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Autore: Little Redbird    15/04/2020    1 recensioni
Fic scritta per l'event del WAOFP con il prompt: Shadowhunters, Simon/Raphael -- (Single Parents!AU) Noi a scuola ci odiavamo ma i nostri figli sono migliori amici, e finché sono così piccoli non possiamo spiegargli perché dovrebbero starsi alla larga.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Raphael Santiago, Simon Lewis
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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2.

Simon fissò il sofisticato piatto di salmone davanti a sé. Sì, era stato decisamente meglio che cenassero da Raphael. Lanciò uno sguardo d’intesa con Rami, che sorrideva al suo piatto come se fosse innamorato. Ecco perché resti sempre a cena qui, realizzò Simon. E non mi porti mai nemmeno una briciola di ciò che avanza. Figlio ingrato.
Raphael stava pregando, i gomiti sulla tovaglia immacolata e la fronte posata contro le dita unite. Samuel, suo figlio, teneva le mani strette a preghiera, ma guardava la tv.
Quando furono pronti per mangiare, Raphael sembrò finalmente rilassarsi. La religione lo aveva sempre aiutato a schiarirsi le idee, perfino da ragazzo.
“Forse dovremmo… che dici?” chiese Raphael, cogliendo Simon con una fetta di squisito salmone a riempirgli la bocca.
Simon guardò i loro ragazzi, seduti vicini, i quali avevano già cominciato a sghignazzare tra loro, ma che alle parole di Raphael si irrigidirono.
“B-beh, io pensavo dopo cena...” rispose imbarazzato Simon.
Rami aveva le guance dello stesso colore del salmone. “N-noi...” Uguale a suo padre.
“Sì, ci stavamo baciando,” intervenne Samuel. “Non pensavamo avreste avuto da ridire.”
Simon e Raphael si guardarono per un attimo prima di riportare lo sguardo sui loro figli, le guance rosse quasi quanto le loro.
“Non abbiamo nulla in contrario,” li rassicurò Raphael, la voce incredibilmente calma e rassicurante.
Simon gli sorrise senza nemmeno rendersene conto.
“In realtà, siamo noi a voler sapere cosa ne pensereste se… se noi due...”
Così tanti anni dopo e Raphael ancora non riusciva a dire ad altri che voleva stare con lui. Il cuore di Simon si strinse per il dolore. Quanto tempo avevano sprecato.
“Vi darebbe fastidio se anche noi ci frequentassimo?” domandò alla fine Raphael. “Nel senso romantico del termine, intendo.”
Rami diede uno schiaffo sul bicipite di Samuel. “Te l’avevo detto che andavano a letto insieme!”
Simon si strozzò con il salmone – che non aveva smesso di mangiare. Raphael riuscì a mandare di traverso perfino l’aria che stava respirando.
“Noi non-!”
“È passato un sacco di tempo!”
“Simon!”
“Scusa!”
Raphael prese un respiro profondo e guardò di traverso suo figlio. Sia lui che Rami smisero di ridacchiare all’istante. Simon roteò gli occhi, quel trucchetto a lui non riusciva mai.
“Noi due abbiamo un passato alle spalle,” cominciò Raphael, ma suo figlio lo interruppe.
“Zio Magnus ci ha raccontato tutto,” disse Samuel e Rami annuì.
Raphael si portò una mano al viso per stringere la radice del naso tra pollice e indice. “Quella vecchia megera,” borbottò, perfettamente udibile. “Finite di mangiare. Sono certo che abbiate avuto tutte le spiegazioni del caso.”
I due sghignazzarono e Raphael cercò Simon con lo sguardo. Si sorrisero, consapevoli che stavolta, anche se le cose non fossero andate secondo i piani, non avrebbero mollato.


Samuel chiuse la porta alle spalle di Simon e Rami. Suo padre stava sparecchiando la tavola, insisteva per fare tutto da solo e Rami si limitava a fargli compagnia, ma prima che potesse sedersi a chiacchierare con lui della serata, il campanello suonò di nuovo.
Raphael guardò la porta con un sorriso. “Deve aver dimenticato qualcosa, quello sbadato.” Nella sua voce c’era solo affetto.
Samuel aprì la porta per rivelare gli occhi dorati di suo “zio”.
Magnus si era dato da solo quel titolo e aveva insegnato a Samuel a chiamarlo così fin da bambino.
“Sbaglio o ho appena visto Simon Lewis e prole lasciare questo appartamento?” domandò, come se avesse potuto davvero sbagliarsi. Sapevano tutti che aveva il vizio di spiare dallo spioncino. ‘Lo hanno fatto apposta! Lo dice anche il nome!’
“Lui e papà stanno insieme,” annunciò Samuel, il traditore.
“Non mi dire!”
“Noi non-”
“E bravo Rafi! Dopo vent’anni di pene, finalmente godi dell’altro significato della parola!”
“Cosa?” chiese Raphael, capendo la battuta solo quando suo figlio disse: “Ew, zio!”
Raphael cacciò Magnus di casa a colpi di strofinaccio.


 
AN:
Prompt di Chara: 

"Shadowhunters, Simon/Raphael -- Quella volta in cui i loro figli credevano di dover spiegare perché si stessero infilando la lingua in gola e invece i loro padri li hanno battuti sul tempo.
SCENA BONUS: Magnus & Samuel prendono in giro Raphael perché ci ha messo vent'anni per chiarire le cose con Simon."
   
 
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