Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Flamewolf2    19/09/2020    6 recensioni
Nuovo account, vecchia storia! Sono Flamewolf, ho perso i dati d'accesso della mia vecchia storia. La riprendo da qui, almeno finché il problema non viene risolto. Scusate il disagio.
La guerra è finita, ma Capitol esige vendetta. La gente ha la memoria corta, ha bisogno di promemoria...
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Tributi di Fanfiction Interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5° giorno – pomeriggio

 

Amalia Perez, tributo del distretto 4, 17 anni

Immergo il dito nella polvere, ed inizio a muoverlo fino a disegnare una piccola faccia stilizzata. In seguito ci aggiungo sopra un cappello, come quello che indossava sempre Yuki. Non gli ho mai chiesto se dietro a quell'indumento ci fosse una storia. Che fosse un regalo della sua amata sorella? Oppure era un'eredità di un parente lontano? E Lucile invece? Come mai adorava così tanto il giallo? Non è un colore che assoceresti facilmente al distretto 3. Che non amasse casa sua? Ad Isabelle invece cosa piaceva? Ho tante domande da fare, spero di incontrarli tutti a breve. Mi stanno aspettando, non è così? Sono allegri come me li ricordavo? Perché non dovrebbero esserlo d'altronde? Sono così lontani da qui!Le loro pance saranno piene, le loro membra riposate, le loro facce fresche e rosee come dovrebbero essere. Sono in un posto dove c'è sempre il sole, nessuna pioggia infernale, con vestiti colorati ed integri, e non con divise scure e sporche. L'aria che staranno annusando saprà sicuramente di salsedine, e non di ruggine e di disperazione. Là non c'è dolore, ma solo pace.

Mi copro le orecchie, cercando di non sentire gli squitti dei ratti che popolano questa scuola. Perché sono ancora qui? Non ce la faccio più! Dove sono tutti? Yuki, Richard, perché mi avete abbandonata? Voglio festeggiare insieme a voi, ballare intorno ad un falò finché non mi cedono le gambe, per poi nuotare libera nel mare. Non voglio stare qui, vi prego, prendetemi con voi! Cosa ho fatto di male? Questo posto è peggio dell'inferno! Ogni volta che chiudo gli occhi vedo tutte quelle cose! Lucile che soffoca, il ragazzo del distretto 5 in un bagno di sangue, Isabelle che ci abbandona, ed infine lui! Yuki! Non può essere accaduto sul serio, mi rifiuto! È una bugia! Solamente una bugia! Perché la testa mi sta torturando in questo modo? Io non volevo tutto questo! Volevo stare in pace, nella mia casina, insieme al mio fratellone, a studiare per poter diventare un giorno un medico. Fa così male pensare a come sarebbe diverse le cose se il mio nome non fosse stato pescato! Questo è solamente un incubo, in realtà siamo tutti vivi e sani! A breve mi sveglierò, e sarò nel mio letto. Come prima cosa darò un bacio sulla guancia a mio fratello, e poi andrò a cercare Yuki. Farò amicizia anche con sua sorella, e noi tre diventeremo inseparabili. Avremo una vita da sogno, non soffriremo mai più.

Mi volto. Il pavimento è completamente coperto di sangue, sta entrando acqua dal soffitto. I liquidi si mischiano fra di loro fino a creare un vortice che si sta spostando verso di me. Mi ucciderà, ne sono certa! Morirò soffocata, esattamente come Lucile! Io non voglio! Provo a muovermi, ma il mio corpo non risponde ai miei comandi. Sono paralizzata, e sto sudando! Aiuto, aiutatemi!

“Amalia, va tutto bene” mi sussurra con dolcezza Annah venendomi incontro, ed iniziando ad accarezzarmi la guancia. “Sono qui, e sono reale” aggiunge poi.

Mi volto verso di lei. I suoi occhi sono così chiari, ma completamente diversi da quelli di mio fratello. Sono più simile a quelli della mamma. Quelli di Isabelle erano blu invece... no, non erano, sono. È ancora viva, lo sento.

