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Autore: _Bri_    14/11/2020    11 recensioni
[STORIA INTERATTIVA - Iscrizioni chiuse]
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Dalla caduta di lord Voldemort sono passati molti anni e la pace tanto agognata, purtroppo, ha avuto vita breve. Una guerra terribile ha coinvolto maghi e babbani, portando le parti coinvolte a decimarsi vicendevolmente. Ma nel momento di massimo buio, dalle macerie fumanti, si è sollevata una voce di donna, che ha promesso la pace per chiunque l’avesse seguita. Ma a quale prezzo?
Dopo 60 anni di regime in cui la magia è stata soppressa, non tutti hanno messo a tacere il loro pensiero e piccoli ma battaglieri gruppi di dissidenti, sono pronti a dare battaglia contro il regime di Nadia e della sua Corte.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Prologo Parte 2
 
La Corte – Zona di addestramento
 
Jude, mani allacciate dietro la schiena e cipiglio torvo, studiò con attenzione la ragazza che riversava a terra mentre pian piano emergeva da una nuvola di terriccio rosso. I lamenti da parte di lei lo portarono a roteare gli occhi al cielo e poi, trovata dentro di sé la calma necessaria, le parlò con tono misurato:
 
- Vuoi rimanere lì ancora per molto? Forza, alzati e recupera il cavallo. -
 
Addestrare le future Sentinelle era quasi un piacere, nella grande tenuta che Nadia aveva fatto costruire appositamente. Infatti se dalla grande piazza centrale della Corte, si intraprendeva la strada di destra, percorrendola tutta si arrivava a un grande maneggio in cui vi erano le stalle, dove venivano accuditi tutti i cavalli della comune; adiacente ad esso si estendeva un vero e proprio campo di addestramento militare, provvisto di un’armeria ben servita. Era lì che il capo delle Sentinelle si trovava con sei ragazzini inesperti. Nadia più volte gli aveva detto che avrebbe potuto delegare il lavoro d’addestramento a qualche altra Sentinella, ma Jude aveva sempre declinato, preferendo occuparsi in prima persona di addestrare i novizi; questo quando non era impegnato nelle sue missioni, ovvio.
Ciò non voleva dire che non fosse talvolta snervante, come quel giorno in cui avrebbe preferito strapparsi le orecchie, piuttosto che sentire il blaterare di quella ragazzina che non faceva che lamentarsi. Jude le porse la mano e lei, intimorita ma anche grata, la raccolse in modo che l’uomo potesse aiutarla a rialzarsi da quella brutta caduta da cavallo. Ma una volta in piedi, Jude la tirò a sé con vigore e si incurvò, di modo da poter inchiodare gli occhi venati di limpido cielo in quelli di lei:
 
- Vuoi diventare una Sentinella, ma non sei nemmeno in grado di rialzarti da una stupida caduta da cavallo. Cosa pensi che accadrà lì fuori, nelle Terre di nessuno, quando cadrai perché un branco di ladri ti starà inseguendo per portati via questa tua testolina vuota, eh? Pensi ci sarà qualcuno disposto ad aiutarti per rimetterti in piedi? Magari speri anche ti vengano offerti tè e pasticcini… -
 
Più parlava, più la voce si faceva roca e la morsa intorno alla piccola mano della ragazza andava intensificandosi. Intanto che gli occhi le si riempivano di lacrime, gli altri ragazzi osservavano la scena in silenzio, senza avere il coraggio di emettere un singolo suono.
 
- Te lo ripeterò per l’ultima volta, poi se continuerai a frignare, farò in modo che tu venga spedita immediatamente nelle Colonie più vicine: recupera – il – cavallo – adesso. -
 
Jude dovette trattenere un sorriso, mentre constatava la nascita di puro terrore negli occhi di lei la quale, dopo un primo momento di totale smarrimento, annuì e corse verso il cavallo che era corso nel maneggio con fare imbizzarrito. Solo a quel punto il capo delle Sentinelle portò di nuovo le mani dietro la schiena e si rivolse al resto dei novizi, concedendo loro un sorriso bonario:
 
