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Autore: JennyPotter99    10/04/2020    1 recensioni
SEQUEL DI "LA CAMERA DEI SEGRETI"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quella stessa mattina, nonostante ci fosse una tempesta in atto, Harry, Ron, Hermione, Jenny e Draco presero l’espresso per Hogwarts.
Il treno era molto più affollato del solito, perciò furono costretti a sistemarsi in una cabina già occupata.
C’era un uomo che stava dormendo, coperto dal proprio mantello, poggiato al finestrino.
-Secondo voi lui chi è?- domandò Ron, sedendosi con Crosta in mano.
-Il professor Remus Lupin.- rispose Hermione.
-Tu sai sempre tutto?-
La ragazza sospirò per il commento e gli indicò la borsa posta sopra al porta bagagli.- E’ scritto sulla valigia, Ronald.-
Jenny gli si avvicinò, confermando che stava dormendo e così chiuse la cabina e aggiornò Ron ed Hermione su quello che gli aveva detto Arthur.
-Fatemi capire bene: Sirius Black è fuggito da Azkaban per uccidere te?- chiese Ron a Jenny.
-Beh, ma dovranno prenderlo prima o poi.- commentò Hermione.
-Non sarà facile: mio padre dice che è un pazzo furioso, un assassino.- commentò l’altro.
Draco sospirò, sovrappensiero e probabilmente anche spaventato.- Grazie Ron.-
Ron storse la bocca, essendosi per un momento dimenticato che se a Jenny veniva fatto del male, contemporaneamente succedeva anche a Draco.
-Comunque sono solo voci e poi qualcosa non mi quadra: un criminale che evade di prigione solo per uccidere una ragazzina di 13 anni? Deve avere poche priorità, questo tipo.- intervenne Jenny.
In quello stesso istante, il treno iniziò a rallentare, ma erano in viaggio solo da poco.
-Perché ci fermiamo? Non possiamo esserci già.- chiese Hermione, turbata.
Successivamente, l’espresso si fermò definitivamente e Ron diede uno sguardo fuori.- Qualcuno si muove là fuori.-
Non capivano cosa stesse succedendo: iniziò a fare freddo, i vetri si ghiacciarono e le luci si spensero.
Draco, impaurito, prese la mano di Jenny, mentre qualcosa si avvicinava alla loro cabina.
Un essere dal lungo mantello nero aprì la porta scorrevole.
Non aveva le gambe, restava a mezz’aria da solo.
Le sue mani erano putride e disgustosamente secche, simili a quella di Griffin.
Draco non riusciva a togliergli gli occhi di dosso, era come pietrificato.
Essa fece capolino con la testa coperta dal mantello, senza entrare.
Voltò il proprio sguardo contro Draco, per qualche minuto, però al ragazzo sembrò un’eternità.
Jenny vide il suo corpo piegarsi in avanti verso la creatura, come se essa lo stesse risucchiando.
In quello stesso istante, l’uomo che dapprima era tranquillamente addormentato, si alzò, puntando la bacchetta contro l’essere.
Dall’arma uscì un potente bagliore di luce che la cacciò via.
Infine, Draco svenne.
Quando si risvegliò, il treno era ripartito, le luci si erano riaccese e quell’uomo gli stava porgendo un pezzo di cioccolata.
-Ciao Draco, sta tranquillo, è cioccolata, con questa ti sentirai meglio.- gli disse, con un sorriso amichevole.
Il professor Lupin era un uomo dalla chioma marrone, occhi verdi che davano leggermente sull’azzurro e un paio di baffetti sopra il labbro.
Ancora un po' intontito, il ragazzo diede un morso al dolce.- Cos’era quella cosa che è entrata?- domandò, con le pelle d’oca.
-Era un Dissennatore, una delle guardie di Azkaban: perlustrava il treno per Sirius Black.- spiegò l’uomo. -Ora, se non vi dispiace, vado a scambiare due parole col macchinista. Mangia, ti sentirai meglio.- continuò, prima di uscire dalla cabina.
Jenny si sedette accanto a Draco, preoccupata.- Come ti senti?-
-E’ stato orribile: come se fossi di nuovo tornato all’anno scorso, con Tom Riddle.- rispose Draco. -Solo io sono svenuto?-
-Sì, ma io mi sono sentito strano, come se non potessi più essere felice, ecco.- intervenne Ron.
Quello che era successo aveva preoccupato Draco, facendo rivangare brutti ricordi che non sarebbero mai andati via.
***
Per colpa della tempesta, gli allievi furono costretti a raggiungere il castello tramite carrozze che si trainavano da sole, invece che utilizzare le barche sul lago nero.
Si misero le divise e si sedettero tutti nella sala grande, dove si aspettavano, ovviamente, uno degli illuminati discorsi di Albus Silente.