Mi volto nuovamente verso il centro della stanza, ma il pavimento è tornato normale, grigio e polveroso come sempre. L'unica cosa che si muove in quel punto è un semplice scarafaggio. Sto davvero impazzendo allora! Cosa mi sta succedendo? La testa... mi fa così tanto male....

Annah mi guarda con uno sguardo apprensivo, ricco di pietà, lo stesso che mi sta lanciando da quasi due giorni. Mi rendo conto che le cose sono cambiate fra noi, e come se non riuscissimo più a comunicare, ed è un peccato, perché mi piaceva tanto. Mi manca scambiarci conoscenze mediche, ma anche parlare di cose più banali come i vestiti. Era davvero di sua creazione l'abito della sua intervista, ed era meraviglioso. Sarebbe bello indossare qualcosa fatto da lei. Potrei diventare la sua modella. Di giorno medico, e di notte modella, non sarebbe male.

“Annah, la prossima volta che sarò ad un grande evento, mi disegnerai tu il vestito?” le chiedo sperando in questo modo di ricucire almeno in parte il nostro rapporto.

Annah non sembra essere affatto commossa dalla mia richiesta, anzi, è piuttosto incredula. Perché? Non capisco. Crede che le stia mentendo? “Sì, certo, va bene” replica con un tono accondiscendente.

Si sta comportando di nuovo in maniera strana. Cosa le prende? Oppure è colpa mia? Non le piaccio più forse? Dovrei chiederglielo direttamente? Mi sembra una cosa un po' da maleducati.

Ci sto pensando sopra, quando avverto un rumore familiare e dolce. Uno sponsor, non ci sono dubbi. Mi è piaciuto l'ultimo regalo che abbiamo ricevuto, spero che anche questo sia buono. Non mi dispiacerebbero dei vestiti nuovi, caldi se è possibile, oppure che ci restituiscano il cappello di Yuki, a lui piacerebbe tanto riaverlo indietro.

Annah si avvicina alla macchinina, ed apre il pacco collocato sopra ad essa. Al suo interno trova una pomata, e due buste da lettera.

“La conosco” esclama allegra la mora prendendo in mano la pomata “È contro le ustioni!”.

Mi guardo le mani. Sono tutte rosse e secche, e se mi tocco, sento anche male. In particolare la notte è difficile trovare una posizione adeguata in cui dormire. Se la pomata migliorerà la situazione, allora accetto volentieri il dono.

“La dividiamo?” propongo.

Annah annuisce, ed inizia a spargere la crema su di me, e su se stessa. La mia attenzione però rimane concentrata sulle due buste azzurre. Su una è scritta “Per Amalia”, e sull'altra “Per la signorina Erodis”.

“Cosa facciamo? Le leggiamo?” chiedo.

Annah annuisce, e prende la sua lettera, e io faccio altrettanto. Al solo vedere la calligrafia, gli occhi mi si riempiono di lacrime.

 

"Ciao Amalia, vederti in questo stato mi angoscia veramente tanto, ma ho deciso di scriverti una lettera appena ho saputo che fosse consentito. Ti ricordi della mia calligrafia?

 

Come non potrei, Richard? Mi manchi così tanto!

 

Sono il tuo adorato fratello.
Non capisco ancora perché tra tutte le ragazze del 4 il fato abbia scelto proprio te, faccio il tifo da quando hai messo piede su quel palco dove ti hanno intervistata. Quindi sei anche diventata famosa, hai visto?
Tralasciando la leggerezza: mi manchi, Amalia. So per certo che perdere qualcuno non sia facile, sai cosa ho provato dopo la perdita di nostro padre, pensa che in questi ultimi giorni la mamma ha dato accenni di vitalità! Quanto sarebbe felice nel rivedere accanto a lei la figlioletta che ha sempre adorato?

 

Mamma! Davvero si sta riprendendo? Deve essere un miracolo questo! Sta davvero uscendo dal tuo oscuro mondo, quello ricco di bugie, di musica, e di... oddio!


