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Autore: Sasi02    24/06/2020    10 recensioni
[Storia interattiva - Iscrizioni Chiuse]
Katniss Everdeen è la vincitrice dei 74°Hunger Games, ma la sua vittoria non sembra voluta dalla ragazza stessa.
Ora che è ritornata sana e salva al distretto 12, dovrà rimpiazzare per la prima volta Haymitch, insegnando ai futuri tributi del distretto 12 come sopravvivere.
L'edizione della memoria è alle porte e 24 tributi verranno scelti dai distretti stessi, soltanto uno di loro potrà uscirne intatto, la domanda sorge spontanea: chi sarà?
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Tributi di Fanfiction Interattive
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Hunger Games - Capitolo 5 Palestra
Secondo Giorno



Cedric Skylers, Tributo del Distretto 7



Perché deve esserci anche quella puttana di Altaria insieme a noi? Da quando siamo qui non ho fatto altro che ignorarla e fulminarla appena il mio sguardo ricadeva sul suo. La detesto con tutto il cuore e, la cose peggiore, è che Johanna non capisce di aver affidato Lydia nelle mani sbagliate. Cazzo, questa donna se potrebbe ci ucciderebbe tutti e due con un coltello nel sonno, in più so che per colpa di questa stronza la madre della mia compagna è gravemente ferita ad una gamba, spero possa riprendere a camminare o prima di andare in arena le regalerò un dolce e violento pugno sul volto.
L'ascensore si apre e, davanti a me, posso analizzare tutta la palestra che dovrà sopportarci per altri cinque fottuti giorni. I tributi già presenti ci notano all'istante, per ora non stanno facendo nulla, forse perché dobbiamo aspettare l'istruttore prima di allenarci. Tutti notano che assieme a noi c'è anche l'accompagnatrice, alcuni la ignorano, altri invece rimangono ammaliati dalla sua presenza, altri invece, che hanno il mio appoggio, limitano a guardarla disgustati.
Non soltanto Altaria riesce ad avere i riflettori puntati su di sé, anche Lydia ottiene delle occhiate preoccupare e dispiaciute. Stringo forte i pugni al pensiero: dovrebbe vedere ciò che tutti stanno provando per lei, non merita di essere qui, è troppo giovane ed anche troppo piccola! In più è in balia di una belva come Altaria, è davvero coraggiosa se riesce a sopportarla, soprattutto perché quando il proiettile ha colpito sua madre lei c'era. Lei ha sentito dal vivo tutte le urla che poi hanno attirato l'attenzione al Distretto 7, lei era una testimone. L'accompagnatrice, invece, pretendeva di aver ragione, che andasse all'inferno, glielo auguro con tutto il cuore, magari quando sarà anche il mio turno di arrivare dall'altra parte dei cancelli in fiamme, festeggerei il mio benvenuto menandola di santa ragione.
Come lei vorrei tanto menare tutti gli altri capitolini, ma attualmente, per quanto mi riguarda, Altaria è decisamente la peggiore di tutte.
-Ti affido per questo momento Lydia. Raggiungi gli altri tributi e appostatevi assieme sopra al numero del vostro distretto. Non dovrebbe essere difficile per te visto che ci vedi.- Al suo ultimo commento poco carino mi sfugge un ringhio, lei però lo nota ed accentua ancora di più la sua espressione maligna, ricolma anche di un pizzico di superbia.
Prendo per mano Lydia, lei non credo abbia ancora capito dove siamo finiti, forse dovrei dirglielo appena arriveremo lì, mancano ancora molti distretti, c'è tempo.
Quando mi apposto al mio numero, con accanto a me Lydia, posso notare con la coda dell'occhio il ragazzo del Distretto 2 guardarci con un espressione da analizzatore negli occhi. Sembra stia sudando, forse non riesce a reggere il peso della situazione oppure si è lasciato impietosire dal bel faccino di Lydia? Non ne ho idea, non voglio pensare neanche che dovrà affrontare l'arena.
Mi abbasso alla sua altezza, sistemandole qualche ciocca bionda che le ricade sul volto, è davvero una bambina carina. Poteva essere la mia sorellina per quanto mi riguardi.
Avvicino la mia mano alle labbra e tossisco, la prima chiusa in pugno, Lydia capisce che io mi trovo a pochi centimetri da lei nonostante le abbia mollato la mano.
-Siamo al centro di addestramento, Lydia. Ascolta attentamente ciò che l'istruttore dovrà dirci. Quando terminerà, tu ritornerai da Altaria e..-
-N-No!- La mia compagna mi interrompe in un sussurro imbarazzato, congiungendo poi le sue stesse mani e stringerle, scuotendo in modo repentino la testa. Cosa significa "no"? Non vuole andare da Altaria? Mi volto verso l'accompagnatrice che in questo momento è distratta. Stronza, cosa le hai fatto?!
Sto per alzarmi quando Lydia mi tira il manico della divisa, stringendo con tutte le sue forze. Ripongo nuovamente tutta la mia attenzione verso di lei, ritornando alla sua altezza.
-Voglio allenarmi anche io... Sono brava ad arrampicarmi e usare i coltelli da lancio...- Rivela improvvisamente, non risparmiandomi un ansimo di sorpresa. Davvero riesce a fare tutte queste cose nonostante la sua cecità? E' un'assurdità, forse poteva farlo da piccola, quando riusciva ancora a vederci, ma adesso è praticamente impossibile. Devi pur sempre vedere dove si trova il bersaglio, così come dovrai appoggiare la mano su un ramo. In più, lei ha perso la vista proprio perché è caduta da un albero, incastrando gli occhi in due rami. E'... orribile, non glielo permetterò!
-Senti Lydia, io ti proteggerò.- A quella rivelazione lei sussulta, guardando verso la mia direzione con un espressione sorpresa. -Non hai alcun bisogno di scomodarti, ci sarò io e più tardi cercherò degli alleati per l'arena. Tu pensa soltanto a riposare, va bene?- Le assicuro, cercando di essere il più convincente possibile. Spero che possa capirmi, anche perché non vorrei apparire come un ragazzo gentile o robe così agli occhi degli altri tributi, voglio soltanto che Lydia non possa avere una morte orribile al bagno di sangue. Sarà sicuramente un avversario facile a cui puntare, non permetterò ai miei avversari di toccarla neanche con un dito.
Vedo che per un attimo tenta di ribattere, ma poi chiude velocemente le palpebre, probabilmente ci sta riflettendo. La sua espressione sembra affranta, ma termina tutto soltanto con l'annuire silenziosamente e voltarsi dall'altra parte, verso la postazione dell'istruttore.
Mi dispiace di averle privato l'occasione di allenarsi, ma non ci sarebbe mai riuscita. Anche con la sessione che avremo con gli strateghi tra qualche giorno, cosa potrà dimostrare? Il lancio del pugnale? Rischierebbe di colpire alla cieca. Non posso permetterle di avere anche degli incidenti di percorso qui a Capitol, da ora in poi vorrei esserle il più vicino possibile e distaccarmi soltanto quando dovrò allenarmi e andare alla caccia di qualche alleato.
