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Autore: runami_ lu99    20/03/2021    3 recensioni
STORIA AD OC (ISCRIZIONI CHIUSE)
Fiore è nel caos da 500 anni, un perfido sovrano con un oscuro segreto mantiene il controllo su di esso con la violenza e la sottomissione, ma un gruppo di maghi riuniti dal destino riuscirà a riportare il regno alla bellezza di un tempo?
[Dal prologo]
"Se tu che stai leggendo queste righe, credi che il bene trionfi sempre sul male, ti conviene cambiare storia, perché questa non è una favola e quindi non esiste un lieto fine"
[Dal 34° capitolo]
"Il fischio dell'arma che fendeva l'aria vibrò nelle orecchie di 78 facendogli venire i brividi, e per un attimo quel sibilo gli sembrò come parole sussurrate provenienti da un'oscura creatura che di terreno non aveva nulla. Il medico abbassò lo sguardo soffermandosi sulla lama e, come a volersi beffare di lui, questa emise un tenue e lontano bagliore rossastro al di sotto dello strato di bende, proprio un attimo prima che il corpo del nemico venisse nettamente tranciato a metà."
[Dal 35° capitolo]
"I colori caldi del tramonto che prima brillavano in tutta fierezza, parvero spegnersi di colpo quando vennero in contrasto con le sue iridi gelide come il ghiaccio."
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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VENTITREESIMO CAPITOLO: NOITE È IL DECIMO





Le prime luci dell'alba filtrarono per pochi secondi attraverso le spesse nubi che coprivano il cielo grigio e carico di pioggia, entrando nelle camere dei maghi che, infastiditi dal sole, tentarono di coprirsi con qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, mugugnando parole senza senso.
-È mattina ragazzi, svegli svegli!! Il tempo non è dei migliori, ma il temporale di ieri sera ha rinfrescato l'aria!! Dovete sentire che profumo che c'è fuori!- gridò Mya saltellando euforica nei corridoi e sbattendo tra di loro mestoli e padelle.
-Ma perché sei sempre così attiva la mattina!? Non ti capita mai di avere sonno!?- ribatté Priscilla immergendo la testa nel cuscino.
-Oh, si certo a volte mi capita, ma è di gran lunga meglio fare qualcosa di produttivo che stare sdraiati a letto a non fare niente giusto!?- urlò di rimando entrando come un tornado nella sua camera, ma si bloccò di colpo e poi si tappò la bocca con entrambe le mani arrossendo.
-Scusatemi... non volevo interrompervi- disse balbettando per poi tornare fuori in fretta e furia, non appena chiuse la porta gridò di gioia lanciando un urlo talmente acuto che nessuno riuscì a sentirla, tranne Milah che, in fondo al corridoio, tentò di tapparsi le orecchie per quel suono così fastidioso.
-Ma che le è preso?- si chiese la ragazza dai capelli celesti voltandosi dall'altro lato del letto, quando andò a sbattere contro qualcosa di duro, ma incredibilmente caldo, sentì mugugnare parole incomprensibili e infine aprì gli occhi mettendo a fuoco ciò che c'era davanti a lei. Il viso di Alèk era a pochi millimetri di distanza, l'espressione tranquilla e beata mentre dormiva, nemmeno il baccano che aveva fatto Mya entrando era bastato a svegliarlo. Priscilla sbarrò gli occhi e sobbalzò cadendo dal letto e trascinandosi le coperte con lei. Alèk si svegliò a causa della brezza fresca, si alzò sbadigliando e stropicciandosi gli occhi, guardò Priscilla a terra avvolta dalle coperte.
-Che ci fai li per terra principessa?- chiese con le parole storpiate dallo sbadiglio. La ragazza si alzò in piedi ritta come un palo d'acciaio, rossa in viso, la sua bocca voleva dire qualcosa, ma i suoi occhi continuavano a percorrere il petto nudo e gli addominali incredibilmente scolpiti del compagno, non permettendogli di formulare una frase sensata nella sua testa.
-Tu... Qui... Perchè?- chiese in modo confusionario, Alèk aggrottò le sopracciglia non capendo, poi dopo qualche secondo metabolizzò la domanda.
-Non ti ricordi ieri sera?- disse lui, a quelle parole Priscilla se avesse potuto sarebbe diventata ancora più rossa, pensando a chissà quale situazione.
-Abbiamo brindato e festeggiato tutta la sera per Demetra e a quanto pare non reggi molto bene l'alcol, ti ho accompagnata qui nella tua stanza, ma non volevi staccarti dal mio collo perciò sono rimasto per la notte sotto tua richiesta- continuò, poi ghignò sornione.
