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Autore: Severa Crouch    06/09/2020    4 recensioni
Una raccolta disomogenea di one shot, flashfic, drabble, ispirate ai dipendenti del Ministero della Magia. In ogni storia troverete il tipo di storia (OS, FF, D), il titolo, il personaggio e l'Ufficio a cui appartiene. Ci sono infatti personaggi che cambiano ufficio (tipo Arthur o Percy Weasley) e quindi l'ufficio di riferimento vi darà un'idea del contesto.
1. OS - I find your lack of faith disturbing - Bertie Higgs - Ufficio Auror
2. OS - Girls just want to have fun - Bertha Jorkins - Ufficio Regolamentazione Giochi e Sport Magici
3. OS - Come un cartone animato - Audrey Warren/Percy Weasley - Ufficio comunicazione - Reparto Illustratori
4. OS - Inizio di carriera - Dolores Jane Umbridge - Dipartimento Uso Improprio delle Arti Magiche
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Bartemius Crouch junior, Frank Paciock, Rufus Scrimgeour
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Come un cartone animato

Audrey/Percy

 

Il momento tra la consegna di un lavoro e l’assegnazione del successivo era uno di quelli in cui Audrey riusciva a sentirsi in pace con il mondo. Ne approfittava per ricaricare le energie e raccogliere le idee per possibili ispirazioni. Prese l’ultimo numero di “Design is Magic!” la sua rivista preferita che la informava sulle ultime tendenze dell’illustrazione e del disegno nel mondo della magia.

Essere un illustratore nel mondo della magia significava svolgere un lavoro a metà tra il mondo magico e quello dei Babbani. Significava portare le idee sviluppate dai Babbani all’interno di un mondo magico piuttosto arretrato. In fondo alla piramide degli innovatori, c’erano gli autori di ritratti magici che giravano solo tra le famiglie magiche realizzando sempre i soliti ritratti. Certo, l’incantesimo per incorporare la memoria della persona ritratta era affascinante, ma era un lavoro lungo, noioso e spesso si aveva a che fare con persone egocentriche (chi altrimenti vorrebbe un ritratto?) e soprattutto con idee che davano i brividi.

“Warren!”

La voce del capo la riportò al presente: “Mi è arrivato un dispaccio urgente dal nuovo Ministro della Magia. Arriverà un lavoro grosso a momenti. Sta arrivando il suo assistente perché illustri le richieste. Voglio che tu faccia l’incontro.”

“Io?”

“Sì, io devo andare in riunione con il Ministro e non posso sdoppiarmi, mi affido a te per gli aspetti pratici,” le si avvicinò e sussurrò, “anche perché se ci basiamo su quello che riporta Smith…”

Audrey sorrise e annuì. Prese il taccuino degli appunti, la matita e il pennino. Voltò lo sguardo verso la porta e vide un ragazzo con i capelli rossi spettinati e gli occhiali storti che si guardava intorno con aria incerta. Sembrava uscito da un cartone animato.

La forma del viso era interessante, ma era il colore dei capelli ad attirarla, il modo in cui la luce si rifletteva in sfumature ora più intense, ora più chiare. Non seppe resistere alla tentazione di fare uno schizzo. Sorrise nel momento in cui lui si sistemò gli occhiali sul naso. Doveva aver corso per arrivare nei loro uffici il prima possibile. Lo vide tossicchiare e cercare di ricomporsi in un modo che trovò molto buffo. Sì, sembrava proprio uscito da un cartone animato.

“Ehm… Warren?” domandò ad alta voce leggendo un pezzetto di pergamena.

Audrey si domandò come mai il Ministro avesse un assistente tanto buffo, ma poi si ricordò che il ministro precedente era Fudge e sì, con quella bombetta verde e quel nome, doveva per forza avere un assistente buffo.

“Eccomi!”

“Percy Weasley, assistente personale del nuovo Ministro della Magia, Rufus Scrimgeour,” si presentò stringendole la mano in modo deciso con l’atteggiamento formale tipico degli impiegati del Wizengamot. Lo vide sistemarsi gli occhiali sul naso e continuare: “Avrai saputo dell’attacco dei Mangiamorte, del ritorno di Tu-Sai-Chi, eccetera. Dobbiamo preparare una guida di autodifesa per maghi.”

“Una guida?” domandò Audrey, comprendendo perché il suo capo l’avesse definito un lavoro grosso.

“Sì, e anche piuttosto in fretta. Non possiamo lasciare che i Mangiamorte imperversino tra la popolazione.”

Audrey annuì. “Avete già il testo?” domandò, “Sapete quali saranno le dimensioni di questa guida?”

