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Autore: Chiara_tommo_05    10/11/2020    1 recensioni
Harry aveva perso i suoi genitori e sua sorella all’età di 18 anni. L’unico membro della famiglia che gli era rimasto era la figlia di Gemma, sua nipote Claire.
Rinunciando alle sue ambizioni decise di aprire un piccolo bar per prendersi cura della piccola, e fu proprio lì che incontró lui, uno dei chitarristi più famosi al mondo, Niall Horan.
Harry riuscirà ad aprirsi con lui e raccontare il suo passato? Riuscirà ad aprire il suo cuore di nuovo dopo anni?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La settimana passò abbastanza in fretta, e presto arrivò il sabato, il che significava Claire tutto il giorno con lui al bar.

Harry era particolarmente stanco quel giorno, e non vedeva l’ora che fosse domenica, e non perché la settimana lavorativa era stata impegnativa, non perché ogni notte si svegliava dal solito sogno con Niall, che puntualmente Harry cercava di rimuovere, ma perché proprio l’irlandese non si era fatto vivo per l’intera settimana.

Iniziava a pensare che era colpa sua, che non avrebbe dovuto trattarlo in quel modo l’ultima volta e che forse lo aveva offeso. A mente lucida, Harry aveva capito che Niall non aveva davvero detto nulla di male e che forse avrebbe dovuto chiedergli scusa. 

Mentre la mattinata al bar passava frenetica, alle 15 arrivò un pacco indirizzato a Mr. Harry Styles. Harry si avvicinò al postino con uno sguardo abbastanza stranito ma allo stesso tempo curioso, perché non aveva ordinato sicuramente nulla in quei giorni, e di solito nessuno gli inviava nulla. 

Fu sorpreso quando lesse che il nome del mittente era in realtà il nome di un’etichetta discografica, la Sony che Harry ben conosceva.

Ritornò al bancone dove ad aspettarlo c’era Claire che guardava entusiasta il pacco.

‘Papà qualcuno ci ha inviato qualcosa!’ Disse eccitata battendo le mani , poiché non avevano mai ricevuto un pacco da qualcuno prima di allora. 

‘Aprilo,aprilo,aprilo!’ Iniziò a canticchiare Claire saltellando sul suo solito sgabello, iniziando ad essere irrequieta, e rendendo lui irrequieto a sua volta, anche se doveva ammettere che era abbastanza incuriosito. 

Munito di forbici, Harry riuscì a rompere il nastro adesivo ed aprire il pacco, rivelando al suo interno una lettera ed un cd con su il viso di una persona che Harry conosceva bene.

Gli bastarono pochi secondi per capire tutto, Claire invece si chiedeva ancora che cosa fosse. 

Così Harry, con una lentezza disarmante e una sensazione familiare, prese il cd dal titolo Flicker tra le mani e lo porse a Claire; le ci volle un secondo prima di urlare ‘papà è Niall, è il suo cd!’ Stringendolo tra le mani e guardandolo con un grande sorriso. 

‘Sono così contenta che l’hai trovato’ disse mentre si sporgeva dallo sgabello per abbracciare Harry.

Harry fu invaso da un grande senso di umiliazione e tristezza, perché non era stato lui a procurare quel cd, ma solo una persona che in quei giorni non si era fatta viva.

‘Tesoro lo manda Niall, non l’ho preso io’ disse con lo sguardo basso, quasi come si vergognasse davanti a Claire.

‘Leggi la lettera papà, la lettera’ disse Claire fin troppo eccitata per badare all’umore di Harry, porgendogli la lettera con le sue manine.

Harry aprì la lettera ed iniziò a leggere in modo tale che Claire potesse sentire.

 

Cara Claire e caro Harry,

Perdonate la mia assenza ma l’uscita del cd mi ha tenuto molto impegnato! 

Ti ho pensata tanto Claire, e non potevo non inviarti una copia del mio cd, come tu desideravi.

Spero che le mie canzoni ti piacciano, una l’hai ispirata proprio tu, è la numero 5.