Tu sei speciale cara sorellina, un po' come il colore inspiegabile dei tuoi capelli con cui sei nata e cresciuta. Ti affido questa pomata sperando che ritornerai in forze, non far arrabbiare Annah, mi raccomando! Devo ringraziarla per esserti vicino, così come dovevo dapprima ringraziare Yuki.
Ti voglio bene, sorellina, adesso dipende tutto da te, usa bene la tua spada, ma soprattutto il tuo cuore.
Dal tuo caro fratello,
Richard"

 

Oh, Richard!

Stringo la lettera al petto, mentre le lacrime mi scivolano giù per le guance. Cosa sta succedendo? Sono così confusa! Cosa è reale e cosa no? Yuki allora è veramente... no. È successo davvero, allora? Ho ricordi agli antipodi nella mia testa! In uno è in una spiaggia insieme a Lucile ed Isabelle, nell'altro invece... fa così male! La testa! Mi sta scoppiando!

“Annah...” balbetto debolmente, cercando il supporto morale della mia alleata. Ho bisogno di lei in questo momento, devo confrontarmi con qualcuno, ma il suo viso è diventato improvvisamente buio.

 

Annah Erodis, tributo del distretto 1, 17 anni

Cara signorina Erodis,

legga attentamente questa lettera, e non faccia parola del contenuto con nessuno, o ne pagherà le conseguenze.

Come lei ben sa, suo padre si trova in uno dei nostri carceri. La sua vita è nostre mani, ma può passare nelle sue. Data la popolarità che ha conquistato, abbiamo deciso di darle una possibilità per vivere felice, accanto a quel traditore del suo genitore, ma nulla è gratuito nella vita. Per tale ragione le chiediamo un atto di lealtà nei nostri confronti e nei nostri principi; dimostri che la forza di Capitol è necessaria per garantire la pace e l'ordine a Panem, dimostri che senza di noi i distretti penserebbero egoisticamente solo ai propri interessi. Vuole sapere come? Uccida la signorina Perez, ora, senza alcuna esitazione. Dimostri che è una sporca traditrice come suo padre, e in cambio avremo pietà dei suoi genitori, e, se uscirà viva di qui, garantiremo a lei, e alla sua famiglia, un posto sereno in cui vivere, lontano da tutto questo. Una vita per una vita.

In caso di fallimento, apprezzeremo comunque i suoi sforzi, e in segno di rispetto, faremo trascorrere a sua madre una vita serena, priva di qualsiasi capo d'imputazione.

Cordiali saluti.

 

Sto tremando, non riesco a tenere il foglio in mano come si deve. Come osano? Questo... non è assolutamente leale! Come possono farmi una richiesta del genere? Questo è un ricatto bello e buono! Stanno dicendo che se non farò come dicono, metteranno anche la mamma nei guai? Lei non c'entra niente! Il suo unico crimine è stato quello di rimanere con papà anche nei periodi più critici! Lei non c'entrava nulla con la ribellione! Anzi, si è presa cura di tutti in quel periodo, non le importava affatto a quale fazione appartenessero! È una donna buona, non ha mai fatto nulla di male! No... stiamo parlando di Capitol, hanno fra le mani tutto il potere del mondo, possono fare quello che vogliono, pure creare prove contro un'innocente come lei. Queste minacce sono reali, non ne dubito. Razza di bastardi! Non hanno creato già abbastanza dolore alla mia famiglia?

Però... saranno altrettanto sinceri con le loro promesse? Davvero se faccio come dicono loro ed esco fuori di qui viva, potrò stare insieme a mio padre? Potremo davvero essere liberi? Sono sicura che papà non cederebbe mai a questo ricatto, e sarebbe profondamente deluso da me se lo facessi, ma almeno sarebbe vivo, arrabbiato, ma vivo, e anche la mamma sarebbe al sicuro... Che faccio? Come devo comportarmi? Ho paura! In qualunque direzione mi muova, farò un grave torto a qualcuno, talmente grave da non riuscire a guardarmi mai più nello specchio! In ogni caso sono spacciata, se non morirò fisicamente, lo farò almeno moralmente.

