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Autore: aurora giacomini    27/10/2020    0 recensioni
Per diversi anni della mia vita ho avuto dei diari segreti. Questo non lo sarà.
In questo Diario Non-Segreto parlerò di varie esperienze di vita, evitando di spargerle in diverse storie autobiografiche.
Un capitolo -> un esperienza/pensiero/conclusione.
Nel primo capitolo, ad esempio, parlerò della comunicazione, della lingua Inglese e di ciò che ha comportato per me.
Tutto ciò che scriverò sarà completamente reale.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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27 Ottobre 2020
 
Come so di essere gay?
Il mio viaggio attraverso la sessualità.


Ciao, Nicola,

La sessualità è una di quelle cose che, prima o poi, tutti quanti ci troviamo ad affrontare.
Ci sono persone che si accorgono di prediligere un sesso piuttosto che l'altro con l'arrivo della pubertà, altre, come la sottoscritta, che avevano già intuito qualcosa in tenera età.
Anno: 1998. Collocazione temporale: Materne o Asilo (?)  Età: 4-6 anni. Obbiettivo: Resistere senza la mamma.
Ero una di quelle bambine che preferiva giocare con i maschietti a giochi da maschietti, ma avevo capito che l'abbraccio o il bacino di una bambina mi facevano sentire in maniera decisamente diversa. Certo, qui è ancora troppo presto per parlare di attrazione, e tanto più di sesso, ma avevo comunque l'età giusta per preferire un colore, una storiella e i giochi, di conseguenza anche la compagnia.
Anno: 2000 al 2005. Collocazione temporale: Periodo Scuola Elementare. Età: 6-11 anni. Obbiettivo: Imparare.
Qui le cose rimangono ovviamente ancora mooolto soffuse e avvolte da un velo di sacrosanta ignoranza. Ma è qui la consapevolezza di voler essere il cavaliere e non la principessa prende piede in me. L'idea di proteggere la mia donzella dalla furia di un mago cattivo o drago mi riempivano d'orgoglio e mi facevano stare davvero bene. Quando poi la principessa mi abbracciava, beh, stavo ancora meglio.
In questo periodo della mia vita posi una domanda, una domanda che suggeriva l'inizio di alcune riflessioni: “cosa vuol dire quando due donne si amano?” era una domanda rischiosa da rivolgere, (pur non sapendo perché, lo sentivo) ma cominciava a pesarmi da ormai troppi giorni. Non ricordo quale fosse stata la miccia, ma ricordo perfettamente dov'ero, cosa stavo facendo e con chi.
“Sono malate, hanno una malattia.” Fu la risposta.
Non mi piacque quella risposta. Ma non protestai, cominciai invece a pensare che forse gli adulti non sanno proprio tutto, insomma, le due signore che avevo visto baciarsi sembravano stare bene! Anzi, sono sicura stessero bene, quando uno è malato lo si vede: sono pallidi, respirano male, tossiscono, insomma, se ne stanno a casa! Di sicuro non ridono e scherzano come quelle due signore! (Quanto ero innocente xD )
Qualche tempo dopo, inteso come anni, andai da mia madre, anche qui ricordo perfettamente la scena: eravamo in cucina.
“Mamma, e se a me piacessero le donne?”
“Non dire stupidaggini.” Una risposta secca che non ammetteva repliche.
Ma io replicai lo stesso: “ma tu mi vorresti bene lo stesso?”
“Certo che ti vorrei bene, ma sei troppo piccola per capire queste cose.” Era un punto fisso: sei troppo piccola.
Infatti, nel corso degli anni, ogni volta che tiravo fuori l'argomento, ero “troppo piccola per capire”.
Anno: 2005 al 2009. Collocazione temporale: Scuole Medie. Età: 11-15 anni. Obbiettivo: Sconosciuto.
(Alcuni nomi -se presenti- verranno alterati per motivi di privacy.)
Ah, qui arriva la consapevolezza: mi piacciono le ragazze.
In prima media ebbi la mia prima vera cotta. Lei era una ragazza dai lunghi capelli castani, gli occhi scuri e una fronte piena di brufoli (xD) era un incanto per me. Il suo corpo era ancora acerbo, ma il sedere era già sporgente e il seno comunicava timido a spingerle la maglietta. Complice anche il fatto che lei fosse forse l'unica ragazza che non mi usava violenza fisica/verbale, anzi, a dire il vero era sempre molto dolce nei miei riguardi... finì col farmi innamorare, parola troppo grossa, oggi lo so, mi presi una bella sbandata ecco.
