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Autore: JennyPotter99    17/04/2020    1 recensioni
SEQUEL DI "LA CAMERA DEI SEGRETI"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ormai si era fatta sera; Draco e Sirius aiutarono Ron ad uscire dal passaggio segreto, dato che, per via della ferita alla caviglia, non riusciva a camminare.
-Mi dispiace per la gamba, puntavo al topo. Credo che ti dia qualche fitta.- gli disse Black.
-Qualche fitta? Mi hai quasi spezzato la gamba!- esclamò Ron, dolorante.
-Ho avuto sempre un portamento poco mansueto: James mi consigliò anche di fare qualcosa, perché, beh, alla coda ti abitui, alle pulci, ti uccidono.- spiegò egli, uscendo da sotto il Platano Picchiatore.
-Perché mi sembra di averti già visto da qualche parte?- gli chiese Draco e non si riferiva alla sua foto sulla Gazzetta del Profeta.
-Probabilmente nel tuo albero genealogico: tua madre, Narcissa, è mia cugina. Era una Black, prima di diventare una Malfoy.-
Jenny e Draco si meravigliarono di avere un parente in comune.
Mentre Hermione vegliava su Ron e Lupin teneva d’occhio Minus, Harry e Jenny si avvicinarono a Sirius, che, meravigliato, osservava il castello.
-Sarà bello varcare di nuovo quelle porte da uomo libero.- commentò, facendo un leggero sorriso. -Non so se lo sapete, ma quando siete nati, James e Lily mi hanno nominato vostro padrino.- continuò, quasi imbarazzato. -Potete continuare a vivere con i Dursley, una volta finito tutto questo, ma se vi va…-
-Venire a vivere con te?- gli chiese Harry, entusiasta.
-Sarebbe magnifico.- affermò Jenny. -Lo sapevo che non potevi scomodarti a fuggire da Azkaban solo per venire ad uccidermi.-
-Ucciderti? No, questa è una storia che è venuta fuori per varie dicerie, ma hanno frainteso.-
-Quindi sei venuto per me?- gli domandò, curiosa.
-Avevi tutto il diritto di sapere perché tu non eri a casa, quella notte.-
Jenny credeva che avrebbe finalmente saputo la verità, una volta per tutte, ma qualcosa glielo impedì.
-Harry!- gridò Hermione, indicandogli la luna piena.
Non era un buon segno, soprattutto per il professor Lupin.
Di fatti, quando la luna si alzò in cielo, Remus iniziò a trasformarsi.
Sirius gli andò in contro per tentare di impedirglielo, ma era troppo tardi.
I vestiti dell’uomo si strapparono, le sue gambe si allungarono diventando zampe, apparve un muso pieno di denti appuntiti e un paio di orecchie.
Di scatto, il lupo mannaro spinse via Sirius.
Harry, Ron, Hermione, Draco e Jenny si compattarono, anche se non sapevano cosa fare.
Secondo Jenny, però, ci doveva essere ancora un briciolo di Lupin dentro di lui.
-Professor Lupin?- sussurrò lei, avvicinandosi lentamente. -Remus?-
A quel punto l’animale ululò e si mise a quattro zampe, puntando gli artigli verso i ragazzi.
-Bel cagnolino, bel cagnolino.- piagnucolò Ron.
Fu in quel momento che comparve Piton e, accorgendosi del licantropo, non esitò a proteggere i 5 allievi.
Poi, si sentì un ringhio.
Il cane nero corse verso il lupo mannaro e lo azzannò al collo, ma era nettamente in svantaggio, perché più piccolo e debole.
Per distrarlo e far si che non attaccasse gli altri, Sirius corse via e Lupin dietro di lui.
Harry aveva paura che Sirius potesse essere in pericolo: così, si slegò dal gruppo e li rincorse, con Jenny alle calcagna.
La ragazza prese un sasso da terra e lo tirò contro il licantropo, mentre il cane era a terra, forse ferito.
Lupin gli latrò contro e li avrebbe graffiati con i suoi artigli, se non avesse sentito qualcosa provenire dalla foresta.
Si udì un ululato in lontananza e il lupo mannaro lo seguì, allontanandosi.
Allora i fratelli Potter si guardarono intorno e non videro il loro padrino.
Lo cercarono fra gli alberi e lo trovarono svenuto sulla riva di un piccolo lago.
Jenny tentò di scuoterlo per svegliarlo, ma sembrava troppo debole e ferito al petto.
Fu proprio in quel momento che l’acqua si ghiacciò completamente e poteva significare una cosa sola.
