Anime & Manga > Bleach
Segui la storia  |       
Autore: Saeko_san    14/06/2020    2 recensioni
E' passato diverso tempo dalla conclusione di Bleach, ma ci sono attimi e concetti che difficilmente Tite Kubo ci ha fatto dimenticare. In questa raccolta di one-shot, la storia di Bleach verrà ripercorsa sotto diversi punti di vista, per poi arrivare ad un'unica, grande conclusione: "siete lupi, siamo lupi. E i lupi non ululano mai da soli".
| 16 os first published on EFP between 2012 and 2014 |
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gin Ichimaru, Jaggerjack Grimmjow, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Urahara Kisuke
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vol. 8:
Path of Duality
Pray for Predators
 
 
Se puoi affermare
che ciò che non muta in te
è il tuo cuore
quella è la forza[1]
 
 
Una spada ha trafitto per la seconda volta la stessa persona, Tsukishima sorride; anche Ginjo trafigge con la sua lama, anche lui sorride. Intorno a loro è buio ed è come se la notte lavorasse a loro favore.
L’unico che rimane a terra è Ichigo, con gli occhi spalancati, le mani che grattano il cemento del tetto del palazzo sul quale si trovano. Una goccia, poi l’altra e infine giungono le lacrime e il sentore di sentirsi tradito, di sentirsi usato e di sentirsi perduto per sempre.
Non c’è il tempo per un solo pensiero, tutto pare immobile, tutto pare prossimo alla fine, ma quale fine?
I suoi poteri appena acquistati  e maturati vengono rubati senza remore, lui non può far altro che rimaner fermo, mentre una pioggia scrosciante lo bagna inesorabilmente, mentre dietro di lui Ishida spalanca gli occhi, esattamente come sta facendo l’ex shinigami in quel momento, ma per diverse ragioni.
Non si rende conto che Ishida vede qualcosa che presto lo stravolgerà di nuovo, esattamente come l’ha stravolto all’inizio di tutto, al principio della sua storia.
Urla forte, ed ecco che viene trafitto nuovamente per la seconda volta nel corso della stessa nottata.
Una lama lucente gli esce dal petto, illuminando la stoffa scura della maglia bagnata che indossa; la sensazione del tradimento cresce.
 
Ci sono dei sopravvissuti,
stanno tornando a casa.
Navigano nell’oscurità,
non sono soli.
 
Si volta e per un attimo non crede ai suoi occhi: li riconosce al buio, entrambi indossano uno sguardo grave sui loro volti, seppure quello dell’uomo dai capelli biondi è nascosto dal cappello a righe verdi e bianche, mentre quello dell’uomo dai capelli scuri è chiaro, aperto e preoccupato.
Urahara e suo padre possono davvero aver fatto questo? Possono averlo tradito davvero?
La pioggia battente sembra ucciderlo, come se mille macigni gli stessero crollando addosso, ma improvvisamente le parole di Isshin lo cambiano, gli aprono gli occhi sulla realtà dei fatti.
Intravede una figura che lenta si staglia di fronte a lui, illuminata dalla lucentezza della sua spada, ne avverte il reiatsu e lo riconosce (oh maledizione, pensava che non sarebbe più stato in grado di fare una cosa del genere, né di avvertire potenze spirituali, né di rivederla lì con lui, con il suo solito sorriso sbilenco e gli occhi pieni di comprensione e forza).
Rukia sorride e qualcosa avviene: un trasferimento di potere da una persona all’altra, attraverso la lama di una spada.
Tutto si fa luce, proprio come la prima volta.
La prima volta in cui aveva la necessità di salvare la sua famiglia da un hollow e lei, debilitata dopo averlo protetto con il suo stesso corpo, gli aveva concesso una parte dei suoi poteri, per poi farseli sottrarre quasi tutti.
Ora non c’è nessuno da salvare, eppure la dualità c’è ancora: Ichigo recupera i suoi poteri nelle stesse modalità in cui li aveva ottenuti la prima volta.
Ginjo e Tsukishima, mezzo travolti dalla potenza della sua energia spirituale, guardano l’uomo nuovo che sta loro davanti e spalancano gli occhi dallo stupore.
 
