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Autore: Mercurionos    04/05/2020    1 recensioni
ULTIMO CAPITOLO: Alba e Cenere:
E lì, nell’ombra silenziosa e fredda,
sotto lo scampanellio della pioggia,
Vegeta volse lo sguardo alle proprie spalle,
e la vide.
L'Impero Galattico di Freezer, tirannico dittatore di tutto ciò che esiste: un periodo oscuro e inenarrato. Il rinnovato nucleo dell'impero attende tre guerrieri saiyan, gli ultimi della propria specie, predestinati a mostrare il proprio valore all'Universo. A partire dagli ultimi giorni del Pianeta Vegeta, fino a quel fatidico 3 Novembre, e oltre, nel massimo rispetto del magnifico Manga di Akira Toriyama.
Parte di "Dragon Ball: Sottozero", la vita dell'eroe che non abbiamo visto crescere.
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Freezer, Nappa, Nuovo personaggio, Radish, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball - Sottozero'
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Capitolo 14 – La Leggenda dei Sette Esami, Parte 1 – Anno 1, 6/30 Frimaio
 
E così, un altro capitolo cominciò con un discorso in medias res tra i principi di Pyaneta e gli ultimi saiyan, come la prima scena della vostra sitcom preferita. Ancora più scolorito del solito, come se qualcuno volesse risparmiare sull’inchiostro, Gladyolo si trascinò su per le scale della torre dei dormitori, fino a raggiungere l’ultimo piano. Considerando che la torre aveva quaranta piani distribuiti su circa duecento metri, la trascinata arrampicata durò qualche minuto. Finalmente raggiunse la porta della stanza occupata dai saiyan, fece per bussare, ma l’entrata si aprì da sola.
“Ah! Sei tornato, finalmente! Cosa cavolo vi è successo?”
“Ciao, Radish… Sei da solo?”
“Sì, stavo andando in città dagli altri. Vuoi venire?”
“Posso sedermi un attimo, per piacere…?”
“Che? Sì, entra pure… Credo.”
 
Il pallido giovane si bilanciò verso l’interno della stanza, fece un gesto con la mano indicando la sedia riposta sotto la scrivania di Radish e la telecinesi pensò al resto. Gladyolo si lasciò cadere sulla seggiola, esausto.
“Ehi ehi! Che avete combinato in ‘sta missione? Siete un giorno in ritardo, okay, ma è davvero andata così male?”
Gladyolo non rispose: restò muto a fissare il pavimento, poggiato sulle braccia adagiate sopra lo schienale della sedia.
“Gladyolo?”
“…”
“Gladyolo.”
Nessuna risposta. Radish chinò il capo per vederci meglio: il principino dormiva.
“Ma che ca…”
Radish cominciò a scuotere il compagno, applicando sempre più forza. Dei leggeri ticchettii mutarono rapidamente in veri e propri schiaffi. Radish non sapeva che fare, poi però gli venne un’idea tanto banale quanto efficace.
 
“Oh guarda, Vegeta ha fatto saltare in aria la scuola.”
“DOVE?!?” Gridò Gladyolo guizzando in piedi.
“Buongiorno, altezza.”
“Ah, io… Scusami, non è da me comportarmi in questo modo…”
“Allora, vuoi raccontarmi di cosa è successo? Tua sorella sta bene?”
“Sì sì, lei sta bene… Sono gli ALTRI TRE CHE NON STANNO BENE!”
“Ohi, ohi, calmati. Cosa dovevate fare?”
“Una cavolata. Dovevamo stanare un politico fallito che si era messo a pubblicare vignette idiote su Freezer. Una bazzecola, ma…”
“Ma?”
“Lo abbiamo localizzato il terzo giorno di indagini, in una cittadina. Dopo qualche ora avevamo trovato la sua casa, i suoi attrezzi, poi qualche tempo dopo abbiamo trovato lui, solo che…”
“Che? Dai, parla!”
“Abo e Cado. Hanno intascato circa cento foglietti con delle battute o dei disegni stupidi su Freezer.”
“Oh… Oooh!”
“Già. Freezer che fa la doccia, Freezer che mette le mutande, Freezer che va in enoteca, Freezer che uccide Crilin, Freezer che si allea con i Saiyan e salva l’Universo dalla cancellazione…”
“Non credo che siamo già arrivati a quel punto.”
“Mi capisci, ora? Tutte queste idiozie spaziotemporali… Ci ho messo altri tre giorni per catturare quell’idiota!”
“E che fine ha fatto questo?”
“Lo hanno giustiziato.”
“Ah.”
 
