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Autore: GaiaFromMars    16/07/2020    0 recensioni
Erano trascorsi diversi giorni dalla morte di Astoria, giorni durissimi per Draco.
Ad accogliere il suo dolore c'era qualcuno che conosceva il significato più profondo della perdita: Harry Potter.
Harry aveva approfondito il suo rapporto con Draco grazie al legame dei figli, tra di loro c'era finalmente mutuo rispetto. Una visita di cortesia di Harry dopo il lutto provocò delle conseguenze impreviste. La disperazione Draco era sconfinata, niente sembrava arginare il suo dolore, o almeno quasi niente.
[I personaggi della storia appartengono esclusivamente a J.K. Rowling.
Alcuni eventi della storia potrebbero differire dall'opera originale]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Io sono crollato

ma mi sono rialzato ancora

- Thirty Seconds to Mars

 

Harry lo seguì sino all'infermeria, non lo lasciò solo neanche per un secondo. Draco per la prima volta era circondato da persone che lo aspettavano.

Era tutto diverso, tutte le volte in cui era finito in infermeria da ragazzo sembrava non ci fosse mai nessuno per lui.

Draco riaprì gli occhi e si ritrovò in un luogo familiare, era l'abitazione in cui aveva vissuto con Astoria per diversi anni poco prima della nascita di Scorpius.

La stanza non sembrava la stessa, c'era qualcosa di etereo in ciò che vedeva. Provò ad alzarsi ma sentiva il dolore fisico. Era disteso su un letto bianco, privo di lenzuola. Durante il suo tentativo di rialzarsi sentì una mano posarsi sulla sua spalla, quella presa era familiare, apparteneva alla sua amata e indimenticata Astoria.

Indossava delle vesti bianche, aveva dei bellissimi fiori tra i capelli. Draco osservandola stupito posò la sua mano sulla sua.

«Adesso sei pronto» sussurrò Astoria mentre Draco gli dava ancora le spalle.

Draco si voltò spaventato: «Pronto per cosa?»

«Per lasciarmi andare» disse la donna sorridendo.

«Adesso che ti ho ritrovata perché dovrei lasciarti andare? Voglio rimanere qui con te»

«Per Scorpius»

«Forse se la caverà meglio senza di me. In fondo non sono un grande esempio come padre» rispose Draco accogliendo Astoria tra le sue braccia.

«Invece tornerai indietro e sarai il padre che tuo figlio merita, lo sei già. Quello che hai fatto oggi, il modo in cui hai lottato per qualcuno che ami mi ha resa fiera»

«Non posso farlo senza di te, non ho la forza»

«Sì che puoi, c'è già qualcuno accanto a te»

«Ti sbaglio Astoria, io non ti ho rimpiazzata» rispose Draco

«Sei andato avanti. Era quello che volevo, è bello sapere che tu non sia più solo. Questo mi ha resa davvero felice»

«Non è giusto andare avanti. Ti prego, resta con me»

«Non vado da nessuna parte. Andare avanti non vuol dire cancellare il passato, vuol dire solo aprire un nuovo capitolo. Sono qui con te, con voi...sempre»

Astoria gli baciò la fronte.

«Adesso amore devi ritornare a casa»

Draco chiuse gli occhi e si risvegliò nel letto dell'infermeria di Hogwarts accorgendosi di non essere solo.

Harry gli stringeva la mano e aveva l'aria di chi non aveva chiuso occhio per tutta la notte.

«Mi hai fatto preoccupare» disse sollevato Harry

«Ti ricordo che sono sopravvissuto ad un sectumsempra già una volta» rispose Draco ridendo

«La cosa che più mi rimproveravo era l'essermi comportato da perfetto idiota poco prima che tu combattessi pe rme, temevo mi lasciassi così prima di poterti dire delle cose. Non avresti dovuto obliviarmi, mi hai privato della possibilità di scelta. Tu dovresti sapere che significa non aver scelta»

«Io volevo solo proteggerti da me»

«Ho parlato con Ginny di quello che ultimamente ci sta accadendo. Ho deciso di lasciarla»

«E' per questo che ti avevo obliviato. Non pensi ad Albus?»

«Non ricominciare. Ginny è stata la persona più importante per me ma già da un po' le cose non erano più le stesse. Lei in primis meritava la mia sincerità e Albus capirà»

«Stai commettendo un errore. Non sappiamo nemmeno cosa stia accadendo precisamente tra di noi»

«Accadrà quello che dovrà accadere. Sento solo che ho più bisogno io di te che tu di me, l'ho capito nel momento stesso in cui ho pensato di perderti. Io non ti costringerò a starmi vicino, voglio che tu decida in maniera serena e autonoma. Lascia che però faccia una cosa per te...è tutto il giorno che aspetto questo momento».

