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Autore: fenris    28/05/2021    2 recensioni
Sono passati circa tre anni dal ritorno a casa di Arthur Weasley. Conclusa la battaglia contro i Gargoyle e i loro alleati in Inghilterra, le forze di Camelot decidono di fortificare la loro rete di alleati per poter liberare tutta l'Eurasia dai demoni. Ma sotto la luce di Ar'tuu, nuove mostruose ombre si muovono per stritolare il crescente regno. Riuscirà la Vendetta di Morgause a portare a termine i suoi piani?
*Successivamente sono presenti anche una manciata di elementi da Warhammer e Darksiders.
Genere: Avventura, Fantasy, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arthur Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Rifts chronicles '
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La Russia si era già dimostrato un avversario ostico per il gruppo comandato da Ar'tuu. Mostri e banditi erano a ogni angolo, e il clima non cessava di coglierli impreparati. Oltre ai quattro umani, c'erano altri due D-Bee a completare il gruppo, provenienti da Lazlo.


 

Shay era una tecno-fata, una piccola creatura simile a uno gnomo con grandi abilità tecnomagiche. Così come quasi tutti i suoi simili, passava la maggior parte del tempo all'interno di un droide volante armato coi migliori meccanismi sensoriali e difensivi. Era una grandissima fan di Arthur e aveva deciso di accompagnarne il figlio per impressionarlo, ma le sue abilità erano già state messe alla prova con successo da Ar'tuu.


 

Ner'he era invece un Blucies, membro di una poderosa e nobile razza di rettili umanoidi dalle scaglie blu, che facevano delle lande gelate il loro ambiente naturale. Lo stoico Guerriero totemico, già in passato un collaboratore dei Tundra Rangers, aveva ricevuto da Zhen Hi l'addestramento per risvegliare il proprio chi, e nelle lotte contro i Gargoyle aveva dunque imparato a mescolare con grande precisione le sue nuove abilità marziali con le benedizioni che gli spiriti gli avevano concesso.


 

Le lande del nord- est europeo erano luoghi molto pericolosi e le abilità di tutti i membri del gruppo erano state fondamentali. Tra streghe, banditi e demoni, il gruppo guidato da Ar'tuu si stava facendo verso Sovietski sperando che i suoi leader avrebbero ascoltato la loro richiesta di aiuto. Al momento erano in Polonia, una delle lande più devastate dal primo cataclisma prima che la razza umana e altri D-Bee tornarono ad abitarla.


 

Purtroppo il successore ' ufficiale' dell'ormai distrutto stato russo non era l'unico potere politico a controllare la zona. Polonia, Romania, Bulgharia e gli altri stati dell'est Europa erano stati spartiti da diversi signori della guerra. Sebbene alcuni agissero per lo più nell'interesse della loro gente e seguivano un codice d'onore, talvolta non troppo diverso da quello dei cavalieri di Camelot, altri erano non meno sanguinari degli invasori dimensionali che tanto odiavano e si erano macchiati degli stessi crimini un tempo perpretati da Stalin durante il periodo comunista.


 

Ar'tuu era però consapevole che presentarsi a Sovietski con l'alleanza di almeno due di quei tecnologici feudatari sarebbe potuta essere una chiave vincente per ottenere il supporto della città stato russa. Aveva dunque chiesto a Krum chi fosse il capoguerra più ragionevole e caricatevole col proprio popolo.


 

Dalle labbra del giovane Sterminatore era uscito il nome di Sonya Romanov. Colta e generosa, la vociferata discendente degli antichi zar aveva creato un campo in cui quasi si respirava l'atmosfera quotidiana del tempo prima dei Rifts. Il fatto che fosse a sua volta alleata con altri due influenti capoguerra e che lo stesso governo di Sovietski la rispettasse era un bonus non da poco. Restavano dunque le difficoltà di raggiungerla e presentarsi a lei, cose che il gruppo stava discutendo nel caldo salotto di Morrigan( il cui interno era stato allargato magicamente per fornire spazio a tutti) dopo che una tormenta l'aveva obbligato a una pausa forzata.


 

“ Se vogliamo raggiungere lady Romanov dovremmo passare attraverso territori a noi ostili, infestati da maghi oscuri e le forze di altri capoguerra. Dobbiamo preoccuparci soprattutto di Orlof e Solokov. Quelli ammazzano come respirano.”, spiegò Krum, seduto davanti al tavolo dove tenevano le loro mappe, su cui Ron aveva messo vari segnalini e statuette a indicare le fazioni in gioco.


