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Autore: vero15star    29/08/2009    4 recensioni
Ultimo anno di liceo. 8 amici,uno più diverso dall'altro ma tutti legati da un amicizia profonda,da amore e affetto. Tutti spaventati all'idea del futuro che sta per arrivare. C'è L'Ice Queen stronza ed opportunista,La Cervellona tutta casa e scuola,L'artista talentuosa e gelosona,L'erede degna dell'Ice Queen,e poi c'è Il Boy-Toy sofferente,Il ragazzo Complicato e dal passato difficile che vuole una seconda opportunità per essere felice,Il Ragazzo Perfetto da presentare a mamma e papà ed infine il Puttaniere,che tratta le donne come se fossero giocattoli,esattamente come la sorella . Tutti aspettano di cambiare,di ricevere la felicità tanto agognata e il futuro migliore per loro. Alla scoperta di loro stessi,dei loro limiti e delle loro passioni.
Genere: Romantico, Malinconico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Maybe Tomorrow Michele            Maybe Tomorrow


                                                                                                                       "Lost and insecure
                                                                                                                                                     You found me, you found me
                                                                                                                                                     Lyin' on the floor
                                                                                                                                                     Surrounded, surrounded
                                                                                                                                                     Why'd you have to wait?
                                                                                                                                                     Where were you?
                                                                                                                                                     Where were you?
                                                                                                                                                     Just a little late
                                                                                                                                                     You found me, you found me"
     
