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Autore: JennyPotter99    10/05/2020    0 recensioni
SEQUEL "L'ORDINE DELLA FENICE"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cornelius Caramel era stato sostituito come Ministro della magia.
Questa era la prima notizia che apparve sulla Gazzetta del Profeta.
Mentre Jenny se ne stava con Harry in un bar della metro di Londra, lesse anche in prima pagina un articolo dove il Ministero faceva le sue scuse ai fratelli Potter e ad Albus Silente.
Infine, sull’angolo a destra, c’era una foto di Draco e Narcissa Malfoy, con l’annuncio che il figlio aveva mandato ad Azkaban il suo stesso padre.
Non doveva esser stata un’estate facile per lui.
D’altronde, nemmeno Jenny ed Harry avrebbero dovuto trovarsi così allo scoperto in un luogo pubblico.
Silente avrebbe voluto che rimanessero segregati in casa, ma con i Dursley, era impossibile.
Nel frattempo che leggevano il giornale, una cameriera mulatta e riccia si avvicinò a loro timidamente.
-Harry Potter, chi è Harry Potter?- domandò al ragazzo.
-Oh, nessuno, un fessacchione.- rispose l’altro, arrossendo.
Jenny notò subito come si guardavano a vicenda: era ovvio che si piacessero.
-Cosa prendete?-
-Due cappuccini, grazie.-
Preso l’ordine, la ragazza fece per tornare in cucina.
-Avanti, chiedile di uscire.- le sussurrò Jenny, alla sedia accanto alla sua.
-Mi chiedevo…- continuò Harry.
La cameriera si voltò di scatto.- Alle 11, è l’ora in cui smonto. Così mi racconterai di quel fessacchione di Harry Potter.-
Harry si grattò un sopracciglio imbarazzato, mentre Jenny le fece un occhiolino.
-Ormai sei sulla piazza, dobbiamo trovarti una signorina per bene.-
-Non credo di riuscirne a conquistare molte.-
Jenny le mostrò una parte dell’articolo, dove era scritto chiaramente che la gente iniziasse a pensare a lui come Il Prescelto, colui che avrebbe sconfitto l’Oscuro Signore.- Chi non uscirebbe con Colui che è Prescelto?-
In quel momento, un treno passò in stazione ed Harry notò una luce andare e venire.
Proprio qualche secondo dopo, quando la metro se ne fu andata, apparve Albus Silente sulla banchina opposta.
Harry e Jenny raggiunsero l’uomo in veste grigia e barba lunga.
-Siete stati incauti, questa estate.- commentò egli.
Jenny osservò che il preside aveva la mano destra nera e ossuta.
-Alquanto spiacevole da vedere, anche se tuttavia ha una storia affascinante.- continuò Silente. -Ma ve la racconterò in un altro momento. Harry, afferra il mio braccio e tu, Jenny, quello di tuo fratello.-
Non appena fecero quanto indicato, anche se voleva dire mancare all’appuntamento con l’affascinante cameriera, i tre si ritrovarono teletrasportati in una piazzetta buia.
Jenny sentì chiaramente lo stomaco brontolare.
-Ci siamo appena materializzati, vero?- chiese Harry, riprendendo fiato.
-Già: è anche andata piuttosto bene.- rispose Albus.- Tutti la prima volta vomit-
La ragazza si nascose dietro un cespuglio in fretta, per rigettare.
Si pulì la bocca, tornandogli vicino.- Chissà perché.-
Successivamente, i due fratelli seguirono Silente verso una casa.
-Benvenuti nell’incantevole villaggio Budleigh Babberton.- spiegò l’uomo.- A questo punto, vi starete chiedendo perché vi ho portato qui.-
Jenny ridacchiò.- Signore, sinceramente, dopo tutti questi anni, mi adeguo e basta.-
I tre giunsero davanti alla porta e videro che era stata scassinata, così prima di entrare, prepararono le bacchette, facendosi luce.
Dentro era stato messo tutto a soqquadro: mobili, sedie, lampadari.
Incastrato sotto un comodino c’era una copia della Gazzetta del Profeta: Jenny osservò cadere gocce di liquido rosso su foglio dall’alto, così alzò lo sguardo e vide una pozza di sangue che impregnava il soffitto.
A quel punto, una di essa cadde sulla sua fronte e Silente si avvicinò, la prese con il dito e se la portò alla lingua.
Fu in quel momento che notarono qualcos’altro di strano: al centro del salone, c’era una poltrona con un’imbottitura di color azzurro, che non c’entrava per niente con l’arredamento.
In più, c’erano due piedi in pantofole marroni, sotto di esse.