- Bene, chi è il prossimo che vuole sperimentare il tiro da cavallo? Ricordatevi che prendere confidenza con questi animali è per voi fondamentale. Le Terre di nessuno sono luoghi terribili ed è possibile che sarete costretti a muovervi molto velocemente mentre date battaglia. I Ladri di bacchette sono molto abili e non pensate che siano sguarniti di armi a loro disposizione. Perciò prima imparerete a combattere da cavallo, meglio sarà per voi, sempre che vogliate salva la vita. -
 
Dal gruppetto di adolescenti partì una sequela di gorgoglii: chi deglutiva, chi tossicchiava, chi si grattava la testa per il nervoso. Solo un ragazzino dai morbidi capelli color cioccolato ebbe il coraggio di fare un paio di passi avanti : - Mi scusi signor Millan, ma non sarebbe meglio tentare di sviluppare le nostre capacità, prima? Magari Eleonore, - continuò lui, indicando con un gesto del viso la ragazza che tentava di calmare il cavallo dalla quale era caduta, - non è particolarmente ferrata in questo ambito, quindi perché non concentrarsi sulle sue abilità? –
 
Jude squadrò il ragazzo, poi accorciò di qualche passo la distanza che lo divideva da lui, prima di rispondere: - Certo, Malachia… posso concentrarmi sulla capacità di Eleonore di sciogliere il metallo con le mani, ma ti assicuro che non sarebbe questo a farla sopravvivere, se si dovesse ritrovare in mezzo a un branco di ladri esperti e pronti a tutto, pur di decimarci. Comunque né Nadia, tantomeno il sottoscritto, obbliga nessuno di voi a stare qui ad addestrarvi. – Ancora qualche passo a ridurre la distanza dal ragazzo di un paio di metri. Quest’ultimo stava lentamente perdendo colorito. – Ma se decidete di rimanere, spero che siate abbastanza coscienziosi da non dubitare dei miei metodi di addestramento. –
 
Una risata allegra, seppur profonda, arrivò alle spalle di Jude. Malachia, fissando la figura in avvicinamento, prima sgranò gli occhi, poi chinò il capo con reverenza e retrocedette, tornando a confondersi fra gli altri quattro compagni.
 
- Vedo che non perdi un attimo di tempo, figliolo! -
 
Jude rilassò lo sguardo e sorrise nel percepire la stretta della mano di suo nonno sulla spalla; a quel punto si voltò verso di lui: - Il mattino ha l’oro in bocca, nonno… sei stato proprio tu a insegnarmelo. –
 
- Hai ragione e vederti così zelante mi rende molto orgoglioso di te. Però sono venuto a chiederti di concedermi un po’ del tuo preziosissimo tempo; avrei bisogno di mostrarti i progressi del progetto di cui ti accennavo ieri… - Etienne lanciò uno sguardo a Eleonore e accennò un sorriso divertito: - Sono sicuro che questi ragazzi non se la prenderanno a male, non trovi? -
 
Jude scrollò il capo biondo e tirò un angolo della bocca: - Credo non vedano l’ora di liberarsi di me. Forza, andiamo. In quanto a voi continuate ad allenarvi come se fossi qui. Non costringetemi a mandare da voi delle balie. –
 
Così i due uomini si incamminarono verso l’automobile con cui era giunto Etienne. Il gruppo trattenne il fiato e solo quando videro l’auto sfrecciare via, i ragazzi si concessero di respirare di nuovo.
 
*
 
Quartier Generale
 
- Ti faccio vedere io, maledetto! Consegnami tutto quello che hai! -
 
- Giammai! O fai quello che ti dico, o la pagherai cara: ti porteremo nelle Colonie e passerai lì il resto della tua vita! -
 
- Non puoi farlo, perché io prima ti do fuoco alla moto, poi do fuoco a te! Sono Ame, ricordati il mio nome, perché sarà l’ultima parola che sentirai! -
 
Una bambina con una parrucca bionda in testa e una maschera antigas di cartone a coprirle metà viso, agitava un bastone nella direzione del gruppo di ragazzini capitanati da Salomon il quale, nel suo costume di toppe colorate, manteneva i pugni stretti sui fianchi magri. A quel punto, alle spalle della ragazzina con la parrucca apparve Jack, volto coperto da una bandana rossa da bandito e una catenella stretta in mano.
 