                                                                                                                                                   You Found Me -The Fray


Spesso gli capitava di sentirsi solo.
Per quasi tutta la sua vita lui era sempre stato solo.
I genitori lo avevano abbandonato quando aveva solo 7 mesi e lui non aveva nessun ricordo di loro.
Aveva trascorso la sua infanzia tra orfanotrofi e l'unica cosa che i suoi genitori gli avevano lasciato era il suo nome.
Michele Vandelli.
Aveva passato anni tra famiglie affidatarie ,che poi lo rispedivano nell'orfanotrofio per il suo carattere complicato e misterioso.
Ma in realtà lui aveva bisogno solo un pò di tempo,quel tempo che gli era stato negato tante di quelle volte.
Il tempo di ridere,giocare,studiare,rincorrere le ragazze.
Era riuscito per miracolo a frequentare la scuola,ma aveva perso un anno quando a causa di un nuovo ritorno all'orfanotrofio lui aveva smesso di impegnarsi.
Poi aveva capito che doveva studiare,e riscattarsi da tutti quelli che non lo volevano.
Ed era diventato un ottimo studente,anche se con un certo carattere.
Ed ora aveva 18 anni e frequentava l'ultimo anno di liceo classico prima di passare all'università.
Gli sembrava finalmente di essere in grado di riscattarsi da tutto quello che aveva dovuto subire.
Anche grazie alla nuova famiglia a cui era stato affidato per proseguire gli studi.
Valentina e Claudio Ferrari erano delle persone bellissime che gli avevano dato tanto amore e tante speranze.
Lui si era sentito finalmente a casa.
E poi aveva conosciuto lei:Laura Ferrari.
La figlia di Claudio e Valentina.
Un angelo biondo dagli occhi verdi appena sceso dal cielo.
E si era subito in sintonia con quella ragazza tanto dolce,tanto bella quanto intelligente ,pacata e interessante.
Era davvero troppo bella per essere vera.
E da quel momento lui si era riproposto di proteggerla da qualsiasi cosa potesse farle del male .
Lui sarebbe stato il suo angelo custode proprio come lei lo era di lui.
Il giorno in cui lei l'aveva trovato davanti alla sua camera e lo aveva abbracciato,lui aveva trovato in lei la sua salvezza.
Quando l'aveva trovato lui si sentiva perso in un mondo che non lo voleva e insicuro del suo futuro,di dove sarebbe finito e poi era arrivata lei e con un sorriso aveva rimesso apposto tutti i pezzi della sua vita come se fossero sempre appartenuti a lei.
Ed ora non si sentiva più un cucciolo abbandonato sulla strada.
Ora si sentiva un 18enne come tutti gli altri con hobby,passioni e doveri di qualsiasi altro ragazzo della sua età.
Uscì dalla sua stanza e si perse un attimo nel guardarla parlare al telefono.
Sorrideva e si passava ogni tanto una mano tra i capelli,segno che era davvero concentrata nella conversazione.
Sperò con tutto il cuore non fosse Marco,ma dovette subito rassegnarsi non appena sentì il suono di quel nome dalle sue labbra.
Marco.
Non sapeva assolutamente cosa pensare di lui.
Appena l'aveva visto subito si era reso conto che c'era qualcosa che lui nascondeva alle persone,e il suo strano affetto-dipendenza da Sabina.
Aveva provato subito una certa simpatia per lui,senza spiegarselo.
Ma ora,non riusciva a capire come avesse potuto all'improvviso mostrare un certo interesse verso una persona con la quale si era sempre comportato esclusivamente da amico,senza mostrare niente di più.
A dire la verità non sapeva nemmeno perchè gli importasse così tanto.
Laura e Marco stavano uscendo da circa 2 settimane e lui era semplicemente perfetto.
La chiamava quasi tutte le sere,era sempre gentile con lei e i suoi genitori,l'aveva invitata spesso a casa sua e non era successo niente.
Si comportavano da amici più stretti,non proprio da fidanzati.
Quando aveva chiesto a Laura se stesse per mettersi con Marco ,lei gli aveva risposto che stavano semplicemente approfondendo la loro amicizia per vedere magari se c'erano le basi su cui costruire un vero e proprio rapporto.
A quelle parole gli erano subito saltati i nervi.
Che cosa significava "Approfondire l'amicizia"?
Non erano già amici da parecchi anni?
Poi aveva lasciato perdere.
Di certo non voleva litigare con Laura solo perchè non accettava il fatto che stesse "approfondendo l'amicizia"con Marco.
Anche se aveva notato negli ultimi tempi lo stesso nervosismo in Sabina.
La conosceva da poco ,ma di lei subito aveva capito che era una che non amava perdere in niente e sopratutto nessuno.
E Marco faceva parte delle sue cose,di ciò che le apparteneva.
Laura si stava prendendo qualcosa che era già di Sabina.
E di certo alla Ice Queen questo non piaceva affatto.
Per quanto volesse bene a Laura,lo vedeva che era contrariata e furiosa appena lei si avvicinava a Marco,lo abbracciava o solo rideva accanto a lui.
Poi come se non fosse niente se ne andava da un altro ragazzo e ci limonava per il resto della giornata ,scaricandolo puntualmente il giorno dopo per un altro.
Anche se era arrabbiata perchè il suo giocattolino preferito la stava ignorando,di certo non poteva perdere la reputazione di Regina di Ghiaccio,stronza e crudele.
Quello era proprio il tipo di ragazza che a Michele non piaceva per niente.
Significava che dell'amore,della sofferenza nella sua vita lei non ne sapeva proprio niente.
Se davvero voleva bene a Marco,non avrebbe mai approffitato così tanto di lui,del suo cuore.
E di certo avrebbe smesso di portarsi a letto tutto il genere maschile nell'istituto,o almeno l'altra parte che non si era già portata a letto.
Fedeltà,sincerità e fiducia erano qualità che proprio non le appartenevano.
Tutto il contrario di Michele.
Il giorno in cui finalmente si sarebbe sentito pronto per avere una vera e propria ragazza avrebbe preteso quelle 3 qualità,e le avrebbe dimostrate a sua volta.
-Michi,hai da fare oggi pomeriggio?-
Laura era davanti alla sua porta e indossava un pantaloncino bianco e una maglietta corta color panna,mentre i capelli erano raccolti in una coda morbida.
-No per niente.Tu non hai nulla da fare con Marco?-chiese cercando di non far trasparire nessun tipo di irritazione.
-No,va da Sabina oggi,quindi sono libera-
Alle parole "Va da Sabina"Michele fu preso dalla rabbia.
Come poteva Laura permettere una cosa del genere?.
-Cioè,scusami lasciami capire una cosa.Tu permetti che il ragazzo che ti piace vada a letto con la sua migliore amica?Sai perfettamente che non parleranno per tutto il pomeriggio,ma che in un modo o in un altro Sabina riuscirà a trascinarlo nel suo letto,e tu lo accetti?-
-Io mi fido di Marco.Per lui Sabina è importante,si conoscono da quando erano bambini e negli ultimi tempi si sono allontanati per colpa mia ,quindi vuole recuperare il loro rapporto di amicizia,senza finirci a letto come al solito.Me l'ha promesso.E se scoprissi che non ha rispettato la promessa ,in quel caso con me ha chiuso,lo sa.Non sono poi così sciocca Michele.-
In quel momento lui si sentì un emerito cretino.
Lo sapeva che Laura non era una stupida,che di sicuro aveva considerato tutti i pro e i contro del lasciarlo andare da Sabina.
Ma aveva parlato con rabbia,era stato spinto dalla gelosia.
Ripensandoci,era semplicemente geloso.
Laura non aveva mai mostrato nessun interesse per qualche ragazzo,quindi non aveva mai capito cosa fosse davvero la gelosia prima di adesso.
Lei era la sua piccolina da proteggere,e spinto dalla gelosia aveva detto qualcosa che forse era meglio non dire.
O almeno così credeva.
Per quanto Laura fosse semplicemente meravigliosa,lui sapeva che non era adatto a lei.
Lei incarnava tutto ciò che lui voleva da una ragazza:intelligenza,bellezza,simpatia,tranquillità,fiducia,sincerità.
Ma sapeva anche di non essere davvero il ragazzo adatto a lei.
Spesso era irascibile,incontrollabile,silenzioso,scostante,fragile,sensibile e Laura non aveva certo bisogno di un ragazzo del genere affianco.
Forse era proprio per questo che cercava di non dar troppo ascolto a quella vocina che metteva sempre in dubbio che tutto quello che faceva per Laura,non era solo per affetto profondo,ma si trattava di  un sentimento del tutto diverso.
-Hei Lau,scusa-disse prima che lei si rifugiasse in camera sua.
Laura si girò e avvicinandosi a lui lo abbracciò.
-Tu ti preoccupi semplicemente per me,e non finirò mai di ringraziarti per questo.Ti voglio bene Michi,più di quanto credi.Ti va di uscire oggi pomeriggio allora?-
Lui annuì trattenendola ancora tra le sue braccia e respirando quel buon profumo di lavanda che tanto adorava.