 

“ Sire, non credete che potrebbero già sapere della nostra presenza? Abbiamo riscosso un certo fragore durante le nostre ultime tappe. E alcuni avventurieri non molto altruisti sarebbero potuti correre da Orloff o altri come lui per avvertirli del nostro arrivo.”, suggerì Ner'He, le cui squame mandavano piccoli bagliori bluastri grazie alla luce delle lampade. Non molto distante da lui riposava un'armatura tecnomagica creata da Shey, decorata con immagini di draghi e mammuth e volta ad aiutarlo a canalizzare con la massima efficienza il suo chi.


 

“ Mi trovo a concordare con Ner'He. Già solo il vostro duello al colosseo ha sparso voci di questa spedizione per mezza Europa- notò Ron. Durante la loro permanenza in Italia, infatti, Ar'tuu e il loro amico Blucie si erano iscritti ai duelli nel colosseo in modo da impressionare l'imperatore e renderlo più ben disposto nei loro confronti, cosa che aveva funzionato sia col suddetto che con gli spettatori- alcuni dei più grandi detrattori di magia o D- Bees probabilmente vorranno ostacolarci dal raggiungere Sovietski.”.


 

“ Non hai torto, Ron. La zona in cui ci troviamo fa tra le più colpite nei secoli bui. Ma la mia gente non manca comunque di riconoscere il valore quando lo vede, e hanno dimostrato grande graditudine verso gli incantatori che li aiutano. Avremo molti altri nemici sulla nostra strada, ma ancora più alleati. Bisogna solo trovare la giusta stada”, ribattè Viktor con tono ottimista.


 

“ E abbiamo già aiutato molti villaggi lungo il cammino. La prudenza comunque non è mai troppa.”, aggiunse dunque Hermione.


 

“ Come sempre, amici miei, dimostrate saggezza e buon senso nelle vostre decisioni. Comprendo la paura della gente di queste terre, anch'io avrei probabilmente temuto certe creature e abilità in altre circostanze. Ma riusciremo a dimostrare loro che i tempi sono cambiati e che desideriamo solo amicizia e collaborazione. Cercheremo di incontrare dunque il capoguerra Kolodendo, e sperare ci organizzi un incontro con lady Romanov in tempi per noi ragionevoli.”, disse fermo Ar'tuu, guadagnando un cenno di assenso dai suoi compagni. Prima di poter proporre però un piano d'azione a sua volta, si aprì una ventola nel soffitto, da cui entrarono alcuni soffi di neve e un piccolo robot simile a un draghetto meccanico, che i presenti riconobbero come l'abitacolo di Shay.


 

“ Vostra maestà, qualcosa si sta avvicinando. Ho visto grandi ombre attraverso la nebbia, e i miei sensori ricevono le sorgenti d'energia di varie armi.”, dissero gli altoparlanti del robot pilotabile con la voce stridula del folletto.


 

“ Spegnete tutto e prendete le armi, devono credere che il veicolo sia abbandonato.”, ordinò rapidamente Ar'tuu. I suoi compagni annuirono e si misero l'uno accanto all'altro.


 

“ Sappiamo che siete lì, abbiamo dei rilevatori per il calore corporeo! Uscite o apriamo il fuoco e bucherellemo il vostro bel camioncino.”, disse una delle voci dall'esterno. Ron e Shey si dettero degli idioti per aver disattivato anche i dispositivi di occultamento. Sebbene restii, i sei viaggiatori aprirono il portellone di Morrigan e si trovarono davanti un piccolo gruppo di Borg e guerrieri ben armati in sella a delle motoslitte.


 

Avevano tutti un'aria molto arcigna, cicatrici a ricoprire le parti che non erano ancora sostituite da innesti meccanici, e le armi in pugno, chiaramente pronte a essere scaricati delle loro munizioni. I Cyborg erano invece completamente diversi dai sofisticati guerrieri ricostruiti nella Coalizione o in Germania.


 

Ancora più grossi delle loro sovramenzionate controparti, i Borg che Ar'tuu stava osservando portavano poderosi artigli al posto delle mani, con sistemi missilistici o laser bene in vista, i volti metallici atti a ritrarre smorfie feroci.


 

Non c'erano dubbi su chi li avesse mandati, le insegne sulle motoslitte appartenevano ad Orloff ed al suo degno compare Solokov. Per di più solo loro utilizzavano unità cyborg tanto rozze e intimidatorie.