- Non ce la farete, perché io e la mia amica siamo più forti e furbi di voi: in guardia! -
 
Fra i versi e le risate, i ragazzini cominciarono a correre lungo tutto il perimetro della sala comune del Quartier Generale, in barba agli adulti che evitavano di sgridarli e li lasciavano fare. Sonne, Skog e Ame, seduti intorno a un tavolinetto sbilenco, osservavano la scena. Sonne liberò una risata e indicò la ragazzina con la parrucca: - Guarda Sophie, è identica a te! Pazzeschi, questi ragazzi. –
 
- E Jack a te. – Annuì con solennità Ame, con le braccia pallide strette sotto il seno minuto: - Siamo i loro eroi, dovremmo esserne fieri. -
 
- E io chi sarei? – Chiese Skog, tentando di dissimulare l’eccessiva curiosità.
 
- Tu sei decrepito amico, nessuno di loro vorrebbe mai essere te. -
 
Alle parole di Sonne, Skog divampò: - Vecchio io? Riuscirei a metterti al tappeto con un braccio legato dietro la schiena! – Poi l’uomo indirizzò il capo verso i ragazzini che correvano pericolosamente intorno a loro: - E voi dovreste essere a studiare ora! –
 
- Via Skog, oggi  è Sabato, lasciali divertire. – Ame si inclinò verso di lui, così gli pizzicò una guancia coperta di barba: - E poi non prendertela. Tu non sei vecchio, sei maturo e perfettamente splendido (1)!-
 
Il babbano borbottò qualcosa, mentre insieme agli altri due si alzava e si avviava verso l’interno del Quartier Generale. Sonne lanciò uno sguardo rapido a Jack che era immerso in un finto duello con Salomon, quindi sussurrò verso Ame per non farsi sentire: - Ora che ti sei riposata puoi dirmi come è andata la missione: notizie dei suoi? –
 
Ame si accigliò e scosse il capo. – Nessuna, ormai è passata una settimana e loro sarebbero dovuti tornare in un paio di giorni. –
 
- Non è una buona cosa. – Commentò Skog. I tre superarono le cucine e il refettorio, diretti verso la piccola sala che utilizzavano gli adulti per le riunioni, quando non volevano che i ragazzini della comunità ficcassero il naso nei loro discorsi.
 
- Non lo è affatto. Hai incontrato qualcuno delle Sentinelle che conosciamo? -
 
Ame lanciò una fugace occhiata alle porte dei dormitori che stavano superando. Non amava affatto quel corridoio che stavano percorrendo, troppo lungo e stretto per i suoi gusti.
 
- Un paio, ma sono riuscita a nascondermi per bene e non hanno notato la mia presenza. -
 
- Non avevamo dubbi, brava la nostra ragazza. – Disse Skog, mentre le scompigliava affettuosamente il caschetto biondo. Nonostante la coccola (evento più unico che raro) che Skog le aveva rivolto, il volto di Ame rimase particolarmente serioso. Arrivati davanti la sala delle riunioni, Sonne aprì la porta, facendo entrare prima i due compagni. Una volta dentro la richiuse e si poggiò a essa incrociando le braccia. Davanti a lui un grande tavolo circolare pieno di faldoni e scartoffie, penne e pennarelli; un caos al quale non si era mai abituato del tutto. Sulla parete erano invece appesi cartelloni pieni di appunti, cartine  con percorsi tracciati e lavagne su cui appuntare gli ordini del giorno. Il suo sguardo si soffermò su una delle mappe su cui erano rappresentati, con delle puntine colorate, i vari gruppi di compagni che si trovavano ancora nelle Terre di nessuno.
 
- Purtroppo credo che se non riappariranno in fretta saremo costretti a darli per spacciati. – Dichiarò poi il ragazzo, assorbito da un puntino rosso attaccato a una delle zone più a sud della Terra di Nessuno che circondava la superficie del quartier Generale. Nel sentire quelle parole Ame annuì, anche se i pugni stretti sulle gambe secche esprimevano tutto il suo disagio. Nel notare quel gesto, Skog si schiarì la voce, per poi  rivolgersi a Sonne: - Diamogli ancora  tempo per tornare; se non dovessero farsi vivi entro tre giorni, sarò io stesso a parlare con Jack. -
 
Ame alzò gli occhi e li puntò in quelli di Skog. Accennò un debole sorriso, prima di ringraziarlo.
 