-Però devi ammettere che ti è piaciuto- disse ammiccando, a quelle parole Priscilla riprese il controllo di sé.
-Idiota! Fuori dalla mia camera! Immediatamente!- sbraitò scandendo bene l'ultima parola, in seguito cominciò a scagliargli dietro qualunque oggetto contundente presente nella stanza, il ragazzo si alzò in fretta e furia e uscì dalla porta coprendosi la testa con le mani.
-Sei stata tu a chiedermi di rimanere!- gridò in risposta.
-E ora ti sto dicendo di andartene!- urlò di rimando lei, il ragazzo non riuscì a ribattere a causa di uno stivale lanciato a piena potenza contro la sua fronte. La porta venne sbattuta con violenza quasi come se si volesse staccare dai cardini e mentre Priscilla dentro la stanza cercava il suo autocontrollo interiore, Alèk, che era uscito controvoglia, fece una smorfia mista tra il disappunto e il fastidio, sbuffò massaggiandosi la parte colpita e si rimise la maglia. Intanto Tyson passò dietro di lui con un sorriso beffardo stampato in faccia, gli batté una mano sulla spalla.
-A quanto pare non sei poi così infallibile rubacuori- disse prendendosi gioco di lui, il ragazzo si voltò di scatto.
-Cos'è le vuoi prendere già di prima mattina spilungone?- gridò allontanandosi insieme a lui nel corridoio. Milah nella sua stanza alzò gli occhi al cielo e sbuffò: forse non si ricordavano per niente che in quella gilda c'era qualcuno con un udito molto fine.
-Milah! Dai vieni, la colazione sta mattina la si fa tutti insieme!- gridò Alex bussando ripetutamente alla porta della compagna.
-Arrivo arrivo!- esclamò lei rassegnata.
-Spero solo che Priscilla non mi sputacchi addosso come l'ultima volta- disse Casper alla sorella dei Black, sottovoce.
-Guarda che ti ho sentito- rispose la diretta interessata guardandolo con un espressione omicida e una vena pulsante in fronte.
-Eddai scherzavo Priscilla cara- cercò di scusarsi lui, poi la sorpassò con cautela e si diresse verso la mensa correndo a tutta velocità per non farsi prendere, ma lei partì all'inseguimento come una furia. Milah uscì dalla stanza sbadigliando.
-Certo che fanno proprio del gran casino- commentò, Alex rise di gusto dandole ragione, fece qualche passo in avanti e bussò alla porta di Velvet.
-Velvet svegliati! C'è la colazione!- gridò, ma non ebbe nessuna risposta.
-Che strano- disse la maga degli elementi, tentò di bussare ancora, ma Milah la fermò.
-Vuoi veramente svegliare una come Velvet mentre dorme?- le chiese guardandola, Alex sbarrò gli occhi e scosse la testa.
-Forse hai ragione, ci tengo alla mia vita- rispose ed entrambe si diressero nel salone principale. Una volta entrate un profumo di dolci le inebriò, accompagnate dal frastuono e dalle grida dei loro compagni, sopratutto di Alèk e Tyson che stavano facendo una gara di abbuffate, lanciandosi i peggiori insulti tra sputacchi e cibo vario, mentre Casper li guardava inorridito. Si sedettero a tavola ammirando su di essa ogni ben di dio esistente: dalle brioche calde, ai toast, fino ad arrivare ai pasticcini al cioccolato, sulla quale Priscilla si abbuffò.
-Wow che profumino e che spettacolo, Mya hai fatto tutto tu?- chiese Alex con gli occhi meravigliati, la ragazza si sedette al tavolo insieme a loro.
-Oh no no, mi hanno dato una mano gli abitanti, infatti ce n'è anche per loro- rispose, proprio in quel momento dalla porta principale entrarono i cittadini bagnati dalla pioggia e, felici come non mai, cominciarono ad abbuffarsi ai tavoli sparsi per il salone.
-Mangiate pure ragazzi ce n'è per tutti!- gridò Mya al settimo cielo. Dalla porta dell'infermeria sbucarono Demetra sorretta da una stampella e da Dolos.
-Buongiorno ragazzi!- li saluto, appena i compagni la videro fecero un sorriso a trentadue denti.
-Buongiorno a te Demetra, come ti senti?- chiese Milah sorseggiando una tazza di tè.
-Tutto sommato bene, ho appena ripreso a camminare anche se mi ci vuole un piccolo aiutino- rispose, Tyson lanciò un occhiata di sfida a Dolos che ricambiò con altrettanto vigore. Il medico aiutò la ragazza a sedersi.
