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Autore: Sasi02    25/07/2020    7 recensioni
[Storia interattiva - Iscrizioni Chiuse]
Katniss Everdeen è la vincitrice dei 74°Hunger Games, ma la sua vittoria non sembra voluta dalla ragazza stessa.
Ora che è ritornata sana e salva al distretto 12, dovrà rimpiazzare per la prima volta Haymitch, insegnando ai futuri tributi del distretto 12 come sopravvivere.
L'edizione della memoria è alle porte e 24 tributi verranno scelti dai distretti stessi, soltanto uno di loro potrà uscirne intatto, la domanda sorge spontanea: chi sarà?
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Tributi di Fanfiction Interattive
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Hunger Games - Capitolo 9 75°Hunger Games - Terza Edizione della Memoria.
Giorno 2.
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Tributi in vita: 17.




Oscar "Oz" Gray, Tributo del Distretto 8



Apro velocemente la porta alle spalle di Costance, mentre continuo a baciarla con foga sulle labbra, scontrando il mio corpo con il suo in una carezza da un misto di violenza e affetto.
La richiudo velocemente dietro di me, non staccando il contatto dalle labbra della mia amata, di tanto in tanto dei sospiri emergono dalle mie labbra, così come per lei che sembra provare il mio stesso brivido di eccitazione.
Costance è così bella oggi, sembrava letteralmente una principessa alla festa del nostro rappresentante di classe, più che un principe che porta la sua dama a cavallo, al castello, sono sembrato più un nemico che rapisce la principessa con tutto il desiderio di averla per sè, ma lei non controbatte, anzi, è stata rapita dal mio solo sguardo e sogna il mio corpo come i miei occhi bramano appena l'ho vista.
Velocemente ci ritroviamo sul primo letto che ci è capitato a tiro, spero che i miei genitori tardino, a causa della festicciola hanno deciso di andare a cena dagli zii, quindi, attualmente, abbiamo tutta la mia stanza a nostra disposizione.
Costance sta continuando ad ansimare a causa del respiro che le faccio mancare, potrei sembrare troppo desideroso, ma devo farlo, so per certo che anche lei non veda l'ora di passare finalmente a questo passo.
Non sono un ragazzo perverso, non ho mai cercato di fare "pensieri" sul corpo della mia amata, ma per questo momento potrei anche fare un eccezzione alla regola, perché è inevitabile per lei ammettere che stia pensando lo stesso.
Mentre continuiamo questo bacio e i nostri vestiti vengono a mancare pian piano, mi aspetto che pensi di passare un bel momento con me, entrambi in questo momento ci stiamo cercando.
Appena la mia ragazza poggia il capo sul cuscino salgo a cavalconi su di lei, intrappolandola con il mio stesso corpo, ma lei non è triste o arrabbiata, non cerca la fuga, ama quelle sbarre di carne ed ossa che si trova davanti.
Mi concedo un attimo per guardarla: il suo volto è arrossato, i suoi lunghi capelli castani stanno coprendo il materasso sotto di noi, gli occhi azzurri brillano alla luce della luna che in questo momento starà assistendo alla festa del nostro compagno, quello a cui abbiamo appena dato buca.
-Oscar...- Costance riprende fiato e le porgo tutte le mie attenzioni appena nomina il mio nome in una maniera davvero dolce, mi si scioglie il cuore. Ha una voce davvero delicata...
Sussurro di fare silenzio portando un indice sulle sua labbra che pian piano cominciano a salire, due fossette si compongono successivamente sul suo viso bianco.
-Non ti farò del male, Costance...- Le assicuro, la ragazza che vorrei sposare in futuro sembra parecchio sicura di ciò che andremo a fare.
Dopo averci scambiato un altro lungo e dolce bacio, tutto ciò che poteva coprire i nostri corpi in questo momento è rivolto verso il pavimento freddo, mentre l'aria si contorce soltanto dai dolci gemiti che sia io e Costance cominciamo ad emettere, minuto dopo minuto in quella notte di fuoco.


-Eccoti qui!- Afferro velocemente il braccio di Costance appena lei cerca di fuggire via, cambiando strada al ritorno scolastico. Cose le è preso? E' da un po' che non si fa sentire, non viene più a trovarmi e quando sono io a fare il primo passo, lei inventa le migliori scuse per non vederci, in primis il solito raffreddore che ha girato per un bel po' al Distretto 8. Ma adesso, che scusa ha? Capisco dover passare il tempo con le tue amiche, ma esisto anche io, non puoi dimenticarti di me dopo quello che abbiamo fatto insieme...
-O-Oscar...- Costance deglutisce, fissando la mia mano stretta saldamente al suo braccio e, visibilmente, si mostra infastidita. -Lasciami, mi fai male!- Mi supplica la castana, ma io decido di afferrarla anche per le gambe con l'altro braccio e portarla con me a 'mo di sposa, tra le mie braccia. Costance non prova a dimenarsi, preferisce il silenzio a tutto ciò che potrebbe giustificare la sua assenza. Seppure abbiamo sedici anni, non vedo quali problemi potranno nascere tra noi due, insomma, siamo due semplici scolari! Perché dobbiamo crearci tutti questi problemi? Io vivrò una vita semplice e a tratti monotona, ma mi piace così com'è. Costance ha iniziato un bel po' ad essere parte dei miei giorni, un momento per crearne tantissimi altri che ricorderò per tutta la mia vita.
Appena trovo un luogo appartato per iniziare a parlare, la pongo delicatamente con i piedi per terra, posso notare che ha iniziato ad arrossire, a quel gesto le regalo un candido e dolce sorriso. E' la mia amata, come crede che possa stare senza di lei? Spero lo capisca...
-Vuoi dirmi qualcosa?- Costance si ricompone, sistemandosi la divisa scolastica e guardarmi dritto negli occhi, un colore quasi simile ai miei.
-Ovvio che sì!- Sbotto d'un tratto come se io stessi passando una fase ribelle. -Sei scomparsa dal giorno della festa, sono settimane che non ti fai sentire. Voglio una spiegazione.- Mi limito a riferirle questo cercando di essere severo con lei, anche se so che quello che vorrei dire è ben altro. Io voglio stare con lei, che mi è mancata ogni fottuto giorno che passava, come se stessi vivendo ciò che stavo passando prima di conoscerla, quando non potevo toccarla neanche perché non sapevo con quale approccio pormi a lei. Sento le lacrime agli occhi, cerco di trattenermi per non sembrare fragile ai suoi occhi, io ho soltanto il terrore di perderla. Ti prego, Costance, stammi vicino...
Costance assume la mia stessa espressione, prende poi la mia mano con estrema lentezza, poggiandola delicatamente sul suo dolce ventre.
-Credo che tu debba saperlo, Oscar... io sono incinta. E tu sei il padre.- Per un attimo la sicurezza spunta sul volto di Costance, mentre io posso soltanto concedermi un minuto per realizzare tutto quello che sta succedendo.
Io... ho ingravidato Costance? Sarò padre a quest'età..?
-Ti ho evitato perché pensavo che non l'avresti mai accettato. Ho paura che tu voglia vietare di donare a nostro figlio la presenza di un padre... i-io voglio che tu ci sia per lui!- Costance comincia a piangere, staccando il contatto con la mia mano e cominciare a nascondere il proprio volto con le mani, mentre i suoi singhiozzi rieccheggiano nell'aria.
Mi affretto velocemente a stringerla a me, poggiandole la testa sul mio petto, mentre con una mano le accarezzo dolcemente i capelli. Non piangere, amore mio...
-Io ci sarò.- Replico d'un tratto, mentre Costance non cessa di piangere. -Sarò un esempio per nostro figlio, così come lo sarai tu. Non ti abbandonerò per nessuna ragione al mondo, Costance.- Le urla della mia amata si fanno più forti e appena sento le sue mani stringere sulla mia schiena sorrido amaro, rilasciando le mie lacrime, questa volta di felicità.