Il piccolo discorso tra me e Lydia però sembra aver dato i suoi frutti con il tempo visto che gli ultimi tributi arrivano e si appostano velocemente alla loro postazione. Accanto a noi ci sono i tributi del 6 e dell'8. Il ragazzo del 6 sembra fin troppo calmo, mentre i due dell'8 dimostrano una certa sicurezza sul loro volto. Beati loro, io non so davvero come posso reagire a tutto ciò, sono soltanto un bulletto che ama punzecchiare la gente e prendere a botte. Nient'altro.
Come i tributi arrivano, l'istruttore, un uomo alto e piazzato dall'espressione decisa, prende posto a ciò che gli spetta, cominciando a spiegarci a grandi linee ciò che dovremo fare per il resto dei nostri giorni qui.
Sono vietati gli scontri e i litigi tra tributi che possano ferirci, ma possiamo allenarci con diverse armi con altri tributi, ovviamente senza provocare delle ferite. Possiamo usufruire di qualsiasi zona, ci sono postazioni di ogni tipo e se vogliamo allenarci in singolo avremo degli avversari artificiali, riceveranno il colpo subito, ma noi invece non potremo ricavarne dolore, ovviamente. Al termine dei cinque giorni di allenamento, avremo una sessione di esame e verremo valutati tutti dagli strateghi con un voto che varia dall'uno al dodici.
Terminate le spiegazioni, l'istruttore ci congeda e ci lascia ai nostri allenamenti. Prima di tutti, posso notare come il branco di favoriti, escluso il ragazzo del Distretto 2, cominci a prevalere sulle postazioni delle armi.
Con gli occhi tento di cercare da qualche parte l'accompagnatrice, fin quando non la vedo chiacchierare con l'istruttore per un breve istante, poi, si avvicina subito.
-Allora, Lydia, farai ciò che ho detto?- Mi accovaccio di nuovo all'altezza della mia compagna, questa volta sembra essersi ripresa fino a pochi minuti fa, sembra aver compreso la situazione.
Le scuoto una mano sui capelli, poi, appena quella vipera di Altaria arriva per congedarla, (ovviamente non le risparmio una forma d'odio), Mi dirigo verso la postazione che privilegio, ovvero l'ascia. L'ho sempre usata per scopi manuali, ma non ho mai aggredito una persona con questo. Credo che aggredire sia fin troppo pacifico, correggerò con la parola uccidere.
Quando mi avvicino mi metto subito in postazione, reggendo facilmente una delle varie asce presenti, l'ologramma di una sagoma maschile comincia ad avventarsi contro di me con un ascia tra le mani, quindi è una lotta alla pari. Al suo primo colpo riesco a difendermi con l'ascia, parandomi senza alcun problema. L'ologramma indietreggia per un attimo ed io ho il tempo di colpirlo con un'asciata secca, quando l'arma va a contatto con i pixel dorati, da lì l'ologramma si frantuma in mille pezzi e delle farfalle artificiali volano per tutta la palestra, scomparendo dopo una decina di secondi. Rimango un po' incantato da questa visione, proprio quando una di queste farfalle va in mille pezzi, non posso far altro che sgranare gli occhi nell'assistere ad una delle postazioni che, in questo momento, sta dando alla luce migliaia di insetti volanti.
Poso l'ascia al suo posto e corro velocemente nella direzione delle armi da lancio, lì, il ragazzo del Distretto 3 riesce a non mancare un bersaglio. gli ologrammi cominciano ad attaccarlo, ma il rosso si rivela molto abile da schivare i vari pugnali o frecce che tentano di colpirlo, quasi sempre termina con la vittoria del ragazzo. Ciò che mi colpisce è la sua espressione indecifrabile e concentrata, non si fa scrupoli nel colpire i vari bersagli.
Dopo una manciata di minuti ne esce da lì vittorioso, poggiando nuovamente i pugnali al suo posto, mi avvicino senza sembrare brusco come mio solito, voglio che mi insegni. Sono bravo nell'ascia, ho usato nella mia vita coltellini da manico, ma voglio migliorare, l'ho giurato a me stesso da quando ho messo piede qui. Tornerò a casa e rivedrò mia madre dopo tutta questa merda che stiamo sopportando!
Il tributo del 3 mi nota velocemente, gli occhi rossi e impenetrabili mi stanno scrutando da capo a piede. Non sembra intenzionato a parlarmi. Che palle, mi tocca fare la prima mossa.
-Sei davvero bravo, amico.- Farfuglio cercando un metodo di approccio, ma di tutta risposta il ragazzo alza un sopracciglio. Non è andata bene, quindi? No, devo riprovarci. -Te la cavi, poi il tuo look è davvero inusuale, un po' come il mio, hai capito ciò che intendo?- Mi sento davvero ridicolo in questo momento, è così strano cercare di parlare con gli altri tributi, non è la stessa cosa come adocchiare qualche tizio a scuola e scroccare qualcosa da mangiare.
-No, non ho capito.- Risponde freddamente il rosso, senza tradire la propria facciata. Mi fa incazzare, ma al tempo stesso voglio assolutamente che lui si proponga nell'aiutarmi.
-Cazzo, amico, non ci arrivi proprio.- Con una mano mi gratto velocemente le tempie, assumendo un espressione deludente. Così magari potrà sentirsi meno figo di quanto appaia, magari. Ho capito, devo andare dritto al punto. -Voglio che tu mi insegni a lanciare i pugnali. Io ti insegnerò ad usare l'ascia.- Sputo tutta la verità in faccia al ragazzo del 3, un po' a modo mio seppure io non sia la persona più fine ed educata di questo mondo.
Lui guarda per un attimo verso la vasca dove alcuni tributi stanno cercando di imparare a nuotare, il suo prossimo obbiettivo è lì? -Se vuoi possiamo andarci insieme.- Questa volta tento di usare un tono molto più calmo e, in modo super velato, gentile. Non sarò mai ciò che sperate!
Il rosso sbuffa infastidito, gelandomi con il solo sguardo.
-Non c'è alcun modo per liberarmi di te?- Replica bruscamente, mentre io con un sorriso a trentadue denti scuoto il capo, ottenendo soltanto uno sbuffo.
Si avvicina a me e mi porge la mano, guardandomi dritto negli occhi: deglutisco un attimo, sembra davvero serio questo ragazzo. Non dovrei andarci alla leggera, credo di essere stato benedetto dagli dèi. In più non vorrei neanche essere uno di quei bersagli, sono sicuro che farei una bruttissima fine.
-Il mio nome è Killian. Ti aiuterò soltanto ad una condizione.- Appena sto per ricambiare la stretta ritrae la mano, guardando dritto verso i favoriti, poi su di me. -Mi servono degli alleati.- Riesce soltanto a dire quello, capisco cosa voglia intendere.
Gli stringo prontamente la mano, sollevato. Beh, ne hai appena trovati due.
-Guarda caso, anche io ne stavo cercando qualcuno. Pronto ad imparare qualcosa dall'altro?- Ribatto prontamente, ma il rosso finisce semplicemente per ignorarmi e raggiungere la postazione dove poco prima ho fatto scintille. E' ora che le tue tecniche vengano messe in mostra di nuovo, Cedric.