-Mi raccomando niente dolci, solo frutta per adesso- si raccomandò.
-Le so anche io le mie condizioni, lo so cosa devo o non devo mangiare, non preoccuparti per me- rispose lei versandosi una spremuta d'arancia nel bicchiere, Dolos le sorrise compiaciuto prendendo una tazza di caffè nero.
-Oh, mi ero scordata... Priscilla questo è per te- disse Demetra passandole una boccetta con del liquido trasparente dentro, la ragazza dai capelli celesti la prese al volo e la studiò.
-Cos'è?- chiese incuriosita.
-È una lozione, un misto di erbe infuse con la magia che ti aiuteranno a far ricrescere i capelli, applicala una volta al giorno per una settimana e ritorneranno alla lunghezza di prima- spiegò, la maga guardò la compagna con occhi spalancati.
-Sul serio? Ma com'è possibile? Quando l'hai fatta?- chiese lei.
-Sta mattina presto, fortunatamente avevo già tutte le erbe necessarie- rispose accennando un sorriso, la maga della telecinesi la guardò e la ringraziò con tutto il cuore.
-Sapevo che ti avrebbe fatto piacere, si vede quanto ci tieni ai tuoi capelli- continuò poi la maga facendole un occhiolino, Priscilla annuì vigorosamente stringendo a se quella boccetta come fosse un tesoro inestimabile. 
-A proposito, Nicolash dov'è?- chiese Milah, i ragazzi si guardarono con la bocca piena.
-Noi pensavamo che fosse già sceso- rispose Alèk.
-Starà ancora dormendo così come Velvet- disse Priscilla intascandosi la boccetta e gustandosi un bignè al cioccolato.
-Si perderanno tutto questo ben di dio!- esclamò Casper addentando un Toast, ma facendo attenzione che le briciole non gli sporcassero i vestiti.
Un tonfo improvviso si propagò nel salone zittendo tutti, si voltarono verso il portone di legno trovandolo spalancato, sulla soglia Nicolash se ne stava in piedi, le braccia a penzoloni e la schiena curva, completamente bagnato fradicio.
-Nicolash, dov'eri finito?- chiese Milah, il ragazzo si avvicinò barcollando, come se le gambe non lo reggessero in piedi e una volta raggiunto il tavolo dei compagni si lanciò su di un divanetto buttando fuori tutta l'aria che aveva in corpo. Due occhiaie bluastre gli incorniciavano gli occhi semichiusi e i vestiti gli si erano appiccicati addosso come fossero coperti di colla.
-Wow che aria esausta, che hai fatto?- chiese Casper. Lui si tirò su mettendosi a sedere.
-Velvet se n'è andata- disse con un tono misto tra il triste e il rassegnato. I compagni lo fissarono per qualche secondo metabolizzando quello che aveva appena annunciato.
-Che hai detto? Che vuol dire Velvet se n'è andata?- sbraitò Tyson scattando in piedi.
-È successo ieri sera, se ne è andata nel bel mezzo del temporale- disse.
-Aspetta fermi tutti, perché?- chiese Priscilla, il mago si voltò nella sua direzione guardandola con occhi stanchi.
-Non lo so, ha detto che non erano affari miei e poi è andata via, l'ho cercata per tutta la notte sotto la pioggia, non c'è più traccia di lei, da nessuna parte, è come scomparsa- rispose con un velo di rammarico nella voce.
-Fermi tutti ragazzi, solitamente Velvet non è una che se ne va per conto suo, senza un motivo ben preciso, e se ha deciso di partire proprio ieri sera, nonostante il temporale, vuol dire che è una cosa veramente importante- disse Alexis.
-Già, però mi ha detto che sarebbe tornata, ma che non sapeva quanto ci avrebbe messo, forse dei giorni o forse un anno- continuò Nicolash.
-Ho un brutto presentimento- disse Demetra venendo appoggiata dai compagni.
-Cerchiamola ragazzi, anche una minima traccia può essere utile- disse Tyson.
-Nicolash tu vai a fare una bella doccia calda, e riposati un pò, dopo se vuoi ti preparo una bella tazza di cioccolata calda- disse Mya sorridendogli, il ragazzo annuì e sconsolato andò nella sua stanza. 
Intanto i ragazzi erano usciti per perlustrare la città e vedere se trovavano qualche indizio su Velvet. Demetra fece per imbracciare la stampella e dirigersi fuori quando Dolos la fermò.
-Non uscirai con questo tempo vero?- chiese.
-Si, sono l'unica qui che sa come riconoscere le tracce di un passaggio, non posso starmene seduta a non fare niente- ribatté decisa.