 

“ Io sono Ar'tuu di Camelot. Chiunque voi siate, vi giuro che io e i miei accompagnatori non abbiamo intenzioni bellicose nei vostri confronti o in quelli della madre Russia. Chiediamo semplicemente di proseguire il nostro viaggio in pace.”, disse austero il sovrano, augurandosi il loro aspetto tradisse intenzioni pacifiche e che fossero lì unicamente per parlare.


 

“ Sappiamo chi siete, vostra grazia. E il nostro signore, il capoguerra Orloff, vi vuole il prima possibile fuori dai suoi territori. Non c'è niente qui per voi.”, disse il più grosso membro del gruppo, un Borg dall'aspetto quasi demoniaco, con spuntoni sulle spalle, minacciose corna e artigli affilati.


 

“ Non siamo ancora nei domini di Orloff. Il vostro signore non ha potere in Polonia e dunque non avete diritto di fermarci.”, notò Hermione, avvicinandosi con cautela al re, pronta se necessario a sparare un incantesimo. Un laser le sfiorò di poco l'orecchio, impattando sulla carrozzeria di Morrigan.


 

“ Non parliamo con i lecchini, solo col re. E gli ordiniamo ancora una volta di andaresene dal nostro territorio. Che se non fosse chiaro è tutta la Russia. Semplicemente gli altri capoguerra e Sovietski non capiscono chi è il vero capo.”, ringhiò il Borg cornuto.


 

“ E noi infatti siamo qui per aiutare la Russia. A lungo il vostro popolo ha sofferto. Noi siamo qui sia per chiedere aiuto che per offrirvene, liberandovi finalmente dai demoni che tanto a lungo hanno infestato le terre dei vostri avi. Se il capoguerra Orloff desidera adempiere a questa missione, io sarò il primo a porgergli una mano amica.”, gli rispose dunque Ar'tuu con la voce più disponibile che poteva produrre, stringendo i pugni e facendosi avanti mentre il vento faceva danzare il suo mantello.


 

“ Ma lui non vi vuole. E' più che capace di liberare da solo tutta la Russia, che a quel punto sarà nostra senza che nessuna possa contestarci il diritto! Andatevene... o perite! ”, rise dunque il mostro metallico, rapidamente imitato dai compagni, cui la spedizione inglese rispose con smorfie disgustate.


 

“ Sire, temo che non ci sia modo di parlare con questi tagliagole.”, intervenne Krum, avvicinandosi al re con due daghe runiche in mano.


 

“ Temo che tu abbia ragione, mio giovane amico. COMBATTETE!”, gridò nuovamente il Guerriero psionico, evocando la lama energetica di Caliber-x e gettandosi all'attacco. La spada d'energia mentale si abbattè sulla pelle metallica del Borg lasciando una riga incandescente. Il russo non sembrò mostrare segni di dolore e mosse rapido gli arti metallici contro il re, che riuscì ad abbassarsi per tempo prima di lanciarsi in rapidi affondi nel tentativo di arrivare ai suoi organi artificiali mentre attorno a loro il resto della battaglia si evolveva in un mescolarsi di incantesimi e proiettili Mega- danno.


 

Shey pilotava a velocità massima il suo draghetto, occupandosi del più dei cavalieri con scariche d'energia e palle di fuoco ben mirate, create da Viktor, che si muoveva perfettamente a suo agio nella neve.


 

Hermione era quasi immobile, lasciando fare tutto il lavoro alle proprie magie. A ogni movimento o parola, fulmini d'incredibile potere bruciavano l'esoscheletro di un borg o movimenti cinetici staccavano loro un braccio.


 

Ron ed Ner'he combattevano fianco a fianco, mescolando spari mirati ai punti vitali o spazzate con la mazza avvolta di chi. Il guerriero squamato si scontrò più volte con un Borg simile a una mantide, che cercava di muoversi con tutta l'agilità che aveva per schivare l'arma ricolma di forza spirituale.


 

Fortunatamente il bandito russo ignorava e sottovalutava le effettive abilità del chi e prima che potesse contrattaccare, dall'arma si levò una potente ondata d'energia che frantumò la sua corazza per poi spaccarlo in due con un forte boato. La testa elettronica dell'essere cadde a terra, spegnendosi lentamente con la morte del cervello al suo interno e il Blucie corse, coperto da Ron, ad aiutare Ar'tuu, che si stava riparando dai pugni del suo avversario sotto uno scudo di energia psichica.


