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Autore: etcetera    13/05/2005    2 recensioni
Una storia di vita,d'amore, di un uomo che cerca soltanto di essere tale. Esperienze che potrebbero non esserci del tutto estranee o che potrebbero farci riflettere..
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO III

 

Quella sera, quando arrivai, ero in ritardo di circa mezz’ora.

 Il traffico causato da un incidente mi aveva costretto a fare un percorso alternativo, allungando tuttavia la strada e facendomi tardare.

Sperai che Luca fosse ancora lì al locale, non volevo che pensasse che gli avessi dato buca., ciò nonostante inizialmente non riuscii a trovarlo.

Trovare Luca in quel marasma di gente sudata che ballava, contornata da luci psichedeliche, era come cercare un ago in un pagliaio, non so quante volte mi ritrovai nello stesso punto o scambiai la stessa persona per lui.

In ogni modo alla fine riuscii a riconoscerlo mentre parlava con due ragazze.

Mi diressi verso di loro, un po’ incuriosito e un po’ perplesso e poggiai la mano sopra la spalla di Luca.

- Eccoti qui finalmente ti ho trovato-

- Richy! Stavo incominciando a preoccuparmi, non ti vedevo arrivare. Credevo ci avessi ripensato-

- No, no. Solo colpa del traffico, in ogni caso adesso sono qui- spiegai mentre guardavo quasi esaminandole  con l’attenzione di un detective le due ragazze al suo fianco.

Quella alla sua destra aveva una lunga chioma di capelli castano-biondo che le scivolava lungo una delle spalle. I grandi occhi verdi erano vispi ma lasciavano intravedere della superficialità nel suo carattere, forse  perché i suoi abbigliamenti firmati, la cura con cui erano tinte le sue unghie la presentavano come una di quelle donne più legate al loro aspetto fisico che al cervello.

La ragazza alla sinistra invece era l’esatto contrario.

I capelli neri  con un taglio molto corto inizialmente mi fecero pensare potesse essere un uomo, ma quegli occhi neri, o perlomeno di un castano molto scuro, avevano un taglio dolce, inoltre erano incorniciate da lunghe ciglia.

Pur se il suo fisico era nascosto da abiti quasi maschili  potei notare il seno affiorare dal colletto della  camicetta e le morbide curve delinearsi con un jeans molto attillato. Sì, sicuramente era una ragazza, anche se con il suo aspetto mi incuteva soggezione.

 

Quando Luca si accorse che forse la mia attenzione era troppo incentrata sulle due ragazze prontamente fece in modo che almeno conoscessi i loro nomi.

- Richy, queste sono Chety  e Clara- prima la bionda poi mi presentò la bruna.

- Piacere di conoscerti- disse Clara con una forte stretta di mano

- Il piacere è mio- risposi e poi per potere entrare nella conversazione chiesi- di che stavate parlando?-

-Oh, niente di importante,raccontavo a Luca come il mio ex ragazzo abbia trovato me e Chety in atteggiamenti equivoci- mi spiegò Clara che con il suo tono disinvolto voleva stupirmi.

-Avresti dovuto vedere che faccia a fatto quando a visto che ci baciavamo-intervenne Chety- ho riso per tutto il giorno-

- Siete sempre le solite, non avete cuore- le canzonò Luca

- Parli come se le conoscessi da molto- notai, Chety e Clara sorrisero tra loro

-Diciamo che siamo amici di vecchia data- rispose Clara

- Amici?- si stupì Chety e continuò in modo ironico - Perché non glielo dici che sei l’ex ragazza di Luca?-

Guardai fisso Luca,come per chiedergli spiegazioni, che non mi arrivarono subito.

-Non pensavo che ti piacessero le ragazze- fu l’unica cose che mi venne da dire in quel momento.

- Beh. Veramente sì. Non sono gay ma bisessuale- rimasi un po’ deluso per quella dichiarazione. Ma d’altra parte la cosa non mi interessava più di tanto o almeno credevo fosse così.

-Tu sei il ragazzo di Luca?- chiese Chety per rompere l’imbarazzo- sì insomma , sei tu l’uomo misterioso per il quale Luca ci da buca da un po’ di sera a questa parte?- scherzò

In realtà non avevo mai fatto questa considerazione. Certo Luca da un po’ di tempo usciva con me ma non sapevo se mi reputasse il suo compagno, quindi nell’incertezza non risposi.

Vedendomi un po’ in difficoltà Luca intervenne e rispose per me.

-La curiosità è donna! Anche se lesbica, ma è pur sempre donna, vero Chety?-scherzò lui – Certo che questo è il mio ragazzo, anche se lui ancora non lo sa,e poi chi pensavate fosse? Una  marchetta? Non sono ancora così disperato-

Fui stupito per quello che aveva finito di dire,il cuore mi si era fermato nello stesso istante che capii di essere il suo partner, ma era rassicurante sapere di non essere solo uno dei tanti con il quale farsi una scopata quando ci si sentiva più soli.

-Dici veramente?- finalmente anche io feci sentire la mia

- Sì.Più che sicuro. Non mi sono mai fatto una marchetta!- continuò con le sue burle

-No -sorrisi- non intendevo questo. Parli sul serio quando hai dici che sono il tuo ragazzo?- Luca annuì

- Avrei dovuto parlartene stasera, ma come vedi è andata così. Sperò che tu non ti sia arrabbiato nel sentire le mie intenzioni in questo modo, ma soprattutto, spero che tu sia d’accordo- questa vola fu io ad annuire facendo sì che “il mio ragazzo” stringesse con la sua la mia mano.

- Che scena romantica- ironizzò Chety – Bene adesso che le cose sono state chiarite, che ne dite se andassimo a ballare?

- Sono pienamente d’accordo- Luca mi trascinò in pista mentre dentro di me sentivo che con lui sarei stato felice e che Chety e Clara a lungo andare sarebbero divenute due delle persone più care della mia vita.

  
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