Guardo di sottecchi la spada, appoggiata poco distante, e poi guardo Amalia. Ha il volto più rilassato rispetto a stamattina, sembra che il contenuto della sua lettera le abbia fatto bene. Tuttavia ha le labbra corrucciate, e mi guarda con apprensione, deve aver capito che c'è qualcosa che non va. È sempre stata così: dolce, e buona, un angelo in persona. Come potrei mai farle del male, soprattutto ora che è così fragile? Sono un mostro solamente a pensare ad una eventualità del genere, però, ci sono le vite dei miei genitori in ballo! Come posso preferire un'estranea, per quanto dolce e speciale, a loro? Che razza di figlia sarei? Non mi importa se tutti mi odieranno, io devo farlo! Il mio primo dovere è proteggere la mia famiglia, il resto non importa! Perdonami Amalia, ti prego! Non ce l'ho assolutamente con te, lo giuro!

Mi alzo in piedi di scatto, tenendo le mani strette a pugno sperando in questo modo di allentare almeno un po' la tensione. Non posso crederci che sto per farlo davvero! Ma che scelta ho d'altronde? In nessun caso saremmo potute uscire da qui entrambe! Era solo una questione di tempo, l'unica cosa che ha fatto Capitol, è stata quella di darmi una spinta! Non prendiamoci in giro, questo non è mai stato un gioco onesto, e sono stata una sciocca a pensare l'opposto!

“Annah, va tutto bene?” mi chiede Amalia.

Smettila, smettila! Non comportarti da amica, ti prego! Io sono solamente un mostro! Mi dispiace, mi dispiace tantissimo!

Trattengo a stento le lacrime che mi stanno fuoriuscendo dagli occhi, e provo ad ignorare il grosso groppo che mi si sta formando nella gola. Afferro la spada lasciata incustodita, e mi rivolgo verso Amalia, la quale mi guarda con aria incuriosita. Possibile che non abbia ancora capito le mie intenzioni? Davvero si fida così tanto di me? Che cosa sto facendo? Come posso davvero fare una cosa del genere dopo tutto quello che abbiamo passato? La fame, la tensione, la pioggia, i lutti, e i tradimenti non sono davvero contati nulla? Papà mi sta perfino guardando! Eppure... devo farlo. Per la mamma, per la libertà mia e di papà. Sarò macchiata per sempre, ma il mio sacrificio darà una nuova possibilità alla mia famiglia. Perdonami Amalia, davvero.

Urlo a causa della rabbia che ho represso per così tanto tempo, e provo a colpire Amalia con un singolo fendente, cercando di imitare uno dei movimenti che ho appreso durante gli allenamenti.

La lilla spalanca gli occhi completamente sconvolta, e riesce ad evitare all'ultimo il mio colpo. “Che stai facendo, Annah?” mi chiede terrorizzata.

Sento che sto per crollare. Vorrei cadere sulle ginocchia, e chiederle perdono, ma non posso farlo. Devo resistere, devo essere pronta a tutto! Lo faccio solamente per loro, non ho alternative. Se non lo faccio, condanneranno anche la mamma.

Provo a colpirla nuovamente, ma i miei movimenti sono lenti, la spada è troppo pesante per le mie braccia, ed Amalia riesce nuovamente a schivare il colpo con facilità.

“Ti prego, smettila!” mi urla contro con la voce tremante.

“Solo una” sussurro con la voce spezzata “Solo una può uscire da qui” ripeto mentre provo a colpirla di nuovo.

Amalia questa volta però reagisce. Mi afferra il polso con la mano sinistra, per poi colpirmelo forte con l'altra mano. Sento un dolore lancinante, ed avverto la mia presa allentare. La lilla ne approfitta, e prova a strapparmi via l'arma. Non posso lasciarmi disarmare, quella spada è la mia unica speranza! Stringo la presa sull'elsa, ed inizio a lottare con Amalia per il controllo dell'arma. Sento i muscoli bruciarmi da morire, le mie braccia stanno iniziando a tremare a causa dello sforzo. Stringo i denti, mentre avverto il mio volto farsi caldo come una brace. Quanto diavolo è forte è questa ragazza?

La presa mi scivola dall'elsa, e la lama mi colpisce al petto, dalla spalla sinistra, al fianco destro.