 

Il mostruoso robot colpiva come una furia, abbattendosi sulla barriera del giovane guerriero con l'intento di ridurlo in poltiglia. Il volto di Ar'tuu cominciò a sudare nonostante il freddo per la forza che continuava a canalizzare in quella barriera cianotica, aspettando il momento buono per contrattaccare. Notando Ner'he avvicinarsi, fece sparire il suo scudo psionico e canalizzò nella mano una potente spinta cinetica.


 

L'onda d'urto spinse il Borg dritto davanti al guerriero, che ancora una voltà canalizzò le sue energie nella propria arma e ridusse il robot in frantumi.


 

L'ultimo bandito rimasto, shockato da quella tempesta di rottami, provò a scappare, ma Hermione lesta gli tolse il veicolo da sotto le gambe con un colpo di telecinesi e un laser sparato da Shey pose rapida fine alla sua vita e alla battaglia.


 

“ Quindi Orloff sa davvero di noi. E ha mandato scagnozzi di poco conto per testarci.”, commentò Ron , chinandosi sulla neve con un po' di fiatone. I suoi compagni, sebbene non troppo feriti, avevano simili espressioni preoccupate.


 

Ar'tuu guardò il cielo, ora nuovamente terso, con sguardo cupo. Non era certo nuovo alle intemperie che la vita gli lanciava contro, di qualsiasi natura fossero. Nella maggior parte di esse aveva avuto Merlino o Ginevra al suo fianco.


 

Questa era la prima occasione in cui era davvero lontano dal suo amato mentore e dalla futura sposa, ma non era solo. Alcuni dei migliori combattenti che conoscesse lo stavano accompagnando e la loro fedeltà sarebbe stata più utile e letale di qualsiasi arma, inclusa quella che gli aveva garantito la corona.


 

“ Altro motivo per accelerare il passo, giovane Weasley. Dobbiamo essere prudenti, e sperare che questo sia il nostro ultimo scontro. Ma comportarci come se altri mille ci aspettino.”.


 

*****


 


 

Psyscape, Ohio

 

La città di Psyscape era probabilmente una delle visioni più belle in quella terra disastrata che era il nord America. Nascosta in un'ampia valle e ancorata a una Ley Line che ospitava a sua volta una gentile entità di pura energia, i guerrieri che l'abitavano avevano combattuto per la loro casa fin dai secoli bui.

 

Sembrava una versione in miniatura e per certi versi più elegante di Lazlo, con bellissimi edifici avvolti da archi di energia e molti più zone naturali, tra cui un'intera riserva naturale per diverse specie, in cui maghi e creature d'ogni genere volavano spensierati e liberi dai pericoli provenienti dall'esterno.

 

Era ormai sera, e il dr. Gus si apprestava a chiudere la clinica che gestiva assieme alla moglie. Come gli altri membri della sua razza, i D'Norr, l'uomo assomigliava a un classico demone alto e snello con la pelle a scaglie rosse, coperta da un camice da scienziato, e una testa ornuta abbastanza prominente, sebbene non avesse parentele di sorta con le razze infernali. Era giunto a Psyscape dopo la distruzione di Tolkeen e aveva aperto la clinica soprattutto per finanziare i suoi studi sulla magia, facendosi nel frattempo una bella famigliola per cui avrebbe dato la vita se necessario.

 

“ Ehi, Gus, prima di tornare a casa hai un po' di tempo per parlare con me? Ho fatto molta strada, ma ho ancora abbastanza energia per due chiacchiere prima di buttarmi a letto.“, domandò una voce femminile alle spalle del mago, che voltandosi vide una familiare figura corazzata, con un volto dai tratti asiatici intento a sorridergli.

 

“ Koromi... Ma certo che ho tempo per una vecchia amica. Vieni, al bar qui di fronte hanno ottenuto non so come un whisky che Prosek se lo sogna. ”, disse felice il mago, andando ad abbracciare la sua vecchia conoscenza, che ricambiò con gioia la stretta. Si erano conosciuti circa sette anni prima, quando la squadra Morrigan aveva trovato casualmente la strada per Psyscape, dove aveva passato qualche mese aiutando gli abitanti del luogo contro una folta orda di demoni che si era aggiunta ai loro soliti nemici. Non di rado il D'Norr aveva iniziato lunghe conversazione coi coraggiosi avventurieri, chiedendo loro notizie dal mondo esterno e ricambiando con qualsiasi succoso mistero si fosse imbattuto nei propri studi.