Qualche istante più tardi, Radish e Gladyolo raggiunsero il resto della squadra quattro e i membri della squadra cinque. Vegeta e Mirk si stavano riempiendo di botte come loro solito nella stanza di allenamento, mentre Pump stava tranquillamente chiacchierando con Tagoma e Namole. Gladyolo salutò i presenti, poi Radish riprese il loro discorso: “Ehi, mica hai detto che tutti e tre i vostri compagni hanno fatto casino?”
“Oh, già. Banan.”
Pump si avvicinò a loro, proprio quando il principe di Pyaneta cominciò nuovamente ad abbandonare il proprio debole colorito: “È andata così male? Cosa ha fatto Banan?”
“Niente. Letteralmente. Ha seguito il gruppo dalla distanza senza dire mai nulla. In sei giorni non ha aperto bocca, e tra l’altro mi sembra che si comporti da un po’ così.”
Radish si mise le mani dietro la nuca e cominciò ad ispezionare molto insistentemente il soffitto: “Ah, che strano… Si riprenderà di certo.”
“Non mi hai detto però com’è andata la vostra, di missione.”
Radish si bloccò e scambiò una rapida occhiata con Pump.
 
“Beh, la missione era semplice ricognizione in un pianeta dell’Ovest. Non è successo niente, ma… Diciamo che le ragazze non sono state molto “collaborative”, ecco.”
Gladyolo lo osservò incuriosito: “In che senso?”
“Nel senso che, a parte Frida, che perlomeno ci ha dato una mano, Sabrina e Patty sono state costantemente in disparte e ci hanno evitato come la peste.”
“Oh, strano. Mi sarei aspettato almeno qualche battibecco, specie con Patty.”
“Vero? È proprio questa la parte strana. Almeno siamo riusciti a fare tutto e a tornare a casa in tempo. I supervisori non erano molto contenti della nostra performance, ma Vegeta ha minacciato di far saltare in aria il pianeta, quindi ci hanno fatto tornare a casa in pace.”
 
In fretta si fece sera e Mirk e Vegeta decisero finalmente di interrompere gli allenamenti. Radish lanciò loro degli asciugamani, seguiti in fretta dalle armature d’ordinanza. “Dovremo dire al signor Nappa di far rinforzare ulteriormente le pareti della stanza…” disse il ragazzo al principe, che seccato gli rispose con sbuffi e versi sommessi. L’intenzione di Vegeta sarebbe stata quella di allenarsi fino al termine delle lezioni, dato che nel periodo invernale non avrebbe più avuto a disposizione il talento di Mirk, la quale sarebbe tornata sul suo pianeta natale. I piani del glorioso principe però, come al solito, vennero stroncati sul nascere da una semplice quanto crudele domanda posta da Gladyolo appena il gruppo ebbe abbandonato l’alto palazzo abitato da Nappa: “Vegeta, come sei messo per gli esami?”
 