-Non posso lasciartelo fare, potresti prenderti un malanno- rispose lui, lei lo guardò seria.
-Guardami...- disse allargando di poco le braccia, Dolos fece come gli aveva detto, non tralasciando nemmeno un piccolo dettaglio: anche se aveva il corpo coperto di bende la trovava bellissima. Le si avvicinò pericolosamente al viso e sorrise dolcemente.
-Lo faccio da quando ti ho conosciuta- rispose, lei sobbalzò, spiazzata per quelle parole, poi tornò seria e lo allontanò con una mano.
-Intendevo... che sono ridotta in questo stato, un raffreddore non è di certo il male peggiore- rispose ignorando la sua affermazione. Dolos però non smise di sorridere neanche quando lei si voltò e lui le mise il suo cappotto addosso.
-Almeno copriti, così non corri rischi- le sussurrò prima di infilare le mani nelle tasche del suo camice e dirigersi verso l'infermeria. Demetra si voltò guardandolo, poi spostò gli occhi sulla giacca, la strinse con le mani e uscì zoppicando dal portone principale. I compagni si erano già divisi a perlustrare l'area, tranne Tyson che stava aspettando Demetra, non appena la vide uscire le andò in contro per aiutarla.
-Mi dispiace chiederti questo, ma tu sei l'unica che...- il ragazzo venne zittito.
-Non preoccuparti, ogni aiuto è indispensabile giusto?- disse lei accennando un sorriso, Tyson guardò per un attimo la giacca che copriva le spalle di Demetra e poi fissò in avanti facendo un espressione di disprezzo.
Dopo qualche ora i ragazzi si ritrovarono per scambiarsi eventuali informazioni su qualche possibile indizio trovato.
-Abbiamo cercato nei pressi del fiume, ma niente da fare- disse Alèk affiancato dalla sorella.
-Io ho perlustrato l'area dall'alto insieme a Casper, non abbiamo trovato niente- intervenne Priscilla.
-Io ho provato un pò in giro per vedere se sentivo il suo odore, ma quello di terra bagnata è più forte, non sento altro che quello- disse Milah.
-Purtroppo anche io ho cercato delle impronte, ma la pioggia ha cancellato completamente tutto quanto- affermò Demetra.
-Quindi siamo ad un punto morto? Che facciamo ora?- chiese Alex, Mya si schiarì la voce e si fece avanti.
-Forse io un'idea ce l'avrei... Vedete quando siete tornati ero così presa da tutto quello che era successo che mi sono scordata che avevo una lettera per Velvet- cominciò, i compagni la guardarono.
-Una lettera? Da parte di chi?- chiese Casper.
-Non lo so, non erano affari miei e quindi non ho chiesto per non intromettermi, ma quando gliel'ho data sembrava felice e l'ha portata nella sua stanza, poi non l'ho più vista- disse, in quel momento Nicolash arrivò all'esterno completamente rinvigorito.
-A me non sembrava per niente felice quando l'ho vista andarsene- disse, Demetra ci pensò su.
-Quindi in pratica, potrebbe essere un brutta notizia ricevuta da una persona a lei cara- disse la ragazza andando a logica.
-Se vogliamo scoprire qualcosa dobbiamo andare a cercare nella sua stanza- disse Casper.
-Va bene lasciate fare a noi ragazze, voi invece perché non chiedete agli abitanti, magari hanno visto qualcosa- disse Milah. Tutti si trovarono d'accordo e si divisero nuovamente, ma a fine giornata i maghi stanchi non avevano trovato alcun tipo di indizio.

Passò una settimana dalla scomparsa di Velvet e di lei neanche l'ombra. Priscilla sbuffò sbattendo la testa sul tavolo: i suoi capelli erano ritornati alla loro lunghezza originale e se era possibile, ora erano addirittura più luminosi e belli di prima, tutto merito di quell'infuso che Demetra le aveva preparato.
-Accidenti, non c'è niente da fare- disse rassegnata.
-Non dobbiamo darci per vinti io torno nella camera di Velvet, Demetra vieni con me?- chiese Alex alzandosi, la ragazza si voltò e annuì: ormai le bende dal suo corpo erano sparite, lasciando solo qualche piccolo cerotto qua e la e le sue gambe avevano ripreso a funzionare a meraviglia anche se si stancava ancora abbastanza in fretta. Priscilla alzò lo sguardo puntandolo su Nicolash che continuava a fissare il tavolo di legno con occhi vuoti: non lo aveva mai visto così, lui era sempre stato, insieme a Casper, il buffone del gruppo, ma in quel momento di ridere non ne voleva proprio sapere e lei conosceva benissimo il motivo.