 

I due amici si sedettero dunque al tavolo di un vicino pub, ricordando l'ultima visita del team Morrigan in quel regno mistico e raccontandosi le rispettive vicende. Incluse le brutte notizie ovviamente, che pur non superando in numero quelle più allegre, tendevano a pesare molto di più.

 

“ La guerra in Inghilterra è stata terribile, ma trovo che quanto stia succedendo nei vostri territori sia ben più inquietante. Mai visti tanti non morti in tutta la mia vita, e non cessano di aumentare. Sono riuscita a portare qui i profughi solo grazie all'aiuto di quattro tartarughe ninja mutanti. Dei veri gentiluomini a parte la loro fissa per la pizza.”, disse la samurai prendendosi un altro bicchiere, ripensando ai vari scontri da cui aveva sperato di allontanare i poveri sfollati e il lungo vallo verso quella meravigliosa valle dove speravano sarebbero stati al sicuro. Genus annuì concorde.

 

“ Temo che la guerra di Psyscape invece, mia cara amica, sia ormai quasi giunta al termine, e non necessariamente a nostro favore. D' altronde è prevedibile considerando quanto abbiamo scoperto di recente sui nostri nemici .”, disse lo studioso, allarmando non poco la sua interlocutrice.

 

” A che ti riferisci? “, domandò Koromi e l' espressione del D'Norr si fece estremamente preoccupata, al punto che le sue scaglie sembrarono perdere colore mentre si riempiva il bicchiere. Prese dunque un barattolino di pepe, uno di sale e un contenitore di fazzoletti.

 

“ Come già sai, la città di Psyscape- disse indicando l'ultimo dei tre oggetti- combatte fin dai secoli bui contro Nixla, un' intelligenza aliena legata alla morte e al controllo delle anime. Per emergere in questa dimensione crea vari Mietitori d'anime e zombi- indicò rispettivamente il pepe e il sale- che le garantirebbero il passaggio una volta raggiunto un certo numero. I nostri guerrieri sono più volte arrivati a distruggere quasi tutti i suoi accoliti credendo di aver vinto, ma poi spuntava un nuovo gruppo di zombi o Mietitori intento a cercare anime per la loro padrona. Di recente abbiamo scoperto perché non abbiamo mai raggiunto una vittoria definitiva. Nixla, anche se in minima parte, si è già manifestata nella nostra realtà già da tempo e sta proseguiendo i suoi piani.“.

 

 

Koromi sentì i suoi circuiti spegnersi per un breve attivo, le dita di metallo quasi lasciarono andare il suo bicchiere. La mente della samurai cercava di comprendere quanto aveva appena ascoltato, formulando decine di scenari, nessuno dei quali positivo per le genti di Psyscape, Camelot o qualsiasi altra nazione.

 

“ Ti prego, dimmi che stai scherzando. I Re Yama in cina sono già abbastanza per occupare i miei incubi dal giorno in cui scoprì del loro arrivo. E sebbene stiamo organizzando un esercito per scacciarli dalla terra che hanno occupato, non so se siamo pronti a combattere le forze di Nixla.”, disse con un tono di voce quasi infantile, come quando i genitori la mettevano in guardia dai folletti che prendevano i bambini cattivi.

 

“ Vorrei che fosse il caso, ma quasi tutti i miei colleghi concordano con me. Di recente, alcuni nostri esploratori dimensionali ci hanno portato un archivio di informazioni che sembrano essere state compilate dagli stessi Splugorth. Stando alle nostra traduzione di esse, per quanto approssimativa, ancor prima di scegliere i suoi Mietitori Nixla prende possesso del cadavere di una donna morta vicino a un Rift, possibilmente una Necromante. Questo... Avatar, dotato delle caratteristiche di un non morto e un Mietitore, guida la guerra dalle ombre, intervenendo solo se strettamente necessario come condottiera o istruendo altri Mietitori quando rimane l'ultimo frammento di Nixla su un pianeta. Per il resto del tempo viaggia cercando informazioni, artefatti utili e alleati .” , spiegò dunque il D'Norr con tono sconfitto.

 

“ Quindi è per questo che i vostri sforzi vengono vanificati, Nixla continua a restare lontano dalla vostra portata.”, osservò cupa Koromi. L'amico annuì e continuò la sua spiegazione dopo aver aggiunto un po' di sale al suo bicchiere.