Vegeta arrestò il suo regale camminare per guardare in faccia il principe di Pyaneta: “Come sono messo con cosa?”
“Con gli esami. Gli esami di fine anno.”
Pump e Radish cominciarono a guardarlo confusi: stava semplicemente fingendo o era un idiota al centodieci percento? Gladyolo gli si avvicinò: “Vegeta. Il tredici cominciano gli esami finali. Hai studiato un minimo oltre ad esserti allenato? Mirk, tu sei pronta?”
Mirk fece un passo all’indietro, leggermente intimorita dalla domanda: “Io? Ehm… Sì, ma è ovvio, no? Anche Vegeta avrà studiato un minimo…”
Vegeta non replicò. Continuava a guardare Gladyolo con occhi vacui, finché non si intromise Radish: “Vegeta. Hai studiato? Un pochetto?”
Ma Vegeta riprese a camminare, più velocemente di prima, e in fretta si diresse verso l’accademia.
Gli studenti restanti rimasero muti per un attimo. Radish poi spiegò con eloquenti sillogismi la peculiare situazione del glorioso ed inaffondabile principe della fiera razza saiyan: “È fottuto.” Al che tutti annuirono, si voltarono silenziosamente e seguirono le orme del principe verso i loro alloggi.
 
Il vento gelido di Frimaio annunciò l’inevitabile arrivo dell’inverno sull’emisfero boreale di Neo Freezer. Gli interminabili prati che circondavano la capitale si scurirono, le foreste di agissa persero tutta la loro lucentezza vitale e i fiumi acquisirono un colorito di intenso azzurro biancastro. Pian piano per le strade della città si poterono contare sempre più persone vestite di cappotti, scialle e cappelli imbottiti, vestiario anticipatore di intense nevicate. Il cielo si fece di giorno in giorno più tetramente grigiastro, ma la neve non si presentò prima dell’ultimo giorno di scuola. I cadetti che uscivano la sera dall’accademia solo raramente optavano per un cambio d’abito, data la incredibile resistenza alle variazioni di temperatura delle undersuit in dotazione all’esercito. In particolare, per Vegeta non si sarebbe mai posto il problema del cambio d’abito, non indossando mai altro se non la divisa militare. Pump e Radish trovavano ancora inusuale vedere Vegeta andare a letto senza guanti né stivali: il semplice pensiero che sotto di essi si trovassero le terminazioni degli arti del principe li lasciava ancora leggermente sorpresi.
 
Sebbene Pump e Radish si aspettassero un comportamento più tradizionalmente testardo da parte del loro principe, Vegeta decise di non prendere parte alle ultime lezioni dei club. Così fecero anche molti altri studenti, considerato il fatto che le attività pomeridiane erano state dichiarate facoltative per il mese di frimaio. In molti temevano l’inesorabile avvicinamento degli esami e si rinchiudevano quotidianamente nella torre dei dormitori. I giorni trascorsero tranquilli e in fretta, fino a quando fu il tredici frimaio, il primo giorno di esami.
 
“Aw… Buon- Buongiorno…” sbiascicò Radish scendendo dal letto.
“…Ciiaaaooo…” rispose Pump, sbadigliando parecchio assonnata.
Vegeta non rispose, al che Radish decise di librarsi in aria per svegliarlo. Ma Vegeta non era nel suo letto. Non era nemmeno svenuto alla scrivania dopo una notte di studi, oppure in bagno, dove il suo intestino avrebbe potuto rispondere ad un periodo di esercizio mentale tanto intenso e teso.
“Perfetto, Vegeta è scappato dagli esami.”
“Perché? Non è nel suo letto?”
“No. Sbrighiamoci a trovarlo, l’esame di economia inizia fra…”
“Poco più di un’ora.”
“Merda.”
 
In seguito ad una rapida colazione nella mensa della loro sezione, goduta in un surreale silenzio, i due saiyan cominciarono a perlustrare in volo tutta l’area occupata dall’istituto. Dopo un po’ di tempo si unì anche Gladyolo alle ricerche, seguito da Mirk e Dylia. Ormai mancavano dieci minuti all’inizio dell’esame, quando il gruppo ricevette una chiamata sullo scouter: era Bueno.
“Ola! Ho siendido che estate cercando Vegeta, sì?”
Radish si calò lentamente a terra: “Ti prego, dimmi che hai trovato quel demente.”
“Eccome! Vegeta es in classe da un’ora.”
“Come in classe?”
“In classe. Al suo banco…”
Radish scagliò un’occhiata torva a Pump, che ricambiò con un sguardo altrettanto carico di disprezzo per il loro principe. Quando finalmente lo raggiunsero però, il tempo a loro disposizione finì: la professoressa Degrane entrò nell’aula e chiese agli studenti di sedersi al loro posto. I cadetti obbedirono e ascoltarono in silenzio il discorso della docente.
 