Nel frattempo Alice era distesa sul letto mentre Christian camminava nervosamente per tutta la stanza.
Le cose tra di loro nelle ultime settimane non si erano messe decisamente bene.
La gelosia di Alice cresceva sempre di più ogni giorno che passava e Christian stava cominciando ad avere sempre più necessità di spazio,aria .
-Ali senti,era un amica ok?Perchè devi sempre farci litigare con quella tua maledetta gelosia?-
Alice rimase in silenzio senza nemmeno guardarlo in faccia.
Alzò lo sguardo e si vide nel riflesso dello specchio.
Gli occhi rossi dal pianto,i capelli ed i vestiti tutti stroppicciati dal starsene accocolata a piangere sul letto e lo sguardo perso quasi nel vuoto.
Perchè non riusciva a capirla?
Lei aveva bisogno di essere compresa,rassicurata non accusata.
Era gelosa ma non era colpa sua.
-Tu perchè non mi hai detto che saresti uscito con una tua amica quel pomeriggio?Perchè mi hai detto che avevi da fare quando poi eri in centro con lei?-gli urlò contro .
Se credeva che sarebbe rimasta a lasciarsi buttare accuse adosso senza difendersi,aveva del tutto sbagliato persona.
-Perchè sapevo che non avresti capito e che saremmo finiti per litigare-
-Perchè,adesso cosa stiamo facendo?Una passeggiata?Come faccio a fidarmi di te se mi nascondi le cose?-
Strinse forte i pugni dalla rabbia.
Sapeva che un giorno quella sua favola con lui sarebbe finita.
Sua madre aveva sempre avuto ragione,fin dall'inizio.
-Tu non ti sei mai fidata di me Alice,fin da quando ci siam messi insieme.Perchè un conto è essere gelosa,un altro è essere possessiva fino alla nausea.Io non riesco più a respirare ,non mi sento più libero ed ho solo 18 anni.Non posso rinunciare alla mia libertà già adesso-
Furono quelle parole a far traboccare il vaso.
-Allora vai,esci da quella porta e non tornare mai più.Hai bisogno della tua libertà?Bene ,riprenditela,ma io non ti voglio più vedere per il resto della mia esistenza,perchè non hai capito niente di me e non voglio più averci nulla a che fare con una persona come te-
Non seppe nemmeno come era riuscita a trovare il coraggio di dire quelle cose o soltanto l'energia per urlarle.
Ma appena lui sbattè la porta si ritrovò sul pavimento a piangere .
Era tutto finito ormai.
Si sentiva rotta ,svuotata,come se niente più avesse senso.
Perchè lui era il suo senso ,il suo modo di vivere.
Ma se aveva bisogno di libertà,se non stava bene quando era con lei,che se ne andasse al diavolo.
-Alice,tesoro ma che è successo?-Sua madre entrò nella stanza e vide la sua bambina per terra che si teneva il viso tra le mani tutto bagnato.
-Ti prego non farmi nessuna predica,ora ho solo bisogno di un abbraccio-sua madre prontamente si abbassò e prese tra le sue braccia la sua piccola.
Non vedeva Alice piangere in quel modo da quando suo padre se ne era andato,e dal modo in cui Christian aveva sbattuto la porta di casa sua ,senza nemmeno salutare,aveva capito che sua figlia stava passando quello che aveva passato anche lei.
E si sentiva in colpa.
Se Alice non riusciva a fidarsi completamente del genere maschile era perchè lei con il suo odio verso il marito,non aveva fatto altro che dipingere gli uomini come esseri deplorevoli e non affatto adatti alla monogamia.
E lei ,nonostante avesse provato con tutte le sue forze a fidarsi di Christian,non ce l'aveva fatta e aveva mandato tutto all'aria.
Non che fosse tutta colpa di Alice,naturalmente.
Anche Christian aveva i suoi torti.
Ma in quel momento Alice aveva bisogno della sua mamma.


