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Autore: Matteo Cassano    21/12/2020    0 recensioni
Nel magico e millenario Regno di Adengate la vita è ancora tranquilla, gestita dalle caste dei cacciatori, stregoni e cavalieri. L’interesse per la magia sta scomparendo e nuove minacce si profilano all’orrizzonte
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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50 anni prima della nostra storia

Morty, detto "Il Gentile", era seduto davanti al suo camino nel quale scoppiettava un bel fuoco dal quale danzavano rosse scintille incandescenti. Al fumo del camino si aggiungeva quello della sua pipa di osso, che fumava non appena terminato lo stancante lavoro quotidiano. Il rumore soffuso della pioggia proveniva da fuori, tamburellando l'antica porta di legno della bottega.  Morty il Gentile, stava lì, circondato dal buio della sera, nella sua bottega riscaldata, alla luce del fuoco, che sovente usava per forgiare le armi che gli venivano commissionate dalla casta dei cavalieri.

Morty guardò fuori dalla finestra rotonda e pensò che forse fosse arrivato il momento di tornare a casa, la moglie non lo faceva più tornare a casa in notte fonda, come faceva da giovane, ora puntava tutto sul figlio Fernus. 

Così decise di alzarsi dalla sedia in mogano, posta davanti al camino e si diresse verso il suo cappotto in lana di pecora nera del Regno di Workshire. Non appena si coprì, sentì bussare alla porta. Nella faccia rugosa di Morty si dipinse un'aria di sorpresa. Nessuno veniva in bottega a quell'ora. Se fosse stato un cavaliere o un cacciatore li avrebbe cacciato senza remore, almeno formalmente non era loro schiavo.

Lo sconosciuto continuava a bussare: dopo alcuni istanti i colpi erano divenuti più insistenti e forti. 

"La bottega è chiusa a quest'ora, siete pregati di andare via".

Per un momento calò il silenzio, disturbato solo dal crepitio del fuoco, che si stava consumando nel camino.

Poi, i colpi ripresero, questa volta ancora più forti.

"Allora siete testardi!".

Non appena ebbe detto queste parole Morty aprì il portone di legno con faccia sconcertata.

Gli si profilò una figura molto strana dinanzi.

L'ospite poco gradito non era alto. Almeno un palmo in meno di Morty, aveva la faccia rabbuiata da un rugoso cappuccio grigio e lunghi capelli neri ne fuoriuscivano, l'ospite indosso aveva una squallida armatura di cuoio, che probabilmente il tizio si era costruito da solo.

"Mortimer Goratus, vedo che non fate onore al soprannome che portate".

Lo strano tizio aveva pronunciato queste parole con voce ruvida, come se il fiato avesse incontrato attrito prima di uscire dalla bocca.

"Cosa volete?" Si limitò a rispondere Morty "la bottega è chiusa!".

La faccia rimaneva all'oscuro, anche alla flebile luce del fuoco morente del camino.

"La bottega è chiusa anche per me?"

Così disse lo sconosciuto prima di togliersi il cappuccio grigio.

Morty a quel punto sentì le gambe venirgli meno e sarebbe crollato se non si fosse mantenuto sul piano di lavoro.

"Robinus". Disse soffocando le lacrime.

I due si abbracciarono e non appena Morty ebbe la possibilità di vederlo in faccia si accorse immediatamente di come il suo viso fosse dilaniato da una profonda cicatrice, che gli attraversava il viso dall'angolo destro a quello sinistro, in alto, della bocca.

 Quella non era una cicatrice normale.

"Oh Robinus" disse Morty, portandosi la mano al petto, "ma tu hai il Segno Nero".

Robinus, non disse nulla. 

"Allora sono tornati"

A quel punto Robinus Si limitò ad annuire e a dire "Sì, i Divoratori del Nord, sono nascosti nei Boschi Incantati, ma presto saranno anche ad Alonville". 

A quel punto si mise a piangere, poi sussurrò, con voce ancora più flebile 

"Hanno massacrato la mia famiglia" Alzò l'indice inclinato verso Morty "Tu devi aiutarmi".

Morty era come paralizzato e non aveva idea di cosa fare.  Si limitò ad annuire lentamente.

"Devi concedermi la Maximatur, ho sentito che fa prodigi"

Morty si destò dal suo stato di trance 

"No, Robinus, non posso".

Robinus gli mise una mano sulla spalla. 

"Morty, ma ha capito cosa sta succedendo ?" Gli chiese. "I divoratori del Nord sono tornati e hanno ammazzato mia moglie e mia figlia" deglutì, poi riprese "cerco vendetta".

Morty non riuscì a trattenere le lacrime 

"Robinus, non posso aiutarti, per ordine dell'Ispettorato dei Cavalieri ho facoltà di fabbricare la Maximatur solo per la casta dei cavalieri". Lo guardò in faccia, concentrandosi sul Segno Nero, "firma" dei divoratori del Nord, poi continuò "se sapessero che ho costruito la spada per uno stregone radiato mi ammezzerebbero".

   
 
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