Adesso stanno arrivando,
proprio ora proprio qui,
ora verranno ricevuti
meglio di quanto tu creda.
 
Sopra di loro, in alto nel cielo nero, si aprono le porte del Senkaimon, la tensione cresce e l’aria si potrebbe tagliare con un pezzo di carta.
Una luce rossa viene da dietro la porta in legno e carta di riso, una melodia epica sale nei cuori di chi assiste.
Due capitani e tre luogotenenti sono giunti, pronti ad assistere ad una scelta specifica e a combattere, se serve.
Renji Abarai, finalmente fiero di se stesso e forse un poco più saggio; i capelli rossi sono legati come sempre dietro la testa in una coda alta, ma i tatuaggi sulla sua fronte sono più complessi di quelli che aveva in precedenza.
Byakuya Kuchiki, con il suo solito sguardo freddo e sicuro di sé, senza più il fermaglio della casata sui capelli, più libero forse internamente dalle costrizioni che la nobiltà gli ha sempre affibbiato.
Toshiro Hitsugaya, con un atteggiamento fermo e attento, adulto, consono al suo grado e alle esperienze che la guerra gli hanno dato, rendendo i suoi capelli ancora più bianchi del normale e le pieghe sotto gli occhi azzurri più profonde.
Kenpachi Zaraki, con la sua immancabile spada arrugginita e la sua voglia di uccidere, il volto pieno di cicatrici e un’arma di cui ancora non conosce il nome.
Ikkaku Madarame, con il suo sorriso da pazzo, pronto a dare battaglia, gli occhi pieni di ferocia e la testa glabra che rende il suo volto ancora più aguzzo.
Visti dal basso incutono quasi timore, qualcosa di grande potrebbe succedere e sta per succedere.
Rukia li guarda in attesa, loro attendono che qualcuno si muova, Tsukishima osserva la scena impassibile fuori e preoccupato dentro, Ishida, ancora ferito, fa passare lo sguardo su tutto con un velo di timore, Ginjo non aspetta per nulla e attacca.
Ichigo risponde brandendo la spada e bloccandolo (perché non appena ha recuperato i poteri, è tornato nella sua forma di shinigami e Zangetsu è di nuovo con lui, un peso familiare e benvenuto nel palmo della sua mano), senza mutare la sua espressione; si scambiano dei fendenti, la tensione cresce ancora, Ginjo incalza il nuovo shinigami, ride e attacca, Ichigo è fermo in posizione, padrone di se stesso.
Basta uno spostamento più veloce e potente di energia spirituale ed il palazzo dietro le spalle di Kugo Ginjo è spazzato via per metà.
 
-Scusa- dice il ragazzo, l’uomo, lo shinigami, il Sostituto Shinigami dai capelli arancioni –Sembra che ti abbia mancato-.
 
Silenzio.
I suoi occhi castani si fissano in quelli ambrati dell’ex Sostituto Shinigami e la sua voce è colma di sicurezza.
 
-Non accadrà di nuovo- aggiunge.
 
Ichigo Kurosaki è forte, più di come lo era nel suo ultimo scontro con Aizen.
Ginjo attacca di nuovo incredulo, un solo fendente basta per fermarlo.
Lo sguardo dello shinigami è fermo, freddo e impassibile.
La pioggia non lo tocca più come prima.
 
Possediamo la forza di combattere,
Possediamo la luce accecante,
Possediamo la volontà di vincere,
difenderemo tutto, per sempre.
 