Sarah era in camera sua davanti al computer.
Una delle sue grandi passioni era proprio il computer,internet e cose varie.
Era un vero e proprio genio in informatica.
A volte si chiedeva proprio perchè non avesse scelto un istituto informatico invece di un liceo classico,ma poi si ricordava che i suoi genitori avevano preferito per lei il liceo e non se l'era sentita di deluderli ,anche perchè a scuola lei poi non andava così male.
I suoi sogni però andavano molto oltre al semplice liceo e all'Italia.
Lei sarebbe andata ad Oxford,e avrebbe abitato a Londra da sua zia e la sua vita sarebbe ricominciata daccapo.
-Sarah è per te-disse sua madre entrando nella stanza e porgendole il telefono.
Sarah la ringraziò silenziosamente e poi rispose.
-Ti disturbo?-riconobbè immediatamente la sua voce.
Ormai nelle ultime settimane si sentivano spesso,ed erano usciti un sacco di volte.
Con lui si sentiva a suo agio,e allo stesso tempo tirava un pò la corda.
Non si donava mai del tutto,e questo sapeva che lo faceva impazzire.
-Un pò,sai ho una vita impegnata io-lui scoppiò a ridere e la sua risata risuonò nell'apparecchio come musica per le orecchie.
Anche se il telefono non rispettava proprio la soave melodia della sua voce reale.
-Mi dispiace allora.Hai impegni oggi pomeriggio?-
Lei ci pensò un pò sù,anche se sapeva perfettamente di non avere niente a che fare.
-Dopo le 5 no,non dovrei avere niente da fare-
-Allora adesso hai un impegno-
-E con chi scusami?-disse prendendolo in giro.
Era una cosa che lei adorava.
-Con me Saretta,ti passo a prendere alle 5-e stava per riattaccare
-Aspetta-gli disse lei con tono fremante
-Cosa?-
-Sai che con me non devi avere mai l'ultima parola mio caro-e riattaccò lei.
Stefano dall'altra parte del telefono stentava a crederci.
Ancora una volta lei gliel'aveva fatta e lui l'aveva lasciata fare.
Quella ragazza non avrebbe mai smesso di sorprenderlo.
E forse era interessato a lei proprio per questo.