Rose Green, Tributo del Distretto 11


In lontananza noto la bimba del 7 andare via insieme alla sua accompagnatrice, guardo in basso verso le mie scarpe, avrei voluto tanto parlarle da dodicenne a dodicenne, capire se le sue sensazioni ed emozioni coincidano con le mie. Ho paura, davvero tanta, da quando sono arrivata a Capitol ricollego tutto a mia sorella Violet e di notte finisco con il piangere con la testa sul cuscino, bagnando la fodera con le mie lacrime calde.
Non mi sono mai affidata a Konnor, ho paura di lui, ha ripetuto molte volte che non avrebbe esitato ad uccidere tutti pur di tornare a casa. Aveva puntato il dito contro di me oggi, a pranzo, io non voglio assolutamente essere una delle sue vittime, così come non voglio essere una delle vittime dei favoriti. Ho paura per quanto riguarda le ragazze, mi sto allontanando parecchio da loro, mi ricordano quelle streghe che hanno torturato mia sorella per giorni prima di zittirla una volta per tutte.
La ragazza dell'1 è sicuramente quella che dimostra di più la sua superiorità verso gli altri tributi, le altre due, invece, si limitano a perfezionare i loro talenti in questo momento.
Posso scorgere dalla mia postazione medica una breve lotta tra le due: la ragazza del 2 sfodera una lancia, mentre la ragazza del 4 un tridente, classico per il suo distretto. Sembra che la seconda abbia avuto la meglio, ma il tributo del 2 esita un attimo prima di complimentarsi con lei. Come potranno essere un'alleanza solida se non si fidano ciecamente uno dell'altro? Esitando anche un ringraziamento? Siete così avidi anche con i vostri stessi simili? Non me lo spiego.
E' meglio pensare a me piuttosto: davanti ho varie piante ed erbe mediche, in questo momento ho un'echinacea davanti ai miei occhi. Sarà sicuramente utile per far passare un raffreddore o un mal di gola. Il mio sguardo incrocia anche la Melissa, un tipo di pianta che riesce a gestire la tensione del momento, non so quali tra questi fiori potrei ritrovarmi in arena. Anche la Valeriana sarà utile se non riusciremo a dormire durante le prossime notti, forse potrei proprio prenderne una e poggiarla sul comodino della mia stanza. E' un fiore davvero delicato e splendido da vedere.
Il mio sguardo punta anche al the verde, ma non credo di essere in grado di farne uno, magari qualche altro tributo ci riuscirà. In effetti, guardandomi attorno, anche la ragazza del distretto 3 ha avuto la mia stessa idea e sta spalmando qualcosa sul terreno, sarà un'arte medica superiore alle mie conoscenze? La mia famiglia è pratica poiché possediamo un bel giardino ricolmo di fiori, potrei dire che ci passavo tutta la mia vita in quella zona verde e colorata prima di giungere in questo luogo.
La ragazza del distretto 3 nota la mia presenza, guardandomi con un rossore tra le gote. Alla sua reazione finisco per arrossire anche io, imbarazzata e timida al tempo stesso.
Appena sposto lo sguardo altrove, lei sembra avvicinarsi di più a me, con cautela. Guarda verso i fiori che poco prima ho esaminato, avvicinando il naso verso essi ed olfattare il dolce odore. Forse anche a lei piacciono i fiori...
-Anche tu sei una guaritrice?- Le domando a bruciapelo, senza pensarci due volte. Il rossore ricompare sul mio volto, ma questa volta è più leggero, sono consapevole di aver mirato alla sua attenzione.
Lei si volta piano verso di me, incerta nella sua risposta.
-Io... non saprei. So distinguere le piante velenose da quelle pure, ma... sono alle prime armi se devo usarle per curare qualcuno. Non l'ho mai fatto.- Mi spiega timidamente il tributo, non smettendo di fissare i fiori con un bel sorriso. -Sai... al Distretto 3 i fiori sono davvero rari. Non trovi anche tu che siano splendidi?- Mi domanda non staccando gli occhi dai petali freschi che invadono questa zona. I suoi occhi luccicano, è sincera, le piacciono davvero i fiori.
Io li ho sempre coltivati assieme alla mia famiglia nel mio giardino, loro non hanno una serra tutta loro? Pensavo di sì...
-Anche a me piacciono i fiori. Non avrei mai pensato che potessero servirmi in una situazione del genere.- Ammetto sinceramente, calma assieme alla mia nuova compagna. Spero di superare le mie stesse aspettative e riuscire a padroneggiare al meglio il mio talento, forse avrò tempo anche per imparare a costruire una fionda o una cerbottana in caso di pericoli. So di non essere adatta al combattimento, ma potrei comunque rimanere da sola durante il campo di battaglia, quindi un'arma per difendermi è sempre accettata da me. Anche se... il sangue... non so come riuscirò ad affrontarlo, non voglio pensarci.
Caccio via quest'ultimo pensiero, mentre la mia compagna stacca uno dei fiori, poggiandolo poi sui miei capelli scuri.
-Sei davvero carina!- Esclama gentilmente la mia nuova compagna, provocando in me un ulteriore imbarazzo. La ringrazio, lei è cosi bella.
I suoi capelli sono biondi, la sua pelle è molto più chiara della mia ed ha una fortuna nel possedere degli occhi così chiari. Spesso la mia gente viene discriminata soltanto per il colore della pelle, io non so cosa possiamo aver fatto di male, ma credo che tutti meritiamo di essere felici e di non ricevere nessun tipo di discriminazione, essere sè stessi, piacersi così come siamo. La mia nuova amica sembra del mio stesso parere, o mi avrebbe evitata come la peste.
-Il mio nome è Odette, comunque.- Si presenta la mia nuova amica, non abbandonando il suo semplice sorriso. C'è qualcosa che non va, sembra malinconico, ma al tempo stesso fragile e delicato. Che sensazione strana...
-Io sono Rose.- Rispondo educatamente, rivelandole il mio nome. La bionda sorride nuovamente con la sua unicità, i suoi occhi ritornano al precedente barlume. Le sue iridi celesti in questo momento sembrano un cielo con delle stelle cadenti...
-Come rosa? Tu e i fiori siete legati, Rose.- Mi fa notare lei, non mi sono mai posta questa domanda effettivamente, è comica come situazione. Anche i miei genitori hanno nomi collegati ai fiori, anche mia sorella Violet rappresentava la viola...
Una lacrima solca la mia guancia, per mia sfortuna Odette riesce a notare quella goccia, io però la scosto subito. Adesso è visibilmente preoccupata per me, cosa faccio? Non voglio darle preoccupazioni inutili, questo è un peso che dovrò affrontare da sola, sarà la dimostrazione della mia forza!
-Tutto bene?- Annuisco velocemente al tono di Odette, la quale cede subito al mio gesto. So che mentire è sbagliato, ma per ora voglio soltanto affidare questo pensiero a me stessa, se qualcuno scoprisse che io rimanga traumatizzata ripensando alla fine di mia sorella nessuno vorrebbe quasi rimanere al mio fianco, la situazione più critica sicuramente sarà per quanto riguarda la mia emofobia... riusciranno ad accettarmi anche per questo, come Odette sta facendo adesso? Che guaritrice sarebbe una come me, io, che dovrei essere di supporto, tremare alla vista del sangue, dalla ferita del mio alleato in pericolo di vita. Questi Hunger Games mi metteranno sicuramente alla prova ed io cercherò di superare tutte le aspettative che mi verranno richieste, posso farcela, sono fiduciosa!
Io ed Odette ci alziamo quando una sagoma gigante scivola per terra nella postazione accanto alla nostra, una basata sugli scontri fisici.
Il tributo maschile del Distretto 2, Achille, è a terra dopo che un ologramma di un ibrido a forma di drago non lo ha colto di sorpresa. L'impatto ci ha sorprese davvero tanto, si sarà fatto male? Anche nelle altre postazioni il rumore ha ottenuto una certa attenzione, ma i tributi rimangono fermi ed impassibili, altri invece continuano con i loro allenamenti, come la ragazza del distretto 10.
Il mio istinto mi dice che devo andare a controllare, infatti, senza che neanche potessi accorgermene, tento di correre verso la direzione del tributo, dietro di me posso sentire i passi di Odette, non sta correndo, si sta limitando ad ottenere un passo maggiore.
-E' tutto apposto..?- Domando preoccupata esaminando il colpo del tributo maschile, sembra non aver causato un danno critico, ma comunque il dolore non credo che passerà subito. Credo ci vorrà un po' di ghiaccio per velocizzare il tutto.
Il grande tributo mi fissa impenetrabile, ammetto di essere parecchio terrorizzata da quello sguardo, tant'è che indietreggio lentamente, pensando di aver dato fastidio.
Lui scuote silenziosamente la testa, continuando a guardarmi e non staccare gli occhi neanche per un secondo. Cosa sta succedendo? Mi ha forse presa per una statua? Per sua sfortuna non lo sono.
-Sei gentile.- Commenta all'improvviso, senza nessun segnale. Anche il suo tono accompagnato da quelle parole si addolcisce, sul mio volto appare uno dei miei medesimi sorrisi, sono felice di avere questa presentazione. Vorrei apparire seriamente gentile ed amabile con tutti, forse sarei diventata anche amica di moltissime altre persone in questo momento, in un contesto diverso. E' davvero un grandissimo peccato...
-Passerà. Sono un uomo resistente.- Mi assicura il giovane dalla pelle scura, se è questo che dice allora non avrò più nessun motivo per preoccuparmi. Sarò fiduciosa sulle sue parole, poi, sicuramente sarà alleato con le favorite di cui temo, quindi non credo sia stata una mossa saggia preoccuparmi per il compagno di un mio avversario. Cosa fai, Rose?!
Odette arriva soltanto adesso, non credevo fosse così lenta. E' un po' ansimante per la veloce camminata che ha fatto, mi chiedo se stia bene, ma comunque potrebbe anche essere che non sia abituata a muoversi così velocemente, sarebbe davvero un problema in arena...
-Voi due siete delle guaritrici? Vi ho viste prima in quella zona.- Proclama nuovamente il tributo del Distretto 2, indicando il luogo da cui siamo arrivate.
Faccio per rispondere, ma Odette poggia entrambe le mani sul mio braccio, tirandomi lievemente a sé. Cosa succede?
Sta guardando il ragazzo come se stesse vedendo qualcosa di pericoloso, ma non è così, lo noto, ha un animo nobile e dolce!
-Rose, andiamo via da qui...- Sussurra a bassa voce, abbastanza da non farsi sentire dal ragazzo del 2. Non vedo che problema possa esserci, perché è così spaventata? Forse perché è un favorito? Può darsi, nonostante tutto anche io sono spaventata dalle ragazze dell'1, 2 e 4.
Il tributo del distretto 2 nota il disagio della bionda, lui sospira amaramente, cercando di avere un espressione molto più docile rispetto a quella con cui si è sempre visto, ovvero, spavaldo e agghiacciante.
-Non ho nulla a che fare con gli altri favoriti, i loro ideali non corrispondono ai miei.- Ammette solenne, ottenendo curiosità sia da me che dalla mia nuova amica. -Io non me la cavo con le piante, ma posso combattere in arena.- Comincia a parlare il ragazzo, nella mia mente mi balena soltanto questa idea: ci sta appena proponendo un'alleanza? Guardo in direzione di Konnor, il mio compagno di Distretto. Ho paura di lui e sembra che non abbia intenzione di allearsi con nessuno, Odette invece non sembra molto vicina al suo compagno di distretto. Forse dovremo accettare la sua proposta?
-Ci proteggerai?- Odette mi strappa le parole di bocca, Achille si alza per poi inchinarsi subito dopo, il capo rivolto verso il terreno e la mano salda sul pavimento.
Sto per dirgli che non è necessario dircelo così, ma lui mi supera per quanto riguarda in velocità.
-Io sono un uomo d'onore, userò la mia spada per proteggere coloro che hanno bisogno di protezione.- Dice con un tono serio, così serio che io ed Odette ci guardiamo per un istante. Potremo aiutare davvero il nostro nuovo amico, è vero, significa che sto conoscendo degli amici che poi perderò in arena... è così triste, pensandoci.
-Va bene, Achille. Ti ringrazio per la tua nobiltà.- Commenta Odette, rivelando il nome del tributo. Quindi si chiama Achille? Che nome insolito...
Il nuovo arrivato del nostro trio mi guarda nuovamente, come per attendere risposta, non me lo faccio ripetere più volte. Questa sarà una rivolta, una dimostrazione sociale dove anche un ragazzone del 2 ed una minuta bambina dell'11 possono collaborare insieme!
Annuisco sicura, non tradendo il mio sorriso.
-Sono pronta!- Esclamo determinata, sono sicura che avrò molte cose da fare da ora in poi.