Gli altri Fullbringers intervengono, Yukio crea un’ interfaccia dimensionale dove combattere, un’arena videoludica in cui il potere di tutti è controllato, ad ognuno il suo avversario.
Yukio Hans Vorarlberna contro Hitsugaya Toshiro.
Jackie Tristan contro Abarai Renji.
Moe Shishigawara contro Madarame Ikkaku.
Shukuro Tsukishima contro Kuchiki Byakuya.
Giriko Kutsusawa contro Zaraki Kenpachi.
Riruka Dokugamine contro Kuchiki Rukia.
C’è ancora dualità.
Zaraki Kenpachi è irritato, nonché annoiato.
Un pugno di Shishigawara sulla spalla sinistra di Ikkaku, il Fullbring di Jackie si scaglia contro Renji, che schiva senza problemi, la spada di Tsukishima tocca le lame di Byakuya, Giriko osa, si trasforma di fronte al Capitano dell’Undicesima Compagnia.
Ancora Shishigawara utilizza le sue combinazioni, distrugge l’arma di Ikkaku, Jackie lancia calci a Renji, che ancora para senza remore, senza scomporsi, senza spostarsi di un centimetro, senza sfoderare la sua spada, Tsukishima comprende i movimenti dell’arma di Byakuya, lo stupisce, Yukio fa avanzare dei mostri contro Hitsugaya, che si porta senza fatica dietro le spalle del suo avversario, conducendo i mostri verso di loro, ghiacciando il ragazzino che lo affronta.
 
Abbiamo la forza di combattere,
abbiamo la luce che acceca,
una guerra che è più che sentita
sta giungendo più rumorosa delle parole.
Bussando alle porte del sole,
con un’incerta trasmissione,
una forza che non può essere ascoltata
sta giungendo più alta delle parole.
 
Le lame di Byakuya si perdono nel vuoto, il luogo che circonda Jackie e Renji va in pezzi, a causa dei potenti calci della donna.
Le lame di Ichigo e Ginjo si toccano a rilento, negli occhi dei due uomini si intravedono le immagini che li hanno toccati negli ultimi tempi: l’incontro tra i due, le ferite di Ishida, la scomparsa improvvisa di Chad, Orihime e il suo pane di scarto, Orihime ingenua e forte, Orihime trafitta dalla lama di Tsukishima; Ishida a terra, nuovamente ferito, Tsukishima che sorride nel buio, nel momento in cui Ginjo ruba i poteri a Ichigo.
La contesa tra sostituti shinigami continua, Ichigo Kurosaki è di fronte ad un enorme e potente fascio di luce violetta, la potenza di Kugo Ginjo si fa avanti.
 
Più forte!
Più forte!
 
Ichigo ha fatto ormai la sua scelta.
Ginjo?
Ginjo l’ha fatta da tempo.
 
Più alta!
Più alta!
 
Una fessura spacca il corpo di Giriko, tutto davanti al suo sguardo sembra farsi vermiglio; le sue membra si separano, i suoi muscoli si lacerano. Con un solo colpo di spada, il suo avversario l’ha abbattuto, come se altro non fosse che carne da macello.
Jackie si getta di nuovo verso il Luogotenente, che sfodera la sua lama, battendo un colpo sullo stomaco dell’avversaria con la punta dell’elsa; la Fullbringer è stupita, con un solo colpo lo shinigami dai capelli rossi è riuscito dove lei ha fallito.
 
-...Maschi o femmine che siate, voi non siete abbastanza forti per combattere contro di me- dice, alzando gli occhi al cielo plumbeo.
 