Nel frattempo che Stefano era al telefono alla porta di casa Bandieri suonarono e Sabina scese ad aprire.
Davanti a lei c'era Marco.
Era davvero molto tentanta di sbattergli la porta in faccia ma lui ormai era già entrato.
-Se io non avessi nessuna voglia di vederti?-
-Mi vedresti lo stesso perchè dobbiamo parlare-
-E di cosa?-incrociò le braccia aspettando una spiegazione che gli potesse far capire quello che era successo di recente.
Non era mai stata completamente sicura di niente,tranne che avrebbe avuto per sempre al suo fianco Marco,e poi  invece si era ritrovata da sola,senza lui.
-Di me,di te-
-Di noi?-
-In un certo senso -lui si accomodò sul divano e lei fu costretta a sedersi accanto.
-Si può sapere che cosa ti è successo?Ad un certo punto hai cominciato ad ignorarmi ,ad uscire sempre e solamente con Laura,ogni volta che ti chiamo non rispondi e non mi richiami mai.Che cosa ti ho fatto?-
-Vedi Sabi per anni io sono stato il tuo confidente,il tuo migliore amico,il tuo amante ma adesso siamo arrivati ad un punto in cui io non posso più essere il tuo punto di riferimento per tutto.Io non sono più solamente tuo,ho bisogno della mia indipendenza-
Quelle parole le fecero male.
Non si sarebbbe mai aspettata di sentirle un giorno ,proprio da lui,dal suo Marco.
-Stai scherzando?Ma che ti prende?Io non ho mai preteso il tuo monopolio,non farmi passare per quella che non sono,tu mi conosci -
-No,io ti conoscevo.Io conoscevo la mia Sabina,quella dolce,carina e sempre pronta a fare del bene ,che non giocava con i sentimenti degli altri.Ti rendi conto del mostro che sei diventata?Non riesci a stare con un ragazzo più di una semplice sera di sesso, li scarichi come se fossero immondizia,ed io non voglio diventare come te-
Delle piccole lacrime cominciarono ad uscirle dagli occhi.
Come poteva il suo migliore amico dire certe cose di lei?
Dalla tristezza però passo alla rabbia ,alla furia.
-Però quando si trattava di venire a letto con me,non ti facevo poi così schifo vero?Non ti sei mai sottratto.Il vero stronzo qui tra noi due sei tu,non io-
-Io mi sono solo fatto del male stando con te.Può anche darsi che sia stato stronzo,non mi interessa ,ma ora ho imparato che prima di tutti gli altri,prima di te,ci sono io ,i miei bisogni ,la mia indipendenza,la mia vita.Per troppo tempo ho sempre pensato a te,a quello di cui avevi bisogno,alle tue esigenze perchè ero il tuo migliore amico e ogni migliore amico lo fa.Poi però mi sono reso conto che la nostra era un amicizia unilateraria,tu non mi hai mai dato niente in cambio ed ora sono stanco per darti ancora altro di me.-
Sabina si alzò incazzata nera ,corse verso la porta aprendola.
-Vuoi che tra di noi finisca in questo modo?Bene, vai.Sai che ti dico?Che hai ragione tu,non hai mai contanto niente nella mia vita,mi sono servita di te quando ne avevo bisogno perchè non c'era nessun altro,ma tu non sei insostituibile quindi come te ne posso trovare a decine.Sei stato uno come tanti Marco,anche se non te l'ho mai detto.Ora se non ti dispiace avrei altro da fare-
Lui si alzò ,prese la sua giacca e senza nemmeno voltarsi un secondo a guardarla se ne andò chiudendo la porta.
Basto circa un secondo per sentire il mondo cadere adosso a Sabina.
Un misero secondo.
All'improvviso si ritrovò per terra con le gambe al petto a piangere tutte le lacrime che non aveva mai versato in 18 anni di vita e che ora stava versando per lui.
Il suo migliore amico.
Perchè tutto quello che aveva detto,non era vero,non lo pensava,ma il suo orgoglio aveva deciso per lei.
Aveva deciso di fargliela pagare per quelle parole pungenti,orribili,vere che lui aveva detto.
Riuscì giusto in tempo a trovare la forza necessaria per alzarsi e correre verso camera sua dove nessuno l'avrebbe vista sprofondare.
Aveva perso tutto quel giorno.
Si guardò nello specchio e vide ciò che lui aveva detto.
Un mostro,una ragazza orribile che si nutriva dei sentimenti altrui per sentirsi superiore agli altri.
Lei era un vero e proprio mostro.


