Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: runami_ lu99    04/04/2021    4 recensioni
STORIA AD OC (ISCRIZIONI CHIUSE)
Fiore è nel caos da 500 anni, un perfido sovrano con un oscuro segreto mantiene il controllo su di esso con la violenza e la sottomissione, ma un gruppo di maghi riuniti dal destino riuscirà a riportare il regno alla bellezza di un tempo?
[Dal prologo]
"Se tu che stai leggendo queste righe, credi che il bene trionfi sempre sul male, ti conviene cambiare storia, perché questa non è una favola e quindi non esiste un lieto fine"
[Dal 34° capitolo]
"Il fischio dell'arma che fendeva l'aria vibrò nelle orecchie di 78 facendogli venire i brividi, e per un attimo quel sibilo gli sembrò come parole sussurrate provenienti da un'oscura creatura che di terreno non aveva nulla. Il medico abbassò lo sguardo soffermandosi sulla lama e, come a volersi beffare di lui, questa emise un tenue e lontano bagliore rossastro al di sotto dello strato di bende, proprio un attimo prima che il corpo del nemico venisse nettamente tranciato a metà."
[Dal 35° capitolo]
"I colori caldi del tramonto che prima brillavano in tutta fierezza, parvero spegnersi di colpo quando vennero in contrasto con le sue iridi gelide come il ghiaccio."
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
VENTIQUATTRESIMO CAPITOLO: 
SAGA DI KARETAO LAB: KARETAO LAB






I maghi prepararono tutto il necessario per iniziare il loro viaggio verso la montagna Eclipse Soul, alla ricerca di Velvet. Milah caricò l'ultimo zaino sul carro con un tonfo sordo.
-Ragazzi siamo pronti, possiamo partire!- esclamò balzando a bordo. Dopo pochi secondi uscì Mya di corsa e lanciò un'occhiata curiosa a Noite comodamente sdraiato sul carro, che non appena la vide attirò la sua attenzione.
-Ma lui chi è?- chiese ad Alex che fece per rispondere.
-Noite- intervenne il diretto interessato facendo un cenno con la mano come saluto. Mya sorrise cordialmente.
-È un piacere Noite, io sono Mya- si presentò, poi guardò la sorella dei Black non capendo come mai uno che non aveva mai visto fosse lì insieme a loro. 
-Ha combattuto contro Ty, ha perso e quindi si è unito alla gilda- rispose semplicemente lei, ma Mya era ancora più confusa di prima, non fece altre domande e si diresse verso Tyson che era in testa al carro, lui si voltò quando la vide.
-Qualcosa non va Mya?- chiese vedendola un pò scura in viso.
-Vi, prego, riportatela a casa- rispose lei stringendosi i pugni al petto, il ragazzo la guardò e le fece un sorriso smagliante.
-Contaci- affermò facendole l'occhiolino, salirono tutti a bordo pronti per la partenza, quando Dolos uscì di corsa dalla gilda e si diresse verso Demetra, lei si voltò nella sua direzione guardandolo con i suoi grandi occhi verdi.
-Demetra non puoi andare via, se ti dovesse succedere qualcosa non me lo perdonerei mai, non ti sei rimessa ancora del tutto, hai bisogno di un'altra settimana di riposo- disse afferrandola per un braccio, la ragazza sospirò.
-Farò attenzione, ma non posso non andare, c'è una nostra compagna dispersa e probabilmente si sarà cacciata in qualche guaio- ribatté lei tentando di salire sul carro, ma il dottore la tenne stretta.
-È pericoloso potresti rimetterci la vita se esageri troppo- disse lui, la ragazza dai capelli rossi con uno strattone secco si liberò dalla presa di Dolos.
-Conosco i miei limiti, so fino a che punto arriva il mio corpo- disse sedendosi accanto a Priscilla sul carro.
-In ogni caso fai attenzione...- disse accennando un sorriso, poi si rivolse a tutti.
-... questo è rivolto a tutti voi, non ho intenzione di ricucire nessuno, è chiaro?- disse, Noite si sporse con la testa fissandolo con quei due occhi che parevano di vetro.
-Allora non avresti dovuto fare il medico- rispose sarcasticamente accennando un sorriso divertito. Dolos lo guardò sconsolato scuotendo la testa. I compagni risero e poi il carro partì alla volta di Eclipse Soul, allontanandosi sempre di più da Magnolia.