Harry prese il braccio di Draco, quello su cui ancora era visibile il marchio nero di Voldemort e lo accarezzò, poi gli si avvicinò lentamente e posò le sue labbra sulle sue.

«Harry...»

«Ora devo andare, c'è qualcuno che vorrebbe vederti» disse Harry baciandogli la mano.

Harry abbandonò la stanza lasciando che la porta si chiudesse alle sue spalle.

Scorpius timidamente si addentrò nella stanza, prese una sedia e gli afferrò la mano.

«Papà come stai?»

«Sto bene Scorpius»

«Ho avuto paura di perderti» disse Scorpius toccandosi i capelli per l'imbarazzo.

Draco sorrise a Scorpius: «Mi emoziona sapere che per te rappresento qualcosa che non vorresti perdere»

«Scherzi? Io ti voglio bene»

«Non sono come tua madre» affermò Draco, «lei sapeva sempre cosa dirti e come consolarti»

«Papà non c'è bisogno che tu dica niente. Tu ci hai sempre protetti, credi che non sappia delle vostre discussioni con i nonni? Siamo sempre stati la tua priorità»

«Vorrei averti abbracciato di più, non voglio essere come...»

«Non sei come lui, non lo sei mai stato. Tu sei un padre perfetto per me, mi vergognavo solo a dirtelo...ho avuto paura di non averne più l'opportunità. Io sono fiero di quello che hai fatto ieri...sei un eroe per me»

«Ha detto la stessa cosa tua madre»

«Mamma? Come? Ma lei è...»

«Mi è sembrato di vederla, non so se fosse un sogno. Lei però era fiera di me e aveva detto che tu avresti apprezzato»

«Papà io voglio che tu sia felice...»

«È complicato»

«Non lo è. Hai affrontato tanto quando avevi la mia età, mamma me lo diceva sempre. Cosa vuol dire complicato per uno come te? Se sarai felice, lo sarò pure io»

Draco e Scorpius si guardarono intensamente, in quegli sguardi c'era tutto l'amore del mondo, quello di un padre e di un figlio.

Per Draco quella conversazione fu il raggiungimento di un grande obiettivo, era una persona ambiziosa e questo determinò il suo collocamento nella casa Serpeverde quando era ragazzo, eppure tutto ciò che a cui aveva ambito davvero era l'amore delle persone.

Rimaneva soltanto qualcosa da sistemare, quella più importante.

--

Draco ben presto guarì completamente e tornò nella sua grande casa, Scorpius e Albus erano ritornati ad Hogwarts, l'abitazione sembrava molto più grande del solito o almeno lo era per una sola persona. Forse troppo piccola per accogliere tutti i suoi pensieri.

Nel camino il fuoco ardeva consumando la legna, così come il tempo aveva progressivamente corroso i suoi pensieri, anche quelli più negativi. 
Si sentiva più equilibrato nonostante tutto.

Il campanello suonò ancora, questa volta ad aspettarlo c'era Harry.

«Ciao Draco...sono passato per parlarti»

«Entra pure» rispose Draco.

I due si sedettero sul divano sorseggiando una bevanda calda, l'aria era incredibilmente fredda in quei giorni.

«Hai dimostrato di essere contrario al nostro rapporto in questi giorni, io però vorrei chiederti di ripensarci. Devi sapere a cosa stai rinunciando, dovresti vivermi anche  per solo un giorno, poi se ti sarai stufato di me potrai continuare la tua vita, sarai libero...»

«Non avrei la forza di lasciarti andare, non più Harry»

Harry fu stupido dalla sua risposta: «Allora non farlo»

«Quando ti ho obliviato pensavo di far bene, pensavo che la mia scelta di rinunciare a te fosse l'unica cosa giusta da fare. Tenerti lontano dalla mia vita caotica sembrava l'unico modo per amare correttamente. Quando ti ho visto in pericolo ho capito che scegliere non è solo rinunciare. Scegliere è anche lottare per chi ami»

«Draco tu mi hai salvato la vita», rispose Harry prendendogli la mano, «Hai usato il tuo corpo per proteggermi mentre ero disarmato, non sarei qui senza di te»

«Non so, non sono un eroe Harry...sapevo solo di non volerti perdere» rispose Draco

«Dentro di te c'è questo flusso di emozioni e sensazioni, sei come un temporale ma dentro di te piove sole. Disperatamente cerchi questa luce, ma la luce è stata dentro di te per tutto il tempo e non te ne sei accorto. Tutto quello che ho passato da giovane era ormai alle spalle, la routine mi stava trasformando in un fossile. Vederti lottare per me mi ha ricordato chi ero, mi fai così bene. Mi fai bene al cuore»

Draco si commosse, delle lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi.