Marco era a casa sua .
Si sentiva male nel ricordarsi quello che le aveva detto,ma stava molto più male nel ricordare ciò che aveva detto lei.
Le sue parole,la sua faccia seria,irata,ma contemporaneamente di ghiaccio continuavano a martellargli il petto come un martello pneumatico dentro il cuore.
Lui non era mai stato niente per lei.
Un suo giocattolo,un suo bambolotto da strapazzare,niente di più,e magari pure di meno.
Prese tutto ciò che gli ricordava lei,tutti i suoi regali,tutte le lettere,i braccialetti dell'amicizia e li ripose in uno scatolone,per poi buttarlo in un angolo del suo armadio,sperando fosse così facile anche con i ricordi e con il suo amore per lei.
Ma sapeva che la risposta era no.
Non sarebbe stato semplice,per niente.
Tutto nella sua stanza aveva il profumo di lei.
I quadri,i poster,le fotografie,i libri,il letto,tutto aveva la sua essenza.
Ma era tempo di lasciarsela alle spalle,anche se questo significava rinunciare a più della stragrande maggioranza del suo cuore.
-Marco ,tesoro che è successo?-sua madre Francesca entrò nella stanza e la vide del tutto cambiata.
Erano sparite le sue foto con Sabina,i suoi regali,tutto ciò che era suo.
-Niente,devo solo chiederti un favore-
-Dimmi-
-Nel caso arrivassero chiamate da parte di Sabina,o se lei volesse magari vedermi,tu non passarmele e non farla entrare per nessuna ragione.Per favore-
La madre annuì chiedendosi come mai era finita l'amicizia tra di lui e la sua migliore amica.
Ma sopratutto perchè e che cosa era successo.


Dopo esserla passata a prendere Stefano porto Sarah al parco.
-Perchè siamo qui?-gli chiese lei.
Di certo non credeva che Stefano fosse un tipo da "All'aria aperta",e lui sembrò subito accorgersene.
-Guarda che io amo la natura.E avevo intenzione di fare un picnic-
Lei sorrise istintivamente e poi si sedette sulla tovaglia ,nascosta dietro un albero.
-Hai pensato proprio a tutto vedo-
-Per te questo ed altro-Lei gli lanciò uno sguardo di sfida e poi cominciò a mangiare il sandwich preparato da lui.
Inaspettatamente era decisamente uno dei più buoni sandwich che lei avesse mai mangiato,e sua madre era uno chef.
-è buono-lui fece un mezzo inchino e poi ritornò a mangiare anche il suo.
Passarono il pomeriggio a chiacchierare di tutto,e perchè no,pure a flirtare parecchio.
Sarah era meravigliata da lui e da quello che non sapeva affatto di Stefano.
Era dolce,carino,premuroso e attento,si ricordava esattamente tutto quello che lei aveva detto,quello che indossava e persino il profumo.
Ed era divertente,quindi non fece altro che ridere per tutto il tempo.
-Non credevo fossi così-gli rivelò in confidenza,stavolta senza giochetti,trucchi o cose del genere.
Ora era finalmente Sarah.
Quella vera.
-E come credevi fossi?-gli chiese lui avvicinandosi sempre di più a lei e prendendola tra le braccia.
Si aspettò che lei scappasse mentre invece lei si lasciò abbracciare.
La gioia che lo invase non riuscì a spiegarsela.
-Stronzo,approffitatore,maschilista,opportunista,donnaiolo ,devo continuare?-lui scoppiò a ridere scuotendo la testa.
Sarah aveva incominciato ad adorare quella sua risata simpatica,travolgente e spesso ne sentiva persino la mancanza.
-E ora come sono?-
-Meno stronzo,meno approffitatore,meno maschilista,meno opportunista-
- E perchè non meno donnaiolo?-
Se credeva non avesse notato quel piccolo dettaglio,si era sbagliata e di tanto.
-Perchè non sono sicura che tu lo sia di meno.Chi mi dice che tu non abbia anche un altra ragazza a cui fai tutte queste cose?-
-Quindi non ti fidi?-
-Non mi fido.Tocca a te dimostrarmi che invece meriti la mia fiducia-
Lui le diede un leggero bacio sulle labbra,quasi impercettibile.
Non voleva farla scappare,forse perchè per la prima volta sarebbe morto se l'avesse fatto.
-Mi piaci Sarah,come non mi è mai piaciuta nessuna prima di te.Non ti sto prendendo in giro,non l'ho mai fatto fin dall'inizio-
E Sarah voleva crederci a quelle parole,ma c'era sempre qualcosa in lei che raccomandava di tenere sempre gli occhi aperti,perchè con uno come Stefano Bandieri non si scherza.