Brooklyn Okafor, Tributo del Distretto 8


Non ci posso credere, sono stata letteralmente piantata in asso da Oscar. Sembrava davvero che stesse nascendo un legame tra noi due, invece fugge dalla prima mora che gli capita a tiro, guardali lì come stanno lottando insieme, spero che Daisy possa rompergli la faccia. Che urto! Sono davvero infastidita in questo momento. Mi sento esclusa.
Mi avvicino alla postazione delle armi dove ho i favoriti al mio fianco, loro non mi degnano di uno sguardo ed io faccio lo stesso con loro, guarda caso, tra due postazioni più in là, c'è il mio dolce e amabile compagno di Distretto.
Credo di essermi un po' affezionata a lui in questo tangente e non va bene, non voglio mostrare la mia vulnerabilità in un campo dove questa verrà calpestata con tutte le tue forze, sono sicura che gli avversari prenderanno nota dei tuoi panni più deboli, soffocandoti con essi. E' davvero brutta come situazione, ma forse Oscar ha agito di strategia come giusto che sia, dovrei farlo anche io e dimenticarlo una volta per tutte.
Che peccato, è stato così gentile con me e ieri mi ha fatto davvero dei bei complimenti per quanto riguardava i nostri abiti alla sfilata, anche lui non era niente male, ammetto che insieme saremmo stati proprio un bel duo, e non parlo dei complimenti estetici che ci danno quasi ogni giorno, sembra che siamo dei degni rivali per i tributi del distretto 4.
Caratterialmente potrebbe sembrare, come me, freddo e cinico, ma in realtà si è dimostrato super gentile nei miei confronti e ho conosciuto un po' di più del "paparino" del distretto. Mi ha raccontato del suo passato, di come per lui fosse stato difficile dire addio all'amore della sua vita, di come sia doloroso lasciare Harry da solo al distretto 8, nelle mani della babysitter. Non poterlo abbracciare, toccare, baciare, insomma, i soliti elementi dove in questo caso vengono ritenuti indispensabili per ovvie ragioni.
Anche a me manca tantissimo la mia famiglia, così come i miei amici. Mi chiedo cosa abbiano pensato in questi due giorni della mia completa assenza, sarò apparentemente silenziosa e introversa, ma nelle loro vite sono parecchio presente. Chi riuscirà a calmare gli animi del gruppo ora che io non ci sono più? La mia famiglia riuscirà ancora ad essere silenziosa a lungo, oppure si aggiungerà alle famiglie dei ribelli? Spero di no, non vorrei assistere ad una probabile uccisione dei miei genitori. Non so neanche se potrò assisterlo visto che io, sicuramente, sarò la prima vittima di una futura guerra nazionale. La prima insieme a queste ventitrè persone rinchiuse in un'arena insieme alla sottoscritta, la vita doveva riservarci davvero questo posto. Non potevo essere qualcun'altro? Magari, chessò, una ragazza completamente normale? Che vuole soltanto studiare, concentrarsi sui propri hobby, raggiungere la laurea, innamorarsi dell'amore e avere una dolce famigliola felice e allegra fino al resto dei miei giorni? Ovviamente quella fortunata non sarei di certo io. "Puoi farcela Brooklyn", mi dicevano. Riempirei di sberle tutti i concittadini del mio distretto, non pensavo che mi avessero presa sul serio. Sono sicura di avere delle doti atletiche promettenti, così come io sappia usare coltelli o colpire con la mazza, a proposito, quanto sarei figa se riuscirei a sconfiggere qualche ologramma con quest'ultima arma? Avrei gli occhi di tutti puntati addosso, magari diranno "wow, è davvero brava, facciamocela alleata!", sarò nella lista di tutti ed io, come una star, rifiuterò caldamente ogni invito, perché io sono io, me la cavo benissimo anche da sola.
In realtà non è vero, ho un disperato bisogno di parlare con Oscar al più presto. Difficilmente riesco a rimanere a mio agio con qualcuno, sono una ragazza fin troppo selettiva e il mio nuovo compagno di avventure disastrose ha superato tutti i test possibili. Forse mi ci sono affezionata troppo, o forse...
Punto per un attimo la direzione del mio sguardo verso lui e la ragazza del 10. Sta cercando di costruire una trappola per animali, forse il suo obbiettivo è catturare qualche coniglietto per arrostirlo? Mi domando se ci sono animali come cinghiali nell'arena. Avranno un aspetto delizioso.
Più che la trappola, senza rendermene conto, concentro la mia concentrazione sul volto del mio compagno: la sua fronte è sudata, i capelli neri sono disordinati dopo la sua precedente sessione con Daisy, mentre quegli occhi simili al ghiaccio interrogano tutto ciò che vedono, il suo corpo è seduto per terra, ma è massiccio, resistente, tonico.
Mi ritrovo ad arrossire senza alcuna ragione apparente, a cosa stai pensando, Brooklyn?! Credi davvero che una cosa del genere sia ammissibile!? Può darsi che io mi sia innamorata, forse? Andiamo, è un padre, non posso permettermelo!
-Ehm, ci vuole ancora molto?- Una vocina rieccheggia nelle mie orecchie, mi volto sia alla mia destra che alla mia sinistra, ma non intravedo nessuno. Devo essermelo immaginato, non ci sono altre spiegazioni.
-Io sono qui!- La vocina ritorna nelle mie orecchie, questa volta più arrabbiata. Cosa succede? Sto diventando anche io matta, per caso? E io che pensavo fossi l'unica sana di mente qua dentro! Con una storia normale, un carattere normale ed una personalità normale. Li avete visti i ragazzi del 12? O il ragazzo del 5? Per non parlare di mister narcisista dell'1.
-Sono qui sotto stupida giraffa!- Qualcosa mi pesta i piedi provocandomi un piccolo dolore, ma non così forte da urlare.
Ascolto la vocina nella mia mente e, quando abbasso lo sguardo, mi accorgo solamente adesso che tutto ciò non si trovava nella mia immaginazione, ma nella realtà.
La ragazzina del distretto 12 è davanti a me, ha un espressione arrabbiata in volto, sicuramente perché non l'avrò notata quando mi ha parlato la prima volta. Ha le guance gonfie e le mani sui fianchi, mentre il piedino si abbassa e si alza ripetutamente. -Ti levi?- Mi chiede bruscamente, mentre io non posso far altro che assecondarla, facendola passare.