Ginjo lancia un altro fendente, luce verde e fluorescente che squarcia l’aria, un boomerang di potenza che si scaglia contro l’avversario. Ichigo fende quell’energia, la falcia in due, mentre Ginjo lo osserva con maggiore incredulità.
Lo shinigami dai capelli arancioni lancia una Getsuga Tensho, sprigionando, se possibile, più energia del precedente fendente nemico, il suo sguardo è ancora fermo e sicuro di sé.
I suoi occhi sono forti come la corteccia di una quercia, scuri come il legno che brucia. La luce lo avvolge, lui ne è toccato e al tempo stesso se ne allontana.
I suoi colpi conservano una potenza inaudita.
Ginjo li riceve, preso un poco alla sprovvista.
Shishigawara continua a colpire, Ikkaku anche; lo shinigami risulta più ferito, con molte contusioni e probabilmente qualche osso rotto, eppure mentre fanno a pugni, ride, ride di gusto, non si dispera e colpisce.
Due pugni gli arrivano diretti al centro del busto, lui ne approfitta per sbattere la sua testa, che non conserva nemmeno l’ombra di un capello, contro la testa di Shishigawara.
Byakuya rilascia il suo bankai, che esplode in mille pagliuzze violacee, che si scagliano contro Tsukishima; l’uomo schiva, si avvicina allo shinigami, riesce a colpirlo. Lo ferisce al braccio sinistro, che si insanguina repentinamente. Byakuya chiude gli occhi, apparentemente stremato, Tsukishima si avvicina incautamente, convinto di aver vinto, ma ha sbagliato i suoi calcoli: appena si fa un po’ più vicino, il Capitano gli squarcia il petto.
Lo sguardo del Fullbringer trema.
E’ finita?
 
Sta arrivando più forte di qualsiasi parola.
 
Ginjo si è trasformato, la battaglia non è ancora finita.
Ichigo prepara il braccio, ormai è questione di secondi.
Il braccio di Yukio è congelato, i mostri si avvicinano.
 
-Ban- dice Ichigo, portando il braccio davanti a sé.
 
Una musica apocalittica sembra avvolgere tutti, ma in realtà nessuno l’ascolta; il fiato è sospeso.
Shishigawara e Ikkaku si scambiano gli ultimi colpi, Byakuya è in piedi di fronte al suo avversario, Hitsugaya prepara la sua lama.
 
-Kai!- finisce di gridare l’attuale Sostituto Shinigami.
 
Ancora, tutto scorre velocemente, non c’è nemmeno il tempo di respirare.
 
Noi salveremo la vostra pelle preziosa,
lasciate venire la luce guaritrice.
Vi copriremo quando il cielo verrà giù.
 
Dov’era Ichigo, all’inizio di tutto questo, mentre i suoi poteri venivano nuovamente rubati?
Era sotto la pioggia, a pregare per la forza, in ginocchio, incredulo.
Ma era anche nel suo mondo fatto di palazzi, sommerso dall’acqua.
Quel mondo che una volta lo teneva incatenato al suo potere, quel mondo che una volta veniva sommerso dalla pioggia ad un suo minimo cambio d’umore.
Le immagini si sovrappongono, la pioggia che avverte di fuori, mentre Ginjo ghigna, è la stessa che ha sommerso il suo inconscio; il suo subconscio rappresentava le sue catene, le stesse che adesso lo avvolgono.
Ancora dualità.
Siamo sempre sulla strada della dualità.
Adesso Ichigo realizza che tutto è sempre stato lì, nel suo inconscio, non deve far altro che alzarsi e liberarsi dalle catene.
Si libera, si alza alle spalle di un Ginjo soddisfatto.
Tutto si mescola ancora, non era accaduto tutto prima di pronunciare il bankai?
Forse, quel grido stesso, quel bankai richiamato, non era altro che la richiesta urlata da un ragazzo, un uomo e uno shinigami che rivoleva indietro la sua forza di proteggere coloro che amava.
Il suo sguardo deciso di quel momento è lo stesso che possiede al momento di lanciare l’attacco.
 
-Getsuga Tensho!-.
 
Quando il cielo arriverà giù, infrangendosi.
 
Il colpo è stato lanciato, la forza inaudita sprigionata investe il nemico. La battaglia non è finita, i colpi non si risparmiano; tutto è confuso.
Non si sa più chi è nemico e chi è amico; chi vince e chi perde; chi combatte solo e chi ha il sostegno dei compagni; quale sia il colpo più distruttivo e quale quello più debole; quale lo sguardo più fermo, quale quello più incerto.
Le ferite ci sono, non cambiano nulla.
Le vesti sono stracciate, il pubblico assiste, in attesa.
 