Con la bacchetta, Albus ci diede un colpetto ed essa si tramutò in un uomo in vestaglia e ciabatte.
-Per la barba di Merlino!- esclamò egli.- Non c’è bisogno di infilzarmi, Albus!-
Era chiaro che i due si conoscessero.
Egli aveva una carnagione chiara, qualche capello in meno sulla tempia, occhi azzurri e un nasone lungo e a punta.
-Cosa mi ha tradito?-
-Il sangue di drago.- rispose Silente, mentre Jenny si puliva la fronte.
Riconobbe subito i due fratelli Potter.- Oh, salve.-
-Harry, Jenny, lui è il mio amico e collega, Horace Lumacorno.- continuò il preside.- Com’è tutta questa messa in scena, Horace? Non è che aspettavi qualcun altro?-
-I Mangiamorte cercano di reclutarmi da oltre un anno, perciò non resto più di una settimana nello stesso posto, perché a quelli non si può dire di no più di una volta.- spiegò il professore.- I proprietari di questa casa sono in vacanza alle Canarie.-
-Beh, allora suppongo che dovremmo rimettergliela a posto.-
Con un unico gesto di bacchetta, Silente ordinò l’intera stanza.
Quadri, sedie e mobili tornarono al loro posto, insieme al lampadario, che finalmente fece luce.
Harry e Jenny si guardarono intorno affascinati.
-Beh, è stato divertente.- commentò poi Albus. -Ti spiace se uso il bagno?-
-Certo. Non credere che non sappia perché sei qui, Albus. La risposta è sempre no. Assolutamente e inequivocabilmente no.- esclamò, prima di riportare gli occhi sui due ragazzi.- Wow, assomigliate tanto ai vostri genitori. Tu, Harry, hai….-
-Gli occhi di mia madre.- disse Harry, sapendo già cosa l’uomo avrebbe detto.
-Sì, la bella Lily.- affermò Horace.- Era una studentessa modello, una delle allieve che in assoluto preferivo.- continuò, indicando una foto su una mensola.- Eccola là, in prima fila.-
Jenny si avvicinò e vide una foto incorniciata di Lumacorno insieme alla madre e altri studenti.
Ne osservò anche un’altra, di Horace insieme ad un ragazzo che assomigliava molto a Sirius.
Ciò le fece salire un po' di malinconia.
-Regulus Black.- esordì il prof.- Di sicuro sai di suo fratello Sirius, deceduto qualche settimana fa.-
Silente tornò dal corridoio.- Grazie Horace, allora io e i ragazzi ce ne andiamo.-
Horace sembrò improvvisamente sorpreso.- Oh, di già?-
-So riconoscere una sconfitta quando la vedo e capisco che non riuscirò mai a convincerti, anche se sarebbe stato un personale successo se tu avessi acconsentito a tornare ad Hogwarts.- rispose Silente.- Sei come i due fratelli Potter qui: unico nel tuo genere.-
I 4 si salutarono anche se, non appena percorso il vialetto, Horace li seguì in fretta e furia.- Va bene, accetto! Ma voglio un nuovo ufficio, non quel gabinetto che avevo prima!- esclamò brontolando.- E voglio un aumento: viviamo in tempi pazzi!-
-Pazzi davvero.- sussurrò Jenny, tra se e se.
Aveva capito bene l’intento di Silente.
Nell’osservare le foto che aveva sulla mensola, Jenny aveva visto che Lumacorno era un Serpeverde.
Conoscendo allievi ambiziosi e con la smania di potere appartenenti a quella casata, Albus voleva mostrare al suo amico che conosceva qualcuno di potente e famoso come i fratelli Potter.
-Signore, lo scopo di tutto questo?- chiese Harry, confuso.
-Credo che Silente ci abbia appena usato per la nostra fama.- rispose la sorella.
-Esattamente Jenny, il professor Lumacorno vi vorrà sicuramente nella sua collezione, una volta tornato ad Hogwarts ed è vitale che lui ritorni.- spiegò il preside.
Giunsero nuovamente alla piazzetta da cui erano arrivati.
-Temo di averti derubato di una serata interessante Harry: era davvero molto carina.- commentò poi, riferendosi alla cameriera.
-Non fa niente signore, ci ritornerò domani, inventerò una scusa.- disse Harry, ridacchiando.
-Oh non tornerete a casa questa sera.-
-Ma signore, tutti i nostri bagagli.- intervenne Jenny.
-Vi stanno aspettando.- rispose Silente, porgendogli di nuovo il braccio.
Jenny era un po' titubante a materializzarsi di nuovo, così trattenne il fiato, fin che non ritrovarono in un enorme campo di grano.
In lontananza, la tana degli Weasley.
   
 
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