L’esame ebbe inizio. Domande su domande si accumularono sugli schermi dei banchi degli studenti. Tre ore a disposizione per il compito sembravano esagerate, ma il tempo scorreva incredibilmente in fretta. I minuti passarono, e Radish cominciò a sudare leggermente. Aveva risposto a quasi tutte le domande a scelta, completato buona parte dei calcoli e mancava solo la domanda finale. Radish lasciò perdere gli esercizi che non aveva ancora completato per poterla leggere: “Lord Freezer ha appena deciso di aprire un’agenzia viaggi per permettere ai sudditi di visitare più facilmente il cuore dell’impero. Lord Freezer sceglie la forma giuridica di società intergalattica in accomandita semplice (senza soglia di tasse interplanetarie) per il suo nuovo progetto di business, e sceglie come soci Lord Zarbon e Lord Dodoria. Lord Zarbon è socio accomandante, mentre Lord Dodoria è socio accomandatario. Nel probabile caso in cui Lord Freezer si stanchi di gestire personalmente l’azienda, chi verrà scelto dal consiglio aziendale come Top Manager Universale? Si motivi la risposta.”
 
Radish fissò per un attimo lo schermo. L’attimo si trasformò in un minuto, un minuto di minuto in minuto sempre lungo. Il ragazzo raddrizzò la schiena e cominciò a guardarsi intorno: tutti quelli che riusciva a vedere erano già impegnati a rispondere alla domanda finale. Poi guardò l’orologio nell’angolo dello schermo: mancavano poco più di dieci minuti.
“Come cavolo è possibile? – pensò il saiyan – Quando ho cominciato a leggere mancava mezz’ora! Cosa sta succedendo?” Ma non c’era tempo per pensare a sciocchezze del genere. Radish si voltò alla sua destra con immensa eleganza, e cominciò a fare silenziosi versi tossicchianti con la bocca. Dopo qualche tentativo, Pump roteò gli occhi verso di lui senza muovere il capo, sbatté tre volte le palpebre e smise di scrivere. Perfetto, Pump era pronta: era giunto il momento di copiare.
 
Radish si sedette composto, leggermente piegato sul banco, poi con un dito cominciò a delineare la schermata in cui avrebbe dovuto scrivere la sua risposta. Pump comprese, e fece un lentissimo cenno con il capo, indicando che sarebbe stata pronta a rispondergli. Radish alzò lo sguardo: la professoressa Degrane era vicina alla finestra, angolazione dalla quale riusciva a vedere solo la faccia e non le mani del ragazzo. Il saiyan allora alzò la mano sinistra, portandola presso la spalla opposta e fece tre rapidi gesti con le dita. Prima alzò un solo dito, poi agitò tutta la mano, infine alzò due dita prima di riabbassare in fretta e furia l’arto sul banco: la professoressa si era mossa, e stava venendo verso di lui.
 
Note dell’Autore:
Questo capitolo è molto difficile da scrivere. Non solo perché ho appena finito gli esami e mi posso finalmente laureare, ma anche perché negli ultimi giorni un microscopico bastardo ha fatto irruzione in Italia e mio padre passa il 50% della sua vita all’ospedale. Che palle.
 
Gli esami di stampo universitario sono uno schifo allucinante, e sono ancora abbastanza arrabbiato per non aver preso un voto migliore in economia, ma EHI, chi se ne frega quando puoi laurearti all’ultimo appello disponibile, messo che il sistema universitario italiano non imploda entro pochi giorni. Mi auguro che tutti (e tre) i nostri lettori stiano bene e che continuino a godere della storia che sto scrivendo.
 
Cosa aspetta i saiyan negli ultimi giorni di scuola? Radish è stato beccato?! Non perdetevi assolutamente il prossimo capitolo!

 
   
 
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