- Qui siamo tutti la famiglia di tutti, dobbiamo prenderci cura dei giovani, visto che saranno loro a sostituirci. -
 
Sonne annuì alle parole di Skog; improvvisamente la sua espressione mutò e un sorriso luminoso scoprì gli incisivi divisi da un leggero spazio, un difetto per cui i suoi amici lo prendevano spesso in giro.
 
- Non disperiamoci. Piuttosto pensiamo a come accogliere gli altri, visto che a breve torneranno tutti dalle loro missioni. – Concluse, indicando con la mano la serie di puntini colorati diffusi sulla mappa alle spalle di Ame.
 
*
La Corte – studio di Etienne
 
Lo studio del nonno era un posto per il quale aveva sempre sentito di provare un’attrazione morbosa, fin dalla più tenera età, quando non gli era assolutamente permesso avvicinarvisi. Erano molte le volte in cui lui e Micah si erano intrufolati lì dentro, ignorando i richiami dei genitori di tenersi lontani il più possibile da quello che, da Etienne, veniva considerato un luogo sacro. Ora che era adulto e con un ruolo di tutto rispetto, capitava sempre più spesso che il nonno lo invitasse lì dentro. Talvolta, per prelevargli una buona dose di sangue da usare per i propri esperimenti.
 
- Vieni, forza. – Lo incitò Etienne, mentre si avvicinava a due grandi calderoni posti sotto un’ampia vetrata colorata . Da uno dei calderoni volava via in rivoli sottili e inconsistenti, un fumo azzurrino. Dall’ebollizione dell’altro, che conteneva un liquido denso molto simile alla marmellata di ciliegie che tutti gli anni preparava la signora Foroe, si formavano delle bolle che, con lentezza inesorabile, si staccavano dalla superficie turbolenta e volavano via.
Grazie al lavoro del nonno che catturò la sua attenzione, Jude fu in grado di scacciare il ricordo della sua infanzia, uno di quei ricordi che gli assestavano tre o quattro colpi secchi alla bocca dello stomaco ogni qualvolta si formavano nella sua mente. Il ragazzo strinse la mani dietro la schiena e si sporse appena, per adocchiare le due sostanze che sembravano così diverse fra di loro ma le quali, assurdo ma vero, avevano lo stesso scopo.
 
- Gli ultimi due inibitori sono quasi pronti. Non ci vorrà molto. Ti va di provare quello adatto a poteri come il tuo?-
 
- Sono qui per questo, giusto? – Jude sorrise bonariamente al nonno, prima di sedersi su uno sgabello e slacciò i primi bottoni della camicia per liberare il collo il più possibile. Intanto Etienne infilò un paio di guanti ignifughi e osservò, con cauta attenzione, la fila di collari tubolari ordinatamente sistemati su di un tavolo metallico. Ne afferrò uno e tirò la giuntura, con una siringa avulsa dal proprio ago estrasse il liquido color ciliegia e con essa riempì la cavità del collare, che sigillò subito dopo. Solo a quel punto allacciò il collare intorno al collo di Jude. Il liquido rosso all’interno di esso cominciò a vibrare, reagendo al contatto con il mago e pian piano si stabilizzò. Etienne sfilò i guanti e si avvicinò al nipote.
 
- Ora prova a usare il tuo potere. -
 
Jude annuì e fece come gli era stato chiesto dal nonno: allungò una mano e afferrò la spalla di Etienne, poi si concentrò per sprigionare al meglio la sua capacità. Eppure l’unica cosa che percepì, fu un lieve fremito a pizzicare i polpastrelli. Era chiaro il suo potere fosse stato inibito, ma la prova del nove poteva fornirla solo e soltanto Etienne.
 
- Nonno, vuoi dirmi cosa provi nei miei confronti? -
 
Etienne respirò lentamente e poi puntò gli occhi in quelli del nipote: - Sento di volerti molto bene, ma non cambia molto dal solito. –
 
Jude annuì e ritirò la mano. Quel collare aveva funzionato alla perfezione, persino con il suo, che era un potere di infinita potenza.
 