-Di cosa hai paura?- gli chiese a bruciapelo, lui la guardò.
-Che non ritorni più- rispose, ma Priscilla gli tirò un cricco in fronte.
-Ahi, perché?- domandò toccandosi la parte colpita con le sopracciglia aggrottate.
-Perché sei uno stupido- disse secca lei, poi guardò verso l'alto sorridendo.
-Sarà anche una rompipalle insopportabile, ma non abbandonerebbe mai i suoi compagni, lo sai meglio di tutti noi- continuò.
-E anche se non vuole essere cercata, noi la troveremo lo stesso, perché è così che funziona qua, giusto?- chiese infine. Nicolash la guardò con occhi indagatori e lei sobbalzò.
-Cioè, non che mi manchi, per me potrebbe stare dov'è che non me ne fregherebbe niente- si corresse, fingendo di guardare da tutt'altra parte. Il ragazzo si mise a ridere e cominciò a prenderla in giro per il suo cuore tenero. Improvvisamente un cittadino entrò dalla porta della gilda spalancandola, il sudore gli correva lungo le tempie e aveva il fiato corto.
-C'è qualcuno! C'è qualcuno fuori dalla zona di Magnolia e si sta dirigendo qua!- esclamò, i ragazzi si alzarono di scatto.
-Priscilla, vai prima tu, controlla chi è dall'alto- disse Tyson afferrando la falce per dirigersi fuori. Nicolash lo seguì a ruota andando con Priscilla, così come gli altri compagni tranne Alex e Demetra.
La maga della telecinesi sorvolò la zona su di un pezzo di terra, scrutando quel minuscolo puntino da lontano, poi aggrottò le sopracciglia.
-C'è solo una persona che cammina barcollando in quel modo- disse Milah sospettosa.
-Non ditemi che è ancora quel tipo!- esclamò Casper.
-Se cerca rogne sarò più che felice di accontentarlo- affermò Alèk battendosi i pugni chiusi tra di loro, poi atterrarono al suolo.
Tyson intanto arrivò al confine della città e sorpassò la barriera magica. Si ritrovò davanti a Noite a qualche metro di distanza, il God Slayer sorrise.
-Hey amico cercavo proprio te- affermò.
-Perché? Hai deciso di unirti a noi alla fine?- chiese il ragazzo.
-No, sono venuto perché io e te abbiamo un conto in sospeso- disse, Tyson lo guardò stranito.
-E cioè?- chiese non capendo.
-Mi avevi detto che la prossima volta che ci saremmo visti avresti combattuto contro di me, ma ad Orchidea non ne abbiamo avuto l'occasione, ora sono qui, quindi preparati- rispose, Tyson scosse la testa contrariato.
-Hai ragione, ma mi dispiace, sono costretto a rifiutare, sei capitato proprio in un momento sbagliato, non posso perdere tempo- ribatté, Noite però non voleva demordere.
-Va bene mettiamola così, affrontami: se ti batto, potrò diventare il padrone di questa città e quindi sfruttarla a mio piacimento; se invece sarai tu a battermi, allora io mi unirò alla tua causa- quelle parole attirarono improvvisamente l'attenzione di Knightbuster. I compagni si guardarono sbarrando gli occhi.
-Ty, non avrai intenzione di accettare vero?- chiese Priscilla.
-Già, non mi fido di questo tizio, ha già cercato di farci fuori una volta- ribatté Alèk.
-Ragazzi... Dobbiamo combattere contro tutto il regno di Fiore, lui è molto forte e se c'è la possibilità che si aggreghi a noi, non potrà fare altro che darci una mano- disse Tyson, poi avanzò di qualche metro e ghignò compiaciuto.
-Accetto- affermò, i ragazzi rimasero basiti.
-E se dovessi perdere?- chiese Casper preoccupato per la sorte di Magnolia, il mago voltò appena la testa per guardarlo.
-Perdere?...- sorrise sornione.
-Non è tra le opzioni previste- rispose afferrando la sua falce.
-Sembri sicuro di te- commentò Noite.
-Lo sono, mi sono allenato duramente in questi pochi giorni, sono curioso di vedere i miei miglioramenti- rispose mettendosi in posizione di combattimento. 
Noite e Tyson si studiarono per qualche secondo finché entrambi non partirono alla carica, lo scontro tra i due creò uno spostamento d'aria che obbligò i compagni a coprirsi con un braccio a causa del troppo vento. Gli arti del God Slayer si illuminarono di una luce oscura.
-Fendenti del Dio della luce- la sua forza aumentò, ma Tyson resistette e con un colpo secco riuscì a respingerlo, Noite arretrò strisciando a terra.
