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Autore: _Bri_    29/04/2021    14 recensioni
[STORIA INTERATTIVA - Iscrizioni chiuse]
Per Kingsley Shacklebolt, Ministro della Magia da ormai otto anni, la questione Azkaban era un tarlo fisso da diverso tempo. Da quando Voldemort era stato sconfitto, molte erano le rivoluzioni che il mago aveva adottato per migliorare l’intero sistema magico, eppure quello era un problema a cui non aveva ancora trovato una soluzione.
Ma se il Ministro avesse avuto infine un'illuminazione? Sarebbe possibile, sebbene con metodi forse poco ortodossi, cambiare le persone per renderle migliori? Magari promettendo loro un "Good Place"?
Beh, non vi rimane che prendere parte "inconsapevolmente" al suo programma di riabilitazione, per scoprirlo!
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Hermione Granger, Kingsley Shacklebolt, Maghi fanfiction interattive, Percy Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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The Good  Place
Prologo

 
Per Kingsley Shacklebolt, Ministro della Magia da ormai otto anni, la questione Azkaban era un tarlo fisso da diverso tempo. Da quando Voldemort era stato sconfitto, molte erano le rivoluzioni che il mago aveva adottato per migliorare l’intero sistema magico, eppure quello era un problema a cui non aveva ancora trovato una soluzione.
Nonostante difatti Azkaban non fosse più infestata dai Dissennatori, rimaneva pur sempre una prigione di massima sicurezza ed era molto difficile sradicarne le basi su cui essa era fondata. Aveva tentato con tutto se stesso di porre delle migliorie, ma quella era ormai gonfia di ex seguaci del signore Oscuro e in generale di criminali della peggior specie, che tormentavano fino alla pazzia i piccoli delinquenti in erba, costretti a scontare le pene nel loro stesso ambiente.
Perciò Kingsley aveva passato molte notti in bianco, non riuscendosi a dare pace in alcun modo; una cosa era certa comunque: non poteva più permettere che il degrado di Azkaban si spandesse sempre più. Fortunatamente Kingsley era un uomo molto intelligente e dopo mesi passati ad analizzare una lunga serie di strade più o meno percorribili, un’illuminazione arrivò d’improvviso mentre inzuppava la sua brioche mattutina in una ciotola di latte e caffè. Si gettò dunque sotto la doccia e si preparò di tutta fretta; doveva arrivare al Ministero il prima possibile, doveva parlare con lui.
 
Ministero della Magia – Ufficio del Ministro
 
Percy Weasley si era letteralmente precipitato al Ministero, dopo aver ricevuto una chiamata alle sei e venti dal Ministro in persona, chiamata che lo aveva buttato giù dal letto e quasi gli aveva fatto venire una sincope. Solitamente Percy era uno dei primi a mettere piede nel sontuoso groviglio architettonico, ma quella mattina il Ministro Shacklebolt lo aveva scongiurato di affrettarsi; era di fondamentale importanza che arrivasse prima di Hermione Granger, impresa assai ardua visto e considerato che la strega non aveva mai fatto un solo minuto di ritardo in tutti quegli anni.
Quando Percy arrivò trafelato all’ufficio di Kingsley, trovò l’uomo al suo interno intento a calpestare il perimetro della stanza con le mani allacciate dietro la schiena e una strana espressione sul viso; Percy non seppe dire se quella fosse eccitazione, felicità, o rabbia.
 
- Presto! Vieni dentro e chiudi la porta! La Granger non è ancora arrivata spero! -
 
Percy balbettò un buongiorno, poi si affrettò a specificare che si era accertato che Hermione non fosse ancora arrivata.
 