La corvina sbuffa infastidita, prendendo una di quelle asce piccole e leggere, si mantiene poi con l'arma, guardando verso la mia direzione. -Non dovresti fantasticare durante la fila. Sai, se vuoi diventare una scrittrice, vieni da me quando aprirò la mia casa editrice.- Commenta a caso, pensando che io stessi facendo chissà cosa.
Scuoto la mano velocemente, non vorrei essere fraintesa e in effetti questa tizia mi sa tanto di essere distratta, l'ho notata poco fa quando l'istruttore ci stava spiegando cosa possiamo e non possiamo fare quando siamo presenti in palestra, lei era praticamente distratta per tutto il tempo. Come lo faccio a sapere? Bhe, lo sanno tutti, ad un certo punto interrompeva ogni due quarti per rispiegare. "Non ho capito", era questa la sua banale scusa.
-Credo tu mi abbia fraintesa.- Ribatto un po' imbarazzata, ma soltanto ripensando a ciò che effettivamente stava proiettando la mia mente poco fa. Sono sempre stata una ragazza libera in amore, ma effettivamente è la prima volta che riesco a provare queste sensazioni.
Come se fosse un radar che percepisce le palpitazioni del cuore, la ragazza del 12 posa velocemente l'ascia al suo posto, facendomi sedere su una panchina. Lei fa lo stesso, porgendomi la piccola mano.
-Piacere Maya Nelson, futura scrittrice e star del mondo letterario. Ho vissuto abbastanza fantasie mentali, pure e perverse, che ho notato una crisi soltanto a guardarti poco fa. Stavi arrossendo, e non dire che non l'ho notato solo perché la tua pelle è scura! Anzi, non ti giudico per questo, sei così bella! Maledetta, perché!?- Sbraita all'ultimo, cos'ha contro di me adesso? La ragazzina che dice di chiamarsi Maya si lascia sfuggire una piccola risata imbarazzata, adesso è lei ad agitare la mano come se nulla fosse. -Scusa, mi scappa. Sai sono abbastanza schietta da dirti che rosico per il tuo aspetto.- Rivela successivamente, è un modo un po' sgarbato per farsi gli affari degli altri, in più questo non è un salotto, ma un centro di addestramento, quindi mi chiedo cosa voglia proprio da me...
apprezzo però l'onestà e la semplicità, seppure Maya sembra rivelarlo in un modo altrettanto maleducato e poco consono, non rispettoso.
-Non hai alleati?- Svio la conversazione e sembra riuscirci visto che l'espressione di Maya cambia drasticamente: le sopracciglia sono curvate verso il basso, così come le labbra e gli occhi da vipera.
-No! Nessuno mi ha notata! Addirittura il mio compagno di distretto, Karma, è riuscito a farsi come alleato quello psicopatico del distretto 5, Jack! Il mondo sta andando davvero in rovina se nessuno ha notato una bellissima persona come me.- Sentenzia in preda ad una crisi nervosa, ma verso il finale mi guarda con un enorme sorriso, muovendo numerose volte le palpebre. Non starà pensando di aprire un'alleanza con me? Sarebbe interessante, ma cosa potrebbe darmi Maya? Io avevo ancora in mente di subentrare nell'alleanza di Oscar in qualche modo, ma se non mi ha richiesta prima lui un motivo ci sarà. Sento la frustrazione prendere nuovamente il sopravvento, cavolo...
-Qualcosa ti turba?- Mi domanda seriamente Maya, questa volta non sembra scherzare, il suo tono è diverso, ma non è minimamente preoccupata ed è giusto. Mi colpisce soltanto il fatto che abbia capito che c'è qualcosa che non va in me, in questo breve tempo ovviamente, neanche io riesco a capirlo.
Porto una mano dietro la testa, verso la nuca, ripoggiandolo poi sulla panchina e ripuntare la mia espressione verso il mio compagno di distretto. Adesso Oscar sta cambiando postazione, di nuovo. Sta puntando alla vasca, spero non anneghi.
-Ah, davvero? Fai sul serio?- Le parole di Maya riescono a riportarmi verso la realtà, lei adesso ha sul volto un espressione mista alla sorpresa, ma anche maliziosa. Che diavolo ha in mente?
-Non è come pensi!- Tento di giustificarmi, ma sono rossa in volto e credo di aver urlato visto che il ragazzo del Distretto 4 ha puntato la sua attenzione verso di me. Con un gesto della mano lo invito a farsi gli affari suoi, infatti torna ad allenarsi.
-Tu sei... innamorata della ragazza del distretto 10!- Esclama silenziosamente il tributo del 12, cosa? No, non è vero, mi ha fraintesa ancora di più adesso! Sto per replicare, ma lei mi da delle leggere pacche dietro la schiena. -Tranquilla Brooklyn, il tuo segreto è al sicuro con me! Sono dalla tua parte, non ti giudico! Anche il mio ragazzo non è completamente etero, insomma, appoggio con tutto il cuore la vostra comunità!- Questa ragazza sta sparando un sacco di fraintendimenti che non riesco più a fermarla, poi cosa dovrebbe interessarmi dell'orientamento del suo ragazzo? Okay che ha azzeccato, sono bisessuale, ma comunque non è questo il punto! Non mi piace Daisy, per niente, non la conosco nemmeno!
-Maya credo che tu- Aspetta, come sai il mio nome?- Le domando interrogatoria, mentre la corvina dai capelli corti sbuffa in una risata ricolma di superiorità apparente.
Mi guarda dall'alto verso il basso, sorridendomi fiera.
-Una buona scrittrice deve informarsi su tutti i suoi personaggi, giraffa.- Ribatte sia seria, ma anche divertita. E' stramba, ma sta cominciando a piacermi, forse potremo essere amiche, chissà. Sempre se riuscirà a passare le mie selezioni, ma credo che in un contesto come questo io debba saltare a conclusioni che mi porteranno sulle lunghe, ho un urgente bisogno di alleati ed Oscar ormai mi ha mollata. Mi sento delusa.
-Bhe, è possibile nella tua storia che il personaggio di Brooklyn possa essere la co-protagonista di Maya?- Le rivelo indirettamente l'alleanza, lei però sembra capire, forse ho centrato appieno il suo modo di pensare e mi avrà capita al volo, infatti adesso sta sorridendo come non mai, devo averla resa davvero felice per questa notizia.
-Certo, moschettiere Brooklyn, ma rimanga sempre ad un passo dietro di me.- Ribatte superba, sicuramente immaginandosi nelle vesti di una fantastica protagonista.
Va bene così, Maya, per me può anche bastare, almeno sono riuscita a trovare un'alleata che sicuramente non mi annoierà. E' già un passo avanti.