-Lo sapevo, anche con gli arti potenziati sei comunque di gran lunga più forte di me fisicamente- disse.
-Ma a me interessa la tua magia- concluse ripartendo all'attacco, ma questa volta mantenne la distanza.
-Soffio di luce!- dalla sua bocca fuoriuscì un laser oscuro, Ty preso alla sprovvista si piegò all'indietro schivando per un pelo il raggio, ma Noite mosse la testa e il laser cominciò a seguirlo. Il ragazzo dai capelli castani sorrise prima di cambiare repentinamente direzione e dirigersi verso l'avversario impugnando la falce: la sua figura si distorse scomparendo nel nulla, il God Slayer confuso terminò il suo attacco e si concentrò per rilevare la magia nel suo opponente, ma niente da fare, era letteralmente scomparso. Venne colpito al fianco destro, poi alla schiena e infine al petto, il ragazzo sputò sangue e alzò lo sguardo, la figura di Tyson riapparve davanti a lui e Noite non perse tempo, immediatamente, con il palmo destro lo attaccò allo stomaco sprigionando un fascio di luce oscura che scaraventò il mago in alto. Tyson gemette di dolore e strinse gli occhi, ma quando li riaprì Noite era a mezz'aria davanti a lui, con la mano gli afferrò il viso e lo spinse al suolo, creando un'esplosione di luce, alcuni detriti cominciarono a volare a destra e a sinistra completamente in balia dello spostamento d'aria. Una nube di polvere si sollevò impedendo la visuale per qualche secondo, ma anche quando si dissolse e Noite guardò al centro del cratere che si era creato, non trovò altro che detriti. Sorrise: quel ragazzo gli stava dando filo da torcere, ed era proprio ciò che voleva. Tyson afferrò la falce e riapparve sopra l'avversario il quale schivò all'ultimo il suo colpo. Il God Slayer arretrò di pochi metri  tenendo gli occhi puntati sull'opponente, mentre il mago dell'occultamento si allontanò coperto di graffi e alcune bruciature sul viso, raddrizzò la schiena e si appoggiò la falce bendata sulle spalle con un sorriso in volto.
-Le cose cominciano a farsi interessanti- disse.
-Concordo, ma non è ancora finita- ribatté l'altro lanciandosi in avanti. Tyson aveva l'adrenalina a mille e i suoi muscoli erano costantemente in tensione, pronti a scattare in qualsiasi momento.
-Yu kai, let's make some noise!- gridò allargando di più il sorriso. Si scontrarono ancora, più e più volte, emettendo fragori assordanti e luci abbaglianti, Noite scattò alla sinistra dell'avversario, per poi lanciarsi nuovamente a destra in una finta cercando di confonderlo, ruotò su se stesso colpendo il mago dell'occultamento con una falce di luce, Tyson sputò sangue a causa della ferita, ma fece resistenza sul terreno per darsi lo slancio e contrattaccare a piena potenza con il piatto della sua falce, il colpo andò a buon fine e Noite venne spedito lontano metri e metri. Si rialzò poco dopo con un rivolo di sangue che gli scendeva dal lato della bocca, ma con un sorriso soddisfatto. Tyson sorrise di rimando: era pronto per la mossa successiva. Entrambi si lanciarono uno contro l'altro: il primo creò una sfera di luce oscura tra le mani pronto a farla esplodere, mentre il secondo tenendo salda la sua arma. Ci fu una frazione di secondo, il tempo sembrò fermarsi, poco prima che i due maghi si scontrassero nuovamente, in cui un bagliore luccicò negli occhi bicromatici di Tyson. Con un movimento secco lanciò la sua falce bendata verso il cielo, sotto lo sguardo stranito di Noite; inspirò concentrato al massimo, strinse i denti e allargò le braccia, completamente disarmato, mostrando per bene i palmi che poi avvicinò tra loro: una piccola sfera trasparente si formò tra le mani del mago dell'occultamento e non appena le portò in avanti, questa saettò contro l'avversario. Noite venne preso alla sprovvista e usò la sfera di luce oscura per darsi la spinta e schivare quel proiettile, ma il suo trench nero, a causa della velocità dello spostamento, rimase a mezz'aria e venne trapassato da parte a parte da quell'attacco, lasciandovi solamente un buco dalla forma perfettamente rotonda, senza strappi o sbavature. Noite guardò l'indumento con un misto di stupore e divertimento negli occhi, ma quando si voltò non fece in tempo a fare nulla: Tyson lo intercettò con un pugno in pieno viso, abbattendolo al suolo con una forza mostruosa, polvere e detriti si sollevarono da terra. Intanto la falce che era stata lanciata in aria poco prima cadde, ma prima che toccasse terra, il mago dell'occultamento l'afferrò puntando la lama contro la gola del suo avversario. Rimasero così immobili tutti e due, il fiato si era bloccato nella gola dei compagni che avevano assistito al combattimento. Il God Slayer era steso a terra, mentre sopra di lui sovrastava la figura di Tyson con un ghigno soddisfatto in viso, nonostante il fiato corto e le gocce di sudore ad imperlargli la fronte.