- Bene, molto bene! So che non apprezzerebbe affatto l’idea che ho avuto e non mi lascerebbe nemmeno il tempo di spiegare!– Kingsley allungò il passo verso il più giovane e gli arpionò le spalle con le mani, così cominciò a fissarlo con febbrile agitazione, cosa che agitò moltissimo il povero Percy, facendolo deglutire un paio di volte. – Ho bisogno di mettermi immediatamente in contatto con Michael Fuksas(1), deve trovare il tempo di venire qui da me oggi stesso! -
 
Percy, rigido come un manico di scopa, tentava di ricambiare lo sguardo del Ministro, ma quello gli era così vicino che il suo alito aveva finito per appannargli gli occhiali.
 
- Michael Fuksas? Ma io non so se sarà possibile, so che è molto impegnato nel nuovo progetto del campo da Quidditch, in vista dei Mondiali, sai… -
 
- Il Quidditch aspetterà, ci sono cose molto più importanti a cui pensare! Percy, rintraccia Michael e fallo venire qui, poi fai in modo di tenere lontana la Granger per tutta la giornata, sono stato chiaro? -
 
- N-non puoi chiedermi questo… Hermione, sai come è fatta e… -
 
- Al lavoro, su! -
 
Il Ministro volò dietro la sua scrivania e chinò la testa su una serie di appunti disordinati mentre Percy, ancora frastornato per l’insolito comportamento del mago, ci mise qualche istante prima di riprendersi e adoperarsi per far sì che il più famoso e importante architetto del secolo, accorresse lì per richiesta dell’eccentrico Ministro.
 
Qualche ora dopo
 
Un discreto bussare alla porta fece trasalire Kingsley; se non fosse stato rasato, probabilmente quella giornata lo avrebbe fatto diventare calvo, tanta era l’ansia che lo stava divorando.
 
- Avanti! – Gridò, anticipando Percy che infilò la testa fra la porta: - Ministro… - sussurrò – Lui è qui, posso farlo entrare? -
 
- E me lo chiedi? Per la barbuta Cassandra, fallo entrare! -
 
La faccia paonazza di Percy si ritrasse e a seguire fece il proprio ingresso nella stanza un uomo ben vestito, con una bella barba folta, ma curata, di un delizioso sale e pepe che rendeva il suo volto decisamente accattivante.
 
- King! O sarebbe meglio dire… signor Ministro! Che piacere! -
 
I due si scambiarono un abbraccio e svariati convenevoli dopo, il Ministro chiese all’altro di accomodarsi.
 
- Vuoi spiegarmi per quale motivo hai mandato quel poveretto dalla brutta cera a cercarmi in lungo e in largo? -
 
Kingsley si accomodò dall’altro lato della scrivania, visibilmente più rilassato di qualche minuto prima. In quattro e quattr’otto spiegò al famoso magiarchitetto quali fossero i dilemmi che lo affliggevano, fin quando non arrivò a puntare la piuma della penna con cui stava giocando, nella sua direzione: - Per questo motivo sono arrivato a te. –
 
- Temo di non seguirti, quale utilità avrei io in questa faccenda? -
 
- Vedi Michael… ho pensato a lungo quale potrebbe essere la soluzione per ovviare a questo spinoso problema, per questo motivo sono giunto a ponderare l’idea di dare il via a un esperimento. -
 
Michael Fuksas congiunse le mani sulle ginocchia accavallate e lasciò che il mago continuasse a parlare, in fondo incuriosito dalla motivazione che lo aveva fatto arrivare lì.
 
- Di malfattori e delinquenti irrecuperabili è piena la Gran Bretagna, ma cosa fare per tutti coloro che potrebbero essere riabilitati e reinseriti nella società? Parlo di quella frangia di malviventi in erba, mezze patacche che si sono da poco affacciati alla vita malavitosa e che potrebbero affrontare un percorso diverso da Azkaban… -
 
- Ora incomincio a seguirti. – Michael annuì e seguì con lo sguardo Kingsley alzarsi dalla sedia e riprendere a camminare per la stanza.
 
 
Veniamo al dunque: voglio individuare una serie di soggetti da inserire in questo… chiamiamolo pure “percorso riabilitativo”…
 
Andy Foer chiuse la porta del suo appartamento con meticolosità, poi piroettò su se stesso, deciso a compiere le sue tre rampe di scale con ritualità, saltando un gradino ogni tre; non fosse che, come accadeva ogni giorno della sua vita, tornò indietro quando si trovava già a metà percorso per controllare di aver chiuso correttamente la porta.
 