 

”Già. Abbiamo ricevuto queste informazioni poco dopo la vostra partenza e da allora abbiamo cercato ogni possibile indizio o traccia. E tra le altre cose mi sono ricordato di una storia che tu stessa mi avevi raccontato... Di una potentissima non morta che ti spinse a diventare ciò che sei ora, inviandoti anche a seguirla in nord America dopo aver sterminato il tuo plotone .”.

 

Koromi rimase a bocca spalancata a quella rivelazione, e strinse le dita robotiche della sua mano destra ripensando al giorno in cui il suo orgoglio di soldato della Repubblica del Giappone era stato infranto assieme alle vite del suo plotone, spingendola a buttare via buona parte della sua carne per sostituirla con circuiti e armi incorporate, che sperava potessero rivaleggiare con gli incantesimi necromantici e le incredibili tecniche di spada adoperate dalla sua rivale.

 

“ Vrena... Pensi sia lei il fantoccio di Nixla?”, domandò la cyborg, sentendo le dita bioniche tremare.

 

“ E' quanto più si avvicini alla descrizione di quei testi, lo stesso nome viene indicato come uno dei suoi alias preferiti- sospirò Genus, pulendosi gli occhiali- e alcune delle nostre spie a Stormspire sembrano averla trovata pochi giorni fa. Era assieme a un ragazzo.”.

 

“ Un ragazzo?”, ripetè Koromi.

 

“ Sì, un ragazzo moro, molto pallido. Circa sedici anni stando a quanto ci hanno detto. Sono entranti in un negozio di incantesimi molto ben fornito senza più uscirne, anche se hanno sentito il quel ragazzo, probabilmente un nuovo Mietitore, esercitarsi con incantesimi di vario tipo mentre lei usciva.”.

 

“ Hanno scoperto come si chiama?”, domandò sospettosa la samurai, chiedendosi cosa ci facesse in quel covo di serpenti che era Stormspire. Nulla di buono nella migliore delle ipotesi, qualcosa di a dir poco catastrofico nella peggiore.

 

“ Sì, Tom Riddle, se non erro”, affermò il D-Bee prendendosi un altro sorso di alcool, mentre Koromi quasi sputò quanto aveva già bevuto. Conosceva il nome citato dall'amico, l'aveva sentito nominare da alcuni abitanti di New Hogsmeade che ne avevano affrontato il portatore prima del salto dimensionale.

 

Questi però aveva deciso di darsi un nuovo nome, che era stato mormorato per anni con paura. In quelle poche occasioni in cui qualcuno osava pronunciarlo: Voldemort.

 

“ Ma mannaggia ad Amaterasu, Tsukyomi, Buddha e chi altro capita. Gus, portami subito al consiglio della città- disse la donna alzandosi di tutta fretta e prendendo l'amico per il polso, non dandogli neanche il tempo di pagare- Devo avvertirli subito del pericolo e poi tornare subito in Inghilterra.”.

 

*****

 

 

Federazione della magia, città di Stormspire

 

“ Ah, mi ero quasi scordato che gusto avesse il cibo.”, disse con gusto Tom affondando le mani in una ciotola di gelatine tutti gusti +1 e infilandosene una buona manciata in bocca, ignorando la differenza per il momento tra lucido per scarpe e mela candita e limitando a muovere le mandibole per il semplice gusto di farlo. Il mago era tranquillamente seduto coi piedi sulla scrivania della sua ultima vittima mentre Vrena trafficava col computer della suddetta, cercando le informazioni che interessavano loro, la carne putrescente illuminata dallo schermo a colori.

 

I due non morti erano giunti quella stessa mattina a Stormspire, il principale centro di commercio magico del Nord America, in cerca di informazioni, artefatti e libri che sarebbero serviti a Voldemort per imparare quanti incantesimi possibile prima di tornare in Inghilterra.

 

La città era un tugurio dedito solo al guadagno, comandata dallo stregone lucertoloide K'Zaa, che faceva affari in egual misura con Ducson e nemici. Probabilmente solo i mercati di Atlantide fornivano una maggior scelta di armi runiche e altri abominevoli oggetti comprati dal migliore offerente. Gli occhi dell'ormai ex Oscuro signore si erano ritrovati quella mattina a osservare grandi palazzi tecnomagici dalla bizzarra architettura e D-Bee d'ogni genere intenti a vendere le loro mercanzie al primo poll... ahem, cliente interessato o altri ancora che venivano venduti come schiavi.