Mi ritrovo in una stanza nera come se fossi nel completo vuoto, non c'è un filo di vento e davanti a me sono posizionati soltanto l'immagine di tutti i tributi di quest'anno, in particolare io e Brooklyn siamo più ingigantiti di altri.
Sento qualcosa di freddo sulle spalle e, poco dopo riesco a ricollegarli a delle dita.
-Oscar...- Il mio orecchio destro capta un suono che rilascia un brivido d'aria di gelo, ma il mio cuore comincia soltanto a battere più forte e diventare più caldo quando associo quella voce a Costance.
-C-Costance, sei t..-
-Sei un bugiardo, Oscar.- La voce delicata che ho sempre apprezzato comincia a criticarmi, stringendo la presa sulle mie spalle. Il mio corpo non risponde ai miei comandi e la mia bocca pare siggillata, come se ci volesse una chiave per sbloccarmi.
Non riesco a capire cosa sta succedendo, questa è la voce di Costance, ne sono sicuro, ma lei è morta! Come è possibile!?
-Mi hai abbandonata, Oscar...- Continua questa misteriosa essenza, mentre io posso soltanto tremare per compiere un movimento. Diavolo! -Hai abbandonato anche Harry, per colpa tua nostro figlio non avrà nessuna casa.- Davanti a me si proietta l'immagine di mio figlio in mezzo ad una strada del distretto: lui è bagnato dalla testa ai piedi a causa della pioggia, ha delle profondi occhiaie sotto agli occhi e i cittadini dell'8 gli passano davanti incuranti della sua situazione. Guardatelo, ha anche delle ferite! Perché Harry è conciato così!? Che cazzo sta succedendo!?
-Il mio bambino... non ha conosciuto nè sua madre e neanche suo padre... sai, Oscar, è impossibile all'età di 1 anno che tuo figlio possa ricordarsi di te.- La voce ormai confermata di Costance comincia ad essere più crudele, mentre sento una lama fredda posarsi sul mio collo. Anche questo è freddo, troppo. Non posso ribattere, vorrei dire qualcosa, difendermi, capire cosa stia succedendo, ma è impossibile.
-Ben ti sta. Hai promesso qualcosa che non saresti mai riuscito a portare al termine.- Continua la voce gelida, mentre davanti ai miei occhi, dove vi era Harry, adesso tutto cambia e mi ritrovo con Brooklyn e Daisy davanti a me, che si guardano attorno confuse. Cosa sta succedendo? Spiegatemelo, subito!
La lama di Costance vola dritta nella direzione di Daisy, colpendola violentemente alla fronte e far cadere il cadavere della mora per terra con un sol tonfo. Brooklyn sgrana gli occhi ed io posso soltanto rimanere a guardare. Cosa è successo a Daisy!?
-Stai facendo affidamento su loro due, Oscar... devo ricordarti chi è che ami?- Dopo quella terribile frase dettata ormai dalla voce del Diavolo, due pacificatori bloccano Brooklyn, la quale sta cominciando ad implorarmi aiuto.
Uno dei due estrae una sega circolare e, poggiandosi alla gamba della mia compagna di distretto, comincia a farla a pezzettini sotto le urla disperate della mia amica.
Costance scoppia a ridere, mentre Brooklyn continua a soffrire ed urlare con tutte le sue forze mentre viene tagliata per benino, mentre Daisy, ormai, è accasciata al suolo in una pozza di sangue.
Io... invece... posso soltanto guardare.


-Prendi questo!- Un potente ceffone mi colpisce alla velocità della luce, così forte che riesce a farmi rotolare letteralmente via.
Mi ritrovo con le gambe poggiate ad un albero e la testa sul terreno, mentre cerco di mettere a fuoco la mia vista pian piano, fin quando non riconosco l'espressione di Daisy che, in questo momento, è letteralmente esasperata.
Mi rialzo velocemente e accorro verso di lei, mentre cerco di abbracciarla la castana mi evita come se fosse spaventata o disgustata. Non mi interessa, ero preoccupato seriamente per lei, quell'incubo sembrava davvero così reale! Prima Daisy era a terra, morta, mentre adesso è qui, davanti a me, sicuramente starà pensando che io sia un imbecille, ma preferisco questo finale! Poi c'era anche Brooklyn che è stata torturata dai pacificatori, è stato orribile!
Brooklyn... esatto... Brooklyn! Devo trovarla!
Poggio velocemente le mani sulle spalle di Daisy, la mora sussulta, ma riesce a guardarmi dritto negli occhi questa volta.
-Calmati, era solo un incubo! Stavi urlando come un pazzo.- Parla la mia alleata, come per giustificarsi anche dal ceffone che mi ha dato poco prima, ma non importa, anzi, è riuscita perfettamente a riportarmi nella realtà.
-Lo so e scusa. Dobbiamo andare via da qui, Daisy. L'ultima volta che l'ho vista era alla zona cittadina, dobbiamo andare!- Esclamo senza cercare un "no" come risposta, ma la mia compagna riesce solamente a muovere velocemente le palpebre, confusa da tutto ciò.
-Cosa? Chi hai visto?- Replica ancora più confusa Daisy, mentre io per un attimo comincio a temere il peggio: e se fosse già andata via da questo mondo? No!
-La mia compagna di Distretto! Dimmi che non si è sentito alcun cannone!- La supplico quasi in ginocchio, mentre Daisy comincia a preoccuparsi per il mio stato umorale. Quell'incubo è riuscito a farmi impazzire! Non posso perdere anche Brooklyn, lei e Daisy sono le uniche due persone di cui mi fiderei al 100% qui dentro!
La ragazza del 10 scuote il capo, a disagio.
-Bene, muoviamoci e andiamo da lei!- Senza neanche farmi ripetere due volte decido di fare il giro più lungo, sarebbe incauto passare per la cornucopia, potremo essere la preda preferita dei favoriti ed ora come ora non ho nessun'arma per contrastarli.
Continuo il mio cammino, seguito da una Daisy confusa. Sto arrivando Brooklyn, resisti!