Devono essere delle persone che hanno commesso dei piccoli crimini, ma che con il giusto metodo possano arrivare a capire che non vale la pena di rischiare di finire ad Azkaban…
 
Andy Foer non si dette dello stupido quando constatò di aver chiuso correttamente la porta; soddisfatto per aver sedato quella sua particolare mania, riprese a percorrere il proprio percorso, diretto al piccolo ufficio che aveva affittato al fianco della Gringott.
 
Ma far cambiare strada a qualcuno non è affatto semplice, specialmente per coloro che hanno deciso di vivere compiendo malefatte. Quindi ho pensato: cos’è che li farebbe cambiare davvero? Cosa li porterebbe ad abbandonare la cattiva strada, per quella buona?
 
Andy Foer controllò l’orologio che aveva al polso accennando un sorriso morbido e ricco di orgoglio; era arrivato al solito angolo cieco della viuzza che circondava la piccola palazzina in cui abitava, dove era solito smaterializzarsi per raggiungere in perfetto orario il suo ufficio.
 
E questo qualcosa, caro Michael, io l’ho trovato. E se il soggetto in questione credesse di essere morto? Se si ritrovasse d’improvviso in una strana terra di mezzo e per accedere al livello superiore, alla miglior vita che si può sperare dopo la morte, necessitasse di dimostrare di essere diventato una persona migliore?
 
Andy Foer, superata con successo la materializzazione, sistemò il collo del suo maglione e piegò di un centimetro le maniche, così strinse saldamente la sinistra al manico della sua borsa da lavoro e si avviò mollemente verso l’ingresso dell’edificio che ospitava il suo confortevole ufficio.
 
Noi creeremo questo luogo, Michael. Faremo sì di dare vita a quello che i babbani di fede cattolica chiamano purgatorio e ci schiafferemo i nostri soggetti. Lo so a cosa stai pensando: come facciamo a convincerli di essere morti?
 
Andy Foer lanciò solo una fugace occhiata all’enorme banca magica che si trovava al di là della strada, mentre afferrava la bacchetta per aprire il portone d’ingresso. Una volta dentro l’atrio guardò nuovamente l’orologio. Le sette e cinquantanove del mattino, che saliti i quattordici scalini necessari per arrivare al suo pianerottolo, sarebbero diventate le otto.
 
Semplice! Li stordiremo e modificheremo loro i ricordi, o per meglio dire ne inseriremo dei nuovi; saranno dei falsi ricordi sulla loro presunta morte. Oh, non fare quella faccia, è solo per il loro bene! Meglio questo che essere marchiati dallo stigma di Azkaban, non ti pare?
 
Andy Foer poggiò l’anfibio destro sull’ultimo gradino, fiero di sé per aver raggiunto il primo obbiettivo della giornata; o almeno così credeva. Non fece in tempo, il giovane, ad entrare nel proprio ufficio.
Erano scoccate le otto, quando una scossa lo colpì dietro la nuca, facendogli perdere i sensi.
 
 
 
- E il mio ruolo quale sarebbe? – Era innegabile, Michael era rimasto affascinato e incuriosito dall’idea del Ministro, il quale arrestò il suo camminare e sorrise entusiasta: - Tu sarai il magiarchitetto! Ti occuperai di tirare su questo spazio di contenimento. -
 
- Posso farlo, non dovrebbe essere troppo complicato. Cos’altro, amico mio?-
 
- Beh, qualcos’altro ci sarebbe… - Kingsley poggiò le mani sulla scrivania e si piegò in avanti, in modo da poter guardare il suo amico negli occhi: - Occupandoti te della costituzione, sarai anche incaricato di controllare che tutto proceda bene e che non ci sia nessun crollo magico che porterebbe i soggetti a sospettare di qualcosa. Per questo motivo sarai anche per loro “il grande architetto”; Tu, Michael Fuksas, vestirai gli abiti di Michael l’architetto arcangelo. Dovrai accogliere i soggetti, spiegare loro che sono morti e che se vogliono sperare di raggiungere il piano superiore, dovranno fare di tutto; non basterà comportarsi bene, ma dei dettagli ne parleremo più avanti! -
 
