiò Pierre
“In effetti hai rimandato parecchio”
“Di certo non lo avrei fatto nel bagno del liceo come Mary! Te la ricordi Tom?”
“Marianne, certo. Ero ancora a Parigi e si lamentò un sacco che le aveva fatto male! Che quando si chinava...”
“Eh in effetti anche a me pizzica un po’, ma lui mi aveva avvertita di starci attenta.”
“Ma per la forma?” Pierre pareva molto disinvolto e Luis non sapeva dove guardare
“Anche, ma giusto perché è recente! Ah comunque, mentre me ne stavo lì distesa e pronta, ha dovuto rispondere al telefono e un po’ mi sono innervosita, ma poi abbiamo parlato di ciò che ho in mente per la prossima volta. Lo farò sudare parecchio.”
“Oh Talisa non vorrai fare quella cosa di cui mi hai accennato?”
“Sì! Lo so che farà tanto più male però sono pronta!”
A Luis venne una sorta di flash, voleva quasi scappare ma le gambe non gli reggevano
“Sangue?”
Luis fissò Pierre sempre più allibito
“No, almeno non mi è sembrato. Non ho guardato. Volete vedere?”
“Se vogliamo...” Luis stava annaspando
“Ma certo, mostra!”
Fissò Tom incredulo
Talisa, ancora in piedi, si sollevò la maglietta esibendo così un piercing all’ombelico “Allora?! Non è bellissimo?!”
Napoleon sentì il calore salirgli dalle guance. Forse era una reazione a tutto ciò che aveva frainteso cercando di controllarsi.
“Ehi tutto bene tu? Hai cambiato colore”
“No, niente, ho caldo io...ho corso prima di venire qui e... sarà...l’effetto caldo-freddo. Invece ecco...che dovresti fare che ti farà più male? Non ho capito”
“Un tatuaggio” si lasciò cadere sulla poltroncina “Ah Pierre visto che tu e Louane avete stabilito di essere amici siccome andate troppo d’accordo, contenti voi, che ne dici di uscire insieme io e te?”
Napoleon, che aveva appena sentito il cuore andare verso un battito più regolare, lo sentì riprendere a trotterellare.
“Noi due?”
“Certo! Perché no? Tu e Louane siete amici. Se ti fai scrupolo per Napoleon non ci sono problemi nemmeno lì, noi non siamo mai usciti e lui adesso frequenta una mia amica ed è preso, no?!” lo guardò in attesa di conferma “Giusto?! Siete già finiti a letto!”
“Già. Ecco adesso dovrei andare, ho un appuntamento” si alzò e fece alcuni passi verso la porta
“Ehi idiota” la voce di Talisa lo fece fermare e voltare “Ah almeno ne sei consapevole! Ce l’hai una giacca no?!”
“Una giacca? Ce-certo”
“Bene fatti trovare pronto per le sette...sette di sera eh...questa sera!”
“Co-come?”
“Passo a prenderti a quell’ora! Tom controlli tu che venga vestito bene?”
“Ok!”
“Su ora vai! Hai un impegno no?! Ciao!” Talisa gli fece cenno con la mano.

“Sai...” Pierre guardava, oltre la vetrina della caffetteria, Luis che se ne andava “...non credo abbia capito che avete un appuntamento stasera”
“Appuntamento...ora non esageriamo”
“Ma non ti infastidisce che è stato a letto con una tua amica?” l’incredulità di Tom era evidente
“È più una via di mezzo fra un’amica e una conoscente”
“Ma adesso lei non si aspetterà...” Pierre conosceva Talisa da meno tempo di Tom, eppure entrambi facevano fatica a capire la situazione
“Credi che lo avrei fatto uscire con una alla ricerca di una relazione?! Lei alla fine dell’anno accademico tornerà nel suo Paese. Era alla ricerca di una bella serata e di un’avventura. Ammetto di averlo messo un po’ alla prova”
“E ha fallito essendoci andato a letto” dedusse Pierre
“Sì ma...tanto per cominciare era solo sesso. Fra noi non c’era nulla...e prima che lo diciate, anche ora non c’è nulla e non è detto ci sarà, dipenderà da stasera...e poi, soprattutto... voi non sapete tutto” sorrise con provocazione “Ma non intendo dirvelo!” 
Ebbene quella sera lo strafottente vanaglorioso Luis Napoleon aveva finito col parlare di lei a ogni occasione, procurandosele pure. Per il sesso ok, c’era stato, ma solo quello, un modo anche per tentare di dimostrare qualcosa a sé stesso...a nel mentre aveva pure detto “Talisa”. La ragazza non ci aveva dato peso, visto che tanto si era divertita. 
“E poi...” Talisa accavallò le gambe “...chi vi dice che in realtà questo non faccia parte di un elaborato piano di vendetta per tutte le ragazze che non ha richiamato e trattato con sufficienza dopo essersele fatte”
“Cioè, adesso che è preso, gli vuoi fare assaggiare il suo stesso comportamento?” Pierre era quasi sbigottito
“Potrei...non potrei...chissà?”
“No!” rise Tom “Ti conosco. Certo sei il tipo da farlo ma...sai cos’è l’amicizia”
“E questo che c’entra, mica io e lui siamo amici!”
“Tu e lui no. Io e te sì. Non faresti questo a un mio amico! Di certo non senza dirmelo prima...molto prima!”
“Voi siete amici?” Scherzo Talisa
“Ti piace vero?” Tom la prese in contropiede
“Sì, no, no, un po’, sì! Questa la sequenza!”
Pierre e Tom si guardarono cercando di capire se uno dei due avesse il traduttore Talisa-Francese, Francese-Talisa.
  
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