Rose Green, Tributo del Distretto 11


Esco a stento dalla grotta mentre Odette mi intima gentilmente di uscire, quando ho sentito il colpo di cannone ieri mi sono spaventata così tanto! Non voglio credere che gli altri tributi stiano iniziando a massacrarsi a vicenda così facilmente, era successo tutto all'improvviso mentre giocavo con la mia amica. Sono rimasta dentro la grotta per tutta la giornata di ieri, non mi ci sono trovata benissimo, il posto era scomodo ed ingestibile... non c'era neanche un letto! Come posso dormire senza un letto caldo e comodo che aspetta soltanto che io lo schiacci? Voglio sprofondare sul materasso di casa mia...
Sono felice almeno che abbiamo scelto questa zona immersa di fiori, posso olfattare quasi ogni giorno l'odore del polline che invade un po' tutta l'aria, ammetto di essere spaventata da quelle farfalle giganti, ma non so cosa potrebbe terrorizzarmi tra loro o l'umidità del nostro nascondiglio, dovrei consigliare ad Odette di cambiare base, ma siamo davvero al sicuro lì dentro, però con questo rimedio rischieremo di beccarci un malanno ed è già troppo difficile per la mia compagna assumere le sue medicine senza una fonte d'acqua, abbiamo provato a mangiare qualche mela ieri, ma letteralmente ne abbiamo trovata solo una, le altre stranamente erano tutti marcite e non me lo sarei mai aspettato, quest'area è fresca e sana, non capisco perché la natura non voglia procedere con il suo normale corso...
Afferro delicatamente la mano di Odette, guardandola preoccupata, la più grande si accorge del gesto che ho appena fatto e si china lievemente alla mia altezza, non è alta, sono io che sono troppo bassa e minuta per la mia età.
La bionda inclina il capo come se volesse chiedermi a cosa stia pensando, non credo le possa sembrare ovvio, ieri ha fatto davvero tanta fatica con quella medicina, avrebbe rischiato sicuramente si strozzarsi senza accompagnarlo con dell'acqua, credo che l'unico metodo che l'ha tratta in salvo sia stato inghiottire numerose volte la sua stessa saliva...
-Ti ho vista stanotte...- La mia compagna sembra non percepire il mio sussurro, perché mi sento così spaventata nel dirlo? Forse perché non vorrei scoprire la sua verità? Non sono bravissima con le malattie, sono fin troppo piccola anche per capirlo, probabilmente alla scuola del Distretto 11 non potevano ancora insegnarcelo, ma abbiamo a malapena degli istituti, non ci sono delle grandi scuole come le Università che Capitol o i Distretti più ricchi posseggono, anche se io avrei voluto farne a meno lo stesso, sicuramente sarei diventata una fioraia o una giardiniera, i fiori sono la mia passione più grande e credo che fare del tuo hobby un lavoro futuro aiuti parecchio la propria vita! Io non farei mai un lavoro che non mi piace, però non ne sono molto sicura, mentre gli uomini all'11 vengono mandati ai campi fin dalla tenera età, le donne rimangono a casa, è un metodo davvero primitivo che non riesce a stare al passo con i tempi, anche io se fossi nata come una bambina con la passione identica a ciò che Pierre è disposto a compiere, non avrei battuto ciglio. La mamma dice che è stata fortunata a sposare mio padre, diceva anche che molti uomini all'11 non trattavano benissimo le proprie mogli, Pierre mi è sempre sembrato un bambino con la spensieratezza sulle spalle, ma... se ripenso a Konnor tutto quello sfondo rosato sparisce in un istante, forse, se non fosse stato estratto, Konnor sarebbe diventato come uno di quegli uomini? Rabbrividisco solo a pensarci, non devo farlo.
-Rose?- La mia alleata mi richiama risvegliandomi dai miei pensieri, mi sono un attimo distratta, non dovevo, chissà cosa avrà pensato nel vedermi ferma a fare la bella statuina mentre aspettava che le dicessi qualcosa! Sono proprio una frana delle volte, ma è normale, no? Sono ancora troppo piccola, devo badare pian piano a tutto ciò che devo, anche perché la gente pensa che io possa avere otto o nove anni! Non arrivano neanche ai dieci! E' carino essere definita graziosa per gli altri, ma quando provano ad indovinare la mia età vorrei tanto chiedermi se riuscirò ad essere più alta del previsto, il mio destino sarà identico a quello della ragazza del Distretto 12? E' così bassa, pensavo fosse una quattordicenne, invece è molto più grande di me e se non fosse stato per questo crudele destino, tra due anni sarebbe anche uscita dai giochi. Quanto mi dispiace per lei...
Giocherello con le dita delle mie mani, aprendo poi la bocca imbarazzata, più che imbarazzo vorrei nascondere il terrore di ferirla con questa uscita...
-Bhe, tu..- Un rumore sordo mi interrompe, mi lancio sul petto di Odette e affondo il mio capo sul suo torace, cominciando a tremare come una fogliolina. Siamo disarmate e sole, assetate ed affamate e non possiamo mai vincere contro qualcosa di più forte di noi! Vi prego, non fateci del male, Achille, salvaci per favore!
La mano di Odette comincia ad accarezzarmi come sempre, tranquillizzandomi da ogni mio problema, seppure in questo momento io stia continuando a tremare come se qualcuno mi stia mirando una pistola sulla tempia.
Provo ad aprire un occhio e spiare al di fuori del corpo della mia alleata, fin quando qualcosa simile ad un aereoplano non vola in alto con un grosso pacco.
Sciolgo il contatto con la mia amica, rimanendo però a qualche metro di vicinanza da lei, magari potrebbe essere un marchingengno del ragazzo del 3, anche se a detta di Odette aveva preso una strada differente dalla nostra, io non ho potuto assistere al bagno di sangue o sarei sicuramente svenuta e accasciarmi al suolo, una vittima perfetta per chiunque...
-E' uno sponsor!- Esclama gioiosa Odette, mentre io rimango per un attimo incauta e confusa. Uno sponsor...? Ah, giusto, ora ci sono! La mentore deve avermene parlato quando siamo stati a Capitol, gli sponsor sono doni dal pubblico predestinati ai tributi in gara. Che gioia, significa che qualcuno stia tifando per noi? Ci vuole bene? Sono così felice!
L'aereo si avvicina lentamente al prato verde, chissà se ci stia riprendendo, più che noi dovrebbe riprendere la bellezza di quest'area, è mozzafiato!
La bionda si avvicina lentamente, chinandosi poi per dividere l'aereo dal bottino e salutarlo come se avesse appena liberato una farfalla da una ragnatela. Odette mi ricorda tante cose belle, vorrei tanto essere sua amica per sempre, vorrei consocerla di più e non vorrei sentirmi un peso, forse con il suo aiuto potrei costruire una cerbottana, gli steli dei fiori sembrano molto resistenti per non far cadere l'intero fiore, in più sono anche molto larghi. Potrei poi cercare qualche pietra aguzza, ma dubito fortemente che userei quell'arma per uccidere, sicuramente la userò per difenderci dagli ibridi, anche se è inutile...
Odette prende un bigliettino dal contenuto che ci hanno spedito, sono così curiosa di sapere cosa ci sia lì dentro!
Non ho neanche il tempo di guardare in direzione della mia alleata che lei urla a gran voce: -E' cibo!- Si trattiene poi subito dopo, assumendo un espressione mista all'imbarazzo e allo spavento. Se ci scoprissero sarebbe la fine, ma comunque del cibo è veramente ottimo! Proprio poco fa stavo pensando a come fossimo svantaggiate per ora, senza cibo ed acqua, e poof, eccoci qui!
Sia io che Odette ci rechiamo accanto alla caverna, nella stessa zona dove ieri abbiamo giocato a fare le detective, è stato divertentissimo, spero di giocare di nuovo con lei! Non ho mai pensato alla fantasia come punto di fuga, Odette è davvero una ragazza creativa!
Ci accomodiamo nuovamente e quando la bionda apre il coperchio troviamo di tutto e di più: Uno stufato di vitello con delle verdure, degli involtini di pollo, quattro mele fresche e due bottiglie gelide di acqua. Siamo in paradiso!
Anche Odette non riesce a credere ai suoi occhi, non ho mai mangiato del cibo così prelibato al Distretto 11, e credo che anche lei non sia da meno! Ci manca soltanto che ci inviano dei vestiti d'alta moda e siamo a cavallo, l'unica cosa positiva è che i nostri vestiti sono puliti, il problema sarà l'igiene... ma dobbiamo sopportarlo.
-Tifano per noi, Rose.- Mi riferisce Odette, passandomi poi il bigliettino che aveva poco prima tra le mani. Ah, ho dimenticato di aggiungere che tra il kit ci sono anche delle posate, ovviamente. Hanno pensato veramente a tutto per questa scena!
I miei occhi vengono indirizzati sul bigliettino, fortunatamente ho imparato a leggere, so che alla mia età molti bambini ancora devono imparare al Distretto, che peccato, spero avranno la mia stessa fortuna, è bello sapere ciò che la carta cerca di dirti.
-Riempite la pancia e riposatevi per bene, siete carinissime e meritate di essere sempre in primo piano. Per le ragazze del 3 e dell'11.- Leggo ad alta voce ciò che c'è scritto, guardandomi poi attorno e trovare una telecamera, ma nessuna di esse sbuca dal nulla, è vero, loro riprendono ogni nostro percorso, è inevitabile che a Capitol qualcuno come me od Odette potesse passare in osservato, li avremo colpiti per la nostra gentilezza? Oppure perché siamo, probabilmente, una delle alleanze con scarse probabilità di sopravvivere? Sono così spaventata da quello che dovrà succedere.
-Pancia mai fatti capanna!- Ascolto Odette che, nel frattempo, sembra essersi distratta grazie al cibo che gli sponsor ci hanno inviato. Di contraccambio sorrido e poggio il biglietto accanto a me, ringraziando mentalmente chiunque ci stia aiutando, se per loro varrà poco, per noi ci permetterà di vivere un po' di più.
Grazie mille e buon appetito.