-Hey Demetra, come mai Dolos ti sta sempre così attaccato?- sussurrò Priscilla fissando la compagna con un sopracciglio alzato e uno sguardo malizioso.
-Oh era solo preoccupato per le mie ferite, tutto qua- rispose semplicemente lei, le ragazze si scambiarono un'occhiata d'intesa.
-Già, solo per quello... andiamo Demetra, come fai a non accorgertene?- intervenne Alex affiancandola assieme a Milah.
-Accorgermi di cosa?- chiese la ragazza stranita.
-Non ci credo, ci sono arrivata io che in queste cose sono una frana totale... gli piaci, si vede che vuole stare con te- disse la Dragon Slayer, Demetra sobbalzò e per poco non si strozzava con la sua stessa saliva.
-Ma cosa dite? È un medico, è normale che mi stia vicino, ero il caso più grave di tutti- ribatté, ma più cercava di auto convincersi, più i suoi dubbi gli remavano contro.
-Si si certo, non ci credi neanche tu- disse Priscilla circondandole il collo con un braccio. La ragazza dai capelli rossi guardò verso il basso.
-E poi anche se fosse, non cambierebbe niente, perché il sentimento dovrebbe essere corrisposto- ribatté ferma, senza pensarci i suoi occhi si spostarono su Tyson alla guida mentre battibeccava con Alèk su quale strada prendere. La sorella dei Black la fissò e seguì il suo sguardo, per poi sorridere e sbarrare gli occhi stupita.
-No!- esclamò coprendosi la bocca con una mano, Priscilla la strinse a se: la faccenda era più complicata di quanto si aspettassero.
-Il triangolo no... Non l'avevo considerato!- cominciò a cantare la ragazza dai capelli celesti, mentre Alex e Milah ridevano di gusto. Demetra dopo un attimo di imbarazzo si unì all'ilarità delle compagne, i ragazzi le guardarono chiedendosi il motivo di tante risate, senza però ottenere una risposta: in fin dei conti era una cosa da donne.
-Quanto tempo ci vuole per arrivare ad Eclipse Soul?- chiese Alex sventolandosi una mano davanti alla faccia per il caldo.
-Quattro giorni circa, perciò mettetevi comodi- rispose Tyson, alcuni sbuffarono.
-Sarà un viaggio lungo- commentò Priscilla sistemandosi comoda. Casper intanto si avvicinò a Noite che lo guardò rilassato.
-Tu che sei nuovo, conosci per caso qualche ragazza vergine?- chiese, il God Slayer sorrise appena.
-Un paio credo che lo siano, fammi pensare- rispose, al ragazzo si illuminarono gli occhi: voleva sapere assolutamente i nomi, così si sedette accanto a lui felice come una pasqua. Milah si spiaccicò una mano in fronte.
-Un viaggio molto lungo- la corresse accennando un sorriso. 
Durante tutto il tragitto, tutti si sarebbero aspettati un'atmosfera pesante e ingestibile, ma la solarità di Casper e le sue idiozie coinvolsero tutto il gruppo: era come una sorta di piccolo raggio tiepido in un'immensa bufera di neve, tanto che dopo poco tempo anche Nicolash, che di ridere non sembrava averne voglia, cominciò a dargli corda ritrovando in lui il suo compagno di risate di sempre.
-Whiskey is the life of man!- infatti cominciò ad intonare le prima parole di una canzone piratesca.
-Whiskey Johnny!- Casper invece gli fece da coro di sottofondo.
-Oh, Whiskey is the life of man!
-Whiskey for my Johnny oh!- sta volta ai due si unirono anche tutti gli altri, nessuno escluso.
-Oh, i drink Whiskey when i can!- una nuova strofa.
-Whiskey Johnny!- persino Noite stava cantando, anche se sembrava lo facesse solo per ridere, però doveva ammettere che si stava divertendo. Sentiva dentro di sé che tutte quelle risate erano vere, così come piacevano a lui, non come quelle che aveva sempre dovuto sentire: quelle meschine e fatte solo per un secondo fine. Qualcuno lo risvegliò dai suoi pensieri.
-Oh, Noite! Svegliati, tocca a te scegli la canzone!- era Nicolash in attesa di una risposta.
-Beh, individuare una canzone che mantenga lo stesso grado di vigore è arduo, io potrei esortare solo i grandi classici- disse con calma, tutti i presenti lo guardarono straniti, poi scoppiarono a ridere.