-Non si mette bene.- commentò lei, alzando lo sguardo verso il cielo.
Un gruppo di Dissennatori stava venendo verso di loro, giunto per prendere il prigioniero.
***
Era da un po' ormai che i Dissennatori si stavano cibando sia di Harry che di Sirius.
-Conosci qualche incantesimo?- le chiese Harry, affaticato.
Jenny non lo aveva mai provato, aveva solo osservato come Lupin lo aveva insegnato a Draco, ma doveva provarci.
Si alzò da terra e puntò l’arma in cielo.- Expecto Patronum!-
Utilizzando come ricordo, i piccoli attimi sereni appena passati con Sirius, l’incantesimo colpì i Dissennatori, però non rimase abbastanza a lungo per cacciarli via.
Non appena la luce si spense, uno di loro l’attaccò e la fece svenire.
Harry era rimasto solo e non sapeva cosa fare, era fin troppo stanco.
Quando poi, improvvisamente, vide qualcosa al di là del lago, sull’altra sponda.
Qualcuno che Harry non riuscì a vedere bene, evocò un potentissimo Patronus che fece scappare via di Dissennatori.
Sembrava una donna dai lunghi capelli castani, sul rosso.
Stringendo gli occhi, gli sembrò anche di vedere la figura di un animale: un cervo, ma senza corna.
La luce dalla bacchetta fu talmente forte che illuminò tutta la foresta proibita.
Il ragazzo non sapeva chi avrebbe potuto farlo e non ebbe nemmeno tempo di pensarci, perché perse i sensi.
***
Sia Harry che Jenny si risvegliarono in infermeria.
-Ho visto la mamma.- esordì Harry, non appena ebbe aperto gli occhi.
Hermione si sedette sul suo letto.- Cosa?-
Anche Jenny si alzò velocemente, strofinandosi la faccia.
-Jenny, ho visto la mamma, ha evocato il Patronus e ci ha salvato!- esclamò lui.
La sorella non sapeva come fosse possibile.
-Ascoltate, hanno preso Sirius.- continuò Draco, amareggiato. -Hanno intenzione di consegnarlo ai Dissennatori.-
Fu in quel momento che entrò Silente: dovevano fare qualcosa per impedirgli di rinchiuderlo di nuovo.
-Professore, hanno preso l’uomo sbagliato! Sirius è innocente!- esclamò Jenny.
-Già, è stato Crosta.- intervenne Ron, sdraiato sul letto con la caviglia fasciata.- Era il mio topo, è scappato.-
-Il punto è che noi sappiamo la verità.- continuò Hermione.
-Io vi credo, ma non penso che il Ministero terrà conto della parola di 5 maghi di 13 anni.- commentò Silente. -Cosa affascinante, il tempo, non è vero?-
Hermione  e il preside si scambiarono strani sguardi che nessuno capì.
-Sirius Black si trova in cima alla torre nera. Ricordi le regole, signorina Granger, non dovete assolutamente essere visti e se avete successo, più di una vita innocente verrà risparmiata. Tre giri dovrebbero bastare.- continuò, uscendo dall’infermeria.
-Ma di che miseriaccia stava parlando?!- domandò Ron, più confuso di tutti.
Velocemente, Hermione tirò fuori qualcosa dalla felpa.
Aveva il collo una curiosa collana dalla catenina lunga, con un ciondolo a forma di clessidra.
-Andate voi, più di te persone non si possono portare.- disse la ragazza, circondando il collo di Harry, Draco e Jenny.
Draco sapeva bene di cosa si trattasse.- Ma è una Giratempo!- esclamò, volendola toccare.
Hermione gli diede uno schiaffò sulle mani e girò la piccola clessidra per tre volte, proprio come aveva detto Silente. -Mi raccomando: non fatevi vedere da nessuno.-
Improvvisamente la ragazza scomparve e quella che fuori sembrava la luna, si trasformò di nuovo in sole.
I tre si ritrovarono da soli nell’infermeria e i fratelli Potter non capirono cosa fosse successo.
-Le sette e mezza.- disse Draco, osservando l’orologio in cima alla porta.- Dove eravamo noi alle sette e mezza?-
-Non lo so, andavamo da Hagrid.- rispose Jenny, confusa.
Il ragazzo prese a correre e gli altri due dietro di lui.
-Draco, mi spieghi che succede?!-
Mentre si dirigevano in cortile, i tre si incrociarono con altri Harry, Ron, Hermione, Draco e Jenny che stavano discutendo.
