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Autore: Sia_    23/04/2020    4 recensioni
"Fred e George ci hanno offerto di provare il loro nuovo prodotto una mezz’oretta fa e abbiamo accettato tutti, però ci sembrava brutto lasciarti fuori dai giochi." dice Harry, confondendo le sue parole in un rumoroso sbadiglio.
"E cosa farebbe esattamente questa caramella?"
"Non lo sappiamo." si affretta a dire Ginny, innocentemente.
"Mi state dicendo che voi tre, coscientemente, avete ingerito un loro prodotto senza controllare cosa fosse o cosa facesse?" chiede a questo, tremendamente preoccupata, "Voi siete pazzi."
"Hermione, siamo grati del fatto che ritieni le nostre invenzioni prive di pericolo." commenta ironicamente George, passandosi una mano tra i capelli.
"Ma per provare che è tutto completamente sicuro… " Fred apre la bocca, facendo cadere velocemente una caramella in bocca e, tanto velocemente, la manda giù verso lo stomaco, "Abbiamo deciso di prenderla anche noi."
La sicurezza dei movimenti di Fred la stupisce e una piccola vocina nella parte più recondita del suo cervello comincia a dirle che forse, ma solamente forse, non è una cosa così… pericolosa.
La vista di Fred viene oscurata dalla mano di George, che le offre la stessa caramella di prima con un sorriso a trentadue denti, "Cosa ne dici allora?"
Oh, al diavolo.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Angelina/George, Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fred/Hermione ❤'
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Oh, al diavolo - Capitolo sedici


Raggiunto il magazzino dei gemelli, Hermione comincia a tirare fuori gli ingredienti che si è preoccupata di procurare per la ricetta: lo fa con una strana foga, i suoi movimenti sono meccanici, imbarazzati.

"Sei sicura che ci serva tutta questa roba?" George alza un sopracciglio, osservando meglio la fiala di muco di vermicoli che Hermione estrae dalla borsa. 

"Ho passato tutta la notte a studiare la ricetta." chiarisce la giovane, riprendendo la boccetta, "E avresti dovuto farlo anche tu." dopo essere schizzata nei dormitori e aver lasciato Fred da solo nella Sala Comune, il sonno ha fatto fatica a raggiungerla: per questo si è messa sul letto, con la ricetta scritta sulla pergamena, e ha cominciato a leggerla con attenzione, in attesa o nella speranza di individuare l’ultimo ingrediente.

George appoggia il capo alla mano, guardandola smistare gli ingredienti con minuzia. Quando lei alza gli occhi, il suo cuore perde un battito. Non le è mai capitato di pensarci, ma la posa che il gemello ha assunto le fa ricordare Fred. Considerata la loro natura, non c’è molto da stupirsi, lo sa anche lei che sono uguali in tutto e per tutto: il viso ha lo stesso taglio, così come il naso e la bocca. Sono gli occhi e la posizione delle lentiggini che l’hanno sempre aiutata a distinguerli. Gli occhi di Fred tendono molto di più al verde, le ricordano i prati coloranti intorno alla Tana, mentre George è il colore del cielo, quello illuminato dal sole dell’estate. Si morde un labbro, abbassando di nuovo lo sguardo, imbarazzata. Il suo cuore è riuscito a calmarsi ben poco da quando ha abbandonato l’aula di Pozioni, perché nelle narici ha ancora il profumo di pulito di Fred, che non accenna ad andarsene minimamente. 

"Hermione." George richiama la sua attenzione, passandole una mano davanti agli occhi, "Mi hai sentito?" piega la testa, sorridendole maliziosamente. 

"Cosa?" 

"L’ho letta la ricetta e non serve il muco di vermicoli." dice, aprendo il libro per farle vedere.

Hermione passa gli occhi sulla pagina, sorpresa: George ha ragione, si è sbagliata, "Mi spiace, andavo di fretta e… "

Non finisce la frase, perché George le sta accarezzando la testa, "Devi rilassarti, è solo una pozione." 

Facile a dirsi per lui, che non ha niente da risolvere, ma Hermione si sta accorgendo che qualcosa in lei sta cambiando, che forse si sta innamorando, si è resa conto che non è in grado di leggere se sta pensando a Fred e si è resa conto che proprio non riesce a non pensare a Fred. E che Fred, al contrario, si ferma. Ha bisogno che la pozione funzioni, per far tornare tutto – per quanto possibile – come prima. 