-E quello cos'era!?- chiese Alèk tra le lacrime.
-Quello cosa?- domandò di rimando lui.
-Quel linguaggio così di alta classe, guarda che noi non siamo che umili umani- rispose ridendo sempre di più.
-Non è colpa mia se non sei così acculturato, se vuoi ti insegno delle parole nuove- ribatté il God Slayer sarcasticamente, ma ovviamente Alèk si infiammò in mezzo secondo facendogli subito frontino.
-Mi stai dicendo che sono stupido!?- gli gridò ad un centimetro dal viso.
-No, ti sta proprio dicendo che sei ignorante come una capra!- intervenne Nicolash beffandosi di lui.
-Allora sembra proprio che le vogliate prendere- esortò il fratello dei Black crocchiandosi le nocche.
-Voi tre, non azzardatevi ad iniziare una lite qua dentro- li minacciò Ty voltandosi verso di loro.
-Taci cioccolatino!- gridò Alèk, in una frazione di secondo Knightbuster era già ad un centimetro da lui con un pugno caricato indietro, irritato dalle sue parole, in seguito tutti e quattro cominciarono ad azzuffarsi.
-Per un attimo mi ero illusa che Ty fosse diventato responsabile- commentò Milah.
-Devo ammettere che per un momento l'ho pensato anche io- la spalleggiò Priscilla sconsolata.
-Scusate un attimo, ma se Ty è qua dentro chi è che guida?- domandò Demetra, le ragazze spostarono lo sguardo in direzione della testa del carro scoprendola completamente vuota, Alex venne pervasa da un tremito di rabbia repressa, ma tentò di contenersi, poi in meno di mezzo secondo scoppiò il finimondo: Noite per proteggersi da una bastonata di Nicolash lanciò un raggio di luce che fece saltare in aria il tettuccio del mezzo di trasporto riducendolo a brandelli, in seguito la sorella dei Black sistemò tutti con un sonoro cazzotto a testa. Dopo pochi secondi la pace era stata ristabilita.
-Tu sei forte, combattiamo- esordì Noite con un sorrisetto tranquillo e un bernoccolo fumante in testa, rivolgendosi ad Alexis.
-No, ora basta combattimenti, per una volta voglio fare un viaggio tranquillo e se vi sento ancora fiatare vi spedisco tutti all'altro mondo, ma a calci in culo! Mi sono spiegata!?- gridò autoritaria: la sua aura faceva paura, forse dovuta alla temperatura dell'ambiente troppo elevata: come tutti sapevano Alex diventava intrattabile quando aveva caldo. I ragazzi abbassarono gli occhi mugugnando un flebile e dispiaciuto "sì signora". Le ragazze si guardarono basite, poi Priscilla le si avvicinò sghignazzando.
-Lo sai che questo tuo lato non mi dispiace affatto- disse.
-Io invece devo ammettere che mi fa un pò paura- intervenne Casper rifugiato in un angolino ancora integro del carro. 
Il mezzo ripartì, percorrendo i chilometri che separavano Magnolia da Eclipse Soul e dopo quattro giorni il gruppo di maghi si ritrovò ai piedi della montagna. 
-Ora che siamo arrivati da che parte cerchiamo?- chiese Casper guardandosi attorno, Demetra indicò verso l'alto.
-Dobbiamo salire fino in cima, i fiori sulla testa di quella donna nascono solo a quote alte, non si trovano mai al di sotto dei duemila metri- spiegò.
-Bene, allora gambe in spalla ragazzi!- esclamò Ty cominciando l'arrampicata.
-Tu se vuoi cammina, io se permettete preferisco usare la levitazione- esordì Priscilla sradicando un pezzo di terreno sotto i suoi piedi, tutti i compagni salirono insieme a lei.
-In questo modo facciamo molto prima, in più possiamo perlustrare la zona dall'alto e riusciremmo ad individuare subito il luogo in cui andare- disse Demetra, Tyson sbuffò e si aggregò ai maghi: voleva solo farsi una passeggiata nel bosco, ma ripensandoci, forse non era il momento adatto.
La piattaforma si sollevò e cominciò a salire di quota finché non arrivò a sovrastarla completamente, Milah guardò giù e aggrottò le sopracciglia quando al suo olfatto arrivò un odore intenso ma lontano di legna bruciata.
-Priscilla, vai sull'altro lato qualcosa non quadra!- esclamò la Dragon Slayer.
-Milah che cosa hai sentito?- chiese Alèk.