Draco fece nascondere i fratelli dietro la fontana, per impedire che fossero visti.
-Questo non è normale.- commentò Harry.
-Ascoltate, questa è una Giratempo.- spiegò Draco, mostrando la collana.- Grazie a questa, i maghi si servono del tempo a loro piacimento, ecco come Hermione ha frequentato decine di corsi tutto l’anno…Quella piccola furbetta.-
Allora Jenny capì.- Siamo tornati indietro nel tempo.-
-Esatto.- affermò l’altro. -Silente le ha detto di fare tre giri e siamo finiti qui: è evidente che voleva che tornassimo a questo momento per una ragione.-
Quando i 5 si allontanarono verso la capanna di Hagrid, loro 3 fecero lo stesso, rimanendo sempre a qualche metro di distanza.
-Guardate: Fierobecco è ancora vivo.- notò Harry.
Draco sorrise ampiamente ed ebbe un’idea.- Ma certo! Ricordate cos’ha detto Silente? Se avrete successo, più di una vita innocente verrà risparmiata. Possiamo liberarlo!-
Così, proseguirono e si nascosero dietro le enormi zucche: Fierobecco era ancora lì, legato al palo.
Intanto, dentro la capanna, Hagrid stava restituendo Crosta a Ron.
-Quello è Minus.- borbottò Harry e con rabbia si alzò, deciso ad entrare.
-Fermo, che stai facendo?!- intervenne Draco, afferrandolo per la felpa.
-Quello è l’uomo che ha tradito i miei genitori! Credi che me ne resterò qui, con le mani in mano?!- rispose l’altro.
-Sì, è necessario! Ottuso di un Potter!- disse Draco e sbuffando, lo tirò giù.- Harry, in questo momento tu sei da Hagrid, se irrompi lì ti crederanno impazzito. Brutte cose succedono a chi si intromette nel tempo, non possiamo essere visti!-
Jenny si meravigliò di questo suo temperamento tenace.- Non ti facevo così deciso.- commentò sorridendogli.
Draco arrossì leggermente.- Grazie, lo trovi sexy?- le chiese, ma poi scosse la testa, concentrandosi più su quello che dovevano fare. Notò poi che Silente e Caramel stavano arrivando insieme al boia.- Stanno arrivando, dobbiamo liberarlo.-
-Aspetta: Caramel deve vedere Fierobecco prima, o crederà che sia stato Hagrid.- intervenne Harry.
-Giusto, giusto.-
Jenny si ricordò di quello che successe dopo: ovvero che un sasso colpì una teiera.
Così, ne prese uno da terra e lo lanciò dentro.
Successivamente, un altro avrebbe dovuto colpire Harry al collo e così Draco lo fece.
-Ahi, fa male.- borbottò Harry.
Probabilmente quello che succedeva al vecchio Harry, si riversava anche su quello nuovo.
I 5 stavano uscendo dalla porta sul retro, così si nascosero dietro gli alberi, il tempo necessario a riavere la strada libera.
Una volta rimasti solo loro, continuarono a stare dietro alle zucche, mentre, come fatto in precedenza, Silente guadagnava tempo.
L’unica che era venuta a contatto con Fierobecco e che sapeva cosa fare, era Jenny.
Così si avvicinò lentamente a lui e gli fece un inchino, come insegnatole da Hagrid.
L’animale fece altrettanto e quindi la ragazza si apprestò a prendere la catena legata al palo.
Nonostante gli dicesse di venire e tirò la catena, Fierobecco non ne voleva sapere di alzarsi.
Draco intervenne dopo aver trovato dei furetti morti: il suo cibo preferito.
-Guarda Fierobecco! Guarda che bel furetto stecchito!- mormorò, sventolandolo in aria.
L’uccello si alzò subito e Draco gliene tirò uno.
Jenny poté salvarlo e si diressero nella foresta proibita, nel frattempo che Silente e Caramel si accorgessero che era sparito.
Non potevano dare la colpa ad Hagrid.
Stava tramontando il sole: Fierobecco seguiva Draco che agitava i furetti.
Si fermarono ad un certo punto e lo lasciarono vicino ad un albero: la prima parte era fatta.
-E adesso?- domandò Harry.
-Salviamo Sirius.- rispose Draco, avviandosi più in là, verso il Platano Picchiatore.
Restarono a distanza e videro i 5 entrare nel passaggio segreto della Stamberga Strillante: potevano solo attendere che uscissero.
 
   
 
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