- Basta così, liberami di questo collare. – A quel comando, Etienne annuì. Jude osservò il nonno circumnavigare il grande tavolo su cui erano i collari, aprire uno dei cassetti scorrevoli, estrarre la sua bacchetta e puntarla verso Jude. Un movimento fluido del polso e il collare si staccò da lui, finendogli sulle ginocchia. Istintivamente Jude massaggiò il collo prima di riconsegnare il collare al nonno, con un sorriso appena accennato a sporcargli il bel viso: - Ottimo lavoro, sono sicuro che la nonna ne sarà entusiasta. Ora torno da quei ragazzi, non mi fido a lasciarli soli per troppo tempo. -
 
Etienne ripose il collare nello stesso luogo in cui ripose la bacchetta e si avviò con Jude verso l’uscita del suo studio, mantenendogli una mano sulla spalla in un gesto affettuoso.
 
- Va bene figliolo, ma vengo con te. Quel collare non inibisce totalmente le vostre facoltà e io sento un gran desiderio di rimanerti accanto oggi, dannato il tuo potere! – Concluse infine, scatenando una risata da parte del nipote il quale, mai e poi mai, avrebbe approfittato del suo potere per andare contro i suoi nonni, l’unica famiglia che gli era rimasta.
 
 


 
(1) Ame dirà spesso questa strana cosa. Perché? Perché questa frase viene spesso detta dal personaggio di una bambina della serie “Haunting of Bly Manor”; io sono totalmente innamorata di Haunting of Bly manor, una serie Netflix perfettamente splendida che consiglio di vedere. Uno dei personaggi poi è proprio il prestavolto di Jude, che già era presente nella prima stagione di Haunting (ovvero Haunting of Hill House, anche quella splendida). Il mio amore per Oliver Jackson Coen nasce proprio da lì e non vedevo l’ora di trovare il modo di impiegarlo. Così è nato Jude :)
 
Cari tutti, buon sabato! Come procedono le vostre giornate? Io sono costretta a lavorare anche di sabato purtroppo, però non volevo farvi aspettare oltre per la pubblicazione del secondo prologo. Veniamo a noi:
 
L’ultima scena descritta porta alla luce un elemento che sarà importante per le Sentinelle: i collari inibitori. Questi  contengono delle pozioni a lento rilascio che servono, appunto, per inibire i poteri particolari. I colori saranno 4:
 
Azzurro e Verde: Queste pozioni agiscono suoi poteri “fisici”. La pozione azzurra inibirà i poteri fisici più potenti, quella verde i poteri fisici meno potenti.
 
Rosso e Arancione: Queste pozioni agiscono suoi poteri “mentali”. La pozione rossa (quella color ciliegia provata su Jude) inibirà i poteri mentali più potenti, quella arancione i poteri mentali meno potenti.
 
Etienne ha messo a punto queste pozioni su richiesta indovinate di chi? Esatto, della sua adorata mogliettina, che pretenderà che le Sentinelle (ovviamente si parla dei maghi e le streghe, non di quelle babbane), li indossino quando si trovano alla corte, in quanto vuole dimostrare che ci tiene al fatto che i maghi non possano prevalere sui babbani e bla bla bla.
 
Per il resto non ho moltissimo da aggiungere, se non ringraziare chi si è già iscritto e ricordarvi che le iscrizioni sono ancora aperte e chi vuole è libero di iscriversi. Un unico consiglio: incominciano a scarseggiarmi i maschietti (e te pareva) quindi nel caso vi voleste iscrivere, tenete in considerazione questa cosa.
Inoltre come avrete notato, Skog è diventato più o meno canon. Vi lascio con un suo trafiletto con le informazioni utili.
Anche Jack ha fatto ritorno, ma che fine hanno fatto i suoi genitori? Beh, se qualcuno desideroso di iscriversi volesse creare la coppia di genitori di Jack, fatemelo sapere.
 
Inoltre volevo informarvi che dato che ho aperto un profilo Instagram per seguire alcuni autori, ho deciso di sfruttarlo. Del resto, perché no? Principalmente pubblico scemenze riguardanti gli oc o i capitoli, ma lo trovo un modo comodo e rapido per comunicare con tutti voi. Tra l’altro si sta creando una bella rete di autori e la cosa mi piace moltissimo, per cui anche se non seguite le mie storie e non avete intenzione di partecipare, mi farebbe comunque piacere seguirvi :) Insomma, potete trovarmi come bri_efp!
 
Ultimissima cosa: per il momento non ho intenzione di prorogare la data di scadenza, che vi ricordo essere il 25 Novembre. Ciò detto se qualcuno ritiene di avere bisogno di una proroga, scrivetemi in privato quanto prima, così che io possa valutare di quanto prorogare e informare tutti gli altri partecipanti tramite un avviso.
 