Abbasso lo guardo, e vedo i miei vestiti tingersi di rosso. La testa diventa improvvisamente leggera, ed avverto il mondo inizia a girarmi intorno. Intravedo perfino le budella fuoriuscire dalla ferita. Sono spacciata. Nessuno è in grado di aiutarmi qua dentro, e sicuramente non lo farebbero anche se lo fossero.

Cado sulle mie ginocchia, senza perdere di vista una Amalia terrorizzata, che ha iniziato a tremare per l'orrore.

“Mi dispiace, non volevo! Scusami, scusami!” mi urla con foga mentre fa cadere l'arma a terra.

“Scusami tu” sussurro debolmente mentre avverto le ultime energie scivolarmi via. Ho fallito. Papà è definitamente condannato, ma almeno la mamma sarà salva, me l'hanno promesso.

 

Dingir Gutierrez, tributo del distretto 3, 18 anni

Lo stomaco emette un brontolio di protesta , ma mi trovo costretto ad ignorarlo. La fame purtroppo sta iniziando a farsi sentire, ma non ho nulla per placarla. Poco importa però, ormai manca davvero pochissimo, devo resistere un altro po', poi potrò finalmente ingozzarmi con le migliori leccornie che questo mondo ha da offrire. Basta vivere come un pezzente, accontentarsi solamente di un misero lavoro, e di una casetta anonima nel distretto. A breve avrò tutto, mi manca tanto così. Ashley diventerà a breve la donna più invidiata dell'intera Panem, scommetto che come vincitore supererò di popolarità perfino il presidente. Chi vorrebbe mai stare con un vecchio e noioso politico, quando ci sono io, il popolare vincitore che è uscito da qui usando solamente con la propria brillante testa? Il solo pensiero mi soddisfa perfino più di quell'acqua che ho appena ricevuto dagli sponsor! In fondo, sono sopravvissuto ad una ventina di persone, che guai potranno mai causarmi questi tre? Zerene ed Amalia possano uccidersi tranquillamente fra di loro, tanto sono certo che dopo l'incidente delle frecce ci sia dell'astio fra di loro, mentre invece per quanto riguarda Santos...

Allungo il collo, ed osservo la mia prossima vittima. Il moro ha ormai finito di medicarsi la ferita che aveva all'orecchio, e ha la testa in buona parte fasciata, ma non mi preoccupa la cosa, né tanto meno la forte popolarità che ha guadagnato a Capitol. L'ho visto mentre si suturava da solo, privo di qualsiasi anestesia, e non so come abbia fatto a non impazzire dal dolore. Sarà anche salvo, ma i suoi sforzi sono stati eccessivi, e si vede che sta per crollare dal sonno. Devo solo aspettare, non può rimanere sveglio in eterno, anche perché sono sicuro che nell'ultima settimana ha dormito pochissimo, come tutti d'altronde. Appena lo sentirò russare, mi avvicinerò con la mia spada, e... zac! Gli taglierò la gola da parte a parte, e tanti saluti al temibile tributo del distretto 11. Dopo di lui avrò solamente una di quelle due ragazze davanti alla strada, e sono certo che troverò un modo per sbarazzarmi anche di lei. Se sarà Amalia potrei appellarmi al suo buon cuore ed attaccarla a tradimento, mentre se è Zerene... Quella ragazza è abbastanza impenetrabile, non ho ancora scovato punti deboli, ma in ogni caso dovrò cercare a tutti i costi un combattimento ravvicinato. In fondo, se preferisce combattere con arco e frecce, significa allora che da vicino è poco pericolosa.

Tengo lo sguardo fisso su Santos, e lo intravedo sbadigliare con educazione. Prendo un grosso respiro. Di questo passo non durerà ancora a lungo, devo resistere un altro po', è importante che rimanga fermo ed immobile nel mio nascondiglio. Se mi scoprisse sarebbe sicuramente la fine, ma non sarà il caso. Sono sempre stato bravo a nascondino fin da bambino, e durante la ribellione ho avuto modo di affilare ulteriormente i miei sensi. È come se avessi vissuto fino ad ora solamente per vivere questo momento, sono certo di non poter fallire, non accadrà di nuovo. Vedo che dal suo zaino sbuca fuori quella pappa gialla. Non l'ha ancora mangiata, e a questo punto non so se lo farà, non dopo aver ricevuto quel grosso hamburger, ma il piano B sarà sufficiente per poterlo stendere. Ancora un po', solamente un altro po'.