-Qualcosa sta andando a fuoco- rispose alzando lo sguardo, la piattaforma si spostò al lato opposto della montagna e i maghi guardarono in basso: Milah aveva ragione, una porzione del bosco stava effettivamente bruciando.
-Guardate!- esclamò Casper indicando una casa poco più lontano, verso la quale qualcuno stava disperatamente correndo.
-Priscilla scendi, fai in fretta!- gridò Ty, la ragazza calò di quota. Quando furono più vicino, Nicolash assottigliò gli occhi verso il bosco in fiamme vedendo alcune persone dirigersi verso la casa che avevano individuato poco prima: il suo cuore cominciò a battere a ritmi sempre più veloci, mentre una furia incontrollabile gli salì direttamente dallo stomaco annebbiandogli il cervello, senza dire una parola saltò giù dalla piattaforma che si trovava ancora a una cinquantina di metri di altezza.
-Nick!- gridò Casper in pensiero per il ragazzo, ma la preoccupazione sparì non appena vide il compagno atterrare sulle sue gambe frantumando il terreno, per poi lanciarsi senza ritegno contro quelle persone brandendo il suo "Spadone dell'anima".
-Scendo anche io!- esclamò Tyson afferrando la sua falce prima di gettarsi nel vuoto.
-Ci vediamo di sotto signorine- disse Alèk ammiccando e seguendolo a ruota.
-Ah, che esibizionisti- commentò Priscilla.
-Sono tutti Vasileias, chissà perché hanno dato fuoco al bosco- disse Milah riferendosi alle persone più in basso. Poco dopo atterrarono anche loro e Alex si diresse immediatamente verso il bosco bruciante cominciando a domarne e controllarne le fiamme, usandole contro i soldati che non potevano niente contro di lei. Tutti intrapresero uno scontro, tranne Noite che non vedeva il motivo di combattere contro persone deboli come quelle, così si diresse verso dove aveva visto quella casa dall'alto, con calma e la sua immancabile camminata barcollante. Dopo neanche cinque minuti la battaglia si era conclusa e l'incendio era stato domato, i ragazzi decisero quindi di seguire Noite.
-Aspettate, prendo una cosa- disse Alèk tornando sul campo di battaglia e posizionandosi sotto un braccio un Vasileias mezzo svenuto.
-E non azzardarti a farlo fuori, possiamo ricavarci delle informazioni- continuò riferendosi a Nicolash che aveva già l'acquolina in bocca all'idea di fare a pezzi quel soldato. Dopo pochi minuti raggiunsero il God Slayer in corrispondenza di una piccola abitazione, all'esterno vi era una donna con il viso e gli abiti sporchi di fuliggine: doveva avere poco meno di quarant'anni, la pelle era molto abbronzata, aveva dei lunghi capelli verde chiaro, che teneva legati in una grossa treccia e degli occhi color miele, gli abiti che indossava erano semplici, una specie di lunga vestaglia color panna che le arrivava a coprire i piedi fino a trascinarsi perterra, erano agghindati con dei fiori, così come sulla testa e nelle pieghe della treccia. La sua era una bellezza fuori dal comune, a primo impatto chiunque l'avrebbe potuta scambiare per una ninfa del bosco.
-Lei è quella della foto!- esclamò Priscilla.
-Voi... Io vi conosco, siete gli amici di Vel- disse la donna, i compagni si scambiarono un'occhiata: erano nel posto giusto.
-Si, siamo i suoi compagni, tu chi sei?- chiese Ty facendosi avanti.
-Oh scusatemi, mi chiamo Nani sono una maga eremita e vivo in questa casetta praticamente da sempre, a proposito, vi ringrazio immensamente, erano settimane ormai che quei Vasileias minacciavano di dare fuoco alla montagna- disse facendo un inchino cordiale.
-Per fortuna siete arrivati voi, scommetto che Velvet sarebbe molto felice di sapere che ora è tutto risolto, sapete ho letto di voi sul giornale- continuò sorridendo.
-A proposito di Velvet, noi siamo venuti qua proprio per cercarla, circa due settimane fa è sparita e non ha voluto dirci dove andava, se sai qualcosa ti prego di dircelo- disse Tyson, Nani si fece scura in volto, poi aprì la porta della piccola casa.
-Forse è meglio se ci mettiamo seduti, venite intanto vi preparo qualcosa da bere- rispose lei invitandoli ad entrare. I maghi si accomodarono e una volta che il tè fu pronto la donna cominciò a spiegare.
