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Autore: _Tati2308    03/06/2020    0 recensioni
Dal testo:
"Tutto questo è sbagliato...Noi siamo sbagliati..."
"No...Noi siamo perfetti, loro sono sbagliati, loro che parlano, ma non sanno niente di noi"
"Una volta la cosa più importante per te era seguire le regole..."
"Tu sei l'eccezione che distrugge la regola"
Anche questa storia, come tutte le altre, è possibile ritrovarle con copertina e capitoli in più su Wattpad, il mio profilo è 19ste77.
Buona lettura ;)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
Capitoli:
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"A volte due cuori per combaciare devono prima essere andati in mille pezzi"

È inverno nella Contea, uno dei più gelidi che esistano, di quelli che portano il ghiaccio nell'anima. 
Herz è un piccolo regno situato nella Valle di Mezzaluna, un po' più a nord del Monte Braveheart. 
Il regno è circondato dai boschi, abitati dalle creature della notte, stregoni, lupi mannari, fate...Molti di esse sono creature malvagie da cui è meglio stare alla larga, ma c'è una foresta al confine Nord del regno, una foresta proibita, nessuno sa cosa nasconda, molte sono le leggende su di essa e i suoi poteri, altrettanti hanno valorosamente provato ad entrarci, ma nessuno è mai uscito vivo per raccontarlo, si tratta della Foresta Nera. 
Ai cittadini è severamente proibito avvicinarsi ai confini del regno, tanto più è loro proibito varcare le soglie di quella foresta "mangia-uomini". 
Il regno non è molto grande ed è abitato per la maggior parte da umili artigiani e contandini. 
Una volta Herz era uno tra i più ricchi regni delle Cinque Terre, ma a causa della guerra molti uomini persero la vita, il villaggio s'impoverì a tal punto che l'unico mezzo di sostentamento era la coltivazione; era un po' come se il regno fosse regredito di cent'anni e il re, beh il re aveva cercato di porre fine a tutto ciò, di risollevare il paese dalle macerie, ma era stato tutto vano. Discendeva da una potente dinastia di stregoni purosangue, ma non poteva usare la magia per risolvere problemi di una portata così impegnativa, poiché avrebbe sbilanciato l'equilibrio dell'universo generando un'instabilità che riversandosi sul suo popolo, l'avrebbe portato all'autodistruzione. 
Purtroppo il beneamato re Aragon morì in guerra scatenando il dolore ed il panico nei cuori dei cittadini di Herz. 
Il re non aveva figli maschi, bensì una femmina, una giovane fanciulla di nome Astrid. 
La principessa era una tra le donne più belle del regno e il popolo l'amava per la sua dolcezza e generosità. Portava sempre i capelli castani raccolti in un intreccio attorno al capo che nascondeva solo parzialmente le delicate orecchie a punta, tipiche degli esseri fatati. Si diceva di lei che avesse due lapislazzuli al posto degli occhi dolci e vispi, incorniciati da lunghe ciglia scure. 
Astrid era una ragazza piena di vita, non le era mai importato di essere una principessa, se c'era bisogno di aiuto al villaggio si rimboccava le maniche e dava il suo contributo. 
I bambini amavano quando lei si sedeva sul bordo della fontana nella piazza del regno, l'accerchiavano e ascoltavano attenti ogni nuova storia che lei dolcemente e con pazienza raccontava. 
Quando il re morì, Astrid si sentì persa in preda al dolore, un dolore così forte che nemmeno il suo amato popolo poteva lenire. 
Poco tempo dopo, ella fu costretta a prendere marito, in quanto le convenzioni sociali non ammettevano la possibilità di regnare sola. 
Non fu però lei a scegliere l'uomo con cui avrebbe passato il resto della vita, il Gran Consiglio scelse per lei un uomo valoroso e meritevole, Kantaric Delake, esponente di una potente famiglia di stregoni. 
I due andavano d'accordo, anche se non si amavano, né l'avrebbero mai fatto. 
Dalla loro unione nacque un bimbo, capelli neri come l'ebano, piccole orecchie a punta e due pozze d'inchiostro come occhi, Aaron Delake, la cui magia era notevolmente maggiore rispetto a quella di chiunque altro, aveva in sé l'unione del sangue delle due famiglie id stregoni più potenti delle Cinque Terre. 
Eppure, il piccolo Aaron non poteva dapere che quel potere, considerato un dono, sarebbe propiro stato ciò che gli avrebbe portato via tutto, scardinando ogni perno su cui si fondava la sua vita, il suo potere sarà la sua dannazione, ma allo stesso tempo anche la benedizione.
   
 
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