Quinto Giorno
Prove con gli Strateghi


Sheena Deitis, Tributo del Distretto 4


La vita spesso non esaudisce i tuoi desideri, il genio della lampada limita soltanto a tre tentativi di cui due verranno sprecati, il terzo invece verrà scelto da lui, perché? Forse per il fattore che i precedenti due desideri erano inutili da realizzare, un desiderio che potevo facilmente evitare, che potevo raggiungere con le mie sole forze, nulla di tutto ciò era desiderato dalla sottoscritta, non volevo inserirmi in questo pasticcio, gli Hunger Games sono la cosa che non avrei mai desiderato per nulla al mondo.
E' da quando? Quattro giorni, sì, che tutti continuano a farmi complimenti per il mio talento innato per il combattimento, alcuni, addirittura, hanno osato proferire che io mi fossi preparata soltanto per questa occasione.
Sfortunatamente sbagliano di brutto, non sono mai stata affascinata riguardo ai giochi della fame, non li trovo idonei e scatenerebbero soltanto una violenza che non cesserà mai, nessuno può fermare il genere umano, l'odio provoca solo ulteriore odio, questa emozione deve soffocare al più presto prima che le cose possano degenerarsi.
Hanno cambiato la linea della nostra vita, di norma, si dovrebbe morire da anziani nel proprio letto, al calduccio, ignari di raggiungere i cancelli del paradiso, invece gli Hunger Games sono un ostacolo per la vita di molti ragazzi, un altissima muraglia che non vi permetterà mai di respirare ancora altra aria, soltanto il miglior scalatore, il primo che raggiungerà la vetta, potrà continuare la sua vita.
Per gli altri? La muraglia crolla, i macigni cadono sulle teste dei poveri sfortunati, un pezzo della muraglia potrebbe precipitare in un lago ghiacciato, quante persone potevano essere aggrappate in quel punto? Nove? Dieci? Non saprei, sarebbe difficile ipotizzarlo, il vincitore sta soltanto guardando il panorama a cui i suoi occhi stanno degnando tutte le attenzioni del mondo, attratti come una calamita, quella della vita.
Per sua sfortuna, quell'apparenza porterà soltanto ad ulteriori pericoli e muraglie ancora più grandi...
-Ci sei bella addormentata?- Gerald scuote docilmente il mio braccio, ero così persa nei miei pensieri che chissà che apparenza avrò dato. Dovrei ringraziarlo, effettivamente credo sia una delle rare volte dove sogno ad occhi aperti, non pensavo di essere una ragazza così profonda nell'animo.
Soffoco uno sbadiglio, annuendo un po' stanca. In questi giorni sto solamente andando in palestra e passare il mio tempo con i favoriti, ho scambiato quattro chiacchiere anche con i tributi degli altri distretti, ma Hubert ha esplicitamente detto che non vorrebbe dei "casi umani" nella sua alleanza, che noi bastiamo per reincarnare la perfezione. Non mi va molto a genio, ci sono tributi con doti davvero stupefacenti, ad esempio il ragazzo del 3, Killian, che ce l'abbiamo giocato a causa di Hubert visto che da come abbiamo visto si è avvicinato al ragazzo del 7, Cedric, sicuramente saranno alleati.
In questi giorni ho anche visto Achille essere più vicino alle ragazze dell'11 e del 3, ovvero Rose ed Odette. Caitlin ci ha dato la conferma che non vuole allearsi con noi per nulla al mondo, preferendo di salvare le vite delle due ragazze. Quindi, abbiamo perso un altro tributo dalle doti quasi perfette.
Altri tributi non hanno catturato la mia attenzione, ho notato varie alleanze, mi sono stupita per i ragazzi del 9 e del 12, hanno lo stesso modo di uccidere inquietante, preferiscono torturare la loro vittima prima che l'anima possa abbandonare il loro corpo, è orribile. Io darei un colpo secco, affinché non sapranno cosa stia succedendo, morendo sul colpo. E' un po' come trattare degli animali, mai cibarsi di loro mentre sono in vita.
-Sì, sono solo un po' stanca.- Gli rivelo, mentre mi porge una mano per aiutarmi ad alzarmi, dovrò dire arrivederci a quel divano che mi ha praticamente catturata. Se fosse reale, lo sposerei.
Gerald mi passa un bicchiere d'acqua, lo ringrazio velocemente bevendo tutto in un sorso, la mia gola adesso è fresca e pronta.
-Non dovresti, dobbiamo esibirci davanti agli strateghi oggi. Dobbiamo essere preparati, oggi hai strafato come gli altri giorni?- Mi chiede poi il mio compagno di distretto, di contraccambio annuisco mentre lui mi poggia una mano sulla spalla.
Gerald si è rivelata una bella persona, non un don giovanni come è sembrato alla mietitura, forse il suo intento era proprio quello di ricevere l'acclamo di molti fan e ci è riuscito, a Capitol siamo una delle coppie di Distretto preferiti!
-Hai ragione, ma voglio essere preparata.- Ribadisco al mio compagno, seppure non ami gli Hunger Games cercherò di uscirne, non sarò uno dei tributi caduti, io ritornerò dal luogo in cui sono venuta. I miei genitori mi stanno aspettando e quando tornerò ci faremo tutti insieme una bella pescata di famiglia! Sono sicura che ci divertiremo davvero un mondo.
Gerald annuisce con un assenso, capendo perfettamente ciò che intendo. Non lo sottovaluterò, sarà un alleato formidabile, ma dovrò tenerlo alla larga quando diventeremo rivali. Nessuna emozione di affetto o amicizia riuscirà ad impedire gli scopi dei miei ideali.
Io e Gerald veniamo colti di soppiatto dal nostro mentore, Finnick, la sua pelle dorata è inconfondibile.
-Bene ragazzi, buona fortuna. Cercate di portare a casa il voto più alto che riuscite ad avere!- Ci incoraggia il mentore con uno dei suoi splendidi sorrisi, quelli che riescono ad avere l'attrazione di molte donne. Sfortunatamente, non è il mio caso. Sarò forse apatica? Ho praticamente due fustoni in questo momento al mio fianco, ma sbavarci sopra sarebbe una delle ultime cose che farei. Mi verrebbe da ridere in modo positivo, ovviamente. Mi piaccio anche per questo, riesco a mantenere il controllo in me stessa. Seppure sia una banalità, essere catturati dall'attrazione non aiuterà di certo, impedisce il concentramento.
Io e il mio compagno salutiamo, per ora, Finnick, raggiungendo velocemente il posto prefisso. C'era una stanza chiusa all'interno della palestra che probabilmente adesso hanno aperto.
Mi avvicino all'ascensore e pigio il pulsante, la luce si illumina fino ad arrivare al nostro piano, il quarto.
Io e Gerald sobbalziamo di nuovo visto che troviamo dentro all'ascensore entrambi i tributi del Distretto 6, credo di essere stata fin troppo veloce.
Il ragazzo ha le mani immerse nelle tasche dell'uniforme, la ragazza invece si limita a guardarci come per invitarci ad entrare, anche se la sua espressione è anche un misto di "cosa ci fate lì fermi come due fessi?". Credo che i loro nomi siano Eden e Sophie.
Entro senza problemi seguita dal mio compagno di distretto, di tanto in tanto noto che lancia delle occhiate nella direzione di Sophie, ma lei lo ignora beatamente non facendosi conquistare dal suo fascino. Brava ragazza, vedo allora che non sono l'unica.
Di fianco invece ho Eden, lui sembra molto più sveglio e concentrato della sua compagna, mi ha scrutata praticamente dalla testa ai piedi, non mi guarda come se cercasse di mirare ad un flirt oppure ad un litigio, no, mi sta semplicemente esaminando.
Ciò che più mi colpisce di lui è la sua calma, accompagnata dagli occhi quasi inespressivi, io stessa non riesco a teorizzare a cosa stia pensando in questo momento.
La sua compagna invece è l'esatto opposto: è praticamente trasparente e adesso ha anche iniziato a parlare con Gerald del più e del meno. Il mio amichetto non perde neanche un secondo ad aprire la bocca per darle aria.
Contrariamente ai due, io ed Eden ci ignoriamo beatamente quando finalmente il piano arriva a quello terreno, usciamo velocemente dall'ascensore, ma blocco con un braccio il mio compagno lasciando che i tributi del 6 ci superino.
-Che cosa fai? Sai che dovremo ucciderci?- Il mio compagno mi guarda come se avessi sbagliato qualcosa, forse ho soltanto frainteso la situazione? Hubert è stato chiaro: nessuna compassione verso i nostri avversari. Non dovrei prendere ordini da un biondino so tutto io, ma comunque ha ragione, se non conosciamo gli altri tributi avremo meno pentimenti. Meno pentimenti, più punti per tornare a casa.
-Calma Sheena, ho semplicemente scambiato quattro chiacchiere. E poi, se potrebbe un minimo fidarsi di noi, potremo farli fuori direttamente.- Mi spiega Gerald, forse sto prendendo troppo seriamente questa storia degli Hunger Games, ma... devo prenderla seriamente! Cavolo, quell'espressione da analizzatore stampata sulla faccia del ragazzo del distretto 6 scomparirà! Anche la mia e la tua molto probabilmente faranno la stessa fine, così come la ragazza con cui stavi parlando animamente.
-E' comunque una strategia. Scusa.- Ribatto cauta, cercando di non pensarci troppo. Giorni fa non sarei mai stata così turbata, ma mi rendo solo conto che domani avremo l'intervista e quindi sarà l'ultimo giorno che passeremo da vivi.
Supero velocemente il mio compagno, lasciandolo indietro, non sento alcun rumore quindi starà sicuramente camminando come se nulla fosse successo. Farai così anche in arena, Gerald?
Dopo un po' di tempo, arrivo alla "sala d'attesa", vedo che siamo arrivati un po' in ritardo visto che l'ultimo a varcare la porta è proprio Gerald.
Questa stanza è triste, è stretta e piccola, ci sono soltanto dodici panchine in marmo su cui sederci, una fin troppo vicina all'altra, spesso i piedi tra me e il ragazzo del distretto 5 si sono incrociati, che imbarazzo. Non mi sento a mio agio ad avere Jack accanto a me, ha cominciato a parlarmi dei suoi scherzi di cui non mi interessano granché. Non so quanto un tipo come lui possa sopravvivere in arena, sembra così ingenuo...
Di tanto in tanto lancio delle occhiate verso Killian quando è distratto, vorrei tanto rosicare, ma risulterei infantile. L'idea di volerlo nella mia alleanza era ottima, perché non è stata accettata? Hubert potrebbe anche cadere per mano sua se fosse necessario.
Il distretto 12 è quello che fa sicuramente più rumore, accompagnato da Jack e i battibecchi tra il ragazzo del distretto 11 con quello del 9. Povere Rose e Vivian, non le ammiro per niente.
-Tributi, che le prove di valutazione abbiano inizio. Si presenti il Tributo maschile del Distretto 1, Hubert Diatin.- La voce di uno strategha tramite le casse della stanza cattura tutta la nostra attenzione, il sopracitato si alza velocemente dalla propria posizione, ricevendo anche un "buona fortuna" da parte della sua compagna, ma lui sembra ignorarla.
Darò sicuramente il meglio di me.