Killian Verdian, Tributo del Distretto 3


Non ne posso più con questo dolore alla schiena, perché diamine quel fottuto idiota del 5 mi si è saltato letteralmente addosso? Spero che possa provare una sofferenza ancora più peggiore di quella che sto passando io.
Riesco a muovermi soltanto per poco o niente, non vorrei pensare in negativo, non sono nè un infermiere e non me la cavo neanche in un campo da medico, ma credo proprio di essermi rotto qualcosa, non posso usare per sempre Cedric come automobile, per quanto ne sia restio abbiamo già un handicap nella nostra alleanza, ovvero la bambina del 7, un ulteriore svantaggio ci porterebbe alla rovina.
Eden fortunatamente ha imparato ad allenarsi proprio durante gli allenamenti, ma non ha una buona mira, la situazione insolita? Predilige le armi con un raggio di lunghezza distante.
Mi hanno sempre insegnato nel non giudicare gli altri, io stesso vengo etichettato come il solito bulletto di quartiere o ragazzo arrogante e insensibile, quello che fa piangere le ragazzine facendole scappare via come se avessero appena visto un mostro, ma... è sicuro? Ora come ora, se fossi con la schiena nella sua completa guarigione, potrei rimanere accanto alla finestra ed uccidere a sangue freddo chiunque possa essere un intralcio per noi, a maggior ragione preferirei colpire qualche favorito anzichè un tributo che non ha scopi cattivi, ma conciato così come sono non posso fare molto.
Colpisco con tutta la forza che ho in corpo il materasso sotto di me, stringendo i denti e curvare verso il basso le sopracciglia, puntando i miei occhi rossi verso la porta chiusa, dove nell'altra stanza i miei alleati stanno decidendo cosa fare da ora in poi.
Mi sento tremendamente inutile e non voglio esserlo, come potrei difendere la mia famiglia da quel gruppo di malintenzionati? Bastardi, se osano toccare soltanto loro o Marjory dovranno pagarne le conseguenze con la loro stessa vita!
Calmati Killian, va tutto bene, tuo padre è un uomo con due palle giganti mentre tua madre non è una sciocca, potranno avvertire i pacificatori così che verranno tutti arrestati, dal primo all'ultimo, ma in quel caso non mi converrebbe ritornare sano e salvo a casa.
Tutti abbiamo fatto delle cose cattive nelle nostre vite, almeno una volta, no? Io sono entrato in un giro illegale per guadagnare più cibo senza aumentare le mie probabilità di estrazione per gli Hunger Games, sembra che uno di quei tizi sia il nipote di uno dei pacificatori più legati a Capitol, dandogli qualche soldo, mi correggo: troppi soldi in più, ho permesso alla mia famiglia di vivere decentemente per un po', permettendo tutti noi di mangiare, permettere a mia madre gli abiti che ha sempre desiderato di comprare, anzi, le cose stavano anche prendendo una piega positiva visto che mio padre è riuscito a trovare un lavoro stabile al Distretto 3.
Pian piano mi sono accorto che anche la mia famiglia stava facendo il possibile per regalarmi una vita migliore, almeno mia madre mi ripeteva sempre che si impegnava soltanto per assicurarmi un futuro molto più bello del suo, ripeteva come desiderasse permettermi di continuare con gli studi e assicurarmi un posto di lavoro raggiunta l'età necessaria per lavorare, che buffa, mi mancano le sue rassicurazioni, i suoi rimproveri per gli errori che commetto, che io debba migliorare caratterialmente, la famosa frase "lei è la fidanzatina?" Quando mi vedeva parlare con una probabile amica. Mi dispiace aver mentito loro per così tanto tempo, credo che questa sia la giusta punizione da subire. Forse, volevo ucciderli con le mie stesse mani quella sottospecie di gruppo drogato.
Pensare che tutto questo posto sia finto: il cibo e le bevande sono tutte avvelenate, come lo sappiamo? Mentre io mi occupavo della marmocchia, anche se sembrava fosse decisamente il contrario, visto che, nonostante fosse cieca, riusciva a muoversi benissimo da sola per la stanza aiutandosi con una piccola mazza, Eden e Cedric si sono divisi ed hanno perlustrato le zone, la cosa peggiore è che Cedric era tornato con del cibo e, fortunatamente, aveva consigliato di aspettare Eden per poter mangiare, ma al suo arrivo ci ha riferito che dovevamo buttare tutto quello che potessimo trovare qui, in questa zona, ci ha raccontato come avesse spiato tra gli scaffali la morte del tributo morto dopo gli eventi del bagno di sangue, ha aggiunto che insieme a lei ci fossero le ragazze dell'8 e del 12, sicuramente saranno scappate via da questo luogo, ma sarebbe davvero un'ottima trappola per tutti gli altri tributi! insomma, è un cerchio stretto quello che è a conoscenza di questo dettaglio, i favoriti ad esempio potrebbero raccattare più cibo possibile, ma conoscendo gli strateghi se ne sbarazzeranno al più presto, le morti monotone, a Capitol City, non sono mai piaciute a nessuno.
Proprio adesso la porta si apre e, come presupposto, i miei tre alleati, o meglio, tre e mezzo, entrano nella stanza e chiudono la porta dietro di loro, è utile chiuderle altrimenti potremo lasciare che gli altri possano rintracciarsi, non sono sicuro di sapere se siamo ancora i soli in questa zona.
Cedric prende velocemente una sedia in legno posta dietro la scrivania e ci si siede sopra, appoggiando i gomiti sullo schienale e guardarmi con un certo scettinismo. Cosa vuole adesso?
-Non pensavo che il ragazzo che ho ammirato fino a qualche giorno fa si sarebbe conciato così.- Esordisce il punk mentre una vocina fastidiosa fuoriesce dalle sue labbra, sicuramente per darmi fastidio e ci riesce benissimo, so che non l'ha detto con l'intenzione di infastidirmi o cosa, è colpa mia, sono fin troppo irrascibile certe volte.
Rilascio tutto il peso in un sospiro e non gli degno di una risposta decente, guardando poi in direzione di Eden che è rimasto con le braccia consorte accanto alla piccola Lydia.
-Allora, avete scoperto qualcosa?- Domando serio al ragazzo dai capelli rossi, mentre con una piccola soddisfazione interna lui mi annuisce. Lo si legge chiaro e tondo negli occhi, oggi sono stati fuori un bel po' di tempo.
Fortunatamente siamo messi bene, al bagno di sangue io ed Eden siamo riusciti a raccogliere degli zaini, anche se il secondo ha dovuto pagare a caro prezzo il suo bottino.
Comunque, nello zaino di Eden abbiamo trovato una bottiglia d'acqua, un paio di pantaloni e una canna da pesca piccola, ottimo se pensiamo che fosse uno tra gli zaini più lontani dell'arena.