-Ho vinto io- sibilò Knightbuster, Noite sorrise di rimando. Il mago dell'occultamento si alzò e mise la sua falce sulla schiena, poi allungò una mano verso il ragazzo a terra, questo la afferrò facendosi aiutare. I compagni corsero in fretta verso il mago.
-Ty hai vinto!- esclamò Casper saltando di gioia.
-Te lo avevo detto- rispose lui facendo l'occhiolino.
-Dannazione a te brutta testa vuota, che cavolo era quella mossa?- chiese Alèk portandogli un braccio attorno al collo e stringendo la presa.
-L'ho imparata in questa settimana, ho scoperto che la mia magia di occultamento non solo riesce a far scompaire gli umani o le cose alla vista delle persone, ma se la si aumenta di potenza e la si comprime è in grado di farle sparire letteralmente dalla faccia della terra- spiegò.
-Accidenti, una cosa del genere è pericolosa... E se lo avessi colpito?- chiese Milah, Ty si voltò a guardare Noite.
-Sapevo che l'avrebbe schivato- disse sorridendo, poi si diresse nella sua direzione.
-Un patto è un patto- allungò un pugno chiuso verso di lui, che ricambiò con lo stesso gesto.
-Benvenuto in Phoenix's Ashes- affermò guardandolo.
-E guai a te se ci metti nei casini eh!- intervenne Alèk minacciando il nuovo arrivato.
-Guarda che a quello ci pensa Casper- ribatté Milah mettendosi a ridere. Noite accennò un sorriso poi frugò nelle sue tasche per qualche secondo e ne estrasse il giornale "Hex Courier".
-A proposito, ho una cosa che potrebbe interessarvi...- disse porgendo il quotidiano a Tyson.
-Se non sbaglio quell'articolo parla di una vostra compagna- continuò, il ragazzo aprì il giornale leggendo il titolo in prima pagina: "Trambusto a Peonia, la città viene presa di mira!". In seguito lessero l'articolo che riportava: "Tra la giornata di ieri e quella di oggi, Peonia si è ritrovata sotto assedio: la causa è da rimandarsi ad un gruppo di civili ribelli al cui comando vi era la Folgore Scarlatta, secondo le informazioni ricevute da alcuni abitanti del paese, l'esercito ha messo a ferro e fuoco la città, mentre colei che li comandava ha mandato in cortocircuito tutti i sistemi elettrici e di comunicazione, impedendo alle autorità di essere avvertite. In questo modo la città di Peonia si è ritrovata sola a fronteggiare un nemico feroce e pericoloso. I Vasileias che avevano sede in centro sono stati completamente sbaragliati dalla ferocia di queste persone. L'esercito in seguito si è ritirato e della Folgore Scarlatta non vi è più traccia. Gli esperti prevedono un nuovo attentato e si raccomandano di stare all'erta!". I compagni si guardarono basiti.
-Che cazzo di notizia è questa!- sbottò Nicolash furioso.
-Velvet che attacca le città a caso ed è a capo di un gruppo di civili? Ma fatemi il piacere!- continuò.
-Anche io non sono molto convinta che questo articolo rispecchi la verità- commentò Milah.
-Concordo, se pensiamo che quando hanno fatto un articolo su di noi ci hanno dipinti come se fossimo il male in persona- la spalleggiò Priscilla.
-Vero o falso, almeno adesso abbiamo un punto da cui partire per trovarla giusto?- disse Casper. Intanto sul campo di battaglia arrivarono anche Demetra e Alex, che una volta lì si chiesero cosa fosse successo, i compagni spiegarono la situazione alle ragazze.
-È una trappola- affermò Demetra.
-Lo credo anche io, il regno sa benissimo che lei sta con noi, ci vogliono semplicemente attirare là, probabilmente sa che la stiamo cercando, altrimenti non avrebbero fatto tutto questo- disse Alex prendendo il giornale.
-Anche se la foto che hanno allegato lascia poco all'immaginazione- continuò guardando l'immagine raffigurante, effettivamente, Velvet coperta di fulmini e dietro di lei un esercito di civili. Demetra sobbalzò come se si fosse ricordata qualcosa di molto importante.