 
-Benvenuti ragazzi, ad un altro anno ad Hogwarts.- esordì il preside, postandosi davanti al suo maestoso leggio con un gufo disegnato sul marmo.- Quest’anno, salutiamo il professore di Cura delle creature magiche, che ha deciso di passare gli ultimi anni di riposo con gli arti che gli restano.- annunciò. -Egli sarà sostituito da niente poco di meno che dal nostro Rubeus Hagrid.-
Il gigante si alzò dalla tavolata dei professori in modo talmente goffo che fece ribaltare tutti i bicchieri, mentre Harry, Ron, Hermione, Draco e Jenny gli applaudivano.
-Diamo anche il benvenuto, al professor Remus Lupin, come nuovo insegnante di Difesa contro le arti oscure: buona fortuna professore.-
I 5 capirono perché allora sapeva come riprendersi dall’attacco di un Dissennatore.
A Jenny appariva forse il professore più simpatico che avesse mai conosciuto.
-E ora, arriviamo a cosa più tetre: quest’anno, Hogwarts ospiterà i Dissennatori di Azkaban.-
Solo a sentire quella parola, Draco rabbrividì.
-Badate a quello che vi dico: i Dissennatori non faranno distinzione tra chi stanno cercando e chi gli si metterà davanti. Tuttavia, non potete permettergli di farvi del male.- continuò Silente.- Sapete, la luce si può trovare anche negli attimi più tenebrosi.- spiegò, spegnendo una candela solo con una passata di mano.- Se solo uno si ricorda di accendere la luce.- proseguì, riaccendendola.
Come intuito dall’incantesimo di Lupin, i Dissennatori probabilmente odiavano la luce.
Jenny decise di accompagnare Draco fino alle scale dei sotterranei, per controllare che stesse bene.
Il ragazzo aveva cambiato pettinatura: abbandonando il gel, aveva lasciato i capelli normali, con una leggera frangetta.
-Quante attenzioni tutte per me.- commentò Draco, prendendole i fianchi.
-Non ti ci abituare: volevo solo assicurarmi che fosse tutto okay.- replicò lei, arrossendo.
Lui le sorrise, prima di lasciarle un leggero bacio sulle labbra.- Ah, Jennifer Potter, mi sei mancata.- mormorò, sfiorandole il naso col proprio.
Il momento intimo si spense quando sentirono Dean, Seamus ed Harry ridacchiare per le scale.
-Oh Draco, amore mio!-
-Sbaciucchiami tutto il giorno!-
-E tutta la notte!-
Jenny ridacchiò sospirando.- Uomini.-
Draco le diede un bacio sulla guancia ridendo.- Buona notte.-
Jenny salì le scale e diede uno schiaffo dietro al collo per ognuno di loro.- Ficcanaso! Voglio vedere voi quando avrete una ragazza, se ce l’avrete!-
Salirono le scale mobili fino al settimo piano e trovarono la signora Grassa, padrona del quadro sull’entrata del dormitorio, che cantava.
-Fortuna major!- le disse Seamus, ma ella non si mosse.- Visto? Non vuole farmi entrare.-
La donna aveva in mano un bicchiere e aveva tutta l’intenzione di romperlo con le sole corde vocali.
Ovviamente non ci riuscì, era talmente stonata che perfino il bicchiere non le dava retta.
Così, per far finta che aveva avuto successo, lo ruppe da sola.- Sbalorditivo! Solo con la mia voce! Brava, brava!-
Harry sbuffò.- Fortuna major.- ripeté.
-E va bene, entrate!-
Una volta che la porta si fu aperta, ragazzi e ragazze proseguirono nelle loro stanze.
Jenny diede da mangiare a Blue e notò che era cresciuto rispetto all’anno scorso.
-E quindi, tu e Draco state definitivamente insieme?- domandò Hermione.
L’altra, riflettendoci su, pensò che Draco non glielo aveva mai chiesto ufficialmente.- In effetti, non lo so, lui si è comportato come se stessimo già insieme.- le rispose, indossando la camicia da notte.- Oh, e, ehm, mi dispiace di non avertelo detto, sai, tu eri pietrificata.-
-Sta tranquilla.- continuò l’amica, mettendosi sotto le coperte. -Credo di avere una cotta per un altro.-
Jenny si voltò a guardarla di scatto.- Davvero? E chi sarebbe? Lo conosco?-
Hermione divenne improvvisamente tutta rossa.- Oh no, è di Corvonero.- balbettò.
L’altra ragazza non le credeva neanche un po' e aveva anche dei sospetti.- E’ Ron, vero?-
-Ma che dici?! Ma ti pare! Neanche per sogno!- esclamò Hermione.
Jenny ridacchiò sotto i baffi.- Se lo dici tu.-
   
 
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