Calore nel buio
È sulle sponde del Lago Nero,
sola.
Tutto è freddo e buio, ma non ne
è stupita: sa cosa l’attende, anche se ancora non lo vede.
I responsabili del Torneo hanno
annunciato a lei e agli altri due campioni il contenuto della prova, dando
anche la possibilità di ritirarsi prima di affrontarla. Un’offerta insolita,
per il Torneo Tremaghi, ma comprensibile: non tutti i maghi sono in grado di
affrontare i Dissennatori. Farlo senza conoscere l’Incanto Patronus
equivarrebbe al suicidio.
Nessuno dei suoi opponenti,
comunque, si è ritirato, né tantomeno l’ha fatto lei. Ricorda con affetto quasi
nostalgico le lezioni di Harry durante le riunioni segrete dell’ES. Ha imparato
a evocare un Patronus durante il suo quarto anno, ben prima della norma,
un’abilità che le è tornata molto utile durante la battaglia di Hogwarts.
Evocarlo adesso dovrebbe essere
più semplice – forse.
Il silenzio viene rotto da un
suono inconfondibile: respiri lunghi, spezzati, rochi. Il Dissennatore appare
ad alcuni metri da lei, avanza lentamente. Un gelo intenso l’avvolge, paralizza
i suoi arti e si diffonde da lì in direzione del cuore. Rabbrividisce, non sa
se per la paura o per il freddo.
Avverte delle urla – sua madre,
la guerra – ma le relega, pronta, in un angolo della mente. Una disperazione
nera cerca di conquistarla, man mano che la creatura si fa più vicina, ma non
cede. Ricorda.
Ricorda…
Una battaglia al fianco di Hermione.
Un complimento di Ron per
la sua telecronaca.
Un sorriso impacciato di Neville.
Un litigio in cui Ginny
ha preso le sue difese.
L’invito di Harry alla
festa di Lumacorno, dove sono andati come amici.
Il Dissennatore è a pochi metri,
ora. Il gelo s’intensifica, il calore provocato da quei momenti preziosi non è
sufficiente a scacciarlo. Punta la bacchetta, ma ancora non mormora la formula.
Ricorda sua madre, viva e
sorridente, che le pettina i capelli con la sua spazzola blu.
Ricorda l’abbraccio di cui
custodisce la foto vicino al letto.
È morta,
suggerisce un pensiero roco come i respiri del Dissennatore. Un’ombra le cala
sul volto; è vero, è morta, ed è triste.
Un giorno, però, la rivedrà –
ricorda il velo e le voci nascoste. Sorride rincuorata.
«Expecto Patronum!»
Una lepre d’argento lascia la
sua bacchetta e prende a girarle intorno, decisa a proteggerla. Luna muove
leggermente il polso, indirizzandola, e la lepre scatta contro la minacciosa
creatura che, percependo il nuovo pericolo, si è fermata. Incalzata dalla
luminosa lepre artica, indietreggia, rassegnandosi infine a scivolare via
nell’ombra.
Luna si volta. Delle figure – umane
– le vengono incontro: la prova è finita.
Non ha più freddo.
NdA
Eccoci qui: Luna ha superato la
prima prova (e la prima fase del contest) e ha dovuto affrontare la seconda,
confrontandosi con un Dissennatore.
Quando ho iniziato la raccolta
non sapevo quale sarebbe stata la seconda prova (tuttora non conosco la terza),
quindi “per caso” ho scelto un personaggio di cui conosciamo già il Patronus.
Spero che ciò che prova in presenza dei Dissennatori e i ricordi a cui attinge
per scacciarli siano credibili. A proposito, qualche riferimento che forse
avete colto da soli: Luna è con Hermione durante l’attacco dei Mangiamorte a
fine sesto anno; Ron le fa davvero i complimenti per la telecronaca del
Quidditch (lo fa ridere); per Neville non ho pensato a un momento specifico, li
ho solo immaginati insieme durante il sesto anno (a entrambi mancava l’ES); Ginny
dice a due ragazzi che frequentano Trasfigurazione con lei e Luna di non
chiamarla Lunatica, lo racconta Luna a Harry giusto prima che lui la inviti
alla festa di Natale di Lumacorno. A proposito di questo invito, Ginny afferma
che Luna è molto emozionata. Riguardo ai momenti con la madre: l’attimo in cui
la pettina non viene raccontato, l’ho immaginato io (anche basandomi sul fatto
che in foto con lei Luna appare più curata); la foto in cui si abbracciano la
nota Harry quando va nella sua stanza. I cinque amici menzionati sono quelli che Luna ha dipinto sul soffitto della sua camera.
Il canon descrive il Patronus di
Luna come una lepre, che io ho specificato in lepre artica (le lepri artiche
nella tradizione magica sono collegate alla luna e al viaggio tra i mondi, una
connessione che ho sfruttato per Luna in un’altra storia). Ah, a questo punto dovrebbe essere chiaro che Luna affronta il Torneo, in questa what-if, nel suo settimo anno post-battaglia.
Credo di aver detto tutto; ora
bisognerà vedere se riuscirà (e riuscirò) a superare questa fase e passare alla
terza e ultima prova {difficile, perché siamo rimasti in dieci e in finale
accederanno solo in tre}.
Grazie per aver letto, mi
farebbe piacere sapere che cosa ne pensate; mi immergo sempre più in Luna e sono abbastanza contenta del risultato!
Alla prossima!
Mari