-A proposito ragazzi, abbiamo cercato di nuovo nella stanza di Velvet e abbiamo scoperto un doppiofondo in uno dei cassetti... all'interno c'era questa- disse mostrando una piccola foto ai compagni: vi erano due bambine, una aveva i capelli marroni, l'altra li aveva rossi e infine, dietro di loro, una giovane donna dalla pelle abbronzata e i capelli verde chiaro agghindati di fiori, sorrideva felice.
-Quella è sicuramente Velvet- disse Casper indicando la bambina con i capelli rossi.
-Sì, ma non è ciò a cui voglio portare la vostra attenzione, guardate qua- disse Demetra indicando la corona sulla testa della giovane donna.
-Vedete questi fiori: sono fiori di Arnica, Achillea, Aconito e Clematide Alpina... esiste un solo luogo che può ospitare tanti fiori tutti insieme- disse la ragazza, fece cenno a Casper di estrarre una cartina dal suo zaino, la aprì indicando un punto a SudOvest del regno.
-Questo, è una montagna a Nord della catena montuosa della Fenice, si chiama Eclipse Soul- concluse, i compagni guardarono la ragazza basiti.
-Tutte le volte mi stupisco di quanto tu sia fantastica Demetra- affermò Alex sorridendo.
-Quello che però mi preoccupa è che la città di Peonia è poco più a Ovest, quindi quell'articolo potrebbe avere un fondo di verità- disse preoccupata la ragazza dai capelli rossi.
-Non importa, basta chiacchiere, prepariamoci...- intervenne Tyson facendosi avanti.
-... Andremo ad Eclipse Soul- concluse serio.


Qualche giorno prima, in un luogo imprecisato a Ovest di Fiore:

-Vel che cosa diavolo ci fai qui!? Vattene, non ho bisogno del tuo aiuto- esclamò una ragazza coperta di ferite mentre veniva rinchiusa in una cella.
-Non sparare cazzate, ti ricordo che c'è qualcuno che ci sta aspettando a casa, brutta idiota!- gridò di rimando Velvet abbrustolendo uno dei tanti soldati che c'erano li.
-Levatevi di mezzo!- gridò lei furiosa, alcune scintille cominciarono a sfrigolare attorno a lei, come fossero fruste fatte di plasma, ma una voce melodiosa le arrivò alle orecchie e improvvisamente le sue forze scomparvero, così come la sua rabbia, che andò scemando sempre di più, finché non chiuse gli occhi e si appoggiò a terra completamente addormentata.







ANGOLO AUTRICE:

Heila!! Sono tornata!!
Eheh vi aspettavate un capitolo diverso immagino... qualcosa magari riguardante Velvet? No, mi dispiace, ma dovrete aspettare il prossimo capitolo per scoprire qualcosa di più. Però in compenso Noite si è unito alla ciurmaglia!! 
Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi è piaciuto il capitolo ecc ecc...
Ma bando alle ciance, passiamo alle cose serie ovvero...
I RISULTATI DEL "POPULAR RANKING"
Come vi avevo anticipato ci sono ben DUE vincitori che ora andrò a presentarvi... signore e signori i campioni in carica sono proprio loro... *rullo di tamburi*
DEMETRA E CASPER! Con la bellezza di 5 voti ciascuno! Ma ora passiamo alla classifica per intero:

1- Casper e Demetra (5 voti)
2- Priscilla (4 voti per un pelo!)
3- Velvet e Milah (3 voti)
4- Alèk, Alexis e Nicolash (2 voti)
5- Noite (1 voto)

Ebbene si ragazzi, non credevo che partecipassero così tante persone e di questo sono veramente felice!! Grazie di cuore!! Devo ammettere che vedere così tante persone appassionate alla mia storia mi rende felice oltre l'inimmaginabile!!
Ma comunque!! I vincitori sono stati realizzati in modalità da battaglia a voi il link! ( https://www.deviantart.com/pangolino99/art/Demetra-e-Casper-Battle-Mood-873806459?ga_submit_new=10%3A1616251617 ) Se vedete la pelle di Casper di quel colore e senza benda sull'occhio è perché ha attivato la modalità combattimento!! (E quell'affarino marrone sulla destra è il suo zaino delle meraviglie... anche se sembra più un sasso) 
Bene credo di aver detto tutto! Ragazzuoli ci sentiamo tra due settimane weekend del 3/4 aprile... comincia una nuova saga state pronti!! Alla prossima!!
Hola
Lu!
  
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