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Autore: bhooo01    08/10/2020    2 recensioni
Tra festoni, argenteria e chiffon gli studenti di Hogwarts si ritrovano tra i preparativi di un ballo che cambierà le loro prospettive.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Tornati in sala comune il tumulto non si arrestò. “Un ballo. Un ballo con Mangiamorte e Voi-Sapete-Chi lì fuori in libertà.” sbottò Hermione mentre si lasciava andare sulla poltrona accanto al caminetto. “Andiamo Hermione, è solo un ballo, in una scuola protetta da incantesimi di ogni tipo, cosa vuoi che sia?” rispose Ron di rimando mentre si accasciava sul divano accanto ad Harry. “Tu mi dici ‘che vuoi che sia?’? Dovremmo pensare ad ottimizzare i tempi, migliorare la nostra preparazione e non a quale festone si intoni meglio al colore delle pareti della sala grande.” ribbattè la ragazza ancora più infervorata. Ron stava per ribattere ma per la gioia dell’udito dei presenti Harry intervenne stroncando sul nascere l’ennesima discussione “Ragazzi smettetela! Silente ormai ha deciso ed io mi fido del suo giudizio, magari questo ballo servirà davvero a qualcosa di buono e non l’avrebbe mai fatto se la situazione non fosse stata sotto controllo.”. La bruna, non contenta di quanto dichiarato dall’amico, decise comunque di lasciar correre, distratta da Ginny che si sedeva ai piedi della sua poltrona. “Avrei preferito lavorare con voi, ora mi tocca stare con quei decelebrati del mio anno” esordì la rossa. “Ecco, vedi Hermione? Questa ‘collaborazione’ servirà proprio ad evitare che Ginny chiami i suoi compagni ‘decelebrati’” disse Ron con malcelata ironia e subito si ritrovò in faccia due cuscini prontamente lanciati da sua sorella e dalla sua migliore amica. “Ehi! Sto solo difendendo l’iniziativa!” disse emergendo dal divano col sottofondo dell’incontrollabile risata di Harry. “Fratellino, ma che ci fai vedere?” si introdusse George, “Messo al tappeto da due ragazze.” continuò Fred, “E dire che per una di loro è la seconda volta in un giorno.” li spalleggiò Harry scatenando l’ilarità di tutti meno che dei due interessati. “Allora ragazzi” iniziarono i gemelli “siete pronti a sapere cosa abbiamo in mente per questo evento?” terminarono. “Volete usare i vostri prodotti?” chiese Ginny in un misto tra il preoccupato e il sorpreso, “Sorellina, diciamo che sarà un Halloween esplosivo.” risposero i gemelli. “Non vorrete far saltare in aria la scuola?” chiese Hermione preoccupata, “Granger” disse Fred “per chi ci hai presi?” continuò George e i due si congedarono sotto lo sguardo attonito della bruna.  

“Forza ragazzi, andiamo a letto.” propose Harry dopo una buona mezz’ora trascorsa a fantasticare sul ballo e si accinse a salire le scale dei dormitori con Hermione al seguito. Quest’ultima, mentre si alzava dalla poltrona, riuscì tempestivamente a cogliere gli stralci di uno strano congedo tra Ron e Ginny “Sono queste.” sussurrava Ron, “Dopo controllo io.” aggiungeva Ginny. Era da quando aveva ricevuto quel biglietto che Hermione si tormentava su cosa potesse esser successo a Ron e quella strana conversazione fraterna sembrava più che sospetta. Ginny e Ron che parlavano sottovoce? Mai successo in più di quattro anni di conoscenza. Ad ogni modo il rosso li raggiunse in fretta e quando stava per imboccare le scale dei dormitori maschili fece qualcosa che né lei, ma soprattutto lui, si sarebbe mai aspettato accadesse. Infatti mentre superava il gradino che separava la biforcazione dei due dormitori, le diede, inaspettatamente, un bacio sulla guancia dicendo come se nulla fosse “Buonanotte Hermione”.  