Karma Nakemare, Tributo del Distretto 12


Siamo in troppi in questa stanza, tra un po' la mia testa potrebbe scoppiare da un momento all'altro.
Non lo dico perché alcuni di loro stanno chiacchierando silenziosamente, scambiandosi consigli su come ricevere un bel voto, ma lo dico perché questa ficcanaso di Maya non smette di borbottare letteralmente accanto al mio orecchio, lamentandosi di come prenderà un brutto voto essendo l'ultima che dovrà esibirsi. Grazie a Dio che tu sia l'ultima, immagina sopportarti fin dall'inizio, soltanto a guardarti ti daranno 1! Non capisco seriamente cosa voglia fare, cosa potrebbe dimostrare una come lei? Sterminare i tributi con la sua voce spacca timpani e irritante? Il nostro rapporto in questi giorni non è migliorato neanche di una virgola, è andato sempre più a scendere in negativo, verso una strada complessivamente sbagliata, ma per me giusta, non merita nessuna preoccupazione da parte mia, spero possa morire il prima possibile. Festeggerò con la coda di un topo quando vedrò la sua faccia proiettata nel cielo!
-Non è giusto, è un'ingiustizia da parte mia! Non sono pronta per un occasione così. Potrei annoiarmi nel frattempo e non mostrate tutte le mie doti.- Continua a lamentarsi la mia compagna di distretto, di contraccambio sospiro nervoso, non nascondendo neanche un po' il mio fastidio, lei però lo ha notato, ma non la tocca minimamente, continua ad essere presuntuosa ed arrogante anche quando sa di potermi dare fastidio. Allora vuole le botte?!
La porta si apre con i due ritardatari del Distretto 4, credono di andare ad un galà? Per favore, non stiamo andando ad Hollywood, ma la causa della nostra morte tra un po' ci valuterà uno ad uno.
Penso di non essere mai stato così arrabbiato da quando sono qui, nei confronti della mocciosa: ammetto di stuzzicarla di proposito, ma non sto tollerando questa sua voce squillante ed acuta.
-Vuoi stare zitta!? A nessuno interessa dei tuoi lamenti.- Sbotto infuriato, catturando la sua attenzione mentre lei mi guarda con un espressione altrettanto arrabbiata, come se avessi invaso un suo spazio personale e che, adesso, voglia cacciarmi a calci in culo. Ma te li do io!
-Cosa vuoi!? Torna ad arrapparti sui tuoi topi, io sto soltanto cercando di liberare l'ansia a modo mio!- Si giustifica la corvina, portando una mano sul suo petto sicura di sé. Come no, magari è per attirare l'attenzione del tizio dell'11, magari, non ci stacca gli occhi da dosso appena abbiamo iniziato a bisticciare. Anzi, credo che ci stia fissando da quando abbiamo messo piede qui.
Non so che problemi abbia, spero stia guardando me e non Maya, perché una come lei è ricoperta da ammiratori segreti? Cos'ha che piace alla gente? Io non vedo nulla di bello in lei, è un'ipocrita, falsa e irritante bambinetta. Si offende se la chiami nana, ma comunque se un'altra donna possiede un davanzale migliore del suo allora è etichettata come "troia da circo", ah, scommetto che qui l'unica non vergine sia proprio tu, puttanella.
Ovviamente ha continuato anche lei ad evitarmi e criticarmi perché sono una pessima persona, mentalmente instabile, ma non è vero, io sono io! Semplicemente me stesso, magari quella con qualche rotella fuori posto è proprio lei.
Spero davvero di esserci quando avverrà la sua ora, davvero. Il sangue che scivolerà via dal suo corpo debole e minuto, i capelli arruffati e spettinati dopo la corsa, la pelle ricoperta di morsi di qualche insetto, gli occhi completamente rossi per il pianto e la bocca spalancata, occupata dall'intestino di uno dei miei adorabili topi, magari riuscirei ad ucciderla con un serpente velenoso, sono bravissimo a socializzare con loro e sono anche i miei animali preferiti! Non sono strano, la mia è soltanto una dote naturale. Io non giudico le persone come invece questa nanetta riesce soltanto a fare.
-Credi davvero che il tuo voto conti qualcosa?!- Ribatto altrettanto infuriato, mentre la mia non-compagna di distretto annuisce con un espressione altrettanto arrabbiata.
-Ovvio che sì! Interessa a me e...-
-A nessuno interessa di qualcuno, qui!- Ribatto bloccandola subito, lei sembra che volesse dire altro, ma scuote il capo non interessandosi minimamente di ciò che le stavo dicendo. Quanto può essere testarda questa qui?
-Invece sì! Alla mia famiglia, a Brian, a Blake, anche a Brooklyn!- Urla rigida lei, cominciando a citare nomi che non conosco, sicuramente tutti fuori di qui, ma credo di sbagliarmi visto che la ragazza dell'8, in lontananza, l'appoggia con uno di quei sorrisi migliori-amiche-per-l'eternità-condividiamo-anche-il-marito-insieme. Odiosa, non capisco come faccia a sopportarla, io e Jack ci troviamo benissimo insieme, Brooklyn dovrebbe stare dalla mia parte!
Provo a ribattere, ma questa volta è Maya che mi blocca. In tutto ciò i tributi hanno gli occhi puntati su di noi, a parte qualcuno dei primi distretti che è già uscito per la prova con gli strateghi.
-Non dire così soltanto perché a nessuno interessa di te, Karma. Non puoi sfogare le tue frustrazioni personali sulle altre persone! Io ho qualcuno, a casa, tu invece? Nessuno! Anche quella morta di fame di tua madre non ti ha mai voluto, per non parlare di tua sorella? Sai, spesso parla con il mio ragazzo e certe volte ha sempre commentato alcuni tuoi lati negativi. Per non parlare di...- Le orecchie cominciano a fischiarmi, non riesco ad udire la voce di Maya perché sento il mio cervello andare completamente in tilt, sto cominciando ad avere degli scatti. E' cattiva, brutale, merita di essere qui, merita di soffrire, merita di passare tutto ciò che sta subendo, lei... merita di morire.
Quando il tributo maschile del Distretto 7 esce per il suo turno, al tempo stesso mi alzo anche io, mi posiziono davanti alla mia compagna e con una mia spinta precipita violentemente sul pavimento, Maya fa per alzarsi mentre nel frattempo tutti sono stati attratti dal rumore.
-Muori...- Sussurro silenziosamente, mentre lei mi guarda inizialmente confusa, poi inizia a sgranare gli occhi e cominciare a tremare.
Non mi interessa, non sento niente, la soddisfazione di vederla sottoterra aumenterà la mia felicità...
-C-Cosa!?- Balbetta lei tradendo la sua ipocrisia di poco fa, adesso sembra che la diva sia caduta dal piedistallo.
-Ho detto che devi morire!- Urlo a pieni polmoni, cominciando a colpirla violentemente sulla pancia con dei calci potenti e serrati, Maya riesce però a coprirsi con le braccia, ma continuo a colpirla talmente forte che pian piano si ritrova con le spalle al muro.
Sta cominciando a piangere e ad urlare, subendo tutto il dolore che le sto mostrando. Ecco, Maya! Ecco! Adesso hai davanti la persona psicopatica che tanto hai desiderato in questa settimana, brutta ciarlatana!
-Piangi, piangi, muori, muori, non meriti niente!- Ripeto aggressivo, ormai fuori di me, non riesco a dare importanza ad alcune urla che non sono di Maya, a dei rimproveri o le minaccie degli altri tributi. Non mi interessa niente, questa ragazza deve morire!
Sto per sferrarle l'ennesimo calcio, questa volta mirato alla sua faccia di merda, ma il ragazzo del distretto 8 arriva velocemente verso di noi, sferrandomi un pugno così forte da farmi vedere le stelle.
Dopo, non ricordo più nulla.