Basta vi ho tediati abbastanza! Vi lascio col trafiletto di Skog.
 
 
Jairo De Vries
Pseudonimo “Skog”
49 anni
Fazione “Ladri di Bacchette”
Armi: mannaia e qualsiasi arma gli venga fornita
Domande e Risposte 


1) Approssimativamente, puoi farmi una panoramica delle Comuni (quante e in che continenti sono, quanta gente ospitano e in che condizioni)?

 
Prima di tutto ricordatevi che la popolazione mondiale è stata abbondantemente decimata dalla grande guerra che ha visto coinvolti maghi e babbani, principalmente per l’uso delle armi nucleari da parte di questi ultimi. In buona sostanza le Comuni si dividono in 2 categorie: Grandi Comuni (Simili alla Corte, che è la Comune capitale) e Piccole Comuni, che nascono intorno alle grandi. Questo perché i territori fertili sono ben pochi e su quelli sono nate le Comuni. Sono quei territori su cui si può coltivare, non ostili in tutto e per tutto. Comunque immagino la seguente suddivisione:
Europa: La Corte, un’altra grande Comune in Europa meridionale e tutte le piccole comuni che orbitano intorno ad esse (questo vale per ogni continente, quindi eviterò di ripeterlo).
Oceania: Essendo già oggi molto desertificata, ho immaginato una sola grande comune.
America del Nord: Protagonisti attivi della guerra, il territorio ne è uscito fuori distrutto. Una sola grande comune è presente qui.
America del sud: 2 grandi comuni.
Asia: Stesso discorso per l’America del nord, ma essendo molto grande, ho immaginato comunque 3 grandi comuni.
Africa: 2 grandi comuni.

2) Qual è il sistema economico in vigore? C'è ancora lo scambio commerciale capitalista tramite denaro o esiste una collaborazione di stampo socialista, con tutta la proprietà privata affidata al governo e i beni scambiati senza pagamenti?
 
Il vecchio sistema monetario non esiste più, ma esiste ancora l’oro come valuta e anche l’argento ha il proprio valore. Principalmente si effettua il baratto, ma anche oro e argento(in misura minore) vengono utilizzati per acquistare, specialmente tutto ciò che è di valore effimero e superfluo. Entrambi i sistemi monetari- babbano e magico – sono stati aboliti sempre per il discorso sull’uguaglianza a cui tiene molto Nadia.

3) Qual è l'aspettativa di vita dei cittadini all'interno delle Comuni?
 
Buona. Certo, non alta come è attualmente la nostra, perché dopo la guerra nucleare immagino siano sbucate fuori nuove malattie che stanno ancora studiando, comunque immagino circa 70 anni (ovviamente esistono persone più longeve).

4) Come funziona l'educazione negli orfanotrofi (materie, insegnanti, etc)?
 
L’orfanotrofio ha il suo sistema di scolarizzazione standard. Viene insegnato ai ragazzi a leggere, scrivere e fare di conto, qualche accenno alla storia moderna e alla geografia; principalmente si punta a sviluppare le competenze dei ragazzi, in modo che siano il più possibili utili alle Comuni, in un futuro. Gli insegnanti mediamente non sono preparatissimi, ma anche in questo caso ci saranno delle rare eccezioni.

5) Si fa uso di tecnologia nel mondo post apocalittico e, se sì, di quale?
 

La tecnologia esiste seppure in maniera limitata. Non esiste internet, ma esiste il sistema radio. Non esistono le emittenti tv, ma ci si sposta anche in automobile o in motocicletta, usando però sempre e solo energia rinnovabile.

6) Che ne è delle religioni? Esiste ancora il matrimonio come cerimonia spirituale o è considerato solo civile?
 
Nadia ha lasciato libertà di espressione alla popolazione mondiale, ma lei per prima si professa portavoce di un essere divino e creatore. Quindi sebbene ognuno può credere in ciò che preferisce, molti si sono uniti sotto la voce di Nadia. Inoltre l’unico matrimonio che viene riconosciuto, ovvero quello legalmente valido, è il matrimonio civile. Ciò non toglie che ognuno possa aggiungere la sua cerimonia religiosa; ma al contrario, il solo matrimonio religioso non ha alcun valore legale nel mondo di Nadia.