Passavo le ore a guardarla, a immaginare di baciarla... nulla di più giuro, volevo solo baciarla, ascoltarla, abbracciarla... inutile dire che nulla di tutto ciò è mai avvenuto...
In quel periodo avevo visto un film, e da lì avevo preso “Mister x”... usavo quest'appellativo per nascondere la vera identità, di conseguenza il sesso, quando l'ardore mi portava a comporre poesie o a scrivere “ti amo” ovunque capitasse... insomma, cose adolescenziali.
Anche in quel periodo, forte della mia quasi assoluta sicurezza, tornai sull'argomento con mia madre... l'epilogo? “Sei troppo piccola, finiscila. Non capisci.”
Ma io capivo... quello che non capivo è cosa ci fosse di male. Forse aveva paura della reazione di mio padre allora, e dei suoi genitori -ovvero i miei nonni- sempre allora, e poi. Non lo saprò mai con certezza.
Il primo anno venni bocciata, dunque mi ritrovai con una nuova classe.
Mi partì una nuova cotta. Col senno d'oggi non riesco proprio a capire cosa ci trovassi in quella ragazza... voglio dire, era altissima e talmente magra che quando si metteva di profilo sapevi che c'era solo per i capelli... e di certo non brillava d'arguzia... scusa xD Aveva gli occhi più scuri che avessi mai visto: rimanevano neri persino a luce diretta...! Beh, questo mi piace ancora oggi...
Era la migliore amica di una della mie bulle: una gigantesca ragazzona in evidente sovrappeso con il cervello di una gallina ritardata (effettivamente, nessuna delle mie bulle brillava per intelligenza o bellezza... e poi ero io quella da bullizzare?! Robe da matti!) tutte tranne una, in realtà: era molto, ma molto bella... se non fosse stata così stronza avrei potuto provare pure attrazione... perché eri così stronza?!
Ad ogni modo...
Anno: 2009 al 2013. Collocazione temporale: Scuole Superiori (IPSIA)/ Convitto/ Mondo (xD) Età: 14-18. Obbiettivo: Stare al mondo.
Qui è un vero casino...
Allora... devi sapere che per frequentare le superiori ho dovuto andare ad abitare in un convitto perché la scuola era davvero, ma davvero troppo lontana da casa.
Il primo giorno, dopo l'esperienza traumatica della prima notte lontana da casa, in una stanza impersonale e sconosciuta, mi trovavo sulla corriera del convitto che, insieme ad altri studenti e convittuali, ci avrebbe portati a scuola. Qui incontro colui che è stato il mio primo amico dopo quattro anni di solitudine, per convenzione userò il suo soprannome Snape che in Friulano vuol dire grappa... tutto detto xD Praticamente avevo dei problemi col cellulare e lui, stile aquila sul topo, mi si fionda addosso... parla e parla... diventiamo amici... ci mettiamo insieme. Che?! Eh già...
Ma lui non è stato il mio primo bacio, non c'è stato nulla fra di noi... era molto platonica come cosa xD Comunque, perché mi sono messa con lui? Per paura di non essere accettata... per ingannare me stessa e tutti coloro che conoscevo... volevo fare la “normale”...
E' finita dopo pochissimo... ma ancora oggi è uno degli amici più cari che ho.
Ma le mie esperienze etero non finiscono qui...
Vitto (nome di fantasia) è stato il mio secondo ragazzo, lui è stato il mio primo bacio (4 Dicembre 2009)... la mia prima volta... credevo di amarlo, in un certo senso. Essendo anche lui in convitto, stavamo moltissimo tempo insieme... camminavamo... ridevamo, era bellissimo stare con lui, avevo la sensazione di conoscerlo da sempre, di appartenergli in qualche modo. Ma la natura non si può reprimere... a scuola mi ero presa una cotta per una ragazza... pensa che mi sono pure dichiarata, ma non è successo nulla...  comunque non me la sentivo più di stare con Vitto e pensare a lei, pur sapendo di non essere ricambiata, comunque sia, rimanemmo amici.
Arriva il 2011... qui cambia tutto... mi innamoro per la prima vera volta in vita mia, con lei scoprii di non aver mai amato prima... avevo 17 anni, lei 16.
10 Ottobre 2011... sono alla fermata dalla corriera e la vedo: la riconosco subito, è la stessa ragazza che, solo pochi giorni prima, mi aveva grugnito in risposta al mio farla salire per prima sulla corriera (qualche tempo dopo mi spiegò che il grugnito era perché pensava che la stessi prendendo per il culo con i miei modi “cavallereschi” xD) era impossibile non notarla! La sua pelle ebano e la sua chioma più nera della notte, unita al giallo della sua giacca, beh... capito... la guardavo da lontano, chiedendomi se avrei mai avuto il coraggio di parlarle...