"Non voglio baciare Draco." si impunta, stringendo le ginocchia al petto, appoggiando la schiena ad una delle scatole di Merendine Marinare che i gemelli tengono nel loro magazzino. George piega le maniche fino al gomito, mentre continua a sentirla parlare, accendendo con un movimento della bacchetta il calderone, "Allora cominciamo, no?" le dice, grattandosi il collo, "Dovresti passarmi tre misurini di ingrediente base." 

Hermione fa come le è stato detto, iniziando poi a sbucciare le bacche di vischio, per non rimanere indietro con la preparazione della ricetta.

"Comunque c’è scritto di girarla prima verso destra tre volte e poi sempre a sinistra." gli ricorda, nonostante sia intenta a fare altro e costringendo George ad alzare gli occhi al cielo con un sorriso. Hermione è e sempre sarà Hermione, con le sue manie di perfezionismo, ma è divertente pensare che qualcuno come lei sia riuscita a mettere in una gabbia il cuore del suo disordinato e folle gemello. 

Ci pensa, mentre la giovane si passa una ciocca di capelli dietro l’orecchio e si morde il labbro inferiore, che non potrebbero essere più diversi quei due, per certi versi completamente opposti. Eppure sembrano essere anche così giusti, come se la loro differenza si appiani quando si incontrano, come se la loro differenza li possa rendere più autentici. George scuote il capo, decisamente contrariato che non ci siano ancora arrivati: è così difficile rendersi conto che sono fatti l’uno per l’altra? 

"E adesso?" Hermione rompe i suoi fitti pensieri, aggiungendo due gocce di miele nel calderone insieme alle bacche sbucciate.

"Adesso dovrebbe diventare verde." il gemello sorride, mentre la pozione si colora piano piano, girando il liquido un paio di volte, come da ricetta. 

Hermione fa cadere l’occhio fuori dalla finestra, dove il sole è in alto nel cielo, segno che è ormai l’ora di pranzo. Una strana sensazione le attanaglia il cuore: ha sperato che prima o poi Fred si sarebbe fatto vivo con una scusa, giusto per passare a salutare, ma oramai è impossibile.  

"Dobbiamo farla riposare fino a domani sera."

Sposta lo sguardo verso il ragazzo, che si è alzato in piedi tutto dolorante, passandosi le mani sulla schiena, per sciogliere i muscoli in tensione. Lo guarda e oh, al diavolo

"Grazie." dice, alzandosi anche lei, "Per avermi aiutato con la pozione…" guarda verso il terreno, "E per non avermi chiesto nulla." lo sa che è curioso, che vuole sapere perché l’ha trovata in aula con Fred, perché è così urgente quella pozione, perché è così imbarazzata ogni volta che suo fratello salta nella conversazione. 

George si mette a ridere, "È come se tu facessi parte della famiglia, sarebbe stato scortese abbandonarti a te stessa, considerato che è così importante."

Hermione sorride, mentre uno strano calore le percorre il corpo: famiglia? È una nuova felicità quella che sente, più calda. È serena, mentre raccoglie le sue cose per seguire il gemello fuori dal magazzino per andare a mangiare, anche se non smette di pensare che se è davvero della famiglia, allora corre il rischio di essere vittima dei loro scherzi ogni giorno, proprio come tutti gli altri. 

"Anche se sarebbe stato più divertente vederti baciare Fred, non credi?"

La mano di Hermione si blocca a mezz’aria, mentre si gira di scatto per guardare George che la sta fissando maliziosamente, con le mani nelle tasche. Miseriaccia. 

"Siamo solo amici, io non sono… " si affretta a spiegare, cercando di rimanere il più composta possibile. Impone al suo viso di non colorarsi di un pesante rossore, mentre è costretta a partecipare ad una gara di sguardi con il gemello. 

"Innamorata?" George finisce la frase per lei con evidente divertimento, "C’è una cosa che non sai su quelle caramelle, Hermione."

"Cosa?"

Il gemello le sorride, è un sorriso così largo e sincero che le fa quasi paura aspettare la risposta, "Non trasformano proprio niente, accentuano i sentimenti, ovviamente, ma i sentimenti d’amore."