Riapro gli occhi lentamente, assonnato. Mi ritrovo nella stanza dove precedentemente i tributi attendevano il loro nome per l'addestramento, solo che adesso non c'è nessuno. Riesco a capire soltanto dopo una manciata di minuti che sono legato da ogni parte del mio corpo, sembro un pazzo uscito da un manicomio. Cosa sta succedendo? Dove sono tutti? Dov'è Maya, c'era anche lei!
Aspetta, Maya...
io... l'ho colpita..? L'ho picchiata... riesco a ricordarlo, le sue urla strazianti, la voce di Brooklyn che mi pregava di fermarmi, il pugno del ragazzo del distretto 8.
Lei però è stata cattiva! Non doveva continuare, non doveva risvegliare questo lato nascosto, se non fosse così arrogante non sarebbe successo nulla di questo, adesso ha raggiunto ciò che voleva? I tributi mi vedranno come un sociopatico per colpa sua? Diamine, adesso come farò con Jack? Era l'unico alleato che avevo, adesso sarà spaventato da me? Forse dovrei ritirare tutto, per quanto sia buffo lui non ha mai sfociato alla violenza, non avrebbe mai fatto una cosa del genere alla sua compagna di distretto.
Allora è vero... io sono un mostro? La mia mamma mi odia? Anche mia sorella? Ho solo sedici anni, dove andrò adesso?
Rimango fermo a riflettere, perso tra il vuoto precedente misto ad una calma molto più accettabile. Nel mio volto c'è comunque un sorrisetto: ho sempre desiderato sfogarmi su di lei, tutte le cattiverie che mi ha detto e che mi ha fatto anche al Distretto 12. Sicuramente avrò allontanato tutti, saranno terrorizzati, ma per cosa? Per aver messo al proprio posto una stronzetta troppo piena di sè?
Alla fine questo è solo un assaggio di ciò che succederà anche Hunger Games, di ciò che voglio fare lì dentro a tutti. Vogliamo giocare un ventitré contro uno? Va bene, fatevi sotto, non ho paura di nessuno di voi. I tributi stessi dovranno per forza uccidere qualcuno per sfuggire da quell'arena, inevitabilmente. I tributi favoriti partono già con il pensiero di vederci senza testa, il mio alla fine, tutto sommato, non è un brutto gesto. E' una carezza.
Katniss entra velocemente nella stanza, arrabbiata e rossa fin dalle orecchie. Devo essere davvero stupendo se riesco a farla arrossire così tanto!
Sfortunatamente mi arriva un ceffone violento sul volto, di contraccambio la guardo male mentre comincia a slegarmi.
-Hai idea di cosa hai fatto!?- Sbraita furiosa, non ricominciamo per favore, mi sono appena svegliato da questa piccola dormitina, non voglio avere a che fare con una vincitrice, anche perché, se volesse, riuscirebbe ad uccidermi seduta stante.
Scuoto il capo ignorando completamente il fatto che io abbia colpito ferocemente quella zoccoletta, ma Katniss non si arrende.
Lancio per terra tutto ciò che mi teneva legato, ovvero delle corde con un lenzuolo. Perché un lenzuolo? Non ne ho idea, questi capitolini sono pazzi anche in questo.
-Comunque, è il mio turno?- Le domando con un sorriso, mentre lei si rialza, scuotendo nuovamente il capo non accennando a cambiare la sua espressione del viso. Perché fa così? Anche lei è un'assassina, in fin dei conti.
-E' severamente proibito ferire i tributi prima che essi vadano in arena. Tu hai fatto del male a Maya, hai compiuto qualcosa di inammissibile. E' già tanto che tu possa essere in vita in questo momento senza alcun segno di violenza, ma per ripicca non potrai affrontare nulla. Non verrai valutato, autoproclama il tuo voto come un "non classificato".- Mi spiega severa la mentore, mentre di tutta risposta sospiro, cercando di pensare in positivo. Significa che non avranno nessuna traccia della mia bravura, quindi questo è un buon segno, sarò un segreto per tutti mentre io potrò assistere alle votazioni e "spiare" gli altri. Mi chiedo però come abbia fatto Maya ad affrontare la sua valutazione.
-Per quanto riguarda la troietta?- Le pongo una nuova domanda e vedo che riesce a capire chi intendo che sia la "troietta", perfetto, significa che anche lei pensa lo stesso.
Katniss per un attimo poggia la mano sulla propria fronte, esasperata.
-Sei svenuto da un bel po' di ore, dopo che Maya è stata portata in infermeria ha subito affrontato la sua valutazione. Non posso rivelare ulteriori dettagli su ciò che ha fatto.- Ribatte dopo un po', rispondendo alla mia domanda, sono soddisfatto, questo significa che Maya non si sarà esibita con un'arma o cosa. Grandioso, avrà sicuramente un voto basso, almeno spero. Conciata in quel modo non può fare molto.
Mi alzo anche io, capendo perfettamente la situazione: niente valutazione, niente me in questo buco di culo. Posso andare via!
Sto per farlo con il mio solito sorrisetto, ma la castana mi blocca subito dopo, fermandomi con la mano stretta al braccio. Fa male.
-Stasera tu dormi al piano terra. Non posso lasciare che Maya impazzisca a causa tua.- Specifica rude la mentore, superandomi poi velocemente e raggiungere la porta d'ingresso, rimanendola aperta.
Sbuffo contrariato: stasera non ci sarò, ma presto tornerò e sarai tu quella che dormirà in mezzo alla strada, Everdeen.


Angolo Autore

Ultimamente sono flash. Benvenuti in questo angoletto!
Premessa: Ho odiato scrivere sull'ultimo POV, ma bisognava mostrare un accenno di un lato psicologico di Karma. Non credo di averlo scritto benissimo infatti, però spero possa piacere!
In questo capitolo si formano le prime alleanze! In più, pregate per me, perché questo è il penultimo capitolo prima dell'arena, già... tra due capitoli ci sarà il bagno di sangue!
Ho amato particolarmente scrivere sul pov di Brooklyn, sono una persona che ama vedere nelle interattive delle attrazzioni amorose tra personaggi, sono felice di averlo fatto in una storia mia! (Seppure non come un happy ending).
Inizialmente avevo intenzione di descrivere una scena con gli strateghi, la parte di Karma vs Maya non era prevista, ma le dita hanno preso il possesso del mio corpo e hanno agito a modo loro. Di conseguenza, ecco a voi i voti di tutti i tributi qui sotto!

                         Tributo Maschile-Tributo Femminile

Distretto 1:      Hubert, 11 su 12.    Chanel, 8 su 12.
 
Distretto 2
:      Achille, 11 su 12.    Caitlin, 10 su 12.

Distretto 3:      Killian, 8 su 12.      Odette, 5 su 12.

Distretto 4:      Gerald, 9 su 12.      Sheena, 8 su 12.

Distretto 5:      Jack, 7 su 12.          Darlene, 7 su 12.

Distretto 6:      Eden, 5 su 12.         Sophie, 6 su 12.

Distretto 7:      Cedric, 7 su 12.       Lydia, 1 su 12.

Distretto 8:      Oscar, 6 su 12.        Brooklyn, 8 su 12.

Distretto 9:      David, 7 su 12.        Vivian, 5 su 12.

Distretto 10:    Nylan, 6 su 12.        Daisy, 6 su 12.

Distretto 11:    Konnor, 8 su 12.     Rose, 6 su 12.

Distretto 12:    Karma, NC.            Maya, 5 su 12.



Ecco tutti i voti basati sulle sessioni che mi avete scritto nella scheda! Vi ricordo che è solo un numero, in più, qualcuno può anche essersi limitato e quindi non ha mostrato tutto il suo barlume di proposito...
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento! Alla prossima!
Sasi02


Alleanze (non definite: è la seconda volta che dimentico questo campo).


I Favoriti:
Hubert, Chanel (Distretto 1), Caitlin (Distretto 2), Gerald, Sheena (Distretto 4).
I Silenziosi: Oscar (Distretto 8), Daisy (Distretto 10).
I BabySitter: Killian (Distretto 3), Cedric, Lydia (Distretto 7)
Romeo e Giuliette: Achille (Distretto 2), Odette (Distretto 3), Rose (Distretto 11).
I Pazzi Suicida (dalla parte di Jack): Jack (Distretto 5), Karma (Distretto 12).
Le opposte: Brooklyn (Distretto 8), Maya (Distretto 12).
I bot inutili: David, Vivian (Distretto 9).



   
 
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