Io ho avuto una fortuna minore, visto che ho trovato due scatolette di tonno, una bottiglia di aranciata ed è insolito, non me l'aspettavo, delle manette, non chiedetemi il perché, e un set da trappola composto da una rete e dei ganci che possiamo dividere dal primo materiale, sarà utile per quando dovremo uccidere un animale oppure un tributo. Anche se ne dubito...
-Ci sono solo due edifici che hanno del cibo al loro interno, confermo che sono tutti avvelenati. Oggi Cedric ha notato un negozio dove ci sono delle armi, ma anche quelle sono dei finti, semplici giocattolini. Questa zona dell'arena è semplicemente una presa in giro.- Spiega con calma il mio alleato, non dividendo neanche qui dentro le sue mani dalle tasche della felpa. Da quando siamo arrivati qui non ha parlato o accennato neanche una volta della morte di Sophie, non conosco Eden, ma spero che non sia come quei stronzi a cui non interessa nulla se una persona paga il debito al posto tuo. Maledetto favorito, ci ha tolto di mezzo un'alleata preziosa!
-Fai attenzione anche al negozio di animali.- Aggiunge Cedric risoluto, non pensavo decidesse di togliere quel suo atteggiamento da testa di cazzo, ma comunque mi piace in entrambe le sue versioni, a tratti mi ricorda vagamente me. Molto vagamente.
-Ci sono degli animali?- Domando semplicemente, non cambiando il tono della mia voce, mentre Cedric con la mano mi fa un segno di un "più o meno". Ha poggiato la mano sullo schienale e sembra che stia aumentando la presa, non capisco cosa gli stia prendendo.
-Degli ibridi. Sono letteralmente dei cani o dei gatti rinchiusi in un negozio. Sono riuscito a distinguerli appena sono entrato per controllare, hanno provato ad attaccarmi.- Confessa il punk con un tono da cui posso notare che la situazione di quegli animali non gli piace parecchio, dovrebbe però pensare che qui sia tutto finto, dalla foglia più piccola al più grande degli animali selvaggi.
-Eh!?- Eden si avvicina al moro, mentre Lydia per tutto questo tempo è rimasta in silenzio ad ascoltare, ma si limita a sussultare appena il ragazzo del 6 se ne esce con quel verso improvviso. -Perché non ci hai detto che stavi rischiando di essere ferito?- Eden soffoca un urlo, chiaramente preoccupato per la situazione che Cedric ha ricevuto, ma lui si limita a scuotere una mano e poggiare poi anche la testa allo schienale, fissandomi.
-Non preoccuparti, ho chiuso subito la porta, poi li avrei presi ad asciate.- Gli rassicura il tributo del 7, ma Eden avvicina un palmo della sua mano al proprio volto.
-Non abbiamo un'ascia.- Gli ricorda il rosso, mentre Cedric sbianca visibilmente dalla figuraccia appena fatta, uscendone con un "fottiti" poco carino. Bhe, almeno abbiamo dei pugnali da lancio, raccolti da me alla cornucopia ovviamente!
La nostra attenzione e la calma momentanea sparisce quando un onda di magnitudo colpisce la struttura, il letto si sta muovendo come se stesse danzando con le sue quattro zampe, la piccola lampada della luce poggiata sul comodino precipita sul pavimento creando un suono fastidioso, facendo urlare la piccola Lydia. Cedric a quel richiamo le si avvicina subito, mentre Eden si affretta a tenersi alla prima cosa che vede, in questo istante alla scrivania attaccata al muro.
-Non è un terremoto!- Il rosso si affaccia per un attimo alla finestra guardando verso il basso, cosa diamine sta dicendo? -Il condominio sta sprofondando!- Termina, mentre il sangue mi si gela nelle vene. Dobbiamo subito andare via!
Tento di alzarmi dal letto, ma un dolore lancinante alla schiena non me lo permette, emettendo un urlo agghiacciante per tutta la stanza. Stringo i denti per resistere mentre, a causa del mio urlo, Lydia strilla di contraccambio, spaventata.
-C-Cosa sta succedendo, C-Cedric?- Balbetta la bambina terrorizzata, mentre il punk la avvicina ad Eden, il rosso la prende istintivamente in braccio.
-Io prendo Killian, tu inizia a fuggire con lei!- Il nostro alleato annuisce, mentre Lydia sembra visibilmente contraria, sicuramente preoccupata per il suo alleato, infatti riesco a scorgere che cerca con le sue piccole manine di distaccarsi da Eden, ma è troppo tardi che è gia uscita con lui.
-Su principessa, muoviamoci.- Ironizza il punk avvicinandosi a me, mentre io mi chiedo se gli sembra il caso di parlarmi così in questo momento.
Appena il ragazzo avvicina le braccia per prendermi, un edera spinosa entra dalla finestra e mi blocca immediatamente sul letto, improgionandomi: le spine mi si conficcano bruscamente nella pelle, facendomi emettere un altro urlo spregevole.
-Che cazzo!?- Cedric cerca di venire in mio aiuto, cercando di separare la pianta dal mio corpo, ma gli sembra impossibile: lancio uno sguardo alla finestra e sgrano gli occhi quando noto che siamo quasi per essere immersi nel suolo.
Non finirà così, non verrai insieme a me, coglione.
-Scappa brutto idiota!- Gli urlo contro, mentre il moretto non accenna a mollare, la sua testardaggine ci ucciderà entrambi!
Al di fuori della struttura, Lydia sta urlando il nome di Cedric, questo significa che lei ed Eden sono riusciti a salvarsi appena in tempo. Meno male.
-Non ti lascio qui da solo!- Ribatte cocciuto il ragazzo del sette, mentre io cerco di avvicinarmi di più a lui con il capo, seppure sia distante.
Appena incontro i suoi occhi lo fulmino con lo sguardo, ricevo lo stesso trattamento da Cedric stesso. Lo dicevo io che siamo simili.
-Quest'alleanza è nata per proteggere Lydia. Non puoi proteggere tutti, cazzo. E' toccato a Sophie e adesso tocca a me, quindi, brutto pezzo di merda, scappa o rimpiangerai di incontrarmi all'inferno!- Urlo bruscamente e con tutte le mie forze, sperando di convincere il mio alleato.
Cedric allontana le braccia dalle liane, lasciandomi con le labbra piegate verso il basso, credo stia sussurrando qualcosa, ma a causa del terremoto che è ritornato a fare casino non riesco a capire in tempo cosa stia dicendo.
Sorrido istintivamente quando il mio alleato, per un pelo, riesce a fuggire via dall'edificio, mentre alzo il capo verso il soffitto, chiudendo gli occhi e lasciandomi trasportare sottoterra. Mamma, papà, Marjory, mi perdonerete? Spero possiate diventare più forti dopo questo incidente.
Sto sprofondando pian piano.