«È strano provare queste cose, non ho più nessun controllo quando mi sei vicino» ammise Draco.

«Credi che per me sia diverso? Non eravamo neanche amici e ora...»

«Ora?» disse Draco incoraggiandolo a terminare la frase.

«Ora» rispose Harry cercando di far bastare una risposta palesemente incompleta.

Draco si avvicinò pericolosamente ad Harry sul divano e gli toccò le labbra modulandolo la sua voce così che risultasse suadente e delicata: «Che succede ora Harry, dimmelo»

Harry respirava a fatica, lo sguardo di Draco gli aveva fermato il cuore e sentiva ogni parte del corpo cercare via di fuga, allo stesso tempo desiderava rimanere ancorato a lui.

«Succede che...»

Draco si avvicinò ulteriormente, si era inginocchiato sul divano e aveva inarcato la schiena per avere il viso di Harry proprio sotto il suo, le labbra si sfioravano e le mani di Draco gli sorreggevano il mento: «Cosa, Harry? Dimmelo»

Harry non reggeva più tutta quella tensione, aveva il cuore in gola e la pelle d'oca.

«Io...» sussurrò Harry, «Io...ti amo»

Draco sorrise, quelle parole pronunciate ad un millimetro dalla sua bocca e a pochi centimetri dal suo cuore lo riempirono di gioia.

Lo guidò verso le sue labbra e lo baciò, fu diverso. Non c'era più tormento in quel gesto, solo desiderio di ricominciare.

«Draco...» lo interruppe, «tu...ho bisogno di sapere»

«Potter. Hai davvero bisogno che io ti dica che ti amo?» rispose Draco lasciando di stucco Harry, «non è forse già così evidente?»

Harry si meravigliò della risposta di Draco, in qualche modo sapeva provasse qualcosa per lui ma non poteva esserne certo, almeno fino a quando non gliel'avesse detto esplicitamente.

«Lo so, bisogna salvarsi da soli», disse Draco con un filo di voce «ma saperti qui con me in ogni momento mi ha impedito di impazzire. Incredibile che ora io stia impazzendo invece proprio perché sei così vicino»

Draco tremava e Harry lo accarezzò per rassicurarlo: «Niente paura»

Harry si alzò dal divano, lo prese per la mano e lo portò in camera da letto. Si guardarono complici, Harry gli cingeva il collo con le braccia mentre i loro sguardi erano incastrati l'uno nell'altro.

«Voglio che tu ti senta bene, vuoi che prenda il mantello?» chiese Harry

«No», rispose seccamente Draco «voglio che sia vero questa volta»

Draco prese Harry per i fianchi e lo sdraiò sul letto e lo baciò lasciandolo completamente senza fiato. Si staccarono solo per un istante per assaporare quel momento e cercarsi ancora, dopo poco Harry iniziò a sbottonargli la camicia.

La camicia ormai sbottonata fu prontamente rimossa rivelando la pelle nuda e candida di Draco, quest'ultimo si accorse di essersi esposto in ogni modo possibile.

Non era solo il suo cuore ad essere nudo di fronte alla persona che amava ma il suo corpo e con esso l'ultima traccia del suo passato oscuro: il suo marchio.

L'ultima cosa che desiderava era ferire Harry, ricordargli chi fosse prima di allora, proprio quando non sembravano esserci più ostacoli a dividerli. Così ritrasse il braccio perché non lo vedesse.

Harry glielo prese: «Draco, non nasconderti da me»

«Non voglio che tu lo veda, questo marchio deriva da chi ti ha fatto del male» rispose Draco sconsolato.

«Questo marchio ha fatto del male anche a te. Vederlo mi ricorda solo quanto tu sia forte e straordinario»

«Ma...»

«Io ti amo proprio così come sei» lo interruppe Harry

«Anche io...anche io ti amo» Draco sorrise scompigliandogli i capelli, con l'altra mano stringeva forte un lembo della cintura. Si avvicinò al suo collo, glielo baciò delicatamente e sussurrò dolcemente: «Harry, promettimi che domani inizierà con te»

«Te lo prometto» rispose Harry baciandolo.

 

 

   
 
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