Vabbeh, salii sulla corriera, al mio solito posto e, dato che in quel periodo ascoltavo praticamente solo Laura Pausini, mi mesi le cuffie pronta ad isolarmi dal mondo.
Mi passò accanto per raggiungere i posti dietro, ma, proprio pochi secondi dopo che la corriera era partita... mi passò di nuovo di lato e si sedette nei sedili davanti, il mio cuore accelerò, ma feci finta di niente, rammaricandomi al pensiero che forse era tornata in avanti perché dietro la maltrattavano, insomma, magari per il colore della sua pelle, che ne sapevo...
Passano minuti in cui mi concentro sui suoi capelli e le canzoni, poi, senza preavviso alcuno, vedo che si gira... mi guarda... la sua bocca si muove...
Stava parlando con me?!
“Scusa?” Mi tolgo le cuffie, quasi strappandomele.
Mi sorride, “no, dico, ciao!”
“Ciao...”
“Sono Sandra, comunque...” mi porge la mano. (Nome di fantasia)
“Aurora...” gliela stringo.
Era tornata per parlare con me, non perché le davano fastidio... per me! 
(Sto alternando i tempi verbali come un ubriaca.... facciamo che non ti sei accorto di nulla, ah?)
Parlammo fino alla mia fermata, quando scesi sentii i suoi occhi sulla mia nuca.
Passarono due giorni in cui continuavo a pensarla...
12 Ottobre 2011. Non è molto bello da dire, ma ero in marina... avevo passato tutto il pomeriggio con Sgnape in un vecchio rudere non troppo distante dalla stazione. 
Ad un certo punto mi arriva un messaggio da una ragazza che avevo conosciuto in convitto e con cui ero molto amica, mi chiedeva se avevo voglia di vederla.
Certo che avevo voglia di vederla! Ma le chiesi se la presenza del mio altro amico fosse un problema, non lo era. Perfetto, la raggiungemmo al parco.
Ci dividemmo una birra in tre e parlammo fino al momento in cui vidi lei... Sandra! Era la prima volta che avevo voglia di sottrarmi alla compagnia della mia amica. La salutai alla svelta e corsi da Sandra...
Parlammo per un po' lì al parco, poi camminammo insieme verso la fermata... Sgnape ci seguiva senza sapere cosa stesse succedendo (povero...)
In corriera ci scambiammo i numeri.
La sera, mentre messaggiavamo, le inviai un sms di cui ricordo perfettamente il testo:
-Ma io t'interesso davvero o è solo una cosa così?- Avevo il cuore a tremila.
-Mi interessi davvero, e io?-
-Caz*o sì!- 
Ecco... era fatta.
14 Ottobre 2012. Quel giorno marinai di nuovo la scuola: avevo appuntamento con lei e non c'è l'avrei fatta a stare con lei abbastanza tempo se fossi andata a scuola.
La portai dal vecchio rudere e cominciammo a parlare, a conoscerci meglio.
Ad un certo punto le raccolgo lo zaino e le dico: “penso di essermi innamorata.”
Non ricordo la sua risposta, ricordo solo che ci baciammo...
Fu meraviglioso! Era la prima volta che baciavo una ragazza... ho ancora l'immagine in mente del nostro bacio: due linee bianche che si muovono su uno sfondo nero.
“Cominciò a credere che ti sei innamorata...” mi disse ad un certo punto, ancora oggi penso fosse un po' decontestualizzato, ma non importa.
Un rapido riepilogo..
La notte fra il 16 e il 17 Ottobre ci scambiammo i primi “ti amo”, prima lei, poi io. Il 21 Ottobre ci siamo messe insieme. Il 25 Ottobre, nonostante il freddo, facemmo l'amore in un prato disperso fra le colline.
Ed ora, il 9 Novembre 2011... quel giorno fu il giorno del mio coming out con mia madre...
Ormai tutti nella mia cerchia di amici e conoscenti lo sapevano da anni, mancava solo lei...
Piansi come una dannata senza riuscire a calmarmi: ero terrorizzata! Ma lei, nonostante tutti gli anni precedenti in cui non voleva neppure sentir parlare di gay e lesbiche, fu la dolcezza in persona: mi coccolava, cercava di tranquillizzarmi e soprattutto, continuava a rassicurarmi sul fatto che mi volesse ancora bene, che nulla era cambiato. Non penso l'avesse mai davvero accettato, ma ha continuato a volermi bene ed amarmi fino all'ultimo respiro, lo so.