7) A che punto è il complesso sanitario? Ci sono ospedali o scuole di medicina/università?
 
Ci sono ospedali, sebbene non avanguardistici. Si sta ancora sperimentando molto e nelle strutture ospedaliere lavorano in collaborazione sia maghi che babbani. È importante ricordare che nonostante Nadia professi l’uguaglianza, maghi e babbani sviluppano malattie talvolta diverse, quindi c’è bisogno di una stretta collaborazione fra le parti per curare il paziente con efficacia. Inoltre no, l’università non esiste: se si vuole diventare medico l’unico modo è sperimentare la professione sul campo, quindi diventare un tirocinante.

8) Quali sono le attuali conoscenze del mondo antico? Ci sono stati reportage della guerra che magari si studiano nelle scuole o in genere si studiano le cose che studiamo noi ora (imperi antichi, guerre europee, scoperta dell'america et similia)?
 
Le conoscenze del mondo antico sono molto ridotte, specialmente per chi non ha l’occasione di essere cresciuto all’interno di famiglie importanti, come quella di Nadia o di altri governatori. In questo caso l’istruzione è sicuramente migliore, ma principalmente si studia la storia recente, quella che segue la caduta di Voldemort.

9) Che ne è di confini e nazioni, del senso di nazionalismo che c'è oggi?
 

I confini non esistono più. Esistono solo le Grandi Comuni intorno a cui orbitano le piccole comuni. Ah, una cosa molto importante da sapere è che in tutto il mondo viene insegnata la lingua inglese, un po’ come, purtroppo è accaduto in quei paesi che sono stati colonizzati. Ad esempio: se io nasco in territorio brasiliano (ovviamente il Brasile non esiste più, ma è per farmi capire), parlerò il portoghese, ma obbligatoriamente anche l’inglese.

10) Cosa sa la gente comune dei Ladri di Bacchette e delle Colonie, di ciò che accade fuori dalle Comuni?
 
I Ladri di Bacchette vengono presentati, da Nadia, come dei sovversivi, niente di più, niente di meno. Chi è dalla sua parte tenderà a sminuire i Ladri, a dare loro poca importanza, definendoli cellule impazzite senza uno scopo ben preciso, un po’ come dei bambini troppo iperattivi che non hanno ricevuto la giusta educazione.
Per quanto riguarda le Colonie, esse sono presentate come campi di lavoro in cui coloro che sono andati apertamente contro il bene comune, si troveranno a rendersi utili per la società. Nadia difficilmente uccide apertamente, preferendo mostrarsi magnanima e facendo intendere che ogni persona, seppur ribelle, può essere utile al mondo.
 
11) Anche i bambini possono stare nelle colonie oppure se i genitori vengono deportati lì, li mandano in orfanotrofio?
 

Se i bambini hanno i genitori nelle Colonie, o verranno affidati a un familiare che può prendersi cura di loro, altrimenti verranno portati in orfanotrofio.
 
12) C’è un addestramento per le Sentinelle? Quanto dura?
 
Non esiste un tempo minimo/massimo per l’addestramento. Siamo in un mondo distrutto, ancora divelto dalla guerra, quindi c’è bisogno di persone che proteggano le Comuni dentro e fuori da esse. Semplicemente quando una recluta viene reputata pronta, diventa una Sentinella.
 
13) I poteri speciali si manifestano durante l’infanzia, o sono presenti fin dalla nascita?
 
I poteri possono manifestarsi fin dalla nascita, a voi la scelta.
 
14)  La maschera antigas viene sempre utilizzata nella terra di nessuno o può anche essere tolta in certi ambienti?
 
La maschera antigas è una peculiarità dell’abbigliamento di Ame. Comunque tendenzialmente i ladri, quando escono, tendono a coprirsi molto per non essere riconosciuti: ad esempio Sonne usa indossare grandi occhialoni gialli stile steampunk e una bandana rossa stile bandito del far west per coprire naso e bocca.
 
 
15) I ladri di Bacchette sono nati in tempi recenti ( meno di vent'anni) o sono presenti fin dai primi tempi del governo di Nadia?
 
I ladri di bacchette ci sono da quando Nadia ha instaurato il suo regime. Ovviamente tanti ne sono morti e tanti altri si sono aggiunti con il tempo. All’inizio erano gruppi disorganizzati di dissidenti, ma da una trentina d’anni circa potete considerare si sia costituita a tutti gli effetti questa sorta di organizzazione.
 