-Prima di tutto dovete sapere che Velvet ha una sorella minore- iniziò, i ragazzi si guardarono basiti.
-Come una sorella?- chiese Casper spiazzato.
-Già, si chiama Sapphire e tutto è cominciato quando un giorno lei venne a sapere che quei Vasileias che avete appena sconfitto, volevano dare fuoco alla montagna, così un giorno partì per risolvere il problema alla radice, ovvero distruggere la sede dei Vasileias di Peonia, perché era proprio da li che provenivano- disse.
-Va bene, ma questo cosa centra con Velvet?- chiese Nicolash, la donna lo guardò e poi sospirò intristita.
-Sapphire non ha più fatto ritorno, così ho scritto una lettera a Velvet raccontandole delle mie preoccupazioni e dopo pochi giorni me la sono ritrovata qui, le ho spiegato bene la situazione, ovviamente non ha voluto sentire ragioni ed è partita anche lei per Peonia- spiegò, Alex incrociò le braccia e si prese il mento tra le dita pensando.
-Questo spiega perché ha detto che non sapeva quando sarebbe tornata- disse, Demetra le si affiancò.
-In più crea anche un collegamento con ciò che c'era scritto sul giornale, ma non riesco comunque a credere che sia tutta la verità- intervenne.
-Adesso sono preoccupata per entrambe, Velvet è partita pochi giorni fa e anche lei non è tornata, non so cosa fare- ammise Nani abbassando gli occhi, Noite appoggiò il la guancia contro la sua mano coperta dal guanto bianco, come se la testa fosse pronta per cadere.
-Perché i soldati vogliono bruciare la montagna?- chiese apatico, Nani ci pensò su qualche secondo.
-Io, non ne ho idea, so solo che da quando Sapphire è partita, loro non si sono più fatti sentire, fino ad oggi quando hanno effettivamente appiccato il fuoco al bosco- spiegò, Demetra strinse i denti, arrabbiata: il rispetto per la natura era una cosa che a lei stava molto a cuore, sapere che quei Vasileias avevano commesso una tale atrocità, le faceva ribollire il sangue nelle vene.
-Cosa mai avrebbero potuto volere da me? Io sono una semplicissima maga eremita, vivendo quassù non do fastidio a nessuno, per di più le poche volte che scendo per andare in città lo faccio per scambiare delle erbe medicinali con dei vestiti, niente di più- continuò Nani.
-Che tipo di magia hai?- chiese Noite incuriosito.
-Magia di sigilli, riesco ad imprimere i sigilli sugli oggetti o sulle persone- rispose prendendo un piccolo vaso di terracotta, dalla sua mano cominciò a scaturire una luce dorata, subito dopo una specie di minuscolo cerchio magico si materializzò a mezz'aria per poi imprimersi sull'oggetto.
-Per esempio se io marchio con un sigillo anti rottura questo vaso e lo butto a terra...- lo scagliò con forza al suolo, ma l'oggetto in questione anziché andare in mille pezzi rimbalzò senza farsi nemmeno un graffio.
-... Questo non si rompe- concluse raccogliendolo e risistemandolo al suo posto. 
-Interessante- ammise Noite affascinato: aveva letto qualcosa a riguardo, ma non era una magia troppo comune, quindi non vi erano tante informazioni su di essa.
-Non capisco, ci sono troppe cose che non quadrano, per sapere meglio cosa sta succedendo dovremmo andare a Peonia- disse Alèk.
-È quello che stavo pensando anche io- lo spalleggiò Priscilla.
-Se trovate Velvet per favore portatemi a casa almeno lei- disse Nani, Tyson le sorrise.
-Non ce n'è bisogno- intervenne Milah seria, tutti si voltarono verso di lei.
-Perché è già qua- dopo neanche due secondi, la porta si spalancò lasciando entrare il sole tiepido, ma la persona che si presentò davanti ai compagni non era Velvet: era una ragazza che dall'aspetto sembrava avesse quindici anni, di bassa statura, forse poco più bassa di Nicolash, nonostante questo il corpo era formoso e i capelli erano di un lilla chiaro, raccolti in una coda alta che li lasciava scendere sulle spalle formando dei boccoli, gli occhi erano grandi di un blu intenso, ma nascosti dietro ad un paio di grossi occhiali dalla montatura rotonda, era vestita con una maglietta senza maniche blu, sopra portava una salopette bianca che le faceva anche da pantaloncini corti, aveva delle calze blu, alte fin sotto al ginocchio e delle semplici scarpe basse nere. 