Ma che accidenti aveva fatto? Un bacio sulla guancia? Ma come gli era potuta venire in mente un’idea simile? Anzi, magari prima gli fosse passata per la testa, sicuramente non l’avrebbe fatto. Si diresse verso il suo letto e afflitto ci si buttò a capofitto sospirando sonoramente. “Che succede amico?” chiese Dean divertito dall’entrata in scena del compagno di stanza. Ron mugugnò qualcosa di incomprensibile verso il cuscino ed Harry riprese “Ah certo, chiarissimo adesso.” accingendo a mettersi il pigiama. Sbuffando si mise seduto ed abbracciando un cuscino disse quasi in un sussurro “Ho baciato Hermione.”. In un attimo gli occhiali di Harry caddero, Seamus uscì dal bagno con lo spazzolino ancora in bocca, Dean sbattè forte contro il baldacchino e dallo stupore Neville fece volare Oscar dalle sue mani. Il tutto fu condito da un unanime “Tu hai fatto COSA?”. “Fermi” disse Ron mentre i suoi compagni si avvicinavano pericolosamente al letto “non è come credete” aggiunse con le mani in segno di resa. “Allora spiegati Weasley perché tutto l’istituto aspetta questo momento da anni” lo incalzò Dean “Avremmo anche una certa fretta di avvisare il pubblico a casa.” continuò Seamus. Ron trasse un respiro profondo e provò a spiegarsi “Non so che cosa sia successo, io ero lì, lei era lì, forse ho inalato troppo fumo del camino... e poi era quasi ora di dormire...” “Anche i fantasmi erano lì ma vorremmo arrivare al punto prima di unirci a loro.” sbottò Harry in un impeto di impazienza. “Il punto è che non so cosa mi sia preso, le ho dato la buonanotte e non so perché...le ho dato un bacio sulla guancia.” terminò il rosso. “Oh ma andiamo!” proruppe Dean “è stato solo un bacio sulla guancia” continuò Seamus un po’ deluso mentre Neville ed Harry alzavano gli occhi al cielo. “No ma voi non capite, non avevo mai fatto niente del genere prima!” affermò Ron quasi in preda ad una crisi isterica. “Buongiorno principessa, finalmente il tuo cervello ha deciso di agire a prescindere dalle tue scelte, ed era ora aggiungerei.” disse Harry andando verso il suo letto. “Che intendi dire scusa?” chiese Ron indispettito “Che tu sei cotto di Hermione da una vita e l’hanno capito tutti, persino il tuo cervello, che ha deciso di agire in autonomia, non male.” disse ridendo. “Ma dai, ho sempre saputo che mi piaceva Hermione.” disse il rosso rendendosi subito conto di quanto detto e assumendo un’impacciata espressione della serie ‘che miseriaccia ho detto?’. Le sue parole furono subito seguite da gridi di gioia e da un’improvvisazione di ‘We are the champions’ da parte di Dean e Seamus. “Basta! Finitela!” cercò di difendersi con scarsi risultati “Andate a quel paese, io vado a dormire.” continuò indispettito chiudendo le tende del baldacchino. A chi voleva darla a bere? Era vera ogni parola. Ha sempre saputo di essere innamorato di Hermione ma il suo orgoglio gli impediva di confessarlo. Forse se avesse lasciato il comando all’istinto fin dall’inizio adesso potrebbe prenderla per mano e baciarla in ogni momento senza imbarazzo. Quanto avrebbe voluto... Pensandoci bene sapeva perché proprio quella sera la situazione si fosse sbloccata. Le stesse cose che la notte prima lo avevano condotto a dormire in Sala comune continuavano a tormentarlo nel profondo. E del resto Hermione per lui è sempre stato un porto sicuro, l’amica fedele, quella che aveva sempre una soluzione per tutto. Evidentemente è questo ciò che il suo inconscio, senza avvisarlo, aveva cercato con quel tenero tocco: un momento, anche se infinitesimale, di conforto. Conscio del fatto che forse avrebbe dovuto osare di più da quel giorno in avanti, si abbandonò al sonno con una speranza nel cuore.  