A parte qualche difficoltà con mia madre, devo dire il vero: non sono mai stata trattata male per il mio orientamento sessuale, mai! Mi considero davvero fortunata per questo, e mi dispiace sentire storie così diverse dalla mia...
Con Sandra le cose andarono alla grande per un po', poi tra un tira e molla ci perdemmo abbastanza. Io continuavo ad essere innamorata, lei no, o forse, mi piace di più pensarlo, fu a causa dei suoi che non presero per nulla bene la nostra relazione...
Ti racconto come andò, c'ero...
Non riesco a ricordare la data e un po' mi dispiace... vabbeh, fatto sta che avevamo deciso di dirlo anche ai suoi, visto il buon esisto ottenuto con mia madre.
Volevamo farlo insieme, allora mi invitò a cena.
Passammo del tempo nella sua stanza a prepararci.
Ad un certo punto scendemmo perché la cena era quasi pronta.
Eravamo sedute sul divano. Andò più o meno così:
“Mamma, devo dirti una cosa... sto con una ragazza.”
Sua madre distolse gli occhi da lei e mi guardò, “e sarebbe lei?” Le chiese, continuando a guardare me.
“Sì...” le risposi io, “stiamo insieme, ci amiamo.”
Sua madre mi scoppio a ridere in faccia... da quel momento, il delirio...
Inutile dire che non ci fu nessuna cena.
Sua madre mi riaccompagnò a casa: non voleva che qualcuno finisse per investirmi nel buio... beh, dai carino da parte sua.
In macchina mi fece tutto un discorso...
Da quel momento ci vedevamo solo di nascosto... ma non poteva funzionare.
Finimmo col perderci e trovare altre persone.
Credo fosse il 2013/14 Quando, al liceo artistico, conobbi la mia seconda ragazza.
Fu una passione travolgente, ma un fuoco che brucia con troppo vigore finisce con l'estinguersi presto.
Restammo comunque amiche.
In tutto questo ho avuto anche un'altra relazione etero sessuale con quello che oggi è il mio migliore amico.
Ma il mio amore è stato solo uno: Sandra, che per non so quale diabolica ironia, ho rincontrato qualche giorno fa... ma ci ho scritto un intera storia su quel giorno, non serve riportarla anche qui.
Dunque... questa, grosso modo, è stata la mia esperienza con la sessualità.
So di essere gay e la cosa non mi causa alcun problema. Ho capito molto tempo fa di esserlo, ma quando mi sono ritrovata fra le braccia di una donna ho capito che era assoluto, era la mia verità.
Le donne hanno quel qualcosa che le rende magiche ai miei occhi. Quel che mi muove non è puro istinto sessuale, in vero prediligo l'amore platonico, ma so per certo che un ragazzo/uomo non riuscirà mai a farmi lo stesso effetto... c'è chi ci è andato vicino, ma non potrà mai essere la stessa cosa.
Come detto, la mia non è stata una sorta di evoluzione in un verso o nell'altro: sono nata così. Non nego che potrei innamorami anche di un ragazzo, lo sono stata tecnicamente, ma non sarà mai la stessa cosa.
Lo ripeto, sono stata molto fortunata e forse non potrò mai capire fino in fondo la sofferenza di chi non è accettato, certo, anche io ho subito l'umiliazione di essere denigrata, isolata, emarginata e tutto, ma non per il mio orientamento...
Comunque se qualcuno di coloro che leggerà dovesse vivere una situazione dolorosa per il sesso che non ha scelto di amare, qui c'è la mia solidarietà. Il mondo è pieno di persone che saranno solidali, è vero, molte altre no, ma non viviamo in un mondo perfetto, ricordiamoci che viviamo in un mondo che ospita persone in grado di uccidere, stuprare e così tante altre oscenità. D'altra parte però, la lotta per i nostri diritti non dovrebbe mai sfociare nella violenza o nel vittimismo: a volte la nostra community esagera, è giusto dirlo. Con questo non voglio dire che sposarsi per noi sia sbagliato, che non possiamo adottare o tutte le altre cose che le persone, in quanto umani, possono fare, dico solo che il passo fra la ragione e il torto è breve.
Bene, grazie per avermi ascoltata anche questa volta e perdona: ho scritto come un cane analfabeta... ma facciamo che ognuno il suo diario lo scrive come crede... che paraculo...! xD

  
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