Film > Pirati dei caraibi
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Autore: JennyPotter99    08/04/2020    0 recensioni
Schiamazzi, urla, risate, profumo del maialino appena cotto e di birra continuamente versata a terra.
Gli uomini erano fin troppo ubriachi per reggere il bicchiere o anche per camminare.
Quella era una delle solite serate che aspettavano gli osti della principale taverna di Port Royal.
I coniugi Garcia e la dolce Alice possedevano quella taverna da antiche generazioni.
Da ormai 5 anni, anche la bambina li aiutava spesso a servire i tavoli.
Nel suo piccolo vestitino sporco e povero nascondeva parte delle mance dei clienti, senza farlo sapere ai proprietari.
Quella sera in particolare, sulle rive di Port Royal si aggirava una tremenda tempesta, proprio mentre quella che, si diceva essere la nave più veloce dei Caraibi, attraccò al porto con il primo ufficiale Norrington e il governatore della città, il signor Swan.
Alcuni ufficiali britannici fecero irruzione nel tugurio e posarono sul tavolo un bambino, quasi dell’età di Alice, forse più grande, che non respirava.
-Serve aiuto qui!- disse un mozzo, vestito comunque della divisa britannica.
Ma prima che qualcuno potesse fare qualcosa, un cannone distrusse quasi metà della taverna.
Alice si accucciò sotto il tavolo, troppo impaurita, ma dal buco vide chiaramente cosa avesse sparato.
Era una
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Di conseguenza, anche il resto della ciurma cadde a terra per le ferite riportate dagli uomini del commodoro, tranne Pintel e Ragetti che, fino a quel momento, si erano solo nascosti.
Rispettando il codice, intanto, Gibbs e il resto degli uomini se l’erano filata a bordo della Perla Nera.
Prima di andar via, Alice e Jack pensarono bene di prendere qualcosa dal resto dell’oro che c’era dentro la caverna.
-Perché lo hai fatto?- le chiese Jack, mettendosi al dito vari gioielli.
-Perché volevo vedere se veramente tenessi a me, Jack.- rispose lei, indossando tre collane di perle al collo.
-Non scherzavo quando parlavo di me, di te e della Perla…- mormorò Jack, prendendole il mento con due dita.
Alice gli sorrise, più che soddisfatta.- Lo so.- sussurrò, baciandolo dolcemente.- A proposito, non posso credere che tu mi abbia dato una spada.-
Jack le afferrò i fianchi da dietro, sorridendo.- Già, è stato abbastanza eccitante, magari ne riparliamo più tardi.- mugugnò, strofinandole le labbra sull’orecchio.
Alice scoppiò a ridere, notando più in là, Elizabeth e Will che parlavano molto vicini tra loro, ma nient’altro.
-Dobbiamo tornare alla Dontless.- disse lei.
Will annuì, abbassando lo sguardo.- Il tuo fidanzato si starà chiedendo dove sei.-
Così, a bordo di una scialuppa, i 4 uscirono dall’isola, scoprendo però che la Perla Nera non c’era e questo significava che Norrington avrebbe presto fatto di lui cibo per avvoltoi, dato che non aveva via di fuga.
-Mi dispiace, Jack.- gli disse Elizabeth.
-Hanno fatto i loro interessi, che cos’altro potevo aspettarmi?- commentò lui, mentre salivano a bordo della Dontless e il primo ufficiale gli metteva le manette.
-Gillette, il signor Sparrow è atteso all’alba sul patibolo.- esordì il commodoro.
-E la ragazza, signore?-
Ancora una volta, sembrò che la faccia angelica di Alice fece effetto su di lui.- Marcirà in prigione.-
-Ma signore, le dovrebbe aspettare lo stesso fato!- replicò il soldato.
-Eseguite i miei ordini!-
***
Così, la mattina dopo, mentre a Jack venne messo un cappio al collo, Alice si ritrovò nella prigione di Port Royal, a fare avanti e indietro nella cella, in attesa che i tamburi cessassero di suonare.
Perché quello significava che Jack era stato impiccato.
Ad un certo punto però, un’ombra passò davanti alla fessura che c’era tra le mattonelle, lasciando vicino alle grate qualcosa.
Alice si arrampicò, vedendo una piccola chiave: scrutò poi una persona andarsene via velocemente ed indossava la divisa della marina britannica.
Per via della grazia che il commodoro Norrington le aveva dedicato, Alice inserì la chiave nella fessura ed uscì dalla prigione.
Quando arrivò in città, i tamburi erano fermi, ma Jack non era morto.
Will aveva appena lanciato la sua spada sotto i suoi piedi, così che il pirata potesse reggersi e la corda attorno al suo collo, non ucciderlo.
Alice si unì ai due, tentando di fuggire verso la stessa piattaforma da dove era caduta Elizabeth.
Purtroppo, alla fine, si ritrovarono circondati dalle guardie che gli puntarono contro i fucili.
-Avventato Turner, troppo avventato.- commentò Norrington.- Non me lo sarei mai aspettato da voi, ricordatevi qual è il vostro posto.-
-Il mio posto è tra voi e Jack.- affermò Will.
-E anche il mio.- aggiunse Elizabeth, unendosi al gruppo.
James la guardò deluso.- E quindi…Anche quello del vostro cuore?-
Tutti avevano capito che la ragazza tenesse a Will.
-Beh, a quanto vedo, si è sistemato tutto!- intervenne Jack, scrutando sulla costa il pappagallo Cotton che svolazzava.
Quello voleva dire una sola cosa.
-Bene, mi sono divertito cari ragazzi, ma è il momento di andare.- continuò Jack, arrampicandosi sul precipizio insieme ad Alice.- Amici miei, ricorderete tutti questo giorno come il giorno in cui avete qua-
Alice sbuffò e lo spinse, fino a farlo cadere in acqua.
Sorrise poi al commodoro.- Capitano Norrington.- sorrise.- A buon rendere.- gli disse, prima di tuffarsi in mare.
-Qual è il piano di azione, signore?- domandò Gillette.
James fece un leggero sorriso, come divertito.- Possiamo lasciargli un giorno di vantaggio.-
E proprio come avevano intuito, ecco apparire all’orizzonte la Perla Nera.
Gibbs gli lanciò una cima per consentire ai due di salire a bordo.
-Non avreste dovuto rispettare il codice?- gli chiese Jack.
-Abbiamo pensato che fosse più una sorta di traccia.- rispose Gibbs, che alla fin fine voleva bene a Jack.
Finalmente, Alice poté accomodarsi davanti al timone, il posto che le apparteneva.- Capitan Sparrow, la nave è vostra.-
Jack le sorrise, prendendo il timone tra le mani.- Te lo avevo promesso.-
Alice gli prese la guancia e lo baciò con passione.
-Ora canta per me, stellina.- le sussurrò poi.
Alice mise gli occhi verso l’orizzonte.- Siamo pecore nere, gente spietata!-
Allo stesso tempo, Jack prese la propria bussola che girò fino ad indicargli la direzione da prendere.
-Yo-ho, beviamoci su!-
 
CONTINUA…
Spero che questa prima storia vi sia piaciuta, fatemelo sapere con un commento! Troverete il continuo sul mio profilo 😊
   
 
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