Nylan Shaw, Tributo del Distretto 10


Un colpo di cannone pervade l'aria circostante e degli uccelli, a quel sono, abbandonano i loro rami lasciando che le proprie ali possano battere.
Anche oggi un altro tributo ci ha lasciati e mi chiedo come possa essere accaduto, posso reputarmi fortunato visto che non ho incontrato anima viva da quando ho lasciato il bagno di sangue, ma è una sfortuna al tempo stesso visto che non ho praticamente nulla con me, sono da solo e non ho preso nessuno zaino, ho scelto però l'area boschiva, sono riuscito a fermarmi in un fiume e l'acqua sicuramente non mi manca, ma il cibo invece è tutta un'altra questione, non so da dove iniziare, potrei prendere a mani nude qualche pesce, credo riuscirò anche ad accendere un piccolo falò, ma è rischioso, potrei attirare l'attenzione di tributi favoriti e sarei una vittima facile, sono leggermente muscoloso, ma non ho la stazza per competere contro di loro faccia a faccia senza armi, se solo qualcuno mi avesse considerato agli allenamenti, temevo che potessero essere inaffidabili visto che tutti i gruppetti sono stati divisi, fortunatamente stanno calando pian piano e quindi sarà un rischio minore.
Mi chiedo per chi sia stato quel colpo di cannone, mi andrebbe bene chiunque, voglio tornare a casa nel mio ranch, mi macano i miei animaletti, specialmente quella stupidotta di Betty, a quest'ora la starei mungendo e mi avrebbe regalato il latte più buono al mondo.
Non avrei mai pensato di dirlo, ma mi manca anche Mike con le sue continue proposte di trovarmi una fidanzata e andarci giù pesante. Seppure mi imbarazzi la questione, era sempre meglio la sua costante presenza anziché vivere una battaglia in arena, dove prima o poi rischierei di avere qualcosa di letale che possa uccidermi istantaneamente.
Per sicurezza, stanotte ho dormito su un albero, non ho mai provato ad addomentarmi sui rami, è scomodo e fa freddo lì sopra, ma è abbastanza sicuro da poter avere sogni tranquilli, certo, un occhio più attento potrebbe notare la mia presenza e lanciarmi tutte le frecce che vorrà, sarei anche un bersaglio facile. Devo darmi da fare, chi mi tifa si starà sicuramente preoccupando per me! Non che mi interessi di loro, sia chiaro, ma comunque sentirsi importanti per qualcuno ti crea un certo effetto, però il problema è che ormai tollero di più Capitol City anziché il Distretto 10 che mi ha mandato a morire qui dentro, immagino i ricconi scommettere sulla mia vita per chissà quale affare. Odiosi, coglioni e facce da culo! Li odio tutti, dal primo all'ultimo, non a caso non ho provato neanche ad avvicinarmi a quelli che si fanno chiamare favoriti, detesto tutta la loro nobile stirpe e non riuscirei a respirare la stessa area di quella persona che potrei felicemente tagliargli la gola, uno ad uno. La tizia del 2 si è divertita a lanciare coltelli, non vedo l'ora che il karma possa agire e colpirla di contraccambio, sarebbe davvero un grande spasso per i Capitolini e per quei ricconi! C'è gente così ricca che potrebbe usare le proprie banconote come carta igienica, poi ci siamo noi che ogni giorno lavoriamo e ci facciamo un mazzo gigante per portare a casa qualche spicciolo, non mi lamento per quanto riguarda me, sono fortunato, grazie al ranch ho praticamente cibo gratis e la tata che mi ha sempre accudito fin dalla nascita viene spesso a farmi visita, per sorvegliarmi e sapere come sto, le ho detto che ho intenzione di comprare una piccola casetta tutta per me, lei sarà invitata!
Accenno un debole sorriso mentre affondo le mie dita delicate nell'acqua fresca, ricordo le sorgenti d'acqua che assistevo da piccolo, la tata mi ha sempre portato ovunque e soddisfatto i miei desideri, come se fossi suo figlio. Onestamente, avrei preferito essere partorito da lei anziché da quei due mostri che dovrei chiamare "genitori", sicuramente nei loro sogni più improbabili sentono di essere tali.
Mi fanno davvero sbellicare dalle risate, vogliono risultare la famiglia perfetta che non riusciranno mai ad essere, mio padre tradisce mia madre ogni giorno con una donna diversa, ricordo che una volta addirittura una studentessa minorenne si presentò a casa sua, disgustoso!
Mia madre è interessata soltanto al pettegolezzo come tutte le anziane del 10, in generale spettegolare è diventato quasi uno sport, visto che chi non si decide di darsi da fare al 10 svolgendo lavori da contadino, che personalmente trovo davvero fantastici, decidono di giocare con i propri pollici e rimanere con le mani in malo, senza far nulla. E' ovvio che poi quella gente morirà nel giro di un paio di settimane, tutti li abbandoneranno perché non hanno la decenza di essere responsabili delle proprie azioni, la tata mi ha sempre ripetuto che non devo ignorare le altre persone, che dovrei essere molto più buono e delicato, ma lei è diversa, non mi obbliga, è un consiglio che lei stessa cerca di passarmi. Ovviamente, so essere anche io un angelo se voglio e l'ho dimostrato numerose volte alla donna citata, lei assieme a Mike conosce il mio lato più tenero e prezioso, quello che concedo soltanto a chi ottiene il mio cuore dopo numerosi percorsi. Mi ritrovo a ridere lievemente da solo: che bello, ora che ci penso, tra tutti gli abitanti del 10 che effettivamente avrei potuto conoscere, ho beccato proprio un prototipo di persona che potrei detestare, ma invece il mio compagno cowboy sembra un eccezione alla regola. Lui è puro e candido di cuore, spesso ingenuo e cerco di raddrizzarlo, ma è più forte di lui! Non riesce a fare a meno dei suoi errori ed esterna troppo le sue emozioni al contrario di me, che tendo a tenerle a bada per non rischiare che esse vengano usate come dei giocattoli. Non ho avuto sensibilità contro i miei genitori, come potrei comportarmi davanti ad una donna che, fin dalla mia nascita, ha lasciato che la tata mi allattasse dopo che lei aveva perso un figlio. Mi chiedo cosa sarebbe successo se si fosse salvato, avrei avuto un altro amico? Un'altra persona da sopportare e correggere i suoi errori?
Non parliamo poi di mio padre che, a parte obbligarmi di essere un macho da paura oppure consigliarmi che, se in futuro mi stancherò di mia moglie, non vede nessun problema nel divertirsi con un'altra, ha dimenticato sempre ogni anno il mio compleanno, è stato così crudele che una volta disse con tutta la calma del mondo che al momento del parto non era neanche venuto ad assisterci, insomma, a nessuno importa di nessuno in quella fottuta famiglia, la cosa peggiore? Porto ancora il cognome di mio padre! Cazzo, vorrei tanto cambiarlo, non voglio nessuna traccia di loro in me, assomiglio già ad entrambi esteticamente, e lo tollero, ma non voglio comportarmi come loro, non voglio essere riconosciuto come "il figlio degli Shawn". Spesso mi fermano mentre lavoro soltanto per chiedermi come stiano i miei genitori, spesso non li degno neanche di una risposta, sono sgradevoli e fuori contesto.
Io non esco dal mio ranch per dire ad una persona se sua madre stia bene, ad uno sconosciuto tra l'altro, pensano di conoscermi soltanto perché mi sono fatto un nome, ma si sbagliano di grosso, voi non mi conoscete e non ci riuscirete mai, vi ricordo che siete stati felici di avermi visto qui, in arena, quel giorno alle mietiture.
Ritraggo la mano e mi ritorno all'albero di prima, poggiando la schiena sul tronco e guardare ancora il rumore rilassante del fiume, mentre dal cielo posso intuire che sia già pomeriggio, bene, tra un po' anche questa giornata passerà e potrò dire di aver passato proprio dei bei momenti, certo, non ditelo alla mia pancia o prenderebbe vita solo per mangiarmi e riempire sè stessa.
Come se l'avessi appena richiamata, comincia a brontolare, devo resistere, posso cavarmela qualche giorno con l'acqua e potrei catturare qualche pesce, forse sarà meglio che mi metta in marcia, mi sono perso fin troppo nei miei pensieri.
Mi chiedo se alla fine dei conti sia io quello sbagliato o gli altri, la tata ha sempre detto che sono una persona deliziosa, che per lei io sia stato un dono della natura, una delle cose più belle della sua vita. Lei è mia madre, non quella che mi ha partorito, e voglio resistere per riabbracciarla e darle una possibilità. Voglio tornare al ranch, mi manca la tata, addirittura prenderò coraggio e proporrò a Mike di uscire con le ragazze di quel giorno, mi chiedo ora cosa stia facendo, mi starà guardando o avrà preferito una patata bollente a me?
Soffoco una risata nuovamente, alzandomi e tirare le maniche verso l'alto, scoprendo le braccia: devo darmi da fare!


