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Autore: JennyPotter99    21/04/2020    1 recensioni
SEQUEL DI "IL PRIGIONIERO DI AZKABAN"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Giovedì pomeriggio, Jenny si diresse nella sala grande per ripassare Pozioni insieme a Draco ed Hermione.
Mentre scese le scale dell’ultimo piano, notò tre ragazze della sua casata, osservare le scale che portavano ai sotterranei.
Lavanda Brown e le due gemelle Calì e Padma, sembrava che stessero aspettando qualcuno, in maniera molto eccitata.
-Che cosa stiamo guardando?- domandò Jenny, affiancandole.
-Lui sta per salire, di solito va sempre a ripassare nella sala grande a quest’ora!- esclamò la biondina, Lavanda, saltellando su se stessa.
Da una parte Jenny si aspettava che si trattasse di un ragazzo.
-Lui chi?-
-Ma come lui chi?! Il più bello di tutta Hogwarts! Giuro che l’altra mattina mi ha guardata!- rispose Calì, la gemelle più magrolina.
Questo tipo doveva essere molto affascinante da come ne parlavano.
-Eccolo, arriva!-
Padma scalpitò quando un ragazzo, dalla divisa di Serpeverde, salì le scale.
Con una borsa di pelle sulla spalla, un colorito pallido e una chioma di capelli biondi che si sistemò con la mano prima di entrare, evitando completamente le 4 ragazze.
Draco, il suo Draco.
Jenny scoppiò a ridere sotto i baffi, mentre le compagne arrossirono e si sventolarono a vicenda.
Però, sotto sotto, iniziò anche a darle fastidio.- Scusa, ma come sapevi dove sarebbe stato?-
-Facile, l’ho seguito un po' e mi sono segnata tutto i suoi spostamenti.- rispose Lavanda, porgendole un quadernino.
Jenny non ci poteva credere: c’era appuntate davvero tutte le cose che Draco faceva durante la giornata.- Questo è inquietante.- commentò, alzando le sopracciglia.- Chi vi dice che non abbia una ragazza?-
A quel punto, le amiche si guardarono interrogative, come se non ci avessero mai pensato.
Scuotendo la testa ancora incredula, Jenny entrò dentro la sala grande e si sedette vicino a Draco.
-Ciao, non abbiamo più parlato dopo la lezione di Moody, stai bene?- le chiese.
Senza pensarci, Jenny gli prese le guance e lo baciò.
-Ehm, devo prenderlo come un sì?- balbettò l’altro, confuso.
Lei lo ignorò.- Sai, dovresti dire in giro che sono la tua ragazza.-
Draco ridacchiò.- Vuoi che faccia degli striscioni?-
Solo in quel momento Jenny osservò come era stato posizionato il calice di fuoco: la coppa stava al centro della stanza, con il fuoco blu che ardeva e intorno ad esso, una leggerissima nebbiolina come protezione.
Successivamente, entrò Cedric Diggory che, spinto dai suoi amici, gettò un pezzo di carta dentro il calice.
Lui era più grande e poteva permettersi di candidarsi al torneo.
Infine, fece un sorrisetto ed un occhiolino verso Jenny.
-Sì, dovrò decisamente fare degli striscioni.- borbottò Draco, tra se e se, notando il gesto del Tassorosso.
-Attenzione, attenzione, l’abbiamo fatta!- esclamò George, saltellando dentro insieme al suo gemello, con qualcosa in mano.
-E non funzionerà.- intervenne Hermione.
Fred e George si sedettero accanto a lei.
-Ah no? E perché no Granger?- domandò Fred.
-Vedete quella?- gli disse, indicando il tratto bianco che circondava il calice di fuoco.- E’ una linea dell’età e l’ha tracciata Albus Silente in persona.-
-E allora?-
-E allora.- sospirò la ragazza.- Un mago come Albus Silente non si farebbe imbrogliare da un trucco patetico, scemo e balordo come la pozione invecchiante.-
I gemelli volevano mettere il loro nome nella coppa, ma non erano abbastanza grandi e perciò si erano inventati una scappatoia.
Hermione però, non aveva tutti i torti.
-Per questo è così geniale: perché è patetico, scemo e balordo.- commentò Fred, per poi bere dalla fialetta insieme a George.
Fecero un salto all’interno del cerchio e non successe niente.
Tutti intorno iniziarono ad acclamarli, mentre misero il pezzo di pergamena nel fuoco.
D’improvviso, però, le fiamme uscirono dalla coppa e li attaccarono, scacciandoli via come mosche.
I fratelli si ritrovarono per terra, con i capelli bianchi e la barba lunga.
Gli alunni presenti presero a ridere, mentre i due si prendevano a botte, decidendo chi avesse commesso qualche errore.
Successivamente, tutto tacque.
Victor Krum entrò nella sala grande con il solito portamento distinto e il passo duro: mise il suo nome nel calice e voltò lo sguardo verso Hermione.
A quanto pareva, non solo Jenny aveva fatto colpo.
***
Quando si fu fatta sera, alunni e insegnanti si riunirono tutti insieme per la selezione dei tre campioni che avrebbero partecipato al torneo.