Michael aveva la bocca schiusa dallo stupore. Quando si era allontanato dal cantiere di certo non si sarebbe aspettato che il Ministro gli avrebbe proposto un lavoro del genere. Ma le sfide gli erano sempre piaciute e l’idea di collaborare a un progetto di riabilitazione sociale lo stuzzicava non poco. Si prese qualche minuto per ragionare, poi ricercò nuovamente lo sguardo di Kingsley Shacklebolt: - Non so se riuscirò in questa impresa; capirai bene che non è semplice avviare un cantiere del genere; ci sarà bisogno di molta forza lavoro. –
 
- Sciocchezze! Per il magiarchitetto che ha ricostruito la Gringott dopo la distruzione di quel drago(2) questo sarà un gioco da ragazzi! Comunque possiamo porre rimedio alle tue preoccupazioni, basterà selezionare insieme un gruppo di fidati collaboratori. -
 
- E poi perdonami King, ma come ben sai la mia faccia è molto conosciuta; non meno di una settimana fa c’erano cartelloni pubblicitari per tutta Diagon Alley, il che vuol dire che almeno uno dei tuoi “soggetti”- Michael virgolettò la parola con le dita – mi riconoscerà sicuramente e da lì a dirlo a tutti quanti sarebbe un attimo. -
 
Il Ministro sorrise trionfante: - Ho pensato anche a questo, non devi preoccuparti. Basterà usare, diciamo, un prestavolto. –
 
…Qualche sera dopo…
 
Hanz Krause era sempre andato fiero del suo lavoro di camposantaro; si era trasferito in Inghilterra quando non era che un ragazzino e dopo pochi anni si era ritrovato a svolgere quel mestiere che lo aveva sempre affascinato. Non gli dispiaceva, all’uomo, passare le sue ore a sistemare tombe e fiori, al contrario gli dava un certo sollievo, perché sentiva di fare qualcosa di utile per il prossimo.
Quella sera si era soffermato leggermente oltre l’orario lavorativo, per occuparsi al meglio di un paio di tumuli incolti. Con la pala sulla spalla e il fischiettio sulle labbra, Hanz si avvicinava allegro al primo tumulo, quando non ebbe neanche il tempo di avvertire il forte capogiro che lo fece svenire di colpo.
Quando aprì gli occhi era ormai totalmente buio; doveva avere avuto un calo di pressione, ne era certo, altrimenti non si spiegava come mai fosse sdraiato a terra in mezzo a un rigoglioso cespuglio di ortensie. Che per lo svenimento avesse sbattuto la testa? La prima cosa che fece mentre tentava di tirarsi su, fu tastare la nuca per accertarsi di non sentire ferite importanti.
Ora, c’erano due cose di cui andava fiero, Hanz Krause, la prima era per l’appunto il suo lavoro, mentre la seconda erano i suoi bei capelli folti che con gli anni si erano fatti bianchi come la neve, ma che non si erano mai diradati. Per questo motivo il babbano Hanz Krause, di anni sessantasei, cominciò ad urlare a squarciagola quando si rese conto di essere improvvisamente calvo, come se qualcuno lo avesse rasato di fresco.
 
*
 
Quando Andy Foer aprì gli occhi, ci mise un po’ per mettere a fuoco il piccolo ambiente in cui si trovava; già, perché cazzo era in una minuscola stanzetta bianca, appisolato su una sediola rigida? Come ci era finito lì?
Ci mise poco, l’ansia, a chiudere la gola di Andy; il ragazzo si alzò di botto e allargò il colletto della camicia che indossava, pronto a farsi trascinare a fondo dall’ennesimo attacco di panico della sua vita. Poi gli occhi sgranati andarono a impattare su una porta che si schiuse piano e dalla quale sbucò l’altissima figura di un uomo di mezza età, con folti e lucidi capelli bianchi e un sorriso da divo del cinema.
 