Caitlin Rollim, Tributo del Distretto 2


Anche oggi si parte con un nuovo dibattito! Pensavo di essere negli Hunger Games, non in un'aula di un tribunale, se dovevo fare l'avvocato avrei smesso di allenarmi, non credete?
Hubert ha lasciato sfuggire un proprio commento su cui questa alleanza sia davvero inutile nell'ammazzare gli altri tributi, che se non ci muoviamo in fretta saranno gli altri a prevalere su di noi, oppure l'arena stessa. Ieri è morta la ragazza del 9 e fondamentalmente non era una minaccia, ieri abbiamo suddiviso i vari pericoli tenendo conto dei sopravvissuti al bagno di sangue a parte della deceduta, appunto, visto che li abbiamo espressi dopo l'annuncazione. Infatti ogni notte a fine giornata, i tributi morti appaiono a grande schermo sul cielo, come se fosse un promemoria per tutti. In circostanze normali difficilmente darei attenzione ad un annuncio del genere, non ricorderei neanche chi possa morire e chi no, ma adesso invece ogni dettaglio rimane incollato nella mia mente, è stupefacente, vivere queste esperienze in prima persona crea davvero delle cicatrici che difficilmente andranno via, rimarranno impresse nella tua mente fino a quando anche tu non avrai emesso l'ultimo respiro. E' fastidioso! Io ho sempre odiato gli Hunger Games, non volevo essere qui, ma mi reputo fortunata ad aver incontrato Sheena e Gerald, quest'ultimo però è pro ai giochi, mentre la prima ha sempre cercato di tenere una certa distanza da essi, disinteressata, ma comunque abbiamo lo stesso pensiero. E' davvero un'amica preziosa.
Comunque, le minacce maggiori sono morte, ovvero Achille e il ragazzo del Distretto 11, Gerald ha infatti aggiunto che nonostante il ragazzo stesse combattendo a mani nude fosse davvero una forza piena di rabbia senza alcuna fine, le sue emozioni negative erano le uniche armi di cui necessitava.
E' vivo il ragazzo del distretto 3, a meno che il colpo di cannone di oggi fosse per lui, a breve avremo nuovamente i volti proiettati in aria, spero che non sia qualcuno di forta ad averla scampata...
Anche i tributi dell'8 sono una gatta da pelare, ma entrambi sono sembrati buoni e genuini, ma l'arena ti trasforma e credo che questa volta non difenderanno più una ragazzina mentre qualcuno la riempirà di calci, dovrà cavarsela da sola. Ergo, dobbiamo eliminarli, questo pensiero mi fa sembrare tanto Hubert, se fosse per me vorrei che tutti ci salvassimo, ma non possiamo, Sheena mi ha fatto capire che in quest'arena ne uscirà vivo soltanto uno. Nè io e nè lei avremo un futuro insieme, nè tantomeno tutti gli altri. Una singola persona deve uscire per portare il peso di tutti i caduti nel suo cuore.
Il ragazzo del 5 è entrato nella lista nera visto come aveva conciato il tributo del 3, credo che oltre loro tre nessun'altro venga reputato come una minaccia, anche quel tipo strambo del 12 non è stato selezionato assieme ad Achille e come dar torto a loro? E' stato impulsivo, troppo, non ha gestito le sue emozioni ed è morto in un secondo, una persona così non avrebbe mai avuto vita lunga in arena. Mi dispiace comunque visto che ogni colpo di cannone è un peso in più per il mio cuore.
-Allora si va a caccia di tributi.- Annuncia Gerald maneggiando la sua lancia, ricevendo un annuire dal ragazzo dell'1. Finalmente le acque si sono calmate, forse perché per questa volta siamo tutti d'accordo nel far fuori una minaccia maggiore, anche se incontreremo per le nostre strade qualcuno bisognoso d'aiuto dobbiamo abbatterlo, sembrerò un'egoista con quello che sto per pensare, ma vorrei che lo facesse uno dei miei alleati in quel caso. Io non sono ancora pronta ad uccidere una persona che non lo merita, sarebbe come quel coniglietto che ieri ha perso la vita a causa di quell'ibrido. In un sol boccone, non aveva scampo, nessuna chance di vittoria, è così anche per loro?
Hubert afferra elegantemente il suo arco, indossando la custodia con le frecce già poggiate dentro, è davvero divino anche lui nel combattimento, sangue freddo e non si preoccupa di niente. Ho un vago sospetto per quanto riguarda la sua persona, ma ogni volta che lo realizzo rimango attratta come una calamita, rapita dal suo modo di fare. E' dannatamente pericoloso.
-Quale zona dovremo esplorare oggi?- Chiedo per attirare l'attenzione su di me, cercando di sembrare collaborativa. Non ho interesse nel far fuori gli altri, ma è meglio non renderlo evidente, chissà quante persone a Capitol vorranno la mia testa! Li starò deludendo un sacco, sarò in prima pagina su tutti i giornali! "la ragazza del 2 più deludente nei settantacinque anni che abbiamo avuto!", ehy, almeno nella famosa edizione dove quasi tutti i tributi sono morti in arena, quella del 2 era tra questi, quindi io non sono la peggiore, andiamo! Ho messo piede sulla pedana. Perché poi sto dando peso a queste cose? Non mi interessa fare bella figura o no, quelli a soffrire qui dentro siamo noi, non loro, seduti sui loro bei divani a mangiare chissà cosa.
-La boschiva, ovviamente. Uccideremo il ragazzo del 5 e la sua compagna.- Propone Hubert calcolatore come al solito, ma comunque che riesce ad essere ugualmente convincente. -Gerald e Sheena lo terranno impegnato in una battaglia ravvicinata, io cercherò di dare manforte appena abbasserà la guardia.- Mentre Hubert spiega il suo piano guarda i due ragazzi del 4, mi irriggidisco quando il biondo si volta nella mia direzione. Sarei tentata di evitare il suo sguardo, ma controcorrente io devo per forza ricambiare. Sono sicura che mi darà qualche ruolo secondario. -Tu Caitlin, lancerai un pugnale dritto su Darlene. Il colpo deve essere fatale.- Mi suggerisce, mentre annuisco apparendo sicura delle mie future azioni.
Sono un po' tesa: se mancherò il bersaglio, Hubert mi ucciderà? Ho visto come ha conciato Chanel per le feste, non voglio morire per mano di un altezzoso soltanto perché mi reputa inutile. Sa che non andrà avanti continuando così? No, calma Caitlin, non spaventarti, hai dimostrato il tuo lato fragile dopo la fine del bagno di sangue, se commetto qualche passo falso per me è finita, mi ritroverò con una spada all'altezza del cuore solo perché non sono riuscita a compiacere qualcuno che mi sta letteralmente usando.
-Va bene, non la mancherò!- Esclamo fiduciosa, guardando poi Sheena che ha fatto lo stesso, ricambiando il contatto. Mi chiedo se il piano debba essere anticipato...
-Bene, allora mettiamoci in marcia. Tra poco farà buio, quindi vi consiglio di portare dei sacchi a pelo.- Ci consiglia Sheena e, infatti, colgo l'occasione per prenderne uno e portarlo con me, ma Hubert mi ferma con un cenno della mano.
Inizialmente mi sento agitata, non capisco cosa stia per succedere.
-No, Sheena. Torneremo qui. Saremo troppo esposti là fuori.- Hubert se ne esce con la sua prima frase intelligente e poco altezzosa, sembra ci stia provando a portare avanti quest'alleanza, ma non ha tutti i torti, saremo delle vittime perfette per gli altri tributi se ci addormentiamo di notte nel mezzo del nulla, alcuni sono anche armati e potremmo perdere tutte le scorte che abbiamo raccattato alla cornucopia. E' diventata davvero carina comunque, sembra un piccolo campeggio, sarei meno tesa e molto più felice se il tutto non fosse ambientato in un gioco di omicidi.
-Hai ragione, non ci ho riflettuto.- Ribatte cordiale Sheena, avvicinandosi a me e prendermi la mano. -Io e Caitlin vi precediamo!- Esclama poi tranquilla, mentre io mi chiedo se sia davvero il caso di lasciare nuovamente da soli Gerald ed Hubert.
Camminiamo verso la zona boschiva, in lontananza posso scorgere i due ragazzi uscire appena dalla cornucopia. Traggo un sospiro di sollievo, ero davvero preoccupata che potessero finire nuovamente alle mani... Gerald si sta impegnando per sopportarlo, d'altro canto anche Hubert sta facendo lo stesso, in un certo senso è ammirevole.
-Caitlin.- Sheena mi richiama seria, facendomi scattare come un soldato. -E' stasera.- Si volta nella mia direzione determinata, guardandomi negli occhi.
Come avevo presupposto, sono rimasti pochi nemici forti, non dobbiamo farci prendere alla sprovvista. -Sei sicura di farcela? Posso farlo io.- Scuoto il capo, accennando un piccolo sorriso per rassicurarla.
Mi volto verso la cornucopia, i nostri alleati stanno uscendo proprio adesso. Porto le dita sulla mia arma principale, i pugnali da lancio, e tengo la presa stretta su di essi.
-Non preoccuparti, Sheena. Sarò io ad uccidere Hubert.-