-Silenzio, per favore.- disse Silente, mentre tutti si accomodavano. -Siamo giunti al momento che tutti stavamo aspettando: la scelta dei campioni.-
In quell’istante, il fuoco blu del calice divenne rosso e lanciò per aria un bigliettino.
Silente lo afferrò per leggerlo.- Il campione di Durmstrang è: Victor Krum!-
Il ragazzo strinse il pugno, entusiasta e, dopo aver preso il suo foglio, si avviò fuori.
Poi, ecco uscire un altro nome.- Il campione di Beauxbatons è: Fleur Delacour!-
Fleur era una dolce ragazza dal viso angelico e i capelli biondi.
Jenny pensava che una come lei non fosse adatta a partecipare ad un torneo duro come quello.
-Combatterà con le farfalle?- commentò sotto voce.
Draco ridacchiò appena.- Cosa vorresti dire? Non va bene come campione?-
-Secondo me no: ci vorrebbe una ragazza forte, abile con gli incantesimi e coraggiosa.- rispose lei, quasi elogiandosi.
-Una come te?-
-Perché no?-
Infine, il fuoco lanciò un ultimo bigliettino.- Il campione di Hogwarts è: Cedric Diggory!-
Jenny applaudì: era contenta che il suo amico partecipasse, avrebbe sicuramente votato per lui.
-E così abbiamo i nostri tre campioni!- continuò Silente.- Ma poi, solo uno passerà alla storia, solo uno alzerà questo cratere della vittoria… La coppa tre Maghi!- esclamò, indicando una bellissima e luminosa coppa che Barty Crouch aveva in mano.
-Wow! Se potessi averla, la sbatterei dritta in faccia allo zio Vernon.- mormorò Jenny, con li occhi che le brillavano.
Fu in quel momento, che il calice si infiammò ancora.
Confuso, il preside vide volare un altro pezzo di pergamena, con un altro nome.
Nessuno se lo aspettava.
-Jennifer Potter.-
Jenny sgranò gli occhi.- Cosa? Ehi! Io scherzavo.- balbettò, nascondendosi tra la folla, mentre tutti la fissavano.
-Jennifer Potter!- esclamò Silente.
-Coraggio Jenny, va!- le disse Hermione, spingendola verso Silente.
Jenny non aveva idea di cosa fosse successo: non aveva messo lei il proprio nome nel calice, era troppo piccola per superare la linea dell’età.
Prese il proprio nome e raggiunse Victor, Fleur e Cedric di fuori, con la porta che le si chiudeva alle spalle.
-Jenny? Che hai fatto?- le domandò Cedric.
-Non lo so Cedric, non sono stata io.- rispose lei.
Improvvisamente, la grande porta di legno si aprì e Jenny vide correre verso di se Silente, seguito da Barty Crouch, Piton, Malocchio Moody, Madame Maxime, Karkaroff e la McGranitt.
-Jenny, hai messo il tuo nome nel calice di fuoco?!- le chiese il preside.
-No signore!-
-Lo hai fatto fare ad uno studente più grande di te?!-
-No signore!-
-Ne sei assolutamente sicura?!-
-Si signore!-
-Sta mentendo, è chiaro.- intervenne la gigantessa, con accendo francese.
-Un corno! Il calice di fuoco è una reliquia antichissima, solo un incantesimo confundus di potenza eccezionale avrebbe potuto aggirarlo. Magie al di là di una studentessa del quarto anno.- aggiunse Malocchio.
-Vedo che l’ha studiata bene, Malocchio.- gli disse Karkaroff, accusandolo.
-Una volta era mio compito pensare come i maghi oscuri Karkaroff, magari te lo ricordi.- continuò l’altro, riferendosi ai tempi in cui era Auror.
-Questo non ci porta ad una soluzione!- esclamò Albus.- Barty, lascio a te la decisione.-
-Qui è in gioco la vita di due ragazzi.- sussurrò Minerva e aveva ragione: semmai le prove fossero state talmente pericolose da rischiare la vita, anche Draco ci avrebbe rimesso.
-Il patto con il calice di fuoco è vincolante. La signorina Potter non ha scelta.- rispose l’uomo. -Lei è da stasera, un campione tremaghi.-
Ignara di cosa l’aspettasse, Jenny tornò al dormitorio con lo sguardo basso, senza parlare con nessuno, cercando di pensare a chi potesse averle fatto una cosa del genere.
Mentre superò il quadro della Signora Grassa, suo fratello l’affiancò.
-Come hai fatto?- le chiese, aggrottando le sopracciglia.- Lascia stare.-
Jenny non sapeva cosa intendesse.- Scusami?-
-Credo seriamente che tu voglia metterti in mostra. Sai Jenny, i genitori non sono morti solo a te.- continuò lui, arrabbiato.
-Ma di che diamine stai parlando?-
-Vorrei solo che me lo avessi detto.-
La ragazza sbuffò, infastidita dal suo comportamento.- Non ho messo io il mio nome in quel calice, io non voglio la gloria eterna, te la puoi tenere, signor Harry Potter, io non ci faccio niente.- spiegò, dandogli una leggera spintarella. -Non so cosa sia successo stasera, ma è successo, chiaro?-
-Mi hai rotto.- borbottò Harry, salendo in camera.
   
 
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