“Non vogliamo fare nulla di troppo corposo, altrimenti le persone non la leggeranno. Una squadra di Auror e funzionari dell’Ufficio Applicazione Legge Magica sta lavorando al testo, ma avremo bisogno anche delle illustrazioni. Abbiamo il titolo al momento: Come proteggere casa e famiglia dalle forze oscure”.

Audrey annuì riflettendo su diverse possibili soluzioni. Scartabellò nel portfolio dell’ufficio e mostrò a Percy alcuni opuscoli esplicativi che avevano realizzato in passato per il San Mungo su come riconoscere quando una pozione era andata a male.

“Qualcosa del genere può andar bene?” gli domandò, “Come impaginazione e divisione tra testo e immagini, intendo…”

Percy annuì: “Direi che è perfetto.”

Lo vide corrucciare un attimo lo sguardo e guardare sulla sua scrivania. “L’hai fatto tu?” le domandò. Alzò lo sguardo incredulo verso di lei e le domandò imbarazzato: “M-mi hai disegnato?”

“Hai un viso interessante e mi piace il colore dei tuoi capelli con questa luce. Guarda.” Audrey prese uno specchio e gli mostrò la sua immagine. Non era la prima persona che la sorprendeva a fare schizzi, ma la realtà spesso offriva spunti interessanti per nutrire la sua arte, aveva imparato a gestire chi scopriva di esser diventato un modello a sua insaputa. Gli sorrise mentre mostrava il riflesso nello specchio: “Guarda questi toni di rosso come cambiano… non è frequente imbattersi in un simile colore. Di solito tendono al biondo, ma i tuoi capelli sono… diversi.”

Percy sorrise imbarazzato: “Suppongo che siano i geni irlandesi della mamma.”

“Beh, ringrazia la mamma!”

Lo disse senza pensarci, ma si accorse di quanto dovesse suonare strana quella frase nel momento in cui vide le orecchie di Percy diventare rosse. Per Corinna, era ancora più buffo, era un vero e proprio cartone animato!

“Beh… sì, suppongo di sì… Ora devo andare. Mi aspettano di là con il testo della guida. Torno più tardi, eh… Ci-ci vediamo… ehm… Warren.”

“Audrey, chiamami Audrey.”

“D’accordo, Audrey. Io sono Percy, a dopo.”

“A dopo.”

Non appena Percy uscì dall’ufficio Audrey sentì il desiderio impellente di sprofondare sottoterra: “Ringrazia la mamma, eh? L’ho detto davvero?” Si tappò gli occhi con le mani e sospirò: “Voglio morire!”

Scosse la testa, prese un sorso di tè e iniziò a tracciare schizzi di case, famiglie in pericolo e a sfogliare la Gazzetta del Profeta per recuperare l’immagine di quelli che erano diventati i simboli dei Mangiamorte: la maschera d’argento e il Marchio Nero. Disegnare quelle cose le metteva i brividi, ma ciononostante non riusciva a nascondere un sorriso.

“È proprio un cartone animato.”

 

 

 

 

  

Note dell’autrice: Questa storia nasce nell’ambito dell’iniziativa “Scrivimi!” del gruppo Facebook Caffè e Calderotti. Il prompt è stato gentilmente offerto da Ferao che mi ha chiesto:

Percy/Audrey (Kintsugi!verse)

Prompt: il loro primo incontro (scegli tu il pov che preferisci)

Lunghezza: drabble/flashfic

 

Mi rendo conto che ho sforato il limite della flashfic, ma ci tenevo a caratterizzare un po’ di più Audrey che ha veramente poco spazio nella long. Peraltro avevo iniziato a immaginare tutta la sua back-story e magari ci tornerò su. È evidente che Percy ha un debole per le Corvonero, dopo Penny, non ho potuto resistere a inserire anche Audrey in Corvonero (e non è detto che non si siano incrociate in sala comune!). Taccio sul fatto che anche Ferao è Corvonero e questo conferma la validità della Perao (Percy/Ferao). Ma concentriamoci su Audrey di cui conosciamo solo il nome (povera, nemmeno il cognome!) e quindi il cognome e il suo lavoro sono una mia idea. Mi incuriosiva la vita degli artisti/disegnatori/illustratori nel mondo magico e ho pensato che Percy con una creativa che però deve essere anche professionale e precisa potesse trovare un buon equilibrio. L’Ufficio comunicazione con il reparto illustratori non esiste nel canon, ma un Ministero che emana opuscoli e guide non può non averlo al suo interno e quindi l’ho ideato io.

Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate.

Sev

   
 
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