D’altro canto Hermione era rimasta piacevolmente sorpresa seppur continuasse, imperterrita, a voler scoprire cosa avesse indotto un comportamento così insolito nel suo amico. Carica di apprensione, ma senza dubbio, con un sorriso a 32 denti, si addormentò decretando che forse quella giornata non era stata tanto male. 

Il mattino seguente, quando i due si rividero in sala comune, l’imbarazzo sgorgava dai loro occhi e vano fu ogni tentativo, da parte di entrambi, di celarlo. “Ehm...buongiorno” azzardò Ron. “Weasley, niente bacio stamattina?” Gli urlò Dean mentre lo superava per attraversare il buco del ritratto. Il rosso maledisse mentalmente il compagno di stanza ed iniziò a pensare a quale diavoleria di Fred e George fosse più opportuno usare per vendicarsi. “Buongiorno” provò Hermione con un timido sorriso mentre il rossore alle guance tradiva la sua falsa tranquillità. “Senti... si insomma... per ieri sera...” cercò di continuare Ron grattandosi la nuca. “E tutto apposto” lo liquidò la ragazza continuando a sorridere. Non se la sentiva di farlo finire e magari sentirgli dire che non avrebbe voluto, preferiva di gran lunga cullarsi fra le sue illusioni. Ron, di rimando, le sorrise grato di non dover continuare quella proposizione che non sapeva né come impostare né dove lo avrebbe condotto. In cuor loro, però, entrambi speravano che quello potesse essere solo l’inizio di un cambiamento tanto bramato dall’una quanto dall’altro ormai da tempo immemore. 

Presto furono raggiunti da Harry e i tre si avviarono verso l’uscita della sala comune. 

L’unico pensiero che, quel giorno, ferveva nelle menti di ogni studente di Hogwarts era relativo alla suddivisione degli incarichi, per il ballo, che presto sarebbe stata resa nota. Dunque non stupisce sapere che la folla per quel famelico foglio appeso nella sala di ingresso fosse più che egemone. Harry, Ron ed Hermione dovettero farsi largo tra primini esultanti e ragazzi più grandi visibilmente irritati. “Secondo voi, cosa ci toccherà?” chiese Ron con una nota di eccitazione nella voce. “Mi andrebbe bene qualunque cosa, purchè non si tratti di fare vestiti, non saprei distinguere lo chiffon dal tulle.” rispose Harry con nochalance. “Chiff-che?” lo riprese Ron con una faccia che assomigliava spaventosamente ad un punto interrogativo. “Tranquillo Harry, niente tulle.” disse Hermione una volta giunti davanti al foglio. Effettivamente il moro non si sarebbe occupato di abiti ma non era da escludere che non avrebbe messo mano a del chiffon. 

Primo anno: raccolta materie prime 

Secondo anno: organizzazione attività 

Terzo anno: musica e scaletta evento 

Quarto anno: realizzazione outfit 

Quinto anno: decorazione spazi interni 

Sesto anno: menu 

Settimo anno: decorazione spazi esterni 

Ma che accidenti significa ‘decorazione degli spazi interni’? Questa scuola sarà grande quanto, quanto... bhe non so quanto cosa ma di sicuro è grandissima miseriaccia.” esplose Ron mentre si dirigevano verso la Sala grande per la colazione. “Che c’è Ronald? Il ballo non era un’idea magnifica?” rispose Hermione ridacchiando. “Oh piantala.” continuò il rosso flebilmente e scivolando sulla panca accanto ad Harry. “Forza amico, non ci impegnerà più di un paio d’ore al giorno.” cercò di consolarlo Harry. Non l’avesse mai fatto. Appena si zittì una voce si levò dal tavolo dei professori “Buongiorno miei cari ragazzi, penso abbiate preso visione dei vostri incarichi per il ballo” iniziò il preside “sappiate che le vostre mansioni iniziano subito dopo pranzo e terminano intorno alle cinque del pomeriggio.” un borbottio di dissenso proruppe tra i tavoli e Ron inclazò guardando Harry “Due ore eh?”. “Ad ogni modo” continuò il professor Silente alzando il tono “per permettervi di lavorare, per questo mese, e badate bene, SOLO, per questo mese, il carico di compiti sarà parzialmente ridotto.”. “No, mi rifiuto, ridurre i compiti per intagliare zucche!” esplose Hermione. “Andiamo, sarà solo per un mese” intervenne Ginny accanto a lei “non perderemo le nostre capacità per qualche settimana più lassa.” concluse. “Inoltre” continuò il preside “terminato il pranzo resterete qui e vi indicheremo, poi, il luogo dove ogni gruppo potrà riunirsi. Per ora è tutto, buona giornata.” Detto ciò Ron si accascio sul tavolo, sconsolato, pensando a quanto tempo avrebbe dovuto sottrarre al suo riposino pomeridiano. 