Hermione lo guarda accigliata, un sopracciglio alzato con aria di sfida e una mano sul fianco, "Quindi mi staresti dicendo che Draco Malfoy è davvero innamorato di me? Inventatene una più credibile, George." ribecca rasserenata da quel pensiero, "Fred Weasley non mi piace."

"Allora, mettiamo il caso che tu davvero non sia innamorata di mio fratello e che quella caramella trasformi i sentimenti in amore, perché proprio lui?"

Hermione socchiude le labbra, sorpresa da quella domanda lei stessa, che se l’è fatta così tante volte nei giorni precedenti, ma non ha mai trovato una risposta. Perché Fred è… 

"Siamo amici, è perché lui è mio amico." si impunta, stringendo poi le labbra il più possibile, facendo trasparire dal viso una certa tensione. 

George si appoggia alla scrivania alle sue spalle, lascia una gamba a penzoloni e l’altra che tocca ancora il pavimento, "Amici?" le chiede maliziosamente, consapevole di sapere molto altro e di aver visto molto altro, "Mettiamo ancora una volta che la caramella stia trasformando la tua amicizia in amore, che effetti hai avuto?"

"George, seriamente ti aspetti che te lo dica?" Hermione incrocia le braccia al petto, sorridendo, "Già mi sembra inconcepibile che tu abbia scoperto che… " Il gemello la guarda, mentre comincia a camminare avanti ed indietro nel piccolo magazzino, gesticolando e portando avanti un discorso che non sembra stare né il cielo, né in terra. Cerca di fermarla, ma lei è come una furia, "… Io e Fred siamo amici capisci? E non so quanto sappia di queste caramelle, ma se la pensa come te si monterebbe la testa e magari non vorrebbe più saperne di me, ma anche se così non fosse… Avanti, ma ci immagini? Io e tuo fratello che stiamo insieme?" chiede, evidentemente accaldata, "Perché a me sembra che possa essere una cosa strana, non dico impossibile, solo che… Non dirgli che ho detto che non è impossibile… George Weasley non azzardarti a dirgli nulla!"

Il gemello cerca di soffocare una risata, "Prometto di non dirgli niente." dice, alzando le mani in segno di resa quando si trova l’indice di Hermione a qualche millimetro dal naso, "A patto, ovviamente, di sapere che effetti hai avuto e di che colore fosse la caramella."

"Sei un tiranno."

"Sono solo bravo negli affari, dovresti saperlo." George alza le spalle con nonchalance, rimettendosi composto per ascoltarla. 

"Non riesco più a leggere quando penso a lui." dice con un filo di voce, guardando il pavimento.

"Tu pensi sempre a lui!" sbotta il gemello evidentemente divertito dalla situazione, ricordandosi solo qualche secondo dopo del suo stupido errore, aiutato anche dall’espressione incuriosita della giovane, "Dico, per forza dovrai pensare a lui un sacco, che effetto sarebbe?"

"Difatti penso a Fred un sacco, ma non è che ne sia innamorata, è la caramella che me lo mette in testa tutto il tempo."

"E il colore? Se ti serve, posso cercare una di quelle caramelle e fart... "

"Era quello dei suoi occhi, non mi serve rivederla, era proprio il colore dei suoi occhi." Hermione arrossisce appena sulle guance, come se si fosse tolta il più grande segreto della sua vita dalle spalle. 

George sorride soddisfatto scuotendo il capo, "E ancora ti impunti a dirmi che non sei tremendamente innamorata di mio fratello, certo che sei proprio testarda."                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                

 

 

A pranzo, Hermione non ha la minima intenzione di sedersi a fianco a Fred. Non vuole mangiare con lo sguardo pressante di George fisso su di lei. Eppure, quando Ron le dice che le ha tenuto un posto riservato e i suoi occhi corrono verso il gemello, vede in quelli di lui un pizzico di tristezza. Fred avrebbe voluto averla accanto, avrebbe voluto parlare con lei ancora un po’, rubarle il cibo dal piatto, farla ridere, sentire il suono della sua voce, annusare il profumo dei suoi capelli. Sposta lo sguardo, mentre George lo raggiunge tutto pimpante. 