-Tu chi sei?- chiese Alex diffidente.
-Scusate se sono brusca, ma questa pesa- affermò la ragazza riferendosi a ciò che portava sulla schiena, sulla sua spalla era appoggiata la testa di una ragazza, il cui corpo era coperto da quello che sembrava un camice bianco, i ragazzi sbarrarono gli occhi.
-Velvet!- esclamarono all'unisono, la ragazza stremata posò a terra la maga incosciente, i compagni le si avvicinarono in fretta e furia: era conciata piuttosto male, con il corpo coperto di lividi e ferite sanguinanti, i suoi vestiti non erano messi meglio, anche loro erano stati fatti a brandelli. Certo non si poteva dire che fosse sana, ma almeno era salva.
-Che cosa le è successo?- chiese Nicolash stringendo i denti per la rabbia. La ragazza sconosciuta si intimidì alla vista dello sguardo che Neviski le lanciò, per questo indietreggiò impaurita.
-Nicolash smettila, è stata lei a portarla qui credi che lo avrebbe fatto se fosse stata lei la causa delle condizioni di Velvet?- Chiese Milah ragionandoci su, il mago si calmò immediatamente constatando che effettivamente aveva ragione, Casper si fece avanti afferrando la mano della sconosciuta.
-Ciao, io mi chiamo Casper, tu chi sei?- chiese, la ragazza arrossì di colpo per la vicinanza del mago, deglutì rumorosamente non sapendo cosa dire: tutte quelle persone che la fissavano, la facevano sentire a disagio e in imbarazzo.
-Io... Io...- balbettò con le parole bloccate in gola, poi fece un profondo respiro facendosi coraggio.
-Mi chiamo Tecla Rift- disse guardando verso il basso piena di vergogna.
-Hey ragazzina, dove l'hai trovata lei?- chiese Alèk indicando Velvet, Tecla sobbalzò.
-Io, non sono una ragazzina, sono adulta anche se non sembra... ho quarantatré anni- disse sistemandosi gli occhiali sul naso, a quell'affermazione i compagni rimasero spiazzati, tutti tranne Casper che cominciò a saltellarle attorno.
-Ma dai, anche tu con questo dono? Pensa che io ne dimostro sedici ma ne ho novanta- disse cominciando a ridere, la ragazza accennò un sorriso, contagiata dall'ilarità di quello strano soggetto.
-Comunque sia, è una storia lunga da spiegare- disse lei, ma i maghi non si mossero di un millimetro continuando a guardarla, facendo così intendere che poteva cominciare a parlare: tutti avevano un estremo bisogno di spiegazioni.
-Non sono stata io a trovare Velvet è stata lei a trovare me... Conoscete Karetao Lab?- chiese Tecla un pò intimorita, i compagni ci pensarono su qualche secondo prima di rispondere negativamente.
-Però devo ammettere che non mi è del tutto estraneo come nome- disse Tyson pensieroso.
-Comunque sia, Karetao Lab è un ospedale situato pochi chilometri a NordOvest di Peonia, io lavoro lì da anni, era sempre stato tutto tranquillo quando un giorno è arrivata Velvet sfondando la porta principale, urlava come una matta, era arrabbiata nera per qualcosa che non sono ancora riuscita a capire. Continuava a chiedere dove l'avessimo nascosta o cosa le avessimo fatto riferendosi ad una certa persona- spiegò stranita.
-Sicuramente cercava Sapphire- rispose Nani, Tecla la guardò aggrottando le sopracciglia incuriosita.
-Ah allora è lei che cercava... Comunque ha cominciato a mettere sottosopra l'ospedale, avevo capito che anche se non lo mostrava era disperata, perciò quando sono arrivati i Vasileias per fermarla, ha combattuto, ma il numero era troppo alto, così ho usato la mia magia per portarla via da lì, non so cosa mi ha spinto a farlo, ma se una persona entra in un ospedale in quella maniera deve avere una buona ragione- disse abbassando gli occhi intimidita.
-La tua magia?- chiese Priscilla incuriosita, la ragazza si toccò la gola.
-Si, magia di canto, quando canto specifiche canzoni posso indurre le persone a fare qualcosa o più semplicemente cambiare il loro modo di sentirsi, le ho cantato una ninna nanna e l'ho fatta addormentare insieme ai soldati, poi l'ho portata via- spiegò, Milah assottigliò gli occhi pensierosa.