Angolo Autore

Caitlin cosa stai facendo? Cattivona, non si fa!
No ok, scherzo, la piccola Caitlin sta diventando pian piano più forte <3.
Buonsalve a tutti! Allora, ho finito di scrivere il capitolo proprio oggi, alla data di postura. Ho scritto ben 3 POV, ma sono insoddisfatto per la lunghezza dell'ultimo, ma devo visto che... bhe... al prossimo capitolo avremo chiarezze!
Quindi spero almeno che a voi sia piaciuto ;-;.
Eeee sì, Killian ci lascia! Mi sento tremendamente in colpa visto che sto uccidendo tutti i tributi di persone che ne avevano solo uno. Inizialmente, Killian doveva durare un bel po', ma ho pensato che a causa della sua ferita non sarebbe andato molto lontano, ho pensato poi ad una sua probabile morte eee, rip. I migliori sono sempre i primi ad andare! Mi piaceva molto come personaggio, ma almeno abbiamo scoperto chi sono quegli uomini!
So già come strutturare il prossimo capitolo, vi avverto che sarà MOOOLTO movimentato. O almeno, la mia testa dovrebbe scrivere un capitolo super figo.
Odette è stata sponsorizzata, quindi anche Rose gode della sua fortuna. Complimenti ad entrambe!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, vi lascio ai promemoria. Alla prossima!



Classifica:

24°David Wilson, Tributo del Distretto 9, ucciso da Konnor.

23°Sophie Clarson, Tributo del Distretto 6, uccisa da Hubert.

22°Konnor Holland, Tributo del Distretto 11, ucciso da Gerald.

21°Karma Nakemare, Tributo del Distretto 12, ucciso da Jack (2 POV)

20°Chanel Diaming, Tributo del Distretto 1, uccisa da Hubert,

19°Achille Pelide, Tributo del Distretto 2, ucciso da Sheena (3 POV)

18°Vivian Roberts, Tributo del Distretto 9, morta avvelenata.

17°Killian Verdian, Tributo del Distretto 3, ucciso da una trappola dell'arena (3 POV)


MasterKiller:
Altro: 2 uccisioni.
Hubert: 2 uccisioni.
Jack: 1 uccisione.
Gerald: 1 uccisione.
Sheena: 1 uccisione.
Konnor: 1 uccisione.


Stato dei Tributi
Nylan: Fame
Oscar: Mentalmente fragile
Cedric: Ferite sul palmo delle mani, sconvolto per la perdita.
Lydia ed Eden: Sconvolti per la perdita.


Alleanze:

I Favoriti:
Hubert (Distretto 1), Caitlin (Distretto 2), Gerald, Sheena (Distretto 4)
I Silenziosi: Oscar (Distretto 8), Daisy (Distretto 10)
I Baby Sitter: Eden (Distretto 6), Cedric, Lydia (Distretto 7)
Le Giuliette: Odette (Distretto 3), Rose (Distretto 11)
Il Disperato Duo: Jack, Darlene (Distretto 5)
Le Opposte: Brooklyn (Distretto 8), Maya (Distretto 12)
I still shadows in my room: Nylan (Distretto 10)

   
 
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