La mattinata trascorse senza troppi problemi, fino allo scoccare delle 14:00, orario in cui ogni pietanza svanì dalle tavolate di Hogwarts e gli studenti furono catapultati in quell’agrodolce evento che erano i preparativi per il ballo. Al quinto anno fu assegnato, come punto di raccolta la stessa sala grande la quale fu sgomberata dai due tavoli centrali per permettere la massima libertà di movimento.  

Erano trascorsi buoni dieci minuti in cui gli studenti altro non fecero che studiarsi a vicenda con sospetto, come se si vedessero solo in quel momento per la prima volta, e forse era davvero così. I serpeverde se ne stavano seduti su uno dei due tavoli lasciati in sala mentre guardavano con diffidenza chiunque gli capitasse a tiro. I grifondoro non fecero di meglio, disposti dal lato opposto rispetto alle serpi e accanto a dei tassorosso che sembravano seguire attentamente le gare di sguardi tra le altre due case mentre i corvonero presenti giocherellavano distrattamente con nastrini e cartapesta che presto sarebbero stati usati. 

Esausta di quella situazione, che sembrava non condurli da alcuna parte, Hermione prese la parola “Ehm...bene ragazzi, direi che potremmo anche iniziare, no?”. “E chi ti avrebbe messo a capo, Granger?” tuonò dall’altro capo del tavolo un’indispettita Pansy Parkinson. Ma prima che la grifondoro potesse difendersi, intervenne Padma Patil di corvonero “Calma Parkinson, invece di attaccare briga appena puoi, vediamo di iniziare davvero a fare qualcosa.”. Alla serpeverde questo intervento piacque ben poco tanto che le sarebbe sicuramente saltata addosso se non fosse stato per Hannah Abbot che l’anticipò tempestivamente dicendo “Okay ragazzi, direi che possiamo anche iniziare a chiamarci per nome e magari...bhe...mettere mano a qualcosa.”. 

“Se queste sono le premesse ci divertiremo davvero tantissimo!” affermò Ron sottovoce in modo che potesse sentirlo solo Harry il quale subito iniziò a sgignazzare guadagnandosi una pessima occhiataccia da parte di Hermione 

“Che ne dite di iniziare ad intagliare qualche zucca?” propose Neville Paciock prendendone una in mano nel tentativo di sdrammatizzare la situazione.  

 

Angolo dell’autrice: 

Ciao a tutti! Inizio ringraziando chiunque abbia trovato il tempo per leggere, recensire e mettere tra le preferite questa ff. Ad ogni modo, non pensavo di aggiornare così presto ma ormai mi è partita la vena poetica hahah. Comunque spero di riuscire ad aggiornare in modo abbastanza regolare, probabilmente potrei decidere di farlo sempre nei weekend. Passando al capitolo è effettivamente più lungo del precedente ma non riuscivo a fermarmi. Sono molto arrugginita quindi mi scuso per la forma e magari la mancata fluidità, ho sempre avuto uno scrittura ‘pesante’. 

 Ciao di nuovo e ancora grazie, spero che questa storia vi lasci un sorriso così come capita a me mentre la scrivo. 

A presto. 

   
 
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