Il moro chiude gli occhi, il sonno sta vincendo. Non devo ancora avventarmi, devo far in modo che sia nella fase rem prima, o rischio che si svegli al benché minimo rumore.

Guardo fuori dalla finestra. Il cielo è talmente coperto che non si riesce a capire se sia giorno o notte. Da quand'è che non vedo il sole? Inizia davvero a mancarmi.

Rimango in silenzio ancora per po', finché non sono certo che Santos stia dormendo. Quando vedo la sua testa scivolare dolcemente contro la parete, decido di agire.

Scivolo via dal mio nascondiglio, e mi indirizzo a passo furtivo verso la mia vittima. Quella che sto per fare è sicuramente una grande impresa. Questo è senza dubbio uno dei tributi più pericolosi rimasti, se lo uccidessi mi acclamerebbero come un eroe, come il grande re Davide.

Gli sono davanti, è quasi andata. Sorrido spavaldo, mentre osservo il dolce volto innocente del ragazzo. Sembra un bravo bambino in questo momento, eppure sono sicuro che sia stato lui ad uccidere Ben e quella ragazza silenziosa del distretto 10, magari nello stesso identico modo cruente in cui ha ucciso quella ragazzina dell'otto. Un mostro con la faccia d'angelo, niente da ridire. Sono certo che un tipo del genere non mancherà a nessuno. Ho vinto io.

Sto per alzare la spada, quando il moro apre improvvisamente gli occhi, e mi fissa con uno sguardo crudele. “Boo!” esclama con un sorriso malvagio.

Indietreggio a causa della sorpresa. L'ho svegliato? Eppure sono stato molto preciso nei miei movimenti! No... lui stava fingendo di dormire! Come ho fatto a cascare nella sua trappola, proprio io, il più intelligente fra tutti?

Digrigno i denti. Devo fare qualcosa subito! Merda! Come posso ribaltare la situazione nuovamente a mio favore? Devo pensare ad un piano! Mi rifiuto di perdere, non ora che sono arrivato così tanto in là!sono un passo dalla vittoria! Pensa... pensa!

Non faccio in tempo a reagire, che Santos mi tira un forte calcio alla caviglia destra, facendomi perdere l'equilibrio. Agito le braccia nella speranza di recuperarlo, ma prima che me ne accorga, il moro mi ha colpito nuovamente, questa volta con una ginocchiata al petto, seguita subito dopo da una gomitata alla schiena.

Mi ritrovo sdraiato a terra, a pancia in giù, ed avverto la mia bocca riempirsi del sapore metallico del sangue. Che cosa sta succedendo? Non può essere! Non sta accadendo sul serio! Non è questo il mio destino!

“Finalmente ti sei mosso” dichiara Santos mentre si siede sopra di me e bloccando ogni mio tentativo di ripresa. “Mi stavo annoiando a morte ad aspettare che facessi la prima mossa. Un altro minuto, ed avrei abbandonato il gioco” aggiunge poi.

Bastardo! Allora è vero! Stava fingendo tutto questo tempo! Provo a muovermi, ma mi è quasi impossibile. Santos è troppo pesante, e posso solamente dimenarmi come un pesce fuor d'acqua. Se solo fossi fisicamente più forti, potrei anche provare qualche mossa! “Fottiti!” gli urlo contro.

Il moro ridacchia divertito “Potevo ammazzarti subito, ma volevo capire che persona eri, anche perché hai recentemente provato a farmi uno scherzo, e volevo capire se eri tu il responsabile”.

Non capisco, di cosa... ah, la polenta. Stringo i denti a causa della rabbia. Sapeva anche di questo.

“Mi chiedevo come mai il mio cucciolo si fosse diretto verso la polenta anziché provare la fuga” mi spiega “Quindi ho esaminato il cibo, e mi sono accorto che aveva un odore strano. Ho capito che fosse stato avvelenato, ma mi sembrava strano che Ben avesse avuto un'idea del genere, ci doveva essere qualcuno dietro. Non è così?” mi chiede.

