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Autore: _tuseitu    04/01/2021    1 recensioni
Alba 24 anni passati a sentirsi sbagliata.
Riccardo 24 anni a sentirsi dire dagli altri quanto lo fosse.
Una famiglia apparentemente perfetta quella di Alba.
Una famiglia distrutta quella di Riccardo.
Sono passati circa cinque anni dall'ultima volta che Riccardo ha visto Alba. Allora di anni ne avevano 19 e avevano mille progetti, che Riccardo per paura di innamorarsi davvero, ha mandato all'aria. Se n'è andato da un giorno all'altro, lasciando Alba a pezzi.
Adesso il destino ha deciso di dargli una nuova occasione, ma non è tutto così semplice: in cinque anni ne sono successe di cose.
Solo una cosa non è mai cambiata: ciò che sentono l'una per l'altro.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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ALBA
Non ci porti chiunque a vedere il mare d'inverno.
Sono le tre di un pomeriggio di dicembre e sono in macchina con un pazzo.
Riccardo.
Mi sta portando al mare.
Solo pochi minuti e ci ritroveremo insieme a passeggiare sulla spiaggia.
Quanto mi è mancato tutto questo?
Le sue pazzie così sconclusionate e così terribilmente giuste.
Non abbiamo parlato molto durante il tragitto e non lo stiamo facendo nemmeno adesso che passeggiamo sul bagnasciuga.
Riccardo fissa un punto indefinito di questo mare in tempesta, che ha un colore verdastro, proprio come i suoi occhi.
I suoi occhi così belli. Così tristi.
“Ti somiglia” gli dico.
“Cosa?”
“Il mare. Ha lo stesso colore dei tuoi occhi ed è agitato, in perenne movimento, proprio come te”
Scuote la testa e sorride.
“Vorrei dirti tante cose ma non so da dove cominciare…ti vorrei viziare…farti scivolare addosso questo mondo infame…” inizia ad intonare la canzone di Coez.
Da quanto tempo non ti sentivo cantare?
Da quanto non sentivo la tua voce così bella?
Senza che nemmeno me ne renda conto, i miei occhi si fanno lucidi e qualche lacrima scende sulle mie guance.
Lui mi abbraccia e continua a cantare:

“E in fondo tutto quello che volevo lo volevo con te
E sembra stupido ma ci credevo, e ci credevi anche te
E non è facile trovarsi mai, oh mai, oh mai..”

Anche io Riky, lo volevo. Lo volevo davvero.

“Non piangere, ti prego. Pensavo che sarei riuscito a dirti quello che sento senza troppi giri di parole, ma non ci riesco. So solo che, ultimamente, non faccio altro che pensare a te, a quello che siamo stati, a quello che saremmo potuti diventare, se io non avessi rovinato tutto. Mi manchi, Alba”
Trattengo le lacrime a fatica.
“Anche io non faccio altro che pensare a te, ma non è giusto. È passato tanto tempo. Io ho un fidanzato, non dovrei nemmeno essere qui”
“Eppure ci sei, Alba. Cerca di essere sincera con te stessa”
“Non mi puoi chiedere questo. Tu sei il primo a mentire a te stesso e a tutti gli altri. Dammi un motivo per crederti”
“Io credo di… di …. Alba, ti prego, lo sai”
“Non lo sai dire, sono passati quanti anni? Cinque e ancora non riesci a dirlo guardandomi negli occhi”
Riccardo si irrigidisce, prima si passa una mano tra i capelli, poi inizia a lanciare dei sassolini in acqua.
Basterebbero due parole.
Solo due, Riky, eppure tu non riesci nemmeno a pronunciarle.
“Andiamocene”- sentenzia improvvisamente.
“Lo vedi come sei? Decidi tu, sempre tu. Tutto tu! Decidi dove andare, quando ritornare. Sei sempre il solito egocentrico”
“E sono così, che ci vuoi fare?”
“Risposta molto matura, complimenti”
“Vuoi litigare?”
“ Ma sei tu che …”
Non dico più niente, non continuo la frase perché non riesco a capire come si possa passare dal vivere un momento così bello ad uno così brutto.
“Alba...come devo fare con te?”
Lo guardo negli occhi e dentro ci vedo tutto l'amore del mondo. Quel suo modo di guardarmi, solo suo.
Si avvicina a me e appoggia la sua fronte alla mia.
Chiudo gli occhi mentre le nostre labbra si sfiorano.
Riccardo mi bacia con una dolcezza infinita.
Sento che il cuore potrebbe scoppiarmi da un momento all’altro.
Non so per quanto tempo ci baciamo.
So solo che adesso è buio e Riccardo continua a stringermi tra le sue braccia senza dire niente.
I suoi silenzi li conosco a memoria.
Fanno parte di lui.
Come ogni singola parte di me.

   
 
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