- Ciao Andy, accomodati pure. -
 
Troppo impaurito per controbattere, Andy Foer si guardò rapidamente intorno e poi seguì quello strambo figuro oltre la porta; la stanza che lo accolse aveva tutta l’aria di essere lo studio di un magiterapista, con bei quadri sobri appesi alle pareti, piante verdeggianti al fianco di finestre luminose e una grande scrivania sulla quale erano impilati dei faldoni di documenti. L’uomo aveva preso posto dietro di essa e indicò la sedia libera a Andy, che sedette nel tentativo di regolarizzare il respiro.
 
- Andy, sai per caso dove ti trovi e perché sei qui? -
 
Il giovane scrollò il capo in segno di diniego, così l’uomo dai capelli bianchi allacciò le mani sulla scrivania e incastonò gli occhi di brillante azzurro il quelli più placidi dell’altro: - Ebbene Andy… tu sei morto e questo è il Posto Medio. –
 
-Oh. Merda. -
 
 


(1)Il cognome è un omaggio a un grandioso architetto del nostro secolo. Fuksas, I love You.
(2)Ribadisco l’ovvio: Kingsley si sta riferendo a quando Harry, Ron ed Hermione decidono di sfondare la Gringott con il drago e volare via liberi e felici.
 
Necessaria premessa: questa storia prende ispirazione dalla serie “The Good Place”, anche se come avrete capito, i miei e i vostri personaggi non saranno davvero morti, lo giuro!

Zan zan zan zaaaan! Sono di nuovo qui, ma sappiate che attribuirò la colpa a coloro che hanno risposto al mio sondaggio su instagram, nel quale chiedevo se avrei dovuto o meno seguire le mie idee folli e buttare giù una nuova storia, nonostante io non abbia proprio molto tempo. E niente, alla fine l’ho fatto.
Salve a tutti lettori belli! Prima di tutto vi ringrazio di aver letto questo delirio. Come avrete intuito questa storia non ha alcuna pretesa di serietà; sarà una storia leggera, spero divertente, per staccare un po’ da “Bastardi senza Gloria” che è di tutt’altra pasta. Insomma, avevo voglia di ridere un po’ e spero di farlo insieme a voi.
Ciò detto spero che il contesto sia chiaro: Kingsley è Ministro e ha deciso che Azkaban non può in alcun modo essere l’unica prigione del Ministero della magia inglese, perciò dà via a questo esperimento, avvalendosi dell’aiuto di Michael Fuksas, famosissimo architetto che si è occupato della ristrutturazione del Ministero e della Gringott. E Andy? Andy è il mio oc ampiamente disagiato che prenderà parte a questo programma di rieducazione insieme ai vostri. Non credo ci sia molto altro da spiegare, ma come sempre sono disponibile per qualsiasi chiarimento: contattatemi pure qui o su instagram se doveste averne l’esigenza ( su IG mi trovate come Bri_efp).
Prima di passare al regolamento, volevo aggiungere che il vostro personaggio non deve assolutamente essere un grande criminale, tutt’altro; ciò che vi chiedo, infatti, è di creare dei personaggi che abbiano le carte in regola per cambiare, riabilitarsi e specialmente che non l’abbiano combinata davvero davvero grossa, altrimenti il posto per loro sarebbe Azkaban. E ultima cosa: DIVERTITEVI! La storia è principalmente comica, quindi limitiamo per quanto possibile personaggi tragici o dal passato oscuro. Chi mi conosce sa che solitamente sono sempre bene accetti oc di questo tipo nelle mie storie, ma in questo caso, visto il tenore e la scarsa credibilità della trama, vi chiedo di evitare di attingere da Eschilo, Sofocle, Euripide e compagnia bella.
 Bene, ora passiamo al regolamento:
 
  • Le schede vanno inviate entro e non oltre il 13 Maggio alle ore 19:00 (Grazie Signorina Granger per infondermi saggezza), attraverso messaggio privato con oggetto “Nome Oc – The good place”.
 