-E come hai fatto a sapere che la dovevi portare qua?- le chiese.
-Siete liberi di non credermi, ma quando era addormentata ha mugugnato un sacco di nomi, tra cui "Sapphire" ed "Eclipse Soul", la prima non sapevo chi fosse, ma da quanto mi avete detto stava cercando proprio lei, mentre sapevo che il secondo nome era una montagna, perciò sono venuta qui, nella speranza di trovare qualcuno che mi aiutasse- rispose.
-Quando si è risvegliata nella mia casa a Peonia, ha cominciato a dare di matto, le ho chiesto cosa fosse successo, ma a quanto pare non si fidava di una sconosciuta, in fondo non posso biasimarla. In seguito è uscita e ha cominciato a dare in escandescenza un'altra volta, finché non sono arrivati di nuovo i Vasileias, ho usato il medesimo trucco e sono venuta qua di corsa, a causa di tutto questo è diventata una ricercata nella città di Peonia- concluse con tono dispiaciuto.
-Un comportamento del genere è proprio da Velvet- commentò Alex. Alèk si mise le mani tra i capelli cominciando a sfregarseli freneticamente.
-Aaahh, non ci sto capendo niente è tutto troppo confuso!- esclamò.
-In pratica, Velvet è andata a Peonia, ha scoperto in qualche modo che sua sorella era stata portata a Karetao Lab e l'ha seguita per liberarla, ma questo non spiega il perché Sapphire è stata portata lì- disse Demetra. Nani abbassò gli occhi verso Velvet ancora addormentata, triste in viso, le posò una mano sulla guancia.
-Dov'è finita Saph?- sussurrò mentre i suoi occhi si facevano sempre più lucidi, in quell'istante Velvet sbarrò gli occhi e scattò a sedere, i compagni la guardarono con uno sguardo misto tra il sollevato e il sorpreso.
-Saph!- gridò guardandosi attorno leggermente spaesata, aggrottò le sopracciglia e si alzò in piedi dirigendosi verso Tecla e prendendola per il colletto della maglia, furiosa.
-Tu! Ti avevo detto che dovevi lasciarmi in pace!- gridò.
-Io... Io volevo solo aiutarti- rispose Tecla impaurita.
-Velvet, che cosa diavolo è successo?- domandò Nicolash, a quella voce la ragazza sobbalzò e si voltò ritrovandosi davanti tutti i suoi compagni, la sua espressione cambiò da stupita a terrorizzata e infine tornò arrabbiata. Lasciò la presa su Tecla dirigendosi verso di loro stringendo i pugni.
-Voi... non dovreste essere qua, andate via- disse abbassando la testa, i suoi occhi si oscurarono.
-Ma cosa dici, abbiamo fatto i salti mortali per trovarti e ora che ce l'abbiamo fatta dovremmo andarcene?- ribatté Nicolash avvicinandosi a lei.
-Si, questa situazione è un casino, non ho bisogno del vostro aiuto- rispose dirigendosi verso la porta d'uscita, ma il mago le afferrò un polso cercando di fermarla.
-Non dire sciocchezze ora che siamo qua possiamo aiutarti a risolvere tutto- ribatté lui, Velvet con un movimento secco e repentino si liberò dalla presa del compagno e si voltò sempre più furiosa.
-Non capite! È proprio perché siete qui che tutto andrà a farsi fottere!- 







ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!! Buona pasqua!!
Avrei dovuto pubblicare ieri ma come si dice nel mio dialetto "an glo mia cavada" (non ce l'ho fatta) 
Comunque sono sempre nel weekend quindi spero mi perdoniate!
Allora cosa ne pensate? Cominciano a scoprirsi le prime cose riguardo al perché Velvet se ne è andata, per sua sorella! Già, ma cosa le sarà successo? Qualche ipotesi? Sono curiosa di sapere cosa ne pensate!
Detto questo vi lascio il link della canzone piratesca che tutti hanno cominciato a cantare durante il viaggio, si chiama Whiskey Johnny! La adoro!
(  https://youtu.be/M_RoX7kOs_I  )
Ci sentiamo tra due settimane 17-18 Aprile!! Oddio il weekend del mio compleanno, ci ho fatto caso solo ora! Alla prossima!! 
Hola
Lu!
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: runami_ lu99