Il mondo in fiamme con un sole fumante
ferma tutto e tutti.
Preparati, perché tutti pagheranno.
L’aiuto è qui, sulla strada.
 
Onde concentriche d’energia nemica, passi lampo sulla via, lame tagliate, ferite riaperte, colpi fermati da una singola mano.
Ginjo e Ichigo precipitano al suolo, si scontrano ancora.
La ferita è più grande, la lama è volata, spezzata in due.
Tutto procede a rilento, tutto sembra sospeso.
Ginjo riesce solo a scorgere lo sguardo di Ichigo, ancora fermo, senza una sola incertezza, nemmeno nel momento in cui lo ferisce a morte.
Se prima lui aveva troncato le speranze del Sostituto Shinigami, adesso Ichigo ha troncato la vita dell’ex Sostituto Shinigami.
Se prima la dualità sembrava perduta, adesso è nuovamente qui, non è mai svanita.
“Ichigo” pensa Ginjo, cadendo sulle ginocchia.
“Se tu fossi venuto prima”.
Non ne vede più nemmeno il viso avversario, è totalmente steso al suolo, a pancia in giù; il baluginio dei capelli arancioni del suo avversario non è più visibile.
L’unica cosa che intravede, in quella nebbia che sta velando i suoi occhi, sono le gambe, ricoperte dalla stoffa dello shihakusho nero.
“Saresti diventato come me?”.
Il vento si porta via anche il suo ultimo respiro.
La pioggia ha finito di cadere incessante. Il cielo sembra diradarsi.
Il ciclo si è chiuso, così come la loro dualità.
 
Voglio che tu sappia
che tutto è oscurato ma continua a crescere,
ho bisogno che tu veda
che nulla può cambiare finché ci credi.
Riferisci al mondo che sopravvivrò,
riferisci al mondo che sono vivo.




 
[1] Tite Kubo, Bleach. Vol 54: GOODBYE TO OUR XCUTION, Rukia Kuchiki



























Note di Saeko:
ed eccomi qui, come anticipato venerdì! Questa è una delle one-shot più lunghe scritte sino ad'ora, è stata pubblicata per la prima volta su EFP il 3/12/2012 ed era ispirata questo video; l'intera composizione, all'epoca come ora, era completamente ispirata al video e ne seguiva ogni singolo passo, riproducendo su carta ciò che nell'amv era chiaro, ovvero la dualità tra Ichigo e Ginjo, tra la prima acquisizione dei poteri di Ichigo e la seconda, tra la prima presenza di Rukia e il suo nuovo arrivo, tra i due bankai e tra i vari contendenti alla scelta che il nuovo Sostituto Shinigami avrebbe dovuto compiere; in parte la dualità viene mantenuta perché la prossima one-shot verrà dedicata SPOILER al poema d'apertura del secondo volume di Bleach, attribuito a Rukia, esattamente come quello di apertura al volume 54, che è stato usato per questa one-shot.
So che è un po' diversa dalle altre, soprattutto per le frasi spezzate, ma volevo seguire il ritmo del video e ricreare quel senso di trepidazione che la battaglia di questo arco narrativo mi dava; i pezzi in corsivo che dividono le varie parti del testo sono traduzioni poi o meno adattate dalla sottoscritta tratte da due canzoni dei Les Friction, ovvero "Louder than Words" e "World on Fire", usate nell'amv linkato sopra.
Grazie per essere giunti sino a qui e di aver sopportato i miei rant in merito; credo che, per il momento, questa sarà l'ultima one-shot dedicata a Fullbringer in questa raccolta.
Spero vi sia piaciuta e a presto.

Saeko's out!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Saeko_san