 
16) La storia si svolgerà principalmente su quello che resta del territorio inglese?
 
Si: vi ho dato una panoramica mondiale per farvi capire il contesto, ma per motivi di trama mi concentrerò sul territorio inglese dove sta la Corte, sulle sue Sentinelle e sul gruppo di ladri che opera intorno ad essa.
 
 
17) La loro base sotterranea, il quartier generale lo devo pensare come un ambiente grande o come qualcosa di piccolo con il minimo sindacale? Per esempio chi ci vive ha una sua camera privata o ci sono solo dormitori condivisi?
 
Il quartier generale è molto grande: una grande sala centrale in cui gira tutta la comunità, poi ci sono le cucine, i bagni e i dormitori. Le stanze private sono poche, tendenzialmente vengono condivise dalle famiglie, o dalle coppie, o da chi ha bisogno di riprendersi da qualche uscita nelle terre di nessuno particolarmente stancante.
 
 
18) I ladri di bacchette hanno altri avamposti o risiedono solo nel Quartiere generale?
 
Hanno anche altri avamposti, ma si tenta di fare sempre ritorno al Quartier Generale. Diciamo che gli altri sono luoghi sicuri temporanei, che vengono usati durante le missioni. Purtroppo è già successo che il Quartier Generale venisse scoperto, in passato, e che quindi la comunità dei ladri abbia dovuto creare un nuovo Quartier Generale. 
 
19) Ci sono dei ruoli e delle gerarchie? Quanto durano mediamente le missioni? Partono solo alcuni volontari coraggiosi o tutti se ne occupano?
 

Non esiste una vera e propria gerarchia, ma ci sono dei ladri veterani a cui si fa riferimento, così come ci sono personalità particolarmente forti a cui ci si appoggia (ad esempio Micah).
Tranne i bambini, i più anziani e chi è impossibilitato per malattia e disfunzioni fisiche, i ladri fanno a turno per uscire. Ovviamente i più giovani sono anche quelli più forti e scaltri e saranno loro a coprire il maggior numero di missioni.  Le missioni variano a seconda dell’entità stessa della missione. Possono durare un giorno, una settimana o anche più.
 
 
20) I Ladri non si avvicinano mai a nessuna Comune, o magari sono avvenute azioni belliche contro questi luoghi?
 
Si, talvolta i ladri si avvicinano alle Comuni.
 
 
21) Nelle colonie ci possono finire anche cittadini delle Comuni?
 
Si, nelle colonie, purtroppo, ci possono finire tutti.

22) Se qualcuno dovesse finire nelle Colonie o comunque venire arrestato per ribellione, la famiglia di questi sarebbe altresì arrestata oppure messa sotto controllo?

Per quanto riguarda la famiglia di coloro che vengono portati nelle Colonie no, non subirà la stessa sorte. Capirete col tempo che Nadia vorrà fare di tutto per apparire il più magnanima possibile, quindi verrebbe incontro a chiunque (tenendoli comunque d’occhio).
 
23) I maghi in questo tuo mondo non hanno le bacchette e solo alcuni hanno dei "poteri" speciali. Ma a livello normale i maghi hanno comunque dei poteri o sono del tutto scomparsi o sopiti?
Un nato mago, ha dei poteri più o meno latenti? Oppure no?

 
con gli anni Nadia ha fatto in modo che la magia, qualsiasi forma di magia, venisse soppressa; difatti come ho accennato, specialmente all'inizio sono nati vari obscuriali, che sono stati tutti soppressi. Come funziona esattamente nel nostro mondo naturale, in riferimento al mantenimento della specie (per esempio alcuni animali che, per adattarsi all'ambiente in cui vivono, mutano nel tempo le loro caratteristiche fisiche), così è successo per i maghi: questi non avendo più un mezzo per "sprigionare" la loro magia e comprendendo inconsciamente che se l'avessero fatto, sarebbero morti, semplicemente hanno smesso di produrne. Alcuni fanno eccezione e sviluppano questi super poteri; o ancora, può succede che episodi di magia involontaria si manifestino, come capita ai piccoli maghi e streghe, ma sono appunto episodi sporadici e incontrollati. 
 
 
   
 
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