È al settimo cielo per aver finalmente messo a posto l’ultima tessera del mosaico: anche Hermione alla fine si è lasciata andare e gli ha rivelato la verità. Si piacciono, Fred e lei si piacciono davvero, entrambi, si piacciono talmente da essere stupidi e ciechi. 

"Come è andata con George?" le chiede Harry, sorridendole tranquillamente. 

Hermione alza gli occhi sui suoi amici, ancora con il volto arrossato per la conversazione avuta precedentemente con il gemello, "È andata bene."

È la seconda volta che mente ad Harry e Ron, ma non sa come iniziare il discorso. Come dire ad entrambi che è contenta per loro, che è felice di vedere che Ginny ha un amore corrisposto, che Ron sta cercando una soluzione per la sua palese cotta, ma che è spaventata di essersi probabilmente scoperta innamorata. Che lei l’amore proprio non sa cos’è, com’è. Che il petto, ogni volta che si gira verso Fred le fa male, come se stesse per scoppiare da un momento all’altro. Che quando sente la sua voce tocca il cielo con un dito, che quando i loro occhi si incontrano non esiste nessun altro, se non Fred. Fred esiste, certo che esiste, ma è anche lui una persona con dei sentimenti e i suoi non possono essere cambiati a piacimento. Hermione vorrebbe, vorrebbe poter dire di amarlo, ma vorrebbe poter sentire di essere amata da lui nello stesso modo. 

Rialza gli occhi verso Fred, mentre i suoi amici iniziano una fitta conversazione sul Quidditch. Lo vede ridere ad una battuta di Lee e pensa che, ovviamente, è bello. Quando ride, sembra essere illuminato: Hermione se ne è accorta durante le vacanze alla Tana che Fred se sta ridendo, si colora. 

Pensa alle parole di George, le stanno martellando nella testa da minuti interi: se ha ragione, lei è davvero innamorata. Più le sente, più le immagina, più si sente schiacciata, piccola piccola nel suo posto in Sala Grande: ha cercato di convincersi, ogni volta che si specchiava negli occhi del gemello, che quello non sarebbe stato niente, che è solo amicizia, che non può superare una certa soglia. Eppure ora sembra essere andato tutto in pezzi, sembra che il suo cuore abbia tradito il suo cervello. 

Logicamente, Hermione non si sarebbe mai potuta innamorare di uno dei gemelli, di quello che la mattina a Grimmauld Place si smaterializzava in tutte le stanze, di quello che non rispetta nemmeno le proprie regole. Eppure il suo cuore sembra non riuscire a dimenticare anche tutto quello che Fred è, ma che nasconde bene: Fred è l’aria fresca del tramonto d’estate, Fred fa ridere, Fred è un ottimista, Fred è una delle persone più belle e pure che abbia mai incontrato nella sua vita. 

"Va tutto bene?" Ginny la riporta alla realtà velocemente, posandole una mano sulla spalla e posizionandosi esattamente sulla traiettoria che unisce i suoi occhi alla figura del gemello.

Oh, al diavolo

"Ho paura che mi piaccia davvero." sussurra all’amica, coprendosi il volto con la mano, "Ho paura che mi piaccia il suo sorriso, la sua risata, il suo modo rilassato di prendere la vita, il suono che fa il suo cuore mentre batte, il colore dei suoi capelli, quel neo che ha sul collo, il profilo del suo viso... "

Potrebbe andare avanti all’infinito, ma Ginny la ferma, passandole una mano tra i capelli affettuosamente, "Faccio il tifo per te, buona fortuna."

 



Eccoci qui, finalmente riesco ad aggiornare: lo che il capitolo è abbastanza corto rispetto ai precedenti, ma per una questione intricata ho dovuto tagliare il capitolo effettivo in due parti, sarebbe venuto megagiga lungo. Tuttavia mi piace che sia incentrato su Hermione, sui suoi sentimenti: sono sicura che questa ragazza prima o poi sarà in grado di aprire gli occhi e capire che Fred Weasley è proprio lì  portata di mano. 
Intato vorrei ringraziare tutte le persone che continuano a seguire me e la storia, sono felicissima che vi piaccia e farò il possibile per darle un degno finale: ci avviciniamo, ma ho ancora qualche asso nella manica, prometto. 
A prestissimo, 
Sia ❤

   
 
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