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Autore: MorSly8    22/10/2020    0 recensioni
Tutti noi conosciamo la storia del Bambino che è Sopravvissuto, delle sue avventure ad Hogwarts e di come abbia sconfitto Voldemort.. Ma cosa accadrebbe se io vi dicessi che in realtà la storia di Harry non è altro che un altro capitolo di un'intricata storia iniziata anni prima del suo arrivo?
Asterion Thornhill sembra un mago come tutti gli altri in procinto di compiere il grande passo andando ad Hogwarts ma non sa che forze oscure stanno tramando in segreto mettendo a rischio la sicurezza della scuola e dei suoi studenti..
Ispirato all'avventura "Harry Potter - Hogwarts Mystery".
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bill Weasley, Charlie Weasley, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Più contesti
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Hogsmeade, marzo 1977


“Sì, è così Jacob.. devi credermi” disse il giovane studente Duncan Ashe al suo migliore amico Jacob Thornhill mentre erano comodamente seduti ad un tavolo bevendo il loro secondo giro di burrobirra. Se c’era una cosa che tutti gli studenti di Hogwarts aspettavano con ansia era arrivare al terzo anno per uscire finalmente dalle quattro mura fredde del castello per andare in visita ad Hogsmeade, il piccolo villaggio situato a circa una ventina di minuti dalla scuola: ogni studente che vi andava raccontava meraviglie di quel posto partendo dai profumi inebrianti delle caramelle che si potevano sentire a Mielandia fino ad arrivare all’infinita quantità di scherzi del signor Blimes, proprietario del famigerato Emporio degli Scherzi di Zonko, che erano un sogno per i migliori combinaguai magici. E come dimenticarsi della famosa burrobirra di Madama Rosmerta, matrona dei Tre Manici di Scopa? Nessuno sapeva come la realizzava, ma tutti sapevano che un boccale di quella speciale bevanda era capace di lenire qualsiasi ferita e sanare l’anima dei poveri studenti che, ogni anno, passavano per il suo locale a rilassarsi dopo l’enorme fatica fatta sui libri. Per Duncan e Jacob, entrambi Serpeverde al terzo anno, significava un meritato riposo e svago dopo aver passato gli ultimi due anni delle loro vite a studiare nozioni su nozioni e a cercare d’ingraziarsi i professori di Hogwarts con i loro ottimi voti, anche se la loro condotta era alquanto esecrabile.
“Ma chi ti ha raccontato questa panzana, Duncan?” chiese incuriosito Jacob
“Beh, si dà il caso che sia stata proprio Olivia a parlarmene.. Comunque tutto è iniziato quando stavamo studiando per l’esame di Trasfigurazione e Olivia si era stancata così è andata a cercare un libro e le è capitato sotto mano questo libro antico di un certo Ettelea Randir in cui racconta una cronistoria legata ai fondatori di Hogwarts e di queste Sale Maledette”
A sentire quel nome, Jacob smise di bere la sua burrobirra posando il boccale sul tavolo e chiese “Sale Maledette? Vuoi dire quelle Sale Maledette di cui parlava Silente al discorso d’apertura dell’anno?”
“Sì, proprio quelle”
“Duncan.. Sai quanto me che sono soltanto una leggenda e..”
“E se non lo fossero? Pensa a cosa potremmo trovare dentro, amico mio.”
“Senti, già i nostri voti a malapena compensano il nostro comportamento non proprio conforme alle regole della scuola, pensa se iniziassimo a cercare un qualcosa che non esiste, primo ci darebbero di matti e poi..”
Duncan rimase interdetto dalla “maturità” dell’amico finché Jacob esclamò “Facciamolo!”.
Duncan esultò e disse rassicurato “Lo sai che mi hai fatto spaventare, in un primo momento pensavo davvero che pensassi davvero quello che hai detto..”
“E lo penso davvero” disse serio Jacob. “Duncan, ascolta, l’idea di cercare di queste Sale assieme a te m’intriga, davvero, ma non possiamo permetterci di sbagliare. Già non brilliamo per il nostro comportamento, se commettiamo un solo passo falso possiamo dire addio alle nostre future carriere nel mondo magico.”
“Sono d’accordo, ma forse ciò che scopriremo potrà portarci onore e gloria; non sarebbe male da inserire nel curriculum: Scopritori delle Sale Maledette.. che ne pensi?”
“Forse suona meglio così: Futuri Espulsi da Hogwarts.” disse sarcastico Jacob “Duncan, ascolta per una volta quello che sto dicendo: siamo sul filo del rasoio e non possiamo permetterci di fare delle bravate del genere.”
“E se invece le cercassimo non dando nell’occhio?” chiese una giovane Corvonero di nome Olivia Green, amica dei due ragazzi.
“Cosa vuoi dire Olivia?”
“E se manteniamo un basso profilo almeno nelle lezioni mantenendo però il nostro carattere così nessuno potrà notare una differenza nel comportamento, mentre in gran segreto potremmo svelare questo mistero.”
“Penso che sia una grande idea Olivia!” disse entusiasta Duncan
“Hai ragione! Facciamolo” disse infine Jacob brindando con i suoi amici alzando i boccali straripanti di burrobirra. 
“All’avventura!” disse Duncan
“All’avventura!” dissero in coro Olivia e Jacob facendo toccare i loro boccali festeggiando per l’idea di imbarcarsi in un emozionante avventura e bevendo la burrobirra.
Sebbene Jacob non era il tipo di tirarsi indietro davanti, il suo pensiero si volse verso una piccola fotografia che teneva nel suo portafoglio: mostrava Jacob con il suo fratellino di appena 1 anno in braccio assieme ai suoi genitori mentre erano in visita dai loro cugini americani ad Astoria, mentre celebravano la sua accettazione ad Hogwarts e la prematura comparsa dei poteri di suo fratello minore, cosa rara in un Pereldar.
Mentre vedeva il suo fratellino danzare al ritmo delle antiche melodie dei suoi antenati assieme a sua nonna Ada, disse tra sé e sé: “Farai grandi cose nella tua vita, Pip; non perdere mai chi sei”. Quel momento assieme alla sua famiglia, immortalato in quella foto fatta da suo zio Oberon con la sua Polaroid aveva un grande significato per Jacob: si sentiva felice e sembrava che niente e nessuno poteva scalfire questo stato etereo, ma in cuor suo sentiva che questa sua decisione avrebbe portato delle pesanti nubi nella sua famiglia soprattutto sul suo fratellino al quale aveva promesso che sarebbe stato sempre con lui. In quel momento prese la foto dal portafoglio e, guardando quell’attimo sospeso, disse in una strana lingua chinando il capo “Avatyara me, hanoneth”.




Secondo(o meglio) primo interludio di questa storia; cosa succederà a questo trio? 
Piccola nota: la frase alla fine è scritta in una lingua particolare che tradotta vuol dire "Perdonami, fratellino".
Spero che vi piaccia; aspetto tanta positività!
Alla prossima!
M.B.
   
 
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