 

Quella visita gli fece ripensare al periodo in cui faceva il commesso per Magie Sinister, quando aveva trovato per mera fortuna il medaglione di Serpeverde, incautamente venduto da sua madre, e la coppa di Tassorosso. Ancora oggi pensava all'omicidio fatto per impossessarsene come uno dei più soddisfacenti, e questo aveva esacerbato ulteriormente la paura provata nel sapere che erano stati distrutti dal viaggio fino alla Terra dei Rifts.

 

Avrebbe voluto cominciare a creare nuovi Horcrux, una volta trovati oggetti di suo gusto, ma la sua nuova signora gli aveva detto di aspettare finchè non avesse rafforzato l'unico frammento d'anima rimasto nel diario da cui era stato rigenerato. Cosa che avrebbe fatto grazie al principale dono che la stessa gli aveva concesso, quello di assorbire le anime altrui. Aveva già fatto un tentativo con alcuni soldati della Coalizione in cui si erano imbattuti e la sensazione che aveva provato nel prendere per sé i loro spiriti era stata qualcosa di indescrivibile. Non vedeva l'ora di provarlo con i suoi nemici.

 

Ed era proprio su di loro che si stava informando al momento, scoprendo che il loro numero non era affatto diminuito nonostante i milioni di maghi e babbani morti sin dal primo viaggio nella Terra dei Rifts. Con Silente già sottoterra, Harry Potter era ovviamente il primo della lista, ma Camelot era piena di avversari formidabili che non avrebbero reso la vita facile ai due e al loro complice interno: il team Morrigan capitanato da Arthur Weasley, Percival, Galahad, le fate di quel mondo, I Cernouns erano solo alcuni dei guerrieri e incantatori che avrebbero potuto ostacolare lui e la sua nuova padrona nella loro missione.

 

“E questo è l' ultimo libro “, disse soddisfatta Vrena, mettendo qualche pinza all' ultimo insieme di fotocopie per gli incantesimi che Tom avrebbe dovuto apprendere, mettendole davanti al suddetto.

 

“ Devo ringraziarti davvero, Vrena- disse l' ultimo Serpeverde, prendendo il manoscritto per leggerlo interessato - senza il tuo aiuto sarei ancora un ricordo in un diario, assumendo che Potter non mi avesse trovato per distruggermi. E ammetto che all'inizio non credevo totalmente alle tue promesse.”, disse con un elegante sorriso che hai tempi di Hogwarts aveva fatto impazzire ben più di una ragazza.

 

La non morta ridacchió e si mosse con grazia davanti al mago, scostandosi i lunghi capelli neri con un movimento delle mani rivelando le piaghe che solcavano il suo viso grigiastro. Questi momenti di vanità, assieme a quelli in cui pianificava e ovviamente alle battaglie, erano ciò che la facevano sembrare ancora viva, ben più di qualsiasi energia necromantica continuasse ad animare il suo corpo privo di battito.

 

“ Facevi bene, Tom. D' altronde non mi sono certo nascosta per secoli agli abitanti di Psyscape mantenendo ogni accordo. Ho mentito, raggirato, e abbandonato la situazione quando diventava troppo pesante anche per me e in generale ho usato qualsiasi mezzuccio cui probabilmente anche tu hai fatto ricorso .”, disse con tono volutamente tronfio sedendosi a gambe incrociate affinchè il ragazzo potesse guardarle in piena libertà, sebbene non vi diede troppo caso.

 

“ Da discendente di Salazar Serpeverde queste sono tutte abilità che ammiro. E mi stupisco che i tuoi nemici non siano già caduti, visto il potere tra le tue mani .”, domandò inarcando un sopracciglio, al che l'emissaria di Nixla fece una piccola smorfia, non seppe dire se di disgusto o altra emozioni considerando le malformazioni alla bocca.

 

“ Tu sottovaluti la capacità di adattarsi degli umani... O qualsiasi altra razza - rispose la guerriera con un piccolo sbuffo- la vita è un parassita della peggior specie, e non importa che pesticida usi, si adatterà ancora e ancora, con la tecnologia o con qualsiasi altro potere abbiano ottenuto dalle Ley Lines. Quegli stessi fogli che tieni in mano ne sono una prova, se concordi con me .”.

 

“. Sì, sono d'accordo - ammise Voldemort chiudendo il libro, cosciente anche del piccolo avvertimento sempre presente nelle loro dotte discussioni - e sarà infatti mio immenso piacere rivolgere tutto questo e di più su coloro che ci ostacolano.”, concluse. In quello stesso momento si sentì un picchiettio alla finestra. Vrena si voltò e vide un piccolo corvo scheletrico con una pergamena nel becco. L'avatar di Nixla lo lasciò entrare e carezzò la sua testolina per poi prendere il messaggio, che lesse con un gran sorriso.