  • Potete inviare fino a due personaggi a testa purché:
    • di sesso opposto. Gli oc devono avere fra i 20 e i 35 anni.
 
  • Nella prenotazione indicate il sesso, l’età e l’orientamento sessuale.
 
  • Essendo un’interattiva vi chiedo il piacere di essere partecipi, non solo perché nel corso dei capitoli vi farò delle domande, ma anche perché altrimenti si perderebbe il senso di fare una storia del genere. Lo faccio ogni volta, lo so, ma vi chiedo perciò di essere partecipi. Sappiate comunque che dopo due capitoli di latitanza, nel terzo il vostro personaggio non apparirà, mentre se dopo 3 capitoli non dovessi più avere vostre notizie, nel 4° comunicherò l’eliminazione del vostro Oc.
Ovviamente se aveste dei problemi, di qualsivoglia natura, che non vi permettessero di essere presenti basta farmelo sapere e concorderemo insieme una soluzione senza che il vostro oc sia costretto a rimetterci.
Premetto subito che non accetterò il salto della cavallina (grazie Chemy per aver coniato la dicitura): divertiamoci insieme, suvvia! Che gusto c’è a partecipare alle interattive se poi non si ha voglia di essere attivi?
 
  • Accetto: Streghe e maghi di origine inglese o naturalizzati in Gran Bretagna.
 
  • Non accetto: Mary o Gary Stu, in questa storia men che mai. Anzi più disastrato è il vostro Oc, meglio è.  non mandatemi Oc licantropi, vampiri o veela. Preferirei non avere oc imparentati con i personaggi della saga, ma sono pronta a un confronto se riuscirete a creare un personaggio credibile, specialmente in linea con la storia.
 
E ora vi lascio con la scheda da compilare e con i trafiletti dei miei Oc. A presto!

 
SCHEDA DELLA CAVIA DA LABORATORIO (Hermione sto scherzando, non metterti a urlare!)
 
 
Nome e Cognome:

Data di nascita (i personaggi possono avere dai 20 ai 35 anni):

Orientamento sessuale:
 
Prestavolto (deve essere necessariamente un personaggio reale):

Aspetto fisico:
 
Segni particolari:

Carattere:

Pregi e difetti:

Background del personaggio:
 
Famiglia e rapporto con essa:
 
Descrivere brevemente il loro percorso scolastico (se ad Hogwarts, indicate anche la casa):
 
Cosa ha combinato per finire nel programma di riabilitazione? (per piacere siate molto specifici, questo è uno dei fattori fondamentali su cui mi baserò per la selezione):

Molliccio(molto importante!):

Amicizie/ inimicizie:
 
Passioni e abilità:
 
Debolezze e paure (molto importante!):
 
Cosa ama/odia (molto importante!):


Amore ( Nel caso sia già fidanzato o sposato, specificare il carattere del fidanzato/a/coniuge):
 
Altro:
 
 
Michael Fuksas
62 anni (67 per l’aspetto babbano)
MagiArchitetto Arcangelo
 
Michael è un uomo buono, dai saldi principi morali, estremamente curioso e intrigato dalle sfaccettature umane. Un’eccellenza nel suo campo, è conosciuto in tutto il mondo magico per aver capitanato la ricostruzione della Gringott e del Ministero a seguito della caduta di Lord Voldemort.
 
 
Andy Foer
28 anni di puro disagio
Esperto Aritmanzista
Ex Corvonero
 
Andy è un giovane problematico, pieno di stereotipie, ossessivo compulsivo. Ma è davvero molto acuto e intelligente, anche se impiega il suo alto QI in affari un tantino loschi. Detesta i cambiamenti. A modo suo è divertente anche se non particolarmente spigliato.
 
   
 
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