Michele la guardò mentre si provava una maglietta di un orribile verde caco e quasi si mise a ridere.
-Non ti piace?-chiese lei con il suo sguardo da cucciolo e lui si pentì subito di aver quasi riso.
-Non mi piace il colore-così lei prese la stessa maglietta ma questa volta color lavanda e lui si sentì mancare il fiato.
Si ,il Lavanda era decisamente l'essenza che faceva per lei.
-Sei bellissima-lei gli sorrise e l'appoggiò insieme a tutte le altre cose da prendere.
-Per quanto io possa essere bella-disse poi in un sussurro mentre si misurava un vestitino color ananas
-Tu sei bellissima sempre e con qualsiasi cosa adosso,anche quell'orribile maglietta color caco-e per un secondo credette di vedere i suoi occhi lacrimare dalla felicità.
Era fantastica.
Lui non riusciva nemmeno a capire come potesse esistere un esemplare di ragazza come lei.
Solare,bella da togliere il fiato senza essere volgare,melodia per le sue orecchie.
E fu in quel secondo che capì di volerla.
Di volerla sul serio.
Di desiderarla così tanto che il suo cuore urlava e sanguinava al suo passaggio.
Ma non poteva averla,perchè lui non era il meglio per lei.
E lei non poteva desiderare di stare con uno come lui.
-Tutto ok Michi?-
-Si,sei bella davvero-lei gli saltò in braccio e gli diede un sonoro bacio sulla guancia,quasi al limite delle labbra.
-Dio Michi,non sai nemmeno quanto mi fai sentire bene.Grazie-
E ad ogni parola lui moriva un pò di più.
Lui non era Marco.
E lei voleva Marco.
Ma pensarci non avrebbe cambiato le cose.
Ciò a cui in quel momento doveva pensare era lei e farla felice.
La sua felicità non era decisamente rilevante.
Infondo dipendeva da lei.
Ora lo sapeva.
La sua vita,la sua nuova vita era sempre e solo dipesa da lei.
Il giorno in cui lei lo aveva salvato ,lo aveva trovato e accettato nella sua vita era stato il giorno in cui lui le aveva donato tutto quello che poteva avere.
Cuore,anima e vita.
Senza saperlo.
-è tardi,forse dovremmo tornare a casa-lei si diresse poi verso le casse per pagare mentre lui continuava ancora a pensare a quanto potesse esser stato fortunato ad avere una ragazza così eccezionale al suo fianco.
E non importava che non fosse la ragazza adatta a lui,perchè decisamente troppo migliore ,lei aveva deciso di condividere con lui una parte di se stessa ,della sua vita,delle sue emozioni e lui non avrebbe mai potuto ricevere un dono migliore.
Arrivati a casa ,mangiarono e poi lei andò a dormire,presa dall'enorme stanchezza e dall'imminenza del giorno dopo di scuola.
Ormai era quasi Maggio e gli esami erano vicini.
Tutti erano in fibbrilazione e anche lui.
Anche se con Laura al suo fianco,sapeva di non dover avere paura.
La guardò addormentarsi e le diede il bacio della buonanotte.
-Ti voglio bene,stellina mia-e si perse in quel viso un pò infantile e tanto seducente.
Quel giorno lui non se lo sarebbe mai e poi mai dimenticato.
Era il giorno in cui per la seconda volta lei lo aveva trovato e salvato da sè stesso.
E i suoi sentimenti erano solo un dettaglio in più.



















Note dell'autrice:
Vi giuro che ho un mal di testa pazzesco e mi dispiace davvero per l'enorme ritardo,ma le vacanze mi hanno chiamato!
E mi credete se vi dico che ho  anche mal di schiena...tutto a causa di questo capitolo,che è stato quasi peggio di un parto..
Questo è Michele.
Piccolo,dolce,amorevole e tanto caruccio.
E questo nuovo strano sentimento che sta provando per la piccola Lauretta.
Un senso di ringraziamento immenso oppure magari qualcos'altro?
Chi lo sa...Ma si vede che è geloso,questo è certo XDXD
La gelosia..credo sia uno dei protagonisti principali di questa storia.
Alice spinta dalla gelosia,lascia il suo amore Christian.
Laura per far ingelosire Michele,fa questo piccolo piano con Marco,che a sua volta stanco, decide di rompere ogni contatto con Sabina.
Sabina piange sconsolata e anche gelosa,perchè il suo Marco le preferisce la dolce Laura.
Che cosa ne pensate di tutto questo casino immenso?
Io più che divertita,mi sono straziata XD
AH,gli schemi sono cresciuti..ho dovuto inventarmi anche un altro schema per decidere in che ordine succedono le cose ai vari protagonisti..
Quindi all'inizio si parla di chi è il personaggio del capitolo,ma poi bisogna a turno parlare anche degli altri,dei loro casini ecc..
Grazie a Dio sono solo 9 capitoli in tutto.
Non sarà una storia troppo lunga,o se no muoio...
Vi piace come stanno andando le cose?
Ho scelto la canzone "You Found Me"perchè come ho fatto capire da Michele,lui ha sentito di aver trovato la sua salvezza quando è stato trovato e accettato dalla famiglia Ferrari,ma specialmente da Laura,che gli ha donato tanto amore e affetto.
E poi avete visto che ha iniziato un pò a capire che magari pure lui una piccola cotta per la dolce Lauretta ce l'ha?
Ma non cantate Alleluiah già d'adesso..prima che le cose si risolvino dovrete aspettare un paio di capitoli,non troppi visto che mancano esattamente 5 capitoli alla fine...