 

“ Buone notizie, Merlino ha accettato di incontrarci. Mi aspetta fuori città per discutere i dettagli del nostro accordo. Posso lasciarti da solo, vero?”, domandò all'apprendista, che annuì.

 

Tom la salutò distrattamente mentre usciva, e si perse per l' ennesima volta da giorni nei suoi piani di vendetta contro Harry e chiunque avrebbe osato porsi tra loro.

                                                                                                             *****

Saaaaaalve a tutti, spero che abbiate atteso molto questo capitolo e che la vostra pazienza sia stata ripagata. Devo ammettere che tra una cosa e l'altra il viaggio in Russia sta diventando sempre più un metodo per tenere Ar'Tuu lontano da Camelot, ma è comunque una parte che dovrò cercare di ritrarre con un minimo di cura e farò quanto posso per migliorarne le descrizione, considerando quanto c'è nei tre libri di Rifts sull'Europa orientale. Continuo a sperare di rendere una certa giustizia a Vrena, visto che in un certo senso fa da preludio ai Re Yama, i nemici finali di questa saga. Oltre a fatto che cerco di portare un pò avanti la trama del gioco. Ogni consiglio e critica è ben accetto, a presto.

                                                                                                      *****

Capoguerra: Moderni feudatari che poco dopo l'inizio dei secoli bui imbracciarono le armi e guidarono i loro eserciti per spartirsi la Russia e i paesi circostanti. I loro eredi tutt'oggi mantengono una difficile pace e comandano i rispettivi campi, ognuno dei quali sembra appartenere a un'era differente per livello tecnologico e condizioni del popolo. La maggior parte di loro sono cyborg, parziali o quasi interamente ricostruiti.

Sovietski: Erede dello scomparso paese russo, si può definire un'incrocio tra la Russa attuale e quella del periodo comunista. La popolazione è divisa in  soviet e sono presenti varie chiese. I poteri psichici e gli impianti bionici sono abbastanza comuni e riveriti nel primo caso, ma pochissime razze di D-Bee vengono accettate come una parte della comunità e la magia è scarsamente tollerata.

Orloff: Il più sanguinario dei capoguerra, un cyborg interamente bionico che tiranneggia sui suoi sudditi e aspetta solo il momento giusto per attaccare gli altri 'colleghi'.

Solokov: Unico alleato di Orloff, anch'egli cyborg del tutto ricostruito e per certi versi ancora più folle.

Romanov: Sicuramente la capoguerra più benvoluta e colta. Prese il titolo dopo aver ucciso in duello il suo predecessore, colpevole di aver fatto alcuni patti con creature infernali, e da allora governa il proprio campo con misericordia e intelligenza nella speranza di riunificare la Russia.

Bluecies: Una razza di lucertole umanoidi dalle scaglie azzurre che ha fatto del canada la loro casa. Hanno usanze simili agli indiani d'America( con cui condividono alcune classi) e sono alleati dei Tundra ranger, i suoi guardiani.

Tecno- Fate: Piccoli D-Bee simili a folletti, esperti nelle arti tecno magiche.

D'Norr: Altri D-Bee umanoidi il cui aspetto ricorda quello del classico diavolo. In origine erano privi di abilità soprannaturali, non avendo neanche mai sentito parlare della magia. Quindi, arrivati nella terra dei Rifts, molti di loro si dedicarono allo studio e alla pratica di questo misterioso potere.

Psyscape: Città stabilita nell'Ohio agli inizi dei secoli bui dalle prime comunità psioniche.  In costante guerra con l'intelligenza aliena di nome Nixla, hanno perseverato nonostante le continue difficoltà e dal punto di vista morale sono probabilmente la nazione migliore del Mega verso.

Nixla: Orribile intelligenza aliena simile a una torre fatta di cadaveri. In ogni dimensione in cui riesce a estendere la propria influenza comincia a creare Mietitori( necromanti capaci di assorbire le anime altrui) e zombie( o xombie, come li chiama il manuale) che risucchino anime per conto suo finchè non riusciranno a evocarla pienamente.

Stormspire: Una delle numerose fazioni della Federazione della magia, è un immenso centro commerciale in cui la legalità haun peso praticamente nullo. Fondata dal mago rettiloide K'Zaa, che intende approfittare del chaos in cui si trova il nostro pianeta finchè può per guadagnare il più possibile.

  
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