Rimango in silenzio. Non voglio lasciargli anche questa soddisfazione.

“Volevo far sperimentare a te quel veleno, ma non ho voglia di perdere altro tempo per te. Ti ammazzerò alla vecchia maniera”.

Cosa? No! Non può farlo! Mi rifiuto di morire! Che senso avrebbero allora avuto tutte le mie sofferenze? Volete forse dirmi che la vita è stata... inutile? No, non voglio! Mi rifiuto di essere una banale formica, io voglio essere un leone! Mi avete sentito!? No... vi prego... per cosa è falsa la pena tutto questo? Non posso crederci, mi faccio pena da solo. Sono così... impotente.

Dingir Gutierrez ha appena lasciato questa vita”

 

 

 

Ci siamo, nel prossimo capitolo ci sarà la finalissima, e sarà anche il penultimo capitolo. Avremo solamente due pov. Chi volete vedere vincitore fra Santos, Zerene ed Amalia? Fatemi sapere!

Alla prossima!

 

 

Classifica:

24° Anona Dream, tributo del distretto 12, 17 anni, uccisa da Diamond (3 pov)

23° Iris Cruise, tributo del distretto 8, 15 anni, uccisa da Santos (3 pov)

22° Cole Mccalen, tributo del distretto 12, 15 anni, ucciso da Isabelle (2 pov)

21° Eric Murter, tributo del distretto 9, 18 anni, ucciso da Cole (3 pov)

20° Jacob Goldwell, tributo del distretto 8, 17 anni, ucciso da Logan (2 pov)

19° Cassandra Winsdor, tributo del distretto 2, 16 anni, uccisa da Diamond (3 pov)

18° Lucile Marshall, tributo del distretto 3, 17 anni, uccisa da un serpente velenoso (3 pov)

17° Annabelle Janice Mullins, tributo del distretto 5, 15 anni, uccisa da Violet (3 pov)

16° Violet Hardlock, tributo del distretto 11, 15 anni, uccisa da Kane (3 pov)

15° Milo Ruiz, tributo del distretto 7, 18 anni, ucciso da Santos (4 pov)

14° Kane Wave, tributo del distretto 5, 18 anni, ucciso da Isabelle (4 pov)

13° Diamond Johnson, tributo del distretto 1, 18 anni, ucciso da Dingir (4 pov)

12° Yuki Reed, tributo del distretto 4, 18 anni, ucciso da Zerene (3 pov)

11° Melody Russell, tributo del distretto 7, 16 anni, uccisa da Zerene (5 pov)

10° Jordan Cold, tributo del distretto 6, 17 anni, ucciso da Santos (4 pov)

9° Logan Arrow, tributo del distretto 2, 17 anni, ucciso dalla pioggia acida (5 pov)

8° Isabelle Blackwood, tributo del distretto 9, 17 anni, uccisa dai ratti (5 pov)

7° Daisy Jones, tributo del distretto 10, 15 anni, uccisa da Santos (5 pov)

6° Ben Williams, tributo del distretto 10, 14 anni, ucciso da Santos (5 pov)

5° Annah Erodis, tributo del distretto 1, 17 anni, uccisa da Amalia (5 pov)

4° Dingir Gutierrez, tributo del distretto 3, 18 anni, ucciso da Santos (5 pov)

 

Masterkiller:

Santos (6 uccisioni)

Altro (3 uccisione)

Diamond (2 uccisioni)

Isabelle (2 uccisioni)

Zerene ( 2 uccisioni)

Amalia (1 uccisione)

Dingir (1 uccisione)

Cole (1 uccisione)

Logan (1 uccisione)

Violet (1 uccisione)

Kane (1 uccisione)

 

Feriti:

Zerene (ciclo, molta fame, dolori alla schiena, stanca)

Amalia (in parte ustionata, mentalmente instabile, sete, bagnata, infreddolita, stanca, mal di testa)

Santos (stanco)

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Flamewolf2