-Vero-

Questo è Michele:
http://www.aceshowbiz.com/images/still/wild_child17.jpg

http://www.zimbio.com/pictures/7ZJpxqdYCcN/Vanity+Fair+Portraits+Photographs+1913+2008/wGmPntF7wPk/Alex+Pettyfer


Rispondo alle recensioni:

BlueSmoke:Grazie mille.Per me è stato molto difficile crearli credimi.Ognuno di loro ha una sfumatura di me,di quello che sono io.Ed è difficile mettere  una parte di se stessi nelle storie,senza farle risultare una palla paurosa.
Io se potessi metterei solo i difetti,visto che di pregi in me stessa non ne trovo mai.Di Sabina infatti ho messo proprio gli sbalzi d'umore,cosa normale per me che sono una lunatica cronica,di Marco la mia dolcezza(almeno questo è quello che dicono gli altri).E si ,è bello vedere una ragazza che per una volta è lei quella a fottersene degli uomini,anche se mi dispiace tantissimo per il mio Marcolino.Alla prossima,sempre se ci sarai.


Lilyjuve:Immaginavo che il tuo preferito comunque rimanesse Marco.Ti stupisci ,se ti dico che è anche il mio?Io amo Marco.è il mio ragazzo perfetto,mi dispiace soltanto averlo fatto soffrire così tanto,ai fini della storia.Credimi nei prossimi capitoli il rapporto tra lui e Sabina si sgretolerà tanto..è arrivato per lui il momento di separarsi.Ma posso solo dirti che sono infinitamente buona e che amo i lieto fine..spero tu mi possa capire.Tutti alla fine cambieranno...Marco per primo.Per leggere Christian mi dispiace,ma dovrai pazientare un pochino.
Ma come ho detto non troppo,visto che mancano 5 capitoli alla fine.Solo che con la lentezza con cui aggiorno,e mi dispiace da morire,non so quando riuscirò a pubblicare la fine che per altro non ho nemmeno scritto.
Alla prossima cara,aspetto una tua recensione,con la speranza che ti piaccia il capitolo.



Milly92:Tesoro se sto aggiornando questa ff è anche merito tuo,che mi hai spronato a continuare e ti sei sorbita tutti i riassunti di quello che succederà,e che nonostante tu legga sempre in anticipo i capitoli,ti prendi sempre la briga di recensire.Sei la migliore !So che tu adori Laura,me l'hai sempre detto...e sai anche che la povera sta soffrendo per la sua situazione con Michele,Marco..E si ,è esattamente tutto quello che Sabina non è.Buona,generosa,dolce e presente.Ma Sabina cambierà..tu sai perchè!Ti voglio un mondo di bene,e ti adoro piccola!Un bacio immenso.


Aika_chan:Grazie mille,sono felice ti piaccia.Mi dispiace tanto avervi fatto aspettare ma le vacanze,il pc nuovo ,io che non mi ricordavo dove li avevo salvati...ho avuto un pò di problemi.EH si Marco ha fatto decisamente bene a ribellarsi,non può mica fare lo schiavetto per sempre U.U
Comunque ecco,la situazione di Michele è un pò difficile da spiegare.Diciamo che è momentaneamente affidato alla famiglia Ferrari finchè non avrà finito la scuola.Poi da allora sarà libero di intraprendere la sua strada,ma sappiamo tutti che non riuscirà ad allontanarsi troppo da qualcuno...Al prossimo capitolo.






















 


  
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