Questo è il mio numero, quando vuoi, se per tuo papà va bene, mi potete chiamare e dire se l’album è piaciuto ad entrambi.

 

La lettera poi continuava con una parte che Harry pensò fosse solo per lui, quindi decise di saltare alla fine e leggere l’altra parte da solo.

 

Spero di sentirvi e vedervi presto, un abbraccio, 

Niall. Xx

 

Inutile dire che le due ore successive all’arrivo del pacco si rivelarono infernali per Harry e fu costretto a richiamare più volte Claire perché iniziava davvero ad essere insistente e a fare i capricci, e fu quando iniziò ad alzare il tono verso Harry, che decise che se non avesse smesso di parlare le avrebbe proibito di ascoltare il cd.

 Harry non era severo con Claire ma non poteva dare fastidio ai clienti e rischiare di perderli, il lavoro era l’unica cosa che poteva Permettergli di avere da mangiare ogni giorno.

Claire decise che avrebbe fatto la brava e promise di non far arrabbiare più Harry così si mise a leggere un libro mentre attendeva l’orario di chiusura.

Ben presto si fecero le otto, ciò significava che Harry poteva finalmente chiudere il locale, e dirigersi verso il suo appartamento con una Claire fuori di se dalla gioia.

Appena salirono di sopra, Claire accese subito lo stereo e inserì il cd perfettamente, e così partì la prima canzone ‘on the loose’ .

La voce di Niall Pian piano riempì la stanza mentre la melodia del primo brano iniziava, ed Harry pensò che era bravo, Niall era maledettamente bravo, come musicista, e ora anche come cantante.

Mentre Claire saltellava sulle note della canzone, Harry lesse le righe che Niall aveva destinato a lui. 

 

Harry, spero non ti abbia infastidito questo mio piccolo regalo, ho capito che quando invado troppo il tuo spazio tendi ad infastidirti, ma ci tenevo davvero che Claire avesse il cd.

So poco di te, anzi nulla, eccetto la parte più importante, Claire.

Non prendermi per un folle e non fraintendermi,ma mi piace venire nel tuo bar e guardare te o Claire, vedere la vostra quotidianità fatta di sorrisi e risate, vedervi come famiglia.

Quando fai parte di un mondo basato sulla finzione e l’apparenza, inizi ad apprezzare cosa importa davvero, e guardarvi ed essere sullo sfondo della vostra vita mi fa sentire come se nel mondo esistesse ancora del buono, mi fa sentire con i piedi per terra.

Se me lo permetterete, vorrei esservi amico, far parte delle vostre vite, e spero possiate accettare me come persona, continuando a fare come avete fatto dal primo giorno, io so che non mi deluderete come tanti hanno fatto.

Spero che apprezzerai il cd, è nato proprio nel tuo bar!

 

Harry rilesse quelle righe più e più volte, ma i pensieri erano tanti e non riusciva a focalizzarsi sui sentimenti che provava in quel momento. Niall aveva scritto delle belle parole nella sua lettera, ma aveva ragione, lui non conosceva Harry, non conosceva il suo duro passato, le notti insonni con Claire, i sacrifici di chi non arriva a fine mese ed e costretto a mangiare nella mensa dei poveri. 

Niall non sa, ma vorrebbe essere suo amico. Niall non lo conosce, eppure vorrebbe farlo.

E lui? Vorrebbe conoscere Niall? Non aveva amici ormai da 5 anni, non si rapportava con un adulto da tanto. Cosa avrebbe voluto Niall? Harry non aveva granché da offrirgli, non poteva offrire serate tra ragazzi o bevute tra amici, lui aveva Claire. 

Ma Niall questo lo sapeva, e forse ciò che desiderava era vivere un po’ della loro semplice vita, insieme a loro.

Harry non aveva ancora deciso se glielo avrebbe permesso, ma Claire richiamò la sua attenzione perché la “sua” canzone, che si chiamava ‘hey angel’, stava per iniziare.

Quando lesse il titolo, Harry non poté fare a meno di sorridere per il nome azzeccato, la sua piccola sembrava un vero angioletto. 

Mentre la canzone partiva pian piano, Harry poteva vedere Claire che ballava e rideva urlando ‘sono un angelo papà!’, troppo piccola per capire la profondità delle parole di quella canzone. 

Ma Harry era un adulto, e assorbiva parola per parola, amandone ogni singola sfumatura. La ascoltava e non poteva fare a meno di pensare a lei, a Gemma. 

Piano piano che le strofe si susseguivano, I sentimenti assopiti di Harry iniziavano a riaffiorare, la malinconia e la tristezza che aveva soffocato per anni sembravano voler esplodere dentro di lui, il suo cuore batteva forte e pensava che una canzone non poteva avere un impatto così potente su di lui.

 

Hey angel

Tell me, do you ever cry

When we waste away our lives?’ 

 

Niall cantava, mentre Harry non desiderava altro che avere sua sorella, sua madre e suo padre ,lì con lui.

Lacrime inconsapevoli iniziarono a scorrere sul viso di Harry mentre un leggero singhiozzo gli usciva dalle labbra, facendo voltare di scatto Claire.

La piccola lo guardò negli occhi, e capì, capì cose che una bimba di 6 anni non capirebbe.

Capì che Harry era una persona fragile, capì che Harry stava soffrendo, capì che lui faceva di tutto pur di renderla felice.

Harry si asciugava le lacrime con la mano, non voleva farsi vedere da Claire così, ma più lacrime asciugava, e più altre uscivano dai suoi occhi, facendolo cadere in un pianto incontrollato. Claire gli corse incontro togliendogli le mani dal viso e mettendosele intorno al suo corpicino,e sussurrando ‘è tutto ok papà’ .

Iniziò ad accarezzare i lunghi capelli di Harry con le sue manine, dando di tanto in tanto baci sulla guancia. Ed Harry la stringeva forte, non riuscendo a fare altro; si aggrappava a Claire capendo che lei era l’unica ragione della sua vita, l’unica persona che gli aveva impedito di cadere nella depressione della sua miserabile vita, l’unica che gli era rimasta. E c’era Niall, Niall che aveva scritto quella canzone pensando a Claire, Niall che senza saperlo aveva colpito Harry come uno schiaffo in pieno viso, Niall che aveva fatto crollare anni e anni di facciata con una sola canzone, senza nemmeno saperlo.

Quando Harry si calmo e iniziò a respirare normalmente, l’album era ormai finito, e il silenzio si impossessò della casa. 

Claire si staccò Pian piano da lui e gli chiese di fargli un sorriso. Harry guardava se stesso negli occhi grandi e verdi di Claire e si disse che era arrivato il momento di aprirsi a qualcuno, qualcuno con cui potesse sfogarsi, qualcuno che poteva dirgli che sarebbe andato tutto bene, qualcuno che potesse aiutarlo a togliere  il grosso macigno che gli schiacciava da anni il suo triste cuore.

Harry forzò un gran sorrido, e si ricompose. ‘Scusami tesoro, un po’ di tristezza...ora è passato’ disse Harry eliminando definitivamente le ultime tracce di lacrime sul viso.

‘Vuoi chiamare Niall, tesoro?’ Chiese Harry cercando di distrarsi e a sua volta di distrarre Claire.

Lei lo guardò negli occhi e scosse la testa, stupendo Harry. 

‘Papà è triste e ha bisogno di me, domani chiamiamo,Niall ‘ disse con un tono di una bambina che era cresciuta troppo in fretta, che di tanto in tanto emergeva in lei.

Così entrambi si misero il pigiama, e Claire chiese di dormire con lui, dopo ormai due anni che dormiva da sola nel suo lettino, ed Harry sapeva che non era un capriccio, non era perché lei aveva bisogno di lui, ma perché lui aveva bisogno di lei.

Dopo un abbraccio che sembrò durare ore, e un bacio della buonanotte, i due si addormentarono, stremati dalla carica